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In un nido di suoni 2.0. Espressività e forme musicali nella prima infanzia
In questo volume si affronta, con un approccio multidisciplinare e un modello applicativo validato, il tema del valore dell'espressività musicale per l'uomo fin dal concepimento e, in particolare, nella fascia 0-3 anni nei servizi per la prima infanzia. Il lettore troverà nel testo riflessioni teoriche per un'educazione musicale precoce ed elementi pratici utili alla progettazione di percorsi formativi capaci di colorare la vita quotidiana di tutti i bambini e le bambine di ogni nido d'Europa. Non si tratta tuttavia di un manuale per l'ottimo educatore musicale per l'infanzia né si garantiscono al termine della lettura marchi di qualità: si offre invece una raccolta di princìpi incarnati prima che di evidenze scientifiche insieme a un'analisi critica di esperienze realizzate di recente presentate allo scopo di suscitare interrogazioni e far nascere altre proposte educative fondate su differenti riflessioni. Finalità di sfondo, rafforzare la convinzione di quanto musicale sia l'uomo e la sua vita di relazioni affettive, di idee e di sogni fin dai primi giorni. -
Autobiografia
Un corpo a corpo, durato quasi quarant'anni: questo è stato il rapporto tra Twain e la sua autobiografia. Risale infatti al 1870 la prima decisione di mettere nero su bianco la sua vita. Proposito naufragato nel giro di qualche infruttuoso tentativo. Da allora fino al 1905, quel tarlo portò Twain ad accumulare una quarantina di ""false partenze"""" e una montagna di scartafacci, frammenti, appunti, scalette e capitoli, via via cestinati. Verità e franchezza - questi gli scogli contro cui s'infrangeva ogni tentativo, poiché """"con una penna in mano, il libero fluire dei ricordi si ritrova imbrigliato, misurato, e si fa ipocrita"""". Finché all'alba del gennaio 1906, ecco la svolta: Twain cominciò a dettare a una stenografa quella che finirà per approvare come la sua definitiva autobiografia. Tre anni più tardi, dopo 250 dettature e oltre mezzo milione di parole, l'opera poteva dirsi compiuta, ma a una condizione: la pubblicazione sarebbe avvenuta solo cent'anni dopo la sua morte. """"Scrivere un libro destinato alla pubblicazione un secolo dopo consente una libertà senza pari. Solo così puoi parlare apertamente di chiunque, senza timore di ferire i suoi sentimenti, né quelli dei figli o dei nipoti""""."" -
Il circolo virtuoso del benessere
In questo libro l'autore espone il suo programma che si fonda su un approccio integrato e graduale, finalizzato a ottimizzare il metabolismo. Articolato in cinque punti, lo schema del ""circolo virtuoso"""" tocca cinque """"stazioni"""": alimentazione, attività fisica, distintossicazione, integrazione, equilibrio. Il metodo insegnerà a controllare l'insulina e mangiare in funzione dei ritmi biologici; a muoversi e allenarsi correttamente, sia con le modalità occidentali sia con quelle orientali o zen; ad applicare le tecniche di disintossicazione senza trascurare prebiotici e probiotici; a conoscere i micronutrienti, le loro proprietà e le loro grandi potenzialità salutari; a regolare il sistema nervoso con le pratiche di rilassamento."" -
Ambasciatore del Re. Memorie di un diplomatico dell'Italia liberale
Le memorie di una delle più significative personalità dell'Italia liberale dall'unità fino all'avvento del fascismo. Appartenente a una illustre famiglia genovese, l'Autore ripercorre gli anni trascorsi a Firenze e a Roma subito dopo l'Unità e racconta la sua prestigiosa carriera di diplomatico. Fu, come Ambasciatore in Cina, testimone oculare e protagonista della rivolta dei boxer che si risolse con l'assedio a Pechino delle legazioni europee immortalato in un celebre film. Accanto al ""mal d'Oriente"""" il """"mal d'Africa"""" scoppiato dopo che fu per anni governatore civile della colonia d'Eritrea. La prefazione di Francesco Perfetti, fondata su carte e appunti inediti, ripercorre gli anni successivi a quelli delle memorie sottolineando l'antifascismo e il lealismo monarchico di questo conservatore d'altri tempi, ritiratosi a vita privata."" -
Cappuccetto Rosso
La fiaba di Cappuccetto Rosso fa parte della tradizione popolare europea. La versione più nota è quella ottocentesca dei fratelli Grimm (Rotkäppchen), anche se la più antica fu scritta circa due secoli prima da Charles Perrault (Le Petit Chaperon Rouge). Recenti studi fanno risalire la prima versione addirittura a Esopo, perciò a circa 2600 anni fa. Tutte le varianti fanno riferimento, in maniera più o meno esplicita, al difficile tema della violenza sessuale sui minori. -
Archivistica speciale
Questo volume è frutto dell'attività didattica della curatrice nell'ambito della laurea magistrale in 'Storia e gestione del patrimonio archivistico e bibliografico"" interateneo Venezia-Padova. Opera a più mani, il volume presenta alcune tipologie di archivi, fornendo per ognuno la denominazione del soggetto produttore, la sua storia istituzionale, i riferimenti normativi, l'analisi delle funzioni esercitate, le tipologie documentarie adottate, i modelli di organizzazione archivistica, le metodologie di riordino e descrizione archivistica, la bibliografia specifica. Un libro di sicuro interesse per docenti e studenti di Archivistica; archivi, istituzioni e centri di ricerca; biblioteche; studiosi di storia istituzionale e addetti ai servizi archivistici."" -
Verso la notte e le sue ignote costellazioni. Scritti sulla politica e la storia
"Un irresolubile gioco delle parti: questo è la politica agli occhi di Andrea Emo. Un gioco cinico, privo di morale, perché proprio i valori morali avrebbero dato vita a una delle più ingannevoli maschere del carnevale della vita - un gioco in virtù del quale l'unità si serve sì degli individui, e dunque delle differenze, ma nello stesso tempo finisce per fagocitarli e coinvolgerli in quel ritmo infernale di nascite e morti in cui consiste, da ultimo, il vero senso di ogni accadere. Ai suoi occhi, la politica si profila come una sorprendente creazione mitologica; con i suoi eroi, le sue improbabili scorribande e le sue sacre ritualità: terra di misteri e sacrifici che ci rende tutti figli di un medesimo destino. Queste nuove pagine emiane ci ripresentano, e con la massima vividezza, la potenza di un pensiero che sarebbe rimasto sempre, dall'inizio alla fine, in ascolto della sapienza antica; quella che non poteva certo impedirsi di riconoscere a chiare lettere che """"polemos"""" è padre di tutte le cose. Perciò Emo avrebbe potuto ritenere che in politica nulla fosse illecito. Verità dura da guardare in faccia; tremenda e terribile per ogni umano ben nato. Eppure inconfutabile. Che non v'è libertà senza conflitto"""". (Massimo Donà)" -
Sud a caro prezzo. Il cambiamento come sfida
Don Tonino riformatore sociale. Del Sud. Anzi, l'ultimo grande riformatore sociale del Mezzogiorno che ha infranto le regole del buon costume episcopale, frantumato le sbarre invisibili dell'esclusione sociale, sovvertito l'ordine dei valori dominanti. Come tutti i grandi riformatori ha misurato la fatica del cambiamento prima sui problemi concreti, strutturali. La casa, la dissocupazione, il disagio, la criminalità, lo sviluppo. La polvere e la strada. E poi le cose che non si toccano, la cultura, le relazioni. Lo scetticismo. Le coscienze. Essere vescovo al Sud è difficile. Don Tonino lo sa. E lo impara, come testimoniano queste pagine nelle quali sono raccolte, per la prima volta riflessioni ancora oggi di straordinaria lucidità sulle più significative esperienze in cui si è imbattuto. Come vescovo. -
Bimbinyoga. Lo yoga dalla vita prenatale ai primi tre anni
Si può fare yoga con i bambini? Non vi stupite per la risposta: certo! Nello yoga il corpo dei bambini piccoli può esprimere potenzialità e competenze in modo attivo, perché si conosce con la mente e il corpo, con la ragione e l'emozione. Il silenzio e la concentrazione ottenuti tramite rituali, musiche, posizioni e atteggiamenti attivano un ascolto interiore inedito. Lo yoga educa non istruisce, aiuta cioè le potenzialità a esprimersi, è esperienza di condivisione e introspezione. Questo libro si ripropone di finire nelle mani di adulti educatori ma ha come vero destinatario finale il bambino. Il bambino competente è un bambino che ha un adulto che lo guarda come tale: il livello di aspettative è determinante. Genitori e insegnanti recuperano attraverso lo yoga la capacità di stare insieme, di condividere un'esperienza emotivamente molto intensa che riattiva capacità relazionali inespresse e la possibilità di guardare il bambino con amore, con occhio complice. -
Caro don Michele... Domande a un prete scomodo
Il racconto di una vocazione, di una chiesa conciliare del sud e di una straordinaria esperienza sociale. ""Insomma il mio posto nella chiesa è questo cantuccio insignificante di Foggia, dove vivo con gioia e libertà la mia fede. Non adoro il diritto canonico, ma ne comprendo l'utilità come è utile uno scheletro per un bel corpo. Ascolto con rispetto e attenzione i pronunciamenti dell'autorità ecclesiastica, ma non rinuncio al giudizio e all'analisi della mia coscienza. Non posso fare a meno di dissentire, quando mi sembra che essa stia barattando la profezia con un pò più di potere; quando si chiude in silenzi colpevoli, nei momenti in cui bisognerebbe alzare la voce contro i potenti di turno. Ma non me ne scandalizzo, perché questa è stata sempre una tentazione ricorrente per tutte le chiese. Devo ricordarti le allucinanti ambizioni di Innocenzo III? Ma Dio gli fece nascere accanto San Francesco. Vogliamo ricordare la chiesa d'Inghilterra che si vendette ai capricci di Enrico VIII? Ma Dio le mise accanto Tommaso Moro. E' stato così sempre, dai tempi di Costantino in poi."""""" -
La bottega delle fiabe. La narrazione come metodo per educare ai valori
Il volume offre le storie, ma anche la guida metodologica, per trasformare la narrazione con i bambini da 3 a 8 anni in uno strumento pedagogico utile ad avvicinare ai valori culturali di riferimento, senza scadere in modalità prescrittive o rigide. L'obiettivo è stimolare un ""sesto senso"""" capace di cogliere la trama valoriale celata dietro le scelte e le azioni dei personaggi delle fiabe oltre che """"allenare"""" i bambini a far proprio un modello di pensiero riflessivo, agile e flessibile. Riflettere sui valori, partendo da una storia fantastica, significa ragionare con i piccoli sulla loro giornata, su concetti quale """"il giusto"""" e """"lo sbagliato"""", o """"il bene"""" e """"il male"""", intuire il legame esistente tra """"azione e reazione"""". Si educa a vivere se stessi in relazione con gli altri, ad agire le proprie scelte in funzione di ciò in cui si crede accettandone le conseguenze e imparando a gestire un sereno equilibrio tra i propri bisogni e quelli altrui facilitando, in questo modo, la socializzazione."" -
Teatro di liberazione. Quasi un manuale sulle arti di strada
Perché facciamo teatro? Tra le tante risposte, la più corretta e giusta è: per la ""Alegria"""". Per questo ci battono le mani, e non perché siamo degli dei: restituiamo gioia e voglia di vivere alla gente. Questo libro è un manuale di teatro visuale e sulle arti di strada. Non perché si debba praticare solo in strada, ma perché la strada diventi il banco di prova della teatralità. Se può funzionare in strada, senza attrezzature e protezioni (luci, scenografie, ecc.), catturando, mantenendo e incuriosendo l'attenzione del passante, allora può funzionare dovunque. Un teatro di strada di qualità e un teatro di figura che non ha bisogno nemmeno dei burattini per essere rappresentato è un teatro che ha un senso vero, sociale, rivolto al pubblico in maniera non demagogica. Un vero teatro di liberazione non può (oltre a dar coscienza al pubblico) che rispondere a bisogni primari e insegnare attività utili alla vita, cercando tutti i modi possibili per ridare un'identità, fornendo gli strumenti non solo per sopravvivere, ma anche per rimanere vivi con dignità e passione. Questi scritti vogliono fornire alcuni strumenti del teatro di liberazione personale a chiunque voglia intraprendere un'attività teatrale senza dover subire la costrizione di passare attraverso il giogo dei proprietari di un teatro fisico. Leggendo queste pagine, e soprattutto praticandole, si potrà condividere la potenzialità di un'esperienza totale, all'interno della quale spariscano le distinzioni di genere fra teatro ragazzi e teatro per adulti."" -
Identità alla deriva. Vuoto di sé e vuoto di relazione nel tempo del ""tutti connessi""
I conflitti, la solitudine, la paura di non piacere, dell'esclusione, di disturbare gli altri sono temi frequenti in terapia. Adesso come in passato riflettono i timori legati alle relazioni, al rapporto con gli altri. La paura di essere traditi se ci si fida, sfruttati, invasi, se ci si dimostra disponibili. La paura di venire criticati, giudicati. Oggi a queste sofferenze se ne aggiungono altre. Il ""male di vivere"""" che incontriamo sta prendendo delle coloriture molto diverse da quelle che nel tempo ci eravamo preparati a trovare ed affrontare. La sofferenza che si fa disagio è spesso legata al vuoto, ad una svalutazione delle relazioni e dei legami più difficili per tutti nonostante le possibilità di essere sempre connessi e raggiungibili ovunque. La domanda vera è: ma l'altro dov'è? Cosa sta avvenendo nella società e cosa stiamo trasmettendo alle nuove generazioni? Cosa abbiamo fatto bene? E dove abbiamo fallito? Come cambiare rotta? Sono moltissime le domande di questo libro. Sono molto simili ai dubbi, agli interrogativi che si pongono genitori, insegnanti, educatori, sociologi e altri ancora. Come lavorare con quello che non c'è? Con queste nuove forme di disagio? Potrebbero essere anch'esse strumenti per la sopravvivenza psichica, come spesso lo sono i sintomi in psicopatologia? Il miglior equilibrio possibile per non perdersi del tutto? Possiamo immaginare che questo essere """"senza centro"""" non sia la causa del nostro malessere, ma l'escamotage che abbiamo inventato..."" -
Corruptia. Il malaffare in un comune italiano
Un viaggio a Corruptia, è un viaggio in un comune italiano medio-grande, con un sistema economico-finanziario molto strutturato, culturalmente vivace, con una forte attenzione al benessere dei cittadini. Si tratta della visita a sei settori dell'attività di Corruptia: il settore finanziario, quello ambientale, quello della sicurezza urbana, il settore della pubblica amministrazione e dei controlli, quello urbanistico e l'assessorato alla cultura e lo sport. Si presentano i meccanismi cercati, i vari attori coinvolti, le loro attività, i riferimenti etici e legislativi del loro operare. Attingendo a vari dati scientifici si comprendono i percorsi di corruzione che vanno al di là del caso di studio e fotografano diversi comuni italiani. Un libro per cogliere i nessi che rendono possibile in una città modello per molte altre meccanismi silenti e vincenti della corruzione. Attenzione. Corruptia esiste. È una città italiana. Chiamarla con il suo nome avrebbe messo all'indice lei. Agli autori di questo libro interessa invece altro: disinnescare i processi di corruzione del sistema di una Pubblica Amministrazione che ovunque riproducono il sistema malato di Corruptia. Hanno contribuito alla stesura del libro Salvatore Calvagna, Giovanni De Francisco, Salvatore Fortuna, Antonio Giannelli, Alessandra Lazzari, Rosamaria Monea. -
Non abbiate paura della tenerezza. Training per presbiteri
Non si parla della tenerezza nel mondo ecclesiale. La paura della cosiddetta fragilità umana (in senso sessuale), sterilizza ogni tentativo. Con ciò si impedisce di rendere i fedeli - donne e uomini, laici o consacrati - capaci di vivere relazioni di tenerezza che siano espressione di maturità. Papa Francesco inciampa a ogni passo in parole che vanno diritte al cuore, come: bontà, speranza, custodia, servizio, periferie. Ma, tra tutte, le prime voci in graduatoria nel vocabolario ""francescano"""" sono senz'altro: misericordia e tenerezza. La rivoluzione della tenerezza: non è l'uomo che deve arrancare e strisciare pancia a terra per salire verso Dio; è Dio, invece, che si umilia nel discendere verso l'uomo. Prioritaria non è l'attesa di Dio da parte dell'uomo, ma la sorpresa dell'uomo da parte di Dio. L'uomo non sarà più costretto a sognare di essere il gigante di un volontarismo disperante o il titano di un ascetismo prometeico, ma l'umile mendicante dell'amore. Questo libro, come un vero training, vuole essere uno stimolo offerto ai presbiteri per approfondire e mettere in atto l'aspetto relazionale che dovrebbe caratterizzare l'approccio con gli altri. Può essere molto utile e proficuo sia per una lettura personale sia per un uso di gruppo, ovviamente guidato. Toccando alcune corde intime della vostra vita, durante il percorso, si affrontano le paure, i pericoli e le difficoltà maggiori che sperimentiamo nella pratica della tenerezza..."" -
Donne al di là del faro
Da suor Gertrude condannata dal Santo Uffizio nel 1700 a Rita Atria. 2 secoli di storia della Sicilia occidentale attraverso 10 figure femminili, alcune note, altre sconosciute ai più che hanno con la loro vita e le loro scelte testimoniato, anticipato percorsi di liberazione di una comunità. -
Il barone rompente
"Non so definire a quale regione effettivamente appartenga perché sono figlio di un milanese e di una pugliese, concepito a Pordenone, nato a Bari e vivo a Milano da oltre cinquant'anni. A dire il vero ho rischiato di nascere per aria, in volo da Pordenone a Bari dove mio padre si stava trasferendo per lavoro proprio nei giorni della mia nascita. Sarà per questo che spesso mi capita di avere la testa fra le nuvole? Ho sempre avuto passione per il volo ma non ho mai imparato a volare, tanto che, ogni volta che ci ho provato, sono sempre caduto... Le rotture hanno sempre caratterizzato la mia vita, una volta una gamba, un'altra la testa e... forse ho rotto anche dell'altro... Caduta dopo caduta sono finito così in basso che ora non è facile risollevarsi. Dipenderà dalla mia statura? Io però sono cocciuto e caparbio e ci provo nonostante il poco tempo rimasto!""""" -
Nei panni di un giudice. Ediz. illustrata
Come Antigone anche Marina si era trovata a vivere il conflitto tra il diritto scritto nelle tavole della legge e quello naturale. Il grido di Antigone ""Le leggi non scritte e incrollabili, eterne vivono esse e niuno conosce il dì che nacquero"""" era anche la scelta di fronte alla quale l'esercizio della professione la richiamava ogni giorno. In fondo la bilancia e la spada sono l'iconografia della giustizia."" -
Oltre il giardino. Verso una società senza amore
Se fino a qualche anno fa era concezione comune parlare di crisi del settimo anno riferendosi al matrimonio, ora le crisi - ci dicono le statistiche - arrivano prima e le unioni, anziché durare una vita, non vanno oltre i tre anni. Sono cambiati i rapporti familiari e i ruoli nella famiglia e nella coppia. I cambiamenti sociali ed economici degli ultimi decenni fotografano realtà diverse tra loro e differenti dal passato. Affidarsi alla nostalgia di ciò che fu o recriminare ciò che non è, non aiuta le coppie ad attraversare le crisi e a maturare nel sentimento che le ha portate a scegliersi. La vita di coppia che gli autori narrano in questo libro è ben lontana da quella lineare e semplice che abitualmente viene rappresentata, per questo l'analisi proposta avviene secondo molteplici angoli visuali.Il risultato complessivo è un'opera piena di suggestioni e provocazioni, seria e insieme vivace, apparentemente lieve, ma piena di riflessioni profonde. Gli autori affrontano l'argomento da più punti di vista: quello individuale e di coppia, quello dei gruppi e della collettività, sia in chiave di lettura positiva, con particolare riguardo al ""romanzo dei sentimenti"""", che nelle manifestazioni patologiche. Discutono con chiarezza e competenza di temi in genere di pertinenza di linguisti, sociologi ed etno-psicologi, aiutando il lettore a riflettere sulla differenza esistente tra parole come """"fedeltà"""" e """"lealtà"""", """"sincerità"""" e """"segreto"""", """"libertà"""" """"post-freudiana"""" e """"post-moderna"""", se non addirittura """"post-umana"""", soffermandosi anche a riflettere su cosa vuol dire essere genitori oggi.Un libro intriso di una morale laica, reso prezioso dalla leggerezza delle vignette di Giuliana Maldini e dalle citazioni tratte dalla letteratura, dalla musica leggera e dai film."" -
I dubbi e le sfide del medico. Per un'etica nella salute
L'aziendalizzazione delle strutture ospedaliere rappresenta un cambiamento formale e sostanziale che non solo coinvolge le strutture territoriali di gestione sanitaria, ma incide anche profondamente nella mentalità del medico e nel suo rapporto col paziente. Sono entrati nel linguaggio e nei comportamenti dei sanitari vocaboli, atteggiamenti e parole estranee alla pratica medica (budget, controllo di gestione, dirigente, costi, ricavi, clienti, domanda, offerta, eccetera) mentre la sofferenza del malato rimane sempre identica a se stessa. Si sta arrivando al paradosso che il modello industriale, basato sulla domanda e l'offerta, è accettato come il modello ideale e unico possibile di relazione tra richiesta di prevenzione, cura o assistenza ed erogazione di un servizio medico assistenziale. Le domande cui i medici sono chiamati a rispondere nell'esercizio della loro professione si fanno più profonde. Questo libro è il risultato di un lavoro di formazione e approfondimento tra l'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia e Bari e l'associazione Cercasi un fine. Un percorso con l'obiettivo di salvaguardare il rapporto di fiducia che lega il medico al cittadino come strumento di garanzia del diritto alla salute in un paese democratico. Hanno contribuito alla stesura del libro Tommaso Fiore, Bernard Ars, Paolo Livrea, Corrado Germinario, Ivan Cavicchi, Ignazio Grattagliano, Silvestro Scotti, Michele Quarto, Corrado Allegretta.