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Pillole dal novecento maranese
"...Per scrivere di storia c'è bisogno di uno storico che indaga, studia e raccoglie informazioni, effettua una ricostruzione delle fonti con metodo e competenza, inquadrando il contesto locale nell'ambito generale. Non credo sia questo il caso. Non avendo, quindi, nessuna pretesa di completezza, di ordine, di infallibilità, questi scritti si potrebbero definire come una sorta di zibaldone episodico, quasi avventuroso, in qualche caso forse romanzato, di memorie collettive, verificate per quanto possibile, sparse nei cassetti, ma in maggioranza nelle menti e nei cuori dei maranesi. Le cronache narrate appresso, ordinate da un paesano curioso delle proprie radici, ed umilmente divulgate per un miglioramento sociale della realtà in cui vive, si spera possano fungere da filo conduttore fra generazioni passate e presenti. Sicuramente più interessanti degli scritti, sono le pubblicazioni di qualche foto vecchia di luoghi e di persone, alcune ormai scomparse, e le ripubblicazioni di opuscoli, libelli, satire, disegni, libretti, documenti storiografici e non, ma sempre riconducibili a Marano, strappati così ad un oblio lento ma aimè inesorabile. Il tutto rappresenta un'occasione di tornare indietro nel tempo per scoprire una Marano forse nuova, fatta anche di personaggi poco noti ai più e che invece si scoprono figure eminenti del panorama locale, nazionale ed addirittura internazionale..."""" (Dall'Introduzione dell'autore)" -
Minù e Polì nel magico mondo di «Tuttopossibile». Alla scoperta di un mondo fatato e magico. Ediz. a colori
Minù e Polì sono proprio nei guai... non riusciranno mai a fare in tempo! La festa per il loro zio Mago inizierà tra poche ore... e gli ingredienti per preparare la torta magica non si trovano più! Una storia semplice ma densa di significati, spunti di riflessione, dedicata ai bambini e rivolta a educatori, genitori, insegnanti che desiderano approfondire con un racconto fantastico il tema dell'amicizia, del collaborare per un obiettivo comune, della capacità di risolvere problemi senza scoraggiarsi... Una storia per la vita! -
Il canto della mosca. Le insolite avventure di viaggio di un ingegnere dal sangue blu
Un garbato thriller di fantasia. In una trama che vede sovrapporsi le figure del protagonista e dell'autore; in questa narrazione, tra tante avventure galanti e gravi malattie tropicali, sono descritte, in maniera semplice le tecnologie costruttive delle varie opere realizzate e tutte le innumerevoli e affascinanti località visitate nel suo lungo itinerario. Il finale è a sorpresa. Marcello, un competente e giovane ingegnere, esperto nella progettazione e nella Direzione dei Lavori di grandi cantieri in Medio Oriente e Russia, per necessità lavorative, è obbligato a incontrare personaggi a dir poco interessanti. In questi Paesi entra in contatto con il KGB, la mafia russa, la CIA, la camorra, e i Servizi Segreti di Saddam Hussein. Da tutti questi è ricercato, sia per la fuga di importanti informazioni militari, ma soprattutto per la particolarità del suo sangue che, se trasfuso, guarisce i malati di cancro. Soprannominato ""Blue Blood"""" per questa sua peculiarità che lo renderà ricchissimo, è costretto a far perdere le sue tracce rifugiandosi in Germania, negli Stati Uniti e infine in Argentina dove crea un moderno allevamento di bovini. Con l'amico Rudy, agente CIA, si trova coinvolto nella guerra del Kuwait e ad aiutare gli USA nel reprimere lo spaccio di droga e decimare una falange di terroristi di Osama bin Laden. Interviene anche nell'arresto di Totò Riina e agisce in Serbia per documentare i crimini di guerra di Milosevic. Rientrato finalmente in Italia progetta un grande Parco a Tema e la reggia per l'harem del Principe di Jeddah."" -
Pensieri in blu... A tu per tu. Aneddoti, riflessioni ed esperienze di vita in un viaggio con l'autismo... raccontati da mamma Ele e Tommaso
Così l'autrice, mamma di Tommaso: ""Mi presento brevemente: sono Eleonora La Monica, abito a Gorla Maggiore, ho 42 anni, sono un'insegnante e lavoro presso la Scuola dell'infanzia. Sono laureata in scienze dell'educazione; sposata con Daniele e sono mamma di Tommaso, un ragazzino di tredici anni, che come tutti quelli della sua età, ci sta coinvolgendo nel suo mondo """"vorticoso"""" della preadolescenza, con un particolare in più: il suo autismo nostro prezioso ed immancabile """"compagno di viaggio, di crescita e di vita insieme"""". Ho realizzato un elaborato scritto che racconta di noi e di questo """"viaggio speciale che la vita ci ha riservato. Vuole far conoscere un po' questa realtà agli altri, raccontata da me mamma Ele che """"apre la nostra finestra che si affaccia al mondo della neurodiversità""""."" -
Pelliccia. Storia di una famiglia dal Milleseicento ai giorni nostri. I Pelliccia di Montelabate (Pg)
Così l'autore presenta il suo lavoro di ricerca: ""A fine estate 2002, ho iniziato a ricercare le fotografie della mia famiglia tra i parenti più stretti. Man mano che raccoglievo le foto, venivo a conoscenza di notizie dei miei avi, alcune simpatiche e altre tragiche, che mi hanno molto incuriosito. La morte per annegamento nel fiume Chiascio alle porte di Valfabbrica della mia nonna paterna Branchinelli Maria, avvenuta il 26.03.1938, è rimasta un enigma. Nonna Maria era la moglie di Pelliccia Luigi detto (Alfredo), scomparsa a soli trenta anni, dopo aver dato alla luce ben quattro figli. È scivolata nel fiume? L'hanno spinta? Si è suicidata? Non si sa. Questa curiosità mi ha stimolato a ricostruire i vari eventi che hanno caratterizzato la vita di Maria e poi di tutti i miei avi. In quel periodo stavo leggendo un libro del mio amico d'infanzia Walter Pilini, dove a un certo punto ricordava un antico proverbio africano: quando muore un vecchio, brucia una biblioteca. Questa frase, in concomitanza con la mia voglia di avere notizie sui miei antenati, mi ha spinto ad iniziare le ricerche, perché, con il passare del tempo, avrei potuto trovato sempre meno persone in grado di raccontare i fatti di mio interesse. Con entusiasmo e una forte motivazione ho acquisito racconti orali e vecchie fotografie, ma, dove quest'ultime non erano disponibili, mi sono fatto accompagnare anche nei cimiteri per recuperare le foto dei miei sconosciuti antenati. Poi sono passato a una fase più scientifica e meno estemporanea ed ho iniziato a fare ricerche nei Comuni e nelle Parrocchie, dove ho reperito importanti documenti e certificati autentici scritti in latino, ma la svolta c'è stata quando ho deciso di cercare i documenti all'Archivio di Stato di Perugia. Con emozione indescrivibile ho toccato con mano libri del XVII e XVIII secolo. Tra questi """"Lo Stato delle Anime di Montelabate"""", che è stato la fonte dei miei studi, perché si tratta di un manoscritto che contiene una notevole quantità di dati di mio interesse...""""."" -
Time Puppets. Triplo Atto: Domino alieno
La collana ""Time Puppets"""" è una serie di romanzi suddivisa in Atti. Ogni Atto è una storia a sé stante, vissuta in un mondo sospeso tra il reale e il fantastico. I personaggi si ritrovano nel 1810 e sono spinti dal desiderio di conoscenza. Gli eventi storici aumentano il pathos dell'azione e ne fanno da contorno. """"Domino Alieno"""", Triplo Atto, è un mosaico di storie immaginarie ambientate in epoche diverse che si svolgono sullo sfondo di un conflitto crono-dimensionale. La storia inizia quando una misteriosa creatura marina, indotta dalla curiosità e dal tormento, consulta un libro magico per conoscere il destino del proprio amore. I personaggi che si alternano sulla scena appaiono legati tra loro da un filo logico come le tessere di un Domino."" -
O retrato de Isabela
Lisbona 2015, mentre Gabriel Mato dos Reis ristruttura la propria casa natale, trova, in una finta parete, una serie di cinquanta dipinti appartenenti al celebre pittore João Almeida do Amaral. Ad accompagnarli c'è anche una lettera del defunto fratello, Filipe, morto durante la Rivoluzione dei garofani, il 25 aprile del 1974. Si tratta di quadri usati dai ribelli nel corso degli anni '60, come manifesti di protesta contro il regime di Antonio de Oliveira Salazar. Gabriel scopre però che Il ritratto di Isabela, quello che era divenuto il simbolo della rivoluzione stessa, è stato tagliato e manca di una delle parti. Incuriosito decide quindi di mettersi alla ricerca del famoso dipinto, in un viaggio che lo porterà indietro nel tempo, fino agli inizi della dittatura, nel 1928. Numerosi sono gli ostacoli a cui si trova di fronte, primo fra tutti la scomparsa di alcuni protagonisti dell'epoca, un lontano passato che riemerge e lo travolge ed infine la salute mentale, gravemente compromessa, dell'ottantenne João. La caduta dei grandi imperi coloniali, la sconfitta di una dittatura e l'effimera illusione ideologica di un'intera generazione, accompagnano le vicende personali di un pittore che, alla fine dei suoi anni, l'intera nazione aveva dimenticato e che credeva ormai morto. -
La Belle Époque 1875-1914. Periodo culturale e artistico vissuto da un ingegnere dell'epoca
Non è un libro di storia, ma un racconto: un thriller e una spy story nello stesso tempo. Dopo la terza guerra di indipendenza, terminata nel 1871 con Roma capitale d'Italia, l'Europa e l'Italia vissero un periodo di pace in cui si svilupparono con vigore le scienze, la tecnologia, l'industria, l'economia, la medicina, l'astrologia, portando la vita sociale a livelli mai visti prima: emancipazione, suffragio universale, diritti sindacali, ridotto orario di lavoro, assistenza sociale e altro. Ciò fu reso possibile dalla invenzione dell'elettricità e dalla scoperta delle proprietà del petrolio come fonti primarie di energia. Il nonno Marcello, ingegnere, industriale, deputato e nobile, aveva partecipato a tutti i conflitti dell'inizio secolo, e ora, ormai ricco e in pensione, si godeva la vita con lunghi viaggi intercontinentali con la sua barca a vela, affrontando incredibili avventure e godendosi l'atmosfera spensierata della Belle Époque. Suo pronipote, fatto della stessa pasta, anch'egli ingegnere, aveva scelto invece la vita militare, prestando servizio nel SIM, il Servizio Informazioni Militari, divenendo per i suoi meriti il più giovane Generale in Italia. Il XX secolo iniziava invece con una incredibile corsa agli armamenti per competere nello scacchiere internazionale: supremazia, colonie e ambizioni espansive nei confronti dell'impero ottomano, ormai in decadenza, condussero allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Nel romanzo sono descritte molte epiche battaglie tra la Triplice Alleanza e la Triplice Intesa, gli intrighi, le difficoltà di una guerra alpina, le sofferenze dei soldati in trincea, in una guerra che nel mondo fece 17 milioni di morti, costringendo i vinti alla umiliazione e alla rivalsa in un successivo conflitto mondiale. -
Dal testimone della storia il testimone del ricordo. Trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947. Prima e dopo l'esodo
Introdurre il lettore a questo volume, che, a prima vista, potrebbe facilmente sembrare solo un compendio di date e di nomi, senza esaltare ciò che poi traspare, in un turbine di sentimenti e risentimenti, verso tutto quello che viene denunciato, perché fatto, e tutto quello che invece poteva essere fatto e non è stato fatto, senza lasciarsi emotivamente coinvolgere nella citazione dei particolari, non è un compito facile. Gli eventi narrati, con cronologica precisione di date e luoghi, narrano di quanto può essere crudele l'uomo, calato stupidamente nella sua ideologia politica, usata per mascherare la sua cattiveria e la sua avidità. In contrapposizione abbiamo invece l'incapacità di reazione, dei politici nostrani, attenti solo a non incrinare l'immagine dell'Italia candidata all'ingresso nell'ONU. Tutto questo, anche quando il corso della storia, con la frammentazione in tanti piccoli stati, di quella che fu la Jugoslavia di Tito, ha reso ormai illegale e non più valido, l'accordo sottoscritto a Parigi, che ha privato l'Italia di centinaia di comuni del Friuli Venezia Giulia. La scorrevole narrazione del dott. Giuseppe Dicuonzo Sansa, in questo testo, che per la sua brevità ma proprio per questo, intensa e facilmente memorizzabile dai nostri giovani, che hanno il diritto di sapere e il dovere di tramandare, per quanto volutamente distaccata e meramente cronistica, non riesce però a soffocare e a nascondere, completamente, l'emozione di chi ha vissuto quei tragici fatti sulla propria pelle e su quella dei suoi familiari più cari. -
Canti di sopravvita
L'autore presenta la Sua poetica: ""Creazione, o disgregazione? Questo dilagare di corpi orbitanti nella buia notte celeste, può mirarsi come una esplosione creativa, ma può apparire anche una frammentazione come i pezzi del sasso rotto che di pluralità illudono, ma la cui somma, se nulla si crea né si distrugge, è sempre 'uno', mai aumentato né diminuito, anche se non più intero in sé né nelle sue parti. La limitazione in cui nel cosmo si versa, inclinerebbe a pensare che il necessario Status antecedente non abbia avuto sviluppi di crescita, ma che si sia spaccato nelle sue dimensioni tra cui la materica, o Cosmo che come le sue altre n'è una parte, in cui raffiora in corpi nei quali seguita ad essere. Quasi un sopravvivere che potrebbe, di tale ignoto Ente originario, dirsi la 'Sopravvita'. Sono forme, tra cui noi, dall'innato tendere al Sé unico ch'erano, malgrado la seduzione di Civiltà barbare che si cantano 'tecnologicamente avanzate' di questa ancora attuale umana pseudo-evoluta Preistoria. Il clima poetico? Un soffio di tepore nella gabbia glaciale del robot. Il verso? Qualche aggettivo in più nel rigore del metro essenziale: qualche brano di carne attaccato agli ossi del mio pensiero."""" Prefazione di Mario Varesi."" -
Genesis. The Lamb lies down on Broadway. Piano vocal score
Riduzione per canto e pianoforte, con inserimenti delle linee melodiche anche di altri strumenti, del famoso album del celebre gruppo di prog rock britannico. Tutti i brani sono presenti e completi. -
Conoscere Sansepolcro. Arte e Storia nella città di Piero della Francesca e Luca Pacioli
Sansepolcro città d'arte e di cultura. Non solo perché ha dato i natali a Piero della Francesca, che ha raggiunto l'apice nella genialità figurativa del XV secolo. Non solo perché ha potuto fruire di un ambiente naturale d'eccezione. Ma perché ha conservato nella sua storia millenaria una vigile cura per la ricerca artistica e culturale e per la comunicazione sociale. Questo lavoro, curato da Francesca Chieli, si avvale di diversi contributi specialistici ed è rivolta a tutti coloro che sono interessati a conoscere Sansepolcro in maniera più approfondita. -
Il «metodo» della correzione nel calcio
L'esigenza di migliorare il calciatore durante il percorso formativo del settore giovanile, unitamente all'obiettivo di perseguire prestazioni di alto livello nei calciatori di una prima squadra, ha posto quesiti interessanti sulle modalità di intervento negli allenamenti, per ottenere risultati efficienti sotto l'aspetto individuale e collettivo. Tali riflessioni partono dalla consapevolezza che, pur esistendoci fasce di età maggiormente sensibili e recettive, durante le quali determinate capacità si sviluppano più facilmente, non può escludersi, a mio avviso, la circostanza che non si finisce mai di imparare e di apprendere. Pertanto, risultati significativi di miglioramento delle capacità di gioco si possono e si devono perseguire in ogni situazione, partendo dai giovani fino alle prime squadre. L'obiettivo di tali considerazioni non è improntato sulla spiegazione teorica delle fasi sensibili di apprendimento o su cosa si debba sviluppare nelle differenti età del percorso formativo del gioco calcio; né si intende specificare e descrivere quali siano le corrette esercitazioni da applicare nelle differenti fasce di età, partendo dai primi calci fino alle prime squadre. Piuttosto, si vuole evidenziare l'importanza dello strumento di correzione come mezzo valutativo e determinante per migliorare le capacità del calciatore, nel calcio evoluto dei giorni nostri. Ciò perché, spesso si ricorre all'esposizione di una quantità elevata di esercizi e si ""rincorrono"""" forme di esercitazioni sempre nuove, principalmente per esaltare le capacità egocentriche dell'allenatore o nella convinzione che attraverso la diversificazione di esercitazioni sia possibile risolvere tutti i problemi. In realtà si trascura l'importanza specifica dello strumento della correzione, ai fini della formazione e/o del miglioramento del calciatore. L'obiettivo di tale metodo è quello di portare il calciatore a condividere e comprendere l'importanza dell'errore, cercando di rapportarsi con positività e consapevolezza agli errori che possono e devono essere corretti. Mentre nel settore giovanile l'obiettivo della correzione è quello di creare, al termine del percorso formativo, un """"prodotto finito"""" che si possa rapportare il più possibile al calcio degli adulti, nelle prime squadre, invece, l'obiettivo della correzione è quello di migliorare la prestazione individuale e collettiva del calciatore e della squadra per alzare il livello di rendimento generale in gara, dove incide in maniera significativa il risultato."" -
I volti del diavolo
Dopo il primo romanzo, ""La casa del diavolo"""", continua la saga della famiglia Branda, tra gangster americani e spietati fascisti langaroli. Riuscirà a sopravvivere Luigi in mezzo a tutte queste minacce?"" -
Città di Castello. Guida storica e artistica. Ediz. illustrata
Questo importante lavoro, curato da Sara Borsi, si avvale di diversi contributi specialistici ed è rivolta a tutti coloro che sono interessati a conoscere Città di Castello in maniera più approfondita. La guida è articolata in itinerari all'interno della città e nelle vicinanze per scoprire monumenti, palazzi, chiese e musei svelando aspetti curiosi e storie spesso dimenticate. -
Città di Castello. Guide to the history & art. Ediz. illustrata
Questo importante lavoro, curato da Sara Borsi, si avvale di diversi contributi specialistici ed è rivolta a tutti coloro che sono interessati a conoscere Città di Castello in maniera più approfondita. La guida è articolata in itinerari all'interno della città e nelle vicinanze per scoprire monumenti, palazzi, chiese e musei svelando aspetti curiosi e storie spesso dimenticate. -
Desiderio di pace
Così l'Autore: «Finalmente Vi presento la mia terza Opera: ""Desiderio di pace"""" (Poesie). La maggior parte di queste poesie sono recenti ed inedite, ma vi sono presenti alcune poesie prese da Antologie in cui ho partecipato con tanto piacere. Qualche altra poesia ricorda i miei anni remoti, tra cui la mia prima poesia: """"Esiste un motivo"""" (1973). N.B. Alcune parole come ad esempio: Mondo, Cosmo, Terra, Universo, Sole, Mare, Cielo, ecc... sono state scritte in maiuscolo di proposito. Questo libro ha l'obiettivo di fare riflettere chi vanifica la propria vita nella violenza, nell'aggressività o nell'autodistruzione. L'essere umano vive agiato e tecnologicamente progredito, ma psicologicamente, vive ancora come un primitivo pieno di paure, portando con sé eccessive autodifese. Il Mondo è diviso da: confini, religioni, ceti sociali, tabù sessuali, politica, colore della pelle, ideali e bisogni individuali. Lo scopo di quest'Opera, è di passare oltre queste divisioni e poter trasmettere: rispetto, amore e comprensione umana. Mi auguro che il lettore sia coinvolto positivamente nel tema dell'amore e della pace.»"" -
Aurevoir Irene
Francesco è un giovane studente di medicina. Un mattino di novembre, in circostanze che definire surreali sarebbe un eufemismo, conosce Isabel, anch'ella studentessa di medicina. Potrebbe essere l'inizio di una bellissima fiaba, il loro primo incontro e quello che ne seguirà sembrano prevederlo... ma non vivranno per sempre felici e contenti come in ogni favola che si rispetti. La favola infatti termina nel peggiore dei modi, dopo un anno, con la morte di Isabel in un incidente d'auto. In quel momento Francesco si accorge che esistono due mondi: quello reale e quello generato dal suo inconscio. La vita di tutti i giorni e il suo vissuto... ben diverso dalla realtà. Dopo vent'anni ritrova Isabel: ha un altro nome ed un'altra storia, Francesco sa bene che non è né può essere la stessa donna morta vent'anni prima, ma qualcosa dentro di lui non accetta la realtà o la semplice logica. Di colpo il suo vissuto inizia un'altalena fra il presente ed il passato, spesso molto remoto e pressoché ""impossibile""""... eppure, in una sorta di sdoppiamento della personalità, l'altalena continua il suo moto incessante fra sogni e ricordi di altre vite, forse mai vissute. Fino alla scoperta che il concetto di """"impossibilità"""" è solo un luogo comune che talvolta deve cedere il passo all'evidenza del fragile confine fra tangibile e intangibile."" -
Il «segreto» di Donna Anna. Biblioteca del Centro Studi «Mario Pancrazi»
Questo saggio è il risultato di una approfondita ricerca sulla conturbante figura di Donna Anna - uno dei soggetti drammaturgici centrali del Don Giovanni di Mozart-Da Ponte - e persegue l'obiettivo di sviscerarne l'identità profonda, di smascherarne la doppiezza e di rivelare la causa reale del suo odio irrimediabile per Don Giovanni. Il titolo (Il «segreto» di Donna Anna) si spiega con la volontà di venire a capo del dilemma che ha accompagnato la critica estetica e letteraria legata a quella eccezionale personalità femminile del Dramma giocoso, scritto e musicato dallo strepitoso duo Mozart-Da Ponte: a Donna Anna, appunto. -
Eia, aia, alalà 1919-1939
Un racconto ricco di intrighi e di suspense nel teatro delle guerre del XX secolo, vissuto con l'occhio di un ingegnere. Eja, Eja, alalà, è il grido di guerra degli Arditi durante la Prima Guerra Mondiale, adottato da Gabriele D'annunzio quale incitazione dei suoi legionari durante l'occupazione di Fiume. Marcello, giovane Generale nella Grande Guerra, ora riservista, è attivo nel campo della ingegneria industriale, pur rimanendo agente dei servizi segreti italiani. Amico di Gabriele D'Annunzio e di Benito Mussolini, con i quali partecipa agli eventi del primo dopoguerra, è in prima linea nella Marcia su Roma che darà al Duce il governo dittatoriale dell'Italia fascista. Durante il ventennio, Marcello è protagonista della storia italiana, e come uomo fidato di Mussolini lo accompagna negli incontri con Hitler. Per i suoi meriti diventa Console a Monaco di Baviera con lo scopo di debellare le infiltrazioni mafiose in Germania. Scoppiata la seconda guerra mondiale, consiglia il Duce sulle decisioni da prendere, ma non sempre viene ascoltato, soprattutto nell'inutile e disastrosa occupazione della Grecia. Marcello partecipa alla Campagna d'Africa, dove suo figlio Paolo è medico militare, e infine, con la mobilitazione generale, viene richiamato in servizio attivo per il fronte russo, dove però lo attendeva una tremenda disfatta. Riuscito a fuggire dalla morte e dalla prigionia russa, viene accolto da una contadina sovietica in una fattoria dove rimane nascosto per due anni con un passaporto russo acquistato a borsa nera. Giocoforza venne richiamato nell'esercito russo per combattere contro i suoi ex alleati. Rientrato in Italia, dopo l'8 settembre fa parte della Repubblica di Salò assistendo alla capitolazione della Germania e alla liberazione alleata dell'Italia. È eletto deputato e vive come protagonista della vita industriale vivendo la ricostruzione e il miracolo economico degli anni '50 e '60. Muore a 85 anni il giorno della laurea in ingegneria del suo nipote prediletto Marcello Felice.