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Ribelli nello spazio. Culture underground degli anni Settanta. Lo Space Electronic a Firenze
Attraverso questo libro facciamo un salto nella Firenze degli anni Settanta, nelle sue piazze, i suoi locali, dallo Space Electronic - dove passarono Van Der Graaf Generator, Atomic Rooster, Canned Heat, Quintessence, Area, Nucleus, Rory Gallagher... - a La Buccia, dal Banana Moon all'Apis Niger, al Tabasco. Si ascoltavano dischi in vinile e si leggeva la Beat Generation, mentre irrompevano sulla scena della vita il cinema off, le culture psichedeliche, la cucina macrobiotica, le militanze politiche, le prime riunioni gay, le prime discoteche omosex, il teatro sperimentale, la moda freak, le comunità hippy, il rock clubbing, le fughe estive, le vacanze ad Amsterdam: insomma, la cultura underground. Con il contributo di alcuni irriducibili ""ribelli""""."" -
Incontinenze. 222 cose che da troppo tempo volevo dire
Incontinenze è un gioco, una sfida, uno sfogo, un rigurgito, un ruttino, una risata beffarda, una puzzetta, un vagito, un ululato, un miagolio, un grido di dolore, un gemito di ansia ...ma anche di piacere, un pannolone, una smorfia, una canzone stonata che muori dalla voglia di cantare, una poesia imperfetta, una pentola a cui salta il coperchio, una stella che cade facendo rumore, una brutta malattia che non verrà mai, un sogno fantozziano... tutto ciò che ti ribolle dentro e per diplomazia, timidezza, vergogna, educazione, paura, creanza, opportunità, abitudine all'implosione, incoscienza, pavidità, riserbo, gentilezza, trattieni. Se ultimamente ti senti un po' gonfio, gonfia e hai la sensazione di stare per scoppiare, bene, è arrivato il momento di cambiare: fanne il tuo manuale! -
Aforismi e pensieri. Cinquecento gocce dal mio mare
L'aforisma è per Lerro ""la peggiore delle forme letterarie"""" in quanto """"nasconde dietro l'essere lapidario tutta la sua imperfezione."""" Ma è anche genere capace di esprime in un modo essenziale le micro verità ancora estrapolabili attraverso l'arte. Si comprende perché gli aforismi finisco per essere percepiti dall'autore come """"la parte migliore e peggiore di sé"""". Nel volume che raccoglie """"cinquecento gocce"""" dal suo mare letterario, Lerro non risparmia niente e nessuno, finanche se stesso e il genere che propone, in linea con quella visione disillusa, dissacrata e dissacrante dell'esistenza, che caratterizza ampia parte della sua produzione letteraria."" -
Poema 1990-2000
Raccolta di poesie. -
I cancelli del cielo
Pier Luigi, un giovane maresciallo dei carabinieri, viene assegnato come comandante alla caserma di Corniglio, un piccolo borgo antico sperduto tra le montagne dell'Appennino Tosco-Emiliano. La vita grigia e monocorde di paese fa emergere in lui la consapevolezza di non aver ancora raggiunto un adeguato equilibrio interiore. Un delitto inaspettato, in un luogo all'apparenza imperturbabile, sconvolgerà la sua fragile esistenza. L'omicidio di un avvocato in pensione, porterà il militare alla ricerca disperata di prove nascoste, che affondano le loro radici in un lontano passato. L'indagine lo costringerà a scontrarsi con i pochi superstiti di una antica società segreta. Il confronto si dimostrerà aspro e duro e costringerà Pier Luigi a mettere a rischio sull'altare della verità l'amore finalmente trovato. -
Storia del genere umano
La Storia del genere umano prende avvio con una sovrapposizione, di sapore quasi vichiano, tra storia dell'uomo e storia dell'umanità, secondo uno svolgimento che va dalla fanciullezza alla maturità. I primordi del genere umano vengono immaginati come uno stato di vera e propria infanzia, in cui tutti gli uomini nascono allo stesso tempo e sono tutti bambini. -
La solitudine della cattedra
"La solitudine della cattedra"""" è un memoir nato dall'esperienza di lavoro di un'insegnante di francese nella scuola media superiore. Può essere letto come un faro che illumina dall'interno alcune delle tante componenti della scuola: la complessità dell'insegnamento, gli ostacoli da affrontare per svolgere al meglio il proprio lavoro, il perenne confronto fra una scuola sostanzialmente statica e una società in continua trasformazione. Il fulcro del testo è la complessità della relazione che, sempre, s'instaura tra insegnante e studente e il modo in cui l'interrelazione modifica entrambi nello scambio, producendo una presa di coscienza dell'evoluzione di ognuno. La struttura epistolare, sotto forma di lettere indirizzate a singoli studenti, fa emergere la personalità di ognuno ma, pur nell'unicità del singolo, si possono riconoscere caratteri e comportamenti che appartengono a tutti. Affiorano così piccoli eventi e importanti scoperte, domande a cui si cerca, tutti insieme, di dare risposta, momenti di crisi e di complicità. Si svela, in trasparenza, la quotidianità delle tante ore trascorse insieme, che compongono un mosaico in grado di restituire la storia di una piccola comunità." -
Qui e ora
Poesie per la vita e per la felicità. -
Dalla sua bocca. Riscritture da undici appunti inediti di Alda Merini
"Ebbi già modo di scrivere... intorno all'identificazione assoluta della poesia di Merini con il nudo della sua autrice, specie con quello esposto nelle fotografie di Giuliano Grittini - politicamente, ebbi a sottolineare come un risarcimento già quasi postumo della sua carne fatta sobbalzare dagli elettrochoc e così rimossa, schierata nel macero ipernumerico degli internati, disertata e infine: disabitata, come disabitata si voleva fosse la carne dei matti nei reparti psichiatrici. Lo vediamo benissimo analizzando questi inediti. Vediamo i risultati dei carichi farmacologici sui territori di un'anima pure assoluta e colma di lucerne e vie di fuga come quella di Merini."""" (Maria Grazia Calandrone)" -
Warten. Diario di guerra e prigionia
"Olinto, nel suo breve ma intenso ricordo scritto nelle trincee del Monte Nero, ci fa intuire di essere giunto al fronte nell'anno e nel mese peggiore degli oltre tre anni di guerra. Vi arriva probabilmente nei giorni fatali della più cocente sconfitta del nostro esercito e dalle parole laconiche ma che suonano anche di accusa nei confronti dei suoi comandanti 'ora vi racconterò come erano i nostri superiori che è per loro che sono in queste mani', appare chiaro che si sta combattendo la dodicesima battaglia dell'Isonzo che passerà alla storia come la 'disfatta di Caporetto'. Era il 24 ottobre 1917. Olinto ci parla anche di una nuova guerra, della guerra di trincea, ma anche di una guerra dove ancora vigevano i principi dell'onore del vinto, dove i prigionieri venivano trattati 'come i suoi colleghi' riferendosi ai 'bravi tedeschi' scrive Olinto. Chissà cosa avrà pensato l'autore di queste parole venti anni dopo quando avrà assistito all'Olocausto"""". (Dalla Prefazione di Giulio Fè)" -
Oltre ogni pensiero
I conflitti interiori di un uomo a confronto con la propria vita: scelte inesorabili e riflessioni sui veri valori. Il libro intende essere un insegnamento per i giovani e viene adottato nelle scuole della provincia di Taranto. -
Ideologia e arte nella narrativa dell'ultimo Fogazzaro
Fogazzaro non rinnovò la cultura, ma la sua aspirazione volgeva a conciliare l'elemento vecchio con quei presentimenti di novità che egli poteva avvertire. Le componenti ideologiche romantiche e cattoliche sono intimamente connesse nella personalità e nelle opere dell'autore. Soffermandosi sul complesso lavoro del romanziere, si tratta di riconoscere nelle sue opere una bellezza ""vera"""" che può essere compresa da coloro che aspirano a vivere soprattutto con """"le facoltà superiori"""", quantunque, un'ideologia di cattolico liberale informa la personalità di romanziere e il suo gusto di scrittore. """"Una visione della vita che sia contrasto di passioni, di idee, signorile ripugnanza di ciò che sia troppo inferiore alla natura umana"""". Lo scrittore insegna che il romanzo è un atto quotidiano di lavoro offerto agli altri. """"Un'elezione divina"""" per esaltare il dolore e l'amore tra le persone. L'amore del bello e del bene, dunque, permeano i suoi romanzi nei quali ha espresso con somma arte l'eterno dramma dell'umanità, ondeggiando tra il cielo e la terra."" -
Pensare dal limite. Contributi di teoria critica
In questo libro sono trattate figure di intellettuali che ""hanno dato voce alle dissonanze e alle discontinuità, opponendosi alla totalità che raccoglie in sé, annullandole, le singolarità"""", come Hannah Arendt, Zygmunt Bauman, Rosa Luxemburg, Elias Canetti, Günther Anders, Danilo Montaldi, Gustave Flaubert e Don De Lillo. Pensatori dal limite e del limite, per """"stabilire prospettive in cui il mondo si dissesti, si estranei, riveli le sue fratture e le sue crepe""""."" -
Un giornalista di provincia al Festival di Sanremo
Nessuno racconta mai quel che accade nella sala stampa del Teatro Ariston nei giorni del Festival della Canzone Italiana. I giornalisti di provincia costretti a subire trafile faticose per guadagnarsi un accredito mentre gli inviati delle grandi testate hanno sempre vita facile: e dire che a molti di loro non interessa tanto la gara quanto la politica, il gossip, la moda, le cattiverie e vanità di cui vive il cosiddetto circo mediatico. E così accade che la dimensione artistica del Festival finisca in secondo o terzo piano, vittima di appartenenze, schieramenti e ambiguità che condizionano giudizi e preferenze. Giorgio Pezzana, che da 25 anni frequenta quella sala stampa, raccoglie in questo libro ricordi e sensazioni, episodi e aneddoti, lasciando al lettore le proprie conclusioni su tic e manie di un ambiente assai meno sfavillante e competente di quel che immaginiamo. Senza pregiudizi e gratuite cattiverie, e senza fare nomi - ""perché non è il ludibrio la finalità di questo lavoro"""" - si va a dimostrare che, anche in questo caso, non tutto è come appare. E Sanremo non fa eccezione."" -
Scriverne fa bene. Narrare la malattia, curarsi con un blog
L'irruzione della malattia nella vita di una persona rappresenta un evento traumatico a cui si può reagire in modi diversi, specialmente se si tratta di cancro. Ma se la persona malata riesce a trovare una propria voce per raccontarla, allora inizia a mutare la percezione stessa della malattia e del proprio status: da paziente rassegnato a protagonista consapevole delle trasformazioni che si vivranno durante il percorso di cura, che si concluda o meno con una guarigione completa e definitiva. È quel che è accaduto a un gruppo di ""cancer blogger"""" italiane che - come altre persone nel mondo, attraverso il web, la scrittura pubblica e la condivisione e infine con un portale vero e proprio, Oltreilcancro.it - hanno lanciato una sfida alla solitudine e al silenzio che in genere accompagnano la malattia, per sperimentare un'importante forma di """"terapia complementare"""": la """"blogterapia"""". Una pratica sempre più diffusa, a cui anche la medicina guarda con grande interesse."" -
2084. Il potere dell'immortalità nelle città del dolore
Il 2084 è l'anno in cui il dottor Andrew Robinson scopre la ""pillola della vita eterna"""" e quella """"del dolore"""" che rende i corpi umani insensibili alle sofferenze. All'euforia iniziale degli uomini, che smettono immediatamente di lavorare, provando a godersi i soli piaceri dell'esistenza, si oppone presto la visione di soggetti alienati che abitano un mondo degradato. La frustrazione psicologica, descritta attraverso il flusso, senza filtri, del pensiero di più personaggi, fa emergere il crescente rimpianto per il proprio passato mortale. Il rimorso porta allo straniamento, così come la mancanza di obiettivi. Carlitos Clown, vecchio proprietario e pagliaccio di un circo costretto alla chiusura, proverà a salvare il pianeta, almeno moralmente. La guerra tra mortali e immortali incombe in modo inevitabile, ma il destino non sembra essere realmente nelle mani degli uomini. Forze aliene, oscure e potenti impongono le loro leggi."" -
Me l'ha detto Frank Zappa
"Zibba è un artista ligure. Barba incolta, sorrisi e voce da crooner. Per vivere fa il cantautore e ha vinto molti premi importanti, ma nei momenti più fumosi e liberi della sua creatività Zibba anziché canzoni scrive dialoghi. Schermaglie sul filo della logica tra due o più protagonisti che discutono di bevande tonificanti al gusto di martello, di telefonate a se stessi nel futuro, di nani da passeggio stipati in uno zaino, di realtà quotidiane che scivolano nel nonsense, come nel brano che dà il titolo a questa singolare raccolta ma anche a uno spettacolo di teatro-canzone. Un vortice di figure appena probabili ma iper-reali, comiche e sgangherate, anche nella lingua e nella grammatica, che non è stata corretta per espressa volontà dell'autore. In questo libro, le illustrazioni di Matteo Anselmo, gli interventi di Eugenio Finardi e Matteo Monforte e il link per scaricare gratis dalla rete l'album 'Live in Poli' feat."""" (Paolo Bonfanti)" -
Io, vivace invalida senza frontiere
Un'autobiografia di vita intensissima narrata in forma di diario, quasi come un romanzo. Un racconto arricchito da foto, stralci di poesie, canzoni e citazioni, che nel finale evidenzia il suo eccezionale valore. Un libro che è un inno alla vita e alla combattività, un messaggio di energia e indipendenza. Inizia con una malattia invalidante esplosa d'improvviso all'età di 16 anni. Il conseguente handicap motorio permanente, nonostante cinque anni di ostinata riabilitazione, induce la 21enne ex-sportiva Paola, disillusa, a concepire il suicidio, ma dopo riflessioni, lei decide di vivere e di farlo pienamente, non a metà. -
Ma che musica suoni? Diario tra prog e vita. Maggio/settembre 2013
"Solitamente quando incontro qualcuno sono più avvezzo a far domande piuttosto che parlare di me stesso. Questo succede in parte perché sono un tipo riservato, in parte perché mi accorgo che chi incontro ha sempre più voglia di parlare di sé di quanta ne abbia io, in parte perché nutro un sincero interesse per le vite degli altri e mi piace farmi raccontare le vicende delle loro esistenze, anche le più banali. A volte però cresce l'esigenza di tirare fuori ciò che ho dentro. Spesso lo faccio con la musica ma non sempre questa riesce a essere così diretta come possono essere le parole, dette o scritte. Anche per questo motivo quindi mi appresto a scrivere questo libro ove espongo cinque mesi di vita (da maggio a settembre 2013) e di pensieri legati al mio passato/presente/futuro. L'uscita del mio quarto disco solista e la ricorrenza dei miei vent'anni all'interno del mondo musicale mi hanno fatto venire voglia di raccontare un po' la genesi dell'album e alcuni avvenimenti salienti nella mia vita degli ultimi vent'anni. Facendo ciò mi sono però ritrovato spesso a guardare ancora più indietro, fino alla mia infanzia. Per questo il libro, che teoricamente doveva essere un semplice diario delle registrazioni del disco, si è trasformato anche in una specie di autobiografia buttata giù in maniera totalmente disordinata, passando spesso dal presente al passato senza alcun nesso logico."""" (Fabio Zuffanti)" -
Rosa dell'animale
"Maria Grazia-Amarji: due rive dello stesso Mediterraneo, una mediorientale e l'altra occidentale. Un solo amore, una sola poesia anche se ognuno dei due ha la propria lingua madre, la propria storia culturale individuale all'interno della quale si ricongiungono comunque in alcune tappe. Dentro l'amore-poesia e dentro la poesia-amore si cancellano le diversità legate alle notizie e agli eventi di ogni giorno. L'amore come la poesia è creato per essere accomunato allo stesso livello dell'esistenza, e ha la capacità di oltrepassare le appartenenze etniche, linguistiche e politiche."""" (Dalla Prefazione di Adonis)"