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Wading through conflict. America and the middle east
Il libro analizza la politica americana nel Medio Oriente dalla guerra fredda agli anni più recenti, concentrandosi soprattutto sull'ultimo ventennio. L'autore si occupa delle attività dei governi di Washington nella ricerca costante di un equilibrio tra i conflitti ideologici, religiosi e tra le nazioni che fanno parte di quest'ampia area geografica e descrive come gli aspetti più critici e problematici della politica estera americana derivino dalla difficoltà per i dirigenti statunitensi di mantenere in equilibrio gli interessi strategici ed economici del paese con i valori ideali che volta per volta entrano in conflitto con le esperienze politiche e religiose di quest'area. Mentre le prospettive di soluzione dei conflitti nel Medio Oriente diventano progressivamente più complesse, la politica estera americana in quell'area si deve confrontare con compiti sempre più impegnativi in cui si intrecciano fenomeni come il terrorismo, il conflitto arabo-israeliano, assieme alle divisioni religiose e all'instabilità politica che caratterizzano molti stati della regione. -
Angelo Donati e la «questione ebraica» nella Francia occupata dall'esercito italiano
Nell'ambito degli studi sulla persecuzione antiebraica nell'Italia fascista, la controversa questione della non avvenuta collaborazione italiana alla Shoah nei territori occupati dall'esercito prima dell'8 settembre 1943 ha rappresentato e rappresenta tutt'oggi uno dei temi più dibattuti dagli storici, in Italia e all'estero. Il libro di Luca Fenoglio s'inserisce in questo dibattito offrendo al lettore e agli studiosi un punto di vista inedito sulla questione: quello dell'ebreo italiano Angelo Donati il quale, durante i dieci mesi dell'occupazione italiana nella Francia meridionale, si adoperò in prima persona per impedire che alcune migliaia di suoi correligionari cadessero in mano ai nazisti, i principali alleati degli italiani. A partire dalla straordinaria, ma spesso trascurata, azione di Donati, il libro di Fenoglio, ricco di documentazione inedita, apporta un contributo originale al dibattito storiografico, proponendo nuove prospettive d'analisi, e al tempo stesso gettando luce su una figura, quella di Donati, per lungo tempo avvolta da un alone di leggenda. -
Il cerchio della politica. Deputati, notabili, attivisti a Torino tra '800 e '900
Il libro parla di politica e si concentra sui decenni tra Otto e Novecento, quando le trasformazioni sociali cominciarono a modificare il sistema politico italiano. Parla dell'Italia liberale, negli anni in cui iniziò ad allargarsi il corpo elettorale e dunque si estese la gamma degli interlocutori sociali dei candidati e delle associazioni, e quando tanto le istituzioni quanto le organizzazioni cominciarono ad affrontare il problema della partecipazione delle masse alla vita politica italiana. Parla di politica ""alta"""" e di politica """"bassa"""", di persone importanti, deputati, senatori e ministri, di individui comuni, artigiani, operai, membri di associazioni popolari, e di notabili di quartiere. Tra tutti questi attori, infatti, c'erano nessi, contatti e scambi, e la politica di massa sembrava il frutto, più che di una nazionalizzazione o di una mobilitazione dall'alto, dell'interazione tra i vari soggetti che da più parti contribuivano a costruire le organizzazioni e a definire i messaggi politici, in """"alto"""" come in """"basso""""."" -
Contesti. Rivista di microstoria (2014). Vol. 1
"Contesti"""", semestrale di microstoria, si propone come un esperimento, un tentativo di cogliere la complessità attraverso l'analisi delle relazioni e degli scambi, spesso nascosti, fra uomini, gruppi sociali, istituzioni. La sua finalità è la ricostruzione di contesti non necessariamente caratterizzati dalla condivisione di un preciso spazio geografico: a definirli sono le connessioni, esplicite o sotterranee, di cui si può provare la pertinenza. La rivista intende indagare la natura e la trasformazione dei fenomeni sociali mettendo l'accento sulla continua interazione fra scelte personali e strategie politiche, meccanismi economici e circolazione di idee, sistemi culturali e comportamenti individuali. Aperta ai contributi di ogni disciplina, presenta in ogni numero tre distinte sezioni: un corpo di ricerche; una intervista a studiosi che hanno innovato i paradigmi scientifici del loro campo di studio; una sezione di discussioni su un saggio, un'opera letteraria o cinematografica che ha scandagliato nuove possibilità d'analisi e di racconto della realtà sociale." -
Contesti. Rivista di microstoria (2014). Vol. 2
"Contesti"""", semestrale di microstoria, si propone come un esperimento, un tentativo di cogliere la complessità attraverso l'analisi delle relazioni e degli scambi, spesso nascosti, fra uomini, gruppi sociali, istituzioni. La sua finalità è la ricostruzione di contesti non necessariamente caratterizzati dalla condivisione di un preciso spazio geografico: a definirli sono le connessioni, esplicite o sotterranee, di cui si può provare la pertinenza. La rivista intende indagare la natura e la trasformazione dei fenomeni sociali mettendo l'accento sulla continua interazione fra scelte personali e strategie politiche, meccanismi economici e circolazione di idee, sistemi culturali e comportamenti individuali. Aperta ai contributi di ogni disciplina, presenta in ogni numero tre distinte sezioni: un corpo di ricerche; una intervista a studiosi che hanno innovato i paradigmi scientifici del loro campo di studio; una sezione di discussioni su un saggio, un'opera letteraria o cinematografica che ha scandagliato nuove possibilità d'analisi e di racconto della realtà sociale." -
Molto più che pazienti. L'ospedale di Pammatone e la popolazione della Repubblica di Genova nel XVIII secolo
Attraverso lo studio dell'Ospedale Maggiore di Genova, Pammatone, e dei suoi assistiti, nello scorcio del XVIII secolo, questo libro parla della complessa relazione esistente tra gli istituti assistenziali di età moderna e la popolazione che vi si rivolgeva. Tale relazione era composta da un'ampia e intensa gamma di scambi: da una parte l'istituto erogava cure e risorse materiali, professionali, culturali, ma dall'altra era proprio l'ampio consenso concesso dalla popolazione a legittimare il suo potere, e a consentirgli di esercitare una funzione cruciale di controllo sociale attraverso la sua magistratura, la sola a potersi incuneare nei recessi più intimi della vita della gente. Le migliaia di cause criminali, soprattutto quelle concernenti il parto illegittimo, e la ricca documentazione ci restituiscono uno spaccato vivo dei rapporti di lavoro, delle relazioni affettive e delle mille strategie di sopravvivenza di una città d'antico regime e del suo contado. -
Dall'Europa all'Italia. Studi sul Piemonte in età moderna
Il volume raccoglie una serie di saggi di Enrico Stumpo su temi relativi alla storia del Piemonte nei primi secoli dell'età moderna, comparsi su riviste e in volumi di difficile reperibilità, e un importante studio inedito su Girolamo Federici nel periodo della sua nunziatura nel Ducato di Savoia (1573-1577). I testi confermano l'attenzione dello studioso per una serie di dinamiche economiche, sociali, politiche e culturali tipiche del ""modello sabaudo"""". Tale modello è stato declinato con uno sguardo costantemente aperto al confronto con la realtà degli antichi Stati italiani ed europei. Oltre alla completa bibliografia degli scritti di Enrico Stumpo correda il volume curato da Paola Bianchi - un ricco indice dei nomi che lo rende utilizzabile al meglio dagli studiosi."" -
Magistri, scholares, doctores. Il mondo universitario a Torino nel Quattrocento
Il libro ripercorre la storia dell'Università di Torino dalla fondazione nel 1404 fino all'inizio del secolo XVI. Alle difficoltà iniziali segue nel pieno Quattrocento una fase caratterizzata da maggiore dinamismo e stabilità istituzionale, ma sempre alternando fasi più fortunate a momenti di sensibile declino. Per i decenni centrali del secolo i documenti segnalano un incremento del numero delle cattedre che trova riscontro nella crescita della popolazione studentesca. Quei giovani scolari forestieri trasferiti nella Torino tardomedievale ne animano con la loro presenza la vita sociale in vario modo. Ai riti e alle cerimonie di laurea, solenne palcoscenico per maestri e dottori delle tre facoltà, (diritto, arti e medicina, teologia) fanno eco le rivendicazioni da parte del mondo universitario dei tradizionali privilegi fiscali e giuridici. Con il sostegno del potere signorile gli studenti invocano dall'amministrazione comunale soluzioni a problemi concreti, come quello dell'ospitalità, che incessantemente affiora nelle fonti del tempo quale motivo di contestazioni anche vivaci, quando non violente: problemi dell'università dei secoli passati, problemi dell'università di oggi. -
Einaudiani in corpo minore
Viola Lapiccirella nella seconda metà degli anni '70 e nei primi '80 ha lavorato nell'ufficio preparatori e nell'ufficio correttori della Giulio Einaudi. Assieme ad alcuni compagni di lavoro in quegli anni ha elaborato, raccolto e annotato tra chi è stato ""alle dipendenze di Einaudi"""" sogni sulla casa editrice, conversazioni sui libri in preparazione, disegni e biglietti, ritagli di giornale sugli avvenimenti che scandivano la vita e - da un certo punto in poi - le difficoltà dell'azienda. Ora pubblica questi materiali, rimasti chiusi per decenni in cartellette quasi dimenticate, come frutto di un lavoro e di una riflessione collettivi in cui testimonianza del quotidiano, frammenti di impegno politico e partecipazione culturale si intrecciano in modo indissolubile."" -
Alla fiera di Tantah. Il sionista che amava l'islam: Raffaele Ottolenghi (1860-1917)
Il volume è dedicato alla figura di Raffaele Ottolenghi, intellettuale, avvocato, diplomatico, filantropo, militante politico, studioso della cultura e della religione orientale. Attivo esponente del Partito Socialista collaborò a riviste e giornali tra cui ""Critica sociale"""" e """"l'Avanti!"""". In seguito al suo soggiorno al Cairo acquisì una profonda conoscenza dei problemi africani e asiatici; unì agli interessi politico-storici quelli filososofici e religiosi che trattò in molti scritti, tra i quali l'opera più importante: i tre volumi di Voci d'Oriente. Collaboratore di molte riviste culturali, sviluppò una riflessione personale in una forma di sionismo spirituale e, avverso ai simboli e al linguaggio del potere, critico nei confronti del progetto statuale in Palestina di Theodor Herzl, ritenne che l'esistenza di Israele non potesse essere disgiunta dalla presenza mussulmana che da secoli intrecciava la propria cultura con quella ebraica. Nel libro di Marco Dolermo, che riporta un'analisi molto ampia della vita e delle opere di Ottolenghi, sono ripubblicati alcuni scritti significativi di difficile reperibilità, assieme a un'ampia collazione delle sue pubblicazioni."" -
Cesare Jarach (1884-1916). Un economista ebreo nella Grande Guerra
Nel libro un saggio di Francesco Forte analizza il lavoro scientifico di Cesare Jarach come economista: brillante allievo di Luigi Einaudi, impegnato in ricerche innovative e ancora oggi di grande interesse; Alberto Cavaglion traccia invece un ritratto di Jarach come intellettuale ebreo italiano nel suo impegno civile di partecipazione alla vita dello Stato - fino alle posizioni di interventismo liberale, di stampo risorgimentale e diretto risultato di un pensiero largamente diffuso nell'ebraismo italiano dei decenni post-unitari di fare parte di un corpo statale unito e non frazionabile sulla base dell'identità religiosa. Il volume ripropone anche il testo di Luigi Einaudi che descrive la figura di Jarach all'indomani della sua morte in combattimento sul fronte del Carso nel novembre del 1916. -
Il ghetto delle Cherche. Appunti per una storia della comunità ebraica di Carmagnola
Con questo libro Bruno Taricco continua la sua indagine sulla storia degli ebrei in Piemonte: sono gli archivi di Carmagnola a ridare la trama della presenza ebraica nella città, dai primi documenti che risalgono agli anni dell'ultimo Medioevo (nel 1467 un atto notarile attesta la residenza di un ebreo), all'ampliarsi a più famiglie nel Cinquecento e nei secoli successivi. Alcuni capitoli percorrono la storia della comunità: gli insediamenti nel XVI secolo, il Seicento, il passaggio al ghetto nel 1724, la prima emancipazione francese e la successiva entrata, dopo il 1848, a pieno titolo nella vita del Regno, fino alla partecipazione alla guerra del 1915-18 e al graduale esaurirsi della comunità a Carmagnola - con le trasformazioni economiche e sociali da un lato e lo sprofondare del Paese nelle leggi razziste del 1938, nella Seconda guerra mondiale, nella deportazione degli ebrei e, dall'altro lato, la loro partecipazione alla Resistenza. Parte essenziale del volume è il ricco apparato documentario che sorregge sempre la descrizione delle attività, strutture e dinamiche sociali della comunità e fornisce un'ampia base di riferimento per approfondimenti e confronti. -
Giorgio Olivetti. I giorni, le opere, la Sinagoga sotterranea di Torino. Catalogo della mostra (Torino, 2 dicembre 2017-30 gennaio 2018)
Il volume è il catalogo della mostra sull'opera di Giorgio Olivetti, ingegnere e architetto, al quale si deve la realizzazione del Tempietto sottostante la Sinagoga della Comunità Ebraica di Torino. L'ampio apparato iconografico mette in evidenza, attraverso dipinti, disegni, fotografie, la formazione, non solo scolastica e universitaria, ma anche intellettuale di Giorgio Olivetti, partecipe del dibattito che animava alcuni gruppi di giovani architetti, artisti ed intellettuali della Torino dei primi anni Sessanta, così come i saggi in catalogo ne hanno tracciato le vicende biografiche, dagli anni giovanili in una famiglia della borghesia intellettuale ebraica della città, che subì i travagli della persecuzione durante il fascismo e la guerra. Una parte importante dell'esposizione illustrata nel libro è stata dedicata ai disegni preparatori per il Tempietto ed il Centro Sociale, e ai diversi progetti per altre committenze pubbliche e private. -
Questa Legge non è in cielo. Una selezione di schede dalle lezioni del Corso di avvicinamento alla cultura ebraica
È raccolta in questo volume una selezione di schede delle lezioni di Franco Segre di avvicinamento all'ebraismo. Il libro offre una panoramica sulla religione, la cultura, la storia e la tradizione ebraica, presentandone concetti e testi essenziali. Si passano in rassegna così il Pentateuco e gli scritti profetici, si prosegue attraverso una serie di capitoli sul ciclo della vita umana - nascita, maggiorità, matrimonio fino alla morte - nell'ebraismo, sul ciclo settimanale e sul sabato; vengono esaminate le diverse scuole religiose, le correnti e le sette, la preghiera e la nascita della sinagoga; la diffusione delle scuole rabbiniche medioevali, il pensiero ebraico nell'Europa centrale e orientale, la figura di Spinoza, il chassidismo, l'illuminismo ebraico, Moses Mendelssohn, l'età delle emancipazioni e le riforme, l'ebraismo italiano dell'Ottocento attraverso alcune figure eminenti: ecco alcuni dei temi del volume, arricchito da illustrazioni e da un ampio indice analitico che può guidare il lettore in percorsi tematici variegati, organizzando la sua esplorazione del testo in base a interessi personali, motivi di studio o curiosità e attenzione all'approfondimento. -
Variazioni Rumkowski: Primo Levi e la zona grigia
Martina Mengoni dedica questo studio al tema della ""zona grigia"""" che Primo Levi sviluppò partendo da un racconto, uscito nel 1977 sul giornale «La Stampa», che descrive la figura di Chaim Rumkowski, autocrate del ghetto di Lódz sotto l'occupazione nazista. Nella ricostruzione di Levi la parabola di questo ambiguo e paradossale «re dei Giudei» (è il titolo del racconto) divenne l'emblema stesso della «zona grigia»: del territorio, paradossale e ambiguo a sua volta, che separa le vittime dai loro aguzzini alla cui scoperta ed esplorazione lo scrittore dedicò il capitolo più importante del suo ultimo libro, """"I sommersi e i salvati"""". Mettendosi a sua volta sulle piste di Rumkowski e della zona grigia, Martina Mengoni ha dato forma a un saggio critico che si impone all'attenzione per la mole sorprendente delle scoperte fattuali, per la finissima quanto rigorosa interpretazione dei testi e dei contesti, infine per la sua scrittura asciutta, chiara e veloce."" -
Nell'acquario di Angiporto Galleria
Questo romanzo esce, dopo il ritrovamento dell'originale, a quasi sessant'anni da quando fu scritto. Ne è autrice Francesca Nobili Spada (1916-1961), giornalista, musicista e scrittrice, che ha vissuto intensamente il suo impegno comunista nella stagione del secondo dopoguerra a Napoli. Nel libro vengono descritte, a volte in prima persona, le giornate di un gruppo di giovani militanti, ripresi nel fluire dei loro anni migliori tra impegno politico, ambizioni culturali, passioni, slanci e disillusioni. Le loro vicende personali si confrontano spesso con gli avvenimenti della storia di quel periodo difficile. Francesca Spada - che lavorava nella redazione dell'""Unità"""" in Angiporto Galleria - ci ha lasciato così il romanzo di una sofferta formazione collettiva. Un testo che si presenta tradizionale nella forma, ma è percorso al suo interno da rotture narrative, risultando a volte apparentemente frammentario negli intrecci delle vicende dei protagonisti: leggendolo si è subito immersi nelle vite che Maria e Paolo, Piero e Giovanni, Massimo, Laura e Marcella spendono, logorati dalla loro stessa troppo intensa passione, nella generosa speranza di poter rifare un mondo miglior"" -
Un impegno controcorrente. Umberto Terracini e gli ebrei (1945-1983)
Il libro ha per tema l'attenzione per il mondo ebraico nella vita e nell'opera di Umberto Terracini. Nel secondo dopoguerra il suo impegno al riguardo si espresse in tre campi principali: la società italiana, che faceva ben poco per reintegrare le vittime delle leggi antiebraiche del 1938 e delle deportazioni; il il Medio Oriente, dove il nuovo Stato di Israele e le speranze che incarnava furono oggetto di un rifiuto via via sempre più radicale; infine la situazione in Unione Sovietica, nella quale l'antisemitismo diventò un fatto di prima grandezza. Terracini seguì tutto questo con cura e consapevolezza, facendone oggetto di riflessioni pubbliche e di azioni coraggiose. Ma soprattutto, oltre ad intervenire in Parlamento, sulla stampa e ovunque gli fosse possibile, non esitò mai, su tutti e tre i fronti nei quali si sentiva impegnato, a mettersi in gioco personalmente, per essere più efficace e per non perdere mai il rapporto diretto con i propri interlocutori. Marta Nicolo documenta e analizza puntualmente tutte queste attività restituendoci nel volume il ritratto di un intellettuale e uomo politico italiano di cui risultano l'originalità di pensiero e la coerenza nell'azione. -
Espulsioni immediate. L'Università di Torino e le leggi razziali, 1938
L'applicazione delle leggi antiebraiche del 1938 avvenne in tutte le Università italiane, preceduta da un'accurata preparazione a cui parteciparono rettori, presidi di facoltà, docenti convinti assertori della necessità della politica razzista e impiegati ai vari livelli della struttura amministrativa e tecnica. I documenti proposti al lettore in questo libro, nella loro cruda esemplarità, mostrano meglio di qualsiasi ragionamento i tanti aspetti di una pagina oscura nella storia dell'Università di Torino. Mostrano la violenza, la protervia e l'assoluta irragionevolezza delle misure che portarono nel 1938 all'espulsione degli ebrei - docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo - dall'Ateneo torinese, come peraltro dall'insieme della vita sociale; la dimensione della ferita allora inferta sull'insieme della comunità accademica; la solerte obbedienza dell'istituzione nelle sue diverse articolazioni; l'assenza di qualsiasi opposizione; l'offesa alla dignità della cultura e la depravazione dell'intelligenza di tanti uomini colti. -
Da Mantova alla Svizzera. In fuga per la salvezza. Nuova ediz.
Due scritti, accompagnati dalla prefazione di Silvana Calvo, che riportano al periodo in cui la situazione degli ebrei italiani passò in meno di un decennio da una apparente normalità al baratro della Shoah.rn«Nel lungo buio del 1943, una donna e il suo bambino fuggono in Svizzera cercando la libertà. Il diario di lei e i ricordi, sessant’anni dopo, di lui diventano, insieme, una storia. Unica» - RobinsonrnDal settembre 1943 la situazione degli ebrei in Italia, già molto difficile per le leggi antiebraiche emanate nel 1938, divenne ancora più drammatica: dalla ""persecuzione dei diritti"""" si passò, sotto l'occupazione nazista e la Repubblica sociale italiana, alla """"persecuzione delle vite"""". Gli ebrei che si trovavano nelle zone dominate dalle forze nazifasciste dovettero cercare scampo all'immediata minaccia della deportazione per lo sterminio. Molti dal Centro e dal Nord dell'Italia si diressero verso l'unico Paese neutrale che sembrava potesse dar loro accoglienza: la Confederazione Elvetica. Nel libro sono pubblicati due testi: il primo è una memoria rilasciata in età matura da Corrado Vivanti, storico, che ricorda gli anni della fanciullezza a Mantova durante il fascismo; il secondo il diario tenuto dalla madre, Clelia Della Pergola, della fuga e dei mesi di internamento in Svizzera, dove la famiglia riuscì fortunosamente a trovare rifugio sino alla fine del conflitto."" -
Dialoghi sul mondo di oggi. Con un gruppo di studenti dell'Università di Torino
Nelle pagine di questo libro si incontrano molte voci di studenti dell'Università di Torino: persone attente e intelligenti, tali da rendere un po' più ottimisti sul mondo che abbiamo intorno e da offrire un'immagine assai varia di tanti problemi urgenti della società di oggi e dei molti modi con cui possono essere affrontati. Ognuno dei testi raccolti - frutto di un intenso lavoro seminariale - racconta di una situazione o di un problema vissuti direttamente, come una discussione in treno sulla mafia, il sostegno a un ragazzo autistico durante un campo estivo, le conversazioni quotidiane attraverso il bancone di un bar, gli scambi sui social fra due ragazzi innamorati e così via. Le voci che si alternano nei racconti non sono però solo quelle degli autori protagonisti. Ognuno di loro doveva descrivere un caso o un percorso ritenuto interessante, dando conto del dialogo intrattenuto con gli altri protagonisti coinvolti. Anzi, erano proprio la natura, le caratteristiche specifiche, l'andamento e lo sviluppo di quel dialogo ad essere posti al centro dell'attenzione.