Sfoglia il Catalogo feltrinelli042
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1821-1840 di 10000 Articoli:
-
Le Horla
Guy de Maupassant (1850-1893) è uno tra i più importanti scrittori francesi. E stimato sia per la padronanza stilistica e la forza realistica dei suoi racconti che per la presenza del fantastico nelle sue opere pervase spesso da un certo pessimismo. Questa edizioni di ""Le Horla"""" è illustrata da Luca Caimmi."" -
Dodici cenerentole in cerca d'autore. Cioè tutto il teatro in dodici facili lezioni
Niente di nuovo sotto il riflettore. O quasi. A quindici anni di distanza dalla prima edizione di questo libro, i luoghi comuni - che mi divertivo a parodiare - su come si mettevano in scena i classici delle varie epoche resistono ancora tutti, si potrebbe persino prenderlo come un segno confortante in un'epoca in cui tutto cambia da un telegiornale all'altro, che ci ha abituato a un certo distacco ormai di fronte ai Grandi Mutamenti Storici. Un altro luogo comune vorrebbe il teatro come specchio dei tempi. Se è così, le nostre scene sono una sorta di specchio un po' appannato che rimanda sempre le stesse immagini; ci rassicura che almeno per un certo teatro italiano, il tempo si è fermato. È ovvio, ci sono autori che sono un po' passati di moda, come Brecht e insieme a lui il teatro dichiaratamente politico, momentaneamente esautorati (ma nel teatro, come nella moda, tutto torna) da altri vezzi, il quotidianese dei minimalisti che al messaggio politico hanno sostituito messaggi più brevi e meno impegnativi, da segreteria telefonica. Se si dovesse aggiungere a queste dodici un'altra Cenerentola potrebbe essere una riscritta in chiave minimalista, alla Mamet per intenderci, che erutta parolacce e vuole farsi sposare da un principe azzurro yuppie di Wall street. Intanto gli antichi vizi di regia e di recitazione persistono: ad essi se ne sono solo aggiunti altri, i nuovi birignao. -
Lasciando Gropina. Ediz. illustrata
La Pieve di Gropina è una delle chiese romaniche più belle e famose della Toscana. Non c'è chi non la visiti e si sottragga al suo fascino misterioso. Sembrano quasi le vestigia di una cultura aliena e diversa. Per commentare una serie di disegni ispirati alla Pieve, ci siamo quindi figurati uno scultore, proveniente da mondi lontani che, dopo aver lasciato tracce meravigliose, se ne tornasse alla sua terra tra le stelle... -
I giornali trapanesi del Risorgimento. Testimonianze del fermento politico-economico locale dal 1858 al 1868
Molti furono i giornali che, nel glorioso periodo del risorgimento nazionale, e specificatamente nel periodo che va dal 1858 al 1868, sorsero in Trapani. Gli uomini illustri, di cui abbiamo ammirato le opere infaticabili, si servirono di questi fogli non solo per educare e istruire il popolo ma anche per far conoscere al popolo le nuove istituzioni della Casa Savoia, il bene a cui queste erano ispirate e infine l'amore verso la patria ormai comune ai Piemontesi come ai Siciliani, ai Lombardi e ai Veneti come ai Romani e ai Napoletani. Frugando tra gli scaffali della comunale Biblioteca Fardelliana oltre alle numerose testate di cui se ne conserva una traccia, quattro furono i giornali, che assunsero in Trapani il compito di sradicare le antiche idee borboniche, di plasmare le coscienze e di infondere nell'animo dei cittadini Trapanesi lo spirito di italianità, di cui si parlerà dettagliatamente nel corso di questo trattato: l'Iniziatore, il Diritto e Dovere, La Concordia e La Vita Nuova. -
L' elisir d'amore
L'azione ha luogo in un villaggio dei paesi baschi alla fine del XVIII secolo. Mentre i mietitori riposano all'ombra, la loro fittavola Adina legge un libro che narra la storia di Tristano che, innamorato della regina Isotta, ricorre a un filtro magico che lo aiuta ad attirare il suo affetto e la sua fedeltà. Intanto, il contadino Nemorino la osserva ed esprime per lei tutto il suo amore. Mentre Nemorino sogna di trovare questo magico elisir, arriva al paese il sergente Belcore che corteggia Adina e le propone di sposarlo. Arriva poi il dottor Dulcamara che sfoggia alla gente i propri portentosi preparati: Nemorino gli chiede se per caso abbia l'elisir che fa innamorare e il ciarlatano gli offre una bottiglia di vino Bordeaux. Nemorino beve l'elisir e si ubriaca: ciò lo fa diventare disinvolto quel tanto che basta per mostrarsi indifferente nei confronti di Adina, la quale per vendicarsi della sua indifferenza, accetta di sposare il sergente. Fervono i preparativi per le nozze, e quando giunge il notaio, Adina dice di voler aspettare la sera, perché vuole sposarsi in presenza di Nemorino, per punirlo della sua indifferenza. Dulcamara racconta ad Adina di aver venduto a Nemorino l'elisir e lei capisce di essere da lui amata. Nemorino gioisce quando si accorge di una lacrima negli occhi di Adina, che gli rivela che anche la ragazza lo ama. Nemorino vorrebbe una dichiarazione d'amore che non arriva e allora dice di volersene andare: solo allora Adina cede e dichiara di amarlo. -
La sonnambula
Al villaggio si festeggiano le nozze fra Elvino e Amina, un'orfana allevata dalla mugnaia Teresa. L'unica ad essere scontenta è l'ostessa Lisa, anch'essa innamorata del giovane. Al villaggio giunge un nobiluomo, che mostra di conoscere assai bene quei luoghi, si tratta del conte Rodolfo, figlio del defunto signore del castello. Il gentiluomo, che si stabilisce nella locanda di Lisa, rivolge alcuni complimenti a Amina che hanno frattanto destato la gelosia di Elvino che, rimasto solo con lei, rimprovera la futura sposa. Nelle sue stanze, il conte Rodolfo è intento a corteggiare Lisa. Quando s'odono dei passi, l'ostessa fugge precipitosamente, ma prima riconosce Amina, che in stato di sonnambulismo sta recandosi nella stanza del Conte. La sonnambula si rivolge affettuosamente al nobiluomo, invocando il nome del futuro sposo, descrivendo rapita la prossima cerimonia delle sue nozze e infine chiedendogli di abbracciarla. Rodolfo non sa che fare: approfittare della situazione? svegliare la sonnambula? -
Otello. Dramma lirico in quattro atti
È sera, infuria un violento temporale. Gli ufficiali, i soldati e il popolo di Cipro assistono atterriti al difficile attracco della nave di Otello, il generale dell'Armata Veneta. Appena messo piede a terra, il Moro proclama la sua vittoria contro il nemico musulmano. L'alfiere Jago - che nutre per lui un odio profondo - trae in disparte Roderigo, un gentiluomo veneziano segretamente innamorato di Desdemona, e gli confida il proprio odio per Cassio, l'ufficiale che usurpa il suo grado di capitano. Poi, per suscitare la gelosia di Roderigo, spinge Cassio a bere fino ad ubriacarsi e a cantare le lodi di Desdemona. Roderigo abbocca e provoca il rivale, i due si battono, l'ex governatore Montano si interpone per fermarli e viene ferito. Il clamore della zuffa fa accorrere Otello che punisce Cassio degradandolo. Sopraggiunge Desdemona. Il Moro ordina a tutti di allontanarsi e rievoca con lei i ricordi tumultuosi della sua vita e la nascita del loro amore. Una dolce notte li attende... -
Il santuario dell'Annunziata di Trapani. Tra culto e arte
"Trapani, città nobilissima celebrata dagli antichi scrittori, sia per il suo importantissimo porto e mare fecondo, sia per la ricchezza del commercio, e per le belle arti, divenne molto più illustre per la venuta della celeberrima Immagine della Beata Vergine Maria, che prese il nome dalla stessa città"""". (Vecchio breviario trapanese)" -
Un popolo per l'Europa. Principi politici della globalizzazione
Pur partendo da un'analisi della situazione politica italiana, dall'assassinio di Moro fino ad oggi, questo libro s'interroga sullo statuto teorico e pratico della politica nel mondo ""globalizzato"""". La dialettica che s'instaura oggi fra tradizioni e culture diverse non comporta che l'occidente debba dimenticare i propri principi, riassunti nel primato liberale dell'individuo sullo stato. Solo questi principi possono salvaguardare al tempo stesso i diritti dei singoli e le esigenze complessive delle società e degli stati. La debolezza del liberalismo deriverebbe per alcuni dalla sua incapacità di rendere ragione dei propri fondamenti. A proposito di questo problema teorico cruciale, dopo aver scartato l'ipotesi teologico-politica e trovando insufficiente quella costituzionale (perché ogni costituzione si fonda in effetti su un ordinamento giuridico già costituito), si sostiene qui che la fondazione d'un ordinamento politico e/o giuridico sta solo nell'etica come teoria dell'atto (da non confondersi con la morale). La democrazia liberale è fondata in realtà proprio nella libertà d'agire che riconosce ai singoli, prima ancora che alle masse ed agli stati."" -
Pirandello e Zoscenko. Metamorfosi del comico
Il libro mette a confronto due autori che al primo sguardo possono apparire diversi: Luigi Pirandello e Michail Zoaenko. L'analisi testuale dei racconti permette di scoprire le affinità e le diversità dell'approccio umoristico. Michail Zoaenko è un autore poco conosciuto in Italia, mentre in Russia è amatissimo per i suoi originali racconti umoristici del primo trentennio del Novecento. Mediante il procedimento comparativo l'autrice mette a fuoco sia la continuità sia il carattere innovativo dell'opera di Zoaenko rispetto alla tradizione letteraria gogoliana e cechoviana. -
Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato. Appunti di viaggio di un anno di servizio alla mensa Caritas di via Marsala a Roma
Storie, emozioni, testimonianze, riflessioni, sull'esperienza di volontariato di un anno alla Mensa Caritas di Via Marsala. Non c'è la pretesa di capire le cause o dare risposte di un mondo così complesso e sommerso, intriso di emarginazione, povertà, solitudine. Abbiamo solo sentito il dovere di ""non tacere ciò che abbiamo visto e ascoltato"""" (At 4,20).Pensavamo di trovare clochard, abbiamo trovato la povertà della porta accanto.Questa è l'esperienza vissuta dal Gruppo Giovanile Arcobaleno. I nomi che troverete sono di fantasia, le storie sono vere."" -
L' ultima occasione
Giuseppe, un ragazzo trapanese, ha un sogno nel cassetto, quello di diventare un bravo giornalista della carta stampata. Purtroppo dovrà affrontare l'opposizione del padre, il quale, infatti, vorrebbe che portasse avanti l'attività di famiglia avviata dal nonno. La svolta verrà segnata dall'incontro con una strana e misteriosa persona che rischierà di stravolgere completamente la sua vita lavorativa ma, soprattutto, quella sentimentale. -
Cavalleria rusticana-Pagliacci
Cavalleria rusticana e Pagliacci: due opere liriche che vengono, tradizionalmente rappresentate in coppia. La prima, tratta dalla novella omonima di Giovanni Verga, ambientata in una Sicilia di fine '800, la seconda, circense, tratta da un fatto di cronaca nera realmente avvenuto, hanno per tema di fondo la passione, la gelosia e l'onore visto come valore assoluto che sfocia nel dramma. -
Maria è qui. Presente nella nostra vita. Per un'autentica filialità mariana
"Questa pubblicazione di Carlo Mafera è un ripetere un gesto caro in uso da lungo periodo: offrire qualcosa di bello per la Madonna. C'è chi deposita dei fiori davanti a una immagine mariana. C'è chi porta in spalla una statua a onore della Madre di Dio. Chi scrive dei canti per l'assemblea. Chi lascia sui muri delle espressioni di festa. E chi si ferma davanti a una edicola mariana anche per una sola giaculatoria... Carlo esprime la sua filialità con questo scritto. Non punta a presentarsi come un esperto di tematiche mariane. Vuole solo contemplare Lei. Respirare con Lei. Far festa con Lei. Per questo motivo il testo è prezioso come strada di meditazione e di riconoscimento delle meraviglie di Dio."""" (Pierluigi Guiducci)" -
Lazzaro Spallanzani in Sicilia
La validità dell'opera di Lazzaro Spallanzani risiede soprattutto nel suo metodo sperimentale e nel rifiuto di ogni dogmatismo e tradizione. Anche sul piano geografico Spallanzani cerca di attingere direttamente le sue conoscenze senza mediazioni e interferenze di carattere accademico. Perciò i suoi scritti sono chiari e concreti anche se egli mostra come tutti gli scrittori del suo tempo una certa predilezione per il passato ellenico. Il gusto neoclassico della sua cultura gli serve per impostare una pagina letteraria viva non limitata cioè alla pura e semplice descrizione scientifica. Spallanzani, insomma, è uno scrittore illuminista che predilige l'analisi e l'esperienza diretta ma che soprattutto non trascura l'elemento umano come quello fondamentale nello studio dell'ambiente. -
A te, che non sei mai stato un padre
A volte capita di trovarsi nel buio della notte, avvolti dal silenzio che vive in ogni cosa ci circondi. Manca il sonno mentre i nostri pensieri impetuosi e traboccanti s'impossessano dello spazio in cui siamo immersi. Sono questi i momenti che vorrei fossero infiniti ed è vivendoli che attraverso le parole rendo visibili e indelebili quei pensieri tanto insistenti che abitano la mia mente. Do loro una forma, il respiro e rileggendoli mi accorgo che essi stessi suscitano emozioni, un pianto, il ritrovarsi nel mio vissuto, la semplice condivisione di un'idea. Sarà complicato per me affrontare il mondo in cui vivranno e spero che questo ""mondo"""" possa essere comprensivo con la mia anima ma soprattutto spero di riuscire ad essere anche solo un fievole lume per quei genitori che vorrebbero sapere cosa c'è nei propri figli e che, attraverso i miei occhi, possano scoprire una verità. Un figlio riconosce il bene dal male, a prescindere dalla strada intrapresa, e quindi lasciate che le colpe siano di chi ha commesso l'errore e provate a vivere la vita ascoltando quel che scorre dentro di voi. Grazie dunque... a chiunque decida di regalare alle mie parole uno spazio nel proprio tempo."" -
Abitare un'altra casa. La psicoterapia della gestalt e le comunità alloggio per minori
Il presente scritto offre al lettore la possibilità di entrare nel mondo delle strutture di accoglienza per minori sottoposti a provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria Minorile. Il modello di riferimento attraverso il quale si ""filtra"""" la realtà quotidiana dei minori è quello gestaltico, applicato ad un'esperienza di lavoro concreta e reale che permette di penetrare il difficile mondo del minore costretto a vivere fuori dalla propria famiglia e ad """"abitare un'altra casa"""" fatta soprattutto di relazioni."" -
Disabile io?! Un percorso evolutivo nelle dinamiche emotive e familiari
Il presente scritto offre al lettore la possibilità di entrare nel mondo della disabilità fisica attraverso un'attenta analisi delle più importanti fasi di vita del bambino e delle circostanze che, in esse, possono causare tanti di quei disagi e difficoltà che nell'adulto non sono più apparentemente riconducibili ad una precisa causa. I frammenti delle interviste semistrutturate rivolte ai ragazzi disabili del gruppo di volontariato, a cui appartengono gli autori, ha permesso di mettere in risalto gli aspetti basilari della vita emozionale del bambino disabile, attraverso la ricerca di analogie con i casi dell'esperienza dei principali studiosi e terapeuti contemporanei e del secolo scorso. -
Rain forest. Da una foresta in Tanzania uno studente racconta
"... Beh, questa realtà è, in sé, arte. È per questo che gli aerei continuano a trasportare vagonate di turisti dagli occhi curiosi, qua in Africa. Non ha bisogno di cartelli la natura, come nei nostri parchi. Parla da sola e la sua storia è dentro gli alberi. Non hanno bisogni di quadri, le case. Sono esse stesse opere d'arte. Non hanno bisogno di ritratti, i volti. Sono essi stessi bellezza pura e viva. Nel flusso delle generazioni, eterna vita.""""" -
Il vapore non appanna gli occhi
"Mai potrà la nostra reale essenza, il nostro vero pensare, sincero amare, celarsi - braccarsi - nascondersi dietro stupide bugie - fittizie facciate. Non mi si potrà domandare di esplicitare, spiegare, razionalizzare l'irrazionalizzabile: l'uomo vive momenti, spesso, di completo smarrimento ove l'abbandono e l'illusione fungono da ancore fondamentali. Solitudine, devozione, lasciano spesso senza preavviso, inaspettatamente posto alla vita! D'improvviso cambia il vento: spalanca finestre e scuote tende, libera vecchie pagine che volano ovunque mentre i raggi, filtrando strette fessure, rincorrono la paura... e così, nel tuo silenzio, finalmente sorridi. Nuovi timori, ma serenità costante. Quanto in alto vuoi volare? Quanto più in basso riesco ad ambire: nessun timore per la vertigine e l'atterraggio... l'impatto con la terra comincia dal salto""""."