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La congiura dei fisici
Anni fa comparve sulla stampa internazionale la strana vicenda delle morti di fisici di vari paesi europei in incidenti inspiegabili. Da più parti emerse la congettura che queste morti non fossero accidentali, ma avessero tutte un rapporto con l'ambizione di uno Stato del Vicino Oriente di dotarsi dell'arma nucleare. Da quella vicenda, rimasta oscura, trae origine l'invenzione narrativa del romanzo ""La congiura dei fisici"""", dove personaggi azioni e luoghi sono immaginari. L'andamento del romanzo (ambientato in Francia) è quello di un giallo, però sporcato di nero; l'inchiesta è condotta da una giovane detective, ovviamente bella e molto avventurosa eroticamente, a contrasto con le trame di un commissario di polizia, complice di chi tiene le fila del complotto. Passo dopo passo, la giovane donna scoprirà la rete della congiura e le lotte di rivalità tra i congiurati, ma sarà sempre più coinvolta personalmente nelle loro azioni fino a un delitto. La storia, della quale si dà per mancante la documentazione conclusiva, termina con due finali possibili e opposti."" -
L' odore delle case al ritorno dalle vacanze
Di stampo autobiografico, questo romanzo ripercorre gli anni della contestazione studentesca, della cosiddetta strategia della tensione, delle trasformazioni nel mondo della scuola ma anche nelle arti figurative. Nipote del pittore Giuseppe Migneco, l'autore rievoca gli incontri con vari personaggi legati all'ambiente artistico del nonno, muovendosi soprattutto tra Milano e la Versilia. -
Gentile Germania
Come si è arrivati al durissimo Germania-Italia del 2011-2012? Alla gara quotidiana dello spread7. Al governo imposto a Roma da Berlino? Alla recessione imposta all'Italia, la più grave della Repubblica? Che può solo aggravare il debito, e generare altra crisi. L'Europa non è la stessa dopo la caduta del Muro. Perché la Germania è un'altra. La solidarietà si subordina alla convenienza, l'interesse di ogni paese non è più l'interesse di tutti, un problema si pone di egemonia. Di egemonia tedesca. Controvoglia, si dice, e invece determinata: il capitolo ""La colpa è dell'Italia"""" ne porta le prove. Argomentando la vittoria infine della Germania nella sua terza """"guerra civile"""" europea. Sui toni del faceto, ma non del tutto. Sugli stessi toni viene rivisitata la Germania, di ieri e di oggi, nella mentalità, e nei modi di porsi col resto del mondo. Un quadro semiserio, a parti rovesciate. In questa """"Europa tedesca"""" poco si sa della Germania. La Germania nuova è anzi terra incognita. Mentre la Germania sa tutto di noi, naturalmente. C'è quindi un vuoto da riempire. """"Gentile Germania"""" si propone come un tour rovesciato. Ribaltando la proiezione, dal Sud al Nord, e il pregiudizio."" -
Questione di tariffe, commissario Marè
A Roma, in una lussuosa villa sull'Appia antica viene rinvenuto il cadavere dell'industriale Ugo Alani. Uomo colto e raffinato, abituato a ricorrere alla corruzione e al ricatto per i suoi fini, Alani non rifugge le vie d'arricchimento più bieche: dal traffico d'arte a quello di droga, dal mondo delle squillo al riciclaggio di denaro sporco. A risolvere il caso è chiamato il commissario Marè che, con l'aiuto del maresciallo Spinola, si troverà a indagare nella torbida realtà in cui sono coinvolti politici, giornalisti e trafficanti di ogni sorta. -
Che spettacolo, commissario Marè. Ritratto di gruppo con showgirl
Carola Sacchi, una showgirl della TV italiana, in ascesa ma non ancora all'apice del successo, viene assassinata nel suo appartamento ""su ar Governo Vecchio"""". Si tende a derubricare il delitto sotto la voce """"tentativo di furto ad opera di ignoti (naturalmente stranieri) finito a schifio"""", e quindi a chiudere il caso in quattro e quattr'otto. Flavia Pasti, una giornalista che le era stata vicina agli inizi della carriera, vuole però vederci chiaro. Chiede aiuto allo zio Gigi Mare, ormai in pensione ma sempre sulla breccia. I due partono dalla movimentata vita, dalle molte amicizie e dalle aspirazioni della starlet televisiva."" -
Balarm. Voci da una città in ostaggio
Una città splendida e impenetrabile, metafora di un sud in bilico tra luce e ombra. Un ragazzino, Toni, cresciuto per i vicoli del centro storico, smarrito in un'infanzia di abbandoni e pericoli. Ma per le strade di Balarm, intrappolata nel mito di un Imperatore scomparso da secoli, Toni scopre dei varchi che gli permettono di rifugiarsi altrove, dentro frammenti di una storia in cui ""Balarm si sarebbe mostrata così come la si voleva, o come ne avesse avuto voglia lei, che era menefreghista e lunatica."""" E di Balarm, Toni riesce a sentire la voce. È la voce di tutti e di nessuno, di immigrati clandestini, poeti e negozianti, disoccupati e ragazzi di strada. Sono i racconti della anziana zia Nina, i deliri del poeta Sebastiano, i sogni del rifugiato Claude, le utopie del Professore che tenta di riscattare un quartiere disastrato dove si lotta per l'acqua corrente e l'assegnazione degli alloggi popolari. Mentre vivere si fa sempre più difficile e il Presidente e il Sindaco si contendono il governo della città, Toni cerca di cavarsela rivendendo oggetti vecchi e portando con sé le storie di chi glieli regala, destinate a incontrarsi tutte per un'ultima volta."" -
Mr. Arkadin. Rapporto confidenziale
Guy Van Stratten è soltanto un piccolo delinquente impegnato nel trasporto di merce di contrabbando. Durante uno scalo nel porto di Napoli si imbatte in un uomo che pochi istanti prima qualcuno ha ferito con un coltello. Prima di morire Bracco, questo è il suo nome, vuole regalare allo sconosciuto che cerca di soccorrerlo due nomi che potrebbero, dice, fare la sua fortuna: il primo è Gregory Arkadin, mentre l'altro, un nome di donna, risulta incomprensibile. Ma chi è Gregory Arkadin? Di lui si conoscono l'immensa ricchezza, le feste sontuose che organizza e la soggezione che incute il suo grande potere. Il suo volto è tuttavia sconosciuto e anche dell'origine della sua fortuna non si sa nulla. Van Stratten si mette sulle sue tracce cercando di fare breccia nel cuore della figlia Raina, ma a quel punto è lo stesso Arkadin a offrire all'avventuriero, forse soltanto per allontanarlo dalla ragazza, una missione che mai si sarebbe aspettato: svelargli il suo passato, ignoto perfino a lui. Per aiutarlo gli fornisce alcuni indizi da cui partire, ma forse la chiave di volta del mistero è proprio quel nome che le labbra di un moribondo non hanno saputo scandire. -
Avanguardia e materialismo. Saggi di teoria e critica letteraria
La passione della ragione e quindi la forza morale di una critica consapevole della sua responsabilità politica e sociale costituiscono il filo rosso di queste pagine. Dalla teoria della letteratura, attraversata in un lucido percorso di confronti serrati e discussa da posizioni marxiste rimodulate con persuasiva originalità, ai testi letterari, analizzati con una strumentazione tanto rigorosa quanto organicamente articolata e tarata per vagliarne la configurazione specifica, in un libro di saggi straordinariamente compatto e lungo un discorso stringente e di fatto unitario, si delineano così e vengono posti in rilievo i fondamenti e le manifestazioni di punta di una scrittura di ricerca, mai arresa alle mode, impegnata in un programma attivo di conoscenza e di demistificazione ideologica, mentre si modellano chiavi di interpretazione di indiscutibile attualità per leggere la letteratura sperimentale e d'avanguardia e cogliere quanto ancora ha la possibilità di dirci in vista del futuro. -
Storie napoletane. Le inchieste del commissario De Felice
Due lunghi racconti, due casi per il commissario De Felice. Nel primo, un torbido duplice delitto vede il commissario muoversi in un ambiente tra squallore di alcuni personaggi, e umanità di altri. Nel secondo la ricerca di una valigia piena di denaro porterà ad un delitto, un altro caso da risolvere per l'intraprendente commissario. -
Mariage au musée e altri racconti
"I tedeschi sono i vecchi d'Europa, gli inglesi sono gli uomini, i francesi i bambini e io gioco volentieri con i bambini."""" Così scrive Voltaire nella """"Principessa di Babilonia"""", così l'autore, che dimora spesso in Francia, ha inteso giocare con le emozioni che quei deliziosi bambini gli hanno donato. I racconti sono tutti nati da incontri con gente e cose, cercando la loro anima, per una migliore conoscenza di quel popolo così simile al nostro." -
La scimmia con l'accappatoio viola
È un romanzo ambientato in Puglia sullo stile del ""Realismo sporco"""". Il protagonista, di cui non verrà mai scritto il nome, è un atipico praticante avvocato di 28 anni di Bari, il quale nel prologo si trova, non si sa come, nella sua stanza, con un cadavere adagiato sul letto. Nonostante questa situazione, egli ha ben altro a cui pensare: è infatti indeciso sul lanciare o meno l'allarme a proposito della sconcertante certezza a cui è approdato: l'imminente fine dell'umanità. Inizia così, attraverso un flashback, la narrazione in prima persona delle molteplici vicende che lo hanno portato a questa ineluttabile conclusione. Egli prende a raccontare, con continui rimandi al suo apparente vuoto interiore, prima i vaghi segnali, poi i chiari sentori e infine le evidenti prove del fatto che una razza di scimmie da combattimento creata in laboratorio sta organizzando in modo silente la sua guerra contro gli uomini. Il protagonista, eroe al contrario, è destinato a fermare le scimmie soldato prima che sia troppo tardi..."" -
Un prete per chiacchierare
Due uomini si ritrovano vicini di casa in una campagna piuttosto isolata dell'Oltrepò pavese. Il primo ad arrivare è Antonio, un ingegnere deluso e ferito da un fallimento matrimoniale che proprio non riesce a digerire; lo raggiunge un sacerdote, don Luigi, trasferito là (""confinato"""", come presto si capirà) per riaprire una vecchia chiesetta abbandonata e restituirla a una comunità dispersa. Le loro esistenze si intrecciano progressivamente, i due costruiscono un'amicizia inaspettata e una crescente complicità fatta di ascolto e di sostegno reciproco. Le brevi o lunghe chiacchierate, ritagliate con tenacia dai due uomini all'interno di giornate dense, di vite almeno in apparenza lontane, mettono a nudo gli angoli più nascosti di entrambi. Fino a una svolta decisiva della storia."" -
Stile. Posta di donna e dente di cinghiale
"La marcia delle brigate internazionali riprese il suo motivetto. Ma l'arrestai immediatamente. Ottanta anni fa io non avrei marciato assieme a loro. Non avrei creduto in quegli ideali. Non mi sarei lasciato illudere né deludere, lo non sarei morto di torture in uno stadio cileno, né sgozzato a Managua. Non sono una mamma di Plaza de Mayo, né tantomeno un chierichetto di Pretoria. Non sono il figlio disperato di una delle tante vittime delle bombe nelle stazioni e nelle piazze italiane, e non sono il compagno d'università di uno dei tanti ragazzi torturati, seviziati, uccisi e poi buttati nel Rio de la Plata o nell'Oceano Atlantico da un aereo a 10.000 metri d'altezza. lo non piango, né sventolo bandiere iridate o immagini del papa. Ho ucciso al mattino e cenato con gusto la sera. lo sono gli angoli bui della strada. Il freddo filo dell'acciaio. lo ho subito un torto e ora lo restituisco. Il mio sangue era stato versato, altro sangue lo sarebbe stato."""" Chi pronuncia queste parole è Stile, la spia, l'assassino dormiente. Istruito da un vecchio ardito trasteverino all'uso delle lame. Affina la sua tecnica micidiale sugli antichi trattati dei maestri medievali. Uno su tutti: il Flos Duellatorum scritto nel 1409 dal Maestro Fiore dei Liberi. Stile è svelto, silenzioso, letale. Ora, prigioniero di sicari, racconta una storia. La sua. Intrighi, duelli, amori e vendette in una spy story che si sviluppa tra l'Italia, l'Europa e il Medio Oriente, fino all'epilogo." -
Oltremente. Legoluogo. Appunti emergenti 2005-2012
"La scrittura di Bruno Conte la si direbbe composta, sia nel codice prosastico che in quello versale, di piccoli blocchi di porfido saldati l'uno all'altro non per via consecutiva ma per via orizzontale (o trasversale) sul filo di una morbidezza impassibile, per vivere nel mondo (o per resistere ai suoi urti e ai suoi trabocchetti) come in una scatola di strette pareti e di stretto orizzonte. Un carcere di parole e di figure, insomma, in cui sono ristretti con gli stessi vincoli gli uomini, gli animali, i vegetali, i minerali, le cose, e quelle particolarissime cose che chiamiamo opere d'arte; e i pensieri, e i sogni. Una democrazia assoluta e assolutamente minimale, da cui, piuttosto incredibilmente, sembra esclusa quella via di fuga dalle situazioni estreme che è l'ironia. La pronuncia è una e implacabile, e si sviluppa su un pedale invariato, che è quello dell'indifferenza ai disposti del destino o del caso, comprese le ipotesi più catastrofiche. In realtà, è tutto un trucco. Siamo nel dominio dell'irreale e dell'onirico, irrimediabilmente, dal momento che, come dice Colui, la vita è sogno. Quindi, siamo nel dominio dell'iperreale: e, per meglio dire, del vero. Conte è l'osservatore che conosce già tutto, o comunque lo intuisce"""". (Dalla postfazione di Mario Lunetta)" -
Il richiamo del comunismo e altre stravaganze
Il richiamo del comunismo è un titolo volutamente polisenso. Indica, in primo luogo, un istinto profondo che si fa sentire, malgrado i pesanti fallimenti del passato; ma il ""richiamo"""" potrebbe anche essere quello di un medicinale che va ripetuto, altrimenti non ha effetto. """"Richiamo"""" richiama reclame (una intenzione pubblicitaria?); ma anche """"reclamo"""", protesta da elevare per l'uso distorto che ne è stato fatto nella disastrosa esperienza novecentesca. Molti sensi, dunque, per un termine senza dubbio problematico, oggi, e pressoché impronunciabile, tranne che per qualche fissato paranoide che vede """"comunisti"""" dappertutto. L'ipotesi di questo libro è che si debba ricominciare a parlarne, come necessaria utopia dell'uguaglianza e della giustizia sociale e del """"bene comune""""; ma che per ora è bene farlo con cautela, mettendo magari questo discorso """"serio"""" tra gli scherzi, i giochi, le """"stravaganze"""" della poesia, in mezzo a insorgenze sarcastiche e sonorità di rima, a contatto con l'ipermanierismo o con l'accumulo della scrittura automatica. Ne esce fuori un testo insieme ragionante e inventivo: rigorosamente """"impersonale"""" e senza concessioni agli usi retrivi della poesia come vaga emozione e sfogo del vissuto. Postfazione Aldo Tortorella."" -
La fiamma e la cenere. Da Goethe a Stephen King
Critico letterario freelance, già autore di un saggio su Joseph Conrad (oltre che di importanti saggi su argomenti di politica internazionale), l'autore propone in ""La fiamma e la cenere"""" un percorso nelle emozioni e nei valori della grande letteratura. Si comincia con """"Le affinità elettive"""" di Goethe, di cui l'autore indaga il fascino e il mistero. Si prosegue con """"Tess"""" di Thomas Hardy, un romanzo di cui l'autore offre una lettura di intatta bellezza. Si entra poi nel mondo di Joseph Conrad, dal poliziesco gotico di """"L'agente segreto"""" all'ultimo, nostalgico e arioso, Conrad di """"The Rover"""" - con ampi richiami, di vasta risonanza, al grande romanzo russo, a Stevenson, a Thomas Mann. Quindi, in una tessitura temporale limpida e vasta, si passa a una intrigante lettura del romanzo """"Donne innamorate"""" di D.H. Lawrence. E infine ci si inoltra nella letteratura contemporanea, da Philip Roth (""""Il teatro di Sabbath) a Cormac McCarthy (""""Non è un paese per vecchi""""), a Coetzee (""""Vergogna""""). Si chiude con Stephen King, la cui statura di grande narratore viene sdoganata (con le opportune riserve) a un livello di approfondimento inedito in Italia, con particolare attenzione al classico """"The Shining"""" e al recente """"22/11/63"""". Come parti di una costellazione, le singole letture trovano un solido equilibrio nella scrittura e nell'amore del racconto, dando al lettore lo stupore di un dono, o di un risarcimento non ancora tardivo."" -
100 lunedì a Regina Coeli
"Non importa quanto sia stretta la porta, quanto piena di castighi la vita, io sono il padrone del mio destino, sono il capitano della mia anima"""" (Madiba Nelson Mandela) """"Con la cultura in qualunque sua espressione, gli esseri umani riescono a trovare un equilibrio ed uno stato d'animo che li fa vivere meglio insieme agli altri..."""" (Misa Chiavari)" -
In apnea
"In apnea"""" è un volo silenzioso, severa disciplina. Amarezza, tenebre, è lì che dovranno scendere i personaggi di questo noir. Senza ossigeno, fino a farsi scoppiare i polmoni. Tre omicidi a breve distanza: tre vittime consapevoli del proprio destino, tre carte dei tarocchi lasciate sulla scena del crimine. Politica, sesso e amore saranno i temi portanti di questo nuovo caso per Marco Ferrari, capo della Digos a Milano. Un ritmo veloce, quello scandito dalle fermate della metrò, dagli omicidi, dai pensieri dell'assassino, dai dubbi del commissario che rischierà di perdere tutto, mettendo in gioco la sua stessa vita. Unica chiave quella psicologica: i personaggi, uno a uno si troveranno davanti alle proprie paure e insicurezze. Per sopravvivere e risalire in superficie non potranno fare altro che affrontarle. La variabile timbrica di un'orchestra. L'erotismo si consuma tra le pagine, sui volti dei protagonisti, ne sente gli umori, ne guarda il rossore, docile a procurare il lenimento. È percezione cruda, scondita, del corpo e dell'anima." -
Dietro la maschera o il potere di una donna
"Dietro la maschera"""" è un ingranaggio di suspense e machiavellico ingegno. In un'aristocratica famiglia inglese fa il suo ingresso Jean Muir, istitutrice dall'aria ingenua, ma il suo arrivo nasconde qualcosa, un dramma privato che attira la curiosità dei giovani rampolli di casa. La ragazza è gentile con tutti, ma talvolta la sua lingua biforcuta scatta incontrollabile, lanciando misteriosi e inquietanti avvertimenti. Poco alla volta, grazie ai suoi modi e alle sue qualità, l'istitutrice si guadagna la fiducia dei vari membri della famiglia. Solo allora ognuno capirà che è ormai troppo tardi per difendersi dalla trama diabolica che Jean andava tessendo alle loro spalle... Completa l'edizione """"Come accadde che andai a servizio"""", il racconto autobiografico in cui la scrittrice americana rivela, in modo ironico e disperato, la sua giovanile esperienza come dama di compagnia." -
Lady Susan-La storia d'Inghilterra dal regno di Enrico IV alla morte di Carlo I di uno storico parziale, prevenuto e ignorante
Unica opera giovanile di Jane Austen che sia stata completata, ""Lady Susan"""" presenta una caratteristica originale rispetto ai suoi romanzi più noti: è infatti una narrazione epistolare che racconta gli intrighi e i retroscena messi in atto dalla protagonista da cui il libro prende nome. Decisa a far sposare sua figlia con un uomo che detesta, non si fermerà davanti a nessuno scrupolo morale né familiare. Lontana dagli intrecci classici delle opere successive, Jane Austen mostra già molti degli elementi che la contraddistinguono: lo stile asciutto e pungente, le descrizioni quasi fotografiche, lo humor sempre celato fra le righe e l'indulgente comprensione degli affanni del cuore. Accompagna l'edizione un pamphlet - """"La storia d'Inghilterra dal regno di Enrico IV alla morte di Carlo I. Di uno storico parziale, prevenuto e ignorante"""" - dedicato alla sorella Cassandra, in cui la Austen racconta la storia inglese fra il Sei e il Settecento, attraverso i ritratti, tra il serio e il faceto, dei monarchi dell'epoca. Ridendone lei stessa, offre per la prima volta un piccolo spaccato della sua visione politica, arricchendola con illustrazioni realizzate di sua mano.""