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...Non è raro che il sangue di un vampiro si accenda in primavera
Un viaggio verso l'immortalità non può che terminare nelle terre di Dracula. Come Jonathan Harker, il giovane che, con il pretesto di un affare vantaggioso, cade nelle grinfie del Vampiro, anche l'autore, giunto in una età in cui si comincia a temere la morte, vuol concludere un contratto vitale. L'accesso all'Immortalità, il segreto dei vampiri. Forse ne incontra uno sul treno per la Transilvania e diventano amici. Il rapporto con lo strano personaggio non gli dona l'immortalità ma un ringiovanimento promesso e inaspettato. Da quel momento l'autore viene trascinato in una incredibile avventura che all'inizio lo rende felice ma poi si rivela legata a pratiche innominabili. L'orrore si conclude con la sua sopravvivenza in una clinica per malattie mentali. -
Circolare agli amici d'Italia
Per indurre le società operaie italiane a separarsi in modo netto dall'Internazionale e promuovere la loro federazione in accordo con i principi da lui propugnati, Mazzini pensò di indire un Congresso da tenere a Roma nei primi giorni di novembre del 1871. Dettata come risposta alla minaccia rappresentata dal Congresso mazziniano, la Circolare è certamente il miglior pamphlet del rivoluzionario russo. Bakunin sottopone a una critica radicale il pensiero e l'operato di Mazzini, individuando le cause degli insuccessi della azione politica repubblicana, per poi fornire una spregiudicata analisi sociologica dell'Italia e delle sue classi dirigenti, incapaci di vedere, al di là dell'unità politica, la reale divisione del paese in ""cinque nazioni"""" che poco o nulla hanno in comune tra loro. Nella Circolare, scritta di getto nell'esilio di Locarno, l'anarchico Bakunin riesce a dare la migliore sintesi del suo pensiero, toccandone tutti i temi principali: il materialismo e l'ateismo, il federalismo e l'internazionalismo, ma soprattutto l'assoluto rispetto per la libertà, contro ogni tipo di costrizione. Come egli stesso scrive, nell'apparente banalità della conclusione, giustificandosi per l'eccessiva lunghezza della lettera: """"Volevo esser breve, ma non ho saputo esserlo. Il soggetto stesso mi ha trascinato. In compenso però avete intiero il mio pensiero."""""" -
Sole nero a Roma
"A volte il sole a Roma, non so se l'avete mai notato, è nero come l'anima del mondo. A volte. E allora, sotto quel tizzone, cosa volete che succeda? Anime nere e grigie si muovono quaggiù, in rioni e quartieri, tra palazzi e chiese, tra pasque e pentecosti e carnevali, tra antico e moderno e strafuturo: e danno vita a storie nere e gialle e grigie. Storie di morte e di demenza, che lasciano bave di mistero e di paura, o ridono del riso goiesco di Gioachino Belli. Ce le narrano dieci dei migliori scrittori di racconti d'oggi giorno: ciascuno a modo suo: a bocca spalancata o a bassa voce, col sorriso sornione d'un diavolo di Ponte o con il ghigno d'un'antica maschera teatrale: ma ognuno con la sua sapienza nera. Quale soltanto a Roma puoi trovare.""""" -
Amore e vecchiaia. Testo francese a fronte
Due frammenti scritti da Chateaubriand nell'ultima parte della sua vita. Il primo, ""Canti di tristezza a una sconosciuta"""", sembra ispirato al rapporto epistolare prima e conoscenza personale poi, creatosi con la Occitanienne. La giovane ventenne riuscì a evadere il controllo dei suoi genitori e a tenere una fittissima corrispondenza con l'anziano scrittore, che sfociò poi in un dolce incontro nel 1829. Il secondo frammento invece, intitolato """"Un vecchio René"""", fu scritto nel 1834 a Fontainbleau, una sera in cui l'autore si sentiva """"in vena e triste"""", e buttò giù """"cinque o sei pagine di follia"""". Introduzione di Ludovica Cirrincione d'Amelio."" -
Aforismi sull'arte
J. H. Füssli cominciò a scrivere aforismi sulle arti figurative intorno al 1788, e continuò a rielaborarli fino a pochi anni prima della morte, quando affidò il compito di revisionarli al suo allievo e biografo J. Kowles, che li fece pubblicare nella forma in cui sono giunti fino a noi. Da questi testi, brevi ma pieni di fascino, emerge un'immagine piuttosto diversa da quella dell'artista romantico e maledetto di cui è emblema l'autore del celebre ""L'Incubo"""". Essi rivelano una tormentosa lacerazione interiore tra l'armonia classica del passato e l'inclinazione istintiva verso l'introspezione visionaria, quella che è stata definita la sua """"coscienza dell'inconscio""""."" -
Elogio del lupo
Nei racconti più tesi e perfetti di Rafael Sanchez Ferlosio, figura imprescindibile del Novecento spagnolo per i romanzi e i saggi di tagliente ed appassionato rigore, vibra un pensiero indomito e selvatico che trova nel lupo un fratello di amarezza e libertà; il lupo simbolo di cattiveria solo perché irriducibile a servitù, braccato e scuoiato dai civili cacciatori, mai rassegnato alla sentenza che ogni volta lo respinge alle porte del cielo. -
Catalogo degli scommettitori morti
Bobo Stracciavento è un prestigioso attore-regista di teatro non più giovane, che fin dalle prime battute del romanzo ci si presenta dolorosamente lacerato dalla morte di tre cari amici avvenuta nello spazio di pochi giorni, in una sequenza terribile. I tre, Alfio V. (scrittore e artista multimediale di riconosciuto valore), Lucio d.M. (docente di Filosofia della Scienza) e Tarcisio D. (primario in una clinica universitaria del centro Italia) non si conoscono tra loro, e questo dato acuisce in Bobo il senso di devastazione e di assenza provocato dalla loro scomparsa avvenuta in tempi tanto stretti, come in una spirale malvagia che abbia trovato in lui il suo perno involontario. Stracciavento entra in uno stato di crisi umana e creativa, complicata dall'entrata in scena di Valeria Contardi (in arte Amara Malinverni), affermato architetto d'interni, che inopinatamente gli confida di essere stata in tempi diversi amante dei tre scomparsi, e gli chiede di poter parlare di ciascuno di loro in tre incontri, o sedute, o ""trattamenti"""" come lei li chiama. A Stracciavento non sfugge la stravaganza della richiesta, e tuttavia cede per cortesia, confusione, magari curiosità. La donna è intrigante e bizzarra: e agli incontri che per Bobo si fanno di momento in momento sempre più sospettosamente sospesi tra verità e invenzione malata, si intrecciano, nella vita che nell'attore-regista prende pian piano a riacquistare energia e senso."" -
La magia di Oz. Ediz. illustrata
Rozzedo, un tempo Re dei Niomi, ha finalmente trovato un modo per vendicarsi degli abitanti di Oz: stringendo amicizia con Kiki Aru, un giovane Rosicchiotto in cerca di avventure, si è impossessato di una formula magica capace di trasformare le persone in animali e viceversa. Rozzedo e Kiki Aru s'inoltrano dunque nella foresta di Oz per creare un esercito con gli animali selvatici che la abitano, dopo averli convinti che Ozma e i suoi sudditi intendono ridurli in schiavitù. La Città di Smeraldo, ignara, si prepara intanto a festeggiare il compleanno di Ozma; ma Dorothy e il Mago, di passaggio nella foresta assieme al Leone Codardo e alla Tigre Famelica, sono decisi a non permettere che l'invasione giunga a rovinarlo... anche se per riuscire nell'impresa dovranno dare fondo a tutta la Magia di Oz! Età di lettura: da 8 anni. -
Le avventure di Pinocchio. Ediz. illustrata
Le avventure del burattino più famoso del mondo rivivono grazie alle illustrazioni originali di Lilia Munasypova, in bilico tra classico e moderno. Con 32 tavole a colori. -
Kon-Tiki
Questo non è uno dei soliti resoconti di viaggio, ma la storia vera di sei uomini che hanno sfatato un'eresia scientifica con l'aiuto di una zattera di balsa, suscitando grande scalpore nel mondo degli esperti. Nel 1947 Thor Heyerdahl, con cinque compagni di viaggio, attraversa l'Oceano Pacifico, dalle coste del Perù alla Polinesia su una primitiva zattera di legno di balsa. I componenti della spedizione rivivono la leggendaria fuga del dio Kon-Tiki dalle coste americane, nell'intento di spiegare la curiosa somiglianza fra i documenti culturali della Polinesia e quelli della civiltà preincaica. Un diario di viaggio e di avventure, appassionante e ironico, che ha fatto sognare intere generazioni. -
Il commissario De Felice
Due lunghi racconti, due casi per il commissario De Felice. Nel primo, un sospetto caso di avvelenamento si dipana in una girandola di personaggi molto diversi tra loro, creando situazioni di involontario umorismo. Nel secondo, un anomalo delitto avvenuto in una serata particolare, l'ultima prima dell'entrata in vigore della legge Merlin, costringe il commissario a muoversi in un ambiente in cui antiche superstizioni svolgono un ruolo di primo piano. -
La stagione da Iseo
Un imprenditore con ambigui trascorsi nelle file dell'estrema destra viene ucciso nel retrobottega di un ex bar malfamato. In una La Spezia schietta, marina e abitudinaria, che arranca in direzione del post-moderno, il commissario D'Imporzano cerca l'omicida e si ritrova a marcare stretto squali al capolinea, potenti redivivi, reduci da ipnosi collettiviste. Tra reietti e furbi, resipiscenti e vinti, medici e golpisti in quiescenza, con in sottofondo i soliloqui radiofonici di un ex detenuto cieco, D'Imporzano corregge il tiro grazie alle imbeccate di un barbiere sputasentenze e ai cardini forniti da preoccupati colleghi in grigio. Di pari passo, D'Imporzano affranca una neo vedova borghese, gioca con la memoria e si ritrova attraversato da una tensione immaginifica ogni giorno più fervida. Scopre la vaghezza conformista della comunicazione contemporanea e si prende qualche rivincita mentre insegue e ricompone frammenti della propria storia, della storia della sua città, della nostra storia. -
Crepi quel lupo! Come sopravvivere al capo quando si è giovani e precari
Sono le sette di sera a Roma quando alla redazione del Messaggero della Tv arriva una telefonata. ""Speriamo non sia il boss"""", pensa Claudio Stellari, giovane redattore d'insuccesso, mentre alza la cornetta. Invece è proprio il capo, che lo chiama solo per insultarlo, come fa di solito. Ma quella sarà l'ultima volta, ha giurato Claudio. I coltelli sono già affilati e lui adesso desidera solo ucciderlo. Inizia da qui il racconto della prima esperienza lavorativa dell'ingenuo Claudio Stellari, anni 25, di professione aspirante giornalista. Dopo aver scoperto il terribile segreto che si cela dietro la casa editrice per cui lavora, un episodio improvviso sta per fare di lui un violento assassino. Una narrazione ironica e spietata del mondo del lavoro di oggi, in un susseguirsi di situazioni tanto surreali quanto comiche, dove i sogni e le speranze di un'intera generazione si scontrano con una realtà precaria e brutale."" -
Le nonne... vanno educate da piccole!
"Sarò nonna"""" Questa consapevolezza ci gira nella testa, ci distrae dal lavoro, ci prende addirittura alla gola. Solo ieri abbiamo avuto la notizia destinata a cambiare la nostra vita e già ci sentiamo diverse, ci vediamo diverse, siamo certe che gli altri ci vedano diverse. Abituate a programmare gli impegni futuri come a suo tempo programmammo le nostre gravidanze (marito, lavoro, casa, tutto doveva essere perfetto prima di intraprendere ben attrezzate la nuova avventura), ci troviamo di fronte a una cosa sulla quale non abbiamo potuto esercitare nessun tipo di influenza: la decisione di nostro figlio/a di mettere al mondo un bambino. Ancora attivamente inserite nel mondo del lavoro e nella vita sociale, siamo costrette a confrontarci con uno status che proviene dal di fuori e che porta con sé un irreparabile profumo di capelli bianchi, copertine all'uncinetto, torte in caldo nel forno, un profumo in tutto e per tutto da nonne. Nonne noi? Nonne sono le altre, quelle che non vanno in palestra, che non portano la taglia 42, che non programmano safari, vacanze in barca, voli in mongolfiera. Nonna era nostra nonna! Cominciamo quindi a tentare di inventare, come sempre abbiamo fatto, un nuovo modo di affrontare le cose. Saremo nonne, questo non possiamo evitarlo e in fondo già non vediamo l'ora, ma saremo nonne a modo nostro.""""" -
La pace coniugale
"La pace coniugale"""" è definito dallo stesso Balzac, tramite il suo consueto prefatore Felix Davin """"un grazioso schizzo, un'immagine dell'Impero, un consiglio dato alle mogli perché siano indulgenti nei confronti degli errori dei propri mariti"""". Scritta, secondo l'indicazione posta a calce del racconto, nel luglio 1829, è la prima di tutte le """"Scene della vita privata"""". La vicenda, non troppo distante da un semplice """"gioco da salotto"""", si sviluppa quasi in tempo reale, all'incirca un'ora, ruotando attorno a quattro personaggi. Si svolge nel palazzo dei conti de Gondreville, a Parigi, durante un ballo in epoca napoleonica (novembre 1809), storicamente situato nel momento in cui l'Imperatore sta per divorziare da Josephine de Beauharnais. L'intrigo nasce dalla curiosità di un giovane e frivolo consigliere giudiziario, Martial de Roche-Hugon (personaggio che ritornerà in seguito in nove opere della """"Comédie humaine"""") verso una graziosa sconosciuta, seduta sola in un angolo, ignorata da tutti. Comincia un gioco di scommesse con il colonnello conte de Montcornet (anch'egli personaggio ricorrente) che ha come """"posta in palio"""" la seduzione della bella sconosciuta, la signora de Soulanges." -
Pinocchietto politico della terza Italia
Meno noto del celeberrimo burattino suo omonimo, il ""Pinocchietto politico"""" raccoglie pagine scelte di articoli che il Collodi giornalista pubblicò su vari periodici italiani a partire dal 1847. Meno noto, ma non meno arguto e penetrante nel descrivere con sottile ironia la vita politica e sociale del suo tempo. Fine conoscitore dell'animo umano, mentre tratteggia sorridendo una seduta alla Camera o le perenni lamentele degli impiegati statali, mai si erge a giudice di quelle naturali debolezze di cui, del resto, si riconosce anch'egli comune portatore. Una lettura agile e invitante, tanto più che, a oltre un secolo di distanza, non sembra cambiata di molto la condizione di un Paese in cui: """"tutti, dal più al meno sappiamo governare: il difficile sta nel rendere conto e nel provare agli altri che abbiamo governato bene!""""."" -
Abracadabra e altre satire
In ""Abracadabra and other satires"""", pubblicato nel 1924 l'accezione di satira ha un'estensione più ampia di quella comunemente accettata. In forma di apologo o di saggio, i testi qui raccolti rappresentano al meglio la vena ironica e polemica di Galsworthy in un aspetto del tutto inedito per i lettori italiani. Scopriamo così l'autore della """"Saga dei Forsyte"""" impegnato in difesa dei diseredati (Una storia semplice) e degli animali (Per amore delle bestie e Fantasticherie di un cacciatore), ma anche pacato e instancabile sostenitore dell'armonia e della ragionevolezza nei panni di un dragomanno che guida un Angelo etereo non del tutto irreprensibile in una immaginaria visita a Londra (Grotteschi), oppure come impassibile raccoglitore di una prodigiosa galleria di tipi umani eccentrici (Studi sulla stravaganza)."" -
Eremi dispersi
A Parigi un giovane detenuto, Jeanpierre Soldano, appena uscito dal carcere, fa perdere le sue tracce. La giornalista Martine Dunclau, che a suo tempo si era occupata di quel caso, viene incaricata dal quotidiano per cui lavora di intervistarlo, ma non riuscendo a rintracciarlo si rivolge a Jerome Falerias, il direttore dell'istituto di pena in cui aveva trascorso i suoi ultimi anni di prigionia. Il direttore la mette in contatto con un altro detenuto, Marcel Le Crouvier, attempato docente universitario. Martine viene a conoscenza del forte legame di amicizia maturato tra i due, ma da Marcel non ottiene altre informazioni, ad eccezione di una voluminosa cartella contenente i dattiloscritti prodotti da Soldano in tutti quegli anni. Martine decide di contattare la famiglia di Jeanpierre, unitamente alla sola persona con cui ha sempre condiviso le sue tesi su quella vicenda: l'ispettore Lacombe. Gli chiede di aiutarla, soprattutto per sapere la fine che hanno fatto i tre presunti complici di Jeanpierre. La giornalista, infatti, sospetta che dietro al mistero di quella sparizione ci sia una volontà di vendetta. Dopo giorni di ricerche infruttuose, Martine chiede al direttore del carcere di visionare i registri in cui i visitatori firmavano all'entrata. Scova così il nome di un vecchio amico della famiglia Soldano... -
Il luogo più vicino alla memoria
In un condominio posto a ridosso del centro città, un'anziana coppia di coniugi è uccisa barbaramente nel proprio appartamento. Un atletico commissario indaga su un losco giro di usura e prostituzione nel quale l'anziana coppia era coinvolta. Ma è proprio questo il movente del duplice omicidio? L'inconsistenza della memoria renderà difficile l'interpretazione degli avvenimenti. -
Una notte chiara
Limone è da sempre un paese un po' diverso dagli altri di montagna. Da un lato guarda la pianura piemontese attraverso una valle dolce e corta, dall'altro si affaccia al mare con un percorso che conduce, a rotta di collo, dagli abeti agli ulivi. Entrambi i versanti, muniti di strada e ferrovia, comunque tra i più dolci e accessibili delle Alpi, rappresentano dalla notte dei tempi una via di comunicazione tra due mondi diversi: il Piemonte e la costa, ligure e francese. È qui che un vecchio racconta fatti e avventure che hanno radici nel passato, mentre un uomo e una donna lo ascoltano, spinti dalla voglia di conoscere e al contempo conoscersi. L'osteria ""della trincea"""", luogo simbolo della vita del paese, fa da cornice alle storie narrate e, forse, aiuta a comprenderne meglio il significato.""