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La teoria musicale in 341 domande
La Teoria Musicale in 341 domande affronta la materia in modo semplice e conciso ma allo stesso tempo esaustivo da tutti i punti di vista: ritmico, melodico, armonico e organologico.rnPartendo dagli aspetti più elementari della musica, il libro fornisce, attraverso risposte schematiche, illustrazioni, grafici e mappe concettuali, tutte le nozioni fondamentali utili a formare quel bagaglio teorico e culturale indispensabile per la formazione dello studente di Musica. Il sussidio è quindi particolarmente indicato per gli studenti delle SMIM, dei Licei musicali e coreutici e dei Conservatori. -
Unplugged
Unplugged si configura come un manuale di cultura musicale e si propone di introdurre ragazzi e adulti, studenti o semplici appassionati, al variegato ed entusiasmante mondo della musica unplugged, con specifico riferimento allo strumento principe, la chitarra acustica, e più in generale alla musica folk contemporanea ad essa legata. Si considera brevemente il percorso specifico e il ruolo di questo strumento dal punto di vista tecnicostilistico e storico-culturale, cercando di evidenziare al contempo i tratti specifici della musica ad esso riconducibile, ovvero celtica, ragtime-blues, country, jazz, gospel, ma anche folk, spingendosi fino all'acoustic rock: stili nei quali la chitarra si è contraddistinta. In ultimo, si delineano pure le connessioni e i rapporti tra artisti e tecniche in relazione agli stili, tratteggiandone alcuni aspetti biografici e discografici salienti, con specifico riferimento ad un itinerario di guida all'ascolto: da Chet Atkins a Merle Travis, da Doc Watson a John Rembourn, da Bob Brozman a Tommy Emmanuel, alla ricerca di una storia infinita. -
Body percussion. Con DVD video. Vol. 1
Il volume presenta la propedeutica pre-musicale e musicale della materia: attraverso il gioco si preparano e si allenano le competenze psicomotorie necessarie per poter affrontare successivamente lo studio dal punto di vista tecnico, proponendo soluzioni che favoriscano la naturalità e serenità del processo di apprendimento. -
Scale e arpeggi per violino. Vol. 1
Il volume accompagna i giovani studenti di violino nella scoperta e nello studio delle scale e degli arpeggi a una, due e tre ottave. Si tratta di un metodo in linea con il panorama didattico contemporaneo in cui lo studio della musica si intende sempre più in funzione non solo del repertorio classico bensì di diversi generi musicali, in particolare il Blues e il Jazz. Oltre alle scale maggiori e minori in tutte le tonalità, infatti, questo libro propone le scale pentatoniche e le scale blues, predisponendo l'allievo verso una mentalità aperta e pronta ad affrontare qualsiasi genere musicale. Le scale e gli arpeggi sono ordinati secondo un criterio di difficoltà progressiva, con doppia diteggiatura, in posizione fissa e con i cambi di posizione. Inoltre, il metodo propone lo studio dei bicordi di terza, sesta e ottava ed esplora i suoni armonici naturali e artificiali; affina la tecnica applicando alle scale e agli arpeggi i colpi d'arco e perfeziona la tecnica della mano sinistra mediante l'aiuto delle indicazioni dei cambi di posizione e delle quinte preparate. Il tutto è esposto attraverso una grafica semplice e chiara, con pentagrammi inizialmente più grandi (per agevolare la lettura degli allievi più piccoli) che gradualmente si assottigliano. Non mancano nozioni teoriche basilari e consigli su come affrontare determinati esercizi, per favorire sia il lavoro dell'insegnante, sia lo studio dell'allievo. -
Educazioni narranti. La voce, la musica, l'arte, la scienza e la letteratura si fondono nelle storie dell'uomo
Prefazione di Andrea Iovino. -
Musiche Parole Drammatizzazione. Risposte Est/etiche per la crescita dei valori civili e morali delle nuove generazioni
Come contribuire a risolvere la crisi di valori e ideali presente nella società moderna? Cosa possono fare la scuola o i vari centri socio-educativi per incentivare, riattivare o potenziare nei giovani un atteggiamento e una mentalità più umanitaria? A questi ed altri interrogativi vuole rispondere il lavoro multidisciplinare di Maurizio Spaccazocchi, che si rivolge ai docenti e agli animatori sociali, ma soprattutto alle ragazze e ai ragazzi, per dar loro la possibilità di risvegliare o acquisire condotte più civili ed etiche. Le attività prendono spunto dalla lettura e dall'analisi di un testo (poesie, citazioni, discorsi di personaggi esemplari, protagonisti delle battaglie per i diritti umani, paladini della giustizia, ecc.), allo scopo di sensibilizzare i giovani verso tematiche o problematiche di interesse collettivo, storico, sociale, morale, culturale, e per giungere a un dibattito in classe libero e democraticamente gestito dai docenti. I risultati delle letture, dei dibattiti, uniti alle proposte e ai consigli dell'Autore, si materializzeranno in drammatizzazioni pubbliche fatte di recitazioni e di azioni sceniche sulla base di coinvolgenti sottofondi musicali presenti nei file mp3 allegati. L'intera messa in scena è pertanto il momento fondamentale del lavoro, lo strumento più efficace per far sì che il gruppo-classe, a sua volta, si faccia portatore di un più alto messaggio morale e di una rinnovata umanità al di fuori dell'ambito scolastico. Le risposte est/etiche qui presenti sono proposte educativo-drammaturgiche (30 in totale) in cui la musica in tutte le sue forme, la parola narrata o poetica, l'azione espressiva gesto-motoria, da comuni mezzi estetici si elevano a mezzi etici, per rendere i ragazzi cittadini carichi di un reale senso civile, e dunque più responsabili, sensibili, altruisti, rispettosi, maturi e tolleranti sul piano umano; insomma, con questa pubblicazione si desidera incentivare una più ampia coscienza morale nelle nuove generazioni, compito questo che dovrebbe essere la vera priorità della scuola italiana. Prefazione di Carlo Delfrati. -
Suoni di carta. Con Contenuto digitale (fornito elettronicamente)
"Suoni di carta"""" intende stimolare la fantasia e al contempo attivare le abilità musicali e motorie dei ragazzi, proponendo divertenti percorsi didattici per fare musica suonando con la carta. Questo libro non solo esce dai convenzionali schemi di educazione musicale, offrendo un'alternativa divertente alle solite attività svolte in classe, ma vuole coinvolgere tutti i ragazzi, anche quelli meno motivati, in attività ritmiche educative e ricreative. In apertura un excursus ripercorre la storia della carta, per poi proseguire con approfondimenti pratico-teorici. Nella seconda parte del libro sono presenti le indicazioni, le descrizioni e le illustrazioni di tutte le possibili attività da realizzare con la carta: percuotere, scoppiare, cozzare, strattonare, stropicciare, strappare, accartocciare, soffiare, scuotere, strofinare, ecc. Tutte queste azioni, se guidate in maniera organizzata, creano stupefacenti effetti ritmico-musicali. Gli oggetti presi in considerazione appartengono alla quotidianità (fogli, scatole, scatoloni, tubi, cubi giocattolo, libri, sacchetti, angoliere di cartone, carta stropicciata, sonagli) e se usati in maniera non convenzionale, rendono gli esercizi divertenti e stimolanti. I file video allegati sono frutto di un anno di attività nell'ambito del Laboratorio musicale di una scuola e hanno lo scopo di offrire una dimostrazione pratica delle attività descritte nel libro. Suoni di carta non è un sussidio fatto di regole, ma un manuale pronto all'uso rivolto a tutte quelle persone, genitori o insegnanti, a cui sta a cuore l'educazione e la serenità dei propri figli o dei propri alunni." -
La religione nella Lipari antica
La storia antica della religione nelle Eolie presenta diversi ""misteri"""" di cui qui ci si occupa. Il primo è quello del tempio di Apollo. Come mai a Lipari non esiste traccia di un tempio a questo dio che pure tutti gli storici antichi ci dicono molto venerato dai Liparesi? Che cosa rappresenta Demetra soprattutto nel passaggio dal paganesimo al cristianesimo? E Agatone, il vescovo che accolse le reliquie di San Bartolomeo nel 264, è veramente un personaggio leggendario? E San Paolo nel suo viaggio verso Roma non è più probabile che sia naufragato a Lipari piuttosto che a Malta? Nel V secolo Lipari ebbe una diaconessa? Infine che cosa ha rappresentato e rappresenta la rocca, da sempre sede di templi agli dei o ai santi?"" -
Sempredisabato
Giugno 1971. Sullo sfondo di una Palermo mai citata, ma vitale e reale, un gruppo di giovani si prepara ad affrontare gli esami di maturità. Le vicende storico-sociali sono lontane da Sara, Giuseppe, Loredana e tutti gli altri: nel presente di quei giorni, ricomposti in un flash-back intrecciato di immagini nette e ricordi vividi, sono gli unici protagonisti delle loro vite, ancora al sicuro tra gli ultimi ritagli di adolescenziale ed ironica inconsapevolezza. Le loro esperienze personali divengono storie collettive e la loro amicizia si consolida tra aspirazioni future e consapevolezze concrete, esplorando verità appena sussurrate e segreti più o meno indicibili. Dopo quelle ultime settimane di spensierata vivacità giovanile tutto cambierà, in maniera imprevedibile o secondo un destino prestabilito, ma la forza del ricordo andrà più lontano e non si dimenticheranno mai. -
Domenico Sciacca Della Scala (1844-1900)
Domenico Sciacca Presti della Scala nacque a Patti il 30 ottobre 1844. Studiò agronomia in Toscana e creò nei suoi possedimenti pattesi una fattoria modello. Laureato in legge a Pisa, si stabilì a Palermo, dove sposò, nel 1871, Marianna Merlo, dama d'onore della regina, e in seguito principessa di Patti e marchesa di S. Elisabetta. I coniugi, esponenti dell'alta società dell'epoca, ne vissero gli aspetti mondani. Nel 1880 il barone Domenico fu eletto nel centro-sinistra deputato al Parlamento nazionale e fece parte, fino al marzo 1896, del Gabinetto Crispi come Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio. Ricoprì diversi incarichi parlamentari e svolse in aula una vasta azione, pronunciando molti discorsi su argomenti di varia natura, specialmente su temi agrari ed economici. Accanto all'attività parlamentare, il suo interesse per l'agricoltura è testimoniato da varie appassionate pubblicazioni. Ben inserito nell'attività politica della capitale, intrattenne rapporti con i principali protagonisti dell'epoca. Alla sua morte (Roma, 6 dicembre 1900), ebbe funerali di Stato e fu ricordato alla Camera con una commossa celebrazione funebre. Le spoglie furono tumulate nella cappella gentilizia Piccolo-Natoli del cimitero di Patti. -
Allegorie e pensieri
Allegorie e Pensieri, che qui si propongono, si rifanno all'edizione curata da Enrico Falqui nella Goccia sulla pietra e altre operette (Sciascia, 1962), in cui lo stesso Savarese convogliò pagine di La goccia sulla pietra, Pensieri e Allegorie, Ricordi di strada, Congedi. -
Codice inverso
I fatti di vita quotidiana, trascinati a volte nelle aule giudiziarie, ad una osservazione attenta rivelano una trama di verità sotterranee e di occulti controsensi. Un codice inverso, appunto, che si fa beffa del sentire comune, delle convenienze sociali e degli infingimenti che non di rado lo sostanziano. Ne viene fuori la cifra di una umanità autentica, prevalente nella cultura popolare. -
La barca del sale
Dopo Bengodi, Macondo e Cuccagna, ecco un altro paese immaginario (ma non troppo): Castel Rinaldo. Lo ha scelto Giuseppe Sicari come teatro delle sue storie, anche esse immaginarie (ma non troppo), storie sospese nel tempo e dal sapore di favola, anche se forti connotazioni di vissuto. L'atmosfera di Castel Rinaldo ricorda molto la Sicilia: la suggestione è stimolata non soltanto dalle vicende e dai personaggi, ma anche dall'incorreggibile vezzo dell'autore di ricorrere a forme lessicali tipiche dell'Isola. Le storie si sviluppano con ritmo serrato e coinvolgente, secondo i collaudati canoni delle affabulazioni popolari. Hanno ora un andamento epico, ora di una pantomima, ora di una rappresentazione dell'opera del pupi, ma sono sempre accompagnate da una pungente e sorniona ironia che tutto sdrammatizza e tutto riduce a un sorriso, a volte anche amaro. -
La novella del buon vecchio e della bella fanciulla
Pubblicata postuma per interesse di Eugenio Montale, in questa novella si ritrovano temi cari all'autore triestino. In un'atmosfera rarefatta, personaggi senza nome consumano, in un incontro erotico ed amoroso, l'illusione di una nuova vitalità. -
L' uomo nuovo e altri racconti
L'esistenza dei personaggi di questi racconti appare dominata da forze superiori, sospesa tra il senso del peccato e l'ineluttabilità della colpa come fatalità di ogni scelta. Ciascuno vive comunque fino in fondo la propria condizione, consapevole di una ricompensa al proprio dolore, che si trasforma in esperienza e non teme il destino. -
Almanaccu sicilianu (2023). Vol. 43
Cultura e tradizioni del popolo siciliano. -
La Sicilia di De Roberto. Lettere inedite a Corrado Ricci
Un carteggio andrebbe letto e mai riassunto. Facendone il compendio se ne perde l'essenza, come capita a una discussione quando si è costretti a condensarla, sotto il pungolo di un «ma che vi siete detti?». Ingrato quindi è il compito di questa ""nota di servizio"""". Ma per fortuna breve. Proseguendo allora solo per poco in questa similitudine tra dialogo e carteggio, si potrebbe dire che le lettere pubblicate qui per la prima volta siano un """"soliloquio"""", perché delle due voci originarie solo una è giunta sino a noi. La voce che si è salvata è quella inconfondibile di Federico De Roberto (per la fortuna dei lettori). La voce che si è smarrita è invece quella di Corrado Ricci, storico dell'arte, dantista, ma soprattutto uno dei grandi protagonisti della politica culturale dell'Italia giolittiana. Come ogni carteggio che si rispetti, il dialogo cartaceo tra De Roberto e Ricci inizia a seguito di un allontanamento (nel 1903) e si interrompe bruscamente, inghiottito dal vortice della vita (nel 1912). Un soliloquio breve e interrotto quindi, ma che riesce comunque a consegnarci un De Roberto inedito in tutti i sensi: un insospettato amateur d'art che gira alla scoperta della roba «artistica e pittoresca» della sua terra, con la sua macchina fotografica e il suo taccuino di serissimo reporter. Sullo sfondo, la vita culturale della Catania defeliciana e della Sicilia tra i due fasci, un'isola sospesa tra i fermenti della nuova Italia e l'eterna sensazione di essere al di là della civiltà nazionale ed europea."" -
Il «camminare lungo» di Elio Vittorini
Questa monografia ripercorre alcune tappe esemplari dell'itinerario vittoriniano, dal Garofano rosso all'ultimo progetto di romanzo noto come Manoscritto di Populonia. Al centro di essa si collocano gli affondi ermeneutici dedicati a Conversazione in Sicilia e un focus su quello che è stato uno dei nodi fondanti delle tensioni libertarie e dell'engagement vittoriniani ovvero la guerra civile spagnola. -
Orizzonti siciliani. Forme del lavoro, figure di festa e segni musicali di tradizione popolare
[...] Che la tradizione non sia un meccanico e mero prodotto del passato ma una sua laboriosa selezione e riplasmazione, che l'identità non sia radicale, monadica e monolitica realtà ma costruzione complessa, plurale e poliedrica, che il folklorista infine non sia un mero raccoglitore di anticaglie ma un interprete dei fatti della cultura popolare oggi ripensati alla luce delle nuove tecnologie di comunicazione di massa e dei processi di globalizzazione, questo libro è in tutta evidenza una compiuta e felice esemplificazione, una puntuale e attenta verifica della vitalità non solo delle ricerche, ma anche delle ragioni del ricercatore e dello stesso oggetto di studio. [...] Dall'etnomusicologia alla cultura materiale, alla letteratura orale e alle prassi rituali, lo sguardo dell'autore è orientato a tessere l'invisibile trama di fili che connettono il mutamento al tenace ordito delle permanenze, l'alto e il basso, il locale e il globale. Una dialettica feconda che nell'indagare analiticamente su aspetti diversi del patrimonio etnografico del Messinese offre un significativo contributo alla conoscenza ed esplorazione del paesaggio antropologico della Sicilia. Nelle sue pagine il popolare non è mai materia di nostalgica archeologia né tanto meno di rivendicazione etnica ma tema e motivo di peculiarità culturali locali, di riconoscibilità storica e identitaria del territorio, di memorie radicate, collettivamente rielaborate e presentificate. -
Le cinque lune di Myskin
In un angolo tra il bar e la stazione che sembra quasi Lisbona, si muovono i primi personaggi di questo romanzo: l'uomo che aveva permesso a qualcuno che il passato non diventasse un destino; il ragazzo magro che aveva capito così tanto la vita da non essere creduto; la ragazza che non poteva morire perché innamorata; l'uomo del manoscritto. Nella metafora di un mare che si ritrae, attorno a loro altri personaggi si sfiorano, si incrociano, si perdono per incontrarsi ancora, si confondono in un'atmosfera rarefatta in cui le vite di ognuno - vissute, immaginate, sognate - si mescolano, fino quasi a fondersi o a scomparire dopo essere state viste o sognate. Dopo avere avuto o non avere avuto ragione. Dopo avere lasciato, forse, memoria di sé.