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Amorose faville. Il quarto libro delle canzonette a tre voci. Centro Studi Mario Pancrazi
La curatrice dell'opera, Carolina Calabresi, dice: ""Questo lavoro sulle Amorose faville di Gaspare Torelli nasce dal desiderio di unire alcune passioni (quella per la musica, quella per la filologia) e l'affetto per la mia città, Sansepolcro o più semplicemente, il Borgo. Da ciò è nato l'interesse per Gaspare o Guasparri Torelli, un musicista e poeta nato a Sansepolcro nel 1572, ma attivo principalmente a Padova, pur rimanendo sempre legato alla sua città natale. Le sue opere musicali, tutte a carattere profano, sono conservate in pochissime pubblicazioni a stampa sparse per l'Europa."""""" -
In tre si gioca meglio
Racconti per bambini. Età di lettura: 7-11 anni. -
Fuggire sì, ma dove. Un altro inutile libro sulla corsa
Non esiste, non può esistere una successione logica degli eventi nelle passioni, in ogni sorta d'amore. Riecheggiano assiduamente, insistentemente, le circostanze migliori. Ne avvertiamo la presenza ovunque; libri, film, canzoni e perché no, nelle opere d'arte. Anche se parlano di tutt'altro, il nostro essere sempre, di continuo, proiettati lì, trasfigura quel tutt'altro in un altro tutto. Questo atto d'amore disorganizzato verso la corsa, è per questo pieno di riferimenti o citazioni più o meno evidenti, anche inconsapevoli, perché alla fine siamo ciò che ci ha segnato di più. Consistiamo anche delle cose che abbiamo raccolto e messo da parte lungo la Strada. Link come punti di riferimento, e rifornimento, che ci tornano utili nelle giornate in salita, o su noiosi rettilinei. -
Monete imperiali romane. Vol. 2: Flavi, I.
Il volume cataloga le monete emesse sotto i regno dei Flavi (Vespasiano, Tito e Domiziano): 1678 esemplari,tutti illustrati con immagini prevalentemente a colori ad elevata risoluzione, catalogati secondo i principali testi di riferimento (Cohen e RIC); moltissimi gli esemplari non catalogati dal Cohen o dal RIC I Ed e alcuni anche al RIC II Ed. Attualmente l'unico catalogo ove tutte le monete repertoriate sono anche illustrate. Di ogni moneta è stata scelta quella di migliore conservazione apparsa in vendita nelle principali aste numismatiche mondiali e ne viene puntualmente indicata la conservazione, la provenienza e la stima del valore al momento della messa in asta. Precede una ampia introduzione storica sia in italiano che in inglese. -
Con gli occhi di Maura. Errando tra incertezza medica e ricerca della verità
Questo libro racchiude la narrazione autobiografica di una donna che in un particolare momento della sua vita si trova ad affrontare una situazione invalidante che la porta a iniziare con il marito un viaggio, un percorso, un errare alla ricerca delle cause della sua malattia, delle cure necessarie e del riconoscimento dei propri diritti. Il racconto di Maura, educatrice, madre di tre figli, tracheostomizzata e al momento ferma in un letto di ospedale, è forte, lucido, drammatico, vivace, pieno di speranza e di vita. Alle sue parole si uniscono quelle di altre donne che nella loro diversità donano a questo libro le varie sfaccettature della femminilità ed esaltano il potere della narrazione che nella sua differente forma scritta, orale, visuale, è caratteristica della natura umana e costituisce uno strumento fondamentale per la ricostruzione di senso e per la resilienza. -
Lezioni sulla modernità. Teoria e critica
La Modernità è da secoli connessa all'idea di progresso, a valori di emancipazione dai gioghi del passato, all'evoluzione delle condizioni di vita degli umani; com'è possibile allora che oggi essa paia contraddetta da una drammatica smentita per i fatti che accadono sotto gli occhi di un'opinione pubblica stordita e addolorata? C'è da chiedersi se la Modernità avesse scritto nel suo codice interno indicibile sin dal suo primo svolgimento i caratteri costitutivi della tragedia contemporanea. -
La Grande Guerra tra storia e storiografia. Italia e Stati Uniti d'America, le sconfitte dei vincitori 1914-1919
Questo volume, dopo un'approfondita ricognizione sulla storiografia della Grande guerra, mette in evidenza come l'Italia e gli Stati Uniti d'America, pur con le differenti storie e proporzioni, con l'affermarsi della crescente società di massa e guidati da due regimi liberali, siano accomunati da analoghi esiti postbellici. Le ""sconfitte dei vincitori"""" avvengono, con un carattere diffusamente illiberale negli Stati Uniti e decisamente autoritario e dittatoriale nella penisola. Per l'Italia, con la """"vittoria mutilata"""", emerge la debolezza dello Stato liberale e la gracilità della costruzione dell'assetto unitario nazionale. La crisi di regime è espressa dal perdurare dei conflitti politici, sociali e istituzionali postbellici fino allo sbocco nel ventennio fascista. Gli Stati Uniti d'America, dopo l'entrata in scena sul continente europeo e il rafforzamento del loro complesso militare-industriale, vedono fallire la new diplomacy wilsoniana. Ritornano a un nuovo isolazionismo che li porta a non aderire alla Società delle Nazioni e a non ratificare il Trattato di Versailles, aprendo così la strada alla crisi degli anni Venti."" -
Città di Castello. Guida storica e artistica
Questo lavoro, curato da Sara Borsi, si avvale di diversi contributi specialistici ed è rivolta a tutti coloro che sono interessati a conoscere Città di Castello in maniera più approfondita. La guida è articolata in itinerari all'interno della città e nelle vicinanze per scoprire monumenti, palazzi, chiese e musei svelando aspetti curiosi e storie spesso dimenticate. -
Arte e matematica in Luca Pacioli e Leonardo da Vinci
Si pubblicano gli Atti del Convegno internazionale (Sansepolcro, 13 e 14 giugno 2019) svoltosi con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Sansepolcro. Il 2019 è stato l'anno di Leonardo da Vinci, come il 2017 era stato l'anno di Luca Pacioli. Nel corso delle celebrazioni del Cinquecentenario della morte del Vinciano sono state promosse molte iniziative in Italia, in Europa e nel mondo. Sono state organizzate mostre, sono stati pubblicati volumi e numeri speciali di quotidiani e riviste. A Sansepolcro il nome di Leonardo è stato associato a quello del suo maestro di matematica, Luca Pacioli. -
Città di Castello nel Quattrocento e nel Cinquecento. Economia, cultura e società. Biblioteca del Centro Studi «Mario Pancrazi»
Città di Castello è un luogo di 'storia', nel senso che è stata teatro di avvenimenti importanti collegabili a personaggi altrettanto di spicco. In questo volume, l'autrice, dopo aver consultato per anni una notevole quantità di fonti documentarie e letterarie, espone, con una prosa accessibile, i numerosi aspetti della vita cittadina da molti punti di vista, a partire da quello economico in apertura del libro con speciale attenzione ai mestieri, alle Arti, alle condizioni di ricchezza e povertà. L'argomento centrale dell'opera è senz'altro quello culturale, ovvero la vitalità della città da questo punto di vista, specie dopo l'ascesa della famiglia Vitelli e la loro spinta in direzione dell'istruzione pubblica. Dopo aver analizzato la politica dell'epoca, con l'egemonia dei Vitelli messa in pericolo dalla riforma del 1559, che aveva come scopo principale la soppressione della signoria dei Vitelli e quindi la sottomissione della città alla Chiesa, il libro si chiude con uno sguardo verso Roma nel tardo Cinquecento, dove ecclesiastici, giurisperiti, oratori tifernati sono presenti nei luoghi del potere per perorare gli interessi della città. -
Città di Castello. Guide to the history & art
Questo lavoro, curato da Sara Borsi, si avvale di diversi contributi specialistici ed è rivolta a tutti coloro che sono interessati a conoscere Città di Castello in maniera più approfondita. La guida è articolata in itinerari all'interno della città e nelle vicinanze per scoprire monumenti, palazzi, chiese e musei svelando aspetti curiosi e storie spesso dimenticate. -
Niccolaus Adjunctus burgensis uno scienziato discepolo e amico di Galileo. Biblioteca del Centro Studi «Mario Pancrazi»
Soffermandosi sulla personalità dell'Aggiunti, questo volume ha innanzitutto il grande merito di restituirci il ritratto di un giovane grande intellettuale: la ricerca, svolta sapientemente da Giuliana Maggini e Daniele Santori, riesce infatti a ricostruire l'identità di un grande studioso che seppe mettere la sua solida cultura classica a servizio della scienza moderna e degli assunti galileiani. Servendosi della sua straordinaria e sopraffina capacità di esprimersi in latino, Niccolò Aggiunti fece propri gli insegnamenti del maestro nonché, per certi versi, amico Galileo; condivise con l'illustre studioso pisano il modello secondo il quale la scienza, così come la filosofia della natura, debba necessariamente ricorrere allo stesso alfabeto che regola il funzionamento dell'universo, ovvero quello della matematica. Dall'impegno profuso su questa doppia azione di divulgazione ed argomentazione scientifica, è possibile scorgere anche un altro aspetto che può essere ricondotto alla personalità dell'Aggiunti: quello che si lega alla coerenza, al coraggio ed alla tenacia che nel corso della sua breve vita contraddistinsero il suo operato. In un periodo storico su cui, nonostante il fermento scientifico, incombeva il fardello della Controriforma cattolica, non era certo facile inseguire così ostinatamente la verità della scienza, esercitando talvolta la libertà di contestare coloro che impedivano al sapere di evolversi. La libertà intellettuale, per Niccolò Aggiunti, era un valore da tutelare e ribadire, oltre che un principio sul quale impostare la propria infaticabile attività di studio e la conseguente ricerca. Sotto questo profilo Niccolò Aggiunti può certamente essere apprezzato come un intellettuale di grande caratura umana e deontologica, oltre che scientifica: un esempio da cui ancora oggi si potranno trarre significati e stimoli di indubbia attualità. -
Il professore di italiano
Il romanzo narra la storia di un Professore Liceale, quasi sessantenne, vedovo con due figli già grandi, che vive in provincia di Siena. Un giorno, di ritorno da scuola, incontra sulla Superstrada Siena-Grosseto una bella ragazza, ventenne, che sta facendo l'autostop per recarsi a Roma da una sua amica. I due cominciano a frequentarsi e ad interessarsi l'uno della vita dell'altra. La ragazza vede in lui il padre che ha perso quando era ancora un'adolescente. Il Professore riscopre nella giovane l'amore filiale di una volta. Ma col tempo l'amore paterno e l'amore filiale sfociano in un amore ""tout court."""" La forte differenza di età, però, creerà non pochi ostacoli alla loro relazione amorosa. La storia si dipana in forma di """"narrazione intercalata"""". Il Professore racconta, in prima persona al passato, le vicissitudini intervenute nel rapporto con la ragazza (descritte in corsivo); contemporaneamente lo stesso Professore è ritratto, in terza persona, al presente, nel trascorrere della sua vita attuale (in caratteri normali). Così nella narrazione una parte agisce sull'altra e l'""""incontro"""" è medium del racconto ed elemento dell'intreccio. Il romanzo diventa perciò la narrazione di una storia e la storia di una narrazione."" -
Veronica^n. Sul backstage della mia vita, con le scarpe al contrario
Ecco che, dopo l'ennesimo scacco della malattia che l'ha colpita alla fine del 2014, l'autrice, che già raccontò della sua sfida contro questo misterioso avversario nel libro ""Cintura vera"""", torna a parlare di sé. Partendo da un motto personale secondo il quale un giorno """"potremmo trovarci a scoprire di essere dipendenti dalla vita così come lo siamo dagli zuccheri"""" il racconto, come dice l'autrice stessa, si sviluppa su: """"Quattro capitoli attraverso i quali vi mostrerò chi sono, come sono arrivata ad essere la Veronica di oggi, come vivo la disabilità, la malattia, quali sono le mie difficoltà e i miei successi. Vi porterò nel """"backstage"""" della mia vita per provare a farvi scoprire una normalità diversa, la mia vita con le scarpe al contrario. Il tutto attraverso la mia visione personale delle cose, portando le mie idee e riflessioni, narrando i fatti, attraverso i miei occhi"""". Il sogno dell'autrice è quello di riuscire, con i proventi della vendita del libro, a dare un suo piccolo contributo per un grande scopo... la ricerca medica."" -
All'ombra di tre monumenti. Lotte politiche ad Anghiari e ad Arezzo 1878-1915. Biblioteca del Centro Studi «Mario Pancrazi»
In questo volume si parla delle vicende politiche d'Arezzo e Anghiari, con particolare attenzione a come furono vissute negli spazi dei raduni della gente della ""democrazia radicale"""" e dai suoi più diretti interlocutori e avversari. Per meglio inquadrare oltre trentacinque anni di storia non possono mancare necessarie divagazioni sui grandi e vari accadimenti, ricondotti comunque al tema oggetto di questo studio. Tra il 1878 ed il 1915 la generazione protagonista del Risorgimento si avviava a scomparire ed accanto ai superstiti coi loro epigoni apparvero e si affermarono anche nell'Aretino nuove forze politiche, specchio locale della profonda trasformazione in atto di tutta la realtà economica e sociale italiana. Si tratta degli anni in cui la destra storica aveva ceduto il passo alla sinistra storica, quelli in cui ad Arezzo il tenore di vita cominciò a migliorare dopo la grave crisi attraversata dal momento dell'unificazione e mentre la base elettorale andava progressivamente allargandosi fino ad arrivare al generalizzato suffragio universale maschile del 1913. Le vicende di Arezzo e Anghiari permettono di cogliere lo spirito fervoroso e irrequieto proprio di quei decenni; esse furono il compiuto riflesso di quanto avveniva in Italia e, come dovunque, ebbero nel contempo caratteristiche specifiche e distintive, meritevoli d'essere conosciute. Questo lavoro fa perno sulla figura del vecchio patriota radicale Giovanni Severi, personalità di spicco nelle vicende cittadine e attivo anche ad Anghiari. I tre monumenti di cui si parla, all'ombra dei quali si svolsero molte significative manifestazioni popolari politiche e rievocative, sono quello di Arezzo e i due di Anghiari. Il primo fu innalzato nel 1880 per eternare la memoria dei caduti aretini nelle patrie battaglie risorgimentali, gli altri furono eretti in onore di Garibaldi: l'uno, realizzato nel 1883 quando forte era lo scontro dell'estrema radical - repubblicana con il potere centrale, fu sostituito dal secondo nel 1913 mentre si cercava d'inserire la figura dell'Eroe nella memoria nazionale condivisa. I capitoli conclusivi affrontano il tema dell'interventismo aretino su cui Giovanni Severi, garibaldino e massone, non poté esprimersi perché morì dopo alcuni mesi di malattia prima che l'Italia scendesse in campo ma, in certo qual modo, ne interpretano il pensiero, poiché il partito e il mondo al quale era appartenuto ritrovò unità d'intenti proprio nella scelta interventista, operata in unione con gli irredentisti e con chi la reputava necessaria per completare il Risorgimento senza calcare troppo sul """"sacro egoismo"""" necessario per creare la """"grande Italia"""" di cui parlavano molti, per esempio i nazionalisti. Col passare degli anni e con l'avanzare di nuovi partiti furono utilizzati anche spazi extra urbani per altre adunate di popolo di cui pure si parla, ma i tre monumenti continuano a rappresentare altrettanti momenti forti d'una precisa stagione storica e ne sono l'emblema, tanto che da quello di Arezzo mossero nel 1915 i soldati che partirono per il fronte."" -
Il Pacioli. Umanesimo e nuovo umanesimo. Biblioteca del Centro Studi «Mario Pancrazi»
Crediamo che l'Umanesimo abbia ancora un significato oggi mentre si parla di umanesimo digitale: anzi, pensiamo che ai nostri giorni assuma un'urgenza e una rilevanza senza paragoni. Da qualche tempo l'umanità è entrata in un'epoca da cui forse uscirà fra qualche secolo rimodellata dagli strumenti della tecnica, della robotica, dell'intelligenza artificiale, della bioingegneria e della medicina. Sempre più si corre il rischio che i valori che hanno formato l'uomo europeo moderno e contemporaneo vadano cancellati, che il patrimonio greco-romano su cui si è sinora costruita la nostra civiltà perda la centralità che ancora oggi riveste nelle istituzioni culturali, sociali e politiche. Contro il dilagare di una nuova e più subdola barbarie, contro la disumanizzazione esercitata sull'individuo dalla civiltà tecnologicamente più sviluppata e asservita alle leggi della globalizzazione, le pubblicazioni - che richiamano il nome di Pacioli e che partono da questo primo volume - auspicano il ritorno alla riflessione su quei valori che si diffusero in Italia e in Europa tra Quattro e Cinquecento, rintracciando negli scritti e nelle opere d'arte dei protagonisti della medesima stagione una chiave di lettura in grado di indicare una nuova interpretazione del presente e magari una differente formazione dell'homo europaeus e del cittadino del mondo contemporaneo. Il titolo della serie di volumi che pubblicheremo, a partire da questo testo, vuole richiamare il nome di uno degli esponenti più autorevoli della nuova corrente, quel Luca Pacioli, a cui l'ente promotore della pubblicazione, il Centro Studi «Mario Pancrazi», ha dedicato buona parte della sua attività culturale, organizzativa e editoriale. -
Via dei Barbieri. Un paese nella città
In questo racconto autobiografico, l'autore parla di avvenimenti, fatti e problemi che hanno caratterizzato la vita della grande famiglia Ermini, dal momento in cui è andata ad abitare in via dei Barbieri nel 1905, fino a quando ha lasciato la casa nel 1962. -
Buio, infinito buio!
Le violenze subite dalle donne, siano esse percosse, ingiurie o sudditanza psicologica, sono elementi che distruggono le donne. Le ferite inferte sul corpo, e soprattutto quelle invisibili dell'anima, pur nascoste dietro una maschera sorridente, restano visibili e indelebili. Un femminicidio non resta mai incompiuto! ""A questo punto della mia vita, avverto il bisogno di raccontare, senza maschere, alcuni episodi che hanno segnato in maniera indelebile la mia vita. Una vita vissuta sempre alla ricerca dell'amore, di quell'amore tenero, appassionato, ardente ma soprattutto corrisposto, che mi è stato sempre negato, forse dal momento stesso che sono nata. Ancora oggi, sola nel profondo e cupo silenzio della mia casa, sento e respiro quei pensieri che affollano improvvisamente la mia mente e la vigile memoria stimola la mia coscienza. Mi manca il respiro! Solo adesso capisco perché ho sempre nascosto, i miei tormenti, le mie angosce, la mia atroce sofferenza dietro la maschera che mi sono costruita, per far intendere a tutti il contrario. Una malinconia profonda, mi accompagna da sempre; cerco di nasconderla persino a me stessa, ma lei c'è, torna, spinge, ferisce e riapre continuamente le ferite del mio cuore mai rimarginate""""."" -
Pillole di sovranità. Lo Stato democratico è quello dove il cittadino esercita la sua sovranità con il lavoro e con il controllo
"Pillole di sovranità"""" vuole essere il vademecum, la Bibbia dello Stato democratico, quello dove la sovranità appartiene al popolo. Se non una Bibbia, almeno un Catechismo della democrazia. Oltre ai principi dell'uguaglianza e della sovranità popolare tratta in modo approfondito quello del diritto al lavoro (Pillole 21, 22, 23, 24; pag. 383; pag. 435). Consigliata, prima di tutto, la lettura della Dedica (pag. 3)." -
Il berretto frigio 1836-1871. Soft spy story. Il Risorgimento vissuto da un ingegnere dell'epoca
Dopo la Rivoluzione francese e la caduta di Napoleone, il Congresso di Vienna nel 1815 aveva sancito la ""Restaurazione"""" dei vecchi regnanti spodestati, ridisegnando l'Europa con criteri non condivisi dalle popolazioni sottomesse e per tale motivo causa di ribellioni e sommosse in tutto il continente. Nel 1836, Marcello, un giovane ingegnere di Brescia, città del Lombardo-Veneto sotto il dominio Austriaco, come affiliato alla Massoneria, fu accusato di cospirazione e, inseguito dall'intelligence austriaca, fu costretto a espatriare in Argentina su una nave di trasporto bestiame. Qui, iniziando la sua carriera senza una lira in tasca, riesce ad affermarsi come il miglior specialista nella progettazione di avveniristiche strutture metalliche. In Uruguay conosce e diventa amico di Garibaldi, al tempo un corsaro osannato come """"eroe dei due mondi"""" che in seguito divenne """"Padre della Patria"""". Diventato ricchissimo, Marcello rientra in Lombardia nel 1847 in pieno svolgimento di un'insurrezione patriottica ricordata come """"Le cinque giornate di Milano"""". Suo malgrado partecipa anche ai moti delle """"Dieci giornate di Brescia"""" e alla """"Prima guerra di indipendenza"""" perduta malamente da Carlo Alberto Re del Regno di Sardegna. Chiamato da Cavour, Primo Ministro del Regno di Sardegna, Marcello, per le sue competenze ed esperienze, prese parte alla guerra in Crimea quale Ingegnere Capo del Genio Militare e in seguito partecipò attivamente a tutte le guerre del Risorgimento e alla """"Spedizione dei Mille"""", fino alla consacrazione di Roma come Capitale d'Italia nel 1871. Non è un libro di storia, ma un romanzo ambientato in un periodo di stravolgimenti sociali, detto Risorgimento italiano, vissuto con gli occhi di un Ingegnere, amato dalle donne e pieno di risorse tecniche ed umane.""