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Tra le righe
"Tra le righe"""" è un mosaico di emozioni e ricordi che Riccardo Di Giorgi ha messo su carta scrivendo quasi sempre di getto e inseguendo i pensieri con le parole: ogni volta che qualcosa lo colpiva, prendeva in mano una penna e trascorreva qualche minuto in compagnia di se stesso, cercando di fissare in versi le sue sensazioni. Le sue poesie sono dunque un percorso lungo la sua vita ma anche, per chi legge, uno spunto per riflettere sulla propria." -
La figlia del maresciallo
Questo libro è un sacchetto di coriandoli, frammenti diversi per forma e colore di una vita vissuta secoli fa, in quel ventennio seguito alla guerra che sembra già preistoria. Più tardi li avrebbero chiamati gli anni del miracolo economico, tra il '50 e il '70, ma allora sembravano normali, come normale, per me, era viverli in una caserma di carabinieri, un 'non luogo' esposto a un 'non tempo' dove tuttavia la storia trascorreva con la violenza dei suoi cambiamenti tanto epocali quanto impercettibili. -
La fantasia della storia. Scritti 2012-2020
Sergio Romano non appartiene a nessuna fazione predefinita, è davvero un battitore libero spregiudicato quanto attento ai fatti. Così, anche negli scritti contenuti in questo libro, riesce in più occasioni a sorprenderci, a proporci punti di vista apparentemente eccentrici, eppure densi di significato. Dall'aneddoto, dalla curiosità, da un particolare dettaglio si dipanano i significati profondi di alcune delle vicende che hanno caratterizzato la storia più o meno recente. In pagine di rara efficacia e pacatezza, per esempio, Romano incrina il mito fin troppo celebrato del presidente americano John Fitzgerald Kennedy, oppure traccia un parallelo quanto mai ""scandaloso"""" tra l'asse franco-tedesco costruito nel dopoguerra da Charles de Gaulle e Konrad Adenauer, fulcro dell'integrazione europea, e quello creatosi durante la guerra tra Philippe Pétain e Adolf Hitler."" -
Memorie di un filologo complottista
Nella sua essenza, la filologia è l'arte di leggere e interpretare le tracce. Il compito del filologo è quello di non fidarsi delle cose narrate superficialmente, di diffidare degli slogan e delle narrazioni uniche e condivise. Il filologo, per sua natura, ha l'obbligo di cercare soglie di comprensione inedite, di metterle al vaglio, di difenderle. Egli ha cioè l'obbligo anche scientifico - un tempo si sarebbe detto che ha l'obbligo ""morale"""" - di essere quello che oggi si definisce spregiativamente un """"complottista"""". Con questa consapevolezza di filologia come scienza sociale oltre che umanistica, Francesco Benozzo """"si espone"""" in queste pagine su diversi argomenti, raccontando la sua visione delle cose, fatalmente quasi mai allineata a quella corrente. E lo fa a partire da quella che a un certo punto definisce """"un'avidità di imperfezione"""", unita a una percezione, fondata anche sulla poesia, ossessivamente disgustata della serialità dei gesti e dei pensieri umani, rivendicando la natura fondamentalmente eversiva della vera scienza, intesa, da Galileo in poi, come arte del dubbio e come ermeneutica libertaria e antidogmatica, in opposizione alla spudorata scientocrazia in atto."" -
Muhammad Fethullah Gülen. Un uomo, una visione, un movimento
Perfettamente collocato nel suo tempo, Fethullah Gülen è partecipe delle ansie e delle speranze della società moderna, che affronta partendo dalla sua esperienza di musulmano fedele alla sua tradizione sunnita e allo spirito sufi, senza mai cadere in forme di politicizzazione dell'Islam. Nella sua visione, il rinnovamento del mondo islamico al giorno d'oggi parte dal basso, in un Islam che si rinnova dall'interno, nello spirito e nella mente dei singoli musulmani che, inseriti nella società contemporanea, si aprono a un mondo globale, senza paura di dialogare e confrontarsi con una realtà variegata nei suoi sistemi scientifici, nelle sue filosofie e nella pluralità delle sue religioni. Il rispetto dell'altro e dei suoi diritti è parte della sua visione universalistica, ma non sincretista, in cui la ragione gioca un ruolo essenziale nel dialogo tra le diverse componenti dell'umanità. Tutto questo emerge dalle sue opere, in cui la profonda fede e la lealtà nei confronti dell'Islam si coniugano con il suo umanesimo e il desiderio di diffondere la conoscenza e il rispetto di quei valori che sono patrimonio dell'umanità intera e che egli considera insiti nell'Islam stesso. -
Effetto Draghi. La metamorfosi di una Repubblica
"Cambierà la forma di governo parlamentare? Chissà. Fatto sta che l'esperienza, il merito, la competenza, riscoperti solo adesso, sono valori dei quali i partiti non potranno più fare a meno. Tutto non è più come prima. Durante l'esplorazione di Roberto Fico i partiti pretendevano di consegnare programma e squadra di governo al futuro presidente incaricato. In dispregio delle prerogative sue e del capo dello Stato. Il 2 febbraio 2021 Sergio Mattarella rivolge un appello ai partiti perché conferiscano la fiducia a un governo di alto profilo che non si identifichi con alcuna formula politica. E il giorno dopo, senza un altro giro di consultazioni, in solitudine affida l'incarico a Mario Draghi, che si confronta con tutti senza confondersi con nessuno. E, in stretto contatto con il Quirinale, forma un ministero zebrato di tecnici e politici. L'arbitro lassù sul Colle dilata al massimo la sua fisarmonica e scende in campo con la maglia azzurra della Nazionale. Non a caso Carlo Esposito sosteneva che nello stato di crisi il Quirinale si erge a supremo reggitore dello Stato. Nasce così un esecutivo bicefalo, dei due Presidenti. Come nella Francia della Quinta Repubblica."""" Prefazione Enzo Cheli." -
Toscani all'Inferno. I maledetti di Dante
Perché Dante si trova smarrito in una selva oscura e non sa quando e come ci è capitato? Perché è un uomo. Diritto, anche se cammina a capo chino, come annebbiato dal sonno. Un uomo che si è inerpicato sui sentieri della conoscenza ebbro di intendere, in un disordine glorioso di suggestioni che lo hanno portato a confliggere con la ragione e con la fede, così come Dio comanda, le comanda, ci comanda. I peccatori che incontra nell'Inferno gli somigliano, chi più chi meno. Umiliati, offesi, straziati, deformati, trasformati, hanno bestemmiato Dio nell'incontinenza, nella violenza o nella frode, piegato o piagato il prossimo per troppo amore o per troppo disamore, con la furia degli istinti o con l'intelletto volto alla menzogna e all'inganno. Molti di quei peccatori sono toscani come lui, fiorentini come lui. Nel canto amicale e ostile dei Toscani all'Inferno, Dante scioglie il viluppo delle contraddizioni, l'esemplare ricchezza della disumanità. -
Geopolitica dei vaccini. La sfida del secolo?
Il vaccino per sconfiggere il Sars-CoV-2 è un affare troppo importante per restare confinato nell'ambito sanitario. Il motivo è semplice: il governo che per primo disporrà dell'arma definitiva contro il Covid potrà incrementare a dismisura il proprio potere geopolitico in tutto il mondo. ""Sviluppare un vaccino efficace, efficiente e funzionale alla causa globale offre alle varie potenze politiche planetarie l'occasione di accrescere il proprio soft power e, parallelamente, rimescolare i loro rapporti di forza con il resto del mondo"""", scrive l'autore del volume che avete tra le mani. Ed è proprio questo il punto: chi riuscirà a primeggiare nel mercato dei vaccini si imporrà - o si confermerà - sulla scena politica globale. In ballo non c'è solamente la nostra salute. Ma anche - e soprattutto - il mondo di domani. La guerra è già iniziata."" -
L' accordatore
Allarme al concorso pianistico Busoni. Una serie di strane sparizioni si intreccia con alcune minacce agli organizzatori. E proprio alla vigilia della prestigiosa competizione di Bolzano. A provare a dipanare il mistero, un maestro accordatore, Davide Paradisi. Lo fa continuando a tenere lezioni al Conservatorio della città (""Se ci pensate bene, il pianoforte raccoglie tutti gli strumenti"""") e impugnando la doppia arma del disincanto e del riascolto di grandi pagine pianistiche. Paradisi """"reincontra"""" così un inarrivabile e ancora molto attivo decano come Michele Campanella e un grande talento come Roberto Cominati: le loro interpretazioni diventano altrettanti decodificatori dell'enigma. E poi c'è quella chiave da accordatore che esce e rientra nel racconto. Fino a diventare la metafora inquieta della ricerca non solo della soluzione del giallo al Busoni, ma delle tracce dello smarrimento di ciascuno di noi."" -
Dantesca. Dodici brevi saggi
Citando il suo Maestro Ernesto Sestan, Franco Cardini è solito ripetere che ""non s'insegna per molti anni impunemente storia medievale a Firenze senza doversi occupare almeno un po' di Dante"""": cosa ch'egli, dal canto suo, ha fatto in effetti il meno possibile, non senza tuttavia riuscir a tacerne del tutto. Per un senso di rispetto e d'inadeguatezza, intendiamoci: non per odio né per antipatia. Ma talvolta, in varie circostanze, la Maestà o l'importanza o il fascino dell'Altissimo Poeta lo ha obbligato a scrivere qualcosa. Il molto di Dante che c'è in lui, Cardini ha cercato di trasferirlo in una dozzina di saggi """"minori"""", quasi tutti d'occasione: sulla """"peregrinatio spiritualis"""", su Montaperti e Campaldino, sulla magia, sulla crociata, su Ulisse, sui """"Fedeli d'Amore"""" e su qualche altro tema dantesco. Piccoli scritti, sull'importanza dei quali grazie a Dio non sta a lui il pronunziarsi: ma che gli sono molto cari. È quanto egli offre alla Memoria del Padre della Nostra Lingua nell'Anno Centenariale 2021."" -
Inferno, Canto XX. Dante e la magia
Veggenti ai quali ""veder dinanzi era lor tolto"""", """"magiche frodi"""", """"le triste che lasciaron l'ago, la spuola e 'l fuso"""", ossia le donne che abbandonano le attività consuete per darsi alla divinazione e alle malìe: nel Canto XX dell'Inferno, Dante mette in scena una parata di personaggi dell'antichità, come Manto e Tiresia, di indovini del suo tempo, quali Michele Scoto e Guido Bonatti, di anonimi praticanti di arti interdette; naturalmente guidato da Virgilio, che nel Medioevo godeva di una fama di mago e negromante. Può sembrare paradossale, ma la civiltà del tempo era permeata di forme di pensiero che noi oggi definiamo """"magico"""": se l'intero Canto è rivolto alla punizione inflitta agli indovini, il rapporto di Dante e dei suoi contemporanei con la cultura magica è assai più sfumato e complesso, quasi ineluttabile, come mostrano le eccezioni costituite agli occhi dell'Alighieri dai mirabilia cortesi e dall'astrologia. Finora trascurato, il Dante """"magico"""" merita di essere scoperto."" -
La scomparsa misteriosa e unica di Franco Battiato
Autunno 2019. Da oltre due anni Franco Battiato è sparito dalle scene. Il giornalista Federico Falco, che ne ama il percorso artistico e umano, si incarica di scoprire cos'è accaduto al musicista, sospettando che sia scomparso come quei suoi conterranei che coltivarono il vizio siciliano dell'assenza. Empedocle. O Ettore Majorana, vagheggiato al punto da finire in una sua canzone. Federico scoprirà, recandosi in Sicilia, che la villa di Battiato è disabitata, forse venduta. Del musicista restano una musicassetta, una lista autografa con i titoli di dieci brani inediti e il gilet che aveva indosso all'ultimo concerto. Tra l'Etna e la costa del ragusano, saranno quattro donne a insegnargli come cercare i segreti dentro i dettagli dimenticati. -
Disciplina del caos. Come uscire dal labirinto del pensiero unico liberale
Tra le varie correnti che hanno animato la modernità, il liberalismo è assurto a dogma di fondo che oggi puntella il dominio dei signori del denaro, grazie alla subdola truffa ideologica vecchia di secoli secondo la quale non esisterebbe libertà al di fuori di un'individualistica ricerca del successo economico, con la politica ridotta a schiava ausiliaria di un ""benessere"""" non soltanto ingiusto e ineguale, ma nei fatti sempre più rovesciato in malessere sociale ed esistenziale. Attualmente, quella liberale è l'anti-etica di massa al servizio di chi controlla il ciclo globale del denaro attraverso la forza degli Stati. La genealogia della morale liberale mostra da un lato come questa abbia capovolto in senso diametralmente opposto l'originario significato di liberalità, dall'altro in che modo sia possibile districarsi dalla trappola mentale della finta libertà. Un itinerario che passa dalla demistificazione dei grandi teorici per discendere agli inferi dell'alienato quotidiano, fino all'ipotesi di una disciplina fondamentale per lottare nel caos dei tempi tristi. Con interviste a Franco Cardini, Paolo Ercolani, Fabio Falchi, Thomas Fazi, Carlo Freccero, Marco Gervasoni."" -
Il liberalismo perduto. L'Italia alla ricerca di un partito che non c'è
L'Italia è una nazione che, per cause storiche e politiche contingenti, legifera sulla base del contenuto della madre di tutte le leggi: la Costituzione, figlia del compromesso raggiunto da blocchi politici avversi. Uscito dal ventennio di dittatura fascista e da una guerra persa che l'aveva messo in ginocchio, il nostro Paese (a quei tempi conteso tra Oriente comunista e Occidente liberale) tentò, attraverso la ""Magna Carta"""", di contemperare visioni differenti dello stato, dell'economia e della società. Un contesto che portò i padri costituenti a essere cauti e spesso compromissori. Le scelte politiche che seguirono collocarono lo """"Stivale"""" nel campo occidentale, pur in presenza, entro i suoi confini, del più grande movimento socialcomunista europeo. Ne venne fuori un ossimoro in base al quale, pur essendo l'Italia paese libero e liberale, non fu immune dall'essere contemporaneamente anche uno stato criptosocialista. Il saggio mette in evidenza questa contraddizione che, se non superata, sarà sempre di ostacolo alla costruzione di un vero mercato di concorrenza e all'edificazione di uno stato minimo ed efficiente."" -
L'arte della risata. I comici toscani al cinema
Quale può essere la migliore reazione a un periodo difficile? A nostro avviso la risata. Questo libro nasce in un contesto storico particolare, quello della pandemia. L'atteggiamento opposto all'autocommiserazione è lo sberleffo, irriverente come sa esserlo solo un toscano. Abbiamo provato a cambiare prospettiva, anche nel modo di raccontare gli attori comici che trovate nel volume ovvero dal punto di vista di ciascun autore, personale, emotivo, aneddotico, senza avere alcuna pretesa di critica cinematografica. Hanno finalmente riaperto le sale e l'augurio, per tutti noi, è di ritrovarsi a vedere un film, bello, intenso, divertente, talvolta anche stupidamente inutile ma con il pregio di farci passare un'ora e mezzo lontani dalle preoccupazioni quotidiane. Alla fine, lo stesso ambizioso scopo di questo libro. Contributi di Paolo Bartalini, Federico Berti, Giovanni Bogani, Fabrizio Borghini, Sandro Bugialli, Elisangelica Ceccarelli, Damiano Colantonio, Sara Fioretto, Andrea Gamannossi, Simone Innocenti, Paolo Mugnai, Luigi Nepi, Roberto Davide Papini, Enrico Salvadori, Alessandro Sarti, Edoardo Semmola, Enrico Spinelli, Elisabetta Vagaggini, Enrico Zoi. -
Alma. Il dolore agile
È la storia di Alma (dal latino ""anima"""": soffio, respiro vitale e """"almus"""": che nutre, che fa crescere), del suo intenso percorso di trasformazione in cui si è vista crescere attraverso coraggiosi """"salti"""" e nuove conseguenti consapevolezze. è la storia di una bambina che diventa ragazza e poi donna in un intreccio di materia, mondo onirico e universo spirituale. Alma ci porta con sé, nei suoi vissuti più profondi, di dolore e rinascita, di scoperta, nella sua variegata dimensione interiore, nelle sue emozioni più vere e più forti, senza sconti. Prefazione Pupi Avati."" -
Donne scortesi. La condizione femminile nello specchio della narrativa di corte
Confinata dalla più pura ideologia cortese nel ruolo di icona irraggiungibile e disincarnata, dalla morale cristiana nella dicotomia fissa Eva-Maria, pressoché ignorata dalla documentazione coeva, la dama medievale fatica a mostrare il suo vero volto agli intellettuali di oggi. Un excursus nella narrativa cortese dei secoli XII-XIII, ove è proprio la donna ad essere protagonista, permette tuttavia di cogliere in filigrana, al di là dei tòpoi e degli stereotipi letterari, particolari rivelatori della sua condizione e della concezione dell'universo femminile nell'immaginario collettivo contemporaneo. Il quadro che ne risulta, pur fondamentalmente condizionato dalla mentalità maschile degli autori, risulta tutt'altro che piatto e si rivela anzi complesso, dinamico e coerente nelle proprie stesse contraddizioni. -
Georgofili. Dalla strage alla verità processuale
Questo libro vuole rappresentare una sorta di riepilogo di tutto il lavoro svolto negli ultimi tre anni: ricerche, interviste con protagonisti e testimoni disponibili a parlare con noi, riepilogo e sintesi di una vicenda che non può e non deve essere dimenticata. Perciò, se gli autori del libro sono due, si può dire però che esso è il frutto dell'impegno di vari giovani che si sono avvicendati nel ""LeoMagazine"""" e del loro direttore. Il libro si divide in due parti: la prima parte è una ricostruzione dell'intera vicenda fino alla conclusione dell'iter processuale, realizzata sulla base di pubblicazioni, articoli di giornale dell'epoca e successivi, documenti e interviste; la seconda, l'appendice documentaria, contiene la trascrizione di una lectio magistralis di Danilo Ammannato, avvocato di parte civile nei processi """"Stragi 1993"""", che ha rappresentato i parenti delle vittime; una silloge di articoli pubblicati sul """"LeoMagazine"""", riguardanti i vari aspetti della vicenda Georgofili; il verbale dell'interrogatorio al Generale Mori, nell'ambito della cosiddetta """"trattativa Stato-mafia""""."" -
La solitudine dell'essere-umano. L'individuo nella modernità globalizzata
Come cambiare un sistema dominato dalla logica dell'economia e del consumo illimitato? Può l'essere-umano atomizzato e dormiente recuperare la propria esistenza? Un mondo che ha trasformato il ""religioso"""" in cieca e sorda credenza nella scienza e nel progresso, basata sulle regole dei mercati e del consumo illimitato, ha privato di senso la vita di ogni individuo collocandola in un contesto accelerato e senza mete. La dichiarata pandemia e il lockdown globale hanno cambiato la percezione del movimento, non il risultato finale. L'università e i luoghi della cultura hanno il dovere di dare respiro alla possibilità, trasformando la crisi in opportunità. Ciò può avvenire soltanto recuperando la sfera pubblica, lo spazio delle parole e dell'agire umano individuale e collettivo."" -
Mattarella 1 & 2. L'ombrello di Draghi. Ritratti a matita dei 12 presidenti
Dopo giorni e giorni di passione, con un colpo di scena una democrazia acefala - senza capo né coda - ha ritrovato in Sergio Mattarella un saldo punto di riferimento e tra gli scroscianti applausi di Montecitorio si è pienamente riconosciuta in lui. Ma come sono andate le elezioni presidenziali dal 1948 a oggi? Quale immagine hanno inteso dare di sé gl'inquilini del Quirinale? Visti con la lente d'ingrandimento, quali i loro pregi e difetti? Che cosa hanno combinato di buono, e di meno buono, durante il loro mandato? A questi interrogativi e a molti altri ancora risponde con stile accattivante Paolo Armaroli, un cattedratico che dal 1974 commenta gli accadimenti costituzionali sui maggiori quotidiani nazionali. Con questi ""Ritratti a matita"""" l'autore non pretende di fare della Storia. Anche perché la Storia - parola di Napoleone - mentirà come sempre. Si accontenta, rivolgendosi a un pubblico più vasto dei soliti addetti ai lavori, di raccontare su Enrico De Nicola e i suoi successori storielle inedite o poco note.""