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Abitudine e saggezza. Aristotele dall'etica eudemia all'etica nicomachea
Nel presente volume l'autore cerca di risolvere preliminarmente il problema della cronologia relativa alle Etiche aristoteliche mostrando che soltanto la nicomachea presuppone la conoscenza, da parte di Aristotele, dell'ultima opera di Platone, le Leggi. L'Etica eudemia deve dunque essere anteriore alla nicomachea e avere un'origine abbastanza antica nella carriera del filosofo. Ma molto più importante della precisazione sulla cronologia è il risultato che lo studio delle due Etiche permette di ottenere se le loro dottrine sono messe a confronto alla luce dell'influenza, peculiare della più recente, dell'ultima opera di Platone. Mentre l'eudemia insiste sul fondamento naturale delle virtù e sulla relazione tra questo e la razionalità, la nicomachea, esplicitamente rifacendosi alle Leggi, ignora del tutto le doti naturali e mette al centro della formazione morale l'educazione delle abitudini, da cui dipende infine anche la corretta maturazione della razionalità. Le tracce di questa nuova concezione sono visibili anche nella trattazione di altri temi connessi a quello della virtù, come quello, fondamentale nelle Etiche, della felicità e quello dell'amicizia. -
Il misogallo. Ediz. critica
"Nel Misogallo Alfieri raccolse buona parte dei sonetti, degli epigrammi e delle prose antifrancesi composte tra il 1789 e il 1798, per dare sfogo all'indignazione suscitata in lui dagli epocali e traumatici eventi della Rivoluzione francese. Nato inizialmente senza un progetto ben definito (la struttura dell'opera cominciò a concretizzarsi a partire dal 1795), e pubblicato integralmente solo dopo la morte dell'autore, il Misogallo è stato negli anni il libro forse meno letto e al tempo stesso più frainteso del poeta astigiano, a lungo guardato con sospetto soprattutto dagli studiosi, che scorgevano nelle sue pagine nulla più che una senile e reazionaria ritrattazione delle idee sostenute da Alfieri nelle tragedie e nei trattati politici; (...).""""" -
Heimskringla: le saghe dei re di Norvegia IV
Questo volume, integralmente dedicato alla Óláfs saga Tryggvasonar, costituisce la quarta parte della traduzione in lingua italiana della Heimskringla di Snorri Sturluson a opera di Francesco Sangriso. Dal momento che la figura di Óláfr Tryggvason, primo re cristiano norvegese, è stata al centro di un'ampia letteratura, nell'introduzione e nel commento puntuale alla saga, il testo snorriano viene sistematicamente confrontato con altre fonti nordiche e non, dando particolare rilievo a testi di impronta spiccatamente cristiana quali la Óláfs saga Tryggvasonar di Oddr Snorrason e la Óláfs saga Tryggvasonar en mesta. Emerge cosi chiaramente come, anche in questo caso, la trattazione degli eventi storici della Heimskringla risulti intrinsecamente problematizzante e come il suo autore, pur senza esprimere giudizi di merito, evidenzi e riconosca una serie di precise leggi che governano il corso delle vicende delle linee evolutive della sovranità norvegese. Snorri restituisce un quadro in cui la figura del 're cristianizzatore' diviene testimonianza vivente del (...) -
L' umore
In continuità col celebre dialogo sulla vita in villa del 1559, lUmore del 1564 di Bartolomeo Taegio è un dialogo sul vino, la vinificazione e la viticultura, che si immagina tenuto, sullo fondo della vendemmia, nella villa suburbana di Robecco. Dapprima, in un tono prevalentemente paradossale, ma con venature filosofiche, Taegio esalta il vino fonte di conoscenza e di poesia, «sacro e soavissimo licore» amico delle Muse e degli dèi, «fermo e vero fondamento della vita nostra, rallegratore del cuore, regeneratore delli spiriti, e potentissimo restauratore de tutte le forze e operazioni corporali». La discussione si cala poi nella concretezza della vita operosa di un gentiluomo di Antico Regime e ci restituisce una preziosa sinossi di credenze e tecniche rimaste immutate per secoli, che testimoniano la continuità ininterrotta dei saperi e delle pratiche in questa branca dell'agricoltura. Bartolomeo si appoggia «sopra la ragion naturale, sopra l'esperienza e sopra l'autorità degli antichi maestri» (Virgilio, Plinio, Columella, Palladio, Crescenzio, (...)'. -
Giulio polluce, onomasticon: excerpta de ludis. Materiali per la storia del gioco nel mondo greco-romano. Ediz. multilingue
"Il gioco è un’esperienza basilare per l’individuo ed è connotato da profondi significati religiosi, sociali e identitari. Per l’Antichità greco-romana l’Onomasticon, il dizionario tematico di Giulio Polluce di Naucrati (II metà II sec. d.C.), restituisce diversi excerpta inerenti alla cultura ludica e alle sue pratiche attestate dalle fonti letterarie, consentendo d’intendere meglio la varietà di regole, espressioni, manifestazioni connesse ad un fenomeno complesso. Questo lessico improntato all’ideale di un atticismo moderato rivolto all’acquisizione della padronanza nell’usus verborum traccia, quindi, percorsi di notevole attrattiva, per i quali è interessante seguire la ricezione negli autori tardi e bizantini. Infine, s’impone la continuità nella Grecia moderna delle forme ereditate dal passato e diversamente rimodulate al fine di delineare una parabola dell’homo ludens dall’età omerica fino alla contemporaneità.""""" -
Diecidita
Prescindere l'esperienza cita da quella poetica, nel caso di Diecidita, apparrebbe un'operazione forzata, innaturale, quasi priva di fondamento, giacché pensiero e parola appaiono cesellati e musicati per essere espressione l'uno dell'altra, senza mai perdere di tono, senza cadute né abbandoni, ma con un'alta e spontanea delicatezza, che si fa ricerca nella scelta di ogni nota, di ogni singolo suono. -
Dalle Oblate Ospedaliere alle suore di S. Chiara. Nel centenario della fondazione della Casa Madre in via della Faggiola. Pisa (1913-2013)
Il centenario dell'Istituto delle Suore Francescane Ospedaliere di Santa Chiara (1913-2013) propone la loro secolare storia. Nate nel XIII sec. come Oblate nell'Ospedale di Pisa, dopo sei secoli vengono allontanate. Si dedicano da Suore agli anziani e ai bambini e portano la loro pastorale nel mondo.Il 2013 è l'anno giubilare dell'Istituto, considerando che proprio nel 1913 il Cardinale Pietro Maffi concesse, dopo varie vicende, le prime Costituzioni relative alla Congregazione forzatamente trasferitasi dall'Ospedale di Santa Chiara nella nuova Casa Madre in via della Faggiola. -
La mente morale. Persone, ragioni, virtù
Il volume presenta una ricognizione approfondita e da più prospettive di un ambito di ricerca di grande crescita come quello della psicologia morale. La ""mente morale"""" vi è intesa come insieme di capacità cognitive e affettive, attitudini e meccanismi psicologici di rilevanza centrale nel momento in cui ci domandiamo come agire o ci si impegni nella valutazione riflessiva dell'agire altrui."" -
Scritti, brevi e riscritti
Questa raccolta di scritti unisce testi pubblicati con diversi scopi e intorno ad argomenti diversi, tutti nel presente millennio, a esclusione dell’ultimo della serie, solitario, scritto nei profondi anni Ottanta del secolo scorso. Poi, se ogni lettura è, sostanzialmente, una riscrittura, gli scritti presentano correzioni, commenti, variazioni, aggiunte e sottrazioni rispetto alle stesure originali. Così, accostamento, montaggio e sequenza costituiscono, in definitiva, gli argomenti del libro. -
Genova pittrice. Capolavori dell'Età barocca nelle collezioni di Banca e Fondazione Carige
Questo volume racconta la formazione, nel secolo scorso, delle quadrerie di Banca Carige (già Cassa di Risparmio di Genova e Imperia) e Fondazione Carige. Per la prima si è pensato di approfondire lo studio sulle vicende di provenienza di due importanti nuclei collezionistici pervenuti all'istituto bancario rispettivamente alla metà degli anni sessanta e settanta: i dipinti dei Doria di Montaldeo, in Palazzo Doria di Strada Nuova fin dal secolo XVII, e quelli dell'armatore e collezionista Angelo Costa (1901-1976). Uno studio storico e archivistico sulla sede della Fondazione, il Palazzo Doria Carcassi nella zona di San Matteo (oggi via David Chiossone 10), ha portato a inedite notizie circa l'edificazione e i diversi proprietari nei secoli. Una ricca antologia di dipinti sei e settecenteschi delle due collezioni, con un'accurata schedatura, offre l'occasione per un approfondimento critico e, nel complesso, per un affascinante viaggio tra i capolavori e tra i protagonisti della “Genova pittrice” nella sua stagione aurea, il Barocco. -
Novi e i suoi palazzi. Sistemi insediativi dell'aristocrazia genovese tra Seicento e Settecento
Novi Ligure – oggi compresa all’interno dei confini del Piemonte, ma istituzionalmente legata a Genova dal Cinquecento sino alla fine del Settecento – vive in epoca barocca una profonda trasformazione urbana grazie ai genovesi che costruiscono i loro palazzi entro le mura e acquistano terreni e masserie nella campagna circostante. Sono almeno venti i palazzi edificati a partire dalla prima metà del Seicento sino alla fine del Settecento nella capitale del cosiddetto Oltregiogo genovese e abitati durante la villeggiatura dalle più importanti famiglie aristocratiche del capoluogo ligure: Adorno, Balbi, Brignole-Sale, Centurione, De Franchi, De Franceschi, Doria di Montaldeo, Doria di Tursi, Durazzo, Franzone, Lomellini, Negrone, Negrotto-Cambiaso, Pallavicini, Sauli, Serra, Spinola. Sedi occasionali degli appuntamenti stagionali delle fiere di cambio secentesche, ma soprattutto alloggi per le personalità di passaggio, residenze per i governatori eletti, luoghi di deposito dei raccolti provenienti dalle masserie e dalle campagne circostanti, questi palazzi di villeggiatura ispirati a modelli genovesi risaltano ancora oggi all’interno del compatto tessuto cittadino... -
The secret of the shadow. Il segreto dell'ombra. Scegli la vita che vuoi!
Grazie alla sua esperienza di coach e insegnante, Debbie Ford ci guida alla scoperta di una grande, fondamentale verità, ovvero che proprio nascosta tra le pieghe della nostra storia personale, tra le ombre della vita, si cela la nostra eccellenza e il nostro dono unico e speciale. Solo affrontando ed elaborando i traumi e le paure, le disillusioni e i fallimenti possiamo comprendere chi siamo veramente e riconoscere la nostra essenza divina. -
Lezioni di lingua latina
Questo libro nasce da una pluriennale esperienza di insegnamento dei fondamenti della morfologia, regolare e irregolare, della lingua latina, come pure delle più elementari nozioni di sintassi, nell'ambito del primo anno di studio della lingua latina all'interno delle diverse lauree triennali presenti nella Facoltà di Letteree Filosofia dell'Università degli studi di Roma ""Tor Vergata"""". Si tratta di un modulo di lezioni frontali ed esercitazioni pratiche, scandito da due verifiche scritte in itinere, offerto a studenti afferenti a percorsi di studio universitario assai diversi e provenienti da curricula di studi nella scuola secondaria pure assai diversi, """"diversamente"""" atteggiati, quindi, sia per approccio alla disciplina(più o meno motivato o rassegnato), sia per età (accademica e non), sia per conoscenza della materia (più o meno approfondita nella pratica scolastica ovvero più o meno lontana nel tempo), sia in fine per tipologia di frequenza (tempo pieno,tempo definito, studenti-lavoratori)."" -
Le promesse dei mostri. Una politica rigeneratrice per l'alterità inappropriata
«La natura non è un luogo fisico in cui recarsi, non è un tesoro da custodire o conservare in banca, non è un'essenza da proteggere. La natura non è un testo da decifrarsi in base ai codici della matematica o della biomedicina. Non è l'alterità che offre origine, materie prime e servizi. Né madre né curatrice, né schiava né matrice, la natura non è risorsa o mezzo per la riproduzione dell'uomo. La natura è, strettamente, un luogo comune». Così esordisce Donna Haraway, tra le principali esponenti del pensiero ecologico e femminista contemporaneo, in questo testo illuminante sulla nostra condizione di umani, specie devastatrice che ancora non ha imparato a convivere con il resto del vivente senza danneggiarlo. Perché ciò che sembriamo dare per scontato - l'idea o l'esistenza di una natura - in realtà non lo è affatto. La natura è in tutto e per tutto un artificio umano: attraverso la quale gli umani pensano loro stessi e l'insieme delle relazioni con ciò che esiste. Passare per una critica di questo artificio significa immaginare che altri artifici sono possibili, a partire dai quali entità biologiche e tecnologiche in continua trasformazione troveranno uno spazio di coesistenza su questo pianeta. -
Making Kin. Fare parentele, non popolazioni
Con l'aumento della pressione umana sul pianeta e la diffusione di una maggiore coscienza ecologica, è con rinnovato interesse che scienze, economia e politica formulano vecchi e nuovi interrogativi inerenti famiglie e parentele. Dai programmi governativi progettati per contrastare il calo dei tassi di natalità in Europa e Asia orientale, passando per le controverse politiche di contenimento della popolazione nei paesi in cui i tassi di natalità rimangono elevati, fino all'aumento delle disuguaglianze di reddito a livello transnazionale, le questioni relative alla riproduzione sono foriere di nuovi e complessi dilemmi etici e politici. Making Kin. Fare parentele, non popolazioni prende parola sul tema con saggi di eminenti studiose femministe antirazziste ed ecologiste. Da prospettive molteplici, questi contributi indagano con coraggio materie complesse quali nuove pratiche di intimità e parentela, giustizia riproduttiva, giustizia ambientale e multispecie. -
Tutta mia la città. Diario di un bike messenger
Il primo servizio di consegne in bicicletta è milanese. Gli Urban Bike Messenger, messaggeri urbani a pedali, oggi hanno il volto di Roberto Peia, ex giornalista ora devoto alle due ruote e al suo uso metropolitano come mezzo per una mobilità alternativa ecosostenibile e silenziosa. Dopo due anni e mezzo di consegne, con alle spalle la certezza di un lavoro che è ormai garantito e apprezzato da molte aziende, l'autore ci racconta la sua esperienza a cominciare dalle corse pazze per la città, gli incontri e gli scontri; riesce così a raccontare da un punto di vista inedito, luoghi e persone, fatti di cronaca e a intrappolare nei raggi della sua bicicletta i mille volti di una Milano che è per definizione in continuo movimento. Il suo è uno stile meticcio, forgiato dalla strada, che va dal resoconto giornalistico alla narrazione pura, con un tono a volte arrabbiato a volte sognante, che fa restare il lettore attaccato alla terra per volare con la mente. Prefazione di Chris Carlsson. -
Cycle!. Vol. 1
"Viva la bicicletta! Una rivista in più che ne parla. Un momento però. Davanti, o meglio sopra la bicicletta sta l'uomo con le sue storie, le sue passioni, le sue vittorie, le sconfitte e le rivincite. Così noi parleremo di uomini in bicicletta, o di uomini che ogni giorno hanno a che fare con una bicicletta: in città, per svago, per dovere professionale, per forza, lungo le strade di montagna e lungo quelle del Giro o del Tour. E non di altro.""""" -
La birra più buona del mondo
La birra artigianale sta conquistando gli italiani, grazie alla qualità e al lavoro di centinaia di ""microbirrifici"""". Un mondo in fermento che coltiva l'attenzione alle materie prime, i legami con il territorio, la sostenibilità, il lavoro sociale. Questa guida propone oltre 400 indirizzi di birrifici artigianali, con dati aggiornati, tutte le etichette prodotte, i locali in cui provarle, la storia dei birrifici. Nelle sue pagine descrive il carattere e le scelte dei mastri birrai, artigiani coraggiosi che al profitto antepongono l'autenticità del proprio prodotto e per i quali le relazioni e la cooperazione vengono prima della competizione, Il libro ospita inoltre una sezione dedicata alla preparazione casalinga della birra: dalla scelta degli ingredienti ai consigli dei migliori homebrewer italiani. Infine propone i consigli e le tecniche di degustazione di Lorenzo Dabove, in arte """"Kuaska"""", grande esperto e fautore del movimento birraio italiano"" -
Cycle!. Vol. 3
"Viva la bicicletta! Una rivista in più che ne parla. Un momento però. Davanti, o meglio sopra la bicicletta sta l'uomo con le sue storie, le sue passioni, le sue vittorie, le sconfitte e le rivincite. Così noi parleremo di uomini in bicicletta, o di uomini che ogni giorno hanno a che fare con una bicicletta: in città, per svago, per dovere professionale, per forza, lungo le strade di montagna e lungo quelle del Giro o del Tour. E non di altro.""""" -
Cycle!. Vol. 4: Marco Pantani 2004-2014.
"Viva la bicicletta! Una rivista in più che ne parla. Un momento però. Davanti, o meglio sopra la bicicletta sta l'uomo con le sue storie, le sue passioni, le sue vittorie, le sconfitte e le rivincite. Così noi parleremo di uomini in bicicletta, o di uomini che ogni giorno hanno a che fare con una bicicletta: in città, per svago, per dovere professionale, per forza, lungo le strade di montagna e lungo quelle del Giro o del Tour. E non di altro."""""