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L' identità genetica nella tutela penale della privacy e contro la discriminazione
Tutela penale della privacy genetica e tutela penale contro la discriminazione genetica trovano la prima, ampia trattazione critico-propositiva. Il contesto sociale mostra una sempre maggiore richiesta di tutela ""forte"""" dell'identità genetica e delle relative informazioni, di fronte a sempre più pervasive raccolte, impieghi e circolazioni dei dati genetici e a nuove forme di """"abuso"""" a fini discriminatori. Gli strumenti penalistici esistenti non sono in grado di offrire una tutela adeguata alla privacy genetica. Rimane sottovalutato che il bene giuridico identità genetica appartiene al gruppo biologico oltre che alla singola persona fisica. De iure condendo, occorre sia un temperamento della fattispecie di inosservanza del provvedimento del Garante (art. 170 Cod. privacy) nel verso della determinatezza, sia una selezione delle violazioni meritevoli di tutela penale, nonché diversificare la risposta sanzionatoria in relazione al grado di lesione del bene. Inoltre, il sistema sanzionatorio approntato dal Codice della privacy deve essere coordinato con quello previsto nel nuovo regolamento 679/2016 UE in materia di protezione dei dati personali."" -
Restituire la città alla città. La sfida dell'urbanizzazione nel XXI secolo
"Solo da una contemplazione sincera, fatta con mentalità aperta, cosciente e responsabile, è possibile restituire un senso all'ecosistema urbano, sentito come uno strumento per la crescita umana"""". Attraverso il richiamo alla polis e alla struttura dei monasteri costituiti secondo la regola benedettina, questo testo ricorda la necessità che tutte le realtà urbane siano progettate e gestite per il benessere profondo dei loro abitanti. Intendere la città come luogo di comunità è la via per uscire dalla crisi dello spazio urbanizzato, grazie anche allo sviluppo di tutte le potenzialità offerte dalla rivoluzione digitale." -
Forme del potere, forme della soggettività. Studi in onore di Giovanni Fiaschi
Gli studi raccolti in questo volume, in onore di Giovanni Fiaschi, costituiscono degli affondi puntuali su alcuni dei temi cruciali della riflessione politica. Essi si collocano nella tensione di un campo problematico aperto, all'interno di un orizzonte prospettico in cui filosofia politica, storia del pensiero politico, filosofia del diritto e antropologia filosofica non rimangono discipline separate, ma interloquiscono come differenti voci in dialogo. -
Forma critica. Nuove prospettive per gli studi letterari dagli anni Zero
Il progetto dal quale deriva Forma critica è nato nel 2014 in seno alla Scuola di Dottorato in Scienze Linguistiche, Filologiche e Letterarie dell'Università degli Studi di Padova per iniziativa di un gruppo di dottorandi afferenti a diverse aree di ricerca, ma accomunati, in modo transdisciplinare, dalla necessità di riflettere su modalità, strumenti e configurazioni della pratica critica più recente. Il testo che ne risulta corrisponde a una compagine Dialogica del dibattito composito in relazione alle tendenze della critica negli anni Zero, nel tentativo, mediante i molteplici contributi che apporta, di particolareggiare la mappatura di questa terra incognita,abbandonando allo stesso tempo la chimera di completarla. -
Versi
Al centro del più famoso caso di femminicidio dell'Italia post-unitaria (1896), al punto da rimanere nella memoria culturale del Paese più per l'eco del processo sul suo delitto che per la sua opera letteraria e giornalistica, l'italo-britannica Eva (o Evelina) Cattermole, in arte Contessa Lara, nata a Firenze nel 1849, fu certamente il personaggio affascinante e controverso noto alle cronache mondane e immortalato da d'Annunzio nelle vesti di Donna Claribel, ma soprattutto fu una delle scrittrici più amate del nostro secondo Ottocento. Il volume offre l'antologia più estesa a disposizione dei lettori, corredata da un'approfondita analisi letteraria sul completo arco lirico della poetessa: un lavoro che ci restituisce il profilo di una scrittrice di pregio, degna di essere riscoperta quale testimone privilegiato e a suo modo esemplare di quell'intreccio incandescente tra poesia e vita che infiammava i cuori e le penne nell'Italia dei salotti di età umbertina. -
Scrivere lettere. Religiosi e pratiche epistolari tra XVI e XVIII secolo
Lo studio degli epistolari e dei carteggi è uno strumento tradizionale delle ricerche storiche, e le problematiche ad esso connesse, sia di natura metodologica, sia di tipo più specificamente contenutistico, sono da tempo molto presenti nel dibattito storiografico. Il contributo specifico che questo volume porta al cantiere della ricerca riguarda in particolare gli studi relativi agli Ordini religiosi in età moderna. Se infatti lo studio delle comunicazioni epistolari private è utile per ricostruire i moventi e più in generale il background delle azioni degli attori storici, ciò è particolarmente vero per quanto riguarda figure come quelle dei religiosi in età moderna. -
Itinerari di diritto penale dell'economia
Il diritto penale dell'economia rappresenta un settore chiave e in continuo divenire, sopratutto in un'epoca come la nostra caratterizzata da una profonda crisi e un intenso mutamento del tessuto socio-economico del Paese. Quest'opera si basa su un approccio votato all'interdisciplinarità, reso necessario dalla complessità della materia trattata e dagli interessi trasversali che la stessa coinvolge. In un unico volume sono state sintetizzate le odierne linee di sviluppo del diritto penale economico, mettendo in primo piano i collegamenti esistenti tra la law in the book e la law in action. -
La Cappella degli Scrovegni nell'anfiteatro romano di Padova: nuove ricerche e questioni irrisolte
Il 6 febbraio 1300 Enrico Scrovegni acquista da Manfredo de' Dalesmanini il sito dell'Arena dove, con altre costruzioni e ruderi di minor conto si trova anche... ""una domus intus magna murata et solarata coperta cupis cum stupa prope posita in medio ipsius Arene cum loza post ipsam domum..."""" (come riportato nell'antica pergamena dell'atto di vendita custodita nell'archivio Foscari-Gradenigo). Enrico rende questo luogo sede di un magnificente palazzo e della Cappella nota universalmente per gli affreschi in essa custoditi, realizzati da Giotto. Nonostante i passaggi di proprietà avvenuti nei secoli, prima alla famiglia Foscari-Gradenigo nel 1475 e poi al Comune di Padova nel 1880, la Cappella mantiene ancora oggi il nome degli Scrovegni e ad Enrico viene attribuita la sua costruzione. Eppure nessun documento, tra quelli risparmiati dai roghi quattrocenteschi, che distrussero gran parte degli archivi storici di Padova, racconta della sorte delle strutture che Enrico aveva trovato nell'Arena e di come si svolse il nuovo cantiere."" -
Venezia e gli Asburgo
La pluralità di voci e il dialogo tra le discipline letterarie, storiche e storico-artistiche sono alla base di questo volume dedicato al fondamentale tema dei rapporti intrattenuti dalla Serenissima con l'impero asburgico, nel più ampio contesto del tardo Rinascimento europeo. Sulla scia di una consolidata tradizione di studi, lo scopo del libro è di percorrere alcuni filoni storiografici più promettenti, ampliando le prospettive d'indagine verso contesti culturali, geografici e artistici finora poco esplorati, in un'ottica globale. Il commercio a lunga distanza - conseguenza dell'espansione marittima della prima età moderna -, l'affermazione delle famiglie nobili di Terraferma in ambito locale ed europeo, la circolazione degli oggetti artistici attraverso i canali diplomatici, la fortuna della pittura veneziana per mezzo della stampa e del collezionismo, il ruolo svolto da Aretino nel gioco diplomatico-propagandistico italiano grazie al rapporto esclusivo tra Tiziano, Carlo V e Filippo II, sono alcuni dei temi affrontati dagli autori. -
Positività giuridica. Studi ed attualizzazioni di un concetto complesso
Parlare di ""positività giuridica"""" significa, in senso generalissimo, discutere del modo in cui si dà nell'esperienza qualcosa che possiamo rilevare intersoggettivamente come """"diritto"""", di come avviene che """"si ponga"""" un certo contenuto giuridico piuttosto che un altro, con quali forme venga rivestito e quali processi, auspicabilmente razionali, individuali o collettivi, siano stati messi in atto per ottenerlo. In questo lavoro, giusfilosofi di importanti università italiane e spagnole si confrontano con i molti percorsi possibili della positività giuridica, offrendo uno spaccato vivace delle problematiche che il pensiero giuridico contemporaneo si trova ad affrontare per riempire di senso anche i propri concetti primi e per continuare a porsi come punto di riferimento di un'evoluzione equa e razionale del diritto e delle società complesse."" -
Il teatro delle emozioni: la paura
Questo volume raccoglie i contributi proposti in occasione del Convegno internazionale ""Il teatro delle emozioni - La paura"""" (Università degli Studi di Padova, palazzo del Bo', aula I. Nievo, 24-25 maggio 2018). I vari testi sono stati organizzati in tre sezioni principali: """"Tra il testo e la scena"""", """"Individuo, società, politica"""" e """"La paura e il femminile"""". All'interno di ciascuna di esse si è cercato di seguire uno sviluppo cronologico e di favorire allo stesso tempo il confronto fra le manifestazioni teatrali più antiche e quelle più recenti. Si tratta, tuttavia, di una partizione puramente orientativa: alcuni studi, infatti, dialogano tra loro in modo costruttivo, e quasi si completano a vicenda, anche se sono stati collocati in sezioni diverse del volume."" -
Il diario di viaggio a Venezia di Constantijn Huygens, 1620
Constantijn Huygens sostenne un ruolo di primissimo piano nella vita diplomatica e culturale del Secolo d'Oro olandese. I suoi molteplici interessi toccarono la letteratura, le nascenti scienze esatte, la musica, la pittura e l'architettura. Il culmine della sua formazione, all'età di ventitré anni, fu uno straordinario viaggio che nel 1620 da L'Aia lo portò a Venezia al seguito della delegazione olandese guidata dall'ambasciatore François van Aerssen. A memoria di questo viaggio tenne un Diario, in cui il senso di meraviglia accompagnò costantemente Huygens al cospetto dei paesaggi, delle antichità romane e delle moderne architetture di Palladio e Scamozzi, Il manoscritto, ora conservato nella Koninklijke Blibliotheek a L'Aia, è stato per la prima volta qui tradotto e portato all'attenzione del pubblico al di fuori dei Paesi Bassi, perché possa contribuire all'ampliamento del dibattito sugli albori di quello straordinario fenomeno che unì il Nord e il Sud dell'Europa sotto il nome di Grand Tour. -
Sotto il torchio. Libri e monete antiche dalle raccolte della Biblioteca Universitaria di Padova e del Museo Bottacin. Ediz. illustrata
Con la mostra ""Sotto il torchio"""" la Biblioteca Universitaria di Padova prosegue una fruttuosa collaborazione con il Comune di Padova e l'Università di Padova che già negli anni scorsi ha visto numerose iniziative volte alla promozione e alla diffusione della cultura. Grazie a questa iniziativa, resa possibile anche grazie al fattivo supporto della Associazione degli Amici della Biblioteca Universitaria, il pubblico potrà ammirare una delle tante gemme del ricco patrimonio librario della Biblioteca: una scelta di splendide opere di numismatica, provenienti in buona parte dalla raccolta di libri del monastero padovano di San Giovanni di Verdara."" -
Monastero e territorio: periferie dello spirito e dello spazio
Osservando il paesaggio monastico nel suo legame con il fenomeno urbano, nella storia così come oggi, i saggi presenti in questo volume affrontano - sotto diverse angolature disciplinari - il tema della periferia, sottoponendolo ad un confronto, esplicito o implicito, con i principi che animano il monastero, inteso ""come periferia"""" e """"nella periferia"""". Il monastero, infatti, è luogo di confine tra dimensione spirituale e impegno concreto nella costruzione del territorio e può essere quindi inteso esso stesso come periferia. Nel corso della storia i monasteri scelgono di situarsi discosti dal centro della città, per essere limitrofi e appartati, ma in rapporto dialettico con essa e con il mondo, contribuendo così alla costruzione di paesaggi di periferia ricchi di valori. Allo stesso modo, oggi, i paesaggi delle periferie sono connotati dall'esigenza di costruire spazi """"di comunità"""", arricchiti di senso per le persone che vi abitano."" -
Il normativo e il naturale. Saggi su Leibniz
Il naturalismo di Leibniz, prima del nostro, ha fatto i conti col problema della normatività. C'è un conflitto di paradigmi che prende forma nel suo pensiero: da una parte, c'è il lessico dell'ontologia aristotelica, fatto di sostanze individuali dotate di «nature», dall'altra c'è il lessico degli eventi e delle leggi descritte dalle scienze naturali. Al centro si pone una strategia radicalmente nominalista, perché quello che davvero esiste sono soltanto gli individui, con i loro stati percettivi e le loro dinamiche appetitive. Nel mondo degli eventi naturali descritto dalle leggi della fisica chi è allora propriamente soggetto di azione? Ovvero: come si giustifica l'azione individuale in un mondo dominato da processi e che cosa significa essere persona in un universo di eventi che non è stato creato da noi? Ecco il cuore del placement problem leibniziano. -
La poesia di Eugenio Montale
Un profilo d'insieme della poesia del maggiore poeta italiano del Novecento che, prendendo l'avvìo dai dati minimi della cronologia, della lingua e delle forme poetiche, si leva alto in una grande sintesi storico-letteraria. La poesia di Montale viene interpretata nella sua ineguagliabile e specifica identità e insieme messa in dialogo con il paesaggio intero della letteratura italiana del Novecento. Una ricca messe di citazioni accompagna il lettore in un attraversamento emozionante e preciso, suggestivo e problematico nelle sintesi, icastico ed esatto nelle identificazioni formali. -
Oltre la responsabilità sociale di impresa. Territori generativi tra innovazione sociale e sostenibilità
Mettere i territori (al plurale) al centro della responsabilità sociale per lo sviluppo è una scelta importante, che ha il senso di orientare tutti gli attori dello sviluppo verso un'assunzione di responsabilità. Significa insomma considerare non solo le singole imprese, i singoli attori, ma soprattutto le interazioni e le relazioni che legano le imprese e gli altri attori strategici alle dinamiche di sviluppo del territorio: dall'ente locale e regionale, alle associazioni di rappresentanza degli interessi; dalle banche, alle Università. Significa insomma andare oltre i vecchi schemi ""compensativi"""" della Corporate Social Responsability (CSR) e cogliere soprattutto il sistema di relazioni che lega l'impresa al contesto territoriale di riferimento. La chiave di lettura e di analisi dovrebbe spostarsi allora dalla CSR della singola impresa, alle dinamiche in grado di generare valori condivisi, coniugando la responsabilità sociale con l'innovazione sociale e la sostenibilità dello sviluppo entro un dato territorio."" -
Alle origini della fantascienza tedesca
La fantascienza tedesca delle origini è ancora poco nota al pubblico italiano, eppure in essa si concentrano in forma seminale molti dei motivi che, nel corso del Novecento, contribuiranno al vasto successo del genere. Nei saggi qui proposti, si offre un primo sguardo su alcune delle sue precoci incarnazioni letterarie, passando per il meraviglioso barocco e settecentesco, attraverso e oltre l'immaginario romantico, fino a uno dei grandi ""padri"""" della fantascienza moderna, il matematico e fisico slesiano Kurd Laßwitz, primo interprete in Germania, nel secondo Ottocento e primo Novecento, dell'incontro fra scienza e invenzione in chiave fantastica, critica e polemica. Oltre a mostrare le persistenze di un fantastico fiabesco e tradizionale, l'opera di Laßwitz dà voce a un utopismo ardito di cui sarà erede, nella Berlino delle avanguardie, Paul Scheerbart, celebrato da Walter Benjamin per il suo capolavoro Lesabéndio, ma amato all'epoca anche per la felice reinvenzione del mito di Münchhausen e per l'affascinante teatro fantascientifico."" -
La famiglia Pallavicino a Cortemaggiore. Storia, architettura, documenti
La fondazione di Cortemaggiore, capitale di una piccola signoria padana del Rinascimento, fu avviata dal marchese Gian Lodovico Pallavicino I a partire dal 1479 e proseguita dal figlio Rolando II. La vasta operazione andò a modificare un territorio che presentava già un insediamento più antico. Il libro ricostruisce le vicende familiari dei Pallavicino attraverso lo spoglio dei documenti reperiti in archivio che hanno consentito di ricostruire l'impianto urbano originario e l'assetto delle residenze dei Pallavicino, della rocca e del palazzo marchionale. Rolando II fece inoltre edificare un convento per i frati minori Osservanti, nella cui chiesa allestì una cappella funebre per la famiglia e ricoprì un ruolo di primo piano in almeno altri due importanti cantieri, quelli della chiesa di San Sisto a Piacenza e della cappella Pallavicino in San Domenico a Cremona. Un progetto molto ampio, dunque, in cui l'umanesimo e la profonda religiosità dei Pallavicino dialogarono costantemente. -
Neuroscienze e fenomenologia. Il caso dei «neuroni specchio»
Qualche decennio fa si è avviata una sorta di ""rivoluzione copernicana"""" in ambito fenomenologico e neuroscientifico, che ha condotto numerosi ricercatori a interrogarsi sulla possibilità di un sapere """"neurofenomenologico"""", con riferimento alla natura di entità processuali quali la mente, la coscienza e l'esperienza in prima persona, studiate originariamente dalla fenomenologia di matrice husserliana e, in seguito, assunte dalle neuroscienze in quanto specifici oggetti di indagine. Si tratta del tentativo di vincere l'eterogeneità di fondo delle due discipline, enucleando i modi in cui sia possibile una forma d'interdisciplinarietà tale da scongiurare sia il riduzionismo sia il reciproco appiattimento.""