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Polveri nell'ombra
«[...] Finalmente raggiungere i silenzi in questo esilio di me in mezzo agli uomini. Fanatica la maschera della malinconia, nella strada che cade e annebbia ed esclude l'idea della nuda tua figura, mi accarezza ogni sera. Il segreto a malapena alterna trasparenze, sorpreso dai colori dell'arcobaleno, tra l'orizzonte e il mio letto, quasi a ghermire l'impazienza che corre nella bocca improvvisa. [...]». -
Osceno mobile
«Perché non raccogliere il pianto delle storie dai giornali, dove si incrociano morte e estinzione, dove consuma la vista l'indaffararsi in qualunque cosa? Perché restare incerto fra tanto pianto messo per iscritto?». -
Poesie di ieri
«l'angoscia di non essere di non esistere se non nel tragico astratto di questa carta che macchia le dita.» (Da «Scritto sul biglietto per Milano») Stefano Bottero è nato a Roma nel 1994. Si è laureato in lettere, studia filologia moderna. Allievo di Biancamaria Frabotta, scrive di critica letteraria. -
Devi ancora inventare Euridice
«[...] Euridice da viva presiede una foresta segreta e selvaggia, aranya direbbero i saggi vedici; da morta è imprigionata negli incerti e appena accennati confini di chi, senza più la gravità del sangue, è disancorato dalla terra. [...] Forse Euridice aspettava l'amato, sapeva che il segno di Orfeo - la sua lira che è anche un arco - non può esistere davvero senza la discesa nell'Ade; forse Euridice sapeva che Orfeo doveva perderla una seconda volta. [...]» (Dalla Prefazione di Lorenzo Chiuchiù) -
Il silenzio dei fiumi. L'epifania della natura in Heidegger
«(...) La macchinazione provoca lo sfruttamento della terra e la distruzione della natura, la tirannia della tecnica favorisce il turismo di massa che trasforma i viandanti consapevoli in forestieri alienati senza un rapporto essenziale con la natura e la cultura (...)» -
Querencia
"Querencia vale tanto per la vita animale umana quanto per la vita animale non umana. Nel primo caso, ha a che fare con il verbo querer (nella sua etimologia latina, dove quaer?re significa """"cercare"""" o anche """"chiedere per sapere"""") e, per vari slittamenti semantici, con un percorso di ritorno ai luoghi amati (...). Nel secondo caso, è un termine che ha avuto fortuna nel linguaggio della tauromachia, indicando l'area dove si posiziona il toro, durante la corrida, mettendosi temporaneamente al riparo da ogni contatto con le armi dell'uomo (...)""""" -
Come un granello di senape.... Il Regno dal cielo alla terra
«(...) La proposta di questo libro è duplice e drastica: per un verso mettere da parte (dopo averla criticata) la fondazione filosofico-ontologica tradizionale del cristianesimo, di derivazione platonico-aristotelico-tomistica, per sostituirla con una fenomenologia radicale; per un altro verso relativizzare storicamente la grande costruzione teologica inaugurata da Paolo di Tarso, rifinita da Agostino d'Ippona e portata a compimento da Tommaso d'Aquino, ripartendo dal dettato biblico e prescindendo dalla metafisica platonico aristotelica.» -
In lontananza
In una di quelle bellissime città dove il fiume non fa rumore perché niente qui fa rumore al crepuscolo ti metti a starnutire un sigillo sul momento e lo consegni alla nostra memoria senza più il bisogno di resistere -
Uno straniero nella propria lingua. Scritti per Carmelo Bene
Si propone una chiave di lettura di questa raccolta collettanea secondo tre direttrici fondamentali: la prima raccoglie i saggi che si prestano a inquadrare il periodo storico e le condizioni in cui esordì Carmelo Bene nei vari ambiti artistici. Il secondo filone di interventi mira, invece, a ricostruire e a definire alcuni aspetti del modus operandi di Bene, analizzando alcuni dei suoi nodi teorici più importanti, come quello di phoné.La terza sezione racchiude, invece, interventi di taglio più specifico, che tendono ad analizzare una singola opera, pure se approfondita negli anni. -
Simili e dissimili
Prefazione di Antonio Spagnuolo. -
Diverse congiunzioni
"Si può campare anche senza mendicare. Succede che molte cose si perdano nella canicola degli uffici deserti (che allungheranno le labbra). Non è facile da digerire ma, un giorno o l'altro, i protettori dovranno tornare a casa, riponendo nelle borse i sermoni, le accuse, i proclami, le azioni di soccorso.""""" -
Oro
"A casa non sono tornata non c'era più la strada un serpente d'aria accecante modella la terra e sconvolge le tracce. Nella tempesta chiudi gli occhi e la via si disegna coi piedi. Nei piedi e negli occhi è un soffio la via fra voci che si confondono a un mare invisibile e profondo.""""" -
L' @nticamera del cervello
"Uno/a in sommità invisibile disordine mondano relitti dittatori murati mete ai pellegrini linguaggio figurato sangue di geni serpentine sciamano.""""" -
Lo spazio necessario
Se avvicini il tuo sguardo per aver ragione d'ogni apparenza dovrai violare lo spazio necessario all'amore e alla violenza. -
Potere immaginare. Gianfranco Manfredi tra canzoni, romanzi e fumetti
Frequentatore ""intermediale"""" di differenti processi creativi e culturali. Sperimentatore trasversale di immaginari, Gianfranco Manfredi ha condensato negli anni uno spirito narrativo ed espressivo che ha sempre saputo """"raccontare"""" il suo tempo (e le sue intemperie, le sue beffe, le sue tragicità, il suo eversivo o normalizzato procedere). Per questo la sua opera complessiva è stata per noi stimolo di studio e ricerca. E da qui la nostra esigenza di raccontare il suo percorso creativo, visionario e militante. Identificando Gianfranco Manfredi come uno degli autori più """"insoliti"""" e trasversali del paesaggio culturale italiano: tra i principali cui guardare per capire il fondamentale snodo storico-politico rappresentato dal passaggio dalle lotte sociali degli anni Settanta all'euforica normalizzazione del craxismo anni Ottanta del secolo passato. """"Potere immaginare"""" nell'arco di tre saggi tematici affronta alcuni percorsi dell'autore marchigiano. Gino Frezza e Lorenzo Di Paola ne analizzano il lavoro di fumettista, Fabrizio Denunzio indaga la sua produzione di romanziere e Alfonso Amendola e Simona Castellano riflettono sul percorso cantautoriale. [...]"" -
Peso specifico dell'attimo
Le domande che rincorrono la notte le domande da fare, quelle da perdere nella risonanza, quelle che percorrono distanze e cambiano la chimica dei minuti, le domande che vorrebbero ma che le penso, pensato in un abbraccio di costellazioni per poter sentire l'occasione nel vento risolutiva. -
Sonetti maledetti
Dico sempre che voglio vivere e morire con te, tuttavia non è esatto: voglio morire prima di te, prima che il mio Nome non ti dica più niente, o che io diventi un vecchio noioso e cadente. Sarebbe intollerabile perfino per un egoista come me, rapito da un amore a prima vista. -
Argo. Viaggio poetico. Vol. 2: battaglia, La.
«La poesia invece non porta da vita a morte, ma il contrario, perché ci spiega che la pasta di cui siamo fatti, e non solo quella di cui sono fatti i nostri sogni (e qui Amleto incontra Freud), è ""[e]ssere lingua e gesti / Essere orgoglio e lotta / Essere città e mattone / Parlare, lavorare, creare"""". Di qui la circolarità del nostro esistere, che è assai più d'un esitare amletico, perché, come scrive Bianchi """"[il] viaggio è cerchio perenne [...].» (dalla prefazione di Enrico Terrinoni)"" -
Grooming
Con il proposito di rinnovare i temi della struttura drammatica attuale, Bezerra scrive una pièce telematica e cibernetica. Il conflitto che viene messo in scena è strettamente legato alla vita virtuale: l'adescamento di una ragazzina da parte di un adulto attraverso i social network. La protagonista però reagirà in modo del tutto inaspettato... -
Ho la parola sulla porta di casa
Con una lettura critica Tomaso Kemeny.