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""Bonjour mon aimable bergère..."". Voci e canti della Val San Martino raccolti dalla Badia Corale Val Chisone
La cultura popolare di queste valli si esprime, oltre che in italiano, su tre diversi livelli linguistici popolari, che corrispondono a tre stadi storici più remoti di acculturazione: i patois locali (di radice occitanica), il francese (introdotto nel secolo XVI) e il piemontese (nella sua caratterizzazione occidentale di piemontés, o lingua del contado immediatamente subalpino, che si è insinuata anche nei fondovalle). Il complesso repertorio di canzoni che qui si trova testimonia, nel suo insieme, una vicenda storica di opposizione e di tensione dialettica della civiltà alpina nei confronti dei tentativi di egemonizzazione esterna, vicenda di resistenza secolare della dimensione comunitaria agli eventi di dominazione e di acculturazione; ma rivela anche una vocazione nient'affatto provinciale all'apertura verso orizzonti lontani, un'attitudine a ricevere l'innovazione culturale, accettandola e selezionandola secondo le esigenze del proprio intimo vivere. -
Restauro come impegno istituzionale. L'opera di Alberto Terenzio a Roma e nel Lazio (1928-1952)
Alberto Terenzio, Soprintendente di Roma e del Lazio fra il 1928 e il 1952, si trovò ad affrontare un quarto di secolo particolarmente delicato per la tutela e il restauro in Italia, condizionato dalle politiche di esaltazione della romanità promosse dal fascismo e dalle distruzioni provocate dalla guerra. Lo studio storico-archivistico e la verifica diretta sugli edifici all'epoca restaurati ci restituisce il profilo di un funzionario operoso, ma sostanzialmente pragmatico, poco incline alla formulazione di assunti teoretici, totalmente assorbito dai contenuti gestionali e tecnici del proprio lavoro. -
L' anno suonato. Dodici mesi di colore e poesia
Età di lettura: da 6 anni. -
Una città al femminile
Protagonismo e impegno di donne senesi dal medioevo a oggi. -
Amici per le penne
Età di lettura: da 6 anni. -
La vraie histoire de l'Ourson voyageur perdu à Sienne. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 4 anni. -
The true story of the traveling. Little bear lost in Siena. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 4 anni. -
Storia di Biagio
Età di lettura: da 6 anni. -
La letteratura arabo-cristiana e le scienze nel periodo abbaside (750-1250 d.C.)
Teologia, filosofia, storia, medicina, matematica, astronomia sono solo alcune delle scienze che la civiltà dell'Islam ha recepito in particolare grazie all'opera dei cristiani. Esse furono sviluppate durante il periodo abbaside quando il contributo dei cristiani nel veicolare il sapere scientifico attraverso il lavoro di elaborazione e traduzione dei testi, in arabo e dall'arabo, fu fondamentale. Il convegno tenutosi a Roma il 9-10 marzo 2007 si è proposto di mostrare l'apporto dei cristiani siriaci e arabi nei vari settori delle scienze nonché nei campi della patristica, della polemistica e della storia. La loro opera impresse decisivo vigore e impulso, non solo alla civiltà araba e dell'Islam nel suo insieme, ma anche allo sviluppo delle scienze nel mondo europeo. -
L' oro nella tarda antichità: aspetti economici e sociali
La tarda antichità è spesso descritta come una ""età dell'oro"""", intendendo con questa espressione che il sistema monetario dei secoli IV-VII si sarebbe strutturato soprattutto sulle coniazioni nel metallo più prezioso, attraverso cioè un vero e proprio """"ancoramento all'oro"""" dell'intera struttura economica e dei prezzi. Il solido, moneta introdotta da Costantino, diventa così uno dei simboli per eccellenza del tardo Impero romano. Questo volume mira ad analizzare e approfondire in maniera sistematica gli aspetti sociali, economici e amministrativi legati alla produzione, alla diffusione e alla circolazione della valuta aurea, il suo statuto legale, il rapporto con le altre specie monetali, in riferimento alle attività finanziarie e alle tecniche contabili. Lo studio della moneta fornisce una serie di dati essenziali per una più ampia comprensione della struttura della società tardoantica e del potere d'acquisto dei diversi strati sociali e suggerisce importanti riflessioni sul trapasso istituzionale dall'Impero romano a quello bizantino e ai regni romano-germanici dell'Europa occidentale."" -
Il contributo militare degli ebrei italiani alla grande guerra (1915-1918)
Uno studio sulla presenza nell'esercito italiano di ufficiali, sottufficiali e militari ebrei durante la prima guerra mondiale. Con ampi elenchi e schede, albi d'oro dei decorati e dei caduti, edelenco dei militari ebrei deportati per la persecuzione antiebraica. Introduzione di Fabio Levi e nota tecnica di Giorgio Rochat. -
Frida Malan e il segno del suo tempo
Personalità originale e di singolare valore umano nel mondo politico e culturale piemontese, Frida Malan ha incarnato le molte stagioni di un impegno etico-civile, sempre coerente nel travaglio di un'epoca tormentata. Coraggiosa antifascista combattente, insegnante, politicamente attiva prima nel Partito d'Azione e poi sino alla morte nel Partito socialista, eletta per tre volte nel Consiglio comunale di Torino e quindi assessore per anni all'Igiene e Sanità e successivamente al Patrimonio e Lavori Pubblici, portò nel suo agire l'impronta di una sensibilità umana e culturale affatto particolare. Si distinguevano le sue forti radici morali evangelico-protestanti, peraltro abbinate ad un impegno rigorosamente laico, e la vivace sintonia con il nascente movimento delle donne. Sono qui raccolti una serie di contributi e di testimonianze, corredate da un'antologia degli interventi nel Consiglio comunale torinese, che offrono un ritratto sintetico ma di notevole interesse storico. -
Elio Toaff. Un secolo di vita ebraica in Italia
Rabbino capo di Roma per cinquant'anni, Elio Toaff è stato colui che ha spinto il mondo ebraico italiano, nel dopoguerra ancora marginale, su posizioni culturalmente e politicamente sempre più egemoni, traghettandolo nell'Italia di oggi. Colui che ha saputo essere al tempo stesso un personaggio fondamentale della vita ebraica e un protagonista indiscusso della storia italiana del Novecento, interpretandone con intelligenza cambiamenti, tendenze e speranze. Il volume, curato da Anna Foa, riporta i contributi di vari specialisti che ripercorrono la biografia di Elio Taff all'interno della storia degli ebrei dall'esclusione seguita alle leggi razziali del 1938, alla persecuzione, dalla ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale alla visita di Giovanni Paolo II alla Sinagoga romana. Conclude il libro un'ampia bibliografia degli scritti di Rav Toaff. -
Gli aguzzini di Mimo. Storie di ordinario cllaborazionismo (1943-45)
All'inizio del 1945, a Torino venne ucciso da un commando di militi della Repubblica di Salò Francesco Pinardi, ""Mimo"""", giovane intellettuale di solida famiglia borghese che militava in Giustizia e Libertà e la cui biografia mostra come potesse maturare una coscienza critica nei confronti del regime fascista. Mimo fu vittima di una violenza feroce e gratuita, la stessa che migliaia di italiani ebbero a subire in quei duri mesi, il cui clima di disgregazione del vivere civile e del comune sentire viene qui ricostruito attraverso l'intreccio di centinaia di altre storie con i documenti dei processi del primo dopoguerra. Non sono storie di scontri armati, ma episodi di ordinario collaborazionismo nei quali la vena ideologica, il credo fascista, stavano sullo sfondo. Li accomunano piuttosto meschinità e sopruso, tradimento e desiderio di prevaricazione, disumanità e viltà, ricerca del tornaconto personale. Riaffiora dunque, senza infingimenti, una Italia, molto più vecchia di Salò e del fascismo, insofferente delle regole e ignara dei diritti, nella quale lo stretto rapporto fra criminalità e politica è solo lo specchio di una violenza radicata nelle relazioni sociali."" -
Un confine difficile. Controversie tra la repubblica di Genova e il regno di Sardegna nel Settecento
Il volume racconta le controversie di confine tra la Repubblica di Genova e lo Stato sabaudo nel corso del XVIII secolo. L'aggressiva politica estera intrapresa da Vittorio Amedeo II e proseguita dai suoi successori impresse un senso nuovo a dispute che spesso avevano già secoli di storia alle spalle. I sempre più frequenti incidenti alla frontiera liguro-piemontese furono affrontati così più come affari di Stato che come questione di carattere puramente locale. Il governo di Torino fu abile ad utilizzarli per cercare di aprirsi quella via al mare che avrebbe dato nuovo impulso militare ed economico al Paese. Da parte sua, il governo di Genova fece tutto quanto in suo potere per evitare un nuovo sbocco sabaudo sul Mediterraneo che sarebbe stata una vera e propria tragedia per la Repubblica. Si trattava, comunque, di una politica puramente difensiva, come avrebbe mostrato la sconfitta sul tema dei feudi imperiali degli Appennini, rivendicati ed infine ottenuti da Carlo Emanuele III. La storia è ricostruita attraverso un'attenta lettura dei fitti carteggi degli inviati genovesi e sabaudi con i rispettivi governi. -
Gli ebrei e l'orgoglio di essere italiani. Un ampio ventaglio di posizioni fra '800 e primo '900
Il libro, pensato in forma di antologia, intende offrire uno sguardo articolato sul rapporto fra mondo ebraico e processo di costruzione dello Stato unitario a partire dal Risorgimento, mostrando vari modi di sentire e presentare l'affezione per la patria italiana frutto di condizioni storiche, sociali e individuali diversissime, ma pur sempre confrontabili fra di loro per il fatto di essere situati nel quadro di un processo comune e di avere tutti uno stesso retroterra ebraico. Per Samuel David Luzzatto (Shadal), David Levi, Flaminio Servi, Luigi Luzzatti e Amelia Rosselli a ognuno dei quali, dopo l'introduzione di Fabio Levi, dedicano un saggio - seguito da un'ampia serie di brani tratti dai loro scritti - rispettivamente Gadi Luzzatto Voghera, Francesca Sofia, Carlotta Ferrara degli Uberti, Ilaria Pavan e Tullia Catalan, molto diverso è il rapporto con la tradizione e la religione dei padri non meno che con le culture e le condizioni del momento; proprio per questo però si tratta di esperienze che esemplificano in modo straordinariamente vivo la ricchezza dell'incontro fra culture che si realizza in coincidenza con la nascita dell'Italia contemporanea. -
Il difficile reinserimento degli ebrei. Itinerario e applicazione della legge Terracini n. 96 del 10 marzo 1955
In Italia, dal 1938 al 1945, fu in vigore una normativa duramente discriminatoria contro tutti gli ebrei residenti nel paese, che divenne progressivamente sempre più drastica fino a sfociare nella deportazione e nell'assassinio. La drammatica rilevanza di quegli eventi permette di misurare il contrasto fra la loro effettiva dimensione e il dibattito parlamentare intorno alla Legge Terracini del 1955, che avrebbe dovuto offrire un risarcimento alle vittime della persecuzione voluta da Mussolini. L'autrice ne dà conto attraverso le parole dei protagonisti e analizza poi come in sede amministrativa e giurisprudenziale la condizione degli ebrei perseguitati fosse non solo sottovalutata e mal compresa, ma esplicitamente misconosciuta; riporta alcuni casi esemplari e propone infine un quadro puntuale di quanti sono stati fino ad oggi i perseguitati ""razziali"""" riconosciuti meritevoli delle provvidenze stabilite sia dal dal testo iniziale sia dalle leggi di modifica approvate poi. Il libro offre così uno squarcio illuminante sul modo in cui le diverse culture politiche del secondo dopoguerra si sono misurate con le persecuzioni antiebraiche e con le loro conseguenze di più lungo periodo."" -
Nature's dots. Ediz. in braille
"Nature's dots"""" è contemporaneamente un libro tattile per non vedenti e un libro sperimentale per vedenti. Testi in braille e disegni tattili stampati con inchiostro trasparente su testi e disegni visibili illustrano un progetto che vuole rendere accessibile un paesaggio protetto, la Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino situata presso il Lago d'Iseo in Lombardia, a chi per disabilità fisica non può accedervi, attraverso una tecnica in cui il disegno degli elementi naturali diviene forma esplorabile dal tatto e dalla vista simultaneamente; dove il paesaggio in rilievo si fonde, nella sua trasparenza, con il racconto immaginifico degli animali e delle specie vegetali presenti; dove le forme del territorio, le montagne che circondano la riserva, gli specchi d'acqua che costruiscono l'ambiente lagunare protetto, sono sensibilissime superfici cromatiche a rilievo, commenti dell'habitat che racchiudono; dove il progetto dei padiglioni per disabili motori e il padiglione tattile per non vedenti si fondono con il paesaggio che li forma, trasformandosi, nel tempo, in tutori degli elementi vegetali, in natura." -
Miele dei favi
È raccolta nel libro una serie di Derashot (sermoni) e articoli concernenti i Giorni Penitenziali. L'argomento di questi scritti è la Teshuvah, il pentimento, concetto base dell'etica ebraica. La Torah d'Israel crede profondamente nella capacità rigenerativa dell'Uomo dai suoi errori. È un processo antico più del mondo stesso, affermano i maestri, e perciò fondamento della Creazione medesima. Non è un caso che la festa di Rosh ha-Shanah (Capodanno) sia da un lato il primo dei Dieci Giorni della Teshuvah, dall'altro l'anniversario della creazione dell'uomo. -
Deportati italiani nel lager di Majdanek
Tra la fine del 1943 e il '44, nella Polonia occupata dalle truppe tedesche, molti deportati italiani - in gran parte militari - furono imprigionati nel lager di Majdanek, vicino a Lublino; gli autori del libro ne hanno identificati, partendo dai documenti conservati nel Museo del campo, ben 227, a ognuno dei quali hanno dedicato una scheda biografica che ne ricostruisce i percorsi attraverso il sistema concentrazionario nazista. Dopo la descrizione, nel contributo al volume di Tomasz Kranz - attuale direttore del Museo di Majdanek -, della storia di questo importante lager, un capitolo è dedicato all'analisi dei trasporti dei deportati (dall'Italia e tra i campi di prigionia in Germania e nei Paesi occupati), di alcune decine dei quali vengono poi approfondite le vicende in base alle testimonianze che è stato possibile ritrovare. Segue la ricostruzione della conoscenza di Majdanek in Italia; infine sono proposte al lettore le memorie di Carmelo Arno Marino, uno dei pochi che riuscirono a fare ritorno e che ci ha lasciato, in un testo di estrema vivezza, la descrizione di una vicenda esemplare della deportazione. Il libro è corredato dalle riproduzioni di documenti e fotografie.