Sfoglia il Catalogo feltrinelli041
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3041-3060 di 10000 Articoli:
-
Saggi brevi di politica economica, culturale e sociale
"Il seguente volume di saggi - e non solo - ha un denominatore comune, malgrado i sette capitoli iniziali siano stati scritti in periodi diversi della mia vita. Sono stati prescelti fra tanti proprio perché rispondono a uno stesso tema o denominatore comune: tutti in ordine cronologico spiegano le origini e l'evoluzione della nostra società moderna, borghese e capitalistica. Si può dire senza ombra di dubbio dagli albori e dalla costituzione di valori universali, quali la libertà, la solidarietà, l'individualismo, la tolleranza, la proprietà, cioè i valori portanti dell'Illuminismo, ai nostri giorni in cui questi valori sono diventati carta straccia e purtroppo hanno prevalso valori negativi che gradualmente stanno distruggendo la nostra società"""". (L'Autore)" -
Nero... ma bello. Antonio di Noto detto l'Etiope
Presentiamo la vita documentata di Antonio di Noto, detto l'Etiope per il colore della sua pelle e per l'origine africana. Strappato ancora ragazzo dei pirati alla natìa Barca o Barce, in Cirenaica (Libia), egli visse da schiavo domestico per quarant'anni ad Avola e Noto (Siracusa). Tutti lo ebbero amico: lo chiamavano familiarmente Cio Antoni (zio Antonio). Reso libero, visse eroicamente l'esperienza eremitica nel deserto dei Pizzoni. La santità della sua vita si misura dalle capacità da lui dimostrata nel decifrare gli avvenimenti e i problemi del suo tempo con il contributo umile di lavoro, di fraternità e di mitezza. -
Papà, andiamo a Santiago? Padre e figlia sul cammino portoghese
«Papà, facciamo il Cammino di Santiago de Compostela? Questa è stata la richiesta che mia figlia Chiara fece un anno prima. ... ma anche ""perché chiederlo a me?... Perché ho accettato l'invito di mia figlia? Chiara ha una certa età chiamata adolescenza, ma anch'io ho già una certa età il cui tallone d'Achille potrebbe essere un entusiasmo non molto forte che rischia di scemare di fronte alle varie difficoltà. Almeno in teoria questa potrebbe essere l'incognita di chi non è più giovane. C'è una ricetta per ritardare l'invecchiamento? Sì, camminare il più possibile e farlo qualche volta con passo spedito, salire le scale, ridurre la quantità di pasti, evitare di fumare, contare di raro gli anni... affinché lo spirito che abbiamo dentro non se ne accorga. Ciononostante, mi si può far notare che, indipendentemente da come si affronta l'esistenza, presto o tardi s'invecchia e ci sono esperienze che non ci sono più concesse se non tramite il racconto di altri.... Abbiamo considerato che la cosa più importante sia cercare sempre di avere sogni da poter realizzare; pregustare il viaggio era diventato un buon sogno, allenati o no saremmo partiti... E così, martedì 18 giugno 2013, Chiara ed io siamo dunque partiti.» (Giorgio Càeran)"" -
La me Sicilia
"I canoni della bellezza e della musicalità pur complementari l'uno all'altro non esauriscono la forza della poesia. La voce del poeta è un grido, un lamento, un sussurro, un bisbiglio ove prende corpo un'emozione, l'amore, il dolore e la sofferenza. Il poeta è figlio del suo tempo e in quanto tale ne deve essere testimone e voce autentica in relazione alla sua capacità di interfacciarsi con i vari aspetti dell'esistenza. Sostanzialmente la poesia non si programma in quanto è una forza interiore, fulminea ed istantanea, che la sensibilità del poeta scatena e cristallizza in versi affinché il sia pur effimero battito di vento non li disperda nelle maree dei giorni. Lungi dal dilungarmi, ritengo che a parlare siano i miei versi o forse... le mie poesie."""" (L'autore)" -
In un tributo alla vita
"Scrivere per me, è conservare in uno scrigno prezioso i pensieri, per ricordare, come in un tributo alla vita, tutto ciò che vedo, osservo, conosco, leggo e sento. Amo annotare, fermare i pensieri, fissarli per non perderli, per ritrovarli al di fuori della mente, in un sorriso perduto, in una lacrima interrotta. Scrivere è la nostra memoria, quello che resta dei giorni, d'insonni notti, di sogni passati e di quelli futuri... La lettura, non è altro che l'interpretazione dell'universo in cui l'uomo vive, ricerca, soffre, realizza, sogna, cade, piange, cerca conferme... vive. Cos'è il mondo, la stessa vita, se non un libro aperto su tutto ciò che ci circonda?"""" (Maria Pina Astuni)" -
Frammenti di vita
"Ogni verso è intriso di emozione, passione, dolore a volte. L'unione delle anime, la ricerca di un equilibrio difficile, il fuoco intenso che brucia i corpi: tutto fluisce, scorre. Solo il ricordo si sedimenta, più pesante dei semplici pensieri, come le pagliuzze d'oro che si staccano dalla massa dei detriti e rimangono per secoli incastrate nel letto dei fiumi. E nel setaccio della vita, quella memoria si trasmuta ora in rivoli di inchiostro. Loredana si mette a nudo, ci mostra il suo cuore, lo dona a noi senza filtri né censure. Si sfoga a volte, piange senza lacrime, perché le sofferenze scorrono dentro e fanno più male. Canti e pensieri, che solo formalmente dividono l'opera in due, si intrecciano in un coacervo di sentimenti che fanno immergere il lettore in un'opera unica, ricolma di un """"io"""" frastagliato, di un """"noi"""" a tratti meraviglioso, a tratti pieno di amarezza per un tempo perduto. La poesia si trasforma in """"ditirambo""""; è passione corale, è danza collettiva che si eleva ad incensare i momenti di sacro fuoco. Così anche gli astanti vengono trascinati vorticosamente nell'incedere dei versi, nel loro divenire musica, colore, materia diafana..."""" (Cristiano Parafioriti)" -
Le candele dell'anima
"Nel lontano 1979, il poeta Brahim Avdyli, partiva dalla sua patria, il Kosovo, lasciandosi alle spalle le radici, sia quelle culturali sia quelle del cuore, e si proiettava verso un nuovo futuro in Svizzera, ben conscio dell'asprezza legata a ogni esodo, con un bagaglio di umanità e di speranze, ma soprattutto con un carico straripante di poesia. Chi è costretto ad abbandonare la casa, gli affetti, il proprio paese, vive per forza di cose uno sradicamento; Brahim Avdyli, grazie al suo mondo interiore, riesce a contrapporre a questa vertigine inquietante la vastità della poesia. Oggi, con questa raccolta di versi, il poeta si apre e si confronta anche con il pubblico di lettori in lingua italiana."""" (Lucilla Trapazzo)" -
Cavadda
Sono ventisette le poesie qui pubblicate, tratte da un corpus in massima parte inedito di oltre cento nenie, ballate, cantilene, invettive, scongiuri, ricordi e dichiarazioni d'amore 'ricevute' da una voce interiore in forma di canto nella lingua materna, «'A lingua ri la matti». Rivelano le radici identitarie che legano l'autrice alla Sicilia della madre. In italiano un prologo di tre componimenti, in siciliano 'da immigrata di terza generazione' il restante uscito a partire dal 2015. Dall'inizio del percorso ad oggi sono intercorsi anni di studio che hanno portato l'autrice alla scelta di mantenere la lingua siciliana, avvalendosi della variante mistrettese ricevuta da antenate e antenati, rispettando inoltre alcune distinzioni tra parlata maschile e femminile. Le poesie sono tradotte in italiano dalla stessa autrice. -
Di costa in costa
"Come plancton mi lascio trasportare verso la scrittura, le correnti e il moto ondoso della mia anima, mi guidano verso la scrittura. Come una balena bianca solitaria e forte affronto la burrasca... scrivendo. Non ho mai pubblicato, ma questo è un anno eccezionale, per cui seguo le correnti e mi lascio andare verso voi lettori. Magari sembrerò ermetica ma spero, ugualmente, di potere entrare nei vostri occhi."""" (L'autrice)" -
Seduto sul davanzale della mia ombra
"Questo è il quarto libro di poesie del poeta Corrado Carbè, pubblicato in regalo per essere stato selezionato dalla giuria del concorso """"Libri di-versi in diversi libri"""", indetto dalla Libreria Editrice Urso. Anche questo, come gli altri sono postumi, cioè pubblicati dopo la sua scomparsa, poiché, pur avendo egli stesso attivamente organizzato il suo primo e il secondo libro e inviati da lui stesso all'editore, non è riuscito a vederne materialmente la realizzazione. I brani qui pubblicati sono frutto della raccolta avvenuta, a cura dei familiari, tra i tanti scritti lasciati dal Poeta nella sua abitazione, tra le sue amate carte o digitati e custoditi, negli ultimi tempi, sul suo tablet."""" (Maria Pina Astuni)" -
Nel ricordo di ieri, nella realtà di oggi-En el recuerdo de ayer, en la realidad de hoy
Siamo ""Uno, nessuno e centomila"""", citando Pirandello vorrei esprimere in questa raccolta poetica due delle mie verità, l'italiana e la spagnola, la nascita e la passione. Queste poesie raccontano un po' il mio 2020, fra bosco, natura, arte, scultura, colore, amore e didattica a distanza. Per me la poesia è un prezioso mezzo di espressione e comunicazione, la condivisione del sentire e del pensare che genera un confronto d'umanità. Sono grata ogni giorno per poterla vivere come compagna. (Sara Casal)"" -
Tra un sorriso e nostalgia ecco i ricordi
Ricordi, visioni, stati d'animo impressi nella mente e poi fissati in versi. -
Il mio regalo più grande
"Il mio regalo più grande"""" di Paolo Cillo apre le porte dei nostri pensieri, dei nostri sogni. Qual è il pensiero più ricorrente in questo triste momento della nostra vita? Qual è il sogno più grande a cui ognuno di noi anela? Paolo con i suoi versi, in cui mi ritrovo in toto, mette in evidenza i regali più grandi della vita. Mai come adesso che tutto si è spento, il nostro pensiero è rivolto alla salute e serenità, alla pace in famiglia e nel mondo, al lavoro che mai dovrebbe mancare, al sonno ristoratore, alla sicurezza e vicinanza di persone care, all'amore di chi ci segue ed accompagna passo dopo passo durante il travagliato cammino della vita. Mentre la barca naviga sempre, affrontando tempeste ed uragani, ci aggrappiamo al timone della vita con tutte le nostre forze e con fiducia alzando gli occhi al cielo, ci affidiamo a Colui che tutto può. I versi di Paolo risvegliano i buoni propositi della vita e sono quasi un incitamento a farne tesoro. Faccio i miei complimenti a Paolo mentre """"amo la vita, l'amo così com'è""""... arriverà un tempo migliore senza """"pianti né lutti ma sogni, speranze e poi strette di mano per andar tutti insieme lontano... lontano"""" e tutti insieme ce la faremo e sapremo godere """"Il mio regalo più grande"""" con molta più consapevolezza. (Carmela Di Rosa)" -
Silenzio, luce ed ambra
Per parlare di questa nuova raccolta di poesie di Tommaso Cimino si dovrebbe restare in silenzio. Questi testi, nati principalmente durante la clausura (come è solito chiamare il ""lockdown"""" del tempo della pandemia) sono poesie che vorrebbero risvegliare un silenzio, e dell'assenza di parole si alimentano. Una contraddizione, quindi; ma non è quella sfiducia tipica della poesia del Novecento - se non della poesia di tutti i tempi; è quella contraddizione originaria che Cimino ha indagato nei suoi studi su Gorgia da Leontinoi - nulla esiste, e se anche esistesse non potrebbe essere conosciuto, e se anche si potesse conoscere non si potrebbe comunicare. A questo Cimino aggiunge, senza alcuna ironia ma anzi come fondamento della poesia nel pensiero di Gorgia, che se anche si potesse comunicare qualcosa, esso sarebbe incomprensibile e dunque si potrebbe solo evocare attraverso la poesia stessa. In questo, sempre più addentro al pensiero filosofico espresso in poesia, Cimino vorrebbe sondare le possibilità del silenzio come campo di manifestazione dell'Essere: un silenzio attivo quindi, parlante. (Ercole Dalla Scala)"" -
Echi d'infinito
Le poesie che compongono questa silloge sono tutte poesie a tema ""religioso-spirituale"""". Sono poesie di ricerca, di dialogo, di rabbia, di perdono, di litigio, di amore con Dio. Nel corso della vita l'essere umano, almeno una volta, si incontra o si scontra con l'elemento religioso, da ciò possono nascere sentimenti diversi: dall'amore più profondo all'indifferenza più assoluta. L'autrice non è rimasta indifferente a questo incontro da cui sorgono """"sempre più domande, ma una sola risposta plausibile, razionale"""" e sentimenti eterogenei che caratterizzano qualunque rapporto. Alla fine da questo sentimento può scaturire bellezza, può scaturire arte, può scaturire poesia."" -
U cantastorii
Il poeta si rappresenta e interpreta il percorso interiore che egli fa in sé stesso e con sé stesso. Forti note di vita caratterizzano la poesia in un processo di retrocessione temporale. Il componimento risulta edificante dato che esprime principi morali, sentimenti e idee che stimolano pensieri e comportamenti virtuosi degni di essere presi a modello. Lo svelamento del sé attraverso la poesia dialettale ritrova e traccia significati essenziali alla ricostruzione dell'identità soggettiva, ma anche della propria comunità d'appartenenza. L'ispirazione attinge alla vena autobiografica con aggiustamenti stilistici di consumata esperienza. (Maria Antonia Forte) -
Questo tempo
"L'immagine sulla copertina del suo libro definisce bene la Poetessa, dal sorriso aperto e dall'entusiasmo che traspare dal suo sguardo. Occhi ridenti aperti sul mondo, donna forte, accogliente delle sfide disseminate sul cammino della sua vita. Incontrata più volte su queste pagine, ho potuto notarne la spiccata tenerezza e sensibilità d'animo e la profondità di pensiero. Giunge oggi con la sua lirica in cui si rivela nella sua naturale fragilità umana con i dubbi e le incertezze di questo tempo opaco che non aiutano nessuno di noi a trovare soluzioni rapide di rinascita, ma ci pongono dinanzi domande che spesso trovano risposte solo nella temperanza che è anche speranza innata nel genere umano. Il tempo inclemente corre come i granelli di sabbia di una clessidra manovrata dai nostri simili o dal fato, non sappiamo, e i giorni scorrono veloci senza darci sicurezza alcuna se non i dolci amorevoli affetti intorno a noi, in cui ci rifugiamo per dare senso e valore al nostro tempo. Verrà il tempo in cui il nostro sguardo sarà rivolto a ciò che più ci da luce e calore, al Cielo, al Sole, alla Natura che ci circonda e passerà il senso di disperazione, dimenticheremo le lacrime trattenute per ritrovare quella pace a cui aneliamo, deponendo il nostro capo in quiete sul cuscino che ci accoglierà solo per il nostro sonno ristoratore. È questa l'implorazione e l'auspicio con cui si chiude questa composizione, al quale tutti consapevolmente ci uniamo."""" (Maria Pina Astuni)" -
All'amore e alla vita
Un cuore e parole d'amore stampate sulla copertina di un libro, parole dedicate ""all'amore e alla vita"""". L'autore è Vincenzo Cunsolo che delicatamente affronta la tematica dell'amore e dell'incertezza del domani. Il cuore! Penso ai tanti cuoricini disegnati da ragazzina su un foglio bianco, ai primi battiti che sapevano d'innamoramento, ai tanti battiti per l'unico amore vero della mia vita, un amore che dura da oltre quarantacinque anni, penso ai battiti del cuore quando stringo tra le braccia i miei figli e la mia adorata nipotina, penso ai battiti del cuore quando accarezzo amorevolmente le foto dei miei cari che non ci sono più...il cuore, l'organo dove l'amore alberga! La poesia in evidenza ha per titolo """"Il vero amore"""". Ritrovo tutte le mie emozioni leggendo i versi di Vincenzo... un cuore che palpita, l'ansia dei tanti furtivi incontri... incontri brevi ma rimasti impressi nella mente e nel cuore. Il poeta parla del grande amore per la sua donna, ne rievoca i momenti felici, le dolci ed appassionate parole sussurrate, le speranze, l'ansia, la fragilità, la caducità del destino, la consapevolezza di ciò che è la vita... la vita da godere momento dopo momento cogliendo """"l'attimo fuggente"""" visto che """"di doman non c'è certezza"""". Proprio così Vincenzo... viviamo correndo, senza tregua e solo con il passare degli anni ci rendiamo conto di quanti attimi fuggenti non siamo riusciti a godere in pieno... attimi che riviviamo ora nei ricordi ed in quei battiti sempre pulsanti nei nostri cuori. (Carmela Di Rosa)"" -
Nella mia anima piena di leggende
Le liriche muovono dall'elaborazione di immagini e suggestioni del mondo interiore arricchendosi di elementi dettati dalla quotidianità. Idee e pensieri volteggiano e si sciolgono in versi, vaghe e squisite confidenze che l'autrice scambia sottovoce con il lettore. Qui è tutta la sua anima con il bisogno di dire, di sbattere in faccia la realtà, le proprie ossessioni e i propri dolori. La realtà con i suoi violenti contrasti, l'amore, l'odio, la morte, il bisogno di riconciliarsi con sé stessa sono i motivi ispiratori. (Marina De Pasquale) -
Memorie in rime
"Memorie in rime"""" si stagliano nell'azzurro cielo mentre l'ultima rima nasce all'orizzonte """"unni finisci u mari"""". Scorro un verso dopo l'altro mentre due giovani sedicenni dal cuore contento... lei bella come il sole, con i capelli accarezzati dal vento e lui che pende dalle sue labbra, si scambiano dolci parole d'amore: """"Mi vuoi bene?"""" """"Tanto quante sono le stelle del cielo"""". Il passo dall'innamoramento alle pene d'amore è però breve... lentamente tornano indietro le parole d'amore sussurrate, si sdraiano sulla sabbia in riva al mare, restano in pausa mentre un'ultima rima spunta all'orizzonte perché se il cuore batte l'amore non può finire e la poesia sempre vivrà perché il mare non può morire. Grazie Santo per questo tuffo negli anni degli amori giovanili quando """"abbabbalecchi"""", seduti in riva al mare stavamo a guardare il cielo ed a contar le stelle, quando ogni nostro pensiero era poesia, quando dopo ogni delusione rispuntava una rima di speranza proprio là dove il cielo bacia il mare mentre """"Memorie in rime"""" si disperdevano nell'azzurro cielo. (Carmela Di Rosa)"