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Il cammino delle stelle
Quando la chiave nella serratura della sua casa ai Campi Elisi girò, Luca Viviani chiuse gli occhi e la immaginò com'era. Voci, risate, canzoni di bambini felici. Enrico, Maria e lui. E i rimproveri della madre Agata, i litigi, le fughe sotto gli alberi di Piazza Carlo Alberto. Lo scrittore piangeva come un bambino che si è fatto male e si tiene la testa fra le mani. Come chi si vergogna di non essere forte. Ora accanto a lui aveva Neve, il suo cane che sembrò capire pensieri e ricordi. Viviani, il ""custode"""" del mistero di Cagliostro, accese il computer e vide la foto di Walter De Winter. Il nemico. Il capo dell'organizzazione criminale """"codice dell'ombra"""". Qualche altro membro della setta occultista avrebbe tentato di ucciderlo per impadronirsi dei manufatti del '700? Viviani fissò Neve, cercando una risposta. Il suo amico abbaiò nella speranza che capisse. Lo strinse a sé, baciandolo. Domani forse avrebbe scoperto un potere misterioso. La pioggia contro i vetri della finestra cominciava a battere forte, quasi fosse la musica di uno strumento musicale. Un violino perduto che forse avrebbe suonato di nuovo."" -
L' imperial regia cucina di Trieste. Dal congresso di Vienna alla grande guerra. Ricette borghesi e forchettate di storia triestina dal 1815 al 1915. Vol. 2: pesce nelle seconde portate, Il.
L'adriatico nasce a Trieste e va da sé che i suoi flutti, arruffati dalla Bora e strigliati dal Garbin, regalano pesci straordinari che, imbrigliati nel brodeto a la triestina, compongono una sinfonia del mare da leccarsi i baffi! A primavera, rieccoli i più unici che rari sardoni barcolani, indimenticabili come il primo bacio, tanto che in questa città per ""far la corte"""" basta butar sardoni perché, alla faccia della sua scontrosa grazia, a Trieste anche il cibo è amore."" -
La leggenda del barone Pasquale Revoltella
Un viaggio fra fantasia e realtà intrecciandosi in una storia d'amore è il filo conduttore che farà decollare la mente del lettore oltre il confine del visibile. Protagonisti: il Barone Pasquale Revoltella (nato a Venezia e realmente vissuto nella città cosmopolita di Trieste nel 1800) e Miya (una ragazza greca). Misteriose corrispondenze di anime affini si uniscono fondendosi in un tutt'uno, come in una fiaba, attingendo la loro forza dal pensiero filosofico della metempsicosi che farà ritrovare i due innamorati in mondi paralleli dove tutto è possibile. Incontreranno così, nei loro viaggi, gli argonauti alle foci del Timavo per poi lasciarsi nei meandri carsici presso la grotta del Mitreo. Si ritroveranno in Egitto immersi in suggestive atmosfere magiche grazie all'antico talismano di Uroboros. Segno tangibile dell'esistenza di Miya che accompagnerà simbolicamente il Barone fino alla sua morte quasi a volergli indicare la via in un percorso iniziatico sul vero significato della vita. -
Militi o veterani a Lestans di Sequals. Lo scavo archeologico nella necropoli romana di via dei Tigli
Se già nel 1973, a Lestans di Sequals, via dei Tigli aveva restituito, nel corso di alcuni lavori edilizi, oggetti provenienti da sepolture di età romana, è solo nel 2014 che le indagini archeologiche, condotte in un lembo di terreno risparmiato quarantun'anni prima, hanno permesso di ricostruire uno spaccato di vita e di morte in una zona remota del Friuli occidentale. Un frammento di storia che oggi rivive grazie all'impiego delle tecnologie informatiche applicate all'archeologia (GIS e 3D), al restauro e allo studio dei materiali: sono questi gli strumenti multidisciplinari che hanno contribuito a riconoscere, attraverso lo scavo di dodici tombe ad incinerazione, alcuni individui appartenuti alla sfera militare, deceduti tra i decenni finali del I secolo d.C. e i primi del II secolo. Uomini d'arme, dunque, in servizio o più probabilmente veterani dell'esercito, tra cui si scorgono figure peculiari quali il sarto e il medico. Un contributo che restituisce dai segni della terra una testimonianza di vita passata, aggiungendo un nuovo tassello di conoscenza, non solo per il quadro evolutivo della pedemontana friulana. -
I torrenti di Trieste. Percorsi, storia e curiosità
Molti triestini credono erroneamente che il nostro territorio sia quasi privo di fenomeni di ruscellamento superficiali; Trieste, invece, possiede anche un'anima sotterranea quasi del tutto sconosciuta, perché nascosta alla vista dei cittadini. I torrenti, incanalati nel tempo sotto palazzi e strade, sono stati completamente cancellati dalla memoria dei triestini. Talvolta la loro presenza ci viene svelata solo quando il cedimento della volta del loro canale provoca l'interruzione della viabilità. Questo lavoro vuole proporre un viaggio alla scoperta dei torrenti del nostro territorio, raccontandone la storia, le suggestioni naturalistiche e la vita quotidiana delle comunità legate a questi corsi d'acqua. -
Regia Nave Antonio Da Noli. L'epopea dell'unità affondata fra Sardegna e Corsica il 9 settembre 1943 raccontata dal suo relitto
Bocche di Bonifacio, pomeriggio del 9 settembre 1943. Si sta compiendo il dramma della Flotta italiana da Battaglia attaccata dai tedeschi poche ore dopo l'annuncio dell'armistizio: all'affondamento dell'ammiraglia corazzata Roma, nel Golfo dell'Asinara, fa seguito quello del cacciatorpediniere Antonio Da Noli che salta su un campo minato nel tentativo di disimpegnarsi dal fuoco tedesco proveniente dalle batterie della Corsica. Anche il gemello Vivaldi rimane danneggiato ma riesce solo ad allontanarsi per naufragare nelle prime ore del giorno successivo mentre tentava di dirigersi a occidente della Sardegna. I subacquei del GUE, guidati dal triestino Mario Arena e dal friulano Luca Palezza, ci restituiscono il relitto del cacciatorpediniere Antonio Da Noli che, dopo aver superato tre difficilissimi anni di guerra, ci racconta dal fondo del mare il suo tragico destino. -
Escursioni e ascensioni. Carso, Istria, Velebit, isole della Croazia
Questa guida è stata pensata per l'escursionista e l'alpinista suo malgrado saltuariamente calato nel ruolo di vacanziere balneare, insofferente del solo connubio spiaggia-tintarella. Chi d'estate si rechi a Trieste, in Istria, in Dalmazia o sulle stupende spiagge che punteggiano le isole croate, e senta il bisogno di programmare comunque salite o trekking per saziare la propria passione per i monti, qui troverà ciò che cerca: descrizioni che faranno scoprire, rigorosamente a piedi, luoghi magici e commoventi, immersi in pietraie punteggiate di salvia selvatica. Dal Monte Carso alla Val Rosandra, dal Nanos al Nevoso, passando per Vela Draga e le sue incredibili guglie, per le cime più belle e alte delle isole di Cherso, Lussino, Veglia, Arbe, Goli Otok, Pago, Dugi Otok, Pasman e Ugliano. Uno spazio particolare è dedicato al Parco Nazionale di Paklenica nei Monti Velebit. -
1918-1921. Fuoco sotto le elezioni. Gli incidenti di Spalato, Trieste e Maresego
Già autrice di quattro articoli che approfondiscono la presenza e l'attività dell'Ammiraglio Enrico Millo in Dalmazia e del suo Governatorato, nella presente pubblicazione la studiosa si è concentrata sulla situazione storica che ha portato all'incidente di Spalato che ha poi determinato gli eventi di Trieste e Maresego. Nella sua ricerca di fonti nuove ed inedite è riuscita a trovare atti e prove su persone che ebbero ruoli importanti, personaggi che però né la storiografia contemporanea né quella classica sono riuscite a mettere in relazione. Dall'avvocato Dompieri, che fu il difensore nominato dai famigliari dei ragazzi uccisi a Maresego al D'Annunzio jugoslavo che incitò la folla a Spalato contro i marinai italiani. Gli scontri, i morti, le requisizioni di armi a Trieste la notte prima delle elezioni del 1921 sullo sfondo dell'American peace mission in Dalmazia testimoniata dai rapporti degli agenti della CIA... La dettagliata ricostruzione del processo tenutosi a Trieste anni dopo l'uccisione degli attivisti italiani a Maresego passa attraverso una rivisitazione della legislazione penale che da austriaca stava diventando italiana. -
Andar pel vasto mar. Manuale del sommergibilista. La guerra subacquea del Sottocapo Luigi Pozzato sul Regio Sommergibile Alpino Bagnolini
Cosa doveva sapere il marinaio imbarcato su un sommergibile della Seconda Guerra Mondiale? Quali i riti della vita di bordo che accompagnavano l'immersione, l'attacco o le semplici attività quotidiane durante le lunghe ore di navigazione? A queste domande risponde ""Il manuale del sommergibilista"""" appartenuto al SC Luigi Pozzato che ha combattuto la guerra a bordo del sommergibile oceanico Alpino Bagnolini partendo dalla base di Bordeaux. Attraverso le pagine ingiallite dalla storia riprende vita, dopo più di 80 anni, una pubblicazione con cui la Regia Marina preparava gli equipaggi dei suoi sommergibili. Riaffiorata dal baule dei ricordi, arricchita dalle straordinarie tavole di Giovanni Rusconi, è ancora oggi preziosissima per capire cosa era necessario conoscere per """"Andar pel vasto mar, ridendo in faccia a monna morte ed al destino...""""."" -
Tito, Stalin e la questione di Trieste
Il libro analizza le vicende di Trieste dopo la seconda guerra mondiale. Tito e Stalin, avevano posto delle strategie su questo territorio e portato avanti le loro rivendicazioni territoriali, in un contesto internazionale che stava mutando e poneva il mondo intero davanti ad una divisione ideologica oltre che sociale, territoriale ed economica. La riconosciuta capacità politica e la forza militare di Mosca e Belgrado doveva confrontarsi o scontrarsi con altrettanta provata competenza presente nel blocco occidentale. Trieste e l'Italia vengono a trovarsi in mezzo a tale situazione, partendo da una posizione di inferiorità a causa della sconfitta. Fattori endogeni ed esogeni influiranno sugli eventi e sulle decisioni politiche che verranno prese nel contesto nazionale ed internazionale per la questione giuliana. Si fa il punto sulla situazione internazionale e quella italiana. Vengono esaminate le figure dei due dittatori comunisti per giungere ad un confronto tra le parti. Sono presenti gli interventi diretti dei protagonisti e attori di quei momenti storici, lasciando al lettore le considerazioni e i ragionamenti in seguito a quanto riportato. -
Il fumetto. Le sue origini e la sua diffusione in Italia
Questo libro vuole raccontare le origini del fumetto e della sua diffusione in Italia. Il lavoro è idealmente diviso in due parti: la prima riguarda la nascita del linguaggio fumetto partendo dalle sue origini e la sua evoluzione storica che comprende temporalmente gran parte del XIX secolo, la seconda abbraccia tutto il XX secolo descrivendo l'introduzione del fumetto nel nostro Paese, la sua diffusione, la nascita di diverse scuole, l'opera delle case editrici, il suo sviluppo analizzato attraverso le differenti fasi storiche. Dalla definizione del fumetto si passa al racconto delle sue origini e dei giornali dell'Ottocento che proponevano delle immagini a corredo di alcuni articoli diretti ad un pubblico che aveva delle difficoltà a leggere scritti troppo lunghi per arrivare poi a descrivere le opere di quello che è considerato il padre del fumetto, Rodolphe Töpffer, citando anche quelle di artisti a cui lui si è ispirato. Dopo un'esauriente citazione di altri pionieri che in qualche modo affiancano le opere di Töpffer, pur se non a lui collegati, si passa alle pubblicazioni americane di fine Ottocento dalle quali emerge la figura di Yellow Kid di R.F. Outcault. -
Le pietre del tempo. Il popolo ebraico e le sue feste
Le feste per gli ebrei sparsi nel mondo sono state le pietre colorate che hanno segnato l'identità di un popolo lungo il cammino del tempo. Questo volume, scritto con passione e competenza dai miei genitori, figure autorevoli dell'ebraismo italiano, è il primo vero libro sulle feste ebraiche. Dalla stesura del testo ad oggi sono passati vari anni ed il suo contributo aggiunge alle Pietre del Tempo una pietra con sfumature di più colori. Di ogni festa sono presentati la storia, il significato, i riti della celebrazione, le tradizioni familiari, le curiosità più divertenti, la letteratura più significativa. Rileggendolo ho percepito lo spirito di accoglienza che caratterizzava i miei genitori e con cui il libro è stato scritto: il lettore è introdotto in una casa ebraica per celebrare in famiglia i giorni di festa. -
La cucina triestina
Il classico per eccellenza della cucina triestina. Dal 1927, il ricettario di Maria Stelvio ha conosciuto, di generazione in generazione, un successo ininterrotto. Aggiornato nel tempo, mantenendo sempre intatto lo spirito dell'impianto originario, il libro è ormai considerato un punto di riferimento della cultura locale. -
Il dattilografo di Villa Necker
A Trieste negli anni della Seconda guerra, un giovane con i suoi dubbi e le sue angosce, si trova a vivere situazioni ed esperienze straordinarie che mai avrebbe immaginato. Le vicende individuali si intrecciano con eventi di cui lui è solo una pedina trascurabile. Eppure dal suo punto di osservazione privilegiato ci fa vivere momenti cruciali vissuti in prima persona, come la caduta del Fascismo, la firma dell'armistizio dell'8 settembre e i bombardamenti sulla città e ci porta a considerare gli avvenimenti con occhi che i libri di storia non consentono. Perché la guerra non è fatta solo di grandi battaglie, di vittorie e sconfitte, ma anche di piccole storie apparentemente banali e proprio per questo appartenenti a ciascuno. Dagli accadimenti della storia, che suo malgrado lo coinvolgono, alla fine uscirà indenne ma sicuramente trasformato. -
Vinicio Lago. La verità sospesa
La storia di Vinicio Lago, giovane partigiano dell’Osoppo, descrive molto bene le questioni e le tensioni politiche, che si svilupparono alla fine della Seconda guerra mondiale, nelle zone dell’Italia nord orientale. Gli ultimi giorni dell’aprile 1945, periodo che avrebbe portato alla liberazione molte città italiane, al contrario, sono stati caratterizzati per l’estrema tensione che si creò nei territori friulani e nelle zone di Trieste e Gorizia. Le politiche internazionali e le forze in campo, quella comunista e quella degli alleati occidentali, premevano su quei territori e sulle forze militari presenti che vi operavano, al fine di ottenere il riconoscimento atteso. Molti giovani italiani, tra cui Vinicio Lago, pur consapevoli dei rischi e incuranti delle enormi difficoltà cui andavano incontro, non desistettero e presero posizione, schierandosi contro qualsiasi dittatura. Per molti di loro, la storia si fermò proprio in quei giorni. La verità sui loro destini non è ancora stata chiarita. -
Il sapore degli anni
Nell'ultima raccolta di poesia in lingua preparata in bozza dall'autore e lasciata ai figli con l'impegno di renderla pubblica, elemento comune è la Natura, ammirata per la sua dolce armonia che si ritrova in una spiaggia isolata o nel profilo delle montagne, in un prato di margherite, in un bosco o nei moncherini sottili del grano appena reciso. Facile risulta il collegamento con la sua attività pittorica, in cui i paesaggi e i fiori sono i soggetti maggiormente raffigurati. Nella sua poesia, egli sostiene che la sofferenza è parte dell'essere umano; solo la conoscenza del dolore permette di apprezzare le vere gioie della vita. Male e bene contrapposti ma imprescindibili l'uno dall'altro. Al suo fianco l'uomo può contare sulla presenza dell'amore. amore per la famiglia, per la persona che condivide il peso delle croci, amore per l'umanità, amore per se stesso, impegnato nel guado dell'esistere, con i propri limiti, i propri difetti, ma sostenuto dalla convinzione che l'impossibile può sempre diventare realtà. -
Novus ordo
La poesia, la sua essenza, è uno slancio mentale verso qualcosa di indefinito, un'esigenza che si manifesta in buona parte inconscia. È un tentativo, forse, di interpretare diversamente il mondo, le azioni, ciò che ci circonda, un'intuizione limpida e rapida come una scintilla che svanisce dissolvendosi nel nulla ed è un'impronta ciò che lascia nella carta. -
Misteri
Trapani e i suoi misteri. Che fanno del Venerdì Santo e per la città di Trapani, una giornata lunga, tanto da terminare ben oltre mezzogiorno del giorno dopo. Trapani e i suoi misteri che poi sarebbero diciotto gruppi statuari in legno, tela e colla, seguiti dai simulacri di Cristo Morto e dell'Addolorata, comunemente (e impropriamente), chiamati anch'essi Misteri. Vengono dunque portati in giro per la città per circa ventiquattro ore. Così, in un vortice di colori, profumi e suoni la processione dei Misteri sciorina il suo copione da oltre quattrocento anni. A ogni Venerdì Santo il sacro e il profano iniziano a mischiare le proprie essenze in una città che si aggrega veramente, probabilmente solo per un giorno all'anno, in un giorno marchiato da un legame imprescindibile, una simbiosi inguaribile fatta di città... e misteri. -
Creativi. Racconti per una comunità costruttiva e solidale
Ad Amelia dal 2004 c'è una rete robusta e solidale di associazioni, scuole, il comune: la ""rete prendiamoci per mano"""". Rivolge ogni anno alla comunità percorsi educativi e sociali dedicati a un tema, finalizzati ad accrescere la cultura della pace, della solidarietà, della cittadinanza attiva, democratica e responsabile. Dopo un biennio dedicato all'emigrazione e all'immigrazione, all'incontrare e valorizzare i nuovi cittadini che arrivano da altri continenti e paesi, il biennio 2011/2013 è stato dedicato alla scoperta e alla valorizzazione della creatività dei piccoli e degli adulti, ad accrescere opportunità di scambio intergenerazionale. Questo libro documenta che il percorso, è uno strumento di lavoro essenziale di condivisione di valori, esperienze e riflessioni, dell'azione educativa e sociale, poiché il futuro di ognuno e della comunità ha bisogno dell'apporto di fiducia, di coesione e dell'impegno costruttivo di tutti."" -
Note di un cellulare
"Ho sempre pensato di scrivere soltanto dei 'pensieri'. Queste idee fuggevoli prendono forma nei momenti più impensati e non avendo ogni volta a disposizione carta e penna, li ho trascritti sul blocco note del cellulare che tengo sempre in tasca. Ho iniziato a definirle poesie solo quando, trovando il coraggio per farle leggere agli altri, questi hanno iniziato a chiamarle così. Con i primi piccoli successi poi, i quali mi hanno tolto qualche piccola soddisfazione, ammetto di essermi inorgoglito e di essermi un po' 'montato la testa' ed è per questo motivo che, facendo un passo indietro, propongo a te lettore, i miei pensieri e spero che sia tu a definirli poesie."""""