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Il cinema d'Eusebio
Quattro registe: Myriam Jacob-Allard, Caterina Carone, Liliana Colombo, Ilaria Pezone. Dieci registi: Michelangelo Buffa, Mauro Santini, Filippo Ticozzi, Carlo Michele Schirinzi, Luca Ferri, Giuseppe Spina, Ignazio Fabio Mazzola, Francesco Selvi, Giacomo Laser e Stefano Miraglia. Analizzati ""in una lingua critica alta, novecentesca, aristocratica, lontana dagli usi del parolame mediatico. [...] Un cinema così libero, fatto di film così unici, e così soli, composto da percorsi tanto individuali, che serviva un libro di un amico, per riconoscerne la via comune, e dare a esso un nome proprio: Eusebio"""". (dalla Prefazione di Giulio Sangiorgio)"" -
Il mio Marocco
Chi ha visitato il Marocco una prima volta, avverte il desiderio di ritornare a perdersi nei labirinti della medina, tra squarci azzurri e improvvise apparizioni di spazi aperti alla luce. Michele Angelillo, medico e fotografo, ne avverte forte il richiamo, tanto da far ""suo"""" il Marocco attraverso l'arte della fotografia. Ogni viaggio ha un inizio denso di aspettative e una fine che appaga o tradisce."" -
Il libro di Letizia. Romanzo di Capri
Letizia Cerio - stilista, disegnatrice, pittrice - figlia dell'ingegnere e scrittore caprese Edwin Cerio e della fotografa argentina Elena Hosmann, su cui convergeva già il precedente Sulle tracce di Elena. Ne Il libro di Letizia confluiscono e si sviluppano non solo le trame di quella inchiesta familiare, ma anche le strategie narrative di una letteratura che si muove agilmente tra la realtà e la finzione, la scrittura saggistica e quella creativa, la vita delle persone in carne ed ossa e i loro vaporosi fantasmi: perché il personaggio che alimenta l'ingranaggio della scrittura è soprattutto una Letizia avvolta dalle favole lucide delle finzioni di Borges. -
Attenti al cane. Testo originale a fronte. Ediz. bilingue
In Attenti al cane la scrittura di Eva Redondo indaga una cruda realtà: le varie forme di violenza che si esercitano sulle donne indipendentemente dalla loro nazionalità, classe sociale o stato civile, un dato difficile da assumere. Una violenza culturale, sistematica, assunta come normale che la drammaturga focalizza su quegli aspetti di noi stessi che ci possono far diventare potenziali molestatori, stupratori, o renderci attori inerti che tale violenza consentono. Un'opera che fugge da un'interpretazione semplice e da uno spettatore passivo, che Redondo tende ad escludere: ""Dal pubblico mi aspetto quello che aspetto da me stessa quando scrivo una pièce. Mi aspetto che si senta testimone e complice di ciò che succede in scena""""."" -
Epifanie e malebolge
Epifanie e Malebolge: tra cielo e terra -
Tecniche di apprendimento e di insegnamento del sardo
Il sardo è una lingua viva, come tutte le altre lingue insegnate nella scuola. Questo volume inaugura una collana di manuali che, con massimo rigore ma con tono divulgativo, si propone di fornire le tecniche più sicure e avanzate per imparare da soli o per insegnare a scuola tutti gli aspetti basilari della lingua e della cultura sarda. -
I corsi in Sardegna
I còrsi rappresentano un popolo migratore la cui diaspora interessò, tra il Medioevo e l'Età moderna, non solo le regioni italiane ma anche aree lontane come la penisola iberica e lo stesso continente latino americano. Questo volume analizza da un'angolazione onomastica e linguistica una serie di testimonianze lasciate dai còrsi in Sardegna durante il millennio appena trascorso. L'approccio alla complessa materia si basa su una serie di documenti alcuni dei quali inediti. L'opera evidenzia come per la descrizione della presenza còrsa in Sardegna l'onomastica rappresenti una risorsa di estrema importanza anche per sopperire, sia sotto il profilo storico-demografico che propriamente linguistico, a una certa penuria di documentazione diretta. Emerge una realtà per certi versi sorprendente che rivela quanto gli apporti provenienti dall'isola vicina possano aver contribuito alla formazione della stessa identità dei sardi. -
Ritrovarsi nel largo. Storia e progetti per Cagliari che si rinnova
In questo volume vengono presentati i risultati del concorso di idee ""Ritrovarsi nel Largo"""", unitamente a vari contributi sui temi collegati all'ambito urbano costituito dal Largo Carlo Felice nel centro di Cagliari."" -
Gavino, l'uomo del faro
Uomo del Novecento, Gavino Dessena conosce le difficoltà del vivere prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale. Subisce una lunga prigionia, poi arrivano anche per lui la tranquillità economica e la certezza degli affetti; ma sopravvengono ben presto episodi gravi e misteriosi che si ritorcono contro di lui, ed ha inizio un'odissea che si protrarrà per anni, e solo dopo tante sofferenze gli lascerà rivedere uno spiraglio di luce. La sua storia si intreccia con quella della Marina di Bosa, che da sperduto villaggio si trasforma lentamente in una vivace borgata balneare. -
Il tragico e il comico. Teatralità del sacro e spettacolarità del profano in Sigismondo Arquer e Giovanni Francesco Carmona
Le opere di Sigismondo Arquer e Giovanni Francesco Carmona sono accomunate da un intreccio di tematiche dove il tragico, dapprima, investe potentemente la sfera personale fino ad annientarla, per lasciare, infine, la scena al comico della satira antivillanesca, trastullo buffonesco di un'aristocrazia arrocata nei suoi privilegi. Le Coplas a la imagen del Crucifixo dell'Arquer, schiudono il panorama teatrale in Sardegna offrendo una potente testimonianza drammaturgica, attraverso la rappresentazione delle sofferenze patite nelle carceri dell'Inquisizione a Toledo: lucida anticipazione dell'orrenda sorte di essere bruciato vivo sul rogo. Nelle Alabancas de los Santos de Sardena, del Carmona, si trovano echi e riprese che riconducono agli ambiti del teatro spagnolo e della produzione drammatica italiana. Sataniche figure scappuccianti convivono con celesti creature doloranti, sulla dimensione del presente vissuto, in cui la storia pare, tuttavia, perdere di prospettiva e tutto, anche il mistero codificato dai rituali, si riconduce al quotidiano. -
Lord Nelson e la Sardegna. Da La Maddalena a Capo Trafalgar: vittoria e morte
Reduce dalle strepitose vittorie di Aboukir o del Nilo (1798) e di Copenhagen (1801), l'Ammiraglio Lord Horatio Nelson, il 16 maggio 1803, venne nominato Comandante in Capo del Mediterraneo con lo scopo di battere la flotta francese, asserragliata nel porto di Tolone. In vista di quest'evento, decise di mettere al riparo la flotta e si diresse nell'Arcipelago di La Maddalena, scegliendo la rada di Mezzo Schifo quale permanente punto d'appoggio e dove le navi, il 31 ottobre del 1803, poterono finalmente gettare le ancore. Nel corso del soggiorno nell'Arcipelago, che si protrasse fino al gennaio del 1805, Lord Nelson ebbe modo di conoscere le grandi potenzialità strategiche della Sardegna, posta nella posizione più felice del Mediterraneo e tempestò di lettere i ministri della Corona perché si adoperassero per impadronirsi della Sardegna, in qualsiasi modo, anche proponendone al Re sabaudo l'acquisto per la cospicua somma di 500.000 sterline. Ovviamente quello di Lord Nelson fu e rimase un desiderio impossibile; certo è che egli mai cessò di rimpiangere l'ardito e vano sogno di acquisire l'Isola alla sua Patria nel timore che la Sardegna finisse nelle mani dell'odiata Francia. -
Storia della moneta in Sardegna. Emissioni e circolazione monetaria in Sardegna dalle origini alla dominazione piemontese
La storia della moneta e del credito non è solo descrizione del cammino, per così dire, interno al sistema economico dell'isola, ma anche narrazione dei suoi rapporti con le altre componenti della società in una dinamica di ""incontro scontro"""". Il lavoro di Lenza appare orientato a dare al lettore un quadro completo e dinamico della circolazione e dell'emissione della moneta in Sardegna, ricostruendo così alcuni aspetti non molto conosciuti della storia dell'isola e contribuendo ad arricchire di una nuova prospettiva il dibattito sull'identità. Egli, infatti, riesce a calare il problema trattato in un contesto che lo pone in relazione con una realtà più vasta senza che però ne venga snaturato o smarrito lo specifico contenuto. Il libro appare così concepito come strumento che, nel dare una descrizione organica del fenomeno della monetazione, spinge il lettore a riflettere sullo sviluppo dell'economia della Sardegna attraverso i secoli."" -
Dizionario delle famiglie nobili della Sardegna
Nel corso dei secoli in seno alla società sarda il numero delle famiglie nobili e delle famiglie dei cavalieri ereditari è stato considerevole, complessivamente si tratta di quasi mille nuclei distribuiti su tutto il territorio dell'isola. Tenendo conto della scarsa popolazione della Sardegna, questo numero rilevante di persone costituiva una vera e propria classe sociale che ebbe nelle sue mani, almeno fino al XVIII secolo, quasi tutto il potere e tutta la poca ricchezza dell'isola. Nel riproporre all'attenzione dei lettori la Storia della Nobiltà in Sardegna, scritta a quattro mani con il compianto Sergio Serra nel 1986, è sembrato opportuno affiancare al vecchio testo questo Dizionario delle famiglie nobili della Sardegna che permette di avere tutte le informazioni necessarie sulla storia, gli stemmi, le fonti documentali e la bibliografia delle stesse. Per tutte le famiglie che hanno preso parte ai parlamenti tra il 1355 e il 1698 sono riportate le ammissioni; di molte è stato possibile ricostruire la genealogia. -
Cantones de bandidos
Dai zigantes dell'Ottocento ai grandi latitanti del Novecento nei versi dell'epica popolare. -
Ladri di uomini. I sequestri di persona in Sardegna e nel mondo
"La storia dei sequestri di persona attraversa la storia dell'uomo. Non è nuova, ma cambia. In qualche modo si evolve. E l'interesse di questo volume è proprio questo: per la prima volta ci viene offerto un quadro dettagliato di un fenomeno che colpisce l'opinione pubblica"""" osserva Daniele Moro nella prefazione. Ed è vero. Il sequestro si ripresenta nel corso dei millenni in forme e per scopi diversi: mezzo di arricchimento generazionale nell'antichità; strumento di garanzia per il rispetto di un accordo; risorsa diplomatica quando l'ostaggio è un prigioniero di guerra; strumento della lotta politica per i gruppi terroristici; azione legata a deviazioni mentali o sessuali di psicopatici o serial killer; semplice atto criminale volto a ottenere un tornaconto economico per la criminalità organizzata, come nel caso della 'Ndrangheta calabrese e dell'Anonima Sarda. Ed è in particolare la pratica dei sequestri in Sardegna che in questo volume viene approfondita tramite l'analisi dei casi, la trattazione degli strumenti giuridici messi in atto dallo Stato per contrastare il fenomeno e, infine, la testimonianza della cronista che personalmente ha seguito il rapimento di Titti Pinna." -
Cagliari va teatro. Le attività di spettacolo tra cronaca e storia
Una sintetica ma rigorosa ricostruzione delle principali vicende che hanno caratterizzato le attività di spettacolo a Cagliari, dall'allestimento del Teatro dell'Università (1750) sino alla recente inaugurazione del Parco della Musica (2011). L'autore, in questo lavoro, utilizza un linguaggio essenziale, tipico del cronista, e ripercorre i principali avvenimenti senza retorica dedicando a tutti i protagonisti (gli autori, gli interpreti, i teatri e lo stesso pubblico) il giusto spazio. L'angolo visuale è di estremo interesse in quanto, per oltre due secoli, il teatro ha rappresentato per i cagliaritani il luogo di ritrovo più comune e la testimonianza di un'intensa vita culturale che animava tutti gli strati sociali. -
Storia di Nuoro e delle Barbagie
Le vicende che dalle origini e fino alla seconda guerra mondiale hanno riguardato Nuoro e la Barbagia, definita nell'introduzione la regione ""più montuosa e caratteristica dell'isola, che proprio in virtù della sua struttura morfologica è da ritenersi l'area più genuinamente sarda"""". Un'isola nell'isola, in cui rinnovamenti e modifiche provenienti dalla pianura non sono accettati se non con reticenza e diluiti in un arco di tempo assai lungo, ma dove accanto ai condizionamenti negativi ne emergono altri altamente positivi: la montagna è la terra degli uomini liberi e della democrazia; qui, protetti dalla natura dei luoghi, trovano rifugio i vinti che fuggono, i più intrepidi che non vogliono sottostare a nuove forme di costrizione, i ribelli e i forti che apportano forze nuove alla gente di montagna, che recepisce validi impulsi di rinnovamento pur conservando le proprie caratteristiche originarie, quelle di un temperamento forgiato dalla continua lotta contro una natura avara e che poco o nulla offre senza un grave corrispettivo di sacrificio, dalla quale scaturisce una frugalità necessaria ed una resistenza fisica senza le quali la sopravvivenza è impossibile."" -
Mosaico di silenzi
"La qualità del silenzio è nascosta e inesauribile. Nelle profondità del silenzio si proiettano i misteri e le ombre che si agitano in ogni uomo. Questo silenzio riflette la dimensione dell'anima. Il silenzio si colora della sostanza del pensiero, si sposa con i profumi dell'anima che in esso si cala con totale desiderio di innocenza. Scrutare il silenzio insegna a penetrare l'oscurità che è in noi. Quando meditiamo, l'occhio dell'anima si immerge nel silenzio della nostra interiorità, accende riflessi di luce, materializza suoni di verità che autenticano l'esistenza, disvelano il senso della vita, danno pace al sentimento della morte"""". Antonio Lenza esplora, in questo volume, le infinite forme del silenzio, studiando il ruolo, il valore, il significato che esso assume nei diversi contesti dell'esistenza." -
Antonio Romagnino. Il poeta della città del sole
Antonio Romagnino è stato il cantore di una Cagliari amatissima e ricca di memorie, ma non di meno il difensore intransigente di bellezze o eredità in pericolo, avversario di progetti scellerati, superficialità e ignoranza avvinghiate alle leve del potere. Il ritratto tracciato in queste pagine mette in luce il profilo di un ""poeta combattente"""", sempre pronto a usare le armi della cultura, del rigore morale e talvolta dell'ironia per affermare l'idea di una città consapevole della sua storia e per questo capace di progettare un futuro senza smarrire le migliori energie che l'hanno animata."" -
La falesia e il veliero. Itinerario storico, geografico e letterario attraverso le coste della Sardegna
Percorrere la Sardegna seguendo il profilo delle sue coste non significa soltanto immergersi nella bellezza di un ambiente naturale straordinariamente vario e sempre affascinante. Vuol dire anche imbattersi nei segni di una lunga storia, che emergono tuttora dal paesaggio e testimoniano le influenze fenicie e puniche, romane, pisane, genovesi, catalano-aragonesi, spagnole e piemontesi. Le molteplici tracce lasciate da questi popoli tessono una preziosa filigrana che consente di leggere in trasparenza una realtà viva fatta di luoghi e toponimi, tradizioni e consuetudini, rapporti religiosi e scambi commerciali, incontri e scontri, arrivi e diaspore. Lungo il viaggio il percorso diventa interiore. Ogni luogo suscita ancora, nel visitatore più attento, i sentimenti e le emozioni descritti dagli autori citati nelle pagine di questo volume, le loro parole ci aiutano a cogliere il senso profondo e il respiro di questa terra di antica civiltà. Anche il turista alla ricerca di acque cristalline in cui trascorrere momenti di relax troverà, tra i riferimenti storici e letterari, indicazioni utili per godere appieno delle splendide spiagge presenti in gran numero sulle coste sarde.