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Il narrastorie
Maria Grazia Fontana (Viterbo 1969) laureata in Sociologia, ha collaborato con quotidiani nazionali e altre riviste d'informazione, lavorando poi nel settore della prevenzione del disagio adolescenziale e delle tossico dipendenze e successivamente di sensibilizzazione all'affido familiare. è stata orientatrice al lavoro e formatore in materie professionalizzanti. Attualmente è impegnata nel settore dell'immigrazione. Nel 2015 ha publicato il suo primo libro, ""Esco a prendermi un caffè"""" (Sette città), un approccio sociale alla diversità, all'affido e all'affido con la disabilità. Nel 2016 ha collaborato al libro di Claudio Venturelli """"I bei luoghi dell'Italia nascosta"""" (Historica) e ha publicato il suo secondo libro """"Se rinasco voglio vedere l'altra faccia della luna"""" (Alter Ego), quattro amiche legate all' amore nelle sue molteplici sfaccettature. Nel 2017 ha ricevuto l'onorificenza di merito per la cultura, Premio Città dei Papi, per il libro """"Esco a prendermi un caffè""""."" -
Bomarzo. Intorno al sacro bosco
L'isolamento di Bomarzo dovuto in parte alla precarietà di collegamenti con le zone limitrofe, paradossalmente ha fatto sì che i tesori del suo territorio continuassero la loro vita indisturbati, preservando i loro segreti, per restituirci dopo anni forti emozioni. -
Mnemotopie. Itinerari, luoghi e paesaggi della memoria nel mondo portoghese
Il luogo della memoria è una unità significativa, d'ordine materiale o ideale, che la volontà degli uomini o il lavorio del tempo ha reso un elemento simbolico di una qualche comunità. Il luogo della memoria è quindi quello spazio da interpretare come fonte diretta del ricordo, di un fatto circostanziato, accaduto in un momento particolare del percorso della storia. In tal senso, viene spontaneo andare con la mente a monumenti, musei, cimiteri, steli o immagini-ricordo lungo le strade, ma si fanno luoghi della memoria anche quegli angoli di mondo che hanno assunto nel tempo un suggerimento capace di destare con collegamenti quanto altrimenti si sarebbe assopito: tutti segni che attestano e testimoniano una realtà avvenuta in un particolare istante che la società in quanto collettività quasi unanime indica per tenere intenzionalmente desto il ricordo su un determinato aspetto verso il quale si nutrono legami diretti o indiretti, commemorativi o intimi, collettivi o personali. -
Governare le missioni, conoscere il mondo nel XVII secolo. La Congregazione pontificia De Propaganda Fide
La Congregazione de Propaganda Fide è l'ufficio della Curia pontificia che esercita la giurisdizione spirituale sulle missioni di tutto il mondo, dirette a protestanti, ortodossi, infedeli, pagani e minoranze cattoliche in contesti non cattolici. In questo volume viene analizzata l'origine, la struttura e il funzionamento della Congregazione nel XVII secolo, dagli uomini che la compongono alla complessa rete di corrispondenza e di informazione con i vari continenti. Diversamente da precedenti studi mirati a singoli territori, in questo volume tali temi sono visti in una dimensione comparativa e in una prospettiva globale sullo sfondo del confronto tra il cattolicesimo tridentino e le altre religioni e culture. Da essi emerge come Propaganda sia un ""luogo culturale"""" di accumulazione e di diffusione di conoscenze sul mondo di prima grandezza a Roma e nel panorama europeo."" -
Microcosmi. Percorsi d'ispirazione nei mondi sommersi dell'Alto Lazio
Nuovo libro del collettivo di scrittura Civita Writers. -
Migrazioni e terrorismo-Migrations and terrorism
L'ultimo Ottocento e tutto il Novecento hanno conosciuto vari terrorismi estremamente violenti, ma la paura è esplosa soprattutto con gli attentati alle Torri gemelle e poi con le successive azioni jihadiste in Occidente. Queste infatti pur essendo complessivamente meno pericolose di quelle coeve in Asia o in Africa hanno colpito l'immaginazione pubblica. Forse anche perché si sono combinate alla paura dell'immigrato, persino di quello inserito da più generazioni: si pensi alle riflessioni sulle comunità arabe in Belgio, Francia e nel Regno Unito quali incubatrici del nuovo terrorismo islamico. -
La montagna dopo gli eventi estremi. Declino o nuovi percorsi di sviluppo?
La città dell'Aquila ha ospitato nelle giornate dal 26 al 28 maggio 2016 il convegno internazionale organizzato da Rete Montagna, dal titolo ""Le montagne dopo eventi estremi: declino o nuovi percorsi di sviluppo?"""" L'occasione è stata quella di chiamare a raccolta studiose e studiosi per creare sinergie, raccontare buone pratiche e dare nuove risposte per il futuro di Alpi e Appennini. Il presente volume non vuole essere un punto d'arrivo ma un motivo in più di riflessione. Un contributo per la costruzione di un futuro migliore. Un faro acceso su un tema fondamentale che riguarda i sentimenti più intimi delle comunità locali, del loro vivere quotidiano, della loro sicurezza, per una rinnovata e più efficace costruzione di un modello di sviluppo ecosostenibile. Dai giorni del convegno aquilano a oggi gli Appennini hanno continuato a tremare. Conosciamo gli indici di sismicità degli Appennini e di tutto il territorio nazionale, sappiamo quante volte immani disastri hanno colpito le popolazioni, ma la consapevolezza del pericolo e le moderne tecniche costruttive antisismiche da sole, non sono sufficienti per determinare scelte definitive e per programmare un progetto di vita."" -
Il viaggio e l'Europa: incontri e movimenti da, verso, entro lo spazio europeo
Il rapporto tra l'Europa e il viaggio raccontato attraverso un volume che riunisce contributi pluridisciplinari: un insieme di studi, riflessioni e proposte che guardano al continente europeo come un luogo degli ampi spazi, per sua natura aperto allo scambio di genti e culture. Un affascinante viaggio nel tempo e nello spazio di una terra attraversata nei secoli da diverse tipologie di viaggiatori che hanno percorso, osservato e saputo tradurre su carta questo ""spazio comune europeo"""", mettendo in comunicazione, con i propri itinerari, porti, città, nazioni e popoli del vecchio continente."" -
La mia Francigena. Due scarpe e una borraccia da Proceno a Monterosi. Appunti di viaggio in cammino lungo la Tuscia
Due amici di sempre e una folle promessa notturna. Un lutto improvviso e la scelta di soffocare il dolore onorando quel vecchio impegno. Un padre fresco di pensione e suo figlio si ritrovano così nei panni dei pellegrini, quasi per caso, in marcia lungo la Via Francigena viterbese. Ciò che ne esce è un romantico intreccio primaverile di chilometri, emozioni, erbe vagabonde, ricette, aneddoti, ricordi e stravaganti incontri. -
Mythos. Racconti perduti. Leggende orali di Blera e di altre terre etrusche
Checco il calzolaio, il lupo Manino, Fochetta la strega, Chiara Maria la fornaia sono i protagonisti, insieme a tanti altri, di questo libro. In questo momento di neotribalismo, dove si vive in ""tribù"""" virtuali su internet, dove ci si confronta solo con chi la pensa come te e le altre tribù si attaccano senza neanche un confronto, l'idea di un libro di studenti che apre al territorio: Blera, Barbarano Romano, Civitella Cesi, Villa San Giovanni in Tuscia, fa ben sperare. C'è la voglia di mantenere una memoria dinamica del passato e di aprirsi al territorio della più ampia comunità locale con i racconti delle terre del Mignone."" -
Fuori le donne da palazzo dei Priori. Il governo di Viterbo in 40 mesi, dalla Liberazione ad Andreotti
"Nel realizzare questo lavoro ho cercato, talvolta in disaccordo con ciò che mi dettava il cuore, di mettere insieme cronologicamente, ma non solo, fatti e personaggi che hanno segnato quaranta mesi della vita amministrativa della città di Viterbo dalla sua Liberazione (giugno del '44) al primo intervento finanziario e politico arrivato dall'ancor giovane Giulio Andreotti (dicembre '47). Con i governi di Luigi Grispigni prima e di Felice Mignone poi. Fatti e personaggi non casuali o immaginari, ma che sono assolutamente rispettosi della realtà come può essere quella che viene fuori scorrendo le numerose delibere varate dalle due amministrazioni: a guerra non ancora finita e poi durante il duro periodo della ricostruzione. Quei quaranta mesi non sono stati facili. Tutt'altro. Né per la gente, né per coloro che furono chiamati a ridare ossigeno e speranza a una città che era stata devastata dalle bombe alleate e bagnata dal sangue di oltre mille vittime. Così dilaniata da meritare, nel 1962, la medaglia d'argento al Valor Civile.""""" -
Da ieri a oggi
Il volumetto è costituito dall'accorpamento di due precedenti raccolte poetiche, in versi liberi, cioè Era già ieri (2016) e I jeans sono cosa seria (2017), con qualche aggiustamento e perfezionamento contenutistici. Va precisato che l'unificazione ha una doppia funzione, Per primo un confronto, meglio una contrapposizione, anche nella stesura, tra le composizioni delle operette di cui sopra, poiché le cose trattate sono quelle del passato e le attuali, Una contrapposizione che vede l'Autore orientato senza riserve verso il prima, con la nostalgia che la fa da padrona e con un desiderio che lambisce la retrotopia, desiderio della scomparsa civiltà contadina. Per secondo un aggiustamento stilistico. Infatti i versi liberi vengono organicamente risolti nei parametri della cosiddetta prosa poetica, cioè la scrittura continua, con l'intento di offrire al lettore un risultato coinvolgente e convincente. -
Un lucchese al servizio della Santa Sede. Francesco Buonvisi nunzio a Colonia, Varsavia e Vienna
Tra il 1959 e il 1965, l'Istituto Storico Italiano per l'età Moderna e Contemporanea pubblicava quattro volumi dedicati alle nunziature condotte dal lucchese Francesco Buonvisi prima a Colonia e poi - straordinaria e ordinaria - a Varsavia: contributi fondamentali per gli storici, ai quali, tuttavia, non sono stati affiancati testi simili sulla rappresentanza pontificia svolta a Vienna, e durata per ben quattordici anni. Nella capitale asburgica, in linea con le istruzioni di Roma, il nunzio si impegnò instancabilmente su due fronti distinti, da un lato spingendo l'imperatore a stipulare con Luigi XIV una pace sul Reno, dall'altro promuovendo un'alleanza in funzione anti-ottomana con la Rzeczpospolita di Jan III Sobieski, la Serenissima, ma più in generale con sovrani e principi del mondo cristiano. -
Due lezioni magistrali 2017-2018
Il prestigio di una università dipende anche dalla capacità che essa ha di promuovere importanti incontri di studio su temi di particolare rilevanza culturale e scientifica e di chiamarne a discutere i maggiori studiosi. In questo modo, essa, da un lato, può diventare punto di riferimento per le comunità scientifiche, nazionali e internazionali; dall'altro lato, può offrire ai propri studenti l'opportunità di arricchire il bagaglio di conoscenze oltre i confini tracciati dai programmi di insegnamento e di esame. Assumendo questa prospettiva, il Dipartimento di studi linguistico-letterari, storico-filosofici e giuridici-DISTU dell'Università della Tuscia ha deciso di inaugurare l'anno accademico di ciascuno dei propri corsi di laurea con una lectio magistralis affidata a studiosi, italiani o stranieri, di particolare levatura o a esponenti delle più importanti istituzioni pubbliche del Paese. -
Marx e Gramsci. La formazione dell'individuo sociale
La liberazione e lo sviluppo dell'individuo sociale è l'istanza di fondo dell'indagine marxiana. Un cantiere dove è possibile rintracciare i termini di una formazione dell'uomo non ridotta a funzione del costante sovvertimento a cui il capitale sottopone la propria base tecnica e scientifica, ma, al contrario, in grado di consentire l'appropriazione sociale della totalità delle forze produttive. Quindi, come scriveva Gramsci, l'«autogoverno dei produttori», la costituzione di una forma politica basata sul «lavoro libero e associato». -
A lezione da Nonna Volpe
Siamo pronti ragazzi? Abbiamo messo tutto il necessario nello zaino? Binocolo, mappe, bussola, merenda e tutto il resto? Allora stiamo per addentrarci nel la Grande Foresta dove Nonna Volpe ci aspetta per farci una lezione msulla natura dei boschi me delle praterie, e sui piccoli abitanti che volano, strisciano, nuotano, corrono o si arrampicano. Conoscerete subito quello scolaro un po' indisciplinato che risponde al nome di Rosso Volpe, ma attenti a non cedere alla tentazione di seguirlo in una delle sue marachelle o Nonna Volpe vi farà vedere il suo lato più severo da anziana maestra! Bene, ci dovremmo essere tutti, partenza... e occhio a non restare mindietro! Mettiamoci in marcia sulle tracce di Nonna Volpe alla scoperta dei suoi ingegnosi trucchetti. Età di lettura: da 4 anni. -
Nel paese della nostalgia (ricordi di vita paesana)
L'autore, scavando nella miniera dei ricordi, sulle orme degli scrittori veristi, a lui cari, Luigi Capuana (1839-1915) e Giovanni Verga (1840-1922), riflettendo sulle pagine dell'abruzzese Ignazio Silone (1900-1978), particolarmente su quelle del romanzo Pane e Vino e su quelle del calabrese Corrado Alvaro (1895-1956), tutti autori che trattarono del mondo contadino e paesano, ci offre una serie di ricordi-racconto (quasi un piccolo diario personale, reso pubblico), elaborazione letteraria, nella maggior parte dei casi, di fatti veramente accaduti, altri concedentesi alla fantasia, ma in un preciso contesto realistico, con sfumata tendenza sociologica insieme ad una manifesta nostalgia del sorriso. -
Panni stesi
"Lo stesso vento sbandierava i loro corpi colorati e, con più attenzione, il vecchio Beltrevù comprese che si trattava solo di umidi panni stesi nella notte..."""" Negli indumenti che sventolano al sole e nell'aria ci sono i segreti di ogni famiglia. Brandelli di stoffa appesi al filo che sanno svelare emozioni. Gli studenti del Laboratorio di Scrittura hanno saputo cogliere paure e speranze attaccate a quelle mollette colorate, entrando nel privato di ogni abitazione con l'immaginazione e la forza evocativa del racconto. Laboratorio di scrittura creativa Dipartimento Disucom Università degli Studi della Tuscia." -
Ri-animare la nostra politica, una nuova sfida per i cattolici
Lettera a un giovane: ""E per questo spero di mantenere un contatto con te e con quanti, come te, desiderano servire disinteressatamente il nostro Paese nello spirito di una idealità cristiana"""". (Aldo Moro)"" -
Da Maiorca ad Algeri ed al Regno di Valencia. Prigionia e riscatto di dieci gesuiti catturati dall'archipirata Simon Danseker (1608-1609)
Nel 1608 la nave Bellina al largo delle Baleari viene assaltata dal pirata Danseker. Su di essa viaggiavano dieci gesuiti, il figlio del Marchese Vilena, vicerè della Sicilia, ed il figlio del vicerè Sandoval di Majorca. Lo studio racconta, attraverso documenti di archivio, assalto, prigionia ad Algeri, liberazione e ritorno in Spagna dei prigionieri riscattati.