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I rintocchi del sole sono rugiada
"Già le prime poesie di questa nuova silloge (corposa e assai ben articolata) evidenziano il linguaggio del cielo che accompagna i rintocchi del cuore di Nerina Anastasi, una poetessa che si emoziona e che ci emoziona ad ogni sguardo che vada ben oltre l'azzurro che suggerisce d'un subito amore, ricordo, condivisione, fremiti costanti ed una volare leggero, suadente e genuino che si susseguono sulla tavolozza (coloratissima) dell'animo con guizzi ed accelerazioni carezzevoli. C'è un parlare spontaneo con quel """"tu"""" (il suo grande amore che è volato via, verso l'alto, otto anni or sono ed a cui Nerina Anastasi si rivolge attingendo emozioni e sogni luminescenti), un """"tu"""" che è presente e che la sollecita a scrivere, a mettere nero su bianco ogni e qualsiasi attimo del suo vivere, del suo navigare tra le bellezze del mare, l'azzurro cristallino del cielo siciliano, l'ebbrezza ardente di quei frementi baci che ancora vivono sulle sue labbra..."""" (Dalla prefazione)" -
La via della seta. Sete di conoscenza
Gli appunti e le riflessioni sul viaggio in Uzbekistan, che ho fatto nel settembre 2019 con l'Associazione di Volontariato Auser (Autogestione Servizi) di Cittadella, sono diventati di settimana in settimana un racconto sempre più composito grazie alla lettura di alcuni libri suggeriti dall'accompagnatore dell'agenzia di viaggio. Il testo è stato così integrato con approfondimenti storici, sia sui luoghi sia sui personaggi, e con elaborazioni personali su temi esistenziali e di attualità. Ho cercato di mantenere un sostanziale equilibrio fra le diverse componenti alternandole fra loro. Ne è sortita una sintesi, densa non solo negli aspetti cognitivi e descrittivi, che propone anche meditazioni e stuzzica la curiosità, racchiudendo in poche pagine l'essenza di un mosaico variegato. Partendo dalla ""Via della Seta"""", e seguendo un percorso piuttosto personale, l'obiettivo che ho voluto perseguire è una vera e propria ricerca per saziare la """"Sete di Conoscenza""""."" -
Imparare ad imparare. Scheda operativa ed esercizi comunicativo-espressivi guidati. Ediz. per la scuola
Il presente è un testo di didattica trasversale a tutte le discipline, utile per ogni ordine e grado di scuola. Fornisce un metodo efficace per la stesura di riassunti e temi; per la compilazione e realizzazione di tabelle, mappe concettuali e diagrammi processuali; per impostate ricerche. Non tralascia il cooperative learning e il brainstorming. Nelle prime classi imparano a costruire in modo vario ed elastico il periodo articolando più proposizioni; per i più grandi diventa un esercizio dialogico/dialettico in cui si pone l'accento sui campi semantici fino a divenire, per i più adulti, la flow chart del processo linguistico dei vari idiomi (tanto occidentali quanto orientali) utilizzabile come metodo di analisi del pensiero espressivo di quel popolo e di quella cultura nonché strumento di correlazione e traduzione. Per tutti aumenta la capacità grafica (disegnare e colorare), la creatività, la comunicazione per immagini e può essere applicato come metodo di analisi singolo e di gruppo. -
Parole in libertà
«Leggendo le sue poesie, continuo a domandarmi come sia riuscita a mantenere la grande forza d'animo che si nota in lei nonostante le avversità affrontate. Certo ha avuto i momenti di sconforto, di scoramento profondo, come trapela dai suoi versi, ma ha prevalso la speranza che ""l'atmosfera cupa"""" che """"intirizzisce l'anima"""" si sciolga in attesa """"che arrivi la luce dei raggi del sole e ci si risvegli dal torpore"""". D'altra parte, per Piera """"vivere è partecipare, gioire per sé e per gli altri, soffrire per sé e per gli altri. Manifestando questi sentimenti"""". Oggi, saggia e con i capelli bianchi, suggerisce di """"vivere al momento e, se è bello, goderlo, assaporarlo fino in fondo. Perché è breve. Non dura, dura lo spazio dello sbocciare di una rosa, il tempo del profumo di un fiore che ti inebria o l'affacciarti notturno su un prato pieno di lucciole. Consapevole che tutto passa."""" Struggenti i versi in cui esprime la propria profonda partecipazione al dolore e alle sofferenze causate dalle guerre, alcune ormai lontane """"...ha fertilizzato col sangue di giovani vite spezzate l'erba rigogliosa"""", e altre purtroppo attuali...» (Dalla presentazione di Albertina Zagami)"" -
Cristalli di rugiada. Sillabe di eternità
"Vivo a Torino, con la mia famiglia, lavoro in un grande ospedale cittadino e continuo a sognare una casa in campagna... Un foglio bianco da riempire può diventare un veliero carico di sogni, promesse, ricordi in grado di viaggiare in libertà, tracciando rotte infinite. Questa silloge di racconti è stata pubblicata a seguito della vincita del concorso letterario Città di Pianezza 2019; l'incipit del primo racconto, intitolato: Sui tuoi passi, con coraggio. Pensavo di essere solo...Avevo deciso di rinunciare a tutto pur di mantenere in vita l'eredità che ci avevi lasciato. Anche Angela ci aveva provato, poi il desiderio di una vita serena aveva preso il sopravvento, lontana dalla paura e così si era trasferita seguendo il suo compagno. Una nuova vita al di là dell'oceano, una grande fattoria, grandi distese verdeggianti e la sicurezza di poter difendere la propria terra. Avevo dodici anni quando per la prima volta mi hai fatto salire su con te al pianoro. Mi hai svegliato alle quattro del mattino e mi hai detto di seguire la mandria. Ero orgoglioso, felice. Ero diventato finalmente un uomo...""""" -
Carnevale di Likilu Nefato. ovvero, l'Italia a Parlamento
Non è facile entrare nel vivo della poesia di questo autore italiano che usa uno pseudonimo decisamente strano e, al tempo stesso, stuzzicante. Va detto, comunque e subito, che i versi risultano forti, intensi dal punto di vista dei contenuti, quasi un concerto che si rinnova ad ogni appuntamento, ad ogni sosta riflessiva e tonificante, fatta di immediatezza e di sottile ironia. Anche i personaggi chiamati in causa, e che in pratica fanno parte di un Carnevale che ha preso corpo entrando a contatto diretto con la realtà che ci viene offerta dall'oggi politico, sociale, culturale, storico... hanno la stessa fisionomia. È un gioco sottile, questo; un gioco che Lercherich vive en plein aire e di cui si avvale per cavalcare alla grande l'ieri, la voracità di chi vorrebbe il tutto e subito, di chi non ha tempo (a suo avviso) per meditare, per offrirsi alla società nel segno di un possibile dopo che, purtroppo, corriamo (e non da oggi) il rischio di vederci sfuggire dalle mani. -
Le lacrime del sole
Ho ritenuto bello dare al mio volumetto il titolo: ""Le lacrime del sole"""" perché credo nell'azione benefica, rigenerante e riequilibratrice del sole su ogni essere vivente. Attraverso le emozioni delle quali il meraviglioso astro ci elargisce, l'anima può finalmente sentirsi libera, in armonia con se stessa e con gli elementi dell'universo. Mi sento di poter scrivere: """"E dopo la tempesta che vide cose strane, risplenderà l'azzurro meae lacrimae solaris."""" La mia poetica si accosta ai toni dolci dei poeti decadenti e crepuscolari. È evidente l'influenza di Giovanni Pascoli, specie riguardo alla musicalità dei versi, nonché di Guido Gozzano, relativamente ai testi dal linguaggio pacato e malinconico. La mia formazione culturale, rientra in un'etica che, alla luce del Cristianesimo approfondisce i rapporti individuali sulla base di una legge morale."" -
Caput Mundi
Caput Mundi è una raccolta ibrida che riguarda personaggi storici, contemporanei ed alcuni di fantasia, nativi di Roma o a Roma strettamente collegati. Raccolta ibrida perché contiene poesie, narrativa breve, saggistica breve, recensioni estese anche ad alcuni locali caratteristici di Roma e dei Castelli Romani. Caput Mundi si apre e si chiude con i versi di: ""Arrivederci Roma"""" di Renato Rascel- Garinei e Giovannini."" -
A Diego
Grazia tesse in versi uno struggente dialogo con il compagno ammalato: -
Scrivo e scriverò di te
Raccolta di poesie in dialetto reggiano e italiano, dedicate al grande fiume Po e alle tradizioni. -
Anghelika
Inizia con un sogno e termina con il risveglio, la nuova fatica poetica di Alessandra Palisi. In tale spazio temporale, in un certo qual modo, si muove un concerto di momenti lirici che si concretizzano musicalmente nel segno di una bellezza espressiva che colora il cielo, e il cuore, del lettore con tonalità alte, vibranti di luce, di autentica gioia... Il percorso, che si apre con ""canti angelici e dolci melodie"""", si struttura via via fra il candore di un'alba ed il frastuono iridescente di un tramonto, testimone silente di giornate calde e vibranti."" -
Pensieri come respiri
"Caro pubblico, sono Biagio D'Anna e a voi mi presento come dedico con attenzione ed amore ciò che ho sentito, raccogliendo durante il percorso della mia vita, descrivendo con l'anima i versi di un mondo inquadrato a largo raggio, dove all'orizzonte delle vedute ognuno di noi, scavalcando, si può ritrovare a volte nudo, spoglio d'ogni indumento materiale, avvertendo la voce di un'umanità per sintonie sull'onda vicina, aprendoci alle varie correnti di una frequenza e non chiudendoci da sordi, muti e ciechi, quando assistiamo da indifferenti alla sorte di chi ancora oggi sopporta un peso da pagare ai comandanti del denaro. La vita va goduta dall'alba al tramonto coi suoi colori ad un nuovo giorno, il nostro tempo con le sue sfumature, quando prendono in volo la nostra anima e decolliamo leggeri come gabbiani, sognando, vedendo dall'alto, approdando nei luoghi dove troviamo la nostra serenità come pace da un mondo con i suoi inquinamenti, con le sue frenesie e nessuno può contraddire il nostro spazio, noi l'infinito di un attimo, come magia ad un lampo, come fiaba a lieto fine.""""" -
Diario breve. Un piccolo bucaneve
Diario breve è realmente un diario e rappresenta un momento di vita importante. Un pugno di giorni. Un pugno di giorni in cui riaprire la porta di una vecchia soffitta dimenticata per ritrovarsi di nuovo a vivere una storia - un sentimento; ritrovarsi. La storia si racconta non raccontandola e si legge non leggendola, è data dalla sequenza evocativa di immagini - bozzetti che via via si schiudono dall'animo che ha voglia di comunicare: ora in forma di poesie, ora di racconto o breve saggio, di articoletto o prosa... componimenti. Il cuore del racconto!? Nell'inverno dei sentimenti ha fatto capolino un bucaneve, un delicato fiocco di neve... L'autrice Fabiana Scapola estrae dal suo sesto libro ""Argilla"""" questo piccolo bucaneve che dà spazio alla sua identità sociale relazionale, la posizione sentimentale in cui si ritrova, si rivede, si riconosce... lì si sente a suo agio lei che fin da adolescente si sentiva dire """"..se tu fossi un ragazzo mi metterei con te!"""". Fabiana insegnante e geologa, scrittrice per voglia comunicativa, festeggia con questo componimento breve il suo nuovo sì alla possibilità sentimentale di ritrovarsi in coppia per aprire all'amore."" -
Graffiti d'amore
«È da diversi anni che seguo la poesia di Nerina Anastasi, una poetessa dal calco inconfondibile per la sua semplicità espressiva e per l'armonia totalizzante che fuoriesce dalle sue immagini, dai suoi voli dentro il cuore, dal suo cantare a voce piena la bellezza dell'amore, dello stare assieme, del ricordare, del sognare chi non c'è più, dello sprofondare in un sorriso liberatorio, del trovare sempre e comunque la forza per rinascere e stringere la mano ad ogni speranza di luce... A mettermi in contatto con Nerina Anastasi era stato il poeta siciliano Pietro Testaverde, dalla grafia quanto mai efficace e ricca di pathos. Mi ricordo, al riguardo, alcuni suoi versi (""Come sarebbe dolce riposare, / magari come foglia accartocciata/ e secca, da bava di vento / sollevata, nell'intricato / ricamo dell'immenso"""") e comprendo appieno il perché Nerina Anastasi lo consideri il suo mentore e il suo punto di riferimento in campo letterario.»"" -
Le edicole votive nel Cosentino. Tra storia e memoria
Oggetto di questa ricerca sono le edicole votive nel Cosentino. Si tratta di edicole sacre, espressioni particolari di religiosità privata, collettiva e popolare che punteggiano anche il territorio di Cosenza e della sua provincia, sia nel suo tessuto urbano sia in quello rurale, con il compito di proteggere il luogo sul quale sono state edificate. Per la trasformazione che il territorio ha subito, molte edicole votive sono andate perdute o è presente soltanto la nicchia vuota, senza l'immagine sacra originaria (spesso una scultura in gesso) sui muri delle case urbane o tra i ruderi di un tabernacolo ai margini delle strade o dei campi. I temi iconografici sono disparati all'interno delle città e dei borghi; più ristretti invece, nel territorio rurale. Sulle facciate delle case rivestono una triplice funzione: mettere in evidenza la propria devozione alla Madonna o ad un determinato santo, rendere riconoscibile un edificio e proteggersi dalle disgrazie. Altre volte le immagini sacre costituiscono (e costituivano in passato) l'adempimento di un voto per grazia ricevuta (ad esempio, essere scampati ad una malattia o ad un incidente). -
Carnia: pagine dell'altro ieri
"Della Carnia (la mia piccola patria) ho cominciato a scrivere in tempi assai lontani. Non avevo ancora vent'anni e scoprirne i suoi secolari segreti, le sue inconfondibili bellezze e verità, le sue tradizioni e la sua storia, è diventato via via un fatto quotidiano. Lo facevo quasi per gioco, ma era un gioco decisamente serio e impegnativo. Lo facevo, forse, anche con una certa incoscienza, senza pensare che avrei potuto scontrarmi con chi ne sapeva più di me e si riteneva, al riguardo, uno dei capisaldi a livello di cultura e di preparazione. Con gli anni, come sempre accade, ci ho preso gusto a curiosare ed a mettermi in discussione, pur nella consapevolezza che non tutti sarebbero stati in sintonia con le mie intenzioni, con le mie ricerche e con le mie successive riflessioni, magari scontate. Il dado era stato tratto, per cui gli articoli vennero ospitati sulle pagine dei giornali, soprattutto della nostra regione, con sempre maggiore frequenza. (Dall'introduzione dell'autore)" -
Per favore non parliamo di virus
Villa Maddalena, una residenza per anziani situata su una delle colline che circondano Firenze, è sconvolta dal virus che miete diverse vittime tra gli ospiti della struttura. Sei anziani sopravvissuti alla pandemia, Carla, Mario, Piero, Enrica, Guido e Anna, sulle orme dei giovani che diversi secoli prima, durante una pestilenza, avevano raccontato le novelle del Decamerone, decidono di scrivere racconti da condividere con gli altri. Vengono fuori 21 racconti che non hanno un tema preciso: ci sono gialli, racconti d'amore, storie personali, storie di vita vissuta, racconti sullo sport. Alcuni sono leggeri e strappano sorrisi, altri sono profondi e fanno riflettere. È passato qualche mese e il virus ha perso un po' della sua forza. Durante la giornata di Ferragosto, che gli ospiti festeggiano insieme ai parenti nel giardino di Villa Maddalena, i sei autori ricevono il libro dove sono pubblicati i loro racconti. ""Questo è solo l'inizio"""" esclama Carla. """"Abbiamo tanto tempo da stare insieme, perché i nostri parenti alla fine della festa se ne andranno e, non fatevi illusioni, ci lasceranno qui""""."" -
Consonanza di fatti
Questo romanzo è il premio per un racconto classificato al primo posto al Concorso Prader Willi 2020. Prader e Willi sono gli studiosi che per primi hanno descritto la sindrome di una rara e pericolosa malattia genetica che prende il loro nome e colpisce un bambino ogni 15000 nati. Giacomo alla morte dello zio riceve in eredità un'antica casa presso il porto di Catania e, assieme, una cassetta di sicurezza in cui è conservato un medaglione di nessun valore venale. Eppure per più di duecento anni il medaglione è passato di mano in mano in famiglia, da un antenato all'altro, come fosse una reliquia. Cosa c'è di tanto prezioso nell'oggetto? Passo dopo passo Giacomo scopre la vita avventurosa, e non conosciuta in famiglia, di un antenato medico e farmacista, rivoluzionario un po' per convinzione e un po' per amore, vissuto a cavallo tra il '700 e l'800. -
Io e la governante. I miei giorni del coronavirus come li ho vissuti
La protagonista di questo libro, omonima dell'autrice, ama scrivere. Una scrittura che diventa terapeutica in presenza della pandemia che, ormai da mesi, ha messo a soqquadro il mondo intero. La bolla luminosa, nella quale si era rifugiata, comincia a ingrigire con l'avvento del coronavirus, l'isolamento nella sua casa diventa una sorta di solitaria prigione. Lei continua a leggere libri, segue qualche programma alla TV, chatta con amici, risistema armadi, sperimenta ricette e comincia a scrivere in un diario il suo vivere e il suo sentire. Che altro fare? Condividere i muri bianchi del suo appartamento con una coinquilina, ad esempio. Nella sua casa entra così La Governante. Un rapporto iniziale non facile con una sosia speculare fisicamente, ma rigorosa e determinata nel rintuzzare ogni suo scoramento o tendenza a rinchiudersi a riccio. Candidamente divertita, lei racconta ad amici e parenti che, l'essere spronata di continuo da questo personaggio immaginario, giova al suo quotidiano. Ne è uscito un diario dove si parla di prigionia e liberazione, di giorni e di notti, di scoperte e di ricordi, di rapporti umani cambiati, di cancelli del suo amato parco di nuovo aperti. -
Nell'ora incerta prima del mattino. Poesie per un anno
Dalla prefazione dell'Autrice: ""Poesie per un anno. Parole che mi hanno accompagnato settimana per settimana nel lungo anno DuemilaVenti, pubblicate sul settimanale online Aci Castello Wordpress nella mia rubrica UN MARE DI PAROLE. Liriche che hanno fatto compagnia ai miei lettori, a scandire settimane difficili, chiusi in casa ad aspettare una primavera che stenta ancora ad arrivare. Se è vero che la poesia è una forma d'arte che crea, con la scelta e l'accostamento di parole in cui il significato si lega al suono musicale, forse questo è il motivo della scelta di esprimermi in poesia. Credo fermamente che l'esprimersi in versi sia l'unico modo per racchiudere nella penna le potenti qualità della musica e riuscire così a trasmettere concetti e stati d'animo in maniera più evocativa e potente di quanto si riesca a fare con la prosa. E allora arditi lettori, leggete e ascoltate, aprite il cuore, lasciatemi entrare, e forse dopo ciò che ritroverete vergato sul foglio bianco prenderà un altro significato... il vostro!""""""