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Una casa
Un poeta entra in una vetusta magione disabitata e decadente - prossima alla rovina. Affascinato dal melanconico ambiente, egli esplora la casa e curiosa fra i resti delle varie stanze, pronto a ricevere tutte le sensazioni e le emozioni che gli oggetti rimasti nella dimora sono in grado di condividere. Dunque ogni poesia non è un'opera originale del poeta, nemmeno una rielaborazione delle testimonianze rese dagli oggetti presenti nella casa; bensì una trascrizione di ciò che gli oggetti stessi comunicano. Al termine della raccolta si trova il Cubo dimensionale: una poesia cubica in sei facce che vuole descrivere la disposizione d'animo del poeta mentre attraversa gli organi malconci e prossimi alla morte del corpo della dimora. -
La giungla delle anime
Beniamino Gervisi non ha mai conosciuto il padre e ha ammazzato la moglie, per questo è due volte bastardo. Quando un giorno viene trovato il cadavere della bella e dolce Margherita, l'uomo si dichiara subito innocente. Ecco che le indagini hanno inizio: si tratta di un brutale e violento uxoricidio. I sospetti si fanno sempre più forti e nessuno sembra credere alla sua innocenza. Beniamino si ritroverà presto rinchiuso dietro le gelide sbarre di un carcere, un mondo a parte dimenticato e frainteso dalla società, dove sarà costretto per la prima volta non solo a seguire le regole, ma anche a intraprendere un viaggio dentro se stesso che per tutta una vita ha cercato di evitare. -
Nonostante questa primavera
Questo è soprattutto un racconto al femminile. Quello di Celeste che, attraverso i propri ricordi, rivivrà gli anni giovanili fino al matrimonio con un avvocato ingenuo e mediocre. Allo scopo di soddisfare il proprio istinto alla vita, avrebbe voluto osservare il mondo, avvicinando persone diverse, per nutrirsi delle loro emozioni, ritenendo che potesse posarsi solo dove non avrebbe fatto danni e riprendendo il volo prima di bruciarsi le ali. Sarà, però, costretta a prendere coscienza di non essere riuscita nel proprio intento perché a quelle persone aveva arrecato anche tormenti non previsti, divenendone, in ugual misura, anche una vittima. Cosciente che si può essere soli senza essere liberi, ma non si può essere liberi senza essere soli, deciderà di allontanarsi da tutti, dandosi tre mesi di tempo per organizzarsi e questo periodo coinciderà per puro caso con la primavera in arrivo. Quest'addio non sarà un semplice distacco perché comporterà un cambiamento totale e profondo della sua vita. Il romanzo è pure la storia di Palummella. Un'emarginata che considera la solitudine e la povertà nelle quali vive come un prezzo sopportabile in cambio della libertà fino all'incontro con Amedeo, un uomo del nord. A lui tenterà di far conoscere e non solo visitare Napoli, senza rivelare molto del proprio passato. Tra di loro nascerà un rapporto fatto di dialoghi e, altrettanto, di lunghi silenzi che li condurrà dove nessuno dei due avrebbe immaginato di poter arrivare. Alla fine, sarà Amedeo a proporle un cambiamento che potrebbe rappresentare l'inizio di una nuova vita, se solo lei ne avesse il coraggio. Altre donne e uomini entreranno nelle vite di Celeste e Palummella, conservando quella capacità insita nello spirito napoletano d'accontentarsi coscienti che la felicità non la si possiede ma la si può regalare. -
Quarantena Roma
Roma, 2100. Un'ondata di omicidi, nell'arco di una sola notte, accende l'allarme. Poche ore e la città diventa teatro di ripetuti atti di violenza. All'origine di tutto sembra esserci un virus letale sconosciuto, che trasforma gli esseri umani in creature feroci. Le cause del contagio rimangono ignote, mentre il numero delle persone infette aumenta di giorno in giorno raggiungendo rapidamente i livelli di una pandemia mondiale. Un gruppo di ragazzi cerca di sopravvivere rifugiandosi in un'area isolata e appartata della città. Intanto, in una Città del Vaticano blindata e militarizzata, biologi e medici hanno allestito laboratori dove sperano di sintetizzare l'antidoto al virus. Il contagio sembra essere partito proprio dall'interno delle mura vaticane. È lì che si sono registrati i primi casi. Una coincidenza? Cosa lega la pandemia a una scoperta archeologica fatta anni prima sul Monte dei Cocci, nel Rione storico di Testaccio? -
Oltre la nebbia
Attraverso questa raccolta di racconti, l'autore cerca di dare una testimonianza del ""dietro le quinte"""" della prima guerra mondiale. Soffermandosi sugli aspetti legati alla memoria di quegli anni, quali per esempio le lettere o le cartoline che dalle trincee cercavano di portare un po' di speranza a chi da casa attendeva notizie dal fronte, questi racconti hanno per protagonisti soldati, donne, genitori e tutti coloro che hanno vissuto direttamente o indirettamente la guerra. E che anche in seguito, a ostilità conclusa, hanno pagato le conseguenze di ciò che il conflitto ha lasciato dietro sé. Oltre la nebbia racchiude sentimenti, dolori e memorie che le generazioni precedenti hanno provato e sopportato sulla propria pelle, generazioni che si sono dovute confrontare con la miseria, con la fame e con la morte. In ogni racconto, tuttavia, l'autore cela uno spiraglio di luce, un briciolo di speranza che ha permesso a tanti uomini e a tante famiglie di scorgere un raggio di luce oltre la nebbia, oltre la guerra."" -
La vendetta non paga
In un aprile che si apre lentamente alla primavera, Bergamo è scossa dal ritrovamento di un concessionario ucciso con tre colpi di pistola. La moglie incarica Massimo Caliari, il popolare investigatore privato di Bergamo, di indagare sull’omicidio. Ben presto si svela una rete di usura e di omertà nella quale le indagini rischiano di rimanere intrappolate. In un periodo di crisi economica è facile rimanere preda dell’usura e della vergogna che essa implica. Tra l’affascinante segretaria e il timido direttore, il fratello della vittima e i tanti che sono incappati nella trappola del ricatto, chi ha covato tanto odio da progettare la vendetta? La sensibilità e la professionalità di Massimo sono doti necessarie per la soluzione di questo caso, nel quale si avvicendano colpi di scena che lo mettono a dura prova. Infatti, per assicurare protezione e giustizia ai suoi assistiti, Caliari non esita a mettersi in gioco in prima persona in situazioni davvero pericolose per la sua incolumità. Quando ormai il caso è risolto, la sua fama, che ha valicato Bergamo, lo porterà nel paese di Triora, abbarbicato sulle alture che sovrastano la Valle Argentina, in Liguria, per indagare su due omicidi inspiegabili, avvolti dal mistero di un lontano passato di streghe e persecuzioni. Questa nuova esperienza contribuirà a rivelare una nuova dote nascosta di Massimo Caliari, la capacità che gli consente di vedere al di là dell’apparenza della realtà. -
Cottage
Dopo essersi allontanato per gli studi universitari, Luigi Vivarelli ritorna nella sua città natale. Il giovane ora è un professore e non può rifiutare l’occasione di una cattedra di chimica. Non è facile, tuttavia. È costretto ad allontanarsi dalla giovane moglie, che lavora in uno studio di architettura, e a riprendere i contatti con quel che rimane della sua famiglia; la madre, che abbandona marito e figlio nella speranza di incollare i pezzi della sua vita e il padre, che sembra essere rimasto sempre uguale. Questo stato d’animo di sconforto si manifesta nel decadimento del cottage familiare, una casa sul mare, appartenuta al nonno di Luigi, l’ingegner Vivarelli, e a sua moglie, conosciuta a Budapest. Il ritorno al passato si presenta a Luigi come una sorta di ricatto riparatorio che compromette il rapporto con Viola, la giovane moglie, e non solo. -
L' incontro
Unico racconto fantastico fra i ""Racconti Veneziani"""", storia di un soggiorno sempre più inquieto attraverso una Venezia nitida e sfuggente e solo in apparenza pittoresca, la trama dell'""""Incontro"""" ruota intorno all'inesplicabile scomparsa di un piccolo busto settecentesco raffigurante un nobile veneziano sconosciuto. Storia di fantasmi, vampirismo psichico o allucinazione, variazione sul tema del doppio, sfugge in realtà a qualsiasi codice: razionale o sovrannaturale. I fatti semplicemente accadono e, secondo il protagonista, che dopo molti e insoddisfacenti tentativi di spiegazione infine li accoglierà come naturali e necessari, sono realmente accaduti. Lungo le strade e negli interni veneziani, Régnier prepara in maniera magistrale """"l'avvenimento"""", il solo avvenimento che nella vita aristocratica e abitudinaria del protagonista resterà inspiegabile per sempre."" -
Storia minima
Un protagonista senza nome, una città ignota. Un ragazzo, di quelli che oggi si chiamano scoraggiati, alle prese con il terrificante mondo contemporaneo: assenza di lavoro e precarietà amorosa. Angosciato dall'inutilità dei suoi giorni, è preso dal vago proposito di dare forma alla negatività che lo circonda scrivendo un romanzo. Purtroppo per lui, si troverà a fare i conti con il fatto che tutti i modelli introiettati fino a quel momento risultano inadatti. I romanzieri hanno per la maggior parte narrato esistenze coese, avventure epiche, mentre la sua vita è un insieme di episodi sparsi e senza alcuna portata grandiosa, sia pure tragica - è piuttosto ""una pagina di giornale piena di trafiletti l'uno indipendente dall'altro"""" o """"un vortice di sporcizia stradale fatto mulinare dal vento"""". Nel mentre il personaggio si dissipa, in una malsana forma di cupio dissolvi, tra relazioni senza senso di un giorno e folli incontri con gente a cui sceglie di accompagnarsi unicamente per lenire la sua solitudine. Questo fino a quando ritroverà una vecchia amante a cui deciderà, secondo un sistema di valori completamente distorto, di """"salvare la vita"""", riuscendo solo a condurre tutto verso l'estremo tracollo. """"Storia minima"""" è, nelle parole del prefatore, lo scrittore Franz Krauspenhaar, """"un romanzo maturo, non di formazione, ma di coraggiosa accettazione del reale""""."" -
Impressioni
"Muta gioia guardarti/ negli occhi,/ pensiero nascosto/ dietro le ciglia/ e il sonno avanza/ lentamente, spavaldo,/ stravolto dalla paura,/ per doverti dire/ quello che non vuole,/ non esiste nulla/ oltre il misero regalo/ posato nelle tue mani/ silenzioso, morente,/ molto lontano/ nelle vaghe terre/ del tuo domicilio.""""" -
Principio d'induzione
Shani, scienziata di quarant'anni, decide di tornare a vivere a Roma dopo una vita passata a lavorare in giro per il mondo. Questo momento di transizione le farà ripercorrere le esperienze vissute in Germania, America e Spagna; il suo amore per la ricerca; i rapporti con culture differenti, con la musica, le droghe e l'arte che hanno accompagnato la sua crescita personale e civile iniziata a metà degli anni Novanta. Il trasferimento la metterà però anche di fronte a una realtà a lei del tutto estranea: il difficile inserimento nel non meritocratico mondo del lavoro italiano, la vita da precaria sottopagata e infine la triste condizione di disoccupata. A riempire le sue vuote giornate arriverà Bairon, vecchio amore giovanile, nel frattempo diventato un malavitoso recidivo, che le offrirà una vita di facili ricchezze e immeritate conquiste, non senza però correre qualche rischio. Da tutto questo Shani si lascerà travolgere, un po' per ingenuità, un po' per noia, un po' per ribellione e un po' anche per calcolo. Ma a vegliare su di lei ci saranno gli amici di sempre, la famiglia e Lupo, poliziotto senza macchia e senza paura, presenza costante e silenziosa lungo tutto il romanzo, che le tenderà la mano proprio sull'orlo del precipizio. Shani riuscirà ad afferrarla? -
The hype
Quali vicende uniranno una rock band irlandese di fama planetaria, un ragazzo francese e le manovre oscure della CIA? Tra musica, passione e spionaggio, i tre filoni narrativi convergeranno al culmine del romanzo attraverso svolte improvvise e momenti di suspense che rischieranno di cambiare l’ordine geopolitico. -
Rocket 88
La storia ha il rumore meccanico di un vecchio proiettore cinematografico e a New York nel ’63 la pellicola della storia deve ancora mostrare agli spettatori la sua bobina più segreta e maledetta. A Brooklyn un bolide nero modello Oldsmobile Rocket 88 brontola lento nella nebbia che sale dall’East River, accelera di colpo sulla strada vuota e buia, sparisce verso l’Isola dei Morti. -
L' arte di piacere alle donne e alle amabili compagnie
«Chi praticherà i miei insegnamenti sarà la delizia del mondo, cercato, desiderato, e amato da tutti.» -
La politica vista da sotto
Le opportunità offerte dal trionfo della democrazia sui regimi autoritari ed espresse nella Dichiarazione dei diritti umani avrebbero dovuto portare all'affermazione della giustizia o a porre un limite alla disuguaglianza. Queste opportunità non sono mai arrivate a quella parte di umanità per la quale erano state emanate perché la politica non le ha divulgate, considerandole quasi un pericolo per se stessa. Si sono aperti così spazi per un incontrastato dominio degli egoismi individuali dei più potenti. -
Teatro stabile di strada
Un artista di strada ritorna a Napoli dopo dieci anni. Tra brillanti iniziative e oscure premonizioni, diviene uno dei protagonisti della più importante transizione economica della città: da polo industriale a metropoli turistica. E le sue ricerche e azioni sveleranno una cultura antica, capace di perpetuarsi al di là delle contingenze storiche e umane, immersa in una ritualità millenaria. ""Pollicinella nun more mai""""."" -
Karl Marx
"Questo libro fu pubblicato nel 1950. Trovato a vilissimo prezzo su una bancarella, da molti anni occupa un piccolo spazio nella nostra biblioteca personale di frammenti di cultura e storia e più volte ha rivisto la luce. Il privilegio di editare una collana dal nome significativo ci consente di festeggiare il bicentenario della nascita di Karl Marx pubblicandolo ancora una volta, come sempre esplicativo nei contenuti ma meno austero, nell'aspetto, delle passate edizioni.""""" -
Aneddoti 1911-1918
La frenetica, eccentrica vita letteraria e artistica della Parigi d’inizio Novecento, nelle cronache che Guillaume Apollinaire scrisse dall’aprile 1911 al novembre 1918 per il Mercure de France, rivista della prestigiosa casa editrice dove pubblicò i suoi libri. Interprete delle avanguardie – cubismo, futurismo, orfismo, dada – e dell’arte negra, scopritore dell’opera di Sade, innovatore della poesia, in questi suoi ""Aneddoti"""", sempre pervasi di fantasia e di sottile umorismo, passano le maggiori figure delle nuove ricerche. E accanto a loro, personaggi curiosi, bizzarri, irregolari, sognatori, disperati. Lo scenario si sposta poi sul fronte della Grande Guerra a cui Apollinaire partecipò da volontario, rimanendo ferito. L’ultima nota, scritta pochi giorni prima che la “febbre spagnola” lo uccidesse, è un elogio della “divina poesia”."" -
Glinda di Oz
La strada di mattoni gialli che ci ha condotto attraverso i libri di Oz volge ormai al termine, ma prima di salutare i nostri eroi ci prepariamo ad accompagnarli in un'ultima grande avventura... Cosa è accaduto stavolta a Ozma e Dorothy, partite dalla Città di Smeraldo per scongiurare lo scoppio di una guerra? Le due Principesse di Oz sono rimaste prigioniere su un'isola inaccessibile, sommersa in fondo a un lago! Lo Spaventapasseri, il Leone Codardo e il Boscaiolo di Latta stanno già accorrendo in loro soccorso, pronti a sfidare ogni ostacolo con l'aiuto del Mago e di altre nostre vecchie conoscenze. Ma la vera salvezza può venire solo da tre maestose Incantatrici, che un crudele sortilegio ha tramutato in pesci, privandole dei loro poteri. Tra cervelli in scatola, gorilla parlanti e sottomarini stregati, scopriremo che il coraggio e l'ingegno valgono a volte più della magia... persino quella di Glinda di Oz! Età di elttura: da 8 anni. -
Tre romanzi viennesi: La legge del più forte-Senza freni-La via senza gioia
Con questi tre romanzi, qui riuniti in un unico volume, Hugo Bettauer, giornalista e scrittore laico e liberale, apre una finestra narrativa sulla multiforme realtà viennese degli anni ’20, facendocene comprendere gli straordinari contrasti, tra profonda miseria materiale e spirituale e immensa ricchezza, generati da una guerra che annientò milioni di esseri umani in forme e modi mai prima sperimentati. Animato da uno spirito “positivo” e aperto alle istanze delle nuove generazioni dei Roaring Twenties, Bettauer descrive, analizza e spesso commenta la vita degli abitanti dell’ex capitale imperiale, cogliendone con grande acutezza il dramma presente e in più occasioni, profeticamente, le tragiche prospettive future. “La legge del più forte” (1920). A dominare la trama e l’agire di tutti i personaggi è la legge dell’homo homini lupus, che devasta le vecchie regole del “Mondo di ieri”. Pur essendo un romanzo intrinsecamente viennese, un’intera sua sezione è dedicata a tracciare consistenti scorci di vita americana e di New York in particolare, che l’autore aveva conosciuto personalmente e di cui, evidentemente, serbava un ricordo nitido e significativo, anche se non sempre lusinghiero. A differenza della successiva produzione bettaueriana, qui le vicende dei protagonisti sembrano assumere maggior rilievo rispetto alla critica della società e dei suoi disvalori, cui sarà invece dato ampio spazio nelle opere successive. “Senza freni” (1920) conobbe un notevole successo, come del resto il precedente; tanto che, ancora quattro anni dopo, fu ripreso e pubblicato a puntate su un nuovo giornale viennese, ""Das Tribunal. Internationale Justiz-und Kriminal Zeitung"""", stavolta con il titolo “Der Mann, der leben wollte!”, “L’uomo che voleva vivere!”. Vi si ritrovano alcuni elementi tipici della morale bettaueriana, che qui si riassume in un paradosso: “a essere colpevole è la vittima, non il carnefice”. Al centro della riflessione si colloca non già l’abiezione dell’atto delittuoso, ma il fatto che la vittima merita la morte. La criminalità viene presentata come una mera, possibile soluzione dei conflitti. Una posizione questa che risente con tutta evidenza delle spaventose devastazioni morali, oltre che materiali, prodotte dalla guerra. Per tragica ironia, anche l’assassino di Bettauer, Otto Rothstock, uscì, se non del tutto assolto, comunque sostanzialmente indenne dal procedimento giudiziario, proprio in forza del principio che a essere colpevole era in realtà la sua vittima. Anche “La via senza gioia” (1923-24) fu subito un grande successo. Alla fine del 1924 le copie vendute erano già oltre 30.000. L’apice della popolarità lo raggiunse però l’anno seguente, quando il celebre regista G. W. Pabst ne girò una versione cinematografica, nella quale una giovanissima Greta Garbo interpretò il suo primo ruolo da protagonista nei panni di Grete Rumfort. Il complicato intreccio degli eventi tesse una narrazione che sa come tener sempre viva l’attenzione del lettore, ma il tratto caratteristico della vicenda, che sotto questo aspetto si distacca dal classico romanzo di appendice, è la sua dimensione corale, propiziata dalla centralità che assume la Melchiorgasse, un micromondo urbano, “una piccola città a se stante, un quartiere fatto di miseria e degrado sociale” (G. Murray Hall, """"Der Fall Bettauer"""", 1978,...