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Il pragmatismo flessibile. «Tigri» del sud-est asiatico e Cina tra constructive engagement ed hépíng juéqì
Ciò che emerge dall'osservazione del contesto storico-politico asiatico è il progressivo reciproco avvicinamento delle cinque ""tigri"""" dell'Asia sud-orientale e la Cina. Il volume si propone di offrire un'analisi comparativa che, partendo dai paesi dell'Asia sud-orientale, si estende al complesso piano dei rapporti bilaterali di questi Stati con la Repubblica Popolare Cinese, in modo da costituire uno strumento di ricerca per una puntuale e il più possibile adeguata riflessione storico-politica relativamente ad un fenomeno che caratterizza in modo evidente l'età contemporanea."" -
Viaggio e identità dei luoghi. Immagini della Tuscia
È cosa ardua riflettere su un termine denso e sfaccettato come ""identità"""", in particolare se ci si approccia all'identità non di un individuo quanto di un luogo. Alla ricerca, cioè, di quell'anima loci sempre più persa nei risvolti di una modernità onnivora e sminuita dal progressivo appiattimento delle peculiarità in un unicum ovunque riconoscibile. I contributi presenti in questo volume vogliono ricomporre il mosaico identitario di un luogo, la Tuscia, che per secoli è stato zona di transito, area di mezzo, territorio da percorrere. E ambiscono a farlo attraverso la visuale """"altra"""" del viaggiatore. Di colui, cioè, che aggiunge allo sguardo ormai consueto, abituato, noto del nativo e dell'indigeno, sfumature e gradazioni che donano valore e angolazioni inedite alla caleidoscopica identità del luogo."" -
Bonaventura Tecchi. Identità di una terra antica
"Bonaventura Tecchi ha lasciato un vuoto nella letteratura che la cosiddetta contemporaneità non ha colmato, distratta da altre mode e da altri valori, quanto mai mode e valori fragili, inutili e fuorvianti, privi di salde basi e di sofferte rinunce, e di quella che può essere definita """"fede"""" nei contenuti. Ci limitiamo, perciò, a dire che Tecchi è stato uno scrittore raro, uno di quelli che non esistono più e che la produzione letteraria, nelle acque in cui naviga oggi, non riuscirà mai a sostituire per stile e argomenti.""""" -
La montagna dell'acqua lillà
Due generazioni si incontrano nell'epoca contemporanea. André ed Helena hanno vite molto diverse anche per la differenza di età. Helena è una giovane docente universitaria la cui vita incarna perfettamente il modello di una donna moderna sposata, divorziata, che si prende cura di suo figlio, ma che allo stesso tempo tiene al lavoro e non vuole assolutamente rinunciarvi. Quella di André invece è un'esistenza molto meno frenetica, segnata da un duro e commovente passato che non lo abbandona mai, riportando continuamente nella sua mente il periodo delle lotte rivoluzionarie e di reclusione nelle carceri politiche. Si tratta dunque di due treni che corrono su binari paralleli e che apparentemente non potranno mai incontrarsi. In realtà sarà proprio il passato di André ad attrarre Helena, la quale decide improvvisamente di scrivere un libro sulla storia del Portogallo di Salazar e di andare alla ricerca di testimonianze dirette. Le vite di André ed Helena si incontrano, cominciando a viaggiare su un terzo treno comune, che è quello dei ricordi. -
Tre occasioni machiavelliane
Tre studi su aspetti diversi di Machiavelli: scrittore, più che pensatore politico o Segretario e diplomatico della repubblica di Firenze. Nel primo si cerca di fare luce sul trattamento a cui nell'ultimo capitolo del Principe sono sottoposti versi famosi del Petrarca patriottico. Nel secondo viene proposto un esame della valenza teatrale di pagine non intenzionalmente scritte per la comunicazione scenica. Nel terzo saggio, dedicato peraltro più a Francesco Vettori che al suo grande concittadino, nonché amico, si esamina l'esperienza umana, diplomatico-politica e letteraria costituita dalla trasferta alla corte di Massimiliano II d' Asburgo (1507-09), con il Viaggio in Alamagna che ne consegue. -
Saper guardare Viterbo
"Sei a Zaira, mio caro lettore-viaggiatore, città dagli alti bastioni. Una fra le più belle Città invisibili di Italo Calvino. Tanto bella da non potersi raccontare. Città della memoria. Una città, spiega Calvino, non racconta la propria storia. Essa la porta scritta nei suoi luoghi, come le linee che solcano il palmo di una mano. I suoi panorami, gli scorci di vie e piazze, i ritratti della sua gente, i dettagli dei suoi edifici e monumenti: sono nient'altro che """"porte"""". Porte del tempo. Al tramonto del secolo XIX, dopo un silenzio lungo secoli, scrittori e viaggiatori tornarono a evocare l'idea del Genius Loci. Lo sfregarono dalla lampada magica della storia: esso rivelò al mondo che ormai, per noi uomini moderni (cittadini troppo spesso inconsapevoli, turisti troppo spesso frettolosi), non c'è più viaggio nello spazio che non sia anche, soprattutto, un viaggio nel tempo. Sei a Zaira, ma potresti essere ovunque. A Viterbo, per esempio.""""" -
Giuseppe Miselli. Tra la polvere delle strade e il lusso delle corti. In appendice: Il burattino Veridica
Fin dalle origini del mondo, l'uomo ha avuto la spiccata inclinazione a fissare lo sguardo oltre i confini del proprio angusto spazio e ha cercato di oltrepassare gli orizzonti che gli si paravano davanti. Da questa semplice, per non dire banale osservazione, si deduce che l'uomo ha sempre viaggiato e viaggia anche oggi per motivi diversi o per esigenze particolari. Esistevano ed esistono i cosiddetti viaggi di studio, per exercise profitable, per motivi di lavoro, ci sono i viaggi di esplorazione, di avventura, viaggi di mercanti etc. È da registrare però come il significato di viaggio/viaggiare sia andato con il tempo trasformandosi, se non altro rispetto alle perigliose prove di Gilgamesh, il protagonista del più importante poema assiro-babilonese, o quelle dell'omerico Ulisse, almeno rispetto ai lunghi viaggi in età medievale che portavano innumerevoli pellegrini per strade impervie (ad esempio la Francigena), a raggiungere le fonti della fede, chi nella nuova Gerusalemme, Roma, Caput mundi, a lavare dai peccati la propria anima, chi per arrivare a ""toccare"""" la tomba di Jacopo a Compostela e pregare innanzi al suo sepolcro."" -
La casa sulla spiaggia. Una favola realistica
"The house on the beach"""" intreccia probabili e improbabili spasimanti, ed emana un tenue profumo di fiori d'arancio, ma per definirla una storia d'amore ci vuole fantasia. È, piuttosto, un """"saggio per sperimentare gli usi dello spirito comico"""", ovvero una prova narrativa sull'idea di commedia. A farla da padrone sono i vizi, tanti, e le virtù, poche, della operosa, noiosa, ambiziosa e un po' bigotta provincia inglese ottocentesca, narrati con disperata vitalità dalla penna di George Meredith." -
Libri di viaggio, libri in viaggio. Studi in onore di Vincenzo De Caprio
Raccogliamo in questo volume i contributi che amici e colleghi hanno presentato al convegno ""Libri di viaggio, libri in viaggio"""", organizzato come un sentito omaggio a chi dell'odeporica ha fatto territorio privilegiato di ricerca e vera passione. Esperto di letteratura italiana del Quattro-Cinquecento e dell'Ottocento, Vincenzo De Caprio è conosciuto anche oltre i confini nazionali per i suoi importanti contribuiti dedicati alla letteratura di viaggio. Autore di fondamentali studi sulle tematiche dell'odeporica che ne hanno rimesso in discussione dalle fondamenta l'approccio e l'analisi, è stato professore ordinario di letteratura italiana presso l'Università degli Studi della Tuscia dove ha fondato la cattedra di """"Letteratura del viaggio"""" e il Centro Interuniversitario di Ricerca sul Viaggio (CIRIV), di cui è stato presidente."" -
Non rompete i castelli di sabbia
Joe Carmelo Villoso e Fedro Maria Guardaspada (li chiameremo così per tacer dei rispettivi veri nomi e cognomi che subito riporterebbero chiaramente al loro luogo natio) erano stanchi della loro monotona vita di istruttori di sirtaki di scuola Theodorakis. Entrambi poligami edentrambi a corto di assegni familiari e di carte di credito ricaricabili, in cuor loro sognavano una lunga, anche lunghissima vacanza che li allontanasse per un po' dai disagi di una quotidianità mal vissuta. Anche per questo, se non soprattutto, alla fine si decisero con sicura titubanza a tener dietro alle più nascoste aspirazioni personali: cancellarono ogni traccia che potesse ricondurre alle inusuali morfologie che li caratterizzavano e via, salparono verso imprecisate, ma stuzzicanti mete... -
Le isole del Capo Verde. Storia e documentazione della scoperta
La storia delle scoperte è la storia dei sovrani e dei grandi capitani, degli stati che diventano imperi, di nomi di celebri imbarcazioni, di capitali europee che si contendono lo scettro del vecchio continente e di nuove città che sorgono ai quattro angoli del mondo ispirate al ricordo dell'Europa. La storia documentaria che accompagna l'epoca delle scoperte - letteratura, trattatistica, carte istituzionali - è storia di sovrani, nazioni, imperi, eroici avventurieri, ma è forse ancor di più storia di un'umanità comune ed eterogenea, che per le circostanze più disparate si è trovata a vivere e raccontare l'impatto con un mondo radicalmente distante da quello eurocentrico. -
Stragi fra memorie e storia. Piazza Fontana, piazza della Loggia, la stazione di Bologna. Dal discorso pubblico all'elaborazione didattica
L'idea che la vera storia contemporanea cominci con il 1945 si va diffondendo. Non penso, al dibattito accademico, che ha modalità complesse, ragioni profonde e una ricaduta più ristretta, bensì al comune sentire (di quanti sono in grado di storicizzare la propria esperienza, diretta o mediata, con la realtà), a quello che si definisce ""il senso comune della storia"""". Questi decenni così drammatici e dinamici, richiedono sempre più la nostra attenzione. In un panorama così sfaccettato, abbiamo imparato a rivolgere lo sguardo, al lato oscuro della storia, quello dei grandi crimini, delle violenze su larga scala, delle stragi, dei genocidi, che hanno segnato anche la seconda metà del XX secolo. Non è un caso che questa fase della storia dell'umanità cominci con le vittime di Hiroshima e Nagasaki e abbia conosciuto, in questi nostri anni, una nuova svolta con la spettacolare distruzione delle Twin Towers, l'11 settembre 2001: anche in questo caso, una strage di civili, meno drammatica negli esiti quanto a numero delle vittime, ma anch'essa """"epocale"""", per ragioni che sono a tutti evidenti."" -
Usa la storia. Gli Stati Uniti nel XX secolo
Lo scopo di questo volume è percorrere la storia degli Stati Uniti del secolo scorso, focalizzando l'attenzione sui principali eventi, personaggi e dinamiche che hanno fatto sì che questo paese diventasse il protagonista indiscusso nel panorama mondiale. L'opera è rivolta sia a chi possiede già una discreta padronanza delle basi di questa disciplina, e vuole concentrarsi sugli elementi chiave, sia al neofita che inizia ad avvicinarsi a questo genere di studio. -
Annio da Viterbo e il Decretum Desiderii. Storie e miti del libero comune viterbese
Erudito, umanista, filologo sui generis, creatore di miti e genealogie fittizie, amante dell'antichità, spregiudicato falsario: tutto è stato detto riguardo Annio e le sue opere. Un'ascesa irresistibile nell'ambito della Curia romana, fino alla carica di Magister Sacri Palatii, la conoscenza personale di tutti i più potenti uomini del suo tempo e degli artisti più illuminati. Un uomo capace di creare una genealogia illustre e famosa, operazione che realizzò con abilità anche per importanti personaggi laici ed ecclesiastici. La sua città natale venne beneficata di centinaia di pagine celebrative e per Viterbo Annio creò un lignaggio tanto aulico quanto improbabile, intrecciando riferimenti all'antico Egitto, alla classicità, all'Alto Medioevo di Longobardi e Carolingi; riuscì a far divenire Viterbo un crocevia di divinità, re, principi e papi, alterando le testimonianze documentarie e inventandone altre con assoluta disinvoltura. Il Decreto di Desiderio è in questo senso l'emblema dell'attività anniana. -
Camminare nel tempo vivendo nel mondo
"Ogni esistenza è una serie continua ed irreversibile di scelte tra un si ed un no nello scorrere indifferente del Tempo. Tali scelte si pongono di fronte a ciascuno come il succedersi di una serie di bivi lungo la strada di ogni vita e s'inquadrano nell'imponderabile e nelle grandi decisioni della Storia: sarebbe bastata una sola scelta differente per cambiare poi tutto ed aprire sulla vita di ciascuno altri scenari, altre storie, altre possibilità..."""" In questo succedersi di eventualità attuatesi, il tempo è il compagno che ci segue nel nostro vivere quotidiano, senza che ce ne rendiamo conto, se non nel mutare delle cose... Ne avvertiamo la presenza solo quando ci volgiamo indietro a considerare il nostro passato o quando ne scorgiamo i segni lasciati sul nostro volto e sui volti di chi ci accompagna o nelle cose mutate intorno a noi o in quelle sparite. E se per un istante ci sembra di """"rivivere"""" situazioni od eventi, in realtà siamo in un altro """"tempo"""" ed in un'altra """"situazione"""" perché il Tempo non retrocede mai, se non nel nostro ricordare che, appartenendo al passato, non può più essere cambiato e non può più ripresentarsi." -
Quando la lingua del Signore è di un genere diverso. «Femminismo» e religione nella letteratura inglese tra XVII e XVIII secolo
In cosa consiste una rivoluzione culturale?Le opere delle scrittrici presentate in questo volume - Mary Astell, Catherine Talbot, Hester Mulso Chapone e Sarah Robinson Scott - qui tradotte, in parte, per la prima volta in italiano, rispondono ad entrambe le domande: nulla può essere più rivoluzionario di ciò che viene proposto dall'interno di un sistema con il fine di modificarne la struttura profonda. Esse dimostrano quanto, pur nella condizione di sub-alter(n)ità di cui le donne sono sempre state oggetto nella storia dell'umanità, il loro contributo sia stato determinante per una futura definizione del ruolo della figura femminile in seno alla società. Astell e le sue ""figlie"""" a lungo trascurate dalla critica femminista, poiché considerate eccessivamente conservatrici, vengono oggi finalmente presentate come degne di considerazione per una più approfondita analisi della letteratura femminile e della storia delle donne."" -
De lo novo medièvo barbarico et capitalista (ovvero De la Cina ch'è più vicina)
Usando l'amata ""quartina"""", sviluppata in un lessico del tutto particolare, ironicamente ed approssimativamente in coerenza cronologica con il titolo (una sorta di provocazione storico-letteraria), l'autore vuole rendere omaggio alla sceneggiatura dei Brancaleone del compianto Mario Monicelli (una sorta di mix di volgare trecentesco, latino maccheronico, forme dialettali e parole ormai desuete). Il sottotitolo, a sua volta, è riconducibile al titolo del film """"La Cina è vicina"""" (1967) di Marco Bellocchio. Partendo, in un certo senso, da due film Pietro Angelone ci offre una piccola storia verseggiata della nostra Repubblica dalla Costituzione ad oggi. Ma il suo sguardo è volutamente esteso oltre i confini nazionali per evidenziare le cause che hanno provocato l'attuale situazione di crisi, leitmotiv generalizzato e parossistico della fine del primo decennio e l'inizio del secondo di questo nostro già tanto decantato terzo millennio."" -
Twitto ergo sum
A Malparadiso, terra felix, fertile di frutti e idee e avara di buon senso, la situazione è uguale a se stessa decennio dopo decennio; eppure l'aggravarsi di una crisi economica di difficile identificazione, l'ennesima, ha improvvisamente inasprito gli animi di vasti strati della popolazione, specie dopo l'insediamento del Governo di Intesa per la Nazionale Armonia, che ha unificato maggioranza e opposizione, sancendo l'indiscutibile vittoria politica del ""Visconte"""" Carloni. In questo panorama teso e contraddittorio, Gianluca Corti, umanista-lavoratore precario in una fabbrica di filati, rivive il passato e il presente della sua vita, collegando le sue personali vicende con quelle patrie, dai primi anni giovanili all'oggi sempre meno comprensibile, proiettato verso un futuro nebuloso e incerto. Uomo serio e di buone letture, tra dubbi esistenziali e disagi pratici, Corti mai smarrirà il senso dello Stato, svolgendo il suo compito di cittadino-contribuente con responsabile fiducia nelle istituzioni. Anche se..."" -
Quella notte Dante ci tradì
Paola, Silvia, Diego e Marco: destini che si intrecciano, storie che si scontrano. Un segreto unisce e divide due amiche cresciute come sorelle. Una morte sconvolge la tranquilla vita degli studenti dell'università degli Studi della Tuscia. Un professore insegue la verità. Ma le cose non sono mai come appaiono. E l'Inferno può non essere così lontano. -
Vincitori e vinti. Continuità, trasformazioni, nuove identità nella scena culturale britannica e tedesca degli anni '50
Due nuove identità culturali, la britannica e la tedesca, si vanno formando alla fine della seconda guerra mondiale attraverso un processo non lineare, che mira da una parte a liberarsi del condizionamento del mito della 'colpa collettiva' e, dall'altra, al riposizionamento della cultura all'interno di uno scenario complesso che accoglie nuove istanze di classe, di genere e stili di vita. Istanze che sembrano agire in maniera analoga nelle due città-simbolo della distruzione e dell'inizio della ricostruzione: Londra e Berlino. Il dialogo fra i due paesi non si è mai interrotto: l'avvento del nazismo interrompe forzatamente questo processo ma non lo elimina. La cultura dei vincitori e quella dei vinti procedono parallele e cercano una nuova vita fra le macerie che la guerra si è lasciata dietro.