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La grande guerra e i trattati di pace. Prima e dopo il conflitto. Ediz. integrale
Le conferenze dell'Aia (1899 e 1907) e il trattato di Versailles (1919) non raggiunsero l'obiettivo di mantenere la pace ma è innegabile che in queste sedi venne avanti una complessa collaborazione di meccanismi per evitare i conflitti. Tutto, alla fine, risultò inutile perché nel 1914 e nel 1939 la parola passò alle armi. Ciò è da attribuire a determinate politiche espresse da determinati governi. Due guerre mondiali non servono a smentire una considerazione conclusiva: i rapporti internazionali devono avere una base pattizia. Al di fuori di questa non esiste speranza di pace. -
Padova di piombo. Lo scontro tra PCI e Autonomia operaia negli anni '70
Lo scontro aspro tra il PCI (pur con tutte le sue contraddizioni e divisioni interne) e i movimenti della sinistra extraparlamentare, in particolare Autonomia operaia, è stato emblematico a Padova, città culla e laboratorio politico di Autonomia e sede di partenza dell'inchiesta del 7 aprile, che ha dato vita a una catena di arresti e indagini in tutta Italia. -
Augusto Daolio, un aquilone in volo. Ediz. integrale
Ricordo di Augusto Daolio, cantante e anima dello storico gruppo musicale dei Nomadi, a 25 anni dalla sua morte. -
A est, oltre il mare
Aforismi e racconti sulla vita espressi da un collaboratore scolastico affetto da poliomelite. -
Erika nella bolla
Due bambine, due storie diverse, due anime delicate unite dal fatto di essere state colpite dalla malattia che non fa rumore: la solitudine. Poi un incontro improvviso e la nascita di un'amicizia speciale, sincera, presente, disinteressata e generosa. Proprio ciò che serviva per cambiare il loro destino. -
Il segreto di Alvise
Ettore, fotografo naturalista, sconta la sua pena all'interno di un carcere. Il tempo della detenzione è scandito da incontri, scontri, ricordi, silenzi, fughe in avanti, nel nome del fratello Alvise. Ettore, detto anche Peonia, è divorato dalla necessità di raccontare il perché del suo vivere rinchiuso in una cella, ma per poterlo fare ha bisogno della presenza e dell'ascolto di una donna, Iris, che ha unito e diviso i due fratelli. Iris è il cielo oltre le sbarre, la possibilità di un'altra vita, l'urgenza di affermare ciò che Ettore sente di essere. Attraverso una narrazione al tempo stesso cruda ed evocativa, in cui lo spazio claustrofobico si apre alla terra senza confini, la storia di Ettore, Alvise e Iris si pone al lettore come un unico interrogativo: fino a che punto è possibile amare? -
Don Lorenzo Milani nella mia vita di uomo e prete
Pierluigi Di Piazza, sacerdote friulano che ha fondato e dirige il Centro di accoglienza e di promozione culturale «Ernesto Balducci» di Zugliano (Udine), racconta il suo incontro con l'esempio di don Milani. -
Ciuffina: Una bella giornata di primavera-Luna-Arf. Ediz. illustrata
Le straordinarie avventure della farfalla Ciuffina in viaggio attraverso le quotidiane meraviglie della natura. Età di lettura: da 4 anni. -
La solitudine dell'angelo. Ediz. illustrata
Un viaggio nelle profondità più intime dell'anima e del pensiero... Siamo angeli caduti, rimpiangiamo il nostro Paradiso perduto. Ma dentro di noi sentiamo di essere rimasti spiriti ferventi del mondo ultraterreno. -
A ritmo di polska. La storia della nazionale terza ai mondiali di calcio nel 1974
"Underdog"""" è un termine inglese che indica un atleta, o una squadra, dato per sfavorito nei pronostici. La Polonia, alla vigilia dei campionati mondiali di calcio del 1974, era la rappresentante più illustre di questa famiglia. Tuttavia, sovvertendo ogni tipo di previsione, riuscì a chiudere al terzo posto finale, conquistando così il miglior risultato di sempre del calcio polacco. “A ritmo di Polska”, scritto dal giornalista pordenonese Alberto Bertolotto, è il primo libro italiano che racconta la racconta la storia di quella nazionale, reduce dal successo ai Giochi Olimpici nel 1972 e capace di appassionare un intero popolo. L’autore ripercorre tutti i momenti di quella squadra, dalla genesi al tramonto, con particolare attenzione alla rassegna iridata disputatisi in Germania Ovest. Molti contenuti esclusivi, tra le quali l’intervista al capocannoniere dei mondiali, Grzegorz Lato, e Marek Kozminski, ex Udinese e Brescia. Prefazione di Zbigniew Boniek" -
Ultima curva a sinistra. 80 edizioni del giro del Belvedere
La storia del Giro del Belvedere, corsa ciclistica internazionale per under 23 di Villa di Cordignano (Treviso) -
Profugo a 15 anni. La grande guerra di Giuseppe Rigo
A seguito del Bando Cadorna, che, di conseguenza alla rotta di Caporetto, obbligava tutti i cittadini maschi di età compresa fra i 15 e i 60 anni e residenti fra i fiumi Tagliamento e Piave a mettersi a disposizione dell'autorità militare, anche il quindicenne Giuseppe Rigo si incamminò verso il distretto militare di Oderzo. Non vi trovò nessuno così a piedi raggiunse Treviso dove la confusione regnava sovrana. Consigliato di prendere il primo treno senza curarsi della destinazione, con i compaesani l'11 novembre 1917 approdò ad Aci Castello, in Sicilia. Vi rimase profugo un paio di mesi, quindi chiese di rendersi utile e, come operaio militarizzato, venne trasferito a lavorare in svariate località del Bresciano, del Mantovano e del Ferrarese. Fece rientro a casa, a Ghirano (allora provincia di Udine) il 21 novembre 1918. Nel 1982, 65 anni dopo l'inizio della sua esperienza di profugo, stese una dettagliata ed emozionante memoria. -
Giovanni Micheletto, il «conte di Sacile»
La biografia di Giovanni Micheletto (1889-1958), ciclista e imprenditore di successo, attivo nella Resistenza. Fra i più forti corridori europei anteguerra, Micheletto vinse il Giro di Lombardia nel 1910, il Giro d'Italia nel 1912 con l'Atala, la Parigi-Menin (primo italiano a vincere una corsa in linea all'estero) e la prima tappa del Tour de France nel 1913. Abile imprenditore nel settore vinicolo, durante la Resistenza militò nel Comitato di Liberazione nazionale della sua città, Sacile. Nel secondo dopoguerra si distinse come presidente dell'ospedale cittadino. Durante l'attività ciclistica venne soprannominato ""Conte di Sacile"""" per i suoi modi garbati e il vezzo di soffiarsi il naso con il fazzoletto anche in corsa."" -
L'onorevole Cenè Tanti
Lo conoscete di persona l’onorevole Cenè Tanti, deputato al Parlamento italiano? Figuratevi un uomo che può avere tutte le età; dai trent’anni fino ai settanta inclusive e anche qualcheduno di più. Oggi è alto di statura, domani è piccolo: oggi è grasso, domani è magro: oggi ha i capelli o neri o biondi o castagni: domani può averli benissimo o bianchi o brizzolati o dipinti con tutti i colori della più brillante tavolozza veneziana. Qualche volta si infischia perfino d’ogni capigliatura autentica e naturale e ostenta pubblicamente il coraggio della propria parrucca. -
La crociata dei bambini
"La crociata dei bambini"""" o, nel linguaggio delle cronache dell'epoca, la crociata dei fanciulli, resta ancor oggi uno degli avvenimenti più oscuri dell'epopea delle Crociate e, in generale, del XII e XIII secolo. Eppure il mito della vicenda ha attraversato i secoli, lasciando dietro di sé una ridda d'interpretazioni che hanno finito più con il confondere le acque che con il consentire la ricerca della verità. Le cronache che citano l'episodio sono una cinquantina." -
Finale di partita
Roberto è un giovane finito nella spirale della tossicodipendenza. A 23 anni, per provare, ha subito danni psicotici in seguito all'assunzione di ecstasy. La sua vita non è stata più la stessa. Persi i progetti di vita, vista andarsene la fidanzata, a Roberto non rimane che la strada del recupero in una clinica specializzata. È qui che si compie il suo percorso di redenzione attraverso la forza di volontà e il confronto con tanti altri utenti, fra i quali un celebre ciclista, tutti protagonisti di storie drammatiche e dall'incerto finale. -
Coppi cento
La straordinaria figura del ciclista Fausto Coppi analizzata attraverso gli articoli del giornalista Giacinto Bevilacqua e la collezione di Renato Bulfon. Cento volte Coppi secondo le imprese leggendarie, le maglie gloriose, biciclette, i grandi avversari, i momenti difficili, le persone che lo hanno influenzato, le più belle copertine che gli hanno dedicato, le cartoline rare, i ritratti e le caricature, le pubblicità di successo alle quali ha prestato l'immagine. Valorizzano la pubblicazione le figurine e l'elenco di tutte le vittorie e di tutti i compagni di squadra. -
Il mundial di Karol. La nazionale polacca a Spagna '82 fra il papa, Solidarność e la legge marziale
La Polonia si classificò terza alla Coppa del Mondo di calcio disputata in Spagna nel 1982. In quella squadra si rivelò la stella di Zibì Boniek, trascinatore della squadra eliminata in semifinale dall'Italia di Pablito Rossi. Mentre i calciatori entusiasmavano al Mundial, la Polonia era sconvolta dal colpo di Stato liberticida del generale Wojciech Jaruzelski, l'imposizione della legge marziale e il soffocamento del sindacato libero Solidarność. In Vaticano un papa polacco, Giovanni Paolo II al secolo Karol Józef Wojtyła. Prefazione di Dino Zoff. Con un'intervista a Andrzej Iwan. -
Due pedali per volare
Storie straordinarie di ciclisti speciali. Ne sono protagoniste persone che hanno subito incidenti, infortuni, malattie e che hanno saputo sorridere alla malasorte, trovando nello sport, e nel ciclismo in particolare, nuovi stimoli e ambizioni. Pierre Amighini, Beatrice Cal, Paolo Cecchetto, Pierino Dainese, Andrea Devicenzi, Giorgio Farroni, Luca Mazzone, Luca Panichi, Vittorio Podestà, Francesca Porcellato, Alex Zanardi. Con il commissario tecnico della nazionale italiana di paraciclismo Mario Valentini, il direttore di corsa Mauro Defend e l’organizzatore Mauro Valentini testimoniano che le barriere fisiche e mentali possono e devono essere superate. La prefazione è di Alberto Francescut, tra i curatori del popolare blog della Gazzetta dello Sport “In coda al gruppo”. -
La fiaba e l’educazione religiosa
La fiaba e i miti costituiscono una via prioritaria per cogliere l’inconscio individuale e collettivo, poiché il linguaggio intuitivo utilizzato dalla fiaba appartiene al patrimonio culturale di tutti i popoli. Secondo il noto studioso Bettelheim, la fiaba può essere utilizzata in chiave pedagogica per valorizzare l’es del bambino, ma anche per educarlo alla dimensione religiosa. Di conseguenza le favole, compresi i racconti natalizi, possono offrire al bambino un clima rassicurante e accogliente, contribuendo alla sua formazione spirituale.