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I giocolieri delle bolle di sapone. Viaggi ed esperienze su questa terra
I Giocolieri delle Bolle di Sapone racconta di viaggi che incominciano non appena si varca la soglia di casa. Descrive minuziosamente luoghi e incontri con folli personaggi da ogni angolo del mondo, senza tralasciare lo sconforto che alle volte può assalire, la disperazione dell'essere soli e la vittoria di aver portato a casa un'altra giornata. Il contesto culturale e storico dei popoli ospitanti è in primo piano al fine di offrire un quadro completo tra le moltitudini di diversità che, in fondo, ci accomunano. I Giocolieri delle Bolle di Sapone sono in mezzo a noi e sono esattamente come tutti noi. Né più, né meno. I Giocolieri perdono la via e sono schiavi della Luna. Lei impone la direzione delle loro creazioni e quando vuole può decidere di spazzarle via, portandole nell'Ovunque. C'è un alone magico e fuorviante attorno alla parola viaggio che la fa apparire più importante di quanto in realtà essa sia. È l'attitudine con la quale ci poniamo verso noi stessi e con l'ambiente che ci circonda a fare la fondamentale differenza. Le interazioni fisiche e spirituali sono i veri cardini sui quali i Giocolieri si poggiano. La curiosità e la ricerca sono le ruote che muovono il loro mondo. Un viaggio fisico e interiore che parte dalle Ande dove la scia bianca della Via Lattea attraversa la volta celeste, da orizzonte a orizzonte, spina dorsale delle stelle. Il viaggio prosegue in Medio Oriente, partendo dalla Istanbul città di una moltitudine di colori, rumori e odori. Una corriera, lunga trentasei ore e millecinquecento chilometri, collega il Bosforo a Damasco e presto al Monastero Mar Musa al-Habashi. L'Estremo Oriente apre riflessioni che portano allo smarrimento della strada, l'accettazione di nuove sfide. Un incontro con i monaci del Myanmar, le fondamenta di una casa in terra cruda in Thailandia, un piccolo e isolato appezzamento di terreno in Cambogia. Il Laos scalda tra le sue curve verdi mentre una Cina rurale e inaspettata offre una pedalata lunga duemila chilometri. -
Di José e della foglia che lo incontrò
Un viaggio in Chiapas. Il cammino di un ragazzo incrocia quello di un vecchio stregone Totzil. Il primo, squassato da una profonda crisi interiore, crede di trovare nella partenza una temporanea via di fuga; l’altro, per quanto in possesso di un’antica saggezza, conduce la propria esistenza roso da un segreto rimorso. Il loro incontro potrà rappresentare una nuova opportunità: l’acquisizione di una rinnovata consapevolezza, l’accettazione di una lacerazione mai guarita. Intanto una foglia è strappata al proprio albero da un vento maligno e ignoto. Derubata della sua splendida ma ripetitiva vita, è costretta, suo malgrado, a dover fare i conti con sentimenti fino ad allora sconosciuti. Primo fra tutti, la paura. Come potrà vivere lontana dal suo ramo, dalle sue sorelle, dal suo albero? Cosa ha in serbo per lei il suo più grande nemico, il vento? Sarà proprio questo distacco, forse, che le consentirà di oltrepassare la soglia di un’esistenza comoda e limitata, e scoprire così nuove e possibili strade, fuori e dentro di sé. -
Il peso della rugiada
L’andatura di questi racconti, costruzione sfuggente e perplessa in alternativa alla rigidità della logica maschile, è un camminare di traverso, infilarsi nelle brecce, guardare di lato, spogliarsi del guscio per dare alla ragione un contatto vivo con le emozioni. Sono storie di insospettabile verosimiglianza, che s’appoggiano su dettagli concreti, il flusso del dialogo o esperienze intime per saltare a una dimensione onirica. Sanno di segreto svelato e di bufera elettrica, in un intrecciarsi di voci narranti che si completano e si smentiscono, patendo irresistibili trasporti e crudeli disincontri. Una intensa carrellata di bambine, sorelle, amanti, spose, amiche, madri, nonne, capaci di vedere quel che nessuno vede, men che mai gli uomini ingabbiati nei loro pregiudizi. Donne in grado di captare la luce soprannaturale della carità come di sprofondare senza paura nelle tenebre taglienti di una passione, negando sempre la polverosa opacità con lo scintillio umido della loro immaginazione. -
Lo scrittore di notte
Uno scrittore che soffre d'insonnia, un matrimonio in frantumi, gli incontri occasionali in lunghe passeggiate nella sera... conoscenze e amicizie che nascono, piccole storie di vita che ruotano intorno a sentimenti ed emozioni. Spunti che lo scrittore trasforma in racconti, ma che soprattutto lo fanno riflettere tra il piccolo piacere di farsi coinvolgere e l'osservare con sguardo scettico il mondo intorno. Pillole di vita quotidiana, gente qualunque ma luci nel notturno grigiore dell'umanità. -
Salvatore Morelli, il deputato delle donne
Salvatore Morelli, importantissima anche se non sufficientemente conosciuta figura dell’area riformista italiana, opera e scrive nella seconda metà dell’ottocento. Le sue poderose riflessioni si concentrano sulle disuguaglianze sociali, storico-culturali, che penalizzano e sviliscono la figura femminile. Nelle pagine dei suoi scritti, più volte lo studioso e politico pugliese di Carovigno fa osservare come sia del tutto ingiustificato, disutile e antieconomico il processo discriminatorio nei confronti della donna. Ha una visione economica, sociale e umana oltremodo moderna. Focalizzare l’attenzione sui diritti umani e dar voce alle donne e ai più deboli della società per lui è una priorità sociale oltreché un dovere morale. È stato tra i più moderni e cosmopoliti degli italiani; è stato un pioniere con le sue concezioni addirittura avveniristiche – alcuni parlavano di utopia – per quel che riguardava il concetto della donna e del suo importante ruolo nella società; aveva uno sguardo che andava oltre l’orizzonte del tempo. Le proposte di Morelli, come si vedrà, erano in anticipo di circa cento anni, infatti per vederle realizzate bisognerà aspettare il nuovo diritto di famiglia del 1975: è stato un profeta inascoltato. Le donne, cui vuol dare i diritti che spettano loro, sono le donne invece cancellate dal Codice unitario. Morelli si fa portavoce delle rivendicazioni delle femministe italiane che non possono parlare in aula. Alcuni suoi spunti sulla condizione femminile e il sistema giuridico normativo che lo suggella paiono a un lettore frettoloso utopistici e irrealizzabili, ma se si guarda con più attenzione si scopre che il deputato italiano recupera con le sue proposte pensieri antichi e blasonati che si snodano fra “La Repubblica” di Platone, l’“Utopia” di More e “La Città del Sole” di Campanella. Riletta oggi, la posizione di Morelli è più facilmente condivisibile ma negli anni in cui veniva espressa rappresentava una profonda rivoluzione copernicana dei sistemi sociali. Emerge, nell’intellettuale pugliese, la centralità della riflessione come autostrada introspettiva che obbliga a fare i conti con se stessi e con le nostre conoscenze. Riscoprire oggi la figura di Salvatore Morelli significa anche ricordare un’Italia piena di contraddizioni che cercava di riunire sotto uno stesso tetto tante piccole Italie, una diversa dall’altra per tradizioni, idiomi, economia e politica. -
Introduzione alla kabalah
«La kabalah (chiamata anche kabbalah, qabbalah, cabala, cabalà) è il sistema più importante e più completo dell'esoterismo occidentale. La sua origine è antichissima e si dice che provenga addirittura dagli Angeli». Così l'autrice spiega nella premessa. Al di là della leggenda, chiarisce Silvagni, la Kabalah «è un reale strumento attivo» per tutti coloro che non si accontentano delle Religioni, ma intendono «aumentare il livello della propria consapevolezza» usando metodi operativi diversi dalle tecniche orientali, non sempre adatte al fisico e alla mente occidentali. La kabalah, non a caso definita lo yoga dell'occidente, risulta più consona «al nostro temperamento e alla nostra tradizione». Il suo glifo è l'albero della vita, a cui sono appese dieci sfere, le sephiroth, unite da ventidue linee, i sentieri, «simboli dinamici» che costituiscono altrettanti «metodi di vita». «Per scoprire i loro segreti,» afferma Silvagni «dobbiamo percorrerli nella realtà, viverli nelle prove della quotidianità». Ma è necessario anche capire cos'è il simbolo e a cosa serve. Questo libro lo spiega. -
Fantasie italiane
Il saggio “Fantasie italiane” (“Italian Fantasies”, London - New York, 1910), rappresenta la summa del pensiero di Israel Zangwill. Il lettore troverà, racchiuse nella dimensione ideale del travelogue, non solo sorprendenti fantasie odeporiche ma, riverberate in un medium poetico e letterario, intuizioni in straordinaria coincidenza con il pensiero scientifico e critico più all'avanguardia del tempo, dagli studi sull'ambiente del biologo Jakob von Uexküll, alla critica d’arte di Bernard Berenson. Il punto di partenza per questa agnizione ideale con la modernità va ritrovato in un luogo ben preciso, l’acquario di Napoli, la stazione zoologica fondata da Anton Dohrn che Zangwill visitò nel 1901, durante uno dei non pochi soggiorni italiani. Presentate in traduzione integrale, le “Fantasie italiane” sono precedute dal saggio introduttivo “Italian Fantasies tra Bernard Berenson e Jakob von Uexküll”, e corredate dagli articoli in lingua inglese pubblicati da Zangwill sullo “Harper’s Montly Magazine” tra il 1903 e il 1904 con le illustrazioni di Louis Loeb. Con un saggio introduttivo di Marco Catucci. -
Ragazzi, voglio raccontarvi una storia jazz!
Sono passati esattamente cento anni da quando l’Original Dixieland Jazz Band di Nick La Rocca incise il primo disco di jazz, un genere che è stato fortemente determinante nell’evoluzione della musica del ventesimo secolo. “Ragazzi, voglio raccontarvi una storia jazz!” è un manuale particolare che ha lo scopo di avvicinare i bambini ed i ragazzi a questo genere musicale affascinante. Si presenta attraverso un racconto che si svolge a New Orleans che vede protagonista l’anziano trombettista Tommy, un artista di strada, che a Bourbon Street racconta la storia del jazz a coloro che gli si avvicinano incuriositi dalla sua musica. Si tratta di un viaggio nel tempo che parte dalle origini africane e via via procede fino ad arrivare ai nostri giorni. Ogni tappa, corredata da un’immagine significativa, si avvale di un breve capitolo narrato, seguito da dialoghi a mo’ di copione teatrale. La parte narrata diventa così una storia che parallelamente si snoda in conversazioni. Il libro è destinato ai ragazzi, ma naturalmente potrebbe risultare interessante anche per gli adulti che in modo semplice desiderano conoscere qualche curiosità di questo genere musicale e per i docenti che potrebbero utilizzare i dialoghi per trasformarli in un copione teatrale. Età di lettura: da 12 anni. -
D'ombra e sabbia
"D'ombra e sabbia"""" racconta in versi, la vita di 15 donne, scelte tra le protagoniste della Bibbia, il loro percorso, le difficoltà nel farsi accettare, la presenza assidua di Dio nel quotidiano, l'importanza delle azioni compiute nel risolvere questioni delicate, spesso scivolate nel dimenticatoio. Quasi sempre in ombra, dietro ai grandi personaggi, il ricordo si è polverizzato, è stato seppellito dalla sabbia del tempo. Il lavoro intende riportarle alla luce, offrendo spunti di riflessione e conoscenza. Ogni figura è preceduta da poche righe di riassunto. Per aiutare il lettore a orientarsi e inquadrare i personaggi, dove possibile, sono suddivise in gruppi: gli archetipi: Eva e la moglie di Mosè; la discendenza: Sara, Rebecca e Rachele; le divinatrici: Miriam e Debora; l'amicizia: Ruth; le guerriere: Ester e Giuditta; senza colpa: Susanna; le seduttrici: Dalila e Betsabea; la missionaria: Maria di Magdala; senza peccato: Maria di Nazareth." -
Caduta libera
Da Persefone (la dea in trono) a Penelope, dalla Tosca di Puccini alla Rosina di Paisiello, dalla giovane Ghirlanda, uccisa dal marito, alla passionale Koibe, da Isabella di Belcastro (che el Hedi vede solo ritratta in un quadro) alle misteriose Lycia e Bettina, dall'attrice Francesca alla rassegnata adolescente Maria: le donne dominano la scena. E là dove non ci sono (Mare nostrum), covano nella mente e nel cuore dei marinai. Al fianco di questo universo femminile interagiscono letterati come Choderlos de Laclos, pittori come Piero della Francesca, e qualcuno riconoscerà grandi uomini che hanno fatto la storia e i piccoli che si sono concessi solo alle cronache dei giornali. Altri potrebbero riconoscere, nell'ultimo racconto, persino il mesto lombardo, inserito a sua insaputa nella giuria, la quale deve votare per il 'salto nel vuoto' del protagonista. Un'umanità sempre in bilico tra l'autodistruzione e il rinnovamento, che in una pirotecnica fantasia finale, dove tutto è vero e falso ad un tempo, l'autore prende in giro, ma finisce per amarla così com'è. -
C'è vita su Google Maps? E altre storie quasi inverosimili
Un ladro d'appartamento spaventato dall'altezza, il capo di un call center ossessionato dai vestiti, un laureato precario vittima della dermatite e soggiogato dalla furia iconoclasta della Rete. Donne e uomini alla ricerca di una svolta, di una sicurezza, un'emozione, un riconoscimento, di un qualche posto in una realtà in cui vivono senza sentire di farne parte. Un bisogno che alcuni incontrano quasi casualmente per strada come la romantica autista di un bus, e che altri invece perseguono come obiettivo famigliare obbligando i propri cari appena deceduti a continuare a vivere su Facebook. Oppure costruendo comunità artificiali attorno al tavolo di un buffet. Storie che appaiono quasi inverosimili come i due amanti in ""loop"""" di Google Maps. Ma solo quasi."" -
Le donne di Hopper. Ottava indagine per il commissario Capurro
Nel profondo di una notte di gennaio, risalendo le scale del suo condominio, uno scrittore reduce da una festa tra amici, si accorge che la porta dell'interno 16 non è stata chiusa. Cerca di richiamare l'attenzione degli inquilini, ma nessuno gli risponde. Sulla spinta di pulsioni ambigue e misteriose, esplora l'appartamento, in apparenza disabitato e in ordine, non sapendo di innescare un ingranaggio diabolico. Decide di uscire, ma la porta viene richiusa a chiave dall'esterno. Chi può essere stato e perché? Non gli resta che telefonare alla polizia, che interviene e lo libera dalla temporanea prigionia, ma presto scopre sotto il letto di una delle camere il cadavere di una donna strangolata. Lo scrittore si sente in trappola, sospettato di omicidio. Le circostanze congiurano contro di lui, senza contare l'inquietante analogia fra la sua vicenda e quella vissuta dal protagonista di un suo romanzo di grande successo edito sette anni prima. Incaricato delle indagini, il commissario Capurro instaura da subito un rapporto di collaborazione con lo scrittore, che da indiziato diventa potenziale testimone. Chi frequentava quella casa, dal momento che non era stata né locata né venduta dalla proprietaria, la stessa donna assassinata, che d'altra parte non vi abitava e non si vedeva mai nei paraggi? Le soluzioni del caso aprono ad altre soluzioni e ad altre ancora, in un labirinto di specchi in cui i personaggi appaiono e scompaiono, si dissolvono e ricompongono, dibattendo ciascuno la propria verità e follia. Un intrigo insondabile, una caccia febbrile a un assassino fantasma, un commissario ostinato in preda a una crisi di valori, una storia che appassiona e avvince, lastricata di indicibili orrori. -
Vanilla scent
Un giornalista talentuoso e pieno di fascino, e un tourbillon di donne, alcool, sigarette, in situazioni improbabili ed estreme. Questi i principali ingredienti di ""Vanilla Scent"""". Questi e la feroce, quasi totale, indifferenza del protagonista, un cinismo acido e surreale che corrode ogni sua esperienza, fino a renderla un mero fastidio quotidiano da annegare nell'ennesimo bicchiere di birra, vino o whisky. In uno """"stream of consciousness"""" in spola continua tra lo stile forbito e il gergo da strada, nella nuvola effimera di un costante e sempre nuovo tiro di sigaretta, si avvicendano via via musiciste sexy, pittrici sopra le righe, capo redattrici di riviste patinate, bariste di periferia e attrici: un catalogo di veneri di varia guisa, tutte inevitabilmente attratte dal fascino noir del protagonista, che tuttavia, non riuscendo a vincere la profonda noia che lo avvolge, non fa che trascinarsi da un letto all'altro, un po' tiranno e un po' vittima, ancora irrimediabilmente legato a un passato insuperato. """"Spleen"""", apatia e male di vivere, ma anche evanescenza, ironia e umorismo, da situazioni surreali, assurde e tragicomiche, fino a un finale capace forse di sorprenderci, noi e lui."" -
L' antiquario
Parigi, 1955. Nel magazzino di un antiquario si crea una situazione surreale: alcuni oggetti iniziano a parlare con il proprietario, raccontandogli la loro storia e quella di molti personaggi della prima metà del secolo, figure che hanno illuminato il mondo degli artisti e della belle époque; piccoli salti nel passato con personaggi, luoghi e vicende spesso poco note, che hanno caratterizzato la storia di Parigi. Avvenimenti surreali, da leggere col sorriso, le conversazioni tra oggetti apparentemente inanimati e il loro proprietario, avvenimenti che lo coinvolgono in una delicata storia d'amore sull'aria delle canzoni del tempo; Parigi è il palcoscenico, e le sue storie il fondale. Solo alla fine l'antiquario potrà capire perché udiva le voci degli oggetti. Una storia di sentimenti in un romanzo dedicato a Parigi, città il cui fascino non ha eguali, città che fa sognare gli innamorati. -
La memoria dell'acqua. Poesie 2017-2017
La storia dell'autrice in versi, anzi le storie, in un intreccio fitto di gioie e dolori, sorprese e tradimenti, avventura e noia. La vita così com'è, nel suo doloroso splendore. E la poesia, testimone sollecita e attenta a non disperdere le tracce più minute. -
Indissolubili
Milano, il lago di Como, Taormina, Venezia e Napoli. In questi luoghi s'intrecciano e si snodano due storie. Raggiungono attraenti angoli di Parigi e Londra. Tra loro un'incredibile sorpresa: Claudio trova alcuni fogli su cui è scritta una storia. Una storia che conosce bene. La persona alla quale più ha voluto bene l'ha scritta per lui. Claudio la ricorda felice quando le aveva raccontato proprio quella storia. Non ha potuto finire di scriverla. Ora deve decidersi a farlo lui. Deve vincere l'apatia che lo frena. Cosa ne farà di quei personaggi? Sono entrambi a un bivio. Devono incontrare qualcuno. Incontri che potrebbero cambiare la loro vita. Forse anche la sua? -
Che domenica bestiale. Le inchieste di Guido Lanfranchi
Sembrava una mattina come le altre per il paese di San Fulcro e per il commissario Laviolette, un labrador dal pelo nero come la notte. Ma la routine quotidiana del cane viene interrotta dal ritrovamento del cadavere di una giovane donna in un’aiuola accanto alla stazione. È Chiara Sacco, che in paese molti conoscono anche perché la vedono passare tutti i giorni mentre fa running. E il cadavere è mutilato in modo inquietante con il taglio di una mano. Da quel momento gli avvenimenti incalzano e la paura serpeggia tra le vie di quel paese vicino al lago Maggiore, dal nome immaginario ma reale come solo nella fantasia accade. I carabinieri, guidati dalla grintosa Amelia Giusti, pm del tribunale di Varese, iniziano le indagini ma a queste partecipa anche Guido Lanfranchi, giornalaio filosofo e padrone del labrador Laviolette, perché il suo coinvolgimento è chiaro fin dal principio. Poi le cose si complicano con amori clandestini, misteriosi furgoni, versi inquietanti e un secondo delitto insinua il dubbio della presenza di un serial killer a San Fulcro. Saranno proprio il giornalaio e il suo cane a guadagnare la scena da attori protagonisti. -
Il mappamondo di Behaim
Il furto di una misteriosa quanto preziosa mappa spinge un detective lungo le strade di una città degradata e violenta. Tra incubo e realtà si svolge una storia impossibile, affollata di personaggi che sembrano essere soltanto le proiezioni immaginarie di una mente malata. -
Mio nonno e il drago
Rigo e Pancho, dieci anni, due cuori, due biciclette e l'estate del 1978, passata nel cortile di un palazzone popolare in quel tratto di periferia ravennate fra il fiume Lama e la via che porta al mare. Le avventure di due piccoli centauri in un territorio denso di bambini, utilitarie scassate, garage traboccanti di attrezzi, bar con le radioline puntate su novantesimo minuto e campetti da calcio asfittici incastrati nell'asfalto. Un mondo in cui la Tramontana gela le ossa, Bruce Lee combatte in chiesa, Capitan Harlock cavalca draghi imbizzarriti e le storie d'amore s'inaugurano con i Bee Gees e un calcio negli stinchi. Con una terribile squaw per sorella e un nonno partigiano che non ha ancora finito di combattere, Rigo si prepara a capire quanto possa essere difficile e meraviglioso diventare adulti. -
Delitti inquietanti
La vita di un investigatore privato particolarmente attivo come Massimo Caliari non è mai stata priva di rischi, ma ciò che non aveva previsto era che la criminalità arrivasse a insidiarsi tra le sue stesse mura domestiche, minacciando anche l’incolumità dell’adorata compagna Patrizia. E poi, chi ha detto che le città di provincia siano località tranquille? Nel breve volgere di 48 ore, Bergamo viene funestata dagli efferati omicidi di due professionisti, molto noti in città. Massimo dovrà mettere da parte le sue personali ansie per indagare sui delitti e si troverà costretto ad affrontare vicende umane complesse, spesso anche dolorose per i protagonisti, tra cui un bimbo strappato alla madre al momento della nascita e portato chissà dove, smarrito nei meandri di vite diverse, eppure mai dimenticato. Con la solita maestria e l’aiuto dei suoi fidi collaboratori, Massimo riuscirà a sollevare il velo del tempo, del lungo tempo trascorso e riporterà alla luce quel bambino, ormai diventato uomo. Le indagini che consentono il suo ritrovamento si intrecceranno con quelle relative agli omicidi e la tenacia, l’intelligenza e l’intuito di Massimo slegheranno nodi, incertezze e dubbi, portandolo dritto dritto sulle tracce dei colpevoli.