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La stagione delle nuvole
«""La poesia è impegno e fatica, in quanto i versi nascono da un'emozione, potremmo dire da un brillio della realtà in rapporto al nostro stato d'animo"""", ha scritto Rosa Elisa Giangoia in un succoso libriccino alcuni anni or sono. Un tanto vale anche per la poesia essenziale di Alessio Lo Prete che riesce alla grande a sostanziare le emozioni, i corsi e i ricorsi di una realtà vissuta o rivissuta dando spazio ad una sintesi voluttuosa di felicità, di ricordi, di tuffi leggeri e pregnanti in direzione del tempo che cambia assai spesso rotta costringendo, un po' tutti noi, a leggersi dentro usando le emozioni come diario aperto e strumento di fioritura intima e dialogante. Versi brevi, i suoi, ma testimoni di una serie di mulinelli interiori che poi ha dato il via libera ai """"lembi sparsi di cielo"""" tra le quinte del buio e il retro della propria maschera, ai tanti segreti che marchiano di sé incontri, le rughe del tempo che corre e non dà tregua, l'ignoto che ci troviamo a dover esplorare...» (Dalla prefazione di Fulvio Castellani)"" -
Il viaggio della vita
«(...) nel ""viaggio della vita"""" che Maria Cervai ha vissuto e sta vivendo nel segno di un'armonia intima, ricca di sfaccettature, di attese, di piccole-grandi soddisfazioni. Parte il suo discorso dalla festa di San Martino che conclude (o concludeva) il ciclo dei lavori agricoli affermando: """"Vendemmia, vino / lavori ultimati / inverni felici / che non vi ho mai scordati..."""" e prosegue come avesse dinanzi a sé la realtà vissuta da profuga istriana """"senza casa, senza focolare""""... È una poesia forte, la sua, ma è una poesia che trasmette speranza e dialogo, strette di mano sincere, sguardi che vanno oltre il presente attuale marchiato dalla pandemia, da quell'indiavolato Covid 19 che ci ha messi in una lunga quarantena e che ci ha costretti, non a caso, a stringere la cinghia ed a diventare un po' più altruisti ricordando che """"le nostre vite / sono sospese / negli abissi dell'inferno""""...» (Dalla prefazione di Fulvio Castellani)."" -
Nostalgie di campane al tramonto
"Seduto, novant'anni trascorsi, davanti la porta di casa/ che quasi le macchine ti sfiorano/ ascolti rumori nascosti/ dal ponte e dal ruscello/ che scorre monotono/ a note confuse/ con impennate improvvise: l'acqua crea rumori che abbracciano la mente ed il cuore"""" (Seduto, di Calogero Cangelosi)." -
Ai miei eroi
La lettura di questo libro è stata per noi valida alternativa alla consueta tisana rilassante, facendoci addormentare con labbra disposte a gondola e non ad attaccapanni. Gina e Gino Racconti quali fiori di campo dedicati con affetto, emozione e tanta simpatia, ad alcuni miei eroi. Appunti sulla loro umile ma intensa vita, la cui lettura è consigliata a lettori e lettrici non imberbi ma maturi. Per capirci, già beneficiari di una meritata generosità dall'Inps, di sconti datati all'ingresso nei musei, o prossimi a festeggiare nozze di alto valore. Gli altri, leggano pure se vogliono. Avranno modo di scoprire, apprezzare o compatire, anziane vicissitudini umane, e l'autore. -
Paroledetteincuore
Dalla prefazione di Fulvio Castellani: C'è un rincorrersi soffuso e brillante talora nelle immagini che scandiscono le emozioni e i sogni di Vanni Giovanardi. Un insieme, questo, che avvalora il vento che scompiglia labbra ansiose e che lascia intendere quanto la poesia dell'amore e della simpatia sia in grado di catturare a sé ricche porzioni di bellezza intima e di carezze espressive che vanno oltre il concreto, i sogni e le ""lune tonde"""". In questa direzione si sviluppa e si dilata l'intero corpus di questa silloge, come a dire che la poesia nasce e si concretizza sul filo di una primavera costante di profumi, di viali luminescenti, di traiettorie gonfie di sospiri e di braccia che si allargano e si congiungono nel segno di un inventario di luci, di colori, di sguardi, di risvegli, di """"minuscoli battiti di ciglia"""", di """"piccoli calcoli, piccoli divertimenti""""..."" -
Oltre l'uragano
«Una breve silloge poetica per evocare il passaggio attraverso l'uragano pandemico che ci ha travolto in questi due anni. La silloge è divisa in tre parti ciascuna contenente 10 poesie. La prima decina vuole esprimere le sensazioni e le emozioni precedenti il Covid nella vita quotidiana. La seconda parte cerca di trasmettere i sentimenti di fronte all'evento pandemico, La terza parte è dedicata al risveglio dello spirito nel momento della ripresa di una vita normale dove ogni cosa ritorna al suo posto e le sequenze della vita ricominciano a scorrere sul palcoscenico dell'esistenza». -
Vita asimmetrica
«In ogni suo passaggio di interpretazione di momenti direttamente vissuti o di osservazione della realtà fattuale, i versi ci spingono a guardare dentro e dietro le parole, e si è presi emotivamente dai contenuti che sorreggono il pensiero di fondo, che è quello proprio di ogni persona quando pone a se stessa e agli altri le riflessioni su come l'umanità sta su questa Terra. Si rinvia per questo a: ""Umano, solo umano"""", là dove si dice: """"Un desiderio, quello di durare/ che nel tempo s'è imposto e vince/ ma umano/ solo umano/ che per essere così umano/ ha rovinato l'esistente/ il cui ambiente/ non era, non è, solo umano/ né così... umano"""". È un percorso non facile, spesso accidentato, che Atz affronta con capacità e audacia, dando al suo pensiero poetante un'anima alle distorsioni della vita del passato e del presente, alle dipendenze e interdipendenze, a quelle 'asimmetrie' della vita, in un panorama di ragionamenti, filtrati dalla collocazione di versi e parole, che hanno il bagaglio di contenere 'pillole di saggezza', tra le contraddizioni e i misteri che governano l'umanità e il mondo» (Dalla postfazione di Mario Bello)."" -
L' inverno che divampa
«Le opere contenute in questo volume nascono, (...), dalla contemplazione del mondo reale, ri-creato alla luce della mia struttura emotiva e culturale. Le liriche sono, pertanto, frutto dell'incontro di immagini provenienti dalla realtà (sperimentata o immaginata) con la mia capacità, che è quella di cui ogni uomo - in diverso grado - è dotato, di tradurre le stesse in linguaggio poetico. Tuttavia, al di là delle mie brevi riflessioni, spontanee e senza pretese, sulla poesia e sul linguaggio che la caratterizza, credo che lo scopo ultimo del poeta sia quello di trasmettere al lettore, almeno in parte, le emozioni che gli hanno consentito di sperimentare l'estasi della poiesis o, almeno, l'illusione della creazione. » (L'autore). -
Pagine di diario
"Un angelo con problemi biliari. Alieni, imberbi e sofferenti. / Giovanile esperienza mistica. Un piccolo presepe spento. / Impariamo dagli animali. Non si vive di solo lavoro. / ...""""." -
La bella scuola
Tante scuole di Torino un furioso andirivieni, una corsa senza freni, tra modelli di lavoro grandi giochi - forti suoni favolose incomprensioni... Come la scuola può essere piacevole e impegnativa, stimolante e allegra, giocosa e istruttiva. Una raccolta di filastrocche per bambini ma... non solo, arricchita dalle illustrazioni dell'autrice. Ha sempre cercato di sintetizzare la passione per l'Insegnamento con la passione per l'Arte, trovando un filo conduttore nell'opera di Arno Stern. Età di lettura: da 3 anni. -
Sono ancora vivo
«È un percorso poetico, quello dell'autore Calcagno, molto personale e a un tempo interessante, in quanto il suo sentiero ha i passi dell'io, tra ombre e amore, oscurità e speranze, presente e passato,... alla ricerca di un 'chi sono' (che è un 'chi siamo', in una sorta di 'io collettivo'), che è la costante dell'uomo quando si guarda, si osserva, si interroga, e in quell'accorato 'sono ancora vivo' del titolo dato alla silloge, il poeta in definitiva ricerca se stesso, per dare spessore e colore alle sue ansie e inquietudini, come ai suoi sentimenti ed emozioni. Se la sua vita, come gli appare, è ""un cumulo di polvere/su cose fuori posto"""", con riguardo all'io, che è poi l'uomo visto nella sua contemporaneità e al pianeta nel suo dissesto, il riferimento costante a se stesso - in un plurale maiestatis che connota l'intera umanità - porta il poeta a considerare l'io-noi, malinconicamente, come fiori che """"ridono/al vento/ignari/del loro/colore"""".» (dalla prefazione di Mario Bello)"" -
Alba rosata
«Eccoci davanti all'ennesimo lavoro, al sublime telaio d'arte poetica e letteraria dell'autrice, la Prof.ssa Maria Elena Mignosi Picone, che da novella Aracne, l'eccellente e mitica ricamatrice dell'antichità, dispone ed accosta sapientemente, quali fili policromi a diverse trame di tessuto, sentimenti, pensieri e sensazioni del suo sensibile animo d'esteta,tra allegorie, metafore, simbolismi e richiami classici, in una silloge intimista ed autobiografica, in cui si fondono e si intrecciano vari ricordi del passato, istanze del presente e speranze del futuro. Espressioni linguistiche, quasi sparse a cascata, descrivono nella totalità varie corde del cuore dando corpo e colore a plastiche visioni, ad immagini di un passato sempre vivo e mai dimenticato, a vividi sogni ed aneliti del suo animo inquieto e provato; musicali assonanze ""pesi pesanti"""" arricchiscono e completano la gradevolezza dell'esposizione, ora pudicamente breve e scarna come il bagliore di un lampo, ora più lunga e descrittiva, seguendo sempre i moti del cuore...» (dalla prefazione di Mariella Mormino)"" -
Cultura politica, istituzioni e matrici storiche
L'approccio politologico italiano agli studi sulla cultura politica distingue nettamente il concetto di cultura politica da quello di opinione pubblica, che viene generalmente analizzata attraverso i sondaggi. La cultura politica va considerata quale insieme di norme sociali condivise, linguaggi, riti, pratiche sociali, visioni del mondo che contribuiscono a definire l'identità politica di un soggetto come parte di un contesto storicamente e territorialmente definito. -
Noi e i diversi. Gli animali. Atti del Convegno (Padova, 12 febbraio 2014)
Il problema delle diversità tra uomini e animali è molto complesso. Sentimenti di dolore, gioia, paura, affetto ci accomunano. Ma la sopraffazione umana vanifica ogni civile convivenza. Questo intricato rapporto è rintracciato nelle religioni orientali e monoteiste e nello sfruttamento soprattutto degli allevamenti intensivi dove le sofferenze animali sono frutto del più barbaro utilitarismo. Fortunatamente oggi la relazione con gli animali tende ad incorporare nuovi valori e siamo chiamati ad offrire loro una qualità della vita accettabile in ogni condizione, alla luce delle conoscenze biologiche accumulate. Ogni animale merita il rispetto della sua alterità. Piuttosto che affidarci alla retorica inconcludente dei diritti animali dovremmo allargare il concetto di giustizia, assumerci il ruolo di custodi, non più di padroni, delle creature con cui intrecciamo legami o condividiamo la vita. -
Integrare le ICT nella didattica universitaria
Negli ultimi anni la sfida per il miglioramento della qualità della didattica ha spinto sempre più le università a orientarsi verso modelli learner-centered, nella direzione socio-costruttivista dell'allestimento di ambienti d'apprendimento integrati. Numerose ricerche, infatti, sottolineano come il cambiamento sia favorito dallo sviluppo di processi trasformativi che, unitamente alla considerazione delle concezioni sull'apprendimento e sull'insegnamento, affrontino sistematicamente la progettazione didattica, integrando le diverse conoscenze dei docenti relative ai contenuti, alle metodologie e alle tecnologie. In particolare, le riflessioni sull'uso delle ICT hanno sviluppato studi teorici e analisi metodologiche volti a ripensare il loro impiego, anche nell'ambito della didattica universitaria, considerandole sempre più come strumenti utili sia sul piano cognitivo (per ricercare, produrre, rielaborare e far interagire il sistema dei saperi), sia su quello socio-culturale (per favorire processi di comunicazione, sviluppo, condivisione e scambio). -
Cornici di «famiglia» nel diritto penale italiano
L'ambito ""famiglia"""" nei contesti extragiuridici implica anzitutto l'an della vita con riferimento a condizioni della creazione-origine della vita stessa, cioè tralaltro l'ambiente umano origine e, assieme, modalità di formazione di tale ambiente, comprese competenze e modalità concernenti l'atto (pro-)creativo, le quali scaturiscono in guisa sempre nuova dal progresso scientifico e tecnologico. Al contempo, l'ambito """"famiglia"""" abbraccia lo sviluppo-mantenimento della vita nell'ambiente umano più prossimo, quindi coinvolge le condizioni almeno elementari di qualità della vita nella dimensione della coesistenza. Vi è però estrema difficoltà di definire l'entità familiare. Varie """"famiglie"""" si propongono, quali raggruppamenti o comunità formate da persone legate o da rapporto di parentela (vincolo c.d. del sangue o altri intesi come equivalenti) oppure di affinità o di coniugio o anche di semplice affetto, o da rapporti similari. Trattasi di gruppi sociali caratterizzati eventualmente da convivenza e/o legami patrimoniali ed eventualmente finalizzati o alla riproduzione e/o alla cooperazione economica e/o al mantenimento e cura di interessi affettivi e/o spirituali in genere."" -
Medical education. Metodi e strumenti per insegnare medicina all'Università
L'educazione medica rappresenta una tra le più interessanti e stimolanti dimensioni della formazione degli adulti e quindi anche della ricerca in ambito didattico e formativo; questo in ragione in parte del riconosciuto prestigio della professione medica sul piano sociale ed accademico, in parte, per l'evidente complessità del lavoro del medico. Gli studenti di medicina durante gli anni della formazione universitaria di base, come tutti gli altri giovani adulti in formazione, manifestano specifiche esigenze di competenza direttamente spendibile nei contesti di lavoro, di Self-Directed Learning e di acquisizione di un Sense of Mastery rispetto ai loro progetti di vita e professionali. -
La duplice natura della società pubblica. Tra garanzia della concorrenza e alternativa all'appalto
La società pubblica è un organismo ibrido, che aspira a coniugare l'aspetto privato dell'alea d'impresa e del principio speculativo, con il profilo pubblico della dotazione patrimoniale a destinazione vincolata per il perseguimento di un interesse non meramente egoistico. Favorita dall'ordinamento comunitario, la sua ambigua natura dalle due anime propizia delicate questioni sulla disciplina applicabile: la soggezione alla giurisdizione contabile, al patto di stabilità, ai vincoli di spesa per il personale, alle norme in tema di accesso, al codice dei contratti, problemi tutti non ancora risolti. L'analisi della società pubblica, nei suoi vari modelli e nelle sue diverse declinazioni, mira alla valutazione, pur in un clima di sfiducia per tutto ciò che è pubblico e, viceversa, di incentivo all'investimento privato, sulle attuali potenzialità di questo strumento. -
Carmina indica. Figure dell'India in Occidente dal Settecento a oggi
La ricezione della cultura indiana in Occidente è tema di grande interesse attuale e sottende un fenomeno complesso, stratificato e ricco di molteplici dissonanze. Uno degli aspetti indubbiamente rilevanti è costituito dalla funzione assunta dalle figure culturali provenienti dalla tradizione indiana nella rappresentazione dell'India operata in Occidente. Tradizione e ricezione, però, sono fenomeni distinti, e differenti gli intenti che ne sono all'origine. È vero infatti che, per un verso, la conoscenza della tradizione e dei testi indiani aiuta a comporre un discorso sull'India, più o meno scientifico che sia l'approccio prescelto. Per un altro verso, tuttavia, la ricezione non si arresta a un semplice dialogo con la tradizione, ma si sviluppa nell'elaborazione di una rappresentazione occidentale dell'India, dove quest'ultima costituisce spesso un pretesto per formulare un discorso che riguarda principalmente l'Occidente medesimo. Attraverso la rappresentazione dell'India, insomma, l'Occidente riflette e rappresenta se stesso. -
«C'era una volta il Nordest». Giorgio Lago, vent'anni di giornalismo «razza Piave»
"Razza Piave"""". È un'immagine che a Giorgio Lago era particolarmente cara, perché egli stesso vi si identificava: per storia personale e professionale al tempo stesso. A dieci anni dalla sua scomparsa, l'associazione di amici intitolata al suo nome ha ritenuto di offrire un particolare contributo a tenerne viva la memoria, con un libro che raccogliesse un'ampia selezione dei tanti editoriali da lui scritti nei vent'anni che l'hanno visto prima alla direzione de """"Il Gazzettino"""", quindi editorialista di """"La Repubblica"""" e dei quotidiani locali del gruppo """"L'Espresso""""."