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Il Gruffalò-Il Gruffalò e la sua piccolina. DVD. Con Libro
Creatura ibrida, metà orso e metà bufalo, il Gruffalò è il protagonista di un celeberrimo libro per bambini uscito alla fine degli anni Novanta. La storia dell'incontro di questo strano essere mostruoso con uno scaltro topolino e gli altri animali di una frondosa e coloratissima foresta è rapidamente diventato un classico della letteratura per l'infanzia con milioni di copie vendute in tutto il mondo e traduzioni in oltre cinquanta lingue. Il Gruffalò e il suo seguito, Gruffalò e la sua piccolina, sono diventati grazie al talento dello Studio Soi due divertenti film d'animazione che uniscono la tradizionale tecnica d'animazione a passo uno con la computer grafica. -
Il mio Antonioni
"Questo libro era da molto tempo nella mente e nel cuore di Carlo di Carlo, che ne parlava come del coronamento del suo lungo rapporto con Michelangelo Antonioni, fatto di reciproca complicità affettuosa e insieme ironica, come notava subito chi li vedeva insieme. Quel sogno e insieme l'ipotesi critica che lo sostanziava si fondavano sulla convinzione che nelle parole di Antonioni - i testi critici, le interviste, le apparizioni televisive - fosse possibile trovare la fonte più autentica per ricostruire la biografia artistica di Michelangelo, la verità più vera sul segreto della sua arte. Negli ultimi due anni della sua vita, quel sogno si era tradotto in realtà in questo libro che vede oggi la luce. È un libro costruito esclusivamente con le parole di Antonioni: saggi critici, riflessioni e note di carattere teorico sulla visione cinematografica, colloqui nei quali il regista riflette e dialoga sul proprio percorso e sulle proprie scelte relative alle forme o ai contenuti dei suoi film, appunti, 'illuminazioni', sul cinema, sull'arte e sull'esistenza. Il risultato di questa operazione, la sua novità, sta nel fatto che le parole, fissate sulla pagina o sullo schermo, rinascono come racconto, come narrazione di un pensiero e di una passione in continuo divenire. Ed è questo racconto che il lettore troverà nel libro di Carlo. Il metodo seguito nella costruzione di questo racconto fa sì che emerga una figura che è certo quella di Antonioni, ma un Antonioni 'visto' da Carlo di Carlo."""" (Lorenzo Cuccù)" -
Rara . Con DVD video
Rara (film) è un'opera unica e irriducibile nel panorama del cinema, dell'arte, dell'avanguardia italiana. Irriducibile (a scherni, schieramenti, confini) è il suo autore, Sylvano Bussotti, che ha attraversato la seconda metà del Novecento esplorando i campi della musica, dell'arte, della scrittura poetica teatrale, da autentico artista polimorfo (e a tratti perverso). Dalla sua opera, che ha avuto come commentatori e compagni di strada Carmelo Bene, Umberto Eco, Roland Barthes, Rara (film) emerge con la forza d'una speciale rarità: un film realizzato negli anni tra il 1967 e il 1969, in 16mm, muto, pensato per essere accompagnato da mutevoli variazioni musicali; un film fatto di calligrafie, fotografie, disegni, storpi, arbusti, capelli, tessuti, lacrime; un film-album di immagini disegnate da sfogliare come se fossero le pagine di un diario segreto; una creatura dove i mostri, i santi, i demoni e gli angeli si danno man forte per apparecchiare l'orgia. -
Dawson City. Il tempo tra i ghiacci. La pellicola è nata dall'esplosivo. 3 DVD. Con Libro
Dawson City, Yukon, Canada. Tra la fine dell'Ottocento e gli anni Venti, è l'ultimo avamposto della civiltà yankee (nel tumulto della corsa all'oro e della creazione di nuove ricchezze). C'è una sala cinematografica e i film arrivano, con anni di ritardo, poi però rispedire indietro le pellicole è troppo costoso. A fine anni Settanta, scavi in quella che era stata una piscina e poi un campo da hockey ne riportano alla luce un piccolo giacimento, preservato nel ghiaccio. In molti casi, si tratta di film dati per perduti. Bill Morrison recupera questo prezioso found footage, lo monta insieme a fotografie e altri materiali filmati d'epoca, lo affida alle musiche ipnotiche di Alex Somers, per raccontare l'incredibile storia del ritrovamento d'una collezione e insieme lo snodo cruciale della nascita d'una nazione, tra spirito d'avventura e impulso capitalista. Costruendo allo stesso tempo uno struggente poema, per immagini e musica, sulla fragile eternità del cinema. Nel booklet, una presentazione del film di Paola Cristalli, una conversazione tra Alina Marazzi e Bill Morrison, dichiarazioni del regista e un'antologia critica. Contenuti extra: Dawson City: Postscript (2017, 10') di Bill Morrison, Intervista a Bill Morrison (2017, 9'), I film ritrovati a Dawson (1910-1919, 61'). -
The gold rush-La febbre dell'oro. 2 DVD. Con Libro in brossura
Il vagabondo, diventato cercatore solitario, s'avventura nell'Alaska della corsa all'oro. La natura è ostile, l'umanità avida, il sorriso dell'amore sembra negato. ""Film esilarante, e di durezza inesorabile"""" (Peter von Bagh). Ma in una capanna di assi inchiodate e spifferi di ghiaccio (novant'anni dopo, la citerà Tarantino in """"The Hateful Elght""""), il piccolo cercatore cucina una scarpa e la mangia di gusto; infilza con le forchette due panini e crea, per nient'altro che pura magia, la più prodigiosa scena di danza della storia del cinema; cerca e forse infine trova un equilìbrio sull'orlo del baratro: poiché Charlie Chaplin """"nelle potenzialità del genere umano, continuerà sempre a crederci"""" (Goffredo Fofi). Capolavoro di comicità assoluta e grande racconto della solitudine, La febbre dell'oro è 'il' film per cui Chaplin avrebbe voluto essere ricordato. Quel destino, in realtà, lo condivide con numerosi altri. Ma la scelta di condurre il vagabondo fino alle radici (o fin sul precipizio) della mitologia americana, di stagliare la sua figura solitaria sullo sfondo nevoso della nascita d'una nazione, ne fa un'opera di insuperata, vertiginosa intensità. Il film viene presentato nell'edizione originale e integrale del 1925, restaurata e accompagnata dalla straordinaria partitura che Chaplin realizzò, in collaborazione con Max Terr, per la riedizione del 1942. Per la prima volta La febbre dell'oro viene dunque restituito al massimo della sua bellezza visiva e musicale. La versione del film curata da Chaplin nel 1942 con la sua voce narrante è ugualmente presente in questa edizione."" -
Tutto Jean Vigo. Con 2 Blu-ray. Con 3 DVD video
Prima della prematura scomparsa, a ventinove anni, Jean Vigo ha realizzato solo quattro film, eppure la sua opera si è impressa nella memoria di intere generazioni di cineasti e spettatori nel mondo intero. A gennaio 2018 la Cineteca di Bologna distribuirà nelle sale italiane L'Atalante, il titolo più celebre di Vigo e anche uno dei film del lontano passato più vivo nella memoria delle giovani generazioni italiane, per via di quel tuffo nel fiume a occhi spalancati, accompagnato da Because the Night di Patti Smith, che da molti anni introduce la notte cinefila di Fuori orario. Un film straordinario, un inno alla giovinezza eterna dell'amour fou, riportato alla 'purezza originaria' della prima versione voluta dall'autore grazie al nuovo restauro curato dallo storico e ricercatore Bernard Eisenschitz e da Gaumont. Per l'occasione, le Edizioni Cineteca di Bologna propongono il restauro di L'Atalante in un prezioso cofanetto Blu-ray e Dvd che include anche gli altri tre film del regista, tutti nelle nuove versioni restaurate: Zero in condotta, in cui la fantasia anarchica di Vigo investe i dogmi dell'autorità con l'umorismo e l'irriverenza della fanciullezza, anch'esso riportato alla forma voluta da Vigo grazie al nuovo restauro, che per la prima volta si è basato sul negativo originale; À propos de Nice, splendido falso documentario su una città che Vigo trasformò nell'allucinato e incantatorio processo al mondo borghese; La Natation par Jean Taris, Champion del France, breve film sul campione di nuoto Jean Taris, di cui il regista amava particolarmente le scene girate sott'acqua. Un'occasione unica per scoprire o riscoprire l'opera di straordinaria bellezza di un poeta dell'immagine cinematografica. Nel libro che accompagna il Dvd, saggi storico-critici sull'autore e sui film e un'antologia critica. -
Visages villages. Un film di Agnes Varda e JR. 2 DVD. Con libro
Agnès Varda, petite grande dame del cinema francese, unica donna nel gruppo storico della nouvelle vague, Oscar alla carriera 2017, regista di capolavori come ""Cléo dalle 5 alle 7"""" e """"Senza tetto né legge"""", autrice di pietre miliari di un cinema tra documentario e cronaca personale, come """"Daguerréotypes"""" e """"Garage Demy"""". JR, street artist di fama internazionale, autore di gallerie fotografiche che incolla ingigantite sui muri dei luoghi più diversi, dal Louvre alle favelas di Rio de Janeiro. Si incontrano nel 2015. Lei ha ottantotto anni, lui trentatré. Scoprono la comune passione per le immagini e per i dispositivi che permettono di crearle, condividerle, esporle. Decidono di fare un film insieme. Partono a bordo di un 'camion fotografico'. Viaggiano per le strade e i paesi, tra i volti e i villaggi della Francia rurale. Arrivano nei luoghi, stabiliscono contatti, parlano, ascoltano, fotografano, trasferiscono visi e figure su antiche mura, pareti fatiscenti, negozi e fienili. """"Visages Villages"""", accolto con entusiasmo dalla critica di tutto il mondo, è un viaggio sentimentale e antropologico nel cuore del nostro tempo presente, è una riflessione sull'immagine e sulla densità emotiva del primo piano, è la storia di tanti incontri e di un'amicizia ironica e pungente. Un film d'intensa giovinezza e saggezza, un road movie unico al mondo, spinto dall'impetuosa leggerezza di due straordinari outsider dell'arte. Include: bluray del film, dvd del film con contenuti extra e un libro con un intervista agli autori."" -
Cinema muto italiano. Protagonisti
Da Francesca Bertini a Gabriele D'Annunzio, da Giovanni Pastrone a Lucio D'Ambra, da Segundo de Chomón a Lyda Borelli, da Amleto Novelli a Gustavo Lombardo, in 400 voci il più aggiornato dizionario del cinema muto italiano Aldo Bernardini affida a questa sua opera la 'summa' di una vita di ricerche intorno ai primi trent'anni del nostro cinema. Dopo i repertori filmografici e i volumi dedicati alla storia delle case di produzione, punti di riferimento imprescindibili per gli studiosi, con Cinema muto italiano. Protagonisti Bernardini ripercorre il territorio del muto assommando due virtù: la rigorosa accuratezza, sostenuta dall'ampiezza di prospettive che i restauri e le scoperte archivistiche di questi ultimi anni hanno reso possibile, e la piacevole, funzionale leggibilità di un'opera organizzata per voci alfabetiche. Nomi leggendari, nomi misconosciuti, nomi che incontriamo per la prima volta. In anni in cui la specializzazione professionale si andava formando, erano tutti, semplicemente, 'cineasti': ma possiamo dire che tutti i registi, gli sceneggiatori, gli attori e le attrici, gli scenografi, gli operatori, i produttori che hanno contribuito alla nascita e al primo sviluppo del muto italiano sono qui presenti, e Bernardini ne rievoca il ruolo e la figura con tratti essenziali e sapienti. Nell'insieme, il più aggiornato e affidabile who's who del cinema muto italiano e un apripista che invita ad approfondire le ricerche sui personaggi che questo volume porta oggi per la prima volta alla luce. -
Dive! Lyda Borelli, Francesca Bertini. Ediz. italiana e inglese. Con 4 DVD video
Quattro capolavori del cinema muto italiano per scoprire il fascino del diva-film. Quattro film abitati da formidabili donne e attrici, che un secolo fa divennero protagoniste assolute della cultura dell'immagine. ""Ma l'amor mio non muore!"""", primo film di Lyda Borelli e origine del diva-film: un tuffo nell'immaginario, nella cultura, nella moda liberty italiana. """"Sangue bleu"""", Francesca Bertini raggiunge lo status di diva in un sontuoso melodramma coniugale e materno. """"Assunta Spina"""", 'il' film della Bertini, anche regista: il suo successo più grande, il suo ruolo più appassionato, il capostipite del realismo cinematografico. Ancora Borelli nel film che segna la sua apoteosi e il vertice del muto italiano: """"Rapsodia satanica"""", dramma erotico e fantastico, opera unica per la bellezza dei suoi colori e della partitura musicale composta da Pietro Mascagni. Con saggi di Maria Lewinsky, Ivo Blom, Michele Canosa, Gerardo Guccini, Giovanni Lasi, Eric de Kuyper, Timothy Brock e Gian Luca Farinelli."" -
Mi ricordo, sì, io mi ricordo. Nuova ediz.
In occasione della mostra a lui dedicata, in corso a Roma, esce il libro dell'attore pieno di riferimenti autobiografici.rn«""Mi ricordo, sì, io mi ricordo"""" fu il suo testamento, il docufilm in cui Marcello si metteva a nudo. Mentre una mostra lo celebra, le sue parole sono diventate un libro che racconta vita, amori e soprattutto la celebre amicizia con Federico. Basata su cosa? """"Su una totale, reciproca sfiducia""""» - RobinsonrnrnrnrnrnForse nessun attore si è mai congedato dal pubblico con un testamento palpitante di vitalità come Mi ricordo, sì, io mi ricordo, con cui, alla vigilia dell’uscita di scena, Mastroianni racconta con stoico umorismo, pudica ironia e reticente tenerezza la sua vita d’arte e la sua arte di vivere. Negli intermezzi della lavorazione in Portogallo di Viaggio all’inizio del mondo, fra le montagne e il mare, Marcello si mette di buon grado davanti alla cinepresa e tira i molteplici fili della memoria e della riflessione. Nella sua spericolata navigazione durata mezzo secolo, in mezzo alla vasta costellazione degli autori di Mastroianni, brillano le stelle-guida dell’adorato De Sica; di Visconti, spietato allenatore di palcoscenico; di Fellini, complice pigmalionico; di Ferreri, ispiratore di trasgressioni. E nei discorsi di questo commediante pragmatista emergono a sorpresa riferimenti più alti: Čechov, imprescindibile fratello di sangue; Diderot, con l’aureo precetto che l’attore deve piangere senza piangere; Proust, Kafka."" -
La strega Rossella-Bastoncino. DVD. Con libro
Una strega dall'animo gentile pronta a condividere la sua scopa volante con un gruppo di amici animali. Un rametto coraggioso disposto a tutto pur di tornare dalla sua famiglia per festeggiare il Natale. Sono i simpatici protagonisti di ""La strega Rossella"""" e """"Bastoncino"""", due film dell'animazione contemporanea tratti dai popolari libri illustrati di Julia Donaldson e Axel Scheffler, che mescolano avventura, buoni sentimenti e divertimento e che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti (il primo è stato anche candidato all'Oscar). Presentiamo i due film in edizione italiana accompagnati da """"Il gatto camaleonte"""", cortometraggio animato del 1975 proveniente dal Fondo Corona Cinematografica conservato presso la Cineteca di Bologna."" -
Wolfango. Una lunga fedeltà. DVD. Con libro
Wolfango (Peretti Poggi) inizia a esporre i propri lavori nel 1986, quando ha già compiuto sessant'anni, su sollecitazione dello storico dell'arte e suo scopritore Eugenio Riccòmini, che lo ha definito ""il più grande pittore bolognese dopo Morandi"""". Fino a quel momento Wolfango è rimasto totalmente estraneo al 'sistema dell'arte', ma appena vi fa il suo ingresso è a tutti evidente che ci si trova dinnanzi a un gigante della pittura, e non solo per le dimensioni eccezionali delle sue tele. Teo De Luigi ci conduce alla scoperta dell'arte straordinaria di Wolfango seguendo il filo delle parole dell'artista - da quelle più intime a quelle potenti e liberatorie - tratte dal suo libro Breve ma ragionata antistoria della pittura e dell'arte. Un film che è anche un coro appassionato delle voci di chi lo ha conosciuto e apprezzato negli ultimi trent'anni. Nel booklet, un testo del regista Teo De Luigi e interventi di Eugenio Riccòmini, Federico Zeri, Vittorio Sgarbi, Guido Armellini, Giorgio Soavi, Adriano Sofri, Philippe Daverio, Antonio Faeti, Graziano Campanini, Claudio Cerritelli, Matteo Marchesini, Tomaso Montanari."" -
Augusto Genina. Il prezzo della bellezza. Quattro film (1918-1930)- The price of beauty. Con 2 DVD video
Presentati in prima assoluta o nei più recenti restauri, quattro film per riscoprire il genio di Augusto Genina e della straordinaria generazione di attrici, tra divismo e post-divismo, che ha illuminato il suo cinema muto. ""Addio giovinezza!"""", 1918 Dalla celebre commedia di Camasio e Oxilia, miracolosamente ritrovato, un film di palpitante naturalezza, abitato dalla radiosa presenza di Maria Jacobini. """"La maschera e il volto"""", 1919 Una commedia di costumi matrimoniali e sessuali, satirica e abrasiva, che irrompe nel cinema dell'epoca con inedita audacia. E con Italia Almirante Manzini. """"Addio giovinezza!"""", 1927 Un remake: ma è come fosse passato un secolo. Genina e la sua musa Carmen Boni guardano al cinema internazionale e creano una splendida commedia romantica moderna. """"Prix de beauté"""", 1930 Il commiato e l'apoteosi del Genina muto. Louise Brooks risplende di tutta la sua aura innocente e sensuale in un capolavoro europeo senza tempo, grande film sull'amore e la morte, sulla vita e la finzione, sul cinema. Nel libro saggi di Mariann Lewinsky, Andrea Meneghelli, Paola Cristalli, Michele Canosa e sei ritratti di attrici di Vittorio Martinelli."" -
Pupi Avati. Sogni incubi visioni
Cinquant'anni di cinema e un nuovo film, ""Il Signor Diavolo"""", che nel 2019 riconduce Pupi Avati alle sue leggendarie origini gotiche e horror. Regista tra i più personali e di più longeva creatività nella storia del cinema italiano, Avati insieme al fratello Antonio e alla loro factory ha offerto un esempio unico, nel panorama nazionale, di indipendenza produttiva saldamente mantenuta negli anni. Gli esordi eroici e dannati di """"Balsamus e Thomas"""", in una Bologna anni Sessanta che per un attimo si crede Hollywood sul Reno. Il rapporto con la città, che s'interrompe di colpo per non interrompersi mai, nutrito di distanza, ricordi e fantasie. La genesi del cult """"La casa dalle finestre che ridono"""", che nel tempo farà di Avati un punto di riferimento dell'horror internazionale. L'amorosa e crudele esplorazione della memoria personale e antropologica, che s'accende magicamente in un piccolo capolavoro come """"Una gita scolastica"""" e prosegue fino ai risultati più alti della maturità, """"ll papà di Giovanna"""" e """"La seconda notte di nozze"""". La Storia rievocata con profondità visionaria in """"Magnificat"""". II tempo presente e subito passato di """"Impiegati"""", di """"Regalo di Natale"""" e della sua """"Rivincita"""". I titoli sconosciuti al grande pubblico, da riscoprire. E ancora il rapporto con la musica, prima vocazione e primo disincanto, che non abbandona mai il cinema di Avati, dall'epocale successo della serie televisiva """"Jazz Band"""" ai film sulle figure seminali di """"Bix"""" e del giovane Mozart di """"Noi tre""""... Strutturato in ampi capitoli tematici, che ci accompagnano in andate e ritorni nel tempo avatiano, il libro si chiude con l'analisi del lavoro televisivo, delle sceneggiature scritte per altri registi e dei progetti non (o non ancora) realizzati. Ogni capitolo è introdotto da uno scritto inedito di Pupi Avati."" -
Polidor e Polidor
Polidor è il nome che scelse per le sue comiche Ferdinand Guillaume (1887-1977), uno dei più celebri comici del cinema muto, grande prima di Charlie Chaplin e di Buster Keaton. E primo Pinocchio cinematografico. Polidor è anche il nome che prese nel 1920 suo fratello Edouard Guillaume (1892-1964), diventato clown in Sudamerica, dopo aver letto che Ferdinand era morto a Napoli, in un incidente aereo, durante le riprese di un film. Polidor The Clown mantenne il nome anche negli Stati Uniti, quando venne scritturato dal Ringling Bros. and Barnum&Bailey Circus, il più grande circo del mondo, dove diventò una star internazionale. Ma il 'vero' Polidor non era morto. In quell'incidente era morto invece un terzo fratello, Natale Guillaume (1888-1920), che lavorava con lui nella Polidor Film. Un grande dolore per Ferdinand, che, dopo la morte di Natale, lasciò il cinema e tornò sul palcoscenico. Nel 1923 fondò 11 Teatro della Risata, girando l'Italia fino agli anni Cinquanta, anche in mezzo alla guerra. Venne poi riscoperto da Federico Fellini, che ne fece un fraticello capace di riconoscere la grazia degli umili nelle ""Notti di Cabiria"""" e un vecchio clown struggente nella """"Dolce vita"""". Proprio quando le cose sembravano girare bene per Ferdinand, grazie a Fellini, dall'altra parte del mondo Polidor The Clown, l'idolo dei bambini, diventò nel 1961 The Vengeful Clown, il clown assassino di River Vale, nel New Jersey. Uccise con due colpi d'ascia e cinquanta coltellate la sua compagna, la cavallerizza Elena Gabrielle Nelson, che non lo voleva più. Troppo vecchio e malato. """"Hasta la muerte"""" scrisse dopo averla uccisa il vecchio clown. Fino alla morte. Poi cercò di farsi saltare in aria con dei petardi da circo. Puf! È allora che i giornali italiani partono alla ricerca del nostro Polidor, che non vedeva Edouard da cinquant'anni..."" -
Zog-Il topo brigante. DVD. Con Libro
Zog è un draghetto che ha molta voglia di imparare, ma non ottiene grandi risultati a scuola fino a quando in suo aiuto non arriva Sabrina, una principessa anticonformista. Il topo brigante è un roditore dispettoso che, in sella al suo fido destriero, ruba il cibo agli altri animali, ma riceve una lezione da un'anatra molto astuta. «Zog» e «Il topo brigante» sono due capolavori dell'animazione contemporanea tratti, come «Il Gruffalò» e come «La strega Rossella» e «Bastoncino», dai celebri libri illustrati di Julia Donaldson e Axel Scheffler, di cui ripropongono storie, personaggi, il racconto in rima e temi universali come il confronto con l'altro e il superamento degli stereotipi. Oltre ai due film presentiamo il raro «Fiabe in fila», cortometraggio animato italo-ungherese proveniente dal Fondo Corona Cinematografica conservato presso la Cineteca di Bologna. -
Fellini 23 1/2. Tutti i film
"Fellini 23½"""". Tutti i titoli di una carriera prodigiosa, al centro di uno studio sistematico e approfondito. Ventitré film e mezzo, fra lungo e cortometraggi, da Luci del varietà (1950, diretto 'a metà' con Alberto Lattuada) a La voce della luna (1990). Federico Fellini, Rimini 1920 - Roma 1993. Progettato e preparato nel corso di una vita, questo volume è approdato infine all'anno del centenario. Raccoglie oltre quattro decenni fitti di studi, di ricerche, di incontri d'amicizia con l'autore e i suoi collaboratori. Laureando in lettere moderne, Aldo Tassone perde la testa per """"La dolce vita"""" e """"8½"""". Grazie allo sceneggiatore Ennio Flaiano, che lo incoraggia a fare una tesi sul regista riminese, dall'anno del """"Satyricon"""" (1969) il giovane critico viene ammesso da Fellini come ospite fisso a Cinecittà. Assisterà alla nascita di tutti i film futuri del cineasta, che generosamente gli consente di lasciarsi intervistare senza porre limiti. Sognando di poter scrivere prima o poi il suo libro sui film di Fellini (non si può rivaleggiare con la biografia ideale scritta da Tullio Kezich), Tassone continua per decenni a raccogliere appassionatamente materiali e testimonianze, entrando sempre più a fondo nell'opera del maestro. """"Fellini 23½"""" è un invito cordiale a immergersi nelle singole opere di uno dei cineasti più originali e venerati del secondo Novecento (come dimostrano le confidenze fatte all'autore da Orson Welles, Luis Bunuel, Akira Kurosawa, Michelangelo Antonioni, François Truffaut, Alain Resnais...). Di ognuno dei 23 film e mezzo si percorre la genesi; si evoca con attenzione al dettaglio da critico d'arte la trama narrativa e la potenza figurativa; si ricostruisce, attraverso la selezione di una mole poderosa di recensioni, l'accoglienza critica italiana, francese e americana, in un serrato e dialettico confronto di voci. Un'attenzione inedita viene riservata ai progetti irrealizzati, """"Il viaggio di G. Mastorna"""" e """"Viaggio a Tulum"""". Nella lunga intervista a Fellini che apre il libro sfumano una nell'altra conversazioni intrattenute con l'autore nel corso di oltre vent'anni. Di pagina in pagina prende forma la misteriosa figura di un regista poeta, che davvero merita l'appellativo di 'Grande Trasfiguratore'; Federico Fellini partì dal neorealismo rosselliniano per approdare presto alle più sontuose creazioni onirico-immaginarie. Come disse una volta Louis Malle ad Aldo Tassone, """"Fellini è il genio capace di prendere l'universo come fosse del gesso, del mastice, e di plasmarlo come vuole""""." -
Bologna. A tavola con la storia. Ediz. italiana e inglese
Il DNA di una città può esser contenuto in una fetta di mortadella o in un tortellino? Da sempre punto obbligato di transiti commerciali e al centro di un territorio agricolo dalle cospicue capacità produttive, Bologna fin dall'XI secolo fu in grado di offrire il necessario sostentamento alimentare alla numerosa presenza di studenti e docenti provenienti da ogni parte d'Europa. Da qui il duplice collegato appellativo di ""dotta e grassa"""". Il cibo rappresenta bene una città che ha fatto dell'approfondimento, della ricerca scientifica e umanistica, dell'accoglienza un punto essenziale della sua storia; una città dove è facile arrivare e ripartire, snodo tra oriente e occidente. Una città che in tutte le sue attività industriali, cooperative, artigianali, commerciali ha sempre avuto un approccio colto, capace di andare in profondità, di scoprire nuove strade. È la cultura che si respira anche a tavola, che rende la cucina bolognese così moderna. Angelo Varni, inseguendo il profumo del cibo, ci svela una delle identità della nostra città, dalla Felsina etrusca alla Bologna del nostro presente. Il volume è arricchito da un ampio corredo fotografico proveniente dall'archivio della Cineteca di Bologna e da altre istituzioni bolognesi."" -
Alla scoperta di Agnès Varda in 5 film. 2 DVD. Con Libro in brossura
Una voce unica nel coro nouvelle vague, prima regista donna a ricevere un Oscar alla carriera. Nata fotografa, Agnès Varda per oltre settant'anni ha girato film con lo stesso contagioso piacere, abbattendo le frontiere fra fiction e documentario, fotografia e video, analogico e digitale, colore e bianco e nero, confondendo generi, formati e durate. Un cinema in prima persona, singolare, fatto di luoghi, di strade, di attese e soprattutto di persone, lo sguardo che si fa all'occorrenza femminista e sociale, senza perdere in libertà poetica. La sua opera mostra oggi una longevità naturale, i suoi film continuano a risplendere per calore e umanità, ponendo ancora questioni vive e urgenti. Rendiamo omaggio alla grande signora del cinema francese, proponendo quattro film tra i più belli ed emblematici della sua carriera, in altrettanti preziosi restauri curati dalla stessa regista: il primo folgorante lungometraggio di finzione, ""Cléo dalle 5 alle 7"""", e i documentari """"Salut les Cubains"""", """"Daguerréotypes"""" e """"Réponse de femmes"""". Insieme al suo ultimo film, l'autobiografico """"Varda by Agnès"""". """"Varda by Agnès"""" (Varda par Agnès, 2019, 115'): Attraverso la 'messa in scena' di conversazioni sulla sua opera, il punto di vista di Agnès Varda su che cos'è il cinema. Lezione e testamento d'artista. """"Cléo dalle 5 alle 7"""" (Cléo de 5 à 7, 1962, 90'): Due ore di tempo (quasi) reale per conoscere Cléo, graziosa e capricciosa chanteuse. L'angosciante attesa di un responso medico la apre a una vita più vera, mentre una Parigi-verité le scorre intorno. """"Daguerréotypes"""" (1975) Insieme alla figlia Rosalie, Varda esce in strada a Parigi, nella sua rue Daguerre. La cinepresa interroga le vite di bottega, cogliendone la concreta poesia. Uno dei grandi documentari moderni. """"Salut les Cubains"""" (1963): Un dinamico e gioioso montaggio a ritmo di cha-cha-cha di foto scattate all'indomani della rivoluzione castrista. Commento di Michel Piccoli. """"Réponse de femmes"""" (1975): Cosa significa essere donna? In sette vorticosi minuti, attraverso associazioni facete e immagini iperrealiste, Varda strapazza i tabù sul corpo femminile. Contenuti libro: Un saggio inedito di Anna Masecchia sul cinema di Agnès Varda, approfondimenti sui film presenti nel cofanetto con dichiarazioni della regista e un'antologia critica. Completano un profilo biografico e una filmografia."" -
Charles Chaplin. The freak. La storia di un film incompiuto. Ediz. illustrata
Una sceneggiatura mai pubblicata. La storia di una bellissima donna-uccello e del suo impossibile rapporto con gli umani. Un film immaginato, scritto, disegnato, progettato, avviato alla produzione tra il 1967 e il 1970. E poi svanito. Per la prima volta, l'ultimo Chaplin. Nel 1969 Chaplin ha ottant'anni, durante la lavorazione di La contessa di Hong Kong (1967) una brutta frattura gli ha fatto capire che Charlot - quella divinità senza limiti fisici quell'acrobata dei gesti impossibili, capace di varcare i limiti umani - lo ha lasciato per sempre. Il suo nuovo film germoglia proprio in questa fase: avrà come protagonista Sarapha, una bellissima donna-uccello. Ora che la vita gli impone nuovi limiti, Chaplin vuole varcare, con l'ultimo film, i confini dello spazio, del genere e, addirittura, quelli tra essere umano e animale. The Freak alla fine non verrà realizzato, per ragioni che restano in certa misura misteriose, ma questo libro ci consente di sognarlo, attraverso le tante scoperte, le preziose interviste, l'ultima versione della sceneggiatura. Con la sua consueta generosità e un'insaziabile curiosità per le detective stories, David Robinson ha illuminato questa storia, e per farlo è tornato nelle profondità di quel laboratorio creativo chapliniano che lui per primo aveva percorso, indagando le possibili fonti di ispirazione per la storia, analizzandone le molte varianti, le fasi successive dei trattamenti, le diverse versioni della sceneggiatura, e il meraviglioso corpus iconografico (storyboard, disegni, provini fotografici) che accompagnò la vita di un film destinato a non vedere mai la luce.