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De vita Mosis. Testo greco a fronte. Ediz. multilingue
Filone è un uomo perfettamente inserito nella tradizione e nella vita della comunità giudaica, ma altrettanto perfettamente partecipe ed esperto della cultura classica, della quale si appropria per quanto riguarda la lingua, l'immaginario, i valori. Filone è un esempio di comunicazione interculturale, di apertura e confronto con l'altro sempre e comunque, senza mai abbandonare una identità propria e ben definita. Così è anche nel ""De vita Mosis"""", la biografia di Mosè, modello e guida per eccellenza del popolo ebraico, personaggio per definizione intransigente nei confronti del diverso, di chi non segue la Legge e in particolare di chi si macchia di idolatria o di mancanza di fiducia nel Dio ebraico, poco tollerante verso le altre popolazioni. Filone riesce in un'operazione delicata con abilità indiscutibile: presente Mosè senza tradirne gli insegnamenti e i valori, ma al tempo stesso lo rende comprensibile e anzi ammirevole per un pubblico molto lontano da quegli insegnamenti e soprattutto da una simile intransigenza religiosa."" -
Derive della fede
I lavori di questo secondo volume della collana raccolgono alcune riflessioni intorno al tema degli ""aspetti negativi"""" della fede. Esse costituiscono una rielaborazione ed un ampliamento dei contributi presentati al Centro psicoanalitico di Bologna e al centro Psicoanalitico di Milano nel 2018 e nel 2019. Derive della fede ci è sembrato il titolo più adatto a tenere insieme i vari fenomeni relativi alla fede o alla non-fede che sono connotati da eccesso/difetto o da deviazione e che includono l'integralismo, il fanatismo, l'ideologia ,il fideismo, il dogmatismo, il fondamentalismo. Ma anche, sul versante della non-fede, il cinismo e lo scetticismo."" -
De Josepho. Testo greco a fronte. Ediz. bilingue
La produzione letteraria filoniana nasce all'incrocio di Alessandria, Roma e Gerusalemme, dove quest'ultima rappresenta la ""patria ideale"""" in cui non è possibile stabilire con certezza se Filone andò mai e che appare nei suoi scritti soprattutto sotto forma allegorica. All'incrocio tra mondi distinti, Filone compie un'opera di mediazione ed integrazione culturale senza precedenti, al cui interno la politica gioca un ruolo fondamentale. Giuseppe, la cui azione è ispirata da Dio, rappresenta la figura del politico ideale, in cui teologia e filosofia convergono. Con la sua presentazione di Giuseppe come """"uomo politico"""", indirizzata a un pubblico greco-romano, Filone """"attualizza"""" un personaggio biblico, presentandolo in modo tale che un cittadino dell'Impero, potenziale destinatario dell'opera, potesse facilmente metterlo in relazione con gli esempi politici del tempo. La strategia di Filone sollecita una nuova attenzione verso Giuseppe, stimolando anche chi non aveva familiarità con la tradizione ebraica e lanciando un messaggio che tutt'oggi - a ventuno secoli di distanza - resta straordinariamente attuale."" -
Tonino Guerra tra letteratura e cinema. Atti del convegno di studi (Parma 9-10 novembre 2020)
Tonino Guerra (Santarcangelo di Romagna, 1920-2012), poeta e narratore, artista poliedrico, autore di teatro e sceneggiatore, ha lavorato con i più grandi registi - da Federico Fellini a Michelangelo Antonioni, da Andrej Tarkovskij a Theo Angelopoulos, dai fratelli Taviani a Francesco Rosi, da Cesare Zavattini a Vittorio De Sica -, diventando uno dei protagonisti del cinema. Un artista a tutto tondo, che ha saputo dare un contributo originale, in lingua e in dialetto, alla letteratura oltre che al cinema stesso, con una poesia profondamente radicata nel territorio della Valmarecchia e, appunto per questo, capace di dialogare anche con le culture non solo europee. Nel presente volume sono raccolti gli atti del Convegno di studi che, nel novembre 2020, ha aperto nuovi orizzonti di ricerca sull'autore, in occasione dell'avvio dei lavori del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della Nascita di Tonino Guerra, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, con D. M. n. 558 del 28 novembre 2019. -
Ritratti di donne
Nove storie di donne, ma forse sono tante di più... Diverse tra loro per temperamento, cultura, estrazione sociale, simili tuttavia in quel loro modo passionale d'affrontare la vita. Giovani debuttanti sull'instabile palcoscenico del destino, abitatrici della terra di mezzo, o già troppo in là con gli anni... Portatrici di idee e di speranze, oppure gravate dai ricordi e dai rimpianti. Tra personale e politico, passato e presente, realtà e finzione. -
Dalla fontana sulla contrada
Uno slargo all'incrocio di Via Roma con Via del Baratto, costituiva la nostra Contrada: in essa e sulle due strade bianche, delimitate dai fossi, alberi grandi e da siepi, si svolgeva massima parte della nostra esistenza. Via Roma, sulla quale dava l'uscio di casa, portava da una parte al Paese, alla scuola, alla chiesa, alla stazione del treno, al placido corso del Meolo; dall'altra fino al ponte ferrato sulla Fossetta, oltre al quale c'era la Triestina per San Donà di Piave e per Venezia. Via del Baratto nasceva dalla contrada per finire al ponticello di legno, sull'altro tratto dello stesso canale, serpeggiando brevemente tra campagne e grandi case coloniche. La contrada era teatro delle soste di chi si dissetava alla fontana, d'incontri, delle confidenze di ragazze che ad essa attingevano l'acqua, dei nostri giochi, e, certe sere del sabato, di canzoni, musica, recite e danze che coinvolgevano tutto il vicinato... -
Parole dal cuore
"Gocce d'inchiostro nero rivelano sentimenti e segreti sopiti dal tempo che inesorabile scandisce la vita dell'essere umano che le scrive. Condividere e permettere ad amici ed estranei di assaporarne le proprie idee e paure rende la fantasia e la mente più leggera e dolce al passaggio del tempo. Intingere una piuma in un calamaio è semplice come tenere un bambino per mano ma, saper scrivere e farsi capire è come rispondere alle prime domande di un bimbo che si affaccia alla finestra che ha come panorama il mondo. Perseverare per raggiungere gli obbiettivi è un martello che continuamente batte sul chiodo arrugginito di chi non smette di credere e persevera""""." -
Il silenzio nella poesia
Dalla prefazione: ""il silenzio nella poesia ha un ruolo importantissimo e che silenzio e parola poetica hanno stretto, da sempre, un accordo e un legame indissolubili. Le poesie che in questa antologia vengono presentate ne sono una piacevole, piacevolissima conferma. Così come i temi che marchiano di sé e che finiscono per esaltare l'intima bellezza dei versi dai toni semplici talvolta oppure ricchi di architetture scenografiche, di profondità, di dialoganti espressioni con l'altro (o l'altra), di assonanze e di ossimori, di rime, di calzanti giravolte in direzione dell'Oltre, del poi, del certo e dell'incerto. Fare nomi non ci sembra il caso, ma sottolineare la freschezza espressiva che fuoriesce dalle varie composizioni poetiche è giocoforza. E questo a dimostrazione dell'impegno dimostrato dai singoli poeti e dal loro piacevole incontro-scontro-dialogo col silenzio, con l'invisibile gestualità di un sé che riesce sempre a rievocare l'onda che va e ritorna, il sussurrare modulato delle fronde, l'ombra che si riflette nei giorni bui e nella malinconia per un addio, per un fremito d'ansia che si ostina a rimanere tale..."""""" -
Via crucis
Le quattordici tappe della via crucis di Gestù sono un pretesto per analizzare l'uomo e i suoi comportamenti. Dalla prima tappa, ove Gesù accetta la condanna a morte: ""Ogni condanna incomincia con un giudizio. Così gli uomini formano i loro tribunali e diventano giudici; giudici abili, scaltri, interessati, intelligenti. Gesù è al corrente delle trame che si dipanano intorno a lui ed è perfettamente cosciente del verdetto che sarà emesso e del martirio al quale va incontro. Forse però, come uomo, non riesce a rendersi conto degli atroci, indefinibili dolori e sofferenze che dovrà patire. Egli sa, come Dio, che patirà, ma non riesce probabilmente, come uomo, a immaginarsi i lancinanti patimenti che lo scuoteranno fin nel profondo e che lo porteranno oltre ogni limite di sopportazione. Anche noi, oggi, quando parliamo della sua crocifissione, non riusciamo in realtà a percepire la atroce bestialità delle azioni che lo martirizzeranno..."" -
Filosofia dell'essere
"La mia vita, la tua vita, la nostra vita organizzata e inglobata nello spazio finito di stereotipate strutture si muove frenetica girando in uno spazio infinito. Spazio, tempo, ordine, caos si alternano dando origine a algoritmici meccanismi cosmici. È una luce intima e sigillata con ogni essere che riesce a trascendere con il materialismo e la mondana ricercatezza del piacere. Un piacere che allieta l'essere ma non lo spirito, è un piacere che persuade la mente e la cattura in una suadente e sottile ragnatela di concatenati pensieri che muovono l'azione per raggiungere il cibo della carne. Un cibo effimero che brucia come fuoco e poi si spegne lasciando il vuoto che solo uno spirito pieno può riempire. Essere o spirito, questo è il problema. L'essere è visibile al contrario dello spirito ma entrambi sono importanti per organizzare una mente sana, per equilibrare quelle complicate e frastagliate emozioni e sensazioni che accompagnano la vita di ciascun individuo. L'essere non può separarsi dallo spirito e lo spirito ha bisogno dell'essere mentre la mente è un elemento intermedio e si nutre da entrambi."""" (Antonio Gentile)" -
Sguardo inquieto
Il dottor Masselli è un pediatra di mezz'età, lavora all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, svolge la libera professione nel suo studio, è sindaco in un paese della cintura, è sposato e ha una figlia. La sua vita scorre come tante sino a quando la sua assistente lo trova morto, nello studio: evirato e finito con un bisturi nel cuore. Il commissario Cantamessa è incaricato del caso e con l'ispettore Raimondi inizia a scavare nella vita del medico. Suppongono subito che l'omicidio sia stato commesso da una donna, non tanto gelosa, quanto infuriata. Mentre il commissario Cantamessa indaga sull'omicidio del dottor Masselli, l'ispettore Raimondi cerca di far luce su un'esplosione in un centro commerciale che ha provocato quattro morti, molti feriti e portato alla luce un cadavere, murato anni prima nelle fondamenta dello stabile, originariamente adibito a fabbrica di biscotti e poi riqualificato. Nell'esplosione è coinvolta anche Emma, la donna che il commissario frequenta da qualche tempo... -
Obiettivo 10. Storie di ieri e di oggi in un quartiere di periferia
Pronti via! Si parte per una esperienza che affascina a tal punto da credere utile darne testimonianza ai lettori che hanno ritenuto interessante averne una copia perché, incuriositi dal titolo, perché coinvolti in prima persona in una delle storie narrate, perché il libro è anche relax, perché gente di periferia, gente stupenda, gente che più facilmente supera le difficoltà della vita. Gente di ""Mirafiori Sud"""", quartiere situato a sud di Torino. Mirafiori Sud, tra le Circoscrizioni cittadine, è la meno popolosa anche se è una delle più estese dal punto di vista territoriale. Dispiace evidenziare che una diffusa debolezza socio - economica caratterizza sia le persone anziane che i nuclei giovani con figli. Ogni persona sente un luogo come suo, esso può essere piccolo o grande: una piazza, una via, un giardino, una chiesa."" -
Momenti teatrali
Un viaggio in treno, un gruppo di estranei nello stesso vagone, quattro chiacchiere per ingannare il tempo è una commedia in un unico atto, con quattro soste in stazioni diverse. Il libro si chiude col monologo ""Una barca a riva""""."" -
Come di vento
"Descrivere che cosa sia la poesia è tema assai complesso e ancora più ostico si rivela tentare di rivelare in che consista individualmente l'esperienza del poetare. Lungo il tempo, è ogni cosa soggetta a mutamento e la parola, soprattutto nella poesia, rappresenta il fulcro di tale processo. Il verbo si esprime attraverso immagini e suoni, che ricongiungono il lettore a luoghi reali, descritti nei versi, o a ambienti e spaziature della mente. Sia comporre che leggere poesie richiede sforzo e attenzione, dacché fra i versi risiede il miracolante prodigio, che è il mistero della parola stessa."""" (Dalla prefazione)" -
Bello più di prima
"Carla Vercelli è poetessa e pittrice dal tratto fluente e ad un tempo preciso, minuzioso che trova in brevi soste il momento dell'osservazione, della riflessione, della memoria. Nelle sue liriche, pervasa da un immaginifico che si realizza sempre su di un sostrato cromatico (come colore di fondo di una tela) emergono volumi, linee, forme (ciò è soprattutto evidente nelle poesie di viaggi e di visite a luoghi che l'hanno affascinata) che si legano, trovando momenti di particolare liricità, a stati d'animo da essi richiamati, ai tratti più prossimi della sua delicata sensibilità. In tal modo una strada, una via, una torre, una piazza, una città, un giardino si legano spontaneamente alle sensazioni già insite nell'autrice, non creano sensazione e momento emotivo estemporaneo ed estraneo, ma hanno una loro intima correlazione e corrispondenza con ciò che è presente e latente nell'autrice."""" (dall'introduzione di Francesco Fabris Manini)" -
Quattro poeti da leggere. Vol. 2
"Claudio Alciator ha pubblicato sinora dieci sillogi; ha partecipato a opere con più di uno scrittore in contemporanea; sue poesie si possono trovare in antologie di premi letterari. Giuseppe Oriente Biasi ha avuto una vita burrascosa sin dall'infanzia e sempre con l'anelito di affetti sicuri e alla ricerca di amore. Vita movimentata tanto da sentire la necessità di riassumere il suo vissuto nel libro 'Una nave per Tripoli' (sognando Melisenda), edito nel 2009 da Il Filo (Roma). Michele Calligaro da alcuni anni si dedica, e con successo, alla poesia partecipando a concorsi; suoi lavori sono presenti in antologie. Ha pubblicato le sillogi 'Pensieri come farfalle' nel 2005 e 'Come luci nell'acqua' nel 2008. Ornella Cappuccini: poetessa, narratrice e saggista, vive a Roma dove è nata. Sue poesie figurano su riviste e in varie pubblicazioni antologiche, anche con traduzioni in più lingue, e fa parte di importanti Accademie culturali. Con Carta e Penna ha pubblicato 'Vita da dinosauri in era spaziale'.""""" -
Dorino e lo specchio dei sortilegi
Età di lettura: da 7 anni. -
Via Ciano: muri e tasi! La vita trasformata
Nel centenario della prima guerra mondiale un insieme di ricordi di quei giorni ricchi di eroismo e dolore. -
Gocce di vita
"'Dire 'parole' può sembrare facile, ma non lo è soprattutto se a cercare le parole giuste (le più appropriate) è un poeta. E se si tratta di una poetessa che risponde al nome di Ines Scarparolo, il dire parole, 'solo parole' nel suo caso, risulta davvero fascinoso, elegantemente collegato ad un Io dei più sensibili e carico di significati, di incontri-scontri con un concerto di piccole-grandi verità, di attese, di risvolti umani e legati a una fede solare, a un canto dall'orizzonte ampio per amore e gioia nel dare. Se la luna srotola 'aquiloni di sogni' e 'festosa lascia / bagliori d'argento / sui fili di acqua ghiacciata / che l'inverno ricama', allo stesso tempo nei tanti quadretti lirici di Ines Scarparolo, troviamo un concerto di note in crescendo, di accelerazioni emotive dal sapore d'antan e dai contenuti mai discordanti...Come a dire che le sue parole ci obbligano quasi a fare anche nostri i suoi pensieri ridonandoci così 'fremiti / per una nuova / stagione del cuore'. Quante immagini! Quante gocce e quanti palpiti di luce! Quanta dolce intimità nel suo cantare e ricantare la vita!"""" (Dalla prefaizone di Fulvio Castellani)" -
Racconti di pianura. Storie di terra, di acqua e di nebbia
Quel lembo di pianura a ridosso dei fiumi, familiarmente chiamata dai suoi abitanti Bassa, è una striscia di terra che ha forgiato caratteri inossidabili, capaci di non arrendersi mai, eredità di un grande passato che ci ha conservato come braci sotto la cenere: sempre pronti ad avvampare.