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Papa Francesco on the road. Don Renzo Zocca, un incontro sulle strade della carità
Con l'autorevole prefazione del professor Andrea Riccardi. Tra i tanti testi usciti quest'anno sul papa, questo rallegra, non pretende di dare nuove letture o interpretazioni ma, nelle intenzioni di don Renzo Zocca, vuole soprattutto mettere in luce i gesti e i segni di questo papa che ama le periferie e sta indicando una Chiesa ""povera e per i poveri"""". Con un entusiasmo sapiente il libro ripercorre la vita di Bergoglio attraverso aneddoti e immagini emblematiche del suo percorso umano e spirituale, segnando i nodi e le tappe della costruzione di una immagine semplice e forte di Chiesa. Per realizzare questo, bisogna stare """"on the road"""", sulla strada, tra la gente."" -
Il coraggio venuto dal mare
Questa è la storia di un viaggio. Il viaggio avventuroso di una protagonista che decide di vestirsi finalmente della propria audacia e che, in una cornice di spontaneo coraggio, si lascia scivolare in una dimensione strappata ai doveri quotidiani per andare a recuperare il bene più prezioso: la propria identità. Timorosa ma determinata a sconfiggere le sue paure, affronta il viaggio più importante della sua vita. Un percorso che dura tre mesi, tra realtà e immaginario, tante istantanee con le quali riparare i guasti dell'anima, quegli angoli che ormai non rispondono più a nessun impulso. Memorie dimenticate, il coraggio di rimettersi in gioco, la consapevolezza di volersi diversa e ripartire da una nuova pagina, totalmente bianca. Affrontare a testa alta ogni svolta inedita, guardandola fissa in volto, fino a scoprire che stavolta sarà la paura a dovere abbassare gli occhi per prima. -
Lamantice (2018). Ediz. multilingue. Vol. 1: Fiato ai disegni.
Lamantice è una rivista indipendente, fondata da un gruppo di disegnatori originari della provincia di Lecce. ""Fiato ai disegni"""" è l'intento del progetto: raccontare per immagini significativi fatti di attualità, non esclusivamente territoriali, ma di respiro nazionale e internazionale. Attraverso i disegni Lamantice propone visioni trasversali, tese ad ampliare il ventaglio delle possibilità di guardare al mondo. Hanno collaborato a questo volume: Giuseppe Apollonio, Emanuela Bartolotti, Brizzo, Gianpiero Chionna, Enrica Ciurli, Marco Cito, Sonia Cucculelli, Mauro Curlante, Alessandra De Cristofaro, Noemi De Feo, Simona Anna Gentile, Alberto Giammarruco, Angela Joanna Grancagnolo, Gianlè, Samuel Mello, Max Nocco, Stefano Palma, Massimo Pasca, Giorgia Prontera, Valeria Puzzovio, Chiara Rescio, Paola Rollo, Chiara Spinelli, Chiara Verdesca."" -
L' albero «sfogliato» e altri brindilli
A buon diritto ""L'arbre effeuillé et autres brindilles"""" ha vinto il francese Prix Rdipe nell'anno 2006. C'è qualcosa di nuovo in questo libro, sia sul piano della scrittura, sia su quello della trasmissione della psicanalisi; un lavoro che è anche una speranza, sia per la psicanalisi, sia per la scrittura psicanalitica."" -
Cosa dice il bambino del suo disegno e quale ascolto?
Nel libro Psychothérapies d'enfant, enfants en psychanalyse, Gabriel Balbo e Jean Bergès evidenziano che per la teoria e la pratica psicanalitica: «Un disegno è come un rebus. Fare dei rebus è questo: scrivere. Rebus è una parola che ha origini recenti, risale al Medioevo e gioca con l'equivoco. Ed è a questo equivoco che occorre far ritorno, se si vuole sapere cos'è il disegno di un bambino, se si vuole essere in grado di leggerne qualcosa, invece di accecarsi nel vedere solo ciò che è disegnato». Questa osservazione, fondamentale, è il filo conduttore degli interventi qui raccolti; alla domanda: come si interpreta il disegno del bambino?-la risposta è che non si interpreta (correndo l'inevitabile rischio di esporsi all'arbitrio), ma si legge proprio come la scrittura di un rebus, la cui chiave di decifrazione non può essere fornita che dalle parole del bambino stesso sui suoi disegni. -
Cinico Tv. Con 3 DVD. Vol. 3: 1998-2007.
Cinico Tv, ultimo atto. Gli anni del cinema, dello scandalo e dell'entusiasmo critico, di ""Totò che visse due volte"""" e """"Il ritorno di Cagliostro"""", di """"Enzo, domani a Palermo!"""" e di """"Arruso"""". Gli anni del ritorno in televisione con le venti puntate di """"I migliori nani della nostra vita"""" e poi con """"Ai confini della pietà"""", canto del cigno della televisione ciprìemareschiana. In tre Dvd (ricchissimi di materiali cult e materiali inediti) e in un libro, il punto definitivo sulla poetica di Ciprì e Maresco, il loro sguardo metafisico che sfida un'Italia sempre più umiliata e connivente e trafigge il cuore della condizione umana. Nel 2007 Ciprì e Maresco si separano e prendono strade diverse. Cinico Tv è ormai Cinico Mai Più."" -
L' isola che non c'è. Viaggi nel cinema italiano che non vedremo mai
"I Sei personaggi"""" che Pirandello cerca invano di portare sullo schermo come ultimo atto d'amore per Marta Abba, il sequel manzoniano che prende forma nella sceneggiatura dei """"Promessi sposi"""" firmata da Pasolini e De Concini, """"Il sergente nella neve"""" di Rigoni Stern e Olmi disperso tra ottusità politiche e volatili capitali internazionali... Gian Piero Brunetta, autore della """"Storia del cinema italiano"""", affida a questo volume anni di ricerche e riflessioni intorno al tema del cinema italiano mai realizzato, agli innumerevoli film che dopo essere stati sognati, pensati, scritti da registi e sceneggiatori, non sono riusciti ad esistere. Il cinema che non c'è configura un territorio sommerso, un'isola immaginaria la cui mappa resterà sempre un mistero, percorsa da una costante interrogazione: perché questi film non hanno visto la luce? Per motivi di denaro, di censura, di avverse circostanze storiche, ma anche per intrinseca debolezza, per scarsa motivazione, per selezione darwiniana, per sopraggiunta disaffezione d'un regista; o magari, come nel caso più enigmatico ed emblematico di tutti, l'eternamente rimandato """"Mastorna"""" di Fellini, per essere diventati uno specchio troppo intimo, e troppo spaventoso, delle fantasie dell'autore. II racconto di Brunetta procede per avvicinamenti progressivi: da una panoramica sui grandi film mancati del cinema mondiale a un campo lungo sull'intera storia del cinema italiano." -
Sedotti e abbandonati. DVD. Con libro
Mai come durante il festival di Cannes il sogno della pura creazione artistica e la cinica anima mercantile del cinema si confrontano senza esclusione di colpi. Per dieci giorni nel 2012 una celebrità del piccolo e grande schermo, Alec Baldwin, e un'icona del cinema indipendente americano, James Toback, hanno vagato per la Croisette alla ricerca di finanziamenti per un improbabile film avventuroso-politico-erotico ambientato in Iraq e ispirato a ""Ultimo tango a Parigi"""". I due protagonisti dialogano con star come Ryan Gosling e James Caan, maestri come Bertolucci e Coppola, produttori scettici e miliardari di ogni parte del globo. Il risultato è un film geniale e inclassificabile (né un documentario né un film di finzione), ironico e malizioso che al collage d'interviste alterna estratti di grandi classici e momenti di puro cinema-verità. L'immagine del festival che restituisce è quella a un tempo di una giungla, del valhalla del cinema, di una fiera delle vanità e di un bazar in cui arte e profitto cercano un impossibile punto di equilibrio. Eppure c'è chi, oggi come ieri, ancora e nonostante tutto non riesce a resistere alla tentazione diabolica di una bella storia d'amore da raccontare con il cinema. Toback e Baldwin rimarranno disperatamente sedotti. Finiranno con l'essere abbandonati?"" -
The kid-Il monello. 2 DVD. Con libro
Questo è uno scrigno dove potrete scoprire: come Chaplin, con ""Il monello"""", passò al lungometraggio e non fece più otto film l'anno; come il soggettista e sceneggiatore segreto del film sia stato Charles Dickens con il suo """"Oliver Twist""""; come Jackie Coogan sostenendo la causa armena finì per incontrare Pio XI e Mussolini; come il negativo del """"Monello"""", chiuso in scatole di caffè, attraversò di nascosto gli Stati Uniti rischiando di bruciare su un traghetto; come Jackie Coogan non sia stato il primo bambino del cinema perché il cinema è per natura, fin dalle origini, infantile; come Chaplin impiegò un anno per girare un film eterno che, per la prima volta, faceva ridere e piangere gli spettatori di tutto il mondo; come Vigo, De Sica, Buriuel, Truffaut, Bergman, Kiarostami, Bellocchio, Kaurismàki abbiano ammirato e fatto loro """"Il monello"""". E inoltre, vi troverete per la prima volta il film nella nuova versione restaurata dalla Cineteca di Bologna, con immagini di una bellezza folgorante; le scene tagliate da Chaplin quando realizzò la seconda versione del """"Monello""""; la partitura restaurata e riorchestrata da Timothy Brock ed eseguita dall'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna."" -
Il cinema breve. Da Walt Disney a David Bowie. Dizionario del cortometraggio (1928-2015)
Oltre duecento corto e mediometraggi esemplari, selezionati e analizzati dalla perizia critica di Sergio Arecco, compongono nelle pagine di questo libro un'autentica storia parallela del cinema. Una storia che parte dalle origini del sonoro e senza soluzione di continuità arriva fino a noi, una corrente continua di multiformi invenzioni che ci conduce dallo Steamboat Willie di Walt Disney al Blackstar di David Bowie. Film d'avanguardia, film narrativo, film d'animazione, autobiografia, provocazione intellettuale, opera prima e pezzo unico, esordio ed epitaffio, contaminazione estrema e cinema puro. Concentrazione, divagazione, episodio, appunto, colpo d'occhio. Truffaut e Warhol, Antonioni e Park Chan-wook, D.A. Pennebaker e Björk, Shirley Clarke e Dino Risi, Buñuel e Tex Avery, Pasolini e Justin Lin, Mishima e Scorsese, Beckett e Monicelli, Lynch e Miyazaki. Certo, il cinema breve vive spesso di vita segreta. Compaiono nel repertorio anche nomi poco frequentati, titoli misteriosi, e sta forse qui il più forte richiamo di questo dizionario: nel suo proporsi come miniera di scoperte, di film così ben raccontati che avremo voglia di cercarli e di vederli, e che entreranno a far parte del nostro bagaglio cinefilo, della nostra storia personale. -
I pugni in tasca. Con DVD
Un grido di rivolta contro ogni istituzione. Il folgorante, crudele esordio di Marco Bellocchio infierisce con rabbia e disperazione contro la famiglia, il cattolicesimo e altre colonne portanti della borghesia italiana. Selvaggio, sarcastico, molto liberamente autobiografico, girato nelle campagne di Bobbio, porta in scena un eroe antisociale e ribelle. In equilibrio fra adesione e distacco dalla folle lucidità del protagonista, il regista prefigura alcuni umori del '68. A cinquant'anni di distanza ""I pugni in tasca"""" mantiene intatta la propria modernità e carica corrosiva. Il volume, curato da Michel Ciment, comprende un'intervista esclusiva a Bellocchio dello stesso Ciment, numerosi disegni dello storyboard originale realizzato dal regista, un'antologia della critica dell'epoca con testi di Pietro Bianchi, Italo Calvino, Grazia Cherchi, Goffredo Fofi, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Elio Petri, Mario Soldati e Roger Tailleur, e saggi di Roberto Chiesi ed Emiliano Morreale. Il film: Grazie al restauro della Cineteca di Bologna, effettuato presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata con il sostegno di Giorgio Armani, per la prima volta, dopo cinquant'anni, """"I pugni in tasca"""" ritrova quella fotografia piena di contrasti che Bellocchio voleva e che, per un errore di laboratorio, non fu possibile ottenere. Il restauro è stato supervisionato da Daniele Cipri. Contenuti extra: """"La colpa e la pena"""" (1961), """"Abbasso il zio"""" (1961), """"Ginepro fatto uomo"""" (1962): i due cortometraggi e il mediometraggio..."" -
Il mio cinema. Ediz. illustrata
Per la prima volta sono i testi di Pier Paolo Pasolini a raccontare la storia dei suoi film e dei progetti non realizzati. In questo libro il lettore troverà infatti una scelta di testi in cui il poeta e regista parla della sua opera cinematografica, film per film, in ordine cronologico, da Accattone (1961) a Salò (1975). Sono stati volutamente selezionati testi di natura eterogenea, non solo interviste destinate alla stampa o presentazioni scritte da Pasolini per introdurre i propri film, ma anche autointerviste, brani di trattamenti, appunti preparatori, frammenti di sceneggiature, testi in poesia, canzoni e dattiloscritti inediti, che mostrano concretamente la varietà di forme e mezzi che l'autore ha scelto per raccontare il suo cinema. L'ultima sezione del volume comprende alcuni scritti sui più importanti progetti non realizzati, alcuni per cause esterne - il processo per vilipendio alla religione che nel 1963 impedì la realizzazione di Il padre selvaggio, gli ostacoli produttivi che lasciarono incompiuto il complesso e innovativo progetto degli Appunti per un poema sul Terzo Mondo - altri troncati dall'improvvisa e violenta morte dell'autore, San Paolo e Porno-Teo-Kolossal. Introduzione di Dante ferretti. -
Officina Pasolini. Catalogo della mostra (Bologna, 18 dicembre 2015-28 marzo 2016)
"Officina Pasolini"""", una mostra che assume la forma delle opere di Pasolini: una sequenza di appunti, montaggi di scene, concatenazioni di frammenti. Il visitatore vi troverà i nuclei più significativi del mondo di Pasolini, dalla formazione bolognese alle due opere testamento, il romanzo """"Petrolio"""" e il film """"Salò"""": un'indagine che attraversa questi nuclei, li legge, li esamina e li collega, raccogliendo motivi che ritornano: la figura della madre, la tragedia greca, le visioni di altri mondi, di popoli arcaici, la presenza del sacro, le borgate, il mondo borghese, il potere neo-capitalistico. Queste sono le tappe che il visitatore può percorrere, scoprendo quello che non conosce o ritrovando quello che ricorda, entrando in uno spazio espositivo trasfigurato in una sorta di grande navata romanica, sulla traccia di un mondo architettonico e figurativo amato da Pasolini: entrando, ci si muove inseguendo le necessità della creazione come in un'officina artigianale." -
Luci della città. 2 DVD. Con libro
"Luci della città racconta l'amore meglio di qualunque altro trattato, libro o film sull'argomento"""" (Woody Allen). Charlie Chaplin si affaccia agli anni Trenta con un film muto e sonoro (senza parole, ma con musica ed effetti). Da due anni a Hollywood impazza il film parlato. La novità lo inquieta, ma non lo distrae dalle sue intenzioni. Chaplin sta costruendo, sullo schermo, il suo primo grande romanzo. La storia di un amore folle, di un amore puro, di un amore. Lui è ancora il Vagabondo; lei una fioraia cieca che lo crede un milionario. """"Una commedia romantica con pantomima"""": lo sfondo è la metropoli e i suoi conflitti di classe, ricchi e poveri si sfiorano, si urtano, rimbalzano gli uni contro gli altri, mai ammessi allo stesso discorso. Un mondo che il Vagabondo tiene in pugno con la sapienza del burlesque. Un mondo che davanti allo stesso Vagabondo spalanca la voragine, quando a parlare (senza parole) è il sentimento. Luci della città è un film dalla lavorazione lunga, tormentata, piena di ripensamenti, di sequenze rigirate centinaia di volte. È il film che proietta nell'eternità il genio comico e tragico di Chaplin. Il primo piano finale, ultimo sorriso che davanti ai nostri occhi si congela in disperazione, non è solo una delle scene che definiscono che cos'è il cinema: si fissa sulla tela dello schermo come una delle opere d'arte imprescindibili del Novecento, e oltre ancora. Nuova versione restaurata da Criterion Collection in collaborazione con Cineteca di Bologna." -
Il grande dittatore. DVD. Con libro
Nell'autunno del 1938 Charlie Chaplin sta scrivendo in gran segreto il suo primo film parlato (lo si era già sentito cantare, in ""Tempi moderni"""", ma parlare mai) e il personaggio che andrà a interpretare è ispirato nientemeno che ad Adolf Hitler. """"Il grande dittatore"""", storia dello scambio di persona tra un umile barbiere ebreo e uno spietato tiranno, è presentato a New York nell'ottobre del 1940, ma in due anni lo scenario politico mondiale è mutato drammaticamente: nel 1939 è scoppiata la Seconda guerra mondiale. Ci sono film che possono essere compresi senza conoscerne il contesto storico e la genesi artistica, ma non si può apprezzare la grandezza di """"Il grande dittatore"""" se si ignora che era stato concepito un anno prima del conflitto, se non si conoscono le pressioni che Chaplin subì da parte dei governi di mezzo mondo. Ma il regista era deciso a 'dichiarare guerra' al dittatore tedesco, a tutte le dittature, attraverso il grande schermo, e realizzò uno dei più grandi capolavori pacifisti del cinema mondiale. I saggi di questo volume ripropongono, in forma aggiornata, quelli apparsi in """"The Great Dictator"""", Le Mani/Cineteca di Bologna 2002."" -
Grand Tour italiano. 61 film dei primi anni del '900. Ediz. italiana e inglese. DVD. Con libro
Volete vedere la bellezza? Oltre un secolo fa, frotte di cineoperatori italiani e non attraversano l'Italia in lungo e in largo per filmare paesaggi, borghi, città, eventi, fabbriche, usi e costumi del nostro paese, a beneficio di una categoria tutta nuova, gli spettatori cinematografici di tutto il mondo. Con questa raccolta di 61 film, restaurati dalla Cineteca di Bologna e da altri prestigiosi archivi, partiamo a bordo di una macchina che viaggia nello spazio e nel tempo, toccando centinaia di luoghi, dalla Sicilia al Cervino. L'Italia come non l'abbiamo mai vista, sospesa tra Ottocento e modernità, nelle immagini antiche e rare che sono sopravvissute. Un Grand Tour, un viaggio di piacere, certo, ma che ci aiuta anche a capire meglio il paese di oggi. -
Il cinema di Pietro Marcello. Memoria dell'immagine. Con 2 DVD video
Pietro Marcello fa cinema documentario, ma non realista. Questa edizione Dvd raccoglie i suoi quattro film: ""Il passaggio della linea"""", un viaggio sui treni espressi notturni che di lì a poco sarebbero scomparsi; """"La bocca del lupo"""", canto d'amore a una città, Genova, alle sue immagini e ai suoi reietti; """"Il silenzio di Pelesjan"""", film-studio dedicato al regista armeno Artavazd Pelesjan; """"Bella e perduta"""", fiaba e documentario sul pastore salvatore della Reggia di Carditello, nella Terra dei fuochi. Film fatti di inchieste e incontri, lavoro 'rosselliniano' sul set e composizione pittorica dell'immagine, materiali d'archivio e montaggio creativo a metà tra il saggistico e il lirico. L'afflato romantico con cui Marcello canta gli ultimi e quello con cui guarda al passato sono la stessa cosa. Qualcosa di dimenticato: ecco ciò che le immagini evocano e amano. È un cinema che non sta mai fermo: la memoria dell'immagine è aperta con paura e speranza al futuro. Nel booklet, curato da Emiliano Morreale, un'intervista inedita a Pietro Marcello e un'antologia critica."" -
L' avventurosa storia del cinema italiano. Vol. 3: Da «La dolce vita» a «C'era una volta il West».
Un libro che racconta l'età d'oro del cinema italiano come mai era stato fatto, attraverso la voce dei suoi protagonisti. Un coro di storie e punti di vista che ritrova e restituisce il colore di un'epoca. In una nuova edizione aggiornata, l'opera di Franca Faldini e Goffredo Fofi che raccoglie le testimonianze di registi, attori, sceneggiatori, produttori, direttori della fotografia, montatori, compositori, maestranze, ovvero tutti coloro che il cinema lo hanno ideato, realizzato, vissuto. Volume terzo: gli anni Sessanta, dall'euforia del boom alla contestazione, un periodo di radicale trasformazione sociale e culturale per il nostro paese e di eccezionale ricchezza e vitalità per il nostro cinema. Sono gli anni del grande film d'autore, della commedia all'italiana, dello spaghetti western, dei musicarelli, e a evocarli sono le parole di Fellini, Antonioni, Visconti, Pasolini, Rosi, Risi, Monicelli, Scola, Leone, Olmi, Ferreri, Bertolucci, Bellocchio, Mastroianni, Cardinale, Sordi, Gassman, Vitti, Tognazzi, Sandrelli, Franchi, Ingrassia, Age, Scarpelli, Sonego, Guerra e molti altri ancora. Un viaggio dalla scintillante via Veneto 'dolce-vitaiola' al polveroso West tricolore, dai set-kolossal della Hollywood sul Tevere a quelli artigianali e inventivi dei film dell'orrore, dal nord al sud di un'Italia che cambia. Un racconto a più voci che riaccende di vita una grande stagione del cinema italiano, sfolgorante come mai prima sulla scena internazionale, tra il 1960 della ""Dolce vita"""" e il 1968 di """"C'era una volta il West""""."" -
Mamma Roma. Un film scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini
La tragedia d'una madre-prostituta che sogna per il figlio un avvenire di felicità borghese, sullo sfondo di una città e di un'Italia irrimediabilmente in transito verso una corrotta e conformistica modernità. La genesi, la lavorazione e le vicissitudini di Mamma Roma sono ricostruite attraverso i documenti originali (alcuni dei quali inediti), gli scritti dell'autore - il trattamento, la sceneggiatura, gli appunti, i disegni preparatori, gli articoli e le interviste -, le testimonianze dei protagonisti, la ricostruzione delle polemiche e dell'ampio dibattito critico che ne accompagnarono l'uscita. Arricchiscono il volume, corredato da un imponente apparato iconografico, un saggio introduttivo in cui Franco Zabagli propone una rilettura 'filologica' del film nella sua intatta evidenza poetica e formale, e i contributi di Tommaso Mozzati sulla storia produttiva, di Francesco Galluzzi sui riferimenti pittorici e di Roberto Chiesi sulle vicende censorie. -
Il circo. 2 DVD. Con Libro
Venite, signore e signori, ammirate il funambolico capolavoro di Charlie Chaplin ispirato alla secolare arte circense. Venite a vedere acrobati, domatori, maghi, leoni e il vagabondo Charlot che, in veste d'attrezzista, vi strapperà più risate dell'intera compagnia dei clown. Lo spettacolo continua con un ricco programma di rarità: alcuni film delle origini che fanno rivivere il circo di oltre cent'anni fa, Chaplin e famiglia al Circo Knie nel 1954, Buster Keaton al Medrano. E, a proposito, sapevate che Josephine, la scimmia del Circo, è la stessa di The Cameraman di Keaton? Venite, signore e signori, e scoprirete tutto questo e molto altro ancora... Il circo è una delle opere più riuscite e inafferrabili di Chaplin: passato alla storia come la lavorazione più sofferta della sua carriera, gli valse un Oscar nella prima edizione del premio. Film modernissimo, con momenti di alto cinema e un ritmo perfetto, è un vero e proprio 'autoritratto d'artista', che mescola ricordi d'infanzia e riflessioni sul comico, gag irresistibili e struggente poesia, e che ci regala una delle più geniali metafore dell'umana esistenza mai viste al cinema: la scena di Charlot 'equilibrista' che cammina sulla corda assediato dalle scimmie. Il film viene presentato nella nuova versione restaurata accompagnata dalle musiche originali composte da Chaplin per la riedizione del 1969.