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L' écriture épistolaire entre Renaissance et age baroque. Pratiques, enjeux, pistes de recherche
Questo volume propone un gruppo di saggi sulla scrittura epistolare d'Ancien Régime, svolti in un'ottica franco-italiana. Esso è il risultato di un convegno internazionale organizzato dal CIRRI - Centre Interuniversitaire de Recherche sur la Renaissance Italienne (Université Sorbonne Nouvelle), in collaborazione con la Bibliothèque Mazarine di Parigi. Gli argomenti affrontati permettono di disegnare nuove prospettiva di ricerca: il rapporto tra la dimensione pubblica e quella privata degli scambi epistolari (Guicciardini, Ruscelli), lo stretto legame tra lo scambio per lettera e i circuiti artistici e letterari (Vasari, Marino, Mancini), la circolazione dei documenti autografi e il ruolo delle raccolte a stampa. Uno spazio importante è stato riservato ad alcuni progetti digitali dedicati ai corpora epistolari, tra i quali Archilet e EpistolART. Chiude il volume il catalogo di una mostra bibliografica tenutasi alla Bibliothèque Mazarine, consacrata ai «libri di lettere» tra Quattro e Seicento: vi si presentano tra l'altro numerosi esemplari provenienti dalla collezione del cardinale Mazarino e da quella di Jeannine Basso. -
L' epistolografia di antico regime. Convegno internazionale di studi (Viterbo, 15-16-17 febbraio 2018)
"Il convegno del febbraio 2018 di cui si pubblicano qui gli atti ha visto riuniti a Viterbo studiosi italiani e europei interessati alla materia epistolare della prima età moderna, un patrimonio testuale e documentario prezioso che è insieme una chiave di penetrazione privilegiata della stagione rinascimentale e un'eredità per l'Europa del Barocco e dell'Illuminismo. Lo ha fatto su iniziativa di tre gruppi di ricerca che da qualche tempo si sono attivati sull'argomento (""""Carteggi. Gruppo di Ricerca sull'epistolografia dei secoli XV-XVIII"""", """"Archilet reti epistolari. Archivio delle Corrispondenze Letterarie di Età Moderna (secoli XVI-XVII)"""", """"C.R.E.S. Centro di Ricerca sugli Epistolari del Settecento"""") e delle unità di ricerca raccolte nel progetto Prin 2015EYM3PR, «Repertorio Epistolare del Cinquecento. Teorie, lingua, pratiche di un genere» (unità che fanno capo alle Università di Bergamo, Milano Statale, Padova, Pisa SNS, Roma Sapienza, Siena Statale, Tuscia). Si è trattato del primo di una serie di incontri periodici che """"Carteggi"""" intende destinare alla presa in carico della materia epistolare, in particolare della tradizione epistolare dei secoli XV-XVIII considerata sia come insieme di documenti sia come pratica formalizzata. Questo riconoscendo nella 'forma lettera' la modalità privilegiata di incontro e di dialogo tra i soggetti e tra le culture, e tra le società che quei soggetti a loro volta hanno espresso e dalle quali sono stati espressi. Il tutto allo scopo di recuperare uno dei momenti forti del dibattito culturale e civile della stagione fondativa della modernità e di restituire allo studioso (dei fatti storici, sociali, religiosi, artistici, economici, del servizio postale..., oltre che letterari e linguistici) uno strumento, la lettera, meno neutro e piattamente referenziale di quanto non sia apparso finora. Anche, allo scopo di muovere un passo significativo verso la ricostruzione di un processo - il dialogo dei dotti e quello tra i dotti e la società - nel quale riconosciamo uno dei fondamenti della stessa civiltà europea."""" (Dalla Premessa)" -
«Testimoni dell'ingegno». Reti epistolari e libri di lettere nel Cinquecento e nel Seicento
«Registrando i progressi recenti degli studi sull'epistolografia di Antico Regime, Paolo Procaccioli concludeva con un invito ad «assecondare un contesto tanto favorevole» e ad «arricchirlo con proposte di analisi che consentano una penetrazione sempre più consapevole - sempre più criticamente consapevole - dell'oggetto e del fenomeno». A neanche un anno di distanza dalla pubblicazione di queste parole, raccolgo qui una corposa e corale risposta a quell'invito: risposta di cui è bene illustrare storia, ragioni, modi. Il titolo, anzitutto: ""Reti epistolari e libri di lettere"""", nella consapevolezza, ormai dato acquisito, che lo studio delle prime vada unito allo studio dei secondi. L'intento con cui è nata la base dati Archilet, quando ancora - almeno per l'epistolografia - le Digital Humanities erano ai primordi in Italia, era quello di rendere tracciabili i commerci epistolari, ricostruendone in rete la rete: così, lo studio di prima mano delle lettere ha offerto una messe di dati interrogabili in più direzioni, con un incremento decisivo per la conoscenza non solo e non tanto dei flussi epistolari, quanto dei contenuti e delle informazioni. La struttura della base dati, però, ha fatto sì che le singole unità epistolari venissero, appunto, 'singolarizzate', con l'esito di mettere in secondo piano tutta una serie di aspetti riconducibili all'originaria pertinenza delle unità individuali a un insieme collettivo, dotato di una struttura e di una sequenza, risultato di una selezione e di un'orchestrazione consapevoli. Il libro di lettere, insomma, dopo essere stato scorporato per analizzare una a una le singole missive, è tornato prepotentemente a farsi sentire, chiedendo di essere ricostruito e interpretato, di essere riconosciuto nel suo ruolo di portavoce di significati ulteriori, che sbalzano in rilievo non i contenuti ma le architetture, l'immagine da offrire ai nuovi destinatari - diversi e più numerosi di quelli cui in origine erano dirette le lettere -, il ruolo e l'immagine dell'architetto, sia egli l'autore o un curatore. [...]». (dalla Premessa)"" -
Oltre i «termini» della lettera. Pratiche di dissertazione nelle corrispondenze tra Quattro e Cinquecento
Nel Cinquecento la radicale consapevolezza della complessità e della varietà intrinseche della scrittura epistolare conferma la lettera come strumento duttile, adatto anche all’elaborazione del pensiero teorico. Lo studio dei testi e delle prassi editoriali, tuttavia, induce a problematizzare il concetto di “duttilità” della lettera di Antico Regime e a domandarsi quanto pesi sulla sua definizione il filtro dell’osservatore odierno. Da qui, la necessità di indagare il rapporto formale e contenutistico tra il genere-lettera e la prosa “trattatistica”, analizzandolo su diverse direttrici di ricerca: le questioni di retorica (in particolare legate alle variazioni del codice delle lettere discorsive rispetto al “grado zero” della comunicazione familiare e privata); il modo in cui singoli autori affrontano uno stesso tema passando dalla prosa epistolare a opere di altro genere; i problemi editoriali derivanti dalla scelta dello strumento epistolare in contesto precettistico; le prassi esegetiche adatte a tale tipologia testuale, e le nuove prospettive per riproporle oggi. I casi di studio qui raccolti, distribuiti su un arco cronologico che dall’epistolografia umanistica quattrocentesca giunge fino al pieno Cinquecento, rispondono tanto all’esigenza di tentare uno studio che non trascuri l’eredità dei grandi carteggi umanistici (qui indagati da Cristiano Amendola e da Chiara Azzolini); quanto a quella di analizzare il dialogo tra il genere-lettera e le tipologie di fonti e modelli direttamente sui testi (come nei contributi di Daniele Manfredi per Cavalcanti, di Roberta De Noto per Aretino, di Giorgia Gallucci per Caro, di Michela Fantacci per Giovio, di Isabelle Gigli Cervi per Beccadelli, di Nicolò Magnani per Ruscelli, e infine di Francesco Amendola per Bembo e Fracastoro). La varietà di argomenti e di generi “di contatto” offerta dai saggi consente così non solo di sondare le diverse declinazioni di tale dialogo, ma anche di presentare alcune prime prove pratiche di analisi ecdotiche in continua tensione tra alta specificità dei materiali e teoresi. -
Alessandro Paveri Fontana. Lettere famigliari
Il volume porta all'attenzione dei lettori l'inedita raccolta epistolare allestita quasi in limine vitae dal marchese Alessandro Paveri Fontana (1603-1655). L'autore era stato uomo di corte dei duchi di Parma e di Piacenza. Coinvolto nella caduta in disgrazia del segretario di stato Giacomo Gaufrido e segnato nello stesso periodo da molte altre traversie, era stato poi costretto a un «volontario esilio» tra Roma e Bologna, tra il 1653 e il 1654, prima che un parziale ritorno in gratia principis gli consentisse il rientro in patria. La silloge si presenta con i caratteri formali tipici dei florilegi epistolari secenteschi, ma abbraccia un orizzonte tematico forse più vasto del consueto, anche in ragione della scarsa propensione dell'autore a sopprimere gli argomenti più scabrosi, che un letterato professionista avrebbe forse tenuto fuori dalla propria scelta. Ne emerge pertanto un quadro molto articolato dell'orizzonte mentale di un nobiluomo del XVII secolo, guidato da un lato da un forte sentimento religioso, ma anche sostenuto da un profondo senso della distinzione e da un'elastica morale, tale da concedergli ampia libertà di pensiero e di manovra per esempio in materia di provocato aborto, di monacazione forzata, di amore extraconiugale. -
Morte in Europa
"Nelle sue domande esistenziali Ville, nell'alienazione, nei deliri da febbre e, in primis, nella solitudine, ci ridà in modo preciso ogni singolo dramma di un continente senza coscienza, che barcolla sia in politica Estera che Interna, che non sa districarsi tra i morti nel Mediterraneo, le cellule dell'Isis, la povertà causata anche dalla delocalizzazione delle industrie occidentali nei Paesi dell'ex Unione Sovietica."""" (dalla prefazione di Igor Costanzo)" -
Premio nazionale di poesia Masio Lauretti. Antologia
"La poesia può essere una possibilità per questi ragazzi, per esprimersi, per superare le difficoltà, per sentirsi rinforzati nell'autostima, attraverso la cara, vecchia e buona scrittura, che oggi rischia di essere soppiantata dalla tecnologia, soprattutto nella vita dei giovani. Ecco perché la poesia, ecco perché i giovani, ecco perché un premio 'Masio Lauretti'"""". (Giada Lauretti)" -
2 pints of poetry. Ediz. italiana
"2 pints of poetry"""" è l'ubriacatura poetica di Elisabetta Santoro e Patrick Orsini e quale miglior ubriacatura della poesia per contrastare l'orribile fardello del tempo e non esserne gli schiavi martirizzati? Un'azione apparentemente anacronistica come la poesia, come scrivere poesia, come leggere poesia, che ci permetta di uscire dal nostro contesto temporale che ci permetta di contrastare il tempo per non subirne gli effetti, per renderci di fatto atemporali, eterni. Introduzione di Fabio Barcellandi." -
La terra nella Bibbia. Dal dominio dell'uomo alla sua liberazione
In questo contributo l'autore descrive i vari aspetti semantici e ideali del concetto di ""terra"""" nel mondo biblico, e con questo porsi in sintonia con l'enciclica """"Laudato si'"""" di Papa Francesco."" -
Dal logos alla sophia. Per un dibattito fra la teologia e le scienze
"Le note che seguono sono il risultato della messa in ordine degli appunti per il corso di Cosmologia che da alcuni anni tengo presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale di Firenze. Nonostante le mie iniziali perplessità, gli argomenti trattati sembrano essere piaciuti agli studenti che ne hanno più volte sollecitato un approfondimento. Ho provato ad ascoltarli e a dargli ragione, ed ecco che ne è uscito uno scritto senza pretese, un libro senza infamia e senza lode, nel quale, è bene dirlo fin da subito il lettore scoprirà facilmente che la preoccupazione didattica ha avuto il sopravvento su quella della ricerca. Un manoscritto segnato da limiti interni ed esterni. Quelli interni sono tutti da addebitare al compositore di queste note ed è inutile elencarli tanto saranno più che evidenti all'attento, ipotetico lettore. Quegli esterni sono dovuti alla difficoltà intrinseca delle aterie che è d'obbligo trattare in un corso di Cosmologia che voglia essere al passo coi tempi, che voglia davvero rispondere alla sfida che oggi è imposta a una didattica filosofica rivolta a futuri teologi."""" (Tratto dall'Introduzione)" -
Il Messia biblico: salvezza e mediazione. Il mediatore
Il nostro intento è di valorizzare il Messianismo con Messia, e non un generico Messianismo, più o meno senza Messia, come si è talvolta presentato, che implica una ""salvezza in genere"""", presente o futura, certamente presente e determinante nella Bibbia, ma che non designa il carattere messianico in qualche modo personale, e, per noi cristiani, cristologico del testo sacro."" -
L' industria dei media fra storia e società. Ediz. integrale
Dalle comunicazioni di massa alla comunicazioni medianti il computer si può tracciare l'evoluzione storica, analizzare gli aspetti tecnologici e valutare l'impatto sociale ricorrendo a discipline specialistiche, ma ai fini di una prima introduzione alla materia risulta utile la descrizione che l'Autore fa delle diverse fasi di sviluppo dei media alla luce del contesto socio-politico e del clima culturale nel quale queste si realizzano. La presentazione in parallelo di dati e accadimenti salienti, nell'arco di tempo che va dalla prima industrializzazione del sistema dell'informazione fino agli inizi degli anni Duemila, vuole favorire la ricostruzione di un quadro d'insieme, propedeutico ad ogni successivo approfondimento. -
Paolo Barbò da Soncino: Questioni di metafisica. Introduzione alla vita ed al pensiero di un tomista rinascimentale
Il volume propone la prima monografia su un tomista domenicano, Paolo Barbò da Soncino (ca. 1457-1495), appartenente alla scuola bolognese. Egli è uno dei tomisti ""rigorosi"""", discepolo diretto di Pietro da Bergamo, il cui pensiero fu profondamente influenzato da Giovanni Capreolo ed Erveo di Nédellec. Si tratta di un pensatore a metà strada tra la scolastica tardomedievale ed il Rinascimento, che ci è noto soprattutto attraverso i volumi da lui pubblicati."" -
Saggio sull'etica normativa nella «Summa Theologiae» di San Tommaso d'Aquino. Ediz. integrale. Vol. 1: Prologo alla «Secunda Pars» come scenografia dello spazio morale.
In questo studio l'autrice procede a rintracciare le linee dell'etica normativa dell'Aquinate, in un progetto quadripartito, di cui il presente volume costituisce la prima parte. L'analisi è incentrata sul Prologo alla Prima Secundae, considerato nel suo potenziale euristico per cogliere la visione di San Tommaso riguardo l'avventura dell'unica creatura fatta ""ad immagine di Dio"""" nella storia della creazione e come allestimento """"scenografico"""" di tutti gli elementi costitutivi del discorso morale. In stretto parallelismo con la creazione, il Prologo viene paragonato ad una sorta di """"Big Bang"""" della trattazione tommasiana, da cui si sprigiona e si diffonde la potenza dell'universo morale."" -
Diritto processuale canonico. Ediz. integrale. Vol. 1
Questo volume presenta sistematicamente i canoni sui giudizi in generale (cann. 1400 - 1500). Sono stati anche incorporati i canoni riguardanti le cause per la dichiarazione di nullità del matrimonio (cann. 1671; 1672; 1674), per una migliore comprensione e per una collocazione più consona alla loro natura. Questa quarta edizione è stata arricchita e aggiornata con le disposizioni del m.p. Mitis Iudex Dominus Iesus sulla riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio. -
Études d'iconographie dominicaine. Europe occidentale (XVe-XXe siècle)
I dieci contributi di storici dell'arte raccolti in questo volume in occasione dell'ottavo centenario della fondazione dell'Ordine dei predicatori studiano l'iconografia di San Domenico di Guzmán nello spazio geografico dell'Europa occidentale. -
Saggio sull'etica normativa nella «Summa Theologiae» di San Tommaso d'Aquino. Ediz. integrale. Vol. 3: Prologo alla Secunda Pars e il «motus rationalis creaturae in Deum», Il.
Il presente volume, che costituisce la terza parte dell'intero ""Saggio sull'etica normativa nella Summa Theologiae di San Tommaso d'Aquino"""", considera le articolazioni antropologico-morali di quello che San Tommaso denomina """"motus rationalis creaturae in Deum"""", analizzando le due tensioni correlate e basilari della natura umana: l'aspettativa della felicità e l'appetito razionale, entrambe coinvolte nella dinamica dell'azione morale verso il fine. L'autrice propone di ravvisare nel trattato tommasiano De Beatitudine una pregiudiziale teologica più che un'evidenza aristotelica - pure presente come cospicua fonte - e di rileggere la normazione etica in seno alla modalità tensiva dell'appetito razionale, tipico della crenatura intelligente, libera e per sé potestativa."" -
La funzione d'insegnare della Chiesa nella legislazione attuale
L'origine di questo lavoro va ricercata nel desiderio di offrire al lettore una breve spiegazione dei canoni contenuti nel libro III del Codice di diritto canonico. Oggi ancora non esiste uno studio monografico sulla funzione di insegnare della Chiesa, argomento appunto del detto libro III. Quello che nel Codice di diritto canonico del 1917 e nei vecchi manuali di diritto canonico era indicato col titolo De Magisterio, più opportunamente il Codice del 1983 lo intitola ""Funzione di insegnare della Chiesa"""" e gli riserva tutto un libro a se. Questo avviene nella cornice entro la quale è stato strutturato tutto il Codice. L'idea base infatti, che è sottesa alla sua redazione, è stata quella di fare rientrare l'intera legislazione nell'ambito del triplice munus della Chiesa: docendi, sanctificandi, gubernandi."" -
La figura del Padre nella Bibbia. Ediz. integrale
La denominazione tipicamente cristiana di Dio come Padre nella Bibbia presenta un cammino lungo e articolato, che -come sempre- parte dalla semplice concezione della paternità terrena e famigliare, per poi dispiegarsi in un ampio ventaglio, che, dalla società umana, s'innalza fino al divino. -
Bibelstudium und Predigt im Dominikanerorden. Geschichte, Ideal, Praxis. Ediz. integrale
Predigt und Bibelstudium gelten als jene beiden Charakteristika, die den Ordo Praedicatorum zu allen Zeiten auszeichneten und von denen her er sich identifiziert. Das vom 27. bis 29. Oktober 2016 in Wien stattgefundene 3. Isnard Frank-Kolloquium ging der Frage nach, wie diese beiden Schwerpunkte des dominicanischen Selbstvertändnisses im Laufe der 800-jährigen Geschichte des Ordens unterschiedlich akzentuiert und mit Blick auf die jeweiligen historischen Erfordernisse realisiert wurden. Der vorliegende Band publiziert die Beiträge dieser Tagung, die allesamt mit zahlreichen Neunentdeckungen und Neuinterpretationen überraschen.