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Dormi con me stanotte?
A Barcellona, Carlos è un industriale mentre Aline è un'insegnante di scuola superiore; a Madrid, Julia divide il suo quotidiano tra l'università ed il lavoro che svolge per pagarsi gli studi. Cosa succede quando due donne che non si sono mai conosciute sono costrette a condividere gli effetti di un problema serio? E se questa convivenza fosse viziata da pregiudizi? ""Dormi con me stanotte?"""" è un romanzo sulla fiducia che racconta una storia vissuta realmente dall'autore ma da egli romanzata affinché la narrazione risultasse lucida ed esterna. Tre personaggi e tre personalità, le cui sorti confluiscono in una storia divisa in due parti: """"il mappamondo"""" in cui si mette maggiormente a fuoco sui luoghi, le abitudini ed i percorsi, e """"la clessidra"""", in cui l'ambientazione è unica con una concezione più """"teatrale"""" della vicenda, in cui è il tempo che comanda. Esattamente come nella vita reale."" -
Un viaggio nella vita
In questo libro ho raccolto alcune riflessioni, espresse in versi, che rappresentano un momento di crescita e cambiamento della mia vita. Quando tutto appariva senza senso ed inutile mi sono chiesto: - Chi sono veramente Io? - Cos'è la vita? -Sono io che la vivo? - Qual è il mio scopo? - Quale la meta? Ho iniziato ad osservarmi e ho preso consapevolezza che facevo parte di una meccanicità che mi schiacciava e ingabbiava, inaridendo le mie potenzialità. A te lettore che, per qualche evento sincronico, hai questo libro tra le mani, io offro nient'altro che la mia esperienza da condividere, perché forse anche tu ti poni le stesse domande, che da sempre alcuni Esseri si pongono. Puoi leggere questo libro nella sequenza che preferisci o aprendo una pagina a caso. Leggi senza pregiudizio, ma nell'ascolto di ciò che può giungerti nel cuore. -
Michele Pierri e Alda Merini. Cronaca di un amore sconosciuto
Il 6 ottobre 1984, nella Chiesa del SS. Crocifisso di Taranto, Michele Pierri e Alda Merini si sposano. Il medico e poeta tarantino ha 85 anni, la poetessa milanese 53. Da quasi 4 anni sono uniti da un'amicizia profonda, in un ininterrotto colloquio telefonico, basata sulla poesia e sulla solidarietà. Sentimenti che si trasformano in amore. Alda, rimasta vedova dopo la lunga malattia del marito, isolata a Milano dopo i successi letterari giovanili e i lunghi anni in manicomio, si lega all'anziano amico, sedotta dalle sue qualità. Ha deciso da tempo di diventare la moglie di Pierri e, vinte le sue forti resistenze, lo sposa. Insieme vivono anni felici, pochi, per via dell'età di Michele, ma molto intensi. Il loro amore, che sembra a molti una bizzarria, è un legame sublime, assoluto. Quel legame consente ad Alda di ritrovare se stessa. A Taranto, sotto il segno di quell'amore, nascono le sue opere più importanti, che la imporranno al pubblico. La fine di quel legame, per la morte di Michele, è un trauma grave, che fa ripiombare Alda nel barato della follia. Due anni difficili, nella sua Milano, dov'è tornata nel 1987, quando Michele è malato terminale (morirà nel gennaio '88)... -
Nel cortile bianco di luna
Manuela, giovane psichiatra leccese, decide di festeggiare la specializzazione appena conseguita con un viaggio ad Amsterdam: qui, nel museo dedicato alla sua grande passione artistica, Vincent van Gogh, incontra gli occhi di un uomo misterioso che occuperà un posto importante nella sua mente, pur restando sempre solo un fantasma. I due si incroceranno per brevi frangenti in diverse occasioni senza mai riuscire a trovarsi davvero. Attorno al nucleo centrale della narrazione, alla figura di Manuela, gravitano molte microstorie che si intersecano tra loro, talvolta senza soluzione di continuità. Tra i vari personaggi c'è Marina, amica e psicoterapeuta, che ha uno studio al centro di Lecce. Grazie a lei resta affascinata dalle teorie dello psichiatra americano Brian Weiss, il quale teorizza la possibilità di curare i disturbi psico-emozionali attraverso l'ipnosi regressiva: una opportunità di analisi degli eventi traumatici che potrebbero aver segnato le vite passate, generando i disturbi psicologici del paziente. -
Il sogno di Victor
Sbarcato alla Palombara per riconsegnare il bagaglio dell'amico Mario, Victor si imbatte nel muro di ostilità e sospetto fra le due famiglie da sempre in lotta nella bella penisola. Il suo compito è davvero arduo: far rivivere i desideri mai realizzati di chi non è potuto tornare. Il sogno di Victor è il racconto crudo e poetico della amicizia fraterna, l'ultima risorsa per tramandare segreti altrimenti destinati a disperdersi. In questa immaginaria vicenda: Victor, L'anziano marinaio, ora nostromo di terra, coltiva il sogno di riprendere il mare. Vera, artista improbabile, episodica amante di Victor, è la donna libera e avvenente che vive in città e sogna una vita finalmente accettabile. Mario è il compagno di avventure di Victor, scomparso in mare. Intendeva salvare la sua unica figlia dall'invidia della gente. Lavinia, la figlia adolescente di Mario, non da confidenza a nessuno e vaga in continuazione lungo la litoranea deserta, in cerca di qualcosa o di qualcuno. I suoi sogni sono così profondi da non poter essere ricordati. Christos, il missionario orfano inviato per punizione alla Palombara. Sogna di essere utile al prossimo, ma non sa ancora in che modo. Gilda... -
Le notti dei perdoni ovvero la velocità umiliata
Taranto ebbe, nei secoli remoti, ammiratori illustri che la amarono e lasciarono pagine memorabili con le loro descrizioni. Da Virgilio e Orazio. Diversa cosa per Taranto moderna, che fu attraversata, sì, da stuoli di studiosi e viaggiatori, ma tutti interessati solo a ricercare le vestigia del passato. E sono queste, anche principio di terzo millennio che stiamo vivendo, l'unica vera risorsa culturale che Taranto vanta e che trova il punto di forza nel Museo nazionale e nei pochi monumenti sopravvissuti alla distruzione e allo scempio dei secoli. E fu proprio quel patrimonio archeologico ad attrarre l'attenzione di un personaggio che resta centrale nella storia culturale recente della città: un personaggio che non era certo meridionale ma che anzi era nato nel lontano Trentino, a Rovereto, nel 1903, e che a Taranto era giunto per caso, come inviato del quotidiano nel quale lavorava, ""Il Tempo"""" del mitico Angelillo. Stiamo parlando di Carlo Belli, la cui impronta più importante è in quei Convegni internazionali di studio sulla Magna Grecia, che furono da lui ideati e che dal 1961, anno della prima edizione, rappresentano l'incontro annuale di studi archeologici più importante."" -
Capatosta e altre storie
Tre opere di Gaetano Colella, autore e attore tarantino, tentano un racconto della città dei due mari e delle sue vicende remote: il disastro ambientale, la crisi del lavoro e dei lavoratori in Ilva, la solitudine dei cittadini alle ""case parcheggio"""" nel quartiere Tamburi di Taranto, e la desolante ricerca in Mar Piccolo di due anime alla ricerca della loro memoria e della loro storia. Un trittico che l'autore non esita a definire d'u malesanghe - del sangue amaro - di questa città-mondo che è Taranto. Capatosta è uno spettacolo, prodotto dal C.R.E.S.T. e premiato al Bando nazionale Storie di Lavoro 2015, che nel giro di due anni ha fatto circa 50 repliche in tutta Italia. Esodo è invece un radiodramma scritto per Rai Radio3 andato in onda a novembre 2014.Marevomito è un testo inedito. Tre opere che disegnano una mappa emotiva di una città: dal cuore dell'acciaieria si arriva sul tetto di una casa-parcheggio del quartiere Tamburi, fino a Mar Piccolo per raccontare di come una comunità abbia perso il centro, di figli che lottano contro i padri in uno scontro che si fa sempre violento e mai costruttivo, della solitudine che abita ogni cuore che si lascia andare."" -
La settimana santa del 1956. I riti e le tradizioni del secolo scorso
"La biblioteca della memoria si arricchisce di questo articolo sulla Settimana Santa Tarantina. Scritto da Pietro Carelli e pubblicato sul bollettino del Comune di Taranto nell'aprile del 1957, l'articolo presenta numerosi elementi di interesse. Anzitutto proprio l'anno. Esattamente sessant'anni fa. Un periodo di tempo già interessante ma che si prolunga qua e là fino almeno agli inizi del '900, grazie alla citazioni di articoli più datati e grazie soprattutto alle testimonianze raccolte allora, frammenti di memorie, tradizioni orali, spiragli di luce su quanto la ricerca documentaria non potrà mai restituirci. Ancora sull'anno. Pur se pubblicato nel '57, la descrizione dei riti si riferisce naturalmente all'anno precedente. È quel 1956, quindi, anno primo della riforma dell'Ordo liturgico della Settimana Santa. Se ne parlava già dal 1948 - con l'insediamento della commissione per la riforma liturgica - ma solo nel 1955 col decreto Maxima Redemptionis la Sacra Congregazione dei Riti aveva varato definitivamente la riforma della liturgia della Settimana Santa voluta dal grande papa Pio XII."""" (Dalla introduzione di Giovanni Schinaia" -
I misteri di Taranto. Simboli e simbologia
La processione dei Misteri di Taranto si presenta come un universo di simboli, di modelli iconografici, di soluzioni cromatiche negli abiti di rito e nei simulacri, di elementi che non si limitano ad offrire una narrazione delle ultime ore della vita di Gesù, ma, utilizzando il linguaggio che è loro proprio, rimandano tutti ad una realtà ""altra"""". Quando la processione è nata ed è stata pensata in questo modo, o almeno quando è passata nel patrimonio cultuale della Confraternita del Carmine, ormai più di 250 anni fa, si trattava di un linguaggio immediatamente comprensibile per tutti: per i Confratelli che ne erano protagonisti e che prestavano le proprie spalle e le proprie forze, e per quanti assistevano al passaggio degli stessi Confratelli e delle statue. Col passare del tempo però, molta di quella consapevolezza è andata perdendosi o alterandosi. Perché gli abiti con cui il Cristo è raffigurato sono di quel colore e non di un altro? E a cosa alludono i vari attributi iconografici nelle mani dell'Addolorata o dell'Ecce Homo? E perché, a suo tempo, furono scelte proprio quelle scene da rappresentare, e proprio in quel modo?"" -
Transiziòne. Ri/E/voluziòne di una donna
La donna attraversa, durante la sua vita, passaggi e mutazioni: cambiamenti sociali, familiari, biologici e sentimentali. Quest'antologia si propone di raccogliere, tra le sue pagine, racconti e poesie che descrivano e illustrino il punto di vista femminile riguardo alla tematica del ""passaggio"""". La transizione il passaggio, il coraggio di percorrere nuove strade, la volontà di lasciare aperte al cambiamento l'anima e il corpo anche percorrendo sentieri ignoti che si dipanano attraverso strade impervie e in direzione non sempre favorevole. Come affronta la donna tutto questo? Come si manifesta il suo spirito di addattamento? Testi di: Chiara Bevilacqua, Giusi Boccuni, Francesca S. Cacciotta, S. Castellana, Elvira Cerino, R. Criscio, Anna Elvira Cuomo, Mariarita Cupersito, Orietta Degiorgi, Simona De Pace, Veronica Ferraiuolo, Claudia Gallo, Manuela Giacomelli, Gabriella Grande, Joanna Kalinowska, Rossella Laguardia, Annagrazia Larato, Lila Ria, Letizia Lo Prete, Giovanna Mantini, L. Marchitelli, Marta Marinò, V. Mellone, Gabriella Miglietta, Alessandra Ortuglio, Laura Pepi, Maria Delia Picuno, Trizia Pulpito, F. Repieni, Rossana Russo, Rossana Scudieri, Mara Venuto, Monica Vicentini."" -
«Furcè... 'nguè!». Piccolo glossario per la Settimana Santa
"Perché un glossario sulla Settimana Santa tarantina? Non bastavano le ormai numerose pubblicazioni sulla Settimana Santa tarantina? Ebbene, all'interrogativo rispondo con una semplice considerazione: l'informazione oggi necessita della immediatezza e per questo motivo ci affidiamo a Google o Wikipedia. Ebbene, questo mezzo da solo, a mio parere, non è in grado di rispondere ai mille interrogativi che suscita l'approccio con la nostra Settimana Santa tarantina, perché le notizie sul web non sempre sono veritiere o esaustive. Ed ecco la bontà dello strumento cartaceo che fissa significati e storia dei vari termini che ho elaborato sulla base della mia esperienza nel campo che conta già mezzo secolo, termini che hanno attinenza con i riti, i luoghi e altro sulla Settimana Santa tarantina.""""" -
Diario dei giorni sospesi
Diario dei giorni sospesi apre una finestra autobiografica, sotto forma di diario, su uno scorcio di vita in cui l'autrice si trova a dover lottare contro il male. Non il suo, ma quello di suo figlio. Lui, il cancro, arriva all'improvviso, sconvolge la tranquillità di una tipica famiglia tarantina, già di suo immersa nella barca alla deriva della disoccupazione, e costringe a tirar fuori tutto il coraggio per inseguire la scia trainante della speranza. -
L' Officina. Laboratorio delle Culture e delle Storie. Rivista di lettere, arti e attualità culturali. Vol. 1: La conquista del cielo.
Contributi: Antonio Basile - Le edicole votive; Lucrezia De Domizio Durini il cielo sopra Beuys; Claudio Frascella - Il ""cielo"""" della canzone italiana; Antonio Lucio Giannone - Mino Delle Site - Il pittore del cielo e del volo; José Minervini - Il cielo in Girolamo Comi, Michele Pierri, Raffaele Carrieri, Vittorio Bodini, Cristanziano Serricchio, CosimoFornaro, Giacinto Spagnoletti; Aldo Perrone - Luigi Bologna, un vero Mito, tra D'Annunzio e Taranto; Giuseppe Pierri - Quando il cielo sullo Jonio divenne di fuoco a causadi una aurora boreale; Maria Lucia Rasulo - Il cielo di Noè Trevisani fotografo di guerra; Angelo Sconosciuto - L'influsso salutare del cielo di Mesagne negli scritti di Epifanio Ferdinando; Silvano Trevisani - La conquista del cielo e le leggendarie crociere dell'Aeronautica italiana; Edoardo Trevisani - """"Il ladro di Bagdad"""" e l'eterna tensione verso il cielo; Aldo Perrone - I passi tarantini del giovane Pier Paolo Pasolini; Silvano Trevisani - Riedita l'autobiografia di Anna Fougez e tanto altro."" -
Appare di sera
Ottaviano Marinelli certamente non rappresenta una novità in tema di autori proposti dalla collana Inedit@, avendo egli già pubblicato un elevato numero di poesie in tre precedenti volumi della nostra casa editrice, e in diverse opere collettive. Rappresenta, tuttavia, una novità in quanto evoluzione della percezione e trasmissione del suo mondo interiore, comunicato al lettore in forma di messaggio, un viatico all'apparenza semplice, basato su schemi lineari e mai ripetitivi: una lesione di vita tratta dal suo quotidiano, salvato dalla distrazione delle parole che fuggono e trascritto per la sua personale memoria, che egli dona ai lettori. L'approccio migliore per leggere le sue poesie, quindi, non è quello di tipo intellettuale. La poesia spirituale, intuitiva, appartiene innanzi tutto alla realtà psichica ed a quella ""dell'anima"""". Queste realtà si spingono in un certo modo molto oltre quella intellettuale, e in esse troviamo la manifestazione spirituale. In esse, il pensiero non è più necessario e si fa esperienza diretta basata sulla empiricità del dato oggettivo, transmutato attraverso la speciale sensibilità, propria dell'autore."" -
La magia
Il presente saggio di William Butler Yeats (1865-1939) venne pubblicato nel 1901 su The Monthly Review per poi essere incluso, nel 1903, nella raccolta Ideas of Good and Evil.Se, sul piano storico, l'importanza del testo risiede nel fatto di costituire un documento unico per conoscere in maniera diretta quella temperie magico-artistica che fu, in epoca vittoriana, l'Hermetic Order of the Golden Dawn, e in particolare i rapporti tra il poeta irlandese e quel tardo ""romantico"""" che fu Samuel Liddell MacGregor Mathers (1854-1918)1, sul piano dottrinale verte invece intorno al significato e agli usi del simbolo, e quindi al ruolo dell'immaginazione, quale chiave di accesso arealtà superiori."" -
Aveva scè accussì! Anna Fougez. Storia di una diva tarantina
Questa commedia dialettale in due atti è ispirata a fatti realmente accaduti. La ""Storia di una diva tarantina"""" mi è stata raccontata dalla nonna di mia moglie, Maria Serafina Murianni, sorella di Cosima Murianni che allevò, certa di averla adottata per figlia, la piccola Maria Annina Licata, quella che in seguito sarebbe diventata la celebre Anna Fougez, abbandonata sin dalla nascita, il 9 luglio 1894, nella Ruota dei Proietti di Vico Innocentini a Taranto, nel cuore della città vecchia. La piccola Maria Annina, poi, nel 1902, compiuti otto anni, lasciò Taranto per trasferirsi a Napoli, essendo stata adottata dagli zii, i coniugi Giuseppe L. e Giovanna C., sorella di Teresa C., madre naturale di Maria Annina. In realtà, l'adozione di Maria Annina avvenne legalmente solo il 13 dicembre 1916, anno in cui fu legittimata (all'età di 22 anni!). Altre notizie, oltre alle ricerche svolte negli Archivi di Stato, Comunale e Arcivescovile, mi furono fornite da mia suocera Anna Taurino, figlia di Maria Serafina, che ha tenuto tra le braccia la piccola Maria Annina; dai suoi fratelli Nicola e Giovanna Taurino."" -
L' angelo nato due volte. Taranto 1945-Il coraggio della scelta
Se ciascuna vita rappresenta un segmento dell'eternità, che scambia le sue dispotiche amanti attraverso singole avventure destinate alla fine, qualche volta cede il posto, nel salotto buono della letteratura, alla soluzione, ora fantasiosa, ora di credenza religiosa, per vincere ogni eco della realtà e il segreto turbamento di una ulteriore e remota possibilità di riscatto, attraverso il fenomeno della reincarnazione. Delle tre teorie, quella platonica, quella pitagorica e quella della trasmigrazione affettiva, bisogna rifarsi a quest'ultima nella storia che la giovane autrice Celeste Fortunato ha brillantemente indicato quale percorso simbolico e metaforico, nella adesione visionaria, esplicitata in chiave realistica, che riafferma la consapevole forza conscia ed inconscia dell'amore. Le verità, le vicende, le aspettative di una giovane donna, attraverso lo sfondo di una favola, dilatano le proporzioni e le misure della realtà nel retaggio stratificato di un fenomeno che inverte il destino, lo sedimenta nell'inconscio, attribuendogli valore di scissione psichica, nell'intreccio di problematiche esistenziali, che prima contrappone e poi appiana nella sezione della coscienza. -
Il mio mandala
Mandala, forma espressiva, spazio sacro, dentro il quale racchiudo le mie emozioni, gioia dolore rabbia speranza, sotto forma di parole. La voce si fa parola e la parola si fa voce: per gridare ingiustizie e sofferenze, per far vibrare di accese pennellate un tramonto tarantino, per sussurrare intime emozioni, per svelare inquietudini, per lenire ferite, per dar valore a oggetti silenziosi che ci accompagnano nel palcoscenico del nostro quotidiano, per celebrare con piccoli omaggi grandi figure della storia, o chi passa inosservato ai più come gli studenti pendolari, per godere della natura nella sua potente bellezza, per condividere nostalgie. Ed allora nascono poesie come Farfalla splendente, dedicata a mia madre, A Dario mio figlio, Le parole che non ti ho detto, a mia figlia Sara, Il terzo giorno, Lungomare ventoso, ad Aung San Suu Kyi, a Letizia Battaglia, a Van Gogh, Valeria pendolare, Trasloco, Sapori, La luna rossa, Nevica, Baci, Fantasie, Dagli abissi, Tutto ho lasciato. -
Gli impermeabili
"Gli impermeabili"""" racchiude la poetica dell'ordinario e comune sforzo di vivere: lo stupore e l'attesa, la luce che esplode all'uscita di un cunicolo, le parole che si lasciano scrivere e non dire, i passi indietro e l'incosciente salto nel vuoto, il ritmo inquieto delle gocce di un rubinetto che perde, il tempo che si accorcia come un filo elastico nell'attimo prima dello slancio. Nella raccolta la poesia si incarna e si rivela nel quotidiano, senza ambizione di addolcire la forma del reale, non è quello il suo scopo. Le parole si fanno contorno del vivere, scavo e riconoscimento, consolazione esigente, e impegno nel togliere la polvere dall'indistinto scorrere dei giorni per trattenere la bellezza che sfugge a Gli Impermeabili..." -
Il colore delle parole
"Il colore delle parole"""" è un romanzo dal sapore classico e romantico, ambientato in un contesto moderno e attuale, nella cornice di una calda estate tarantina. La protagonista principale è Gabri, una giovane pasticcera un po' testarda ma infinitamente amabile che, oltre ad adorare il suo dolce lavoro, coltiva una profonda passione, l'amore per i libri, ed un sogno, di diventare una grande scrittrice. Dalla lettura lei ha tratto la profonda convinzione che le parole abbiano un """"colore"""" e che le sfumature delle stesse, combinate in armonia, siano in grado di suscitare emozioni nell'animo di chi legga. Emozioni che lei, però, come donna, sfugge trincerandosi dietro inutili corazze, almeno sino all'incontro con Marco. Tra i personaggi che si agitano sullo sfondo della """"Nuvolatte Pasticceria"""" c'è Lori, amico e socio di Gabri: anche lui vive una storia travagliata col suo compagno. Con l'aiuto di Vale e Taty, Lori diverrà artefice della realizzazione del sogno di Gabri. Una storia d'amicizia e d'amore, tante vicende che si intrecciano tra loro, alimentate e contrastate da un gioco rocambolesco di equivoci e scherzi del destino."