Sfoglia il Catalogo feltrinelli044
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9381-9400 di 10000 Articoli:
-
Il Supramonte di Baunèi e il Selvaggio blu
La fascia costiera del Supramonte di Baunei è un'area aspra e selvaggia dove la natura è ancora padrona incotrastata del territorio. Non esistono fonti naturali di approvigionamento di acqua dolce, i sentieri che descriveremo sono quasi totalmente privi di segnaletica, ripercorrono antichi camminamenti pastorali e le mulattiere che i carbonai utilizzavano per trasportare il carbone verso i pochi approdi sulla costa. I CINQUE lunghi trekking descritti, che attraversano il territorio tra Santa Maria Navarrese e Cala Luna, hanno caratteri diversi: dal ""semplice"""" cammino di più giorni con pernotto in strutture organizzate, al percorso impegnativo che per sei giorni non lascia spazio ad improvvisazioni: vie ferrate, arrampicata, cengie esposte, sentieri impervi e avvolti dalla vegetazione, attraversamento di grotte che lasceranno un ricordo indelebile. Verranno affrontati tutti gli aspetti della sicurezza, guidando il lettore nell'organizzazione della sua avventura. Descriveremo dettagliatamente i punti di bivacco, le vie di fuga, le cale per la consegna dei rifornimenti , e i ricoveri di emergenza che si possono incontrare durante il percorso, i punti sui sentieri dove la copertura telefonica è migliore. Indicheremo con precisione le zone critiche, i tratti di arrampicata in progressione alpinistica e le numerose calate in corda doppi che non mancano nei trekking più impegnativi. Ogni tappa per ciascun trekking sarà presentata evidenziando: quota minima e massima, il dislivello sia positivo sia negativo, il terreno di gioco e la conformazione del terreno che varia dal sentiero facilmente individuabile ai famosi """"Campi Solcati"""" di Baunei. Completeranno l'opera i tracciati GPX per aiutare nei momenti di difficoltà che vorrà avventurarsi nei trekking tra i più belli e impegnativi d'Europa. Luigi Tassi Classe 1966 inizia a fotografare molto presto sviluppando in casa i suoi lavori in bianco e nero. Con gli anni la passione non è diminuita diventando nel tempo un lavoro a tempo pieno che coniuga con l'amore per la montagna frequentata da sempre. Ha esperienze di alpinismo e arrampicata ma è il trekking la sua grande passione; profondo conoscitore del Gran Sasso e delle valli selvagge che lo circondano da anni è la sua seconda casa. In questo primo volume della Guida ci conduce sui sentieri del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga nel Distretto delle Alte Cime con una particolare attenzione alla descrizione degli itinerari evidenziando di volta in volta i punti panoramici e i migliori spot per la fotografia."" -
Climbers 2018 . Album figurine
La prima raccolta di figurine dedicata a celebrare i campioni che ogni giorno ricercano l’impossibile, spingendo sempre più in alto il proprio limite e realizzando con le loro imprese quello che per molti rimarrà solo un sogno, o un incubo.rnrnSpaziando tra le diverse forme che questa disciplina ha affinato negli anni, CLIMBERS#01 presenta non solo i volti degli interpreti di grandi salite su boulder, falesia e multipitch, ma anche i luoghi mitici dove campioni e appassionati della grande difficoltà si avventurano regalandoci grandi emozioni.rnrnOgni giorno web e social annunciano imprese di altissimo livello che ormai tantissimi pro climber realizzano in tutto il mondo e, volenti o nolenti, a ogni nuova FA o ripetizione che sia, l’occhio cade sul grado. Anche noi nella selezione dei potenziali atleti da inserire abbiamo dovuto inevitabilmente utilizzare questo metro, con la dovuta flessibilità che permette a volte di celebrare di più l’impresa che il numero. -
Il Supramonte di Baunèi e il Selvaggio blu. Ediz. inglese
La fascia costiera del Supramonte di Baunei è un'area aspra e selvaggia dove la natura è ancora padrona incotrastata del territorio. Non esistono fonti naturali di approvigionamento di acqua dolce, i sentieri che descriveremo sono quasi totalmente privi di segnaletica, ripercorrono antichi camminamenti pastorali e le mulattiere che i carbonai utilizzavano per trasportare il carbone verso i pochi approdi sulla costa. I CINQUE lunghi trekking descritti, che attraversano il territorio tra Santa Maria Navarrese e Cala Luna, hanno caratteri diversi: dal ""semplice"""" cammino di più giorni con pernotto in strutture organizzate, al percorso impegnativo che per sei giorni non lascia spazio ad improvvisazioni: vie ferrate, arrampicata, cengie esposte, sentieri impervi e avvolti dalla vegetazione, attraversamento di grotte che lasceranno un ricordo indelebile. Verranno affrontati tutti gli aspetti della sicurezza, guidando il lettore nell'organizzazione della sua avventura. Descriveremo dettagliatamente i punti di bivacco, le vie di fuga, le cale per la consegna dei rifornimenti , e i ricoveri di emergenza che si possono incontrare durante il percorso, i punti sui sentieri dove la copertura telefonica è migliore. Indicheremo con precisione le zone critiche, i tratti di arrampicata in progressione alpinistica e le numerose calate in corda doppi che non mancano nei trekking più impegnativi. Ogni tappa per ciascun trekking sarà presentata evidenziando: quota minima e massima, il dislivello sia positivo sia negativo, il terreno di gioco e la conformazione del terreno che varia dal sentiero facilmente individuabile ai famosi """"Campi Solcati"""" di Baunei. Completeranno l'opera i tracciati GPX per aiutare nei momenti di difficoltà che vorrà avventurarsi nei trekking tra i più belli e impegnativi d'Europa. Luigi Tassi Classe 1966 inizia a fotografare molto presto sviluppando in casa i suoi lavori in bianco e nero. Con gli anni la passione non è diminuita diventando nel tempo un lavoro a tempo pieno che coniuga con l'amore per la montagna frequentata da sempre. Ha esperienze di alpinismo e arrampicata ma è il trekking la sua grande passione; profondo conoscitore del Gran Sasso e delle valli selvagge che lo circondano da anni è la sua seconda casa. In questo primo volume della Guida ci conduce sui sentieri del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga nel Distretto delle Alte Cime con una particolare attenzione alla descrizione degli itinerari evidenziando di volta in volta i punti panoramici e i migliori spot per la fotografia."" -
Molise rock. Da Frosolone alla Rocca di Oratino. Vie sportive, trad e multipitch
"Il Molise non esiste"""", un motto che ha iniziato a circolare in internet qualche tempo fa, ha portato un po' di visibilità a questa piccola regione, tagliata fuori dalle maggiori arterie di comunicazione, e che grazie a questo suo isolamento è ancora tutta da scoprire. Il suo fascino maggiore è proprio in questo isolamento, che ha permesso di mantenere le tradizionali attività lavorative ed artigianali dell'uomo in stretto contatto con un territorio fatto per due terzi di colline e montagne. Sono questi i segreti che hanno attirato i primi arrampicatori romani fin dagli anni 80' verso la bellezza e l'imponenza dei blocchi calcarei della falesia di Morgia Quadra a Frosolone: questa resta la falesia più conosciuta, rinomata ed apprezzata della regione e del centro-sud. Accanto a questo punto di riferimento sono nati, negli anni, tanti altri siti di scalata un po' in tutta la regione. Questa non è una guida di tutte le falesie della regione, bensì una selezione di queste. Selezione dettata dalla bellezza dei siti, dal loro valore storico, ambientale e di legame con il territorio circostante, dalla loro accessibilità; nonché della volontà dei chiodatori (nel caso la falesia sia stata realizzata principalmente da una sola persona) di rendere pubblico il proprio lavoro." -
Verona rock. Falesie Arrampicata sportiva tra Lago di Garda, Monte Baldo, Val d'Adige, Valpolicella, Valpantena e Lessinia
Verona Rock nasce dall'eredità della guida Monte Baldo Rock. Spinti dal desiderio di realizzare quanto i precedenti autori avevano invano tentato, Giovanni Avesani, Massimo Bursi, Fabio De Marchi, Claudio Migliorini, Diego Perotti, Giuseppe Vidali e Nicola Zorzi hanno beneficiato del contributo attivo e partecipe di molti chiodatori e arrampicatori veronesi, una sinergia che ha finalmente reso possibile la prima guida di arrampicata sportiva comprendente tutta la provincia scaligera. -
Verona rock. Klettergärten zwischen Gardasee, Monte Baldo, Etschtal, Valpolicella, Valpantena und Monti Lessini
Verona Rock nasce dall'eredità della guida Monte Baldo Rock. Spinti dal desiderio di realizzare quanto i precedenti autori avevano invano tentato, Giovanni Avesani, Massimo Bursi, Fabio De Marchi, Claudio Migliorini, Diego Perotti, Giuseppe Vidali e Nicola Zorzi hanno beneficiato del contributo attivo e partecipe di molti chiodatori e arrampicatori veronesi, una sinergia che ha finalmente reso possibile la prima guida di arrampicata sportiva comprendente tutta la provincia scaligera. -
Aemilia. Falesie, vie e blocchi in provincia di Piacenza
Tutto quello che si può scalare nelle magnifiche valli dell'appennino piacentino, dove la roccia è intimamente legata alla cultura locale, all'arte e all'enogastronomia. Questo senza dimenticare di raccontare la storia e i personaggi che hanno contribuito all'esplorazione e valorizzazione alpinistica di questo bellissimo territorio. -
Bloccami! L'arte di disarrampicare
“Bloccami!”, l’urlo di battaglia del climber che si appende, è il titolo di questo libro. Perché tutti sappiamo cosa significhi gridarlo euforici sotto la sosta, ma purtroppo tante, troppe volte l’abbiamo strillato molti metri più in basso, con l’avambraccio pulsante e un occhio rivolto allo spit successivo.rnrnIl sottotitolo, L’arte di disarrampicare, vuole essere un omaggio all’illustre Caruso (sperando che non si offenda), ma in verità del manuale c’è ben poco e chi cerca formule risolutive, la ricetta dell’8a, potrebbe rimanere spiazzato. Il libro prende le mosse con ironia dalla comune follia del climber medio (in primis quella dell’autrice), dalle sue manie, stranezze e ossessioni.rnrnBloccami! è un’esplorazione attenta del mondo della falesia e delle sue bizzarre dinamiche, condotta da un’arrampicatrice, non una top climber, per gli arrampicatori, anche loro poco top, e ruota intorno alla domanda che a tutti è capitato di farsi almeno una volta: “chi me lo fa fare? Non era meglio starsene a casa?”. E si risponde pure: no! -
Confessioni di un serial climber. Nuova ediz.
Profondamente introspettivo, ma anche arrogante, grandioso, estremista, questo libro ha diviso la letteratura di montagna americana, dissacrando convenzioni, racconti e situazioni. Vincitore al Mountain Book Festival di Banff nel 2001, ha aperto lo sguardo su una concezione dell’alpinismo e della vita che nessuno aveva mai osato esprimere.rnDal Monte Bianco all’Himalaya, dal Canada al Pamir, l’alpinismo estremo è stata la risposta di Twight alla “stupidità e alla mediocrità” e, nello stesso tempo, perfino un modo per sfuggire al suicidio.rnrnCinismo, ossessioni, corse, sono accompagnati dai testi di canzoni punk che Twight ascolta durante le proprie scalate, in cui valanghe, morti di amici, soccorsi epici non sono mai ragioni di fuga. -
Tra vento e vertigine
Con il suo racconto Steph ci coinvolge nell’intima ricerca di un precario equilibrio tra la voglia di indipendenza, il bisogno di stabilità, la bruciante ambizione e la fragilità dei sentimenti, affrontando temi universali come amore, amicizia e crescita personale.rnSteph Davis è una donna che rischia, segue il proprio istinto, prende decisioni senza pensarci troppo e senza mai voltarsi indietro. Poco dopo aver messo l’imbrago per la prima volta, abbandona tutto, una rispettabile carriera universitaria e un potenziale futuro come pianista, per dedicarsi anima e corpo all’arrampicata libera, vivendo nella vecchia auto familiare presa a prestito dalla nonna insieme a Fletcher, l’inseparabile compagna a quattro zampe.rnÈ stata la prima donna a salire in libera la maestosa Salathè Wall su El Capitan nella Yosemite Valley e la prima donna a raggiungere la cima della Torre Egger. Oggi Steph è una delle scalatrici più complete al mondo con numerose prime ascensioni, oltre che in Patagonia, anche in Pakistan, sull’Isola di Baffin e in Kirghizistan; oltre a scalare le pareti ha imparato a lasciarle in volo, divenendo una forte base jumper con tanto di tuta alare.rnAvvocato, vegana e con ben tre matrimoni sulle spalle, Steph in questo libro ci offre una personalissima chiave di lettura della sua carriera alpinistica. Attraverso il viaggio di una giovane scalatrice che vuol vivere una vita fatta d’avventura, andremo in Patagonia, dove sopporteremo settimane di pioggia, vento, neve e grandine nella speranza di una finestra di bel tempo, oppure nella sua casa di Moab, mentre la relazione con l’uomo che diverrà suo marito traballa sotto la spinta centrifuga di una vita sempre al limite, in continuo movimento a caccia di nuove sfide. -
Abito in paradiso
Prefazione speciale per la seconda edizione di Nives Meroi. Estremamente graziosa e amante della poesia, Chantal Mauduit aveva 34 anni quando, nel maggio del 1998, lei e lo sherpa Ang Tshering furono travolti da una valanga sul Dhaulaghiri mentre dormivano in tenda al Campo 2 a 6500 metri. La sua scomparsa creò profonda emozione perchè col suo idealismo aveva portato comportamenti insoliti nella dura vita d'alta quota. Sempre carica di libri oltre che di equipaggiamento, Chantal non sopportava le intolleranze e il razzismo e il suo profondo amore per le montagne la portò ad aderire a Mountain Wilderness. Parigina, aveva trascorso l'infanzia in Savoia dove a 15 anni scoprì l'alpinismo appassionandosene irreparabilmente. Da allora percorse, in rapida successione, le grandi classiche sulle Alpi per poi passare a pareti sempre più difficili. Parallelamente all'alpinismo, Chantal praticò lo sci di fondo e il parapendio. Sua fu la prima discesa mondiale in volo dell'Urus (5500m) e del Huascaran (6768m) nelle Ande. In seguito scoprì l'Himalaya cercando di realizzare il suo sogno segreto: salire i quattordici ottomila senza ossigeno. Sull'Everest Chantal tenterà la salita numerose volte, ma la saggezza la farà sempre desistere prima che sia troppo tardi; riuscirà invece a raggiungere, senza ossigeno e spesso in solitaria, le cime del Chogori nel 1992, del Shisha Pangma e del Cho Oyo, nel 1993, del Lhotse e del Manaslu, nel 1996 e del Gasherbrum II nel 1997. In sua memoria alcuni amici crearono l'associazione Chantal Mauduit Namasté con lo scopo di contribuire a finanziare gli studi del figlio Lhakpa e di quelli dello sherpa Tshering e di migliorare le condizioni di vita e di istruzione dei bambini dei villaggi nepalesi a lei cari. -
Monte Bianco. Tutte le vie su roccia. Versante italiano
Questa guida aggiornata delle vie alpinistiche sul massiccio del Monte Bianco in due volumi si pone come una svolta: una trattazione completa degli itinerari del massiccio, realizzata secondo le moderne concezioni grafiche e utilizzando tutta la tecnologia che permette di rendere la carta multimediale. -
Hooking up. The Ultimate Big Wall and Aid Climbing Manual. Ediz. illustrata
Tutto ciò che avresti sempre voluto sapere sulle Big Wall e sull'arrampicata artificiale - dall'arrampicata veloce e leggera al campeggio in parete - insieme ai suggerimenti, ai trucchi e alle tecniche più aggiornate per insegnarti il modo migliore per arrampicare Big Wall. Le foto di ""climbing porn"""" sono stuzzicanti, e la prosa è creativa e divertente! """"Hooking up"""" nasce dall'esperienza di intelligenza artificiale e dal desiderio di proporre questo premiato manuale al mercato americano. Da una semplice traduzione è nato un nuovo viaggio, questa volta in lingua inglese, guidato da Fabio Elli e Peter Zabrok. La passione, l'esaltazione e la sofferenza condivise nelle nostre storie raccolte dai migliori soccorritori del pianeta ti faranno sudare le mani per il terrore, e le brillanti fotografie d'azione garantiscono che questo libro finirà negli zaini e sui tavolini di tutto il mondo."" -
Mont Blanc. The complete rock climbing guide. Italian side
Questa guida aggiornata delle vie alpinistiche sul massiccio del Monte Bianco in due volumi si pone come una svolta: una trattazione completa degli itinerari del massiccio, realizzata secondo le moderne concezioni grafiche e utilizzando tutta la tecnologia che permette di rendere la carta multimediale. -
Friuli e terre di confine. Falesie del Friuli Venezia Giulia e delle terre confinanti di Slovenia
La storia dell'arrampicata in Friuli Venezia Giulia è forse una delle più importanti d'Italia visto che nasce da celebri alpinisti come Comici e Carlesso, i quali ""inventarono"""", già dai primi anni del secolo scorso, la Val Rosandra e Dardago come terreno d'allenamento alle maestose muraglie dolomitiche. Questa regione, divisa in tre aree ben distinte, racchiude innumerevoli e spesso incantevoli falesie di varie dimensione e tipologia, adatte sia al principiante che a chi vuole aggredire gradi estremi. Si va dai temuti strapiombi di Erto, conosciuti in tutta Europa, alle piccole falesie immerse nel Parco delle Dolomiti Friulane, alle rocce del tarvisiano e dell'alta carnia dove sorge il piccolo gioiello calcareo di Avostanis, falesia in quota tra le più belle d'Italia. L'area triestina, ricchissima di falesie e di fortissimi arrampicatori, spicca con la Costiera e la Napoleonica, mentre dietro l'angolo, oltre confine, in terra slovena, ci aspettano le tre enormi falesie di Osp, Misjia Pec e Crni Kal, templi della scalata europea, sulle cui pareti si cimentano i più forti arrampicatori del mondo. È questa la seconda edizione di una guida completa, frutto di anni di lavoro sul campo con l'aiuto e la collaborazione di tutti i principali chiodatori della zona, ma anche frutto del coraggio di mettersi in gioco da parte della comunità alpinistica friulana con la fiducia di chi crede che la divulgazione di questo sport possa contribuire alla sua crescita sportiva ma anche culturale."" -
Di roccia di sole. Falesie. Arrampicate in Sicilia
Cinque edizioni in meno di quindici anni, danno un'idea dell'evoluzione che ha avuto il mondo dell'arrampicata in Sicilia. In particolare, dopo l'esplosione dell'arrampicata prima nel palermitano e poi nel trapanese, nell'area di San Vito lo Capo, ecco che tocca alla zona orientale, con Canicattini che sta emergendo come terzo polo siciliano. Tante le novità, non solo per le falesie ma anche per quanto riguarda il boulder e il dws. L'aumento anche delle vie lunghe, ha portato il progetto alla separazione tra falesie e multipitch (volume che uscirà a seguito di quello qui presentato) in due differenti volumi, come già accaduto a molte altre importanti aree di scalata trattate nella nostra collana. Un universo verticale descritto nei particolari con dedizione e passione, un valido strumento, bello e corposo, per muoversi agevolmente tra le rocce dell'isola. -
Di roccia di sole. Arrampicate in Sicilia. Ediz. tedesca
Cinque edizioni in meno di quindici anni, danno un'idea dell'evoluzione che ha avuto il mondo dell'arrampicata in Sicilia. In particolare, dopo l'esplosione dell'arrampicata prima nel palermitano e poi nel trapanese, nell'area di San Vito lo Capo, ecco che tocca alla zona orientale, con Canicattini che sta emergendo come terzo polo Siciliano. Tante le novità, non solo per le falesie ma anche per quanto riguarda il boulder e il dws. L'aumento anche delle vie lunghe, ha portato il progetto alla separazione tra falesie e multipitch (volume che uscirà a seguito di quello qui presentato) in due differenti volume, come già accaduto a molte altre importanti aree di scalata trattate nella nostra collana. Un universo verticale descritto nei particolari con dedizione e passione, un valido strumento, bello e corposo, per muoversi agevolmente tra le rocce dell'isola. Massimo Cappuccio classe 1966, naturalista e guida ambientale. Ha iniziato ad arrampicare negli anni novanta, è divenuto Istruttore d'arrampicata sportiva tra i primi nella Sicilia orientale e fin dagli esordi si è impegnato per lo sviluppo e la promozione di questo sport. Nell'area di Siracusa, dove vive, ha chiodato i primi settori, ha aperto diverse vie lunghe (trad e sportive) e ha realizzato la prima palestra indoor. Grande viaggiatore, appassionato di trekking e mountain bike, ha viaggiato nelle aree più remote dei cinque continenti. Oggi è anche organizzatore di eventi sportivi che promuovono il territorio siciliano attraverso l'arrampicata e il turismo sportivo. Giuseppe ""Peppe"""" Gallo nato nel 1965 a Palermo è istruttore nazionale di alpinismo del CAI. Ha maturato la sua esperienza lungo tutto l'arco alpino, salendo itinerari di grande pregio su roccia e su ghiaccio, partecipando anche a una spedizione extraeuropea. Grande conoscitore del territorio siciliano e dell'Etna, alle cui falde vive e lavora, è da tempo impegnato nello sviluppo dell'arrampicata in questa regione, dove ha ripetuto tutte le salite più classiche aprendo numerosi nuovi itinerari."" -
Di roccia di sole. Arrampicate in Sicilia. Ediz. inglese
Cinque edizioni in meno di quindici anni, danno un'idea dell'evoluzione che ha avuto il mondo dell'arrampicata in Sicilia. In particolare, dopo l'esplosione dell'arrampicata prima nel palermitano e poi nel trapanese, nell'area di San Vito lo Capo, ecco che tocca alla zona orientale, con Canicattini che sta emergendo come terzo polo Siciliano. Tante le novità, non solo per le falesie ma anche per quanto riguarda il boulder e il dws. L'aumento anche delle vie lunghe, ha portato il progetto alla separazione tra falesie e multipitch (volume che uscirà a seguito di quello qui presentato) in due differenti volume, come già accaduto a molte altre importanti aree di scalata trattate nella nostra collana. Un universo verticale descritto nei particolari con dedizione e passione, un valido strumento, bello e corposo, per muoversi agevolmente tra le rocce dell'isola. Massimo Cappuccio classe 1966, naturalista e guida ambientale. Ha iniziato ad arrampicare negli anni novanta, è divenuto Istruttore d'arrampicata sportiva tra i primi nella Sicilia orientale e fin dagli esordi si è impegnato per lo sviluppo e la promozione di questo sport. Nell'area di Siracusa, dove vive, ha chiodato i primi settori, ha aperto diverse vie lunghe (trad e sportive) e ha realizzato la prima palestra indoor. Grande viaggiatore, appassionato di trekking e mountain bike, ha viaggiato nelle aree più remote dei cinque continenti. Oggi è anche organizzatore di eventi sportivi che promuovono il territorio siciliano attraverso l'arrampicata e il turismo sportivo. Giuseppe ""Peppe"""" Gallo nato nel 1965 a Palermo è istruttore nazionale di alpinismo del CAI. Ha maturato la sua esperienza lungo tutto l'arco alpino, salendo itinerari di grande pregio su roccia e su ghiaccio, partecipando anche a una spedizione extraeuropea. Grande conoscitore del territorio siciliano e dell'Etna, alle cui falde vive e lavora, è da tempo impegnato nello sviluppo dell'arrampicata in questa regione, dove ha ripetuto tutte le salite più classiche aprendo numerosi nuovi itinerari."" -
Rock 'n' roll on the wall. Autobiografia di una leggenda
Silvo Karo. Il suo percorso alpinistico lo ha portato dal romanticismo analogico degli anni Settanta ai veloci anni digitali del nuovo millennio, dalla campagna rurale alla brutalità delle tempeste patagoniche, dalle vastità himalayane agli infuocati camini granitici del Karakorum, dagli orizzonti della Groenlandia ai monsoni indiani, dai monoliti verticali dello Yosemite alle splendide Alpi Giulie. Come rappresentante della generazione rock'n'roll, Karo ha portato con sé nelle pareti la sua energia e il suo ritmo. Dedizione, audacia, passione e un'amicizia sincera hanno dato vita alla cordata dei Tre Moschettieri: Francek Knez, Janez Jeglic e Silvo Karo. La sua carriera alpinistica è stata segnata dalle imponenti pareti del Fitz Roy, del Cerro Torre, della Torre Egger, del Bhagirathi, spaziando dagli Ottomila himalayani fino al grado 8a in arrampicata sportiva. Ha seguito fedelmente i trend moderni dell'alpinismo di alto livello, approdando alla tecnica light and fast. -
Orobie trail. 52 itinerari di trail running dalle Grigne al Lago d'Iseo
Le Orobie costituiscono le prime elevazioni che interrompono le piatte distese della Pianura Padana per innalzarsi lentamente verso l'arco alpino principale, sulla linea di frontiera svizzera. Qui la natura ha disegnato una geografia differente quasi per ogni valle, i panorami mutano in continuazione e talvolta basta svoltare l'angolo per trovarsi di fronte a un nuovo entusiasmante terreno d'avventura. Di fronte a una così ampia diversità paesaggistica, il trail running è una delle attività che, sempre più spesso, viene scelta per poter vivere al meglio l'esperienza degli entusiasmanti contrasti offerti dalle Orobie. La guida vuole presentare questo spettacolare quanto imprevedibile terreno di gioco, aiutando il lettore nella scelta dei percorsi e guidandolo all'interno delle Alpi e Prealpi Bergamasche. Il risultato è una guida utilizzabile 365 giorni l'anno. Potremo correre sulle sponde del Lago di Como e del Lago d'Iseo nei mesi più freddi, così come potremo spingerci in vetta ai giganti orobici esclusivamente nel breve periodo estivo in cui le esili vedrette consentono l'ascesa con la sola attrezzatura da running. Non a caso sono proposti 52 itinerari: un trail per ogni settimana dell'anno. Una guida completa che presenta un territorio tanto vasto quanto ricco di sorprese, attraverso l'appassionante disciplina del trail running.