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My Lady Ludlow. Ediz. integrale
Sono una vecchia ormai e le cose sono molto diverse da com'erano nella mia giovinezza. Allora, noi che viaggiavamo, viaggiavamo in carrozze da sei posti e impiegavamo due giorni per un tragitto che adesso si percorre in un paio d'ore sfrecciando e sibilando, con striduli fischi assordanti. Allora le lettere arrivavano solo tre volte la settimana; anzi, in alcuni luoghi della Scozia dove sono stata quand'ero ragazza, la posta arrivava solo una volta al mese. Ma le lettere erano lettere allora, e noi le tenevamo in gran conto, leggendole e studiandole come libri. Adesso la posta arriva sferragliando due volte al giorno e porta biglietti confusi, a volte senza capo né coda, solo una breve frase secca che le persone educate riterrebbero troppo brusca da pronunciare. Bene, bene! Immagino che siano tutti passi avanti - oso dire lo siano, ma una lady Ludlow, di questi tempi, non la incontrerete mai. Cercherò di raccontarvi di lei. Non è una storia: non ha un inizio, una parte centrale o una fine.... -
Algoritmi indiani
La parola alle donne per descrivere l'India moderna, con tutti i suoi incantesimi e i suoi problemi, per tessere un arazzo lontano dagli stereotipi di miseria e di sottomissione, senza tuttavia nascondere tutta la ferocia di scontri etnici, economici e generazionali. La storia viene raccontata dalla giovane Rani, una delle regine della nuova India ruggente, che lavora nel call center di una multinazionale americana a Mumbai. Rani è consapevole della sua condizione privilegiata, avverte però l'inconciliabile frattura tra le aspirazioni delle sue coetanee e i vincoli imposti dalle antiche tradizioni del suo Paese e questa consapevolezza genera in lei un profondo turbamento interiore oltre che tensioni più o meno latenti nel difficile rapporto con la madre. La vicenda narrata si svolge nel giorno in cui Rani decide di licenziarsi e si trova a viaggiare in treno in una carrozza di seconda classe riservata a sole donne. Il viaggio dura poco più di un'ora, ma questo breve lasso di tempo è sufficiente a catapultare Rani nei diversi mondi delle sue compagne di viaggio. Scopre le storie di tante donne di diversa estrazione sociale, religione ed età. -
Un girasole diverso. Storie di donne. Ediz. integrale
Capita, osservando uno sterminato campo di girasoli, di notarne uno che, invece di seguire la stessa direzione di tutti gli altri, è voltato verso le ultime file, quelle più lontane dal sole. Come quel girasole, di persone ce ne sono poche, eppure sono essenziali e preziose per costruire, cambiare, migliorare la realtà che le circonda. -
Lettere da Salonicco
"Sono passati i tempi in cui la donna era oggetto di piacere del marito. E sono passati i tempi in cui la donna era considerata una cosa, un oggetto senz'anima... Questo mi è venuto in mente più di una volta ora, a Salonicco; e da due sere penso soltanto a questo e rifletto su come cominciare e su chi deve cominciare. Le donne, ovviamente, ma solo le turche o... E ho sentito, e ne sono stata molto contenta, che hanno cominciato da sole. Alcune di loro, intelligenti e libere, si sono riunite e hanno scritto una domanda... Si sono riunite, hanno fatto una petizione scritta: chiedono di poter uscire di casa con il marito, con il fratello, con i propri cari; di poter ricevere in casa gli uomini, di potersi sedere con loro e conversare; di poter ricevere il saluto dagli uomini in strada come le donne ebree e le cristiane... E sono andata alla ricerca di quelle donne eroiche, delle loro firme su quella petizione, ma non le ho trovate. Forse sono state loro stesse a mettere in circolazione la voce per far sì che i loro uomini cominciassero a riflettere...""""" -
Io e Agnese
Con un saggio di Ernestina Pellegrini. -
Slovenka. Il primo giornale femminile sloveno (1897-1902)
Il giornale ""Slovenka"""" si lega non solo ai nomi più significativi dell'ambiente culturale triestino ma anche al movimento femminista che, al tempo, era ancora agli albori in gran parte d'Europa e la cui pregnanza, evidenziata nella stampa scientifica e specializzata, non era ancora radicata nella cultura popolare. Prescindendo dal contesto più ampio, è possibile affermare che nel momento in cui """"il femminismo era diventato la regola"""" le redattrici di """"Slovenka"""" diedero un impulso determinante alla diffusione delle sue teorie, portando avanti una politica redazionale in sintonia con un moderno illuminismo e con le nuove istanze politiche. Pertanto, il presente studio, che fornisce un'analisi puntuale e accurata di quel periodo della storia del femminismo e del giornalismo sloveno nonché della rinascita nazionale, è benvenuto e offre, aspetto non trascurabile, indicazioni di base per un ulteriore approfondimento diretto o indiretto."" -
Se cammini piano. Storie di donne
Virginia Woolf aveva detto: ""Le nostre sembianze, le caratteristiche che ci distinguono, sono semplicemente cose puerili. Al di sotto tutto è buio, tutto s'allarga, c'è una profondità insondabile; ma di tanto in tanto noi saliamo in superficie ed è questo che gli altri conoscono di noi"""". È questo insondabile profondo che le autrici del volume cercano di portare alla superficie nelle storie narrate. Il motivo di un incontro speciale, di una affinità sensibile che ha toccato le corde di chi scrive: un motivo di affetto, di riconoscenza, di ammirazione, di sorpresa, di emulazione, di stimolo, di modello, perfino di corrispondenza. Qualcosa di impalpabile che ha avuto a che fare con la propria singolare vita (quella delle narratrici) e che è stato preso come un compito, un impegno speciale da compiersi per far emergere vicende altrimenti nascoste oppure non messe pienamente in luce, oppure sulle quali si sente il dovere di dire una propria parola, perché quella particolare storia personale ha coinvolto in misura determinante."" -
Elettra: storia di un sogno diventato realtà. La macchina di luce di sincrotrone di Trieste. Ediz. italiana e inglese
"Ho deciso di raccontare l'impresa della costruzione di Elettra vista da chi ebbe l'ingenuità (o l'incoscienza) di credere che fosse possibile realizzare, a partire da un prato verde, una Macchina di Luce che permettesse di fare esperimenti scientifici mai tentati prima in quasi tutte le diverse discipline: fisica, chimica, biologia, medicina, scienza dei materiali; e perfino in discipline per me allora sconosciute ad esempio l'archeometria. E far vedere come questo sia accaduto per aver voluto credere che fosse possibile, partendo da studenti del Corso di Laurea in Fisica costituire un gruppo di esperti mondiali in un settore così stimolante e ricco di opportunità, ma anche così complesso e competitivo.""""" -
Sei piu cinque donne con la penna in mano. Scrittrici e poetesse dell'Istria e del Quarnero. Ediz. integrale
Lo studio mette in luce aspetti caratteristici della letteratura di lingua italiana dell'Istria e del Quarnero attraverso alcune autrici operanti dagli anni ?50 ?60 del secolo scorso ai giorni nostri. Presenta una produzione che nasce in terre di frontiera e fa da cerniera fra i popoli; è elaborata in un territorio multiculturale e plurilingue strettamente legato all'Italia, contaminato da culture diverse da quella italiana. Scotti sottolinea come la presenza e la creazione femminile siano state e restino preminenti in tale contesto. Ci sono elementi peculiari che accomunano le scrittrici: pur con diversi percorsi esistenziali e culturali, raccontano con sguardo di donne la storia della loro terra, il dramma dell'esodo, la posizione sociale di appartenenti a una minoranza - se rimaste - o lo sradicamento e l'amore per la loro terra - se emigrate. Trasmettono l'identità familiare e nazionale con un maggior bisogno, rispetto agli uomini, di salvaguardare questa identità. Il volume contiene una premessa introduttiva dello studioso e undici profili di poetesse e scrittrici, sei appartenenti alla minoranza dell'Istro-quarnerino e cinque emigrate in Italia dopo la fine della seconda guerra mondiale, senza rompere i contatti con la terra d'origine. Ricchissima è la documentazione: testi letterari tratti dalle opere delle autrici, recensioni in riviste specialistiche e stampa generica cartacea e online, testimonianze dirette, interviste, corrispondenza. -
Di libertà e d'amore. Elizabeth Barrett Browning. Sonetti dal portoghese. Ediz. italiana e inglese
Il volume presenta, con testo a fronte in lingua inglese, una nuova traduzione a cura di Laura Ricci dei celebri Sonnets from the Portuguese di Elizabeth Barrett Browning (London, Chapman & Hall, 1850), preceduta da un saggio introduttivo che, senza ignorare precisione letteraria e dettagli bibliografici, ripercorre agevolmente la vicenda letteraria e umana del sovversivo canzoniere di E.B.B., ispirato dal sorgere dell'altrettanto sovversivo amore che la legò al poeta Robert Browning. Il fascino della straordinaria vicenda sentimentale, che culminò con il matrimonio segreto tra i due poeti e la fuga in Italia, ha talvolta offuscato il valore profondamente innovativo del dettato poetico di Elizabeth Barrett, che il volume recupera ed evidenzia sia nel saggio che nel compito traduttivo, volto a restituire con un'impostazione di colta, appassionata e ironica modernità l'intenzione e lo stile dell'opera originale. Una traduzione attuale, da poeta a poeta e colma dell'entusiastica vitalità dei versi di E.B.B., questa di Laura Ricci, che opera una vera e propria ricreazione di questo celebre canzoniere tenendo ben presente quanto, in esso, l'amore venga cantato a voce alta per esprimere sia il valore salvifico e il lieto fine della storia sentimentale, sia la libertà che la poetessa si prende, in piena epoca vittoriana, nel superare e rinnovare in modo estremamente personale e moderno la tradizione letteraria dei canzonieri d'amore. -
15 racconti + 5 scritti a Trieste e luoghi del nord est
Tanti sono i temi che sottendono il rapporto delle narratrici con la scrittura, a partire dalla relazione stretta tra biografia e letteratura, tra vicende della propria privata e individuale vita e materia di creazione artistica. Non a caso, nella nostra contemporaneità, proprio nella scrittura delle donne si aprono ed emergono magnifici esempi di ibridi testuali, di scavalcamento dei canoni e delle regole, con una scelta di libertà che non è solo libertà espressiva o di creazione artistica, ma mette in gioco parametri profondi di esistenza e di dicibilità, di nominazione, che vuole dire aprire uno spazio nel mondo a esperienze autonome e in movimento come quelle che stanno compiendo le donne. -
Di case di luoghi
"Avevo una Casa di sei stanze senza corridoi da una si passava facilmente all'altra. Ci abitavo, ci sognavo di notte la notte era fatta di nuvole e di stelle prima di diventare la notte buia senza speranza. Anche la Casa sognava mirando la lontananza e respirava. Un respiro condiviso dentro di me il suo dentro di lei il mio. Era una Casa interiore.""""" -
Prisma di frammenti. Storie di donne. Ediz. integrale
Abbiamo solo la nostra storia, ed essa non ci appartiene. Ecco un buon motivo, uno spunto sostanziale, una spinta proattiva a scrivere, a narrare vissuti e operosità di donne, a valorizzare originalità di scelte e di percorsi unici, eppure condivisibili, che portano a considerazioni di movimenti, di flussi collettivi, che partono dal passato per essere efficaci anche nel presente. La memoria non si ferma mai. Appaia i morti ai vivi, gli esseri reali a quelli immaginati e immaginari, il sogno alla storia. Cogliere i mille percorsi femminili, esemplari e indimenticabili, costruisce storia e memoria collettiva. Come conclude Annie Ernaux nel libro che parte dalla propria autobiografia per inserirsi nella società plurale, Les années, è necessario ""Salvare qualcosa del tempo in cui non saremo mai più""""."" -
Ricordi di ore difficili. Draga Sant'Elia, settembre 1929-Rocca di Mezzo, giugno 1944. Ediz. integrale
"Ho temuto questo ritorno e sulle prime ho pensato che non ce l'avrei fatta, che troppo m'ero illusa sulle mie forze. Ora sono contenta. [...] L'aria, i colori, le piante, come una volta. Ogni tanto trasalivo nel rivedere un viottolo, uno scorcio di passaggio, un campo arato, come si trasalisce nel rivedere qualcosa che il tempo ha relegato nel fondo della nostra memoria, ma non cancellato, e che torna a un tratto presente. [...] Pace e silenzio. A un passo dalla città siamo in mezzo alla natura incorrotta. Canto delle cicale e di qualche uccello, nient'altro. Davanti alla mia finestra il Carso brullo che chiude questa vallata e sale fino a un centinaio di metri. Da lassù si vede il mare di Trieste. E i ricordi riaffiorano, favoriti da questa pace...""""" -
La casa delle viennesi. Ediz. integrale
"L'ho ereditata ma non riesco ancora a sentirla mia. Non sono nata qui e l'ho pensata sempre e solo come la casa dei miei genitori. Vi abito ormai da sola da qualche anno, ma continuo a viverci come se fossi un'ospite: mi sembra di usare ogni cosa come in temporanea assenza di mia madre... Dopo la guerra e negli anni Venti abbiamo vissuto qui quasi sempre tutte insieme. Allora sì che la sentivamo la 'nostra' casa, di tutte noi, mamma, la zia Mumel, Silva, Evi e me. Abbiamo conversato, scherzato, commentato, criticato, spettegolato insieme. Oltre a tutte le questioni di famiglia, come era naturale e giusto, si parlava molto anche di tutto il mondo. Le nostre letture ci offrivano spunti di riflessione e discussione su aspetti storici e geografici di ogni tempo. Sì, anche se vivevamo lontano da ogni grande centro in una casa di un luogo sconosciuto, non importante, sentivamo però di camminare anche noi su questo pianeta...""""" -
Libera Libere. Pensieri e pratiche femministe su tratta, violenza, sfruttamento
La libertà delle donne è sempre a rischio. Le migliori intenzioni, i migliori servizi, le migliori prassi possono diventare trappole in cui la libertà femminile si dissolve. Questo testo è il resoconto delle pratiche innovative messe in atto da un team di operatrici che hanno dato vita dal 2000 al 2016 al progetto Libera, il servizio istituzionale di accoglienza realizzato a Lecce contro lo sfruttamento delle donne, rese schiave, costrette a subire violenze sessuali e/o lavorative. Segregate, alcune seviziate, usate come oggetti, private della loro identità, spostate da una città all'altra, vendute. La concezione fondante del progetto si oppone alla visione tradizionale in base alla quale la violenza sulle donne riguarda le donne, la tratta riguarda le straniere, la prostituzione riguarda le prostitute, lo sfruttamento riguarda le povere; il tutto lontano da noi, dal nostro quotidiano. Il modello teorico e metodologico adottato dall'équipe di operatrici, tutta femminile e specificamente formata, ha messo al centro la pratica della relazione tra donne, una relazione nutriente che ha aiutato a prendere coscienza di sé. Donne che hanno aiutato altre donne a ribellarsi alla schiavitù, alla cultura della sottomissione e a riscattarsi, a ritrovare una propria dignità, una propria identità, una propria autonomia. E viene ripetutamente sottolineata la capacità trasformativa, creativa, che queste relazioni - in particolare tra le donne accolte dal progetto e le operatrici - hanno avuto. Il libro è un vademecum di resistenza e sopravvivenza femminista utile a chiunque pensi e sogni servizi pubblici e privati a orientamento di genere. Introduzione di Laura Gagliardi. Postfazione di Irene Strazzeri. -
Vite controvento. Storie di donne. Ediz. integrale
Oggi, spesso, l’individuo è costretto a vivere nel regno dell’immediatezza: raccontare la peculiarità femminile ha a che fare col tempo, col fatto che siamo intessute di tempo e che il nostro tempo ha un limite; per raccontare non bisogna mai perdere di vista che veniamo da un passato, da una tradizione, e che andiamo verso un futuro. Ogni proposta di futuro nasce da una riflessione sul passato, e l’oggi deve essere semplicemente lo spazio in cui si realizza la riflessione. Pertanto, raccogliere e raccontare storie, che, da individuali, passano a ricostruire la voce collettiva, diventa un’azione benefica per la stessa protagonista di questa operazione culturale: la risposta a bisogni soggettivi diventa il mezzo per rapportarsi con il presente, con la comunità. Joāo Guimarāes Rosa sostiene che “Le storie non si limitano a staccarsi dal narratore, lo formano anche: raccontare è resistere”. -
Senza far rumore
"Il laboratorio dove lavoravo era pieno di stoffe colorate e io mi inventavo tanti modelli che tagliavo così, senza gesso, senza carta, senza metro, solo con gli occhi della fantasia. Ricordo che il primo anno a Natale, la padrona mi regalò un pezzo di stoffa verde di seta. Mi confezionai la prima camicetta elegante."""" Erminia, Rosa, Quarto... persone qualsiasi che stanno vivendo gli ultimi anni dell'esistenza in una casa di riposo. Un giornalista trentasettenne viene inviato presso la struttura per intervistare alcuni ospiti e redigere un approfondimento dedicato agli anziani; ascolterà storie di dolori, passioni e di amori che lo indurranno a riflettere sulla sua stessa vita. Un romanzo dalla trama semplice e scorrevole dal quale emergono ricordi e immagini legate a un recente passato; al mondo dei nostri nonni e alle consuetudini che lo caratterizzavano; a un'epoca, rispolverando la quale, forse il lettore contemporaneo potrà interrogarsi su quello che si possiede oggi, non solo in termini di beni materiali, ma anche spirituali." -
La crociata dei seniores. Cronaca semiseria dell'ultima spedizione contro l'estremismo islamico
È possibile sconfiggere l'estremismo islamico e restituire ai propri nipoti un mondo in cui si possa entrare in una chiesa o in uno stadio senza il timore di un attentato? Se lo chiede, in questo romanzo, un ortopedico il primo giorno di pensione. Con gli amici più cari, vista l'inerzia dei governanti, decide di dar vita a un'impresa «impossibile»: creare un esercito di seniores per andare a distruggere i campi in cui vengono addestrati i terroristi islamici. Aiutati dal sindaco, ottengono l'assegnazione della caserma di Ferrara e con l'operosità e le competenze proprie e dei volontari che accorrono all'invito diramato sul web, la trasformano in un formidabile motore d'iniziative sociali e culturali. Parallelamente è narrata la vicenda di un giovane palestinese che vince una borsa di studio del Ministero degli Esteri italiano e da Gerico giunge nella città estense. Tramite il locale imam entra in contatto con un reclutatore dell'ISIS che lo instrada verso l'integralismo... Tra umorismo e punte di grottesco, improbabili azioni militaresche e calci nel sedere ai No-Tav... l'autore fa emergere la necessità di riflettere su temi drammatici e ineludibili della contemporaneità. -
Una ragazza particolare. Lo scrigno dei desideri. Ediz. italiana e inglese
"Una ragazza particolare - Lo scrigno dei desideri"""" di Leonora Guerrini vuole raccontare ai giovani lettori una delle possibili storie della vita di una ragazza molto famosa, ma poco graziosa che ha scelto di dedicare tutte le energie e il suo amore agli altri: bambini, adulti, animali. Attraverso un percorso di solitudine e di emarginazione (il libro è infatti dedicato """"alle persone che nessuno vede - alle persone che vedono ad occhi chiusi"""") la protagonista, grazie al suo coraggio, riuscirà a compiere un'impresa quasi impossibile. Un gesto di bontà incondizionata che le farà guadagnare il dono più bello ed importante: l'amore di grandi e bambini, ma soprattutto quello di un Principe molto speciale. Con questo libro la scrittrice parla ai bambini e agli adulti suggerendo di non fermarsi alle apparenze perché """"Ogni persona al mondo possiede qualcosa di speciale"""". Età di lettura: da 6 anni."