Sfoglia il Catalogo feltrinelli044
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6521-6540 di 10000 Articoli:
-
Francesco Baccini. Ti presto un po' di questa vita
È la prima volta che Francesco Baccini si racconta così a lungo. Tanto a lungo che c'è voluto un libro intero per raccogliere tutto ciò che ha detto a Marzio Angiolani e Andrea Podestà. Tutti e tre genovesi, han familiarizzato subito: gran parte di queste conversazioni s'è svolta nel soggiorno di casa Baccini. L'incontro galeotto fu a Trezzano sul Naviglio, in occasione di un concerto. Angiolani e Podestà - due che di musica ne masticano bene, e parecchio chiesero a Francesco un'intervista. In realtà quell'intervista è finita alcuni mesi e molte chiacchiere dopo. ""Quel che abbiamo fatto è stato farci prestare un po' delle sue parole, inseguire i versi delle sue canzoni e le pieghe della sua voce, accompagnarlo in un viaggio nei suoi ricordi e negli sguardi verso il futuro, in quel groviglio di amore, musica, cinema e testi che è la sua carriera."""""" -
Cinema come poesia. Capitoli sui bordi di un'immagine
Attraverso una serie molteplice e suggestiva di prospettive e la presentazione di una polifonia mobile e vasta di casi, questo libro entra nel vivo di uno dei nodi più incandescenti della prassi filmica e dello stesso pensiero sinestetico che sovrintende ad essa. La questione, vale a dire, di una dialettica specularità delle forme cinematiche nei confronti di quelle letterarie, e più in particolare poetiche. Un rapporto in cui, nell'assumere i modi e le tensioni del linguaggio altro, un linguaggio (quello filmico, ma non meno, quello letterario) giunge a riconoscersi scoprendo la propria stessa alterità. Attingendo a quel fuoco metamorfico, che lo spinge oltre se stesso per lasciar spazio alla sua materia di visione. Fino a dar vita a individui estetici dotati di un'unicità sempre nuova, spesso ""inclassificabili"""" ma sempre in dialogo gli uni con gli altri, quasi una comunità eterogenea e, per questo, tanto più dinamica."" -
Ritorno a Ventimiglia
Venerdì sera, stazione di Ventimiglia. Dal treno scendono, in arrivo da Amsterdam, Gerardo, ingegnere trentaquattrenne di ritorno a casa per il funerale della madre, e suo figlio, il thailandese Choi. Una strana coppia, che suscita sorpresa e porta violentemente a galla i rapporti insoluti di Gerardo con suo padre e le due zie. Una breve vacanza è dunque l'occasione per riannodare i fili degli anni dell'infanzia, passati tra gli angoli più noti della città, da Santa Marta a Ventimiglia alta, da Roverino al mercato. E per fare i conti con gli anni della maturità, delle scelte decisive che segnano un'intera esistenza, ritrovando - tra le strade e i luoghi della città, mai abbandonati nel cuore - lo slancio e la speranza di un futuro migliore. -
Gruppo '93. L'antologia poetica
Contro ogni damnatio memoriae e contro quel certo gusto di raccogliere testi alla rinfusa e lanciarli come ""la nuova poesia"""", nasce questa nuova antologia sul Gruppo 93: forse meno gridata, ma sicuramente utile a fare il punto su un """"fenomeno"""" di cui si è parlato troppo e scritto troppo poco. È divertente poter discutere del Gruppo 93 oggi, come di un fenomeno del Novecento da storicizzare ed eventualmente celebrare: tanti e tali sono stati i mutamenti socio-culturali al voltar di millennio, che anche i soli diciassette anni che ci separano dalla conclusione di quell'esperienza sono sufficienti per parlare di """"un'altra epoca"""". I protagonisti del gruppo si sono sforzati per spazzare il campo da equivoci e testimoniare la difesa della ricerca poetica contro il lirismo, l'acquiescenza e lo sfogo emotivo di marca consumistica, dilagante nella letteratura degli ultimi decenni. In un momento storico in cui la forma-poesia è relegata in spazi davvero angusti, non potrà che apparire estremamente vitale il tentativo dei poeti qui antologizzati di mettersi in discussione, di affermarsi e di mostrare la possibilità stessa di """"fare gruppo""""."" -
Il mio cuore è un mandarino acerbo
Mettete assieme Amanda Lear e Nino D'Angelo, il porto di Marsiglia e l'isola di Procida, la Bibbia e Baudelaire, tre nani, e un travestito che ha lo spessore tragico di un personaggio di Genet. In una sintesi esistenziale degli anni Ottanta, in piena epoca di disimpegno politico, eroina facile, nuove rivendicazioni sessuali e incredibili cotonature, Alessio Arena ci dona un romanzo tragicomico dissacrante che è anche un film, un copione cinematografico che interpreta se stesso. Si alternano così le vicende di un uomo innamorato dell'idea di essere donna, o di essere, più semplicemente, Dio in Terra, nella preparazione della sua complessa, bizzarra e inedita Trasfigurazione. Dove si piange, si ride e si balla come da tradizione partenopea. -
Atletiche
"Scrivere versi figuranti emblemi, enchiridiondi poetica e retorica, esperimenti sul corpo e sulle parole, illustrazione di stati percettivi che tracciano la sinusoide di una soglia, il limite della materia senziente sottoposta a stimoli estremi dalla pratica agonistica. Carne e verbo vi s'affrontano, stretti fra tempo e spazio, stagliando limiti fisici di soggetti e parole. La verbalizzazione eccede il linguaggio e la parola testa di scatto tale scarto, compenetrando la realtà alla deriva dell'abisso percettivo. La sede del gesto, la chiave del contatto col sé, il palinsento di architetture tabellari, spartito in cui fasci di nervi risuonano, energie scorrono, fluidamente. Corse, salti, lanci: archetipi rituali, misure calibrate tese verso l'oltre che la scrittura rincorre. È il corpo sfuggente di Atalanta che metamorfosa nell'alternanza tra inspirazione ed espirazione"""". (dall'introduzione dell'autore)" -
Sogna ragazzo sogna. Amilcare Rambaldi e la nascita del premio Tenco
Amilcare Rambaldi - un esportatore di fiori - è stato l'inventore delle principali rassegne canore che ogni anno tornano a prendere forma e voce, entrambe sul palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo, la sua città natale: il Festival della canzone italiana - da tutti conosciuto come ""il"""" Festival di Sanremo - e la Rassegna della Canzone d'Autore, più nota come Premio Tenco. Entrambe le manifestazioni sono momenti importanti per la musica ma - nella sostanza - sono diverse come più non si potrebbe. Nel centenario della nascita di Amilcare questo libro ne racconta la vita e le imprese in relazione al Premio Tenco, attraverso un attento lavoro di ricostruzione reso possibile a partire dal poderoso archivio custodito da Enrico de Angelis, curatore artistico della Rassegna: una gran mole di notizie, lettere, aneddoti, ricordi, qui ben documentata dalla mano appassionata di Marco Ghirelli, anch'egli nato e cresciuto nel Ponente ligure. Perché da Sanremo è partita una lunga storia, che arriva fino a noi grazie ad Amilcare e a tutti i suoi """"ragazzi""""."" -
Duecentocinquanta chilometri di emozioni. Storia di una maratona estrema in mezzo al deserto
Storia di un'avventura, storia di un'ultra maratona estrema - la famosa e affascinante Marathon des Sables - storia di una grande emozione. Giorno per giorno, il racconto in sincronia con l'evolversi dell'avventura, dalla decisione di partecipare, alla preparazione fino allo svolgimento effettivo dell'ultra maratona estrema. Matteo Molinari - triathleta, alpinista, dieci Ironman all'attivo - racconta pensieri e azioni in maniera cronologica, giorno per giorno, in una sorta di diario di bordo per attraversare il deserto in una delle maratone più dure e audaci del mondo. Non un semplice manuale su come affrontare la corsa - anche se all'interno vi sono istruzioni su come prepararsi, sulle attrezzature da partare e sulle giuste scelte da fare - ma soprattutto la grande emozione e il coinvolgimento mentale dell'atleta, i consigli degli esperti, gli errori e i piccoli e grandi successi. -
Frammenti di vetro
Ricordi, impressioni, episodi di vita quotidiana apparentemente di poca importanza, per qualche motivo emersi dal caos della mente.""Non esistono storie senza importanza"""", per cui non valga la pena soffermarsi, capire, raccontare. Molti ricordi sono rintanati in angoli nascosti del cervello e c'è sempre tanta paura a farli emergere, ma questa paura svanisce quando vengono fissati e circoscritti su un foglio di carta. Sono come """"frammenti di vetro"""" sparsi sul pavimento: li devi scovare uno per uno e raccoglierli in un angolo della stanza per non farti male. Un'altalena continua, tra l'infanzia, l'adolescenza e la maturità dell'autore, rappresentando l'intero periodo che va dal secondo dopoguerra al tempo di oggi. Molte delle persone che compaiono in queste pagine oggi non ci sono più: questo libro è dedicato a loro."" -
Sesto senso. Una famiglia ebrea in Casentino
Nel 1943, per quasi cento giorni una famiglia ebrea - Aldo e Alda Lusena e la loro piccola Bianca Maria - si nascose a Biforco, un piccolo centro dell'alto Casentino, per sfuggire alla persecuzione razziale. Caduti nelle mani di faccendieri senza scrupoli che volevano impossessarsi delle loro ricchezze, vennero intimoriti al punto di scegliere il suicidio piuttosto che la paventata deportazione. La lettura delle carte processuali ritrovate di recente consente di rievocare una terribile vicenda che nasce con le leggi razziali e diviene via via più aberrante mano a mano che l'innocua e indifesa famiglia diventa vittima dell'altrui cupidigia, che non si ferma nemmeno di fronte alla morte. Dei contorni di questa vicenda si conserva ancora una viva memoria in Casentino, ma la sua narrazione attraverso le testimonianze processuali svela i risvolti inquietanti di un aspetto della Shoah finora rimasto nell'ombra. -
Persone che non c'erano
Viareggio: giorni di carnevale. Una ragazza, una chat line, uno sconosciuto. Una famiglia; una madre troppo comprensiva e un padre forse troppo all'antica. Un'unica paura: la paura più grande di ogni genitore. Una serie di efferati omicidi legati da un unico filo conduttore, anzi, da fili di perline colorate. Un caso complicato per l'Ispettore Vannucci e il suo assistente Rizzo, un'indagine inquietante che farà precipitare la città in una morsa di paura. Il ""Mostro"""" o la """"Setta di Viareggio""""? Vendetta personale o estorsione mafiosa? Chi è che vuole Laura a tutti costi? E perché? Azione, mistero, sorrisi, un susseguirsi di eventi e colpi di scena, narrati nel modo più nostrano e schietto, fino a un epilogo assurdo, sconcertante... e forse inevitabile."" -
Confidandomi con la notte
"Sto riflettendo in questi giorni sull'ineluttabilità della morte e sul come la morte ci privi quasi completamente delle persone che amiamo. Scrivo 'quasi' perché ci resta il ricordo, quello non ce lo può togliere nessuno. Sul mio tavolo da lavoro ho due foto di Daniela, mia sorella morta nel 2003. La scelta è stata quasi casuale ma è importante che le foto ci siano. A volte servono ad indirizzare il mio pensiero verso di lei. Chiederle un parere, immaginare una risposta. Se mi sforzo sento anche la sua voce. Passavamo ore al telefono. Ancora adesso la mattina mi viene da telefonarle e poi mi rendo conto che non è più possibile e mi viene una rabbia e un sentimento d'impotenza. Sono passati sei anni da quando Daniela se n'è andata e per me non è abbastanza per dimenticarla""""." -
La velocità del buio
In questo libro l'autore si misura con commentatori, storici e filosofi su questioni chiave per il presente e il futuro del Paese. E lo fa con urgenza civile e rigore argomentativo, senza cadere nelle trappole retoriche dell'opinionismo. L'autore opera come un cronista non embedded su un campo accidentato, quello dell'italianità e della pretesa ""mutazione antropologica"""" degli ultimi vent'anni. E affronta l'ampio tema della crisi contemporanea a partire dai concetti più compromessi: verità, responsabilità ed etica."" -
Centonovantuno cappotti. Inediti garibaldini della terra di lavoro
I testi che qui si presentano, scritti nel 1879, sono stati scoperti per caso più di un secolo dopo che erano stati nascosti in un solaio. L'autore è Giuliano Iannotta (1826-1885), capitano della Legione del Matese, una formazione volontaria che si organizzò nell'agosto 1860 per affiancare in Campania l'Esercito meridionale di Garibaldi. -
Ustica. Confessioni di un angelo caduto
Antonino ""Nino"""" Greco era un giovane poliziotto. Morì sul DC9 dell'Itavia Bologna-Palermo che precipitò il 27 giugno 1980. Il suo angelo custode s'incarica di un compito speciale: raccontare a un ragazzo come andarono veramente le cose quella notte, nel cielo di Ustica. Con questo romanzo ispirato alla vera storia di Antonino Greco - ricostruita grazie al contributo della famiglia - Carmelo Pecora mette ancora una volta la sua capacità narrativa al servizio di un progetto di memoria civile."" -
Oblio
Un prigioniero, rinchiuso in una cella che ha il potere di cancellare a poco a poco i suoi ricordi. Un gruppo di ragazzini, alle prese con una prova che cambierà la loro vita. Un uomo, privato da un incidente di parte integrante della sua memoria e della sua identità. Ci sono storie che sanno vivere una nell'altra, spesso in tempi diversi, ma nei medesimi luoghi. E c'è una città, Ventimiglia, sentinella al confine tra passato, presente e futuro. -
Isofestival. Viaggio nei festival musicali in Italia
Il primo catalogo dei festival musicali che - da nord a sud - animano la scena indipendente del nostro Paese, una delle guide più interessanti alla musica italiana dal vivo. Perché la nuova musica di oggi non passa soltanto dal web, ma da decine e decine di sudatissimi palchi, che ospitano ogni giorno centinaia di contest ed esibizioni, attraverso i quali si selezionano le migliori leve del futuro. Una ricchezza che va sostenuta e protetta, nel nome della lunga e gloriosa tradizione musicale italiana. -
Effe kappa
In questa nuova raccolta poetica, Franz Krauspenhaar rimescola le sue carte e i suoi registri con risultato, ancora una volta, spiazzante. Il microcosmo dell'esistenza - tra dichiarazioni programmatiche d'immortalità e una pastina in brodo - qui si dilata e palpita a volte in modo parossistico, quasi come se quel microcosmo non fosse il barattolo nel quale l'insetto soffoca e muore, o il bozzolo dal quale nasce a nuova vita. È la disperante sospensione in cui si agita, gambe all'aria, l'insetto kafkiano quella che scuote Franz Krauspenhaar, e non dà pace alla sua poesia. Tesa a una metamorfosi immanente e quindi, per sua natura, praticamente ""impossibile"""": non potrà che osservare il soffitto, compulsare la dieta, guardare dal suo occhio sfaccetato e mobile un mondo sempre troppo stretto, e deforme di là dal vetro, nutrire la speranza che - prima o poi - qualcosa accada, il destino si compia."" -
I confini di seta
Perché PL, giovane avvocato in carriera, si trova a fare i conti con un male oscuro che subdolamente lo costringe a seguire tortuosi percorsi della mente, che lo consegnano a conclusioni fallimentari? Nel buio dell'inquietudine i pensieri si calpestano, non trovando pace, alla ricerca di risposte che non esistono. La mancanza di un equilibrio interiore lo tradisce portandolo a sfiorare la follia. Nel momento di maggiore difficoltà ragionamenti contorti lo costringono a scelte innaturali, violando ogni regola per regalare un po' di serenità ai suoi sentimenti. Nella battaglia quotidiana con i fantasmi di un passato doloroso, alla ricerca di speranze per un futuro troppo incerto a causa di una stabilità dimenticata, fragili emozioni lo porteranno a innamorarsi di una donna mai conosciuta. Cristina, unica speranza di un'esistenza migliore, presto si dimostrerà irraggiungibile. Ma troppo presto i sogni si trasformeranno in una vera ossessione, capace di mettere a tacere i sensi di colpa, annientando ogni scrupolo. -
Saper leggere il libro del mondo. Antologia del premio Fabrizio De André «Parlare musica». Vol. 3
Quest'antologia contiene la silloge inedita di Paolo Maria Cristalli, vincitore - con la poesia Ma ti pare poco il mare - del Premio Fabrizio De André ""Parlare Musica"""" 2010, e le poesie degli autori finalisti: Alberto Canfora, Giulio Croce, Enza Di Cola, Imma Di Nardo, Tiziana Gabrielli, Antonio Manca, Luigi Negroni, Ivano Sallusti, Dario Tornago, Adriana Vendemini, Liliana Zinetti. Con le poesie finaliste: Chitarra di Alberto Canfora, Nella cinquecento di Alessio di Giulio Croce, Se ci penso è così di Enza Di Cola, Il politeismo dei valori di Imma Di Nardo, I Giusti di Tiziana Gabrielli, L'uomo cieco di Antonio Manca, Il futuro di Luigi Negroni, Mezzo secolo di Ivano Sallusti, Quand che bàze'l zél di Dario Tornago, Come una strada di Adriana Vendemini, A Luca, alla tenerezza di un bambino speciale di Liliana Zinettie e la poesia vincitrice Ma ti pare poco il mare di Paolo Maria Cristalli.""