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Scialpinismo sulle Orobie. Atrraversare. Itinerari e storie. 6 traversate e 66 itinerari ad anello tra Bergamo, Lecco, Sondrio e Brescia
Il filo conduttore di questa pubblicazione è lo sci di tra-versata, dalle escursioni in giornata ai grandi raid. La guida offre una proposta articolata e varia che non conosce confini geografici e amministrativi. Le Orobie bergamasche e quelle valtellinesi fanno la parte del leone senza dimenticare la porzione bresciana e quella lecchese. La guida vi accompagnerà alla scoperta delle Alpi Orobie propriamente dette, sino alle sue vette più alte e ai 3050 metri del Pizzo Coca, così come delle Prealpi Bergamasche con i massici dolomitici delle Grigne, dell'Arera, della Presolana sino alla Concarena. Sarà un viaggio avventuroso in una geografia complessa, incastonata tra la Valtellina e la pianura, tra il lago di Como e la Val Camonica. Nonostante si tratti di un ambiente ideale per i raid scialpinistici, sono solamente sei le traversate integrali, effettuate lungo tracciati diversi, dal 1971 al 2019. Intere aree sono ancora oggi poco frequentate dagli scialpinisti, la cui numerosa presenza si concentra sui percorsi classici e con uscite in giornata. L'obbiettivo dichiarato è quello di stimolare la frequentazione e l'esplorazione delle Orobie nella stagione invernale, con particolare attenzione alle cime, ai versanti e alle vallate meno noti. Immergersi per più giorni nelle Orobie selvagge seguendo i ritmi della natura, godendo a fondo dell'inaspettata bellezza che può offrire una notte passata tra i monti innevati. -
Toscana e Isola d'Elba. 91 falesie dalle Alpi Apuane all'Argentario
Arrampicare in Toscana coinvolge, come nessun altro luogo, tutti i sensi. Camaiorese, Sant'Anna di Stazzema sulle Apuane, Garfagnana, Isola d'Elba, Porto Ercole nell'Argentario e molto altro: magnifici scorci panoramici su valli incantate, torri rocciose con vie per tutti i gusti, vestigia storiche, itinerari gastronomici e poi un'isola in mezzo a uno splendido mare dove il connubio tra arrampicata e relax mette d'accordo tutti. In questa nuova edizione, l'autore ha integrato e completato il materiale già presente, oltre ad aggiungere nuovi settori che vanno sempre più a completare quello che è il patrimonio arrampicatorio toscano. Una ricca documentazione fotografica rende la guida uno strumento importante per la conoscenza e la promozione anche in chiave turistica di questa terra. -
Toscana e Isola d'Elba. 91 falesie dalle Alpi Apuane all'Argentario. Ediz. tedesca
Arrampicare in Toscana coinvolge, come nessun altro luogo, tutti i sensi. Camaiorese, Sant'Anna di Stazzema sulle Apuane, Garfagnana, Isola d'Elba, Porto Ercole nell'Argentario e molto altro: magnifici scorci panoramici su valli incantate, torri rocciose con vie per tutti i gusti, vestigia storiche, itinerari gastronomici e poi un'isola in mezzo a uno splendido mare dove il connubio tra arrampicata e relax mette d'accordo tutti. In questa nuova edizione, l'autore ha integrato e completato il materiale già presente, oltre ad aggiungere nuovi settori che vanno sempre più a completare quello che è il patrimonio arrampicatorio toscano. Una ricca documentazione fotografica rende la guida uno strumento importante per la conoscenza e la promozione anche in chiave turistica di questa splendida terra. -
Toscana e Isola d'Elba. 91 falesie dalle Alpi Apuane all'Argentario. Ediz. inglese
Arrampicare in Toscana coinvolge, come nessun altro luogo, tutti i sensi. Camaiorese, Sant'Anna di Stazzema sulle Apuane, Garfagnana, Isola d'Elba, Porto Ercole nell'Argentario e molto altro: magnifici scorci panoramici su valli incantate, torri rocciose con vie per tutti i gusti, vestigia storiche, itinerari gastronomici e poi un'isola in mezzo a uno splendido mare dove il connubio tra arrampicata e relax mette d'accordo tutti. In questa nuova edizione, l'autore ha integrato e completato il materiale già presente, oltre ad aggiungere nuovi settori che vanno sempre più a completare quello che è il patrimonio arrampicatorio toscano. Una ricca documentazione fotografica rende la guida uno strumento importante per la conoscenza e la promozione anche in chiave turistica di questa splendida terra. -
La via
Nejc Zaplotnik, pur essendo un grande alpinista, all'epoca paragonato a Reinhold Messner stesso, è soprattutto un artista e un uomo con tutti i suoi dubbi, sbalzi d'umore e contraddizioni. Ma è pure un essere indipendente con una personalità prorompente e una gran sete di sapere. La forza trainante de La Via sono le riflessioni, i pensieri e gli adagi sempre attuali e profondamente ancorati nella quotidianità, anche se esternati in un contesto fuori dal comune, che formano con l'affascinante e spietato ambito esterno una combinazione di grande efficacia. -
La via del Tarci. Tarcisio Fazzini, genio del granito
Adattandosi al mutare dei tempi l'alpinismo si è sempre più avvalso dei moderni mezzi di comunicazione per dare risalto a imprese grandi e piccole. In alcuni casi l'enfasi e la spettacolarizzazione con cui sono state presentate hanno superato di gran lunga il loro valore storico e sportivo, tanto che a volte è nettamente percepibile una sorta di dicotomia. Da un lato ci sono le ascensioni di grande valore tecnico ed esplorativo magari compiute su montagne sconosciute e dall'altro quelle che acquisiscono importanza anche per la bravura comunicativa dei protagonisti e per la facile presa che certe caratteristiche hanno sul grande pubblico. Da questo punto di vista, salire un 8000 anche solo per la via normale è senza dubbio più efficace che riuscire in una straordinaria e difficile ascensione su un 6000. Moltissimi sono gli scalatori che ogni anno compiono più o meno in sordina imprese di grande valore e il più delle volte le loro gesta restano purtroppo confinate nell'ambito degli addetti ai lavori, favorendo nel grande pubblico una falsa percezione dell'Alpinismo. Fra questi scalatori silenti la figura di Tarcisio Fazzini emerge in tutta la sua semplice e quindi straordinaria efficacia. In una decina d'anni Tarcisio e compagni hanno mostrato che fantasia e azione possono portare a risultati incredibili anche su pareti poste a pochi chilometri da casa, senza partire per mete lontane. Purtroppo la Via del Tarci si è conclusa troppo presto, ma il suo segno deve rimanere e questo libro, oltre che un affettuoso omaggio da parte dei suoi familiari, vuole essere il testimone di uno stile alpinistico forse inarrivabile, ma sicuramente da perseguire in ogni caso. -
Quelli del Pordoi
Fine degli anni '60 del XX° secolo: Almo Giambisi e sua moglie Mariangela Bruneri assumono la conduzione dell'Hotel Col di Lana, costruito sul valico del Pordoi dal mitico alpinista e guida alpina Tita Piaz, nonno di Mariangela. In breve tempo l'albergo diventa il punto di riferimento per l'intero alpinismo dolomitico e fino all'inizio degli anni '80, l'Hotel Col di Lana assurge a sinonimo di Campo Base per chi frequenta questo settore delle Alpi: è qui che vengono decise nuove salite e nuove spedizioni e qui che alpinisti di diverse generazioni e nazioni fanno la conoscenza reciproca ed è qui che nascono e crescono amicizie destinate a durare anche dopo la morte. -
Reinhard Karl. Senza compromessi
Reinhard Karl ci offre l'istantanea della sua vita di alpinista. Morto nel 1982 sotto una valanga sul Cho Oyu, Karl era un uomo delle montagne, un pensatore verticale, fotografo e scrittore tanto quanto alpinsta. Comincia a scalare in fuga dalla routine della sua vita di meccanico, attratto dal fascino respirato tra le pagine dei libri; la bellezza del mondo verticale conduce in tutti i luoghi il cui solo nome evoca una cascata di personaggi e di storie: Yosemite, Himalaya, Karakorum, Patagonia. Da questo libro emerge la sua determinazione incrollabile, la capacità di lottare per una cima accanto alla netta consapevolezza delle forze in campo e un'acuta riflessione sul senso della sconfitta e della rinuncia. -
Dolomiti giorni verticali
Tutte le storie hanno un inizio e una fine, dei protagonisti, uno sfondo. Questo libro ne racconta una che si dipana per un secolo e mezzo, dagli ultimi giorni dell'estate 1857 alla primavera del 2007. Basta uno sguardo ai protagonisti del primo e dell'ultimo capitolo per scoprire quanto gli anni del Risorgimento e della rivoluzione industriale siano lontani da quelli della globalizzazione e di Internet. L'evoluzione della tecnologia, dai mezzi di comunicazione ai veicoli, ha trasformato la cultura, il modo di pensare, ogni sfaccettatura della vita. Tra l'avventura del 1857 di John Ball sul Pelmo e quella di Hansjörg Auer in free solo sul Pesce un secolo e mezzo più tardi, questo libro racconta decine di altre grandi giornate in montagna, nel mondo verticale dei Monti Pallidi. I protagonisti sono molto diversi tra loro come provenienza, ceto e cultura, ma dagli anni del terzo a quelli del nono e del decimo grado, la motivazione è rimasta sempre la stessa. ""Because it's there"""", """"perché è lì"""", come ha spiegato con straordinaria efficacia George Leigh Mallory prima di partire per l'Everest dove avrebbe perso la vita. Che si tratti di un Ottomila vergine, di una linea ancora da aprire in parete, di un tiro di corda o di un singolo passaggio ancora da liberare la sfida è rimasta sempre la stessa."" -
Il contrario del sole
Dopo un'incessante produzione di libri geografici con testi e fotografie, Carlos Solito regala una narrativa dedicata alla sua più grande passione: le grotte, caverne e abissi. Storie di speleologia di un quindicennio raccolte qua e là tra alcuni massicci calcarei d'Italia con fuori rotta dentro alcune montagne estere. Il contrario del sole è un viaggio nella speleologia e soprattutto tra chi la fa. Questo non è un libro che propone epiche esplorazioni abissali e nozioni tecniche ma, proprio come una salita lungo un pozzo, suda le emozioni che solo l'esperienza sotterranea riesce a dare in luoghi che, come recita il titolo dell'opera, sono l'esatto contrario del mondo esterno: colmi di buio pesto. Gli ingredienti di queste pagine sono ritratti di scoperte, notti eterne in compagnia della fiamma ad acetilene, amicizie e, soprattutto, gioie e paure. L'autore, trentenne, è nato a Grottaglie (Taranto). Spinto dalla passione per il viaggio, la fotografia e la scrittura, realizza reportage e servizi fotogiornalistici in tutto il mondo prediligendo le tematiche antropiche e paesaggistiche. Pratica speleologia e sport outdoor. Preferendo la libertà del freelance, numerose sono le riviste italiane ed estere con le quali collabora. Quando non viaggia e non esplora, vive tra l'Irpinia e il Salento. -
Canyoning nella Alpi Occidentali. 69 itinerari in Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria
Questo libro è rivolto a un pubblico eterogeneo, tra le schede ci sono fiumi di difficoltà assai variabili: si va dal percorso ludico a quello decisamente impegnativo. Valle d'Aosta, Piemonte e Liguria, l'immenso palcoscenico che questo lavoro propone copre un'area di 16.000 kmq, decine di valli e centinaia di vallette laterali. Innumerevoli corsi d'acqua che hanno inciso attraverso la roccia la loro storia millenaria modellando opere bellissime. Sculture di pietra e acqua, dove il vento, le variazioni climatiche e il tempo sono gli elementi hanno lasciato il proprio tratto. Una scena incantevole formatasi in lunghissime ere entro la quale muoversi col rispetto di chi è un battito di ciglia, anzi di 75 milioni di battiti di ciglia: l'arco della nostra vita. Questa guida è il frutto di diversi anni di gestazione, di controlli, di decine di uscite dedicate unicamente allo scopo di documentare al meglio le discese. Ogni discesa è un'avventura a sé: di anno in anno i fiumi cambiano, gli ancoraggi e gli stratagemmi artificiali che mettiamo in campo per spingerci dove non ci sarebbe possibile farlo senza, subiscono il deterioramento dovuto all'esposizione alle intemperie inoltre eventi alluvionali e frane modificano profondamente la morfologia dei fiumi, bisogna sempre tenerlo presente. -
La sottile linea bianca
Nel 1997, Andy Cave ritorna dall'Himalaya dopo aver scalato la stupenda parete Nord del Changabang, ma senza il suo amico e compagno di cordata, scomparso durante l'ascesa. Traumatizzato dalla tremenda disavventura, rimette in discussione il suo rapporto con le montagne, che fino a quel momento ha dato un'impronta decisiva alla sua vita. Troverà ancora il coraggio di intraprendere sfide del genere? Ne avrà ancora la volontà? ""La sottile linea bianca"""" racconta il suo viaggio alla ricerca di una risposta ma è anche un viaggio nella psiche di un alpinista estremo che si avventura in ambienti selvaggi. La narrazione avvincente di Cave ci porta in Patagonia, Norvegia e Alaska, affrontando le sfide più severe dell'alpinismo moderno e permettendoci di accostarci alla bellezza essenziale di quei paesaggi e ai coloriti personaggi che li popolano - avventurieri di ieri e di oggi e pionieri dell'aeronautica. Cave trasmette in maniera vivida le gioie e le sofferenze dell'alpinismo, portando il racconto a un finale drammatico che evidenzia la fragilità delle nostre convinzioni più profondamente radicate."" -
Tomaz Humar. Prigioniero del ghiaccio
Nell'agosto del 2005 Tomaz Humar rimane intrappolato su una stretta cengia a 5900 metri di quota, durante l'apertura in solitaria di una nuova via al centro della più grande parete al mondo: l'imponente versante Rupal del Nanga Parbat (8126 m). Trascorsi sei giorni, l'alpinista sloveno si ritrova senza cibo, col carburante agli sgoccioli e sotto il costante tiro delle valanghe. In una brevissima finestra di bel tempo, tre elicotteri si alzano in volo nel tentativo di strapparlo alla furia mortale della parete. Il tutto sotto gli occhi attenti e curiosi di milioni di spettatori di tutto il mondo, attratti da quella vicenda per l'audacia della salita, la notorietà dell'alpinista, il rischio elevatissimo di quell'operazione di soccorso, e aggiornati dai bollettini che il campo base pubblica ora dopo ora sul sito web di Humar. -
Yuji the climber
Yuji Hirayama, uno dei più forti e interessanti climber della storia dell'alpinismo, sognava di salire l'Everest, ma invece che sul tetto del mondo si ritrovò sul gradino più alto del podio della Coppa del Mondo di arrampicata sportiva. Ma essere al top nelle competizione non gli bastava e così eccolo accettare la sfida che l'ha reso celebre. Il tentativo di salire a vista la Salathé Wall sul Capitan in Yosemite, lo fece conoscere in tutto il mondo, anche al di fuori dei circuiti più specializzati e lo fece diventare un'icona dell'arrampicata degli anni novanta. Il suo percorso di ricerca sulle vie lunghe estreme però non si fermò, camminando parallelamente a quello delle competizioni su sintetico fino al suo ritiro dalle gare. Poi furono solo big wall: il Nose in nove ore, la Salathé, questa volta in libera e in giornata, Free Rider, fino al tentativo su El Nino in libera e a vista, coronamento della sua carriera. -
Giorni della grande pietra
Una delle montagne più belle e più amate d'Italia si alza molto più a sud delle Alpi, nel cuore dell'Appennino e dell'Abruzzo. Magnifiche pareti calcaree, canaloni innevati, cascate di ghiaccio fanno del Gran Sasso, d'estate e d'inverno, uno straordinario terreno di gioco per gli alpinisti. Questo libro, scritto da uno dei migliori conoscitori del massiccio, racconta le speranze, le avventure, le vittorie, le tragedie vissute da generazioni di alpinisti sulle pareti del Corno Grande, del Corno Piccolo, del Pizzo d'Intermèsoli, del Monte Camicia e delle altre vette della ""Grande Pietra"""". Una storia che inizia nel 1573, quando Francesco de Marchi sale per la prima volta al """"Corno Monte"""", e raggiunge gli exploit su roccia e ghiaccio compiuti dai migliori alpinisti romani, abruzzesi e marchigiani di oggi. Una storia nella quale ai """"padroni di casa"""" - gli Aquilotti degli anni Trenta, i Sucaini romani del dopoguerra, e poi Gigi Mario, Pierluigi Bini, Giampiero Di Federico, Paolo Caruso e Tiziano Cantalamessa - si sono spesso affiancati uomini arrivati da lontano, come Douglas Freshfield, Giusto Gervasutti e Fosco Maraini."" -
Psychovertical
Come mai uno come Andy Kirkpatrick è diventato un alpinista? Ragazzo con problemi di dislessia, adolescenza travagliata, una moglie e una figlia alle spalle che gli ricordano le sue responsabilità alle quali invece vuole sfuggire, ossessionato dall'idea di scalare e che l'alpinismo con la A maiuscola sia solo quello invernale, Andy sembra avere una predisposizione innata per cacciarsi in pericoli assurdi che coinvolgono direttamente anche il lettore. Andy non si vergogna mai della paura e dei dubbi che sembrano accompagnare come un'ombra ogni sua mossa, mentre gli obiettivi fisicamente e psicologicamente scoraggianti che si impone, rischiano costantemente di soffocarlo. Ma sono la sua vitalità e il suo entusiasmo trascinante per l'arrampicata e per i luoghi totalmente inaccessibili, fino all'estrema scommessa, a rendere così avvincente la lettura. Un'escalation spaventosa ma raccontata brillantemente e con un asciutto umorismo ""very British"""" fino al coronamento di un progetto ambizioso: l'ascensione in solitaria della Reticent Wall su El Capitain in Yosemite."" -
Snowalp in Trentino Alto Adige. 60 itinerari di snowboard e scialpinismo
Snowboard-Alpinismo: una terminologia ancora poco usata che viene spesso confusa con le parole Freeride e Backcountry. Con questo manuale/guida, il primo in Italia a trattare dal punto di vista tecnico e teorico questo argomento in modo approfondito, l'autore vuole fare chiarezza su questa disciplina invernale che a tutti gli effetti proietta il mondo dello snowboard all'interno di una dimensione alpinistica. -
Quei pazzi del Verdon
In questo libro, che è un po' anche la storia di una banda di amici, Bernard Vaucher racconta, attraverso i suoi ricordi personali e le testimonianze dei protagonisti, l'epopea di uno dei luoghi simbolo dell'arrampicata moderna: dalle prime esplorazioni avvenute durante gli anni sessanta fino alla comparsa dei mutanti dell'arrampicata sportiva: Fawcett, Berhault, Moffatt, Edlinger... Ma c'è qualcosa di più... e proprio questo rende la cosa interessante. Perché questo sito e questa ""banda di illuminati"""" alla fin fine hanno contribuito in modo stupefacente e imprevisto alla trasformazione dell'arrampicata mondiale."" -
L' arte del ghiaccio. Tecniche, materiali, storie dell'arrampicata su ghiaccio
Questo libro illustra l'arrampicata su ghiaccio dalle ascensioni alpinistiche fino alla pratica del dry-tooling affrontando gli aspetti storici, tecnici oltre ai materiali adatti per la pratica. Viene presentato un metodo, Check & Go, per facilitare la valutazione dei rischi e dei pericoli. Un approccio pedagogico, per esperti e principianti, per rispondere alle loro domande e per fornire un inquadramento tecnico dell'attività. Con testimonianze scritte dai più forti alpinisti internazionali: Walter Cecchinel, Lüdger Simond, Bruno Sourzac, Will Gadd, François Marsigny, Pavel Shabalin, Tim Emmett, Mark Twight, Ueli Steck, Fred Degoulet, Christophe Moulin, Jérôme Blanc-Gras. Prefazione di Jeff Lowe. -
Varese e canton Ticino. Falesie. Ediz. italiana e tedesca
In questa terza edizione, dedicata solo alle falesie, l'autore della precedente, Davide Mazzucchelli, è stato affiancato da Matteo Della Bordella, grande conoscitore delle rocce elvetiche e già autore del libro ""Arrampicare in Svizzera"""" che presenta centinaia di vie multi-pitch nei cantoni centrali. La guida, ampliata e aggiornata, propone un'ampia scelta di strutture attrezzate in una zona, quella del territorio Ticinese, che offre ottime falesie, interessanti non solo per la bellezza della roccia e per la varietà dell'arrampicata, ma anche per il clima mite che le caratterizza e che le rende apprezzate anche dai climber delle vicine regioni a Nord delle Alpi. Un esauriente capitolo con le falesie della provincia di Varese completa l'opera che offre anche alcune schede su personaggi o storie significative dell'arrampicata in questi territori.""