Sfoglia il Catalogo feltrinelli041
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2521-2540 di 10000 Articoli:
-
Il quaderno del Metodo Hobart
Questo quaderno raccoglie un anno di lavoro con Gillian Hobart, il primo di una formazione che si definisce proprio nel suo carattere di permanenza e divenire. Stare accanto a Gillian è un vero privilegio. Non significa solo un apprendimento di altissima qualità, ma un entrare in contatto profondo con la danza e il suo valore rivoluzionario, con ciò che ha determinato nella cultura e nell'arte del Novecento, e con ciò che determina nella vita delle persone, abili e diversamente abili. Di questa storia, di queste trasformazioni Gillian è stata spettatrice e autrice. Gli incontri, le esperienze, gli insegnamenti sono incarnati in lei, nel suo corpo e nel suo sapere; la sua voce riecheggia nelle pagine del quaderno. -
Ma liberaci dal male... Amen!
Un vescovo italiano, protagonista indiscusso del Concilio Vaticano II, si interroga sul problema del male, pietra di inciampo per gli uomini di ogni tempo e cultura. Luigi Bettazzi impasta questo interrogativo davvero ""cruciale"""" - lo scandalo di Gesù Cristo morto in croce, vero uomo nel tempo e vero Dio nell'eternità - con osservazioni sulla sua vita personale. In un percorso ricco di stimoli e di provocazioni fra il filosofico e l'autobiografico, il libro si conclude non a caso con l'Amen, cioè con l'atteggiamento fondamentale della gratitudine, esattamente come la preghiera insegnataci del Maestro."" -
La musica del vigneto
"La musica del vigneto"""" è un romanzo d'impronta suggestiva, in cui vengono portati allo scoperto gli aspetti dell'esistenza, dai più delicati ai più intensi e profondi. Tutto è avvolto da una musicalità inconsueta di stati d'animo, che vengono fecondati dall'amore e dalla cultura, in una rigenerazione continua. Molte azioni del passato segnano il futuro, come momenti messianici che ridonano speranza e fiducia. La musica del vigneto tratta le vicende di una vita che ha ridato stupore e gioia nel ritrovare aperture e stimoli, suscitati da un evento prodigioso in un alternante percorso di continuità, in cui i personaggi svelano, come la letteratura e l'arte, spiragli e suggerimenti fondamentali. L'anima prova nell'amore un'esuberante libertà!" -
Giardini di agrumi nel paesaggio di Sanremo. Coltura e varietà nei secoli XII-XIX
Secoli di florida produzione di aranci, cedri, limoni e altre specie agrumicole sono trascorsi prima della fine del XIX secolo, quando la ferrovia ma soprattutto una cospicua e rapida espansione edilizia hanno sostituito una realtà paesaggistica del territorio rivierasco dove gli agrumi erano l'elemento dominante dell'agricoltura e del commercio locali. A questa storia si è dedicata con grande perizia e cura, la paesaggista Dott.ssa Irma Beniamino che dopo la tesi di Laurea, premiata dall'Università di Torino con la dignità di stampa, ha per vari anni continuato ad esplorare biblioteche, musei, archivi pubblici e privati alla ricerca di notizie utili a ricostruire i vari aspetti tassonomici, agronomici, produttivi e commerciali di un importante indirizzo colturale oggi praticamente scomparso. Al termine del privilegio di una ""prima lettura"""" di quest'opera ritengo di poter affermare che la Comunità sanremese deve riconoscenza alla Dott.ssa Beniamino per avere con pazienza e competenza esaustivamente ricostruito una pagina così importante del suo passato."" -
Una visita a San Leo. Nuova guida illustrata
Essendo avanti con gli anni, uso fin dall'adolescenza ad illustrare ai forestieri, ma anche ai miei concittadini, qualora sollecitato, la realtà storica di questa città-fortezza, nutrito da innumerevoli letture di storia locale e da fitti colloqui in gioventù con gli anziani più affidabili, sento il bisogno di presentare in uno scritto un itinerario completo del mio borgo-città dove la guida sono io stesso. (...) Questo non vuole essere un libro di storia, ma il compagno di una gita dove gli eventi bimillenari sono spalmati fra le viuzze di un piccolo centro incontrando l'artigiano, l'artista, il fornaio, il tabaccaio, il ristoratore; dove fretta e orario sono banditi, dove si contempla e si respira la natura, l'arte, il passato non staccato dal presente; dove la riflessione e la contemplazione si accordano placidamente ad uno sfizioso spuntino o ad un buon gelato. Foto di Gianni Valentini. -
La bellezza della solitudine
Solitudine e essere soli; si possono considerare sotto vari aspetti, di frequente come momenti disagevoli ai quali si vorrebbe sempre sfuggire. Ma esiste anche una solitudine che può essere sperimentata come positiva capovolgendo i caratteri propri della sua negatività, con la consapevolezza di una realtà che sappiamo essere inevitabile. Si tratta di percorrere un cammino che inizia dall'infanzia e procede per tutta la vita. Un cammino proficuo attraverso il dialogo con se stessi, alla ricerca di una vera identità, una sana autostima, in armonia con il mondo che ci circonda. Anche soli ma non dispersi nella solitudine; soli ma liberi e aperti alla vita. -
La prova del tempo. Si fa sera. Un itinerario di fede
Questo libro abbraccia tutta la vita, inserita nel tempo, dal nascere del corpo e dal nome che viene dato, alle relazioni che intreccia, nella famiglia in cui è inserito e nella società in cui si impegna, fino a dopo la morte. Nella vita quotidiana, fatta di casa, di cibo, perfino di gatti, di gerani e di basilico. Carla Cagnaroni - da nonna - ripensa al suo passato e si proietta nell'avvenire. Si rivolge in primo luogo agli anziani, per far sentire loro che Dio li ama e li accompagna anche nei momenti più difficili. Ma si rivolge a tutti, perché questi temi van presi in considerazione in ogni età della vita. Forse è un libro non da leggere tutto d'un fiato come un romanzo, ma da centellinare capitolo per capitolo, da gustare come si gusta una poesia. Prefazione di Luigi Bettazzi. -
Apocalisse. Messaggio di speranza
L'""Apocalisse"""" è tra i libri più difficili della Bibbia, probabilmente il più difficile da interpretare. San Gerolamo diceva che ogni sua parola è un mistero. È difficile da comprendere ed è problematico il suo influsso sulla vita dei singoli e della comunità! Fu nella mia esperienza di vescovo che, impegnato a svolgere ogni anno un corso di """"letture bibliche"""" nella mia città, venni indotto una volta a leggere e a commentare l'""""Apocalisse"""". Secondo l'antica tradizione monastica, sono tre i momenti di un confronto con la Bibbia: la lettura, la riflessione, la preghiera (nella tradizione: lectio, meditatio, contemplatio). Ma qualunque sia la """"lettura"""" dell'Apocalisse, pur con diversi livelli di approfondimento, mi sono convinto che sia possibile per chiunque fare una seria meditazione ed un'efficace contemplazione."" -
Il Mosè di Filone. Re sacerdote legislatore e profeta nell'ambito del giudaismo alessandrino
Per Filone, Mosè riveste 4 funzioni: è re in quanto capo del popolo; come tale esercita prescrizioni e divieti per cui gli è necessaria la conoscenza della legge e, infatti, è legislatore; deve poi disporre le cose umane e le divine: di qui il ruolo sacerdotale. Infine, tramite la capacità profetica, egli può ""divinare ciò che non si comprende con il ragionamento"""". Se le funzioni di legislatore e di profeta appaiono di immediata comprensione rispetto al testo biblico, meno evidenti sono i ruoli di re e di sacerdote. Perché Filone li introduce? La mia ipotesi è che il contesto storico e filosofico in cui si muove induca Filone a delle rappresentazioni particolari di Mosè, a delle attribuzioni che si spiegano sullo sfondo dell'Alessandria del I secolo. Esse rinviano a tesi e teorizzazioni del periodo oltre che al testo biblico di riferimento. In particolare, le funzioni di re e di sacerdote vanno viste in relazione a tesi medio platoniche, ai Trattati pseudo pitagorici sulla regalità e alle teorie stoiche relative alla legge scritta e alla legge naturale da un lato, alle descrizioni di autori giudaico ellenistici quali Artapano o Ezechiele tragico, da un altro."" -
Genesi I-II. Filone, Origene, Walther Benjamin
Testo greco del ""De opificio mundi"""" di Filone; traduzione latina di Rufino delle """"Omelie"""" di Origene sulla Genesi e frammenti greci superstiti del """"Commentario"""" di Origene alla Genesi; il nucleo centrale del saggio di Walther Benjamin, """"Sulla lingua in generale e sulla lingua dell'uomo"""", è un'esegesi di Gen 1-2: Benjamin legge il testo genesiaco nella traduzione tedesca di Lutero, come risulta da un esame delle citazioni."" -
Filone di Alessandria: crisi e krisis nella «Legatio ad Caium»
La ""Legatio ad Caium"""", pur non essendo identificabile come un saggio """"storico"""" ha, insieme all'""""In Flaccum"""", una sua singolarità nel complesso dei trattati composti da Filone di Alessandria. La narrazione è incentrata sugli avvenimenti drammatici inerenti alla persecuzione degli ebrei in Alessandria negli anni 38-40 d.C. Si potrebbe parlare di testimonianza di una situazione di """"crisi"""", usando un termine che attualmente ha assunto significati polivalenti e che è peraltro attestato dagli studiosi come definizione delle problematiche circostanze in cui versarono gli ebrei? Quali valenze individua in primis il lemma krisis nel lessico filoniano? La """"crisi"""" implica il manifestarsi di una krisis esistenziale e storica di cui Filone esprime nella """"Legatio"""" una chiara consapevolezza?"" -
Filone, l'eredità del tardo antico e la formazione dell'Islam
Quando mi è stato chiesto di discutere degli influssi di Filone di Alessandria sul pensiero islamico, ho effettuato qualche ricerca specifica e ho potuto concludere che, di fatto, essi non esistono. Almeno direttamente. L'orma filoniana non sembra apparire né nelle diatribe apologetiche tra cristiani e musulmani nel VII-VIII secolo, né nel processo di formazione della teologia islamica in senso proprio, il kalàm, con le due correnti maggiori della Mùtazila e dell'Asharismo. Se però consideriamo Filone nel contesto del tardo platonismo, allora la prospettiva cambia, almeno in parte. Il Neo-platonismo, più precisamente, marcato soprattutto da Plotino, ha infatti fortemente influito sullo sviluppo della filosofia islamica, la fàlsafa . Questo è un dato di fatto storiografico ormai più che acquisito. Qui si tratta, piuttosto, di ampliare il nostro punto di vista considerando, lato sensu, la questione dello sviluppo dell'idea monoteistica nel contesto del cosiddetto ""Tardo Antico""""."" -
L' esegesi Filoniana dall'inconro di culture all'incontro di tradizioni religiose: il caso delle «Quaestiones»
Il contesto all'interno del quale il presente contributo si inserisce è incentrato soprattutto sulle potenzialità di Filone alessandrino di continuare ad essere un modello per il dialogo interculturale e interreligioso, con l'attenzione rivolta in special modo al suo Mosè. Tenterò di perseguire tale linea di ricerca attraverso le Quaestiones in Genesim e in Exodum, un'opera, meno nota e studiata delle altre filoniane, che, avendo la forma di domanda e risposta, è essa stessa un serrato dialogo tra chi pone il quesito, dietro il quale l'autore può senz'altro celare un appartenente ad altra cultura o religione, e l'esegeta - Filone appunto - che risponde e chiarisce. Inoltre le ""Quaestiones"""" possono essere un buon punto di osservazione anche per un altro loro aspetto generale, vale a dire l'estrema varietà dei quesiti e dei tipi e metodi delle risposte: in essa Filone mette in mostra la propria capacità di attingere a forme, idee e contenuti, i più vari e di varia provenienza, con un'attitudine veramente versatile e dialogica."" -
Il «De vita Mosis» nel suo contesto
Pochi autori possono vantare di aver dato origine a una bibliografia tanto vasta quanto Filone, una bibliografia che spazia tra i più disparati ambiti delle scienze umane, dalla filosofia alla storia della religione, all'ermeneutica biblica, senza dimenticare la storia dell'Egitto, del popolo giudaico, dell'impero romano. Merito del pensiero originale, della varietà dei temi affrontati, della luminosa complessità, talvolta perfino contraddittoria, delle risposte suggerite di fronte ai tanti quesiti posti dal testo biblico. All'interno del suo corpus, il ""De vita Mosis"""" è una delle opere più controverse, per quanto riguarda il numero di libri, il genere, la collocazione all'interno del corpus filoniano, i destinatari."" -
Mosè, legislatore e profeta in Filone e Origene. Convergenze e divergenze nella interpretazione mosaica di due grandi esegeti alessandrini
Il Mosè di Filone e quello di Origene, i due grandi alessandrini alle prese con il massimo rappresentante della tradizione ebraica, quali i punti di contatto, quali le diversità, quanto dell'ebreo è recepito nel cristiano, quanto della tradizione giudaica è confluito in quella ecclesiale. È il programma del presente intervento, che muovendo da VM di Filone e dalle molteplici testimonianze a suo riguardo disseminate nella sua opera, si porrà alla ricerca di queste tracce in Origene. Che il cristiano conoscesse Filone è dato indiscusso, come attestano i rimandi anonimi, oltre a quelli espliciti, che Origene subisca l'influenza dell'ebreo filosofo e interprete della Scrittura, a livello di metodologia esegetica, concezioni teologiche, ideali spirituali, è stato ampiamente dimostrato da vari autori. La figura di Mosè non permette di riprendere l'intero novero di questi motivi, ma certamente fa affiorare molti di questi temi. -
Il respiro del tempo
Il romanzo ""Il respiro del tempo"""" è la storia di Gloria, una giovane ricercatrice e pedagogista, che rivela alcuni episodi del suo passato e del suo presente con spirito acceso e coinvolgente, nelle ampie vedute che descrivono il suo carattere e quello di coloro che hanno vissuto esperienze legate alla sua, con approfondimenti umani e scenari luminosi che toccano l'intera opera, ingredienti che la porteranno verso un futuro dalle tante novità in compagnia di un alter ego e di altrettanti personaggi dalle caratteristiche peculiari. è importante dare un significato al tempo e sentirne il suo respiro, intervenendo senza esitazione e misurando se stessi con slanci che richiedano impegno nel seguire le proprie passioni, mantenendo nel cuore quelle preziosità da non perdere come parte integrante dell'esistenza. Donando e amando, si affrontano piccole sfide che offrono il vero piacere della conquista, con un equilibrio di forze che vincono le incertezze da cui siamo pervasi."" -
The beauty of solitude
Solitudine e essere soli si possono considerare sotto vari aspetti, di frequente come momenti disagevoli ai quali si vorrebbe sempre sfuggire. Ma esiste anche una solitudine che può essere sperimentata come positiva capovolgendo i caratteri propri della sua negatività, con la consapevolezza di una realtà che sappiamo essere inevitabile. Si tratta di percorrere un cammino che inizia dall'infanzia e procede per tutta la vita. Un cammino proficuo attraverso il dialogo con se stessi, alla ricerca di una vera identità, una sana autostima, in armonia con il mondo che ci circonda. Anche soli ma non dispersi nella solitudine; soli ma liberi e aperti alla vita. -
Filone, il «De Vita Mosis» e i Padri della Chiesa
Il rapporto tra Filone di Alessandria e i Padri della Chiesa, o meglio, tra questi e quello, rappresenta un argomento molto vasto, che è già stato affrontato in una cospicua monografia da David Runia. In questa sede ho pensato di analizzare due tra gli aspetti che mi paiono più significativi per esemplificare questo scambio, e cioè da un lato la rappresentazione che di Filone propone Eusebio di Cesarea, che rappresenta mi pare un punto di sintesi fondamentale nel panorama della letteratura cristiana antica, e, dall'altro lato, le particolarità della Vita di Mosè, testo tra i più fortunati di Filone, e la sua influenza nell'insieme della letteratura cristiana antica. -
Tracce di Filone Alessandrino nel pensiero ebraico contemporaneo
Per molti secoli Filone d'Alessandria (20 a.e.v. - 45 e.v. circa) è stato un estraneo nel giudaismo rabbinico. Tuttavia, dopo la sua riscoperta nel Rinascimento, il pensiero di questo gigante della simbiosi giudaico-ellenistica è tornato ad essere oggetto di studio e di apprezzamento anche nell'ambito del pensiero di Israele. Molte sono le tracce di tale recupero nelle opere di rabbini e filosofi ebrei del Novecento: da Elia Benamozegh a Hermann Cohen, da Rav Avraham Kook a Lev Sestov, da Rav HaNazir a Hans Lewy, i concetti di Logos e di legge naturale sono stati ripresi proprio alla luce degli antichi scritti filoniani; il metodo allegorico è stato rivalutato offrendo stimoli ai nuovi approcci ermeneutici; la distanza tra platonismo alessandrino e insegnamenti talmudici è stata accorciata mostrando sorprendenti punti di contatto. Ecco un affascinante percorso che mostra quanto Filone sua ancora presente, e soprattutto stimolante, nel dibattito ebraico contemporaneo. -
Abramo nella tradizione islamica e in Filone. Elementi di convergenza e di divergenza
La figura di Abramo è centrale nella tradizione islamica: è l' emblema del monoteismo, ed a lui in certo modo si ricollega la missione (ris?la) del Profeta Muhammad nella misura in cui questi si presenta come il restauratore del monoteismo di Abramo. Se ne rinvengono tracce nel rituale della preghiera musulmana, e soprattutto nei riti del pellegrinaggio islamico. Per quanto ne sappiamo, non è documentata alcuna conoscenza di Filone Alessandrino presso i filosofi arabi. Più interessante appare una ricerca sulle convergenze e divergenze dei punti di vista che prenda in considerazione Filone come esegeta ebraico, assai più che come filosofo dell'età ellenistica. La lettura del De migratione e del De Abrahamo, nonché del Quis rerum divinarum heres sit, ha evidenziato una modalità esegetica che può trovare una corrispondenza con quella del Sufismo, ed in particolare con il commento coranico attribuito ad Ibn ?Arabi, nel quale, come in Filone, la rilevanza di Abramo come personaggio storico si dissolve di fronte alla sua caratteristica di emblema della condizione umana rispetto alla divinità, e di ciò che questo comporta. Sono presi in considerazione i passi coranici che alludono a tre momenti fondamentali della ierostoria abramica, che sono anche oggetto dell'esegesi di Filone: Cor., 6.76-79, sulla ""scoperta"""" del monoteismo; Cor., 11.69-73 sulla visita degli Angeli e l'annuncio della nascita del figlio; e Cor., 37.102-106, sul sacrificio di quest'ultimo.""