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Mostrati 1921-1940 di 10000 Articoli:
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Gli aristocratici. L'integrale. Vol. 8: L' ultima scommessa
L’ineffabile Conte, la bellissima Jean, il fenomenale Alvaro, il poderoso Moose e il geniale Fritz: ecco a voi il gruppo di ladri gentiluomini più impeccabilmente British che si sia mai visto! Creati nel 1973 da Alfredo Castelli e Ferdinando Tacconi, pubblicati in oltre quindici Paesi, ""Gli Aristocratici"""" vengono presentati in Italia in un'edizione completa, di cui questo è l'ottavo volume."" -
Le nuove inchieste di Ric Roland. Vol. 4: Caduto per la Francia
Quarto capitolo delle nuove avventure di Ric Roland, con al timone la coppia Zidrou-Van Liemt. Per un caso del tutto fortuito, l'Esercito francese scopre che Ric non ha mai prestato servizio sotto le armi. Saranno mesi durissimi per Ric, fra episodi di nonnismo, angherie da parte dei superiori... e un cadavere che nessuno pensa sia veramente morto. -
Buck Danny. L'integrale (1960-1962)
Quattro avventure pubblicate tra il 1960 e il 1962 dell'aviatore più famoso della storia del fumetto. Ispirato alle notizie internazionali dominate dalla guerra fredda, lo sceneggiatore Jean-Michel Charlier tenta comunque di aggirare la censura che grava sulle pubblicazioni a fumetti. Nella trilogia delle Tigre Volanti, Buck Danny, Sonny Tuckson e Jerry Tumbler affrontano ancora una volta la temibile Lady X nel misterioso cielo di Viet-Tân, mentre l'episodio ""L'operazione Mercury"""" immerge Buck Danny nelle sfide dell'esplorazione spaziale."" -
L'uomo che uccise Lucky Luke
Lucky Luke arriva a Froggy Town e i cittadini vogliono approfittare della sua presenza per risolvere un mistero che ha portato alla rovina il piccolo villaggio. Il problema è che purtroppo qualcuno vuole impedire al nostro cowboy di indagare e si è messo in testa di ucciderlo... e sembra proprio esserci riuscito! L'omaggio di Matthieu Bonhomme al grande personaggio del fumetto umoristico creato da Morris. -
L' apprendista cattivo. Zorglub
Torna dall'universo di Spirou il malvagio Zorglub in un'avventura firmata da José Luis Munuera. Questa volta lo scienziato pazzo dovrà vedersela non solo con la figlia androide, con i poteri di distruzione globale, ormai entrata nell'adolescenza, ma anche con il piccolo Zedrik, il suo più grande fan. -
Bob Jason. L'integrale
Sul finire degli anni Sessanta, Gianni De Luca – uno dei grandi maestri del fumetto italiano – decide di cimentarsi con il genere western e lo fa sulle pagine de Il Giornalino attraverso i due episodi – qui raccolti per la prima volta assoluta in volume – della saga di Bob Jason, un ragazzino bianco rapito da una tribù indiana presso la quale si ritrova a vivere le proprie avventure.Immediatamente precedenti alle tavole che Gianni De Luca realizzerà per il celeberrimo personaggio del Commissario Spada, le pagine di Bob Jason sono una vera gioia per gli occhi, dove la genialità dell'autore calabrese esplode in tutta la sua forza espressiva. -
Prince Valiant. Vol. 15: 1965-1966.
Dopo aver viaggiato nell'Oceano Atlantico il Principe Arn e il suo equipaggio sbarcano nel Nuovo Mondo, dove iniziano subito i guai. Guerra fra tribù rivali, la scoperta della via di San Lorenzo, un attacco al regno di Camelot, una delicata missione per trovare un erede scomparso... Il menù di un eccezionale fumetto d'avventura! -
Lucky Luke monta in sella
Un omaggio d'autore per il mitico Lucky Luke che, questa volta, tocca a uno dei migliori fumettisti tedeschi già autore di numerose opere underground per i principali editori indie del mondo. In uno dei suoi viaggi attraverso la prateria, Lucky Luke trova una sella del tutto particolare, quella di una bicicletta con cui dovrà attraversare il continente nordamericano. -
Gli aristocratici. L'integrale. Vol. 10: pirati del Mediterraneo, I.
Dal creatore di Martin Mystère e da uno dei principali autori della scuola italiana dei comics, l'ultimo volume di questa saga avventuroso/umoristica. Al centro della trama c'è un gruppo di ladri gentiluomini inglesi denominato Gli Aristocratici, per via del loro aspetto impeccabile. Sempre implicati in colpi impossibili, disprezzano l'uso della violenza e devolvono tutto il ricavato dei loro lavori in beneficenza, trattenendo solo ""un modesto 10% come rimborso spese""""."" -
Riso nero
Nell'America degli anni Venti Bruce Dudley lascia la moglie e il mestiere di giornalista per cercare un'identità più vera. Si mette in viaggio, discendendo il Mississippi come un moderno Huckleberry Finn, per poi raggiungere la cittadina di Old Harbor, nella valle del fiume Ohio, dove da bambino aveva vissuto con la famiglia. Sembra che quell'inquietudine esistenziale che lo accompagna abbia lasciato spazio a una ferma serenità, ma l'incontro con una donna lo costringe a rimettere tutto in discussione. Scritto con il fresco e vibrante stile dei modernisti europei, ""Riso nero è un romanzo"""" del 1925 sulla ricerca della libertà individuale, sul rapporto fra bianchi e neri, sulla critica alle castranti convenzioni sociali - temi già percorsi da Anderson nelle raccolte di racconti per cui è maggiormente celebre - e, in ultima analisi, sulla perdita dell'innocenza, mito caro ai più grandi romanzieri americani. Cliquot lo ripropone in una nuova traduzione dopo quella di Cesare Pavese del 1932."" -
Alla conquista della luna. Ediz. integrale
La conquista della Luna è il simbolo dei grandi miti del Novecento. Per un attimo l'abbiamo toccata. Per un attimo siamo stati sedotti dall'abbagliante illusione che il mondo fosse nelle nostre mani, che le conquiste scientifiche e le innovazioni tecnologiche potessero aprire tutte le porte, anche quella della felicità. Eppure, prima ancora che il XX secolo sbocciasse, un fine scrittore di storie avventurose ci aveva avvertiti che la natura primigenia non avrebbe mai chinato il capo di fronte alla sfida spavalda delle ambizioni umane. E lo aveva fatto attraverso alcuni visionari racconti che qui sono raccolti per la prima volta insieme. ""Alla conquista della Luna"""" contiene le rarissime incursioni di Emilio Salgari nel mondo del fantastico e del (proto)fantascientifico. Racconti pervasi da un pessimismo alla Edgar Allan Poe più che dalla verniana fiducia nella scienza e nel progresso, perché Salgari aveva capito quello che anche per noi è sempre più chiaro: l'umanità non può permettersi di giocare a essere Dio."" -
Il buon senso negli scacchi
Gli scacchi, come la vita, seguono un principio di semplicità, economia e armonia. Migliorare nel gioco degli scacchi non vuol dire affidarsi a soluzioni prestabilite, ma trattare la posizione alla scacchiera come ogni altro tipo di lotta della nostra quotidianità: con buon senso, linearità di pensiero e «ragionevoli dosi di scetticismo e scrupolosità nella verifica». ""Il buon senso negli scacchi"""", sintesi di una serie di lezioni per un pubblico di scacchisti londinesi, è stato scritto da Lasker nel 1895, l'anno successivo alla conquista del titolo mondiale contro Wilhelm Steinitz, e rappresenta il punto di partenza di quella filosofia della lotta che, introducendo la componente psicologica nell'equazione del confronto scacchistico, è stata una delle più grandi rivoluzioni concettuali nella storia del gioco. In appendice l'inedito articolo filosofico di Lasker """"Il gioco del futuro"""" (1907)."" -
La cosa marrone chiaro e altre storie dell'orrore
«Mio caro lettore, in questo libro c'è una cosa marrone chiaro che tormenterà i tuoi sogni» - Stephen KingrnrnSette racconti finora inediti in Italia e il romanzo breve che dà il titolo all'antologia, prima stesura di Nostra signora delle tenebre, opera culmine della carriera letteraria di Fritz Leiber. Otto tasselli fondamentali della carriera di uno dei più grandi maestri della narrativa fantastica del Novecento, dalle prime storie pulp degli anni Quaranta con scienziati pazzi e uomini atomici, agli orrori più personali ed elaborati dei decenni successivi, passando in rassegna tutti i temi cari allo scrittore compreso quello che l'ha reso più famoso al pubblico e più amato da romanzieri del calibro di Stephen King e Ramsey Campbell: l'incubo urbano delle oscure entità ""paramentali"""" generate dagli umori malsani delle megalopoli moderne. Traduzione e cura di Federico Cenci."" -
Gli esploratori dell'infinito. Ediz. illustrata
Giorgio Halt, allettato dalle promesse tintinnanti del vecchio miliardario Harry Stharr, si lascia convincere a intraprendere un piano stellare: trasformare Cupido, il satellite della Terra appena scoperto, nella loro nuova casa, lontano dal trambusto della vita fra gli uomini. Quando però Cupido si stacca dall'orbita terrestre, quello che doveva essere un viaggio ""semplicissimo"""" diventa un'avventura imprevedibile e schizofrenica in giro per tutti i pianeti del sistema solare e ritorno, fra inattesi e quasi fatali incontri con banditi, elettrizzanti conoscenze aliene, curiose tribolazioni meteorologiche, alcolici piaceri e singolari festeggiamenti di Capodanno."" -
L' eredità scacchistica
Quando la morte improvvisa lo colse nella primavera del 1946 a cinquantatré anni, Alexander Alekhine era ancora il Campione del mondo in carica e il più devoto adepto della dea Caissa. I penosi anni della guerra appena trascorsi non gli avevano impedito di dedicarsi agli sporadici tornei internazionali, alle esibizioni simultanee in giro per l'Europa e soprattutto al suo illuminato lavoro di ricerca - celebri sono i suoi taccuini manoscritti densi di analisi - teso a sviscerare i più reconditi misteri del gioco degli scacchi. I tre testi qui raccolti sono le ultime fatiche analitiche di Alekhine, pubblicate postume nel 1946 in Spagna e finora inedite in Italia. Due commentari di partite, «Il match Euwe - Alekhine per il Campionato del mondo 1937» e «Il match Reshevsky - Kashdan per il Campionato degli Stati Uniti 1942», e il singolare resoconto della sua attività di istruttore nel «Corso di scacchi ad Arturo Pomar». -
Viaggio di una sconosciuta
Una donna vaga per le strade di Roma trascinando con sé una valigia e trova lungo il fiume il conforto desiderato. Una moglie manca della dovuta pazienza per l'ultima bizzarria del marito e paga con il carcere. Il popolino palermitano assiste a una serie di morti inspiegabili e plaude a una liquida dimostrazione di vitalità. In un circo un nano ottiene con un gesto estremo il suo riscatto. Così nei vari racconti si muovono i personaggi, dominati da psicologie ataviche, da un sistema patriarcale e prepotente; imbrigliati nell'immutabilità dei ruoli, spinti a umanizzarsi sotto l'impeto esigente delle passioni. E se quegli umani così furiosi e genuini, plasmati dalla terra - la Sicilia natale dell'autrice - possono scavalcare l'epoca in cui sono nati ed entrare con disinvoltura nella contemporaneità, lo devono alla profonda e matura lingua che li incarna. Con la prefazione di Giulia Caminito. Completa il volume l'opera poetica omnia a cura di Maurizio Gregorini. -
Il re ne comanda una
«Stelio Mattioni ha «il potere di farci entrare in un mondo tutto suo, che è il segno dello scrittore vero» scrisse Bazlen, che volle con sé l'autore in Adelphi negli anni '60. E il mondo di questo romanzo è la casa dove Tina trova rifugio quando abbandona il tetto coniugale: un microcosmo conflittuale, perfettamente chiuso, che assume presto la forma di un harem governato da un dispotico padrone che sottomette in maniera sfuggente, ma ineludibile, la corte di donne che lo abita, e dove tutto ruota attorno alla chiave di una stanza, simbolo di un complesso rito di competizione erotica e rinuncia alla propria libertà. Nella prima edizione del libro (1968), Mattioni fu presentato come un «favolista irreprimibile», che «trasforma qualunque vicenda nella geometria della favola». Ed è così: l'autore parte da un contesto ordinario e poi pian piano lo smantella, lo deforma per mezzo delle convulse spinte passionali dei personaggi, dei loro sogni sottesi, delle ambizioni mal riposte, delle voglie di rivalsa o di autodistruzione, impedendoci alla fine di stabilire se stiamo leggendo una favola grottesca o se grottesco è il mondo reale e l'autore lo ha soltanto messo a nudo.» -
La città senza cielo
Rientrato a casa alla sera, Pierre Javelin scopre che la chiave del portone non gira nella toppa. Gli apre una coppia di sconosciuti, che sostengono di vivere lì da anni. Sua moglie è scomparsa assieme alla casa. Cosa è successo? È forse impazzito? No, la realtà è davvero quella, e l'errore non è nient'altro che lui, piccola rotella impazzita dell'ingranaggio inarrestabile che è la Città: la Città dei casermoni di cemento tanto alti da non lasciar vedere il cielo, la Città che teme le ribellioni dell'anima e inghiotte gli individui privandoli di coscienza e identità. E comincia così per Pierre una discesa all'inferno fatta di incontri bizzarri, burocrazia assurda, archivi irraggiungibili, uffici amministrativi dove si sta in fila come barattoli su un nastro di scorrimento; un viaggio irrazionale e distopico (il romanzo, del 1953, è stato più volte paragonato a 1984 di Orwell e a Il processo di Kafka) dove ogni passo in avanti per riallacciare i fili della propria vita è respinto dalla forza oscura della Città che tenta con ogni mezzo di ricacciare la testa dei suoi cittadini nell'inchiostro nero dell'impersonalità. Con la storica prefazione di Norman Mailer. -
Che paura, nonno!
Finalista Premio Andersen 2021. Miglior libro 6/9 anniScheletri danzanti, streghe dal naso verrucoso, spettri puzzolenti, lupi mannari ghiottoni e brutti ragni pelosi: c'è proprio da tremare di paura alle storie che il nonno racconta, in questa fredda notte di tempesta! E allo stesso tempo... che brivido spassoso! Esiste forse al mondo un bambino che non rimanga incantato dall'elettrizzante richiamo di fantasmi impalpabili e mostri strambamente ripugnanti, quando ha la sicurezza che, conclusa la favola, potrà sempre trovare rifugio fra le amorevoli braccia del suo caro nonno? James Flora, autore per bambini e acclamato illustratore di dischi jazz, arriva Che paura, nonno!, pubblicato originariamente nel 1978 e finora inedito in Italia. Una serie di storie che sono una miscela di assurdo e giocosità, raccapriccio e divertimento, con le estrose e vibranti illustrazioni dell'autore, ricche di dettagli come i quadri di Mirò. Un libro che ""stregherà"""" grandi e bambini."" -
Il richiamo di Alma
«Il fatto era che, dalla comparsa di Alma, sentivo un bisogno di muovermi mai provato, i nostri incontri erano più che altro pause: non avevo pace, giravo in continuazione, come intorno a me stesso, senza una meta.» La chiave, come scrisse Bruno Maier, è nel labirinto: quello delle strade di Trieste, che si dipana come una geografia precisa e misteriosa ordinata dai movimenti di Alma, una visione sfuggente e insieme corporea, presente. E il labirinto interiore del protagonista, che dalla prima apparizione della donna non può fare a meno di sentirsene attratto, guidato da confusi sentimenti di devozione e inquietudine. Esiste davvero Alma, o è solo il riflesso di una vita pensata, di un'identità ancora da inseguire? O forse, più che comprenderla e decifrarla, è importante seguirne il richiamo, come per la vita. Pubblicato per la prima volta nel 1980 da Adelphi, Il richiamo di Alma è considerata tra le maggiori opere di Mattioni, in cui l'elemento fantastico intreccia l'evidenza del reale e ne scalfisce i confini, mostrando quanto il senso di un'esistenza si annidi nel non detto, nelle suggestioni, nell'istinto di perdersi. Prefazione di C. Mattioni. Postfazione di G. Franchi.