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Una città e il suo profeta: Savonarola a Firenze
Girolamo Savonarola, per i fiorentini semplicemente ""il Frate"""", costituisce con la sua predicazione, i suoi scritti ed i suoi interventi per la realizzazione di un governo """"democratico"""" della città di Firenze, il punto di svolta nella storia della città, sino a quel momento governata, a partire da Cosimo il Vecchio, dalla famiglia Medici. I testi che qui si pubblicano, per la prima volta dalla fine dell'Ottocento, ci restituiscono, con grande immediatezza, l'umore di una parte considerevole della città che vide nella persona del Frate lo strumento inviato da Dio per una corretta linea di condotta politica e religiosa. Cacciati i Medici, si trattava di trovare un modello di governo che salvaguardasse i diritti di una classe media all'interno e garantisse con diplomazia la sicurezza all'esterno. Il che poteva realizzarsi solo con un ordinato e coeso comportamento delle classi più abbienti, alle quali in particolare era diretta la predicazione savonaroliana. Le due Cronache che qui si pubblicano sono una testimonianza, semplice e diretta, dell'operato del Frate da un lato e della concreta realtà storica dall'altro. Indice: Premessa - Placido Cinozzi, Epistola de vita et moribus Savonarolae - Estratto della Cronaca di Simone Filipepi novamente scoperto nell'Archivio Vaticano - Alcune Memorie notabili di fra Girolamo Savonarola - Nota di alcuni particolari pertinenti al Padre fra Girolamo Savonarola da Ferrara - Indice dei nomi."" -
Carlo Alberto Mastrelli glottologo. Opere e incontri di una lunga vita
Il volume contiene gli atti del Convegno di studi organizzato dall'Accademia Toscana di Scienze e Lettere ""La Colombaria"""" e celebratosi il 5 marzo 2019 a Firenze. Curato da Maria Giovanna Arcamone e costituito di nove approfondimenti, esso costituisce l'omaggio, il ricordo e un tentativo di sintesi della complessa personalità scientifica di Carlo Alberto Mastrelli."" -
Di uomini e di pietre. Cingoli nel policentrismo della Marca medievale (secoli XII-XIV)
Nel corso del Medioevo l'area marchigiana è caratterizzata da un accentuato policentrismo: le vicende politiche, istituzionali e sociali non si concentrano nelle maggiori città, come nel resto dell'Italia comunale, ma interessano numerosi centri di medie e piccole dimensioni di cui è fondamentale comprendere come abbiano agito e quale sia stato il ruolo nelle dinamiche regionali. Il libro ripercorre la storia di Cingoli, un piccolo castrum che in tale contesto assume un valore paradigmatico, mostrando di agire e di rappresentarsi come una grande città e che, pur privo di sede episcopale, riesce a costruire nel XIII secolo la sua identità cittadina attorno alla figura del santo vescovo Esuperanzio. E sarà proprio l'autocoscienza cittadina a costituire la più appropriata chiave di lettura attraverso cui esplorare le vicende di cui il castrum Cinguli è protagonista. -
«Fugo la croce che me devura». Studi critici sulla vita e l'opera di Iacopone da Todi
Il volume, ideato con il non facile compito di dialogare e misurarsi con una letteratura critica che su Iacopone da Todi ha prodotto in questi ultimi anni apprezzabili risultati, contiene sedici studi sulla vita e l'opera del frate poeta. Questi contributi permettono dunque al lettore non solo di cogliere e di seguire alcuni indirizzi della recente storiografia iacoponica, ma anche di fruire di ulteriori, sensibili e innovative conquiste rispetto alle conoscenze via via acquisite, esiti che schiudono di certo nuove prospettive di indagine. -
I goti. Percorsi storici, letterari e linguistici
Questo libro ripercorre i circa sette secoli di storia dei Goti, dalle prime notizie riportate dalle fonti, riferibili all'inizio dell'era volgare, fino alla conquista araba della Spagna visigota. L'approccio interdisciplinare ha permesso di ricostruire il loro progressivo processo di acculturazione e di adesione al cristianesimo, in seguito ai contatti con il mondo romano e con quello greco, e di contestualizzare e analizzare dal punto di vista ecdotico e linguistico quell'opera straordinaria che è la traduzione della Bibbia, realizzata dal vescovo ariano Ulfila alla metà del IV secolo e pervenuta (frammentaria) in manoscritti prodotti - verosimilmente - nell'Italia ostrogota. -
La «collection philosophique» face à l'histoire. Péripéties et tradition
Ce volume contient les actes d'un colloque tenu en 2013 à Paris, grâce à la collaboration entre l'École des Hautes Études en Sciences Sociales et l'Université Sapienza de Rome, et portant sur ce qu'on appelle la «collection philosophique», un groupe de manuscrits copiés à Constantinople au IXe siècle et conservés actuellement dans les plus importantes bibliothèques d'Europe et des États-Unis. Ces livres sont les témoins fondamentaux, et parfois uniques, de plusieurs textes philosophiques fondateurs de la culture occidentale (les corpora d'Aristote et de Platon, mais aussi de nombreux ouvrages d'auteurs méso- et néoplatoniciens), ainsi que de textes astronomiques, géographiques, paradoxographiques et patristiques. À la rencontre ont participé des philologues, des paléographes, des codicologues, des historiens de la philosophie ancienne et tardo-antique, et des experts des cultures byzantine et arabe, qui se sont concentrés sur les aspects philologiques et paléographiques des différents manuscrits, ainsi que sur les implications historiques et historiographiques de la «collection» dans son ensemble, considérée parfois comme l'image parfaite du «premier humanisme byzantin», selon la formule célèbre de Paul Lemerle, et comme un trait d'union entre Byzance et la Renaissance italienne. Indice: Avant-propos - A. Carlini, Due percorsi tradizionali a confronto dal IX al XV secolo: Par. gr. 1807 - Marc. gr. Z. 196 (coll. 743) e 246 (coll. 756) - M. Menchelli, Platone e Proclo nella 'collezione filosofica'. Annotatori, sorti di manufatti e fili tradizionali 'perduti' tra il periodo mediobizantino e l'età dei Paleologi - P. Golitsis, Quelques observations sur l'histoire et les origines de l'Aristote de Vienne (codex Vind. Phil. gr. 100) - M. Trizio, Un'eredità difficile. La 'collezione filosofica' alla prova dei secoli XI e XII: il caso dei commentatori - M. Cassin, Des textes patristiques dans la «collectionphilosophique»? Réflexions à partir de la postérité du manuscrit d'Harvard - C. Messis, Aux marges de la philosophie, au coeur de la curiosité: le manuscrit d'Heidelberg Pal. gr. 398 - F. Acerbi, Topographie du Vat. gr. 1594 - M. Di Branco, À la recherche des livres perdus: échanges libraires entre Byzance et le monde islamique (VIIIe-Xe siècle) - Index des manuscrits et des documents d'archives. -
Franciscana. Bollettino della Società internazionale di studi francescani (2020). Vol. 22
Indice: W. Li, Francis of Assisi and Franciscans in the Vita Gregorii IX - E. Lunghi, Tra Gregorio IX, Federico II e Giovanni di Brienne: la chiesa di San Francesco in Assisi - N. Bianchi, La Finalis conclusio di Tommaso da Celano. Motivi e modelli classici nell'epilogo del Tractatus de miraculis - R. E. Lerner, Recapitulation or chronological progression? David Burr treats medieval commentaries on the Book of Revelation - S. Brufani, Lo pastor... posto m'ha for de l'ovile Iacopone da Todi e Bonifacio - D. Falvay, Le Meditazioni sulla vita di Cristo nel contesto del minoritismo del primo Trecento. Un contributo al dibattito - D. Solvi, Il papa dei fraticelli - G. Greco, Viaggiatori mendicanti nelle opere di Galvano Fiamma - Cronache - Indice dei nomi. -
Segno e testo (2020). Vol. 18
Indice: C. Meccariello, The Fountain of Arsinoe in Supplementum Hellenisticum 978 - C. Monaco, Reconstructing a Single Roll of (P.Oxy. LXII 4314 + LXX 4764, P.Oxy. XLIX 3435 and PSI XI 1205 + PSI inv. 2018) - L. Sardone, Copisti antichi tra rotoli e codici demostenici - R. Cribiore, Autographs Again - G. Longo, An Approach to Greek and Latin Handbooks on Declamation - F. Ronconi, «L'esprit demeure dans le Fils » ou « dans le ciel » ? Quelques réflexions sur la traduction grecque des Dialogues de Grégoire le Grand et sur le Vat. gr. 1666 - B. Trono, Per la storia del testo della Biblioteca di Fozio: pinax e note redazionali - M. Rosellini, Tradizione e testo nel libro 18 dell'Ars di Prisciano - V. G. Nitti, Gli inediti Flores dictandi di Albertus de Sancto Martino - F. Acerbi - D. Bianconi, L'Organon a fisarmonica di Giovanni Cortasmeno - C. Giacomelli, La Vita Procli di Marino di Neapoli fra Niceforo Gregora e Bessarione. Appunti sul Laur. Plut. 86.3, con osservazioni sulla storia del testo del De Pythagorica secta di Giamblico in età umanistica - G. Celato, Gli Adversariorum libri di Nicolaas Heinsius: una proposta di datazione dal carteggio con Ottavio Falconieri - Indici. -
Arctissima paupertas. Le meditationes vitae christi e la letteratura francescana
Classico dell'autunno del Medioevo nonché opera di grande e duraturo successo, le ""Meditationes Vitae Christi"""" sono un testo per molti versi ancora sfuggente. In ca. 100 capitoli l'autore propone una sorta di pellegrinaggio mentale attraverso le vicende della vita di Cristo e di sua madre: un pellegrinaggio realizzato intessendo un continuo dialogo con la destinataria, una clarissa, e con il lettore ideale. Molte questioni rimangono irrisolte: l'identità dell'autore, ad esempio, ma anche la lingua originaria in cui l'opera venne scritta. In questo studio si propone uno scavo testuale e contestuale intorno alle Meditationes, soprattutto tramite il riesame della questione dell'autore con il supporto di un manoscritto non ancora utilizzato. I due principali candidati - Giacomo da San Gimignano e Giovanni de Caulibus - vengono rivalutati sulla base delle fonti e permettono all'autore del saggio di interrogare il testo in rapporto con la cultura francescana, in particolare con quella di tendenza rigorista (a cui apparterrebbe Giacomo). Ne riesce, per la prima volta, un'interpretazione a tutto tondo dell'opera, che risulta esprimere una sensibilità particolare, irenica e localistica, nella agitata temperie religiosa del primo Trecento."" -
La descriptio civitatis bononie eiusque comitatus e i præcepta del cardinale anglic grimoard de grisac (1371)
Negli anni che precedettero il ritorno della sede apostolica da Avignone a Roma l'incarico di vicario e legato apostolico della Marca, della Romagna, dell'Umbria e della Toscana, fu conferito ad un fratello del papa Urbano V, il cardinale Anglic Grimoard de Grisac. Dopo la morte del fratello costui decise di lasciare il mandato e di redigere una serie di informazioni e di consigli indirizzati al suo successore designato. Si tratta dei «Praecepta» contenenti per ogni territorio sottoposto osservazioni, opinioni e giudizi sulle funzioni e le misure di governo, sulle questioni da affrontare e ancora aperte e sui delicati rapporti con la popolazione locale e con gli organi amministrativi ancora vigenti. A corredo delle sue considerazioni nell'autunno del 1371 fece raccogliere le notizie che potevano rivelarsi utili a fornire una conoscenza dettagliata delle diverse situazioni. Tra i rapporti che ne derivarono c'è la «Descriptio civitatis Bononie eiusque Comitatus...»: edita qui sulla base del manoscritto originale, essa fornisce una gran mole di informazioni e di dati di piena e fondata attendibilità. I testi originali delle due fonti, accostati per la prima volta, offrono un prezioso strumento per lo studio della storia bolognese del tardo medioevo. -
The Malatestas' registers and medieval accounting (13th-15th centuries). Ediz. inglese e italiana
Indice: G. Bonfiglio-Dosio, Riflessioni a margine del convegno internazionale ""I registri malatestiani e la contabilità medievale (secoli XIII-XV)"""" - A. Falcioni, La signoria malatestiana nei registri contabili dell'Archivio di Stato di Fano - M. Ciambotti, Il sistema amministrativo-contabile nella signoria di Pandolfo III Malatesti (1385-1427) - R. Di Pietra, Sistemi di amministrazione e contabilità nel XV e XVI secolo: l'esperienza dello Spedale del Santa Maria della Scala di Siena - A. Sangster, Medieval accounting in Europe: the Role and the Diffusion of the Double Entry - A. Jamme, Onori e procedure. Il controllo contabile nella Marca Anconitana tra Due e Cinquecento - G. Ferrand, La comptabilité de la Maison d'Armagnac aux XIVe et XVe siècles: centralisation ou pluralisme methodologique? - G. Archetti, Intorno ai registri malatestiani: note conclusive."" -
Il libro di Bartolo. Aspetti della vita quotidiana nelle opere «bartoliane»
Il volume affronta due questioni principali che derivano dalle opere del grande giurista medievale Bartolo da Sassoferrato, per cui è stata eseguita la lettura integrale delle opere che gli sono state attribuite, con confronti testuali su manoscritti ed incunaboli. La prima questione appunto riguarda la problematica testualità di tali opere e si intreccia con la storia della tradizione e del fenomeno di ricezione conosciuto come ""bartolismo"""". Il secondo aspetto deriva dalla natura delle lezioni di questo giurista il quale, attraverso esempi e questioni tratti dalla realtà perugina della prima metà del Trecento, consente ai suoi studenti di comprendere i testi giuridici che sta commentando. In tal modo è stato possibile all'autore delineare svariati profili della vita quotidiana con particolare riguardo alle istituzioni politiche, ai processi, ai tributi, alla moralità pubblica, alla vita dell'università e degli scolari, alla documentazione degli atti giuridici, con riferimenti ai mestieri, alle donne, agli ebrei, ai francescani, ai proverbi ed alla lingua volgare."" -
Bizantinistica. Rivista di studi bizantini e slavi. 2ª serie (2020). Vol. 21
Indice: S. Acerbi, Imperatrici e monaci: narrazioni agiografiche di incontri a Palazzo (secoli IV-VII) - G. Guzzetta, Minima byzantina Siciliae: qualche testimonianza dal territorio di Grammichele - L. Bozzarello, Napoli e Bisanzio - V. Ruggieri, Qualche discrepanza bizantina sulla morte fra iconografia e testo liturgico - D. Arnesano, « Monaco vanaglorioso ». Su alcune iscrizioni greche negli affreschi di santi monaci ed eremiti in Terra d'Otranto - S. Basso, Some comic elements in the Clementine literature - F. Romoli, Il Tolkovanie imenam po alfavitu di Massimo il Greco tra tradizione e innovazione - P. Cortez, Locus amoenus y plátano: iniciación erótica en Drosila y caricles - S. Neocleous, ???o???a?o?? Some thoughts on the image of the Latins in twelfth-century Byzantine secular literature - C. Crimi, Nazianzenica XXV. Cosma di Gerusalemme e la Pizia - E. Russo, Sculture paleocristiane, bizantine, altomedievali e falsi moderni della Raccolta Cardinale Giacomo Lercaro di Bologna - A. Spiriti, Un camino ""greco"""" a Castiglione Olona e l'eredità bizantina di Ateneo - Recensioni - Notizie dei libri ricevuti."" -
Studi francescani
Il volume raccoglie una serie di contributi relativi a Francesco d'Assisi e al suo complesso itinerario biografico. Le sue vicende si intrecciarono con gli sviluppi non del tutto lineari dei primordi del francescanesimo. A proposito della sua figura prevalse alla fine l'immagine del santo canonizzato. Intorno alla memoria dell'Assisiate nel corso del tempo si sono intrecciate interpretazioni anche divergenti e strumentali, che peraltro non sono riuscite a obliterarne del tutto l'eredità. Nell'arco di un quarto di secolo, dalla fine degli anni '70 agli inizi del nuovo millennio, la storiografia francescana ha ricevuto un innegabile impulso, la cui eredità si è protratta nei decenni successivi. Gli studi sul francescanesimo hanno ormai acquisito un posto di rilievo anche all'interno della storiografia scientifica. In tale contesto non si deve peraltro sottovalutare l'importanza assunta da istituzioni come la Società internazionale di studi francescani di Assisi e del Centro interuniversitario di studi francescani dell'Università di Perugia. A rimarcare il significato di un personaggio, di cui l'immagine e la memoria hanno attraversato i secoli, ha ulteriormente contributo la decisione dell'ultimo papa di assumerne il nome. INDICE: Itinerari francescani - Referenze bibliografiche - I. Frate Francesco - Frate Francesco - Francesco d'Assisi. Un uomo nella storia - Cultura e scrittura in Francesco d'Assisi: a proposito degli autografi - Francesco d'Assisi, santo (Francesco di Pietro di Bernardone) - Francesco di Pietro di Bernardone, frate Francesco, san Francesco d'Assisi ovvero per una biografia possibile - Frate Francesco e i suoi scritti - Francesco d'Assisi e la politica: il potere delle istituzioni e l'annuncio della pace evangelica - Francesco, gli angeli e l'Arcangelo - II. Dalla fraternità all'ordine - « Clerici secundum alios clericos »: Francesco d'Assisi e l'istituzione ecclesiastica - La formulazione delle regole minoritiche nel primo quarto del secolo XIII - « Moneo atque exhortor ... Firmiter praecipio ». Carisma individuale e potere normativo in Francesco d'Assisi - Sulle orme di (san) Francesco d'Assisi - Dal sepolcro di Francesco alla indulgenza della Porziuncola - « Provincia Sancti Francisci »: le istituzioni minoritiche nella società umbra - L'espansione del francescanesimo femminile nel secolo XIII - III. L'immagine del santo - Francesco d'Assisi, i frati Minori e le immagini - Il corpo sequestrato e la reinvenzione delle stimmate. Il sepolcro di san Francesco e i chiodi nelle ferite nell'iconografia quattrocentesca - San Francesco nelle prediche volgari e nei sermoni latini di Bernardino da Siena - Francesco d'Assisi nella predicazione italiana del '400 e del primo '500 - IV. Intorno a (San) Francesco d'Assisi - Valdesio di Lione e Francesco d'Assisi, 'valdesi' e 'francescani' - Attraversando Francesco - Dalla « questione francescana » alla storia - San Francesco d'Italia. Santità e identità nazionale - Stanislao da Campagnola, francescano e francescanista: un approccio storiografico - V. Francesco d'Assisi nel terzo millennio - Da frate Francesco a papa Francesco: l'accettazione della realtà del mondo - Indice dei nomi. -
Inscriptiones Medii Aevi Italiae (saec. VI-XII). Vol. 1: Lazio-Roma, città metropolitana.
Il volume, il quarto della collana delle Inscriptiones Medii Aevi Italiae (saec. VI-XII), è il primo di detta collana che è dedicato alle iscrizioni di Roma tra il 500 e il 1200. Il volume accoglie cinquantacinque epigrafi da quattro Rioni (V Ponte, VI Parione, VII Regola e VIII S. Eustachio) posti nell'ansa del Tevere, nel Campo Marzio centrale erede della parte occidentale della IX regione augustea (Circus Flaminius), poi VI regione ecclesiastica. Apre il volume una Introduzione topografica ai Rioni di provenienza del materiale epigrafico: in particolare ci si sofferma sul 'programma di esposizione grafica' di committenza pontificia al quale si possono ascrivere dieci delle iscrizioni dedicatorie e commemorative di chiese e/o di altari, datate all'ultimo quarto dell'XI secolo (due) e al pieno XII secolo (otto). Seguono poi, suddivise per Rione, le cinquantacinque schede delle epigrafi (quindici sono tràdite) provenienti in massima parte da sedici edifici ecclesiastici (di cui tre odiernamente scomparsi) di ciascuno dei quali si fornisce una scheda storico-archeologica. Minoritarie invece sono le testimonianze individuate in contesti non ecclesiastici con incerta localizzazione della provenienza: si tratta di tre bolli teodoriciani, uno su mattone e due su tegola con iscrizione opistografa (nn. 9 e 41), di una attestazione epigrafica funeraria di VI secolo vista da G.B. De Rossi in via del Governo Vecchio (n. 42) e di un'iscrizione lacunosa di IX secolo incisa su un frammento di cuspide decorato con motivo a croce conservata nei depositi del Museo di Roma e di ignota provenienza (n. 43). Il materiale epigrafico è stato raccolto mediante spoglio dell'edito, ricognizioni in loco e studio della tradizione manoscritta conservata nelle biblioteche Casanatense, Vallicelliana e, soprattutto, nella Biblioteca Apostolica Vaticana. Il corpus epigrafico principale (ventisei iscrizioni su cinquantacinque) proviene dagli scavi nel Palazzo della Cancelleria e annessa chiesa di S. Lorenzo in Damaso, mentre cinque testimoni sono relativi alla chiesa di S. Eustachio in Platana e quattro a quella di S. Biagio della Pagnotta. Nel dettaglio, dal Rione V Ponte provengono: dalla chiesa di S. Apollinare tre iscrizioni della seconda metà dell'XI secolo che corrono attorno ad altrettanti clipei marmorei odiernamente conservati nelle Grotte Vaticane (la cosiddetta 'Cornice di S. Apollinare', nn. I, 1-3); da S. Biagio della Pagnotta quattro epigrafi (nn. 2-5), di cui tre tràdite, di fine XI e inizio XII secolo; dai SS. Celso e Giuliano un'iscrizione funeraria di VI secolo e una esegetica di XII secolo (nn. 6-7) riportate unicamente dalla tradizione manoscritta; dalla scomparsa chiesa di S. Salvatore in Primicerio una epigrafe (n. 8) di XII secolo dedicatoria di un altare vista da A. Silvagni in museo Laterani ma al momento non rintracciata. Al Rione VI Parione si possono ascrivere: le tre iscrizioni dedicatorie e commemorative di XII secolo da S. Agnese in Agone (tràdita, n. 10), dalla non più esistente chiesa di S. Cecilia de Campo (n. 12) e ora nel cortile della Casa della Letteratura, e da S. Tommaso in Parione (n. 40); la charta lapidaria di XI secolo da S. Barbara dei Librari (n. 11) e l'iscrizione... -
Frater Franciscus. Storia e attualità
Il volume Frater Franciscus. Storia e attualità raccoglie i testi delle relazioni presentate al 48° Convegno internazionale organizzato dalla Società internazionale e dal Centro interuniversitario di studi francescani, svoltosi in Assisi (15-17 ottobre 2020). Al centro delle relazioni, tra ricerca storica, ""forza di contemporaneità"""" e attualizzazioni (G.G. Merlo) sono la figura di frate Francesco d'Assisi e la fraternitas dei frati Minori che si trasforma in Ordine religioso. I contributi si presentano nel contempo come bilanci storiografici sugli argomenti trattati e aperture di nuove prospettive di ricerca su Scritti, letture storiografiche, Chiesa di Roma e minoritas/minoritismi, Chiara d'Assisi, 'volti' biografici e iconografici di Francesco. La tavola rotonda, Francesco d'Assisi tra passato e presente, ha ruotato con prospettiva storico-critica intorno a temi 'francescani' di attualità: islam e dialogo religioso, essenza del cristianesimo, economia di Francesco, creato, papa Francesco. INDICE: G. G. Merlo, Frate/san Francesco: tra ricerca storica, """"forza di contemporaneità"""" e attualizzazioni - E. Menestò, Tradizione manoscritta e questioni ecdotiche negli Scritti di Francesco d'Assisi - M. P. Alberzoni, Francesco e la Chiesa romana tra storiografia e ideologia - S. Brufani, Frate Francesco e l'Ordine. La minoritas in questione - M. T. Dolso, Minorità e minoritismi - R. Lambertini, Verso una nuova antropologia? Per Francesco e l'umano - M. Benedetti, Frate Francesco e madonna Chiara: metamorfosi di una coppia disuguale - F. Mores, Immaginazione, aneddotica e storiografia: le biografie contemporanee (1993 e 2013) - H. Morvan, I """"volti"""" di san Francesco d'Assisi - Tavola rotonda: Francesco d'Assisi tra passato e presente - Indice dei nomi."" -
Non dica ascesi, ché direbbe corto. Studi linguistici su Francesco e il francescanesimo
Nel presente volume sono raccolti gli studi che Ignazio Baldelli ha dedicato, in un arco di un quarantennio di fervida attività scientifica - nella sua ottica di storico della lingua e della cultura italiana - a S. Francesco e al francescanesimo: dall'intervento sul Cantico di Francesco al Convegno di Todi nel 1968; la ""questione della lingua"""" - o meglio delle lingue - di Francesco è indagata nella prospettiva di una ricostruzione """"totale"""" della figura del Santo, anche nel quadro delle complesse problematiche del passaggio dei volgari coevi a parola scritta, precipuamente letteraria. All'interno di queste direttrici di ricerca si situano alcuni studi come l'importante Sull'apocrifo francescano «Audite poverelle dal signore vocate» (Lugano 1983), e quelli qui per la prima volta raccolti: La """"Parola"""" di Francesco e le nuove lingue d'Europa (Roma 1986), L'azione del francescanesimo nella promozione delle lingue popolari del Vecchio e del Nuovo Mondo (1987), ma pure San Francesco e Manzoni: realtà spirituale nuova e lingua nuova (Assisi 1974). La """"lettura"""" del canto XI del Paradiso (Firenze 1973), con la sapiente convergenza di interessi """"francescani"""" e di appassionata ricerca sul nostro massimo Poeta, corona al meglio il volume in cui assai opportunamente si ristampano studi congruenti come il fondamentale La lauda e i disciplinati e la sintesi su Storia e storia linguistica di Perugia e dell'Umbria."" -
Franciscana. Bollettino della Società internazionale di studi francescani (2022). Vol. 23
Indice: S. Brufani, I verba Domini e la sintassi di frate Francesco. Con l'esempio di EpFid II, 47-53 - M. F. Cusato, The Enigma of Brother Illuminato - A. D'Amico, F. De Dominicis, M. Ravaioli, P. Filippini, L' Eulogium de notitia verorum et pseudo apostolorum di Arnau de Vilanova. Esame della tradizione, dei dati storici sullo scriptorium arnaldiano e edizione critica - Robert E. Lerner, Prophet and Pope: John of Rupescissa confronts Pope Clement VI - T. Danelli, La geopolitica dell'antipapa Niccolò V attraverso il suo registro di cancelleria - M. Campopiano, Refert Iosephus: i Francescani del Monte Sion e l'assedio di Gerusalemme del 70 d.C. (secc. XIV-XVI) - D. Solvi, Sulle tracce di un originale scomparso: il Fasciculus chronicarum di Mariano da Firenze - G. Buffon, Francesco d'Assisi e il creato. Mappe degli interpreti e pertinenza ermeneutica - Cronache - Indice dei nomi. -
Sub ruinis posita. Studi di archeologia e urbanistica sull'Umbria tardoantica e altomedievale
Nel volume sono raccolti tutti gli studi che Letizia Ermini Pani ha dedicato all'Umbria e ad alcune sue città, come Spoleto, Narni, Assisi. Sono complessivamente 25 contributi apparsi, a partire dal 1978 fino al 2018, nelle sedi più diverse, ai quali è stata aggiunta un'appendice, con 5 presentazioni e premesse a ricerche ""umbre"""" di altri. Dall'insieme di questi scritti si può comprendere come l'Umbria sia stata per la Ermini una terra eletta, con una particolare predilezione per la città di Spoleto. A chi scorra la sua bibliografia non potrà certo sfuggire come la prestigiosa produzione scientifica della Ermini abbia avuto inizio e si sia conclusa proprio con saggi su città umbre."" -
Platonismo medievale. Studi e ricerche
Si offre qui la ristampa anastatica dell'ormai introvabile volume di Tullio Gregory ""Platonismo medievale"""". Si completa così, tra i numeri della collana del CISAM «Uomini e mondi medievali», quella vera e propria trilogia che Gregory ha dedicato, tra i primi anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, al platonismo """"fisico"""" della prescolastica. Partito da Anima mundi, del 1955, Gregory avrebbe proseguito il proprio lavoro à rebours: prima, nel 1958, con la raccolta di saggi Platonismo medievale, dove l'analisi è estesa all'XI secolo, con evidente interesse per la fortuna del Timeo platonico; poi, nel 1963, con i tre studi su Giovanni Scoto Eriugena, nei quali il pensiero del """"grande solitario"""" del IX secolo è approfondito nel suo contesto storico, alla luce delle fonti del nuovo platonismo dello pseudo Dionigi e dei padri greci. In questo anello intermedio della trilogia, Gregory investiga, dunque, «i problemi del Platonismo medievale» nella letteratura dei commenti e delle glosse al Timeo, prendendo in esame i diversi accessus all'opera e le differenti risposte alle questioni sull'origine del mondo, sulla creazione dell'anima e del corpo umano, sulla materia prima e la dottrina delle specie native, e infine sull'«anima mundi» e l'idea di natura.""