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L' arte di essere felici
Difficile dire cosa sia la felicità, concetto sommamente relativo, ma Mantegazza sosteneva di averla trovata. Scrittore prolificissimo, autore di un centinaio di libri (quasi tutti di successo), antropologo e viaggiatore, nonché politico dalla parte dei ceti più popolari, in queste pagine (scelte dall'edizione Barbera del 1886), Mantegazza costruisce il suo più bel ""monumento"""" alla ricerca della felicità. Per lui, essere felici dipende forse, in gran parte, dalla """"capacità artistica di stare al mondo"""", di ricostruirlo volta per volta con la nostra creatività. Per alcuni la felicità è semplicemente la mancanza della sofferenza; nelle visioni più pessimistiche, l'intervallo fra due dolori; per altri ancora, è trovare l'amore. In fondo, non vi è luogo più bello di un piccolo giardino per passeggiare e l'immensità per fantasticare: ai nostri piedi ciò che si può coltivare e raccogliere, sopra di noi ciò che si può studiare e meditare."" -
Acchiappalagatta
"Tutte le altre ragazze la cacciavano, per paura del malocchio, 'Zzicca la muscia! Acchiappa la gatta!', ma lei, la tabacchina, di nascosto se la metteva in grembo mentre infilava il tabacco, e così seduta, senza farsi vedere, la accarezzava"""". L'apparente vacanza che vive la protagonista di questo lungo racconto - immersa nei colori ancestrali e nei ritmi tarantolati del Salento non è nient'altro che un ritorno, alla riscoperta delle proprie origini. Legate ad un segreto, a lungo taciuto. Un segreto custodito tra il paese e la campagna. Nei vecchi racconti dei giorni della guerra; e prima ancora, dello storico sciopero delle """"tabacchine"""". C'è un uomo misterioso, nei sogni. Ci sono foto di un'estate di tanti anni fa. C'è Hitler al Teatro San Carlo; e poi la guerra, e la decisione di lasciare Napoli per un po'. Fin quando le acque si saranno calmate. Fin quando tutto sarà tornato normale. Sempre ammesso che sia possibile, che tutto torni normale." -
Il miracolo di san Gennaro. Ediz. italiana e inglese
Il racconto della prodigiosa liquefazione del sangue di San Gennaro che conquistò il dotto reverendo inglese Henry Weedall nella primavera del 1831. A differenza dei tanti viaggiatori di passaggio, grazie ai buoni uffici di qualche canonico napoletano, Weedall poté assistere da vicino al miracolo, e lo descrisse minuziosamente in una lunga corrispondenza al Catholic Magazine di Birmingham. Il racconto - qui riproposto con il testo inglese originale a fronte non passò inosservato, ma generò un lungo, contraddittorio dibattito sulle pagine della rivista inglese, che prese il nome di Januarian Controversy. Interventi raccolti qualche anno dopo (1836) dall'abate Antonino De Luca - di cui si utilizza la traduzione italiana - e pubblicati con l'aggiunta di un ""Elenco"""" delle opere antiche e recenti che parlano del miracolo, compilato dall'esperto bibliotecario napoletano mons. Giovanni Rossi (qui riproposto in appendice). Prefazione di Maurizio De Giovanni."" -
Il presepe napoletano. Ediz. italiana e inglese
La tradizione del presepe ha creato a Napoli un'arte popolare e caratteristica unica al mondo. Dalle prime riproduzioni della Natività nelle chiese, al presepe ""borghese"""" allestito in casa dei ricchi napoletani, fino ad arrivare al Settecento, """"secolo d'oro"""" delle rappresentazioni presepiali - divertissement dei nobili e persino della Corte Borbonica - questo libro ripercorre la storia di uno straordinario fenomeno, che non smette di regalare emozioni. Lo spettacolo del presepe continua infatti a rinnovarsi nella creatività di formidabili artigiani, come il napoletano Fabio Paolella, le cui figure accompagnano il documentato itinerario tracciato da Morazzoni, ricco di aneddoti e di curiosità, per la prima volta tradotto anche in lingua inglese, a cura di Phil Sands."" -
Quella vita accanto
Il passaggio dalla post-adolescenza - sempre più tardiva - all'età della maturità ha sempre qualcosa di traumatico. Lo sa bene Luca, brillante giornalista che a trent'anni sembra avere davanti la strada spianata di un futuro certo e prevedibile, col suo lavoro nella redazione romana e una bella fidanzata. Insomma, potrebbe andare tutto come deve andare. Invece Luca decide all'improvviso di cambiare la routine dei giorni sempre uguali e accetta la proposta di una nuova avventura editoriale. A Napoli. Dove troverà nuovi amori, ma soprattutto scoprirà il volto vacuo di una borghesia inutile, che si confonde nel caos della città di sempre. -
La malanotte
Quando Matteo Ricci mette piede a Napoli, pensa che sarà la solita ispezione ministeriale, e non può nemmeno lontanamente immaginare in che razza di storia si sta per infilare. Spossato, turbato da lettere anonime - ma ancora di più dalla bella Serena - gli accadrà di ritrovarsi puntualmente per strada nel cuore della notte, ogni notte. Attraverserà così la città, sfiorando un lungo carosello di storie e di vite che tutte, in qualche modo, andranno a incrociarsi e sovrapporsi alla sua. Una folla di attori e di comparse inscritte nel grande e dolente disegno di una città senza storia, che sarà clamorosamente sconvolta, come la vita del povero Matteo Ricci. -
Gilda Ruta. Le due vite di una musicista napoletana
Mettendo piede sulla banchina del porto di New York la mattina del 12 novembre 1894, vedova e con due figli adolescenti, Gilda Ruta va incontro a un futuro ignoto e pieno di rischi per una donna sola. È tuttavia decisa a dare una svolta radicale alla sua vita. Sostanzialmente dimenticata anche a Napoli, Gilda fu una compositrice, pianista e concertista acclamata in Italia, interprete delle sue composizioni davanti alla regina, partner di un giovanissimo Toscanini, benvoluta dell'editore Giulio Ricordi. Aveva una personalità dominante e seduttiva, indipendente, permeata di protagonismo. Musa di vari intellettuali, aveva accumulato molte ragioni per sottrarsi a un contesto sociale con il quale non era riuscita a venire a patti. In quel giorno di autunno Gilda concludeva così la prima metà della propria vita e iniziava la seconda, che si sarebbe svolta, e chiusa, a New York, in un ambiente culturale stimolante nel quale trovò le risposte alle sue inquiete aspirazioni esistenziali d'indipendenza e dignità femminile. -
Ebbrezze letterarie. Wine&Thecity
Dieci racconti di dieci scrittori per raccontare gli aspetti più disparati dell'ebbrezza: la passione, la voluttà, la gioia, l'euforia, la confusione, l'eccitazione, la vera e propria ubriachezza. Dal pulp al sognante, dallo struggente al noir dieci declinazioni per un tema che affascina e avvince con rapidità ed esattezza calviniana. Un progetto di Wine&Thecity, ideato e curato da Diego Nuzzo, per celebrare il decennale della rassegna che dal 2008 promuove la cultura del vino e coltiva ebbrezza creativa. Racconti di: Viola Ardone, Franco Arminio, Diana Lama, Diego Lama, Titti Marrone, Diego Nuzzo, Antonella Ossorio, Silvio Perrella, Pier Luigi Razzano, Eduardo Savarese. -
The Reggia of Caserta. A brief historical and artistic guide
Un volume agile e puntuale, ricco di foto, che ripercorre storia e architettura di uno dei più grandiosi palazzi monumentali d'Europa e del mondo. Cominciata a metà del Settecento da Carlo di Borbone - che sognava una nuova ""capitale amministrativa"""" - la Reggia di Caserta fu progettata dal genio di Luigi Vanvitelli, per rivaleggiare con le grandi residenze reali europee, prima tra tutte Versailles. Il Palazzo e il grande Parco Reale, con fontane e giochi d'acqua, visse il massimo splendore sotto il regno di Ferdinando IV e della regina Maria Carolina, e accompagnò gli ultimi decenni della Napoli borbonica. Punta di diamante della Lista del Patrimonio Mondiale Unesco, la Reggia di Caserta è una delle più interessanti ed affascinanti mete del turismo culturale."" -
La donna napoletana. Divisa per quartieri e impronte labiali. Ediz. italiana e inglese
Raccolta di racconti erotico-sociale che s'inoltra nella definizione delle donne reali, connotate dai quartieri di provenienza. Un Kamasutra mittlemediterraneo che sprigiona un ottimismo animale che s'accoppia con un amore per Napoli in tutte le sue parti: come conquistare la vomerese o la proletaria, come deve comportarsi il partner nel caso pretenda d'essere antico maschietto borbonico o pieno di idee paritarie. Un modello di vita e di pensiero dove donne e uomini si comprendono, con animo allegro in una città in cui la figura della coppia, è ormai svanita nell'orizzonte urbano. -
La Reggia de Caserta. Petit guide historique et artistique
Un volume agile e puntuale, ricco di foto, che ripercorre storia e architettura di uno dei più grandiosi palazzi monumentali d'Europa e del mondo. Cominciata a metà del Settecento da Carlo di Borbone - che sognava una nuova ""capitale amministrativa"""" - la Reggia di Caserta fu progettata dal genio di Luigi Vanvitelli, per rivaleggiare con le grandi residenze reali europee, prima tra tutte Versailles. Il Palazzo e il grande Parco Reale, con fontane e giochi d'acqua, visse il massimo splendore sotto il regno di Ferdinando IV e della regina Maria Carolina, e accompagnò gli ultimi decenni della Napoli borbonica. Punta di diamante della Lista del Patrimonio Mondiale Unesco, la Reggia di Caserta è una delle più interessanti ed affascinanti mete del turismo culturale."" -
Die Reggia in Caserta. Ein kurzer Führer zu Geschichte und Kunst
Un volume agile e puntuale, ricco di foto, che ripercorre storia e architettura di uno dei più grandiosi palazzi monumentali d'Europa e del mondo. Cominciata a metà del Settecento da Carlo di Borbone - che sognava una nuova ""capitale amministrativa"""" - la Reggia di Caserta fu progettata dal genio di Luigi Vanvitelli, per rivaleggiare con le grandi residenze reali europee, prima tra tutte Versailles. Il Palazzo e il grande Parco Reale, con fontane e giochi d'acqua, visse il massimo splendore sotto il regno di Ferdinando IV e della regina Maria Carolina, e accompagnò gli ultimi decenni della Napoli borbonica. Punta di diamante della Lista del Patrimonio Mondiale Unesco, la Reggia di Caserta è una delle più interessanti ed affascinanti mete del turismo culturale."" -
Il principe poeta. Tutte le poesie e le liriche di Totò
Era un principe, ma la sua vera grande nobiltà era nel cuore che batteva in quel corpo di marionetta: che lo aveva reso sì famosissimo come ""Totò"""", ma che aveva anche soffocato per tutta la vita l'uomo-Antonio De Curtis. Nelle sue poesie non ci sono le battute e le movenze che lo hanno reso celebre, ma c'è il mondo visto da dietro quella maschera. C'è la vita difficile degli esordi (e non solo), il successo, gli amori, le delusioni, la nostalgia. C'è Napoli, con la sua """"lingua-madre"""", che non è però l'abusato """"paese del sole"""", ma in un certo senso è il mondo. Perché quella di Antonio De Curtis è soprattutto una """"poesia morale"""" - non moralistica - che nasce e parla al cuore degli uomini. Che crede nel bene e non sopporta la prepotenza. Che crede alla bellezza, e non rinuncia ad amare, seppure tra le amarezze inevitabili che la vita riserva ad ognuno. Finalmente una raccolta completa - con cinque inediti - rilancia e riscopre le poesie di Totò, riprese dalle """"carte originali"""" da sua nipote Elena, insieme a Virginia Falconetti."" -
La Reggia di Caserta. Guida
Un volume agile e puntuale, ricco di foto, che ripercorre storia e architettura di uno dei più grandiosi palazzi monumentali d`Europa e del mondo. Cominciata a metà del Settecento da Carlo di Borbone - che sognava una nuova ""capitale amministrativa"""" - la Reggia di Caserta fu progettata dal genio di Luigi Vanvitelli, per rivaleggiare con le grandi residenze reali europee, prima tra tutte Versailles. Il Palazzo e il grande Parco Reale, con fontane e giochi d`acqua, visse il massimo splendore sotto il regno di Ferdinando IV e della regina Maria Carolina, e accompagnò gli ultimi decenni della Napoli borbonica. Punta di diamante della Lista del Patrimonio Mondiale Unesco, la Reggia di Caserta è una delle più interessanti ed affascinanti mete del turismo culturale."" -
La pittura dopo il postmodernismo-Painting after postmodernism. Ediz. a colori
Gli artisti Belgi presenti alla mostra ""La pittura dopo il post-modernismo"""" sono Mil Ceulemans, Joris Ghekiere, Marc Maet, Werner Mannaers, Xavier Noiret-Thomé, Bart Vandevijvere e Jan Vanriet. Gli Americani sono Walter Darby Bannard, Karen Gunderson, Martin Kline, Melissa Kretschmer, Lois Lane, Paul Manes, Ed Moses e Larry Poons. Gli italiani sono Roberto Caracciolo, Arturo Casanova, Bruno Ceccobelli, Elvio Chiricozzi, Gianni Dessì, Nino Longobardi, Roberto Pietrosanti, Marco Tirelli e Rossella Vasta."" -
Tra vita e girovita. La minestra maritata, il merluzzo di Colombo e altre storie di cibo e affetti
Una particolare orchestra formata da psichiatri, biologi, psicologi, sociologi, antropologi ma anche chef e dirigenti dell'industria alimentare s'interroga su l'uso e l'abuso del cibo, il piacere di nutrire sé e gli altri e su come ""l'arte culinaria"""" sia ritornata protagonista della nostra socialità. La Minestra Maritata, del sottotitolo, uno dei piatti napoletani più antichi, e diffusa in terra iberica come """"Olla Potrida"""", e in Lombardia, come """"Cassoeula"""", deve il suo nome al connubio tra verdure e carni (la verdura si sposa, si marita con la carne) e alla molteplicità dei suoi ingredienti, sia di origine animale, che vegetale, amalgamati da un filo d'olio e scorzette di formaggio. Una metafora culinaria particolarmente appropriata per dar conto dell'insieme dei saggi del volume: alcuni dal sapore più deciso, altri più leggeri e digeribili, legati tra loro dallo studio e dalla passione per il cibo. Gianluca Bocchi, Vincenzo Casillo, Salvatore Cozzolino, Antonella Gallo, Oscar Nicolaus, Marino Niola, Paolo Sassone Corsi, Gianni Schisa, Raffaele Sibilio, Nello Viparelli, Alberto Vito."" -
Baccalajuoli
Il baccalà a Napoli e dintorni dal '400 ai giorni nostri. Storie, leggende, racconti, tradizioni, miracoli, ricette, amori, odi, canzoni, poesie e giuochi: tra etimologia e simbologia, tra dileggi e corteggiamenti, tra accademie e confraternite una storia che non è solo di un alimento ma di un popolo e di una città. Con le ricette originali dello chef Vincenzo Russo e il Manifesto de l'Accademia Partenopea del baccalà. -
The Belvedere of San Leucio. Guide
Il Belvedere di San Leucio, patrimonio mondiale dell`UNESCO, è la manifestazione di quanto Ferdinando IV di Borbone riuscì a realizzare del suo sogno illuminato, Ferdinandopoli, la città dell`utopia possibile che simmetrica e ridente si sarebbe dovuta articolare ai piedi del Belvedere. Se con l'arrivo dei francesi nel 1799 il progetto non riuscì a essere compiuto, non fu così per il disegno del sovrano di vedere fiorire a San Leucio una fabbrica per la produzione della seta, immaginata e costruita a diretto contatto con la residenza reale. La guida al Belvedere di San Leucio ripercorre le orme del cavaliere Antonio Sancio, amministratore dei Siti Reali di Caserta e San Leucio, che negli anni Venti dell`Ottocento, con la compilazione delle Platee, intraprese un`opera di sistemazione storico-documentale dei beni della Casa Reale. Antichi documenti, interessanti notizie che J. Wolfgang Goethe riporta nella sua biografia sul pittore di corte J. Philipp Hackert e brani tratti dalla corrispondenza epistolare tra Ferdinando e Maria Carolina rappresentano un originale percorso a ritroso nel tempo che permette di guardare il Sito non solo come si presenta oggi, ma anche all'aspetto che dovette avere nel periodo di sua massima funzionalità e splendore. -
Nella bottega di Caravaggio. Ediz. italiana e inglese
Napoli, 1607. Minichiello fa da garzone nella bottega del famoso Caravaggio, impegnato a raffigurare le Sette opere di Misericordia. Il ragazzino s'incanta a guardare il maestro che, come un mago, prepara i colori con i materiali più strani, e sogna di rubargli presto il mestiere. Ma tra quelle tele prende corpo anche una tragedia. -
Dialoghi semiseri alle porte del paradiso
Cosa c'è dopo? È la prima domanda che si è posto l'uomo quando ha capito che la sua esistenza terrena era poca cosa, almeno sul piano temporale. All'impellente ricerca di una risposta si sono dedicati nei secoli circoli di pensatori che, forti della loro autorità culturale, hanno sfornato le più varie risposte fin dall'antica Atene. Fin quando venne Cristo, a promettere la salvezza eterna nell'aldilà. Ma come si entra in Paradiso? Questi dialoghi semiseri raccontano il tentativo di Plotino di varcare la soglia, forte della sua convinzione di aver contribuito col suo pensiero alla nascita della filosofia cristiana. Anche se, alla porta, dovrà fare i conti con San Pietro...