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Una semplice storia d'amore
Tra il Giappone e la Cina si snoda un percorso carico di sentimenti, vicissitudini, emozioni tutt'altro che banali. Due ragazzi, due mondi, due culture, caratteri agli opposti che si attraggono in nome di un amore che respira, palpita e trasuda vita e passione in ogni pagina... fino all'imprevedibile, struggente finale... -
Gli obbedienti
"Una colonna sonora attenta a cogliere e a trascrivere la condizione contemporanea, condizione che all'aggettivo 'umana' non può non applicare, gogna permanente, un prefisso: dis-umana, sub-umana, trans-umana, con buona dose di probabilità non oltre-umana. Non è facile dare misura e stile alla rabbia per l'indegnità - la privazione di dignità - inflitta e auto-inflitta quotidianamente. Questo obiettivo è raggiunto da Francesca Del Moro con Gli obbedienti, raccolta compatta, rimata e ritmata ad arte e con tutti i sentimenti. Con tutti i sentimenti, sì, perché c'è la sera, e la sera chi rimbocca le coperte innaffia mestamente le speranze, addossandosi colpe, nella speranza testarda di toglierle ai figli. Alla luce della sera di una giornata a ciclo continuo, iniziata nell'alba dal sapore metallico di una stazione per pendolari, proseguita a testa china nell'open space o con il viso fugacemente sottratto al grigio e rivolto al sole in una pausa quasi rubata, alla luce di questa sera, dunque, si delinea chiaro e insopprimibile l'intento della parola, gesto meditato, rivolta, testimonianza, strappo, critica, memoria."""" (Dalla postfazione di Anna Maria Curci)" -
Il rumore di una lacrima. Le inusuali indagini dell'educatore Leonida
Ci sono cose che sappiamo, già da prima che accadano. Si sono nascoste nell'ombra per anni, seguendo i nostri passi, mentre noi facevamo finta di nulla. Hanno avuto tutto il tempo di conoscerci a fondo, prima di scegliere il momento giusto per attaccare i nostri punti deboli e farci davvero male. Così, quando quelle cose si manifestano, ci prendiamo tutta la loro strafottenza in faccia, chiedendoci come poteva essere evitata. -
Roba da Sardi, ve la do io la Sardegna
Con ""Roba da sardi, ve la do io la Sardegna"""", dopo lunga e articolata meditazione e stesura, il Prof. Pietro Melis ci rappresenta l'ipotesi attuale, neppure troppo provocatoria, di una Sardegna indipendente """"dalla stretta dei due mostri Scilla e Cariddi, cioè degli Stati Uniti e dell'Unione Europea"""". Ovviamente, non potendo la Sardegna rimanere senza alleanze economiche e difese militari avrebbe oggi la necessità di un'alleanza con la Russia; e ciò per vari motivi. Infatti, la Russia, pur essendo ormai anch'essa preda del capitalismo, con forti disparità sociali, è tuttavia un baluardo storico contro il relativismo corruttore di cui è preda l'Europa occidentale. """"In questo libro - sostiene il Prof. Melis - vi ho offerto un programma politico ed economico che potrà sembrare utopico solo a chi non sia capace di far calare l'utopia dal cielo sulla terra. Sino a proporvi un'indipendenza della Sardegna in una conquistata autosufficienza economica facendo di essa la regione più ricca d'Europa."""""" -
Il canto delle foglie
Appartenersi l'uno all'altra per sempre, senza veli nella mente, con i pensieri che si confondono perché si creano insieme e camminano nella stessa poesia, cantano le stesse note di gioia e dolore, e i respiri hanno il medesimo ritmo. È amore? Sì, totale, che si affina con il passare del tempo e si trasforma in un gigante vittorioso in ogni battaglia della vita. ""Una indimenticabile storia d'amore fra due stelle, due anime gemelle che il destino ha scelto di accomunare in questa vita sulla Terra e fino all'Eternità."""" (Fabrizio Bianchini)"" -
Cercare altrove
Per Maurizio e gli altri ""cavalieri senza macchia e senza paura"""", la ricerca del senso della vita passa per l'India, il luogo dei perfetti contrari, dove andare a cercare la radice delle cose, in cui stanare i propri fantasmi per combatterli, se necessario, fino alla morte. E tuttavia, se """"Niente è come sembra"""", quella di Maurizio e degli altri, è una lotta contro le apparenze che nascondono la verità. Già, ma quante verità esistono? La verità individuale, la verità oggettiva, quella nascosta, quella universale... E può darsi che sia una battaglia persa in partenza, quella per la ricerca della verità. Del resto, chi può dirlo? O ci provi, o non lo sai. Tra esperienze e avventure che riservano sorprese dietro ogni angolo, un grande maestro li guida verso una improbabile spiaggia segreta; un """"altrove"""" lontano eppure vicino a ogni cosa; una prospettiva, un luogo dell'anima da dove, finalmente, il senso di tutto appaia comprensibile, affinché ognuno trovi per se stesso una via di salvezza."" -
Uadjet
Una setta fondata 5000 anni fa, l'omicidio di un imprenditore e politico egiziano, un'importante azienda di Torino e due promoters intenti a organizzare un enorme festival di musica elettronica sulla piana di Giza, all'ombra delle tre grandi Piramidi. Questi i punti di partenza di una vicenda ricca di colpi di scena che ha come protagonista Roberto ""Robb King"""" Chinghioli, dj e produttore discografico internazionale che, per via delle proprie scelte e delle imprevedibili circostanze, si trova coinvolto nel caso insieme all'ispettore Giulia Spagnoli. A tirare le fila, sullo sfondo, il misterioso professor Zahi Hasary e gli antitetici commissari di polizia Giovanni Galliano e Luigi Ferretti..."" -
Bam ama la sua città
"Sandro Pellerito è di una generazione di fumettisti che non piangono, la stessa del coetaneo Paz. O se c'è lacrima, è stemperata da sberleffo o tenerezza. E soprattutto dalla creazione di mondi autonomi, di città altre. Una risposta alle difficoltà di una città è costruirne una parallela. Che non vuol dire fuggirne. Piuttosto, è un atto di amore. Da questo nasce il personaggio di Bam, e di chi lo circonda. Bam è una Bologna immaginaria e al tempo stesso reale. È il filtro delle Cose Buone. È il sapere riconoscere, parafrasando il finale delle Città invisibili di Calvino, cosa e chi in mezzo all'inferno non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Bam compie tappe nella sua Bologna, filtrata come un luminoso acquerello. Tappe di cambiamento, domande e dubbi sempre sospesi dal click dello spegnimento luce prima di addormentarsi. È eroe perché ha il cavallo dell'eroe che si chiami mountain bike o panda della mamma. E poi, last but not least, anzi leitmotiv di questo acquerello narrativo, perché Bam scrive la città e la città è il quaderno dell'eroe."""" (Dalla postfazione di Giusepe Viroli)" -
L' era di Onan
"Ho dedicato libri all'insulso della nostra epoca, ho preso dappertutto, smontato e rimontato. Ho cercato di riprodurre la prosa senza emozione di un elaboratore elettronico e trattato il romanzo come una fisima da disattendere. Non è il caso de L'era di Onan. È un libro semplice e divertente. Sento che ti lascia qualcosa."""" (Loris Zecchini)" -
Luccicanze
"Il filo comune di questa raccolta è la mano che scrive. Sono una parte delle poesie stese nel corso di circa cinque anni; alcune compaiono su riviste e blog, molte altre sono inedite: stavo per scrivere innocue, ma la poesia di rado lo è. Non lo è mai, in effetti"""". (Alba Gnazi)" -
Urban love makes urban poem. Ediz. italiana
"Quelle di Paolo Aldrovandi sono poesie che non rassicurano il lettore. Lo conducono anzi, con netta caparbietà, sul culmine di un'onda che prorompe da una voce cruda e dura, come dura (e segnata da trame sanguinanti) è la pelle di chi vive sulla soglia di un baratro annunciato e forse desiderato: ...può essere una poesia anche una canzone? No non va così, la poesia respira in modo differente, tiepidi o caldi amori nella sabbia e le parole trascorrono e nel mare precipitano. Dichiaratamente, per l'autore, è l'arte del nostro tempo accovacciata e ladra che mina ogni movimento."""" (Dalla Postfazione di Stefano Iori)" -
Un dentro tanto grande
Francesca Boari torna con un nuovo toccante romanzo (dedicato ai maestri dell'ascolto e del silenzio), scritto in prima persona, a farci riflettere su un tema scottante e di quotidiana attualità: la violenza di genere; metodica, trasversale, peculiare, socialmente radicata. Una violazione dei diritti umani tra le più estese e variegate: la violenza sulle donne. -
In viaggio. Vol. 2: canzoniere, Il.
"Cosa è presente in questo Canzoniere? Storie perlopiù individuali, con qualche accenno al disagio politico. Vicende che non escludono la solitudine e la ricerca dell'autentico. Sono canzoni aperte sul futuro, dove il presente è oscuro e dove l'Altro manca. Dove conta il tempo e il suo mistero. Dove si cerca di agire bene, e si sa che esiste il dolore. Dove ci si innamora, sempre, ancora, e dove l'infinito non risponde"""". (Dall'introduzione di Paolo Mansanti)" -
Libellula
Il testo contiene una silloge poetica. -
La strategia del gatto
La protagonista della storia è Anna, una donna di quarant'anni, ovviamente stressata, ma non in carriera, assediata dalla normalità, schiacciata tra un lavoro modesto, come segretaria tuttofare in una fabbrica di cioccolato, e i prepotenti bisogni di marito, mamma, nipoti. A causa di un incidente, dopo anni di superlavoro, si ritrova a casa, costretta al riposo, mangiando cioccolata e meditando sugli acari. La depressione è a portata di mano. Anna scivola inesorabilmente nell'abisso della noia e, a sorpresa, scopre che le piace. Il tedio l'attira, l'indolenza la seduce, l'ozio la rende totalmente felice. Parenti e amici cercano di riportarla all'efficienza, il capufficio la emargina, Anna si gode il dolce far niente, finché arriva un gatto. Nuvola è un gattino bianco, dolce e remissivo, che nel giro di pochi giorni si trasforma in Mercalli, un gattino determinato, indipendente, tenace, da cui Anna impara un'efficace strategia per non continuare a subire, senza però sopraffare. -
Il cavallo arabo
Una raccolta di pensieri poetici quotidiani. -
Tutto ciò che vi resta
"Tutto ciò che vi resta"""" narra la storia di un fratello e una sorella, Hamid e Maryam, e del loro forte legame compromesso dagli eventi che li porteranno a percorrere cammini separati ma sempre paralleli. Il romanzo si sviluppa in ventiquattr'ore intrecciando le vite dei due protagonisti: Hamid ha deciso di intraprendere la via del deserto per arrivare in Giordania, allontanandosi dalla sorella Maryam e da suo marito Zakaria, un uomo abietto, traditore del proprio popolo. In aggiunta ai tre protagonisti, il Deserto e il Tempo subiscono un processo di personificazione, prendendo così vita e diventando personaggi essi stessi, indispensabili allo sviluppo del romanzo. Parlando a turno e intersecandosi talvolta, le tre voci narranti, Hamid, Maryam e il Deserto, tessono una fitta tela narrativa, condividendo e interpretando l'uno la coscienza dell'altro, fondendo assieme spazi e tempi. Nell'atto finale del romanzo, Hamid e Maryam arriveranno a una consapevolezza, identitaria e politica, pienamente condivisa dall'autore." -
Vespero e Aurora
Raccolta poetica con alcune illustrazioni dell'autrice. -
Luna di miele
"Vecchio Nick"""" è il titolo del primo racconto, scelto dalla lettura del Giovane Holden, ma è anche un modo e un vezzeggiativo per indicare un amico caro con cui si è trascorsa una vita insieme. Ed è allora la storia di questo amico che, in una città di provincia senza nome, affronta l'esistenza in tutte le sue fasi, dall'adolescenza all'anzianità, passando per un matrimonio finito male, un secondo matrimonio e la contemporanea riflessione sui sistemi massimi della morale, della politica, del senso della vita. """"Luna di Miele"""", il racconto che dà il titolo al libro, è invece la storia di una giovane coppia in viaggio di nozze a Parigi, con episodi che sono scanditi dai singoli giorni: primo giorno, secondo giorno, terzo giorno... Durante la settimana di vacanza la coppia vive varie esperienze e impara a conoscersi sullo sfondo della città simbolo di romanticismo e poesia..." -
La nebbia indifferente delle cose
Il volume è una raccolta poetica.