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Élites e populismo. La democrazia nel mondo della vita
«In un dibattito di idee monopolizzato dalla tensione tra élite e ""demos"""", il saggio del filosofo Sergio Costa si muove lungo un binario noto: la tesi è che il malessere diffuso di oggi dipende dall'insoddisfazione delle masse acculturate verso classi dirigenti delegittimate. Ma davvero le cose sono coì semplici?» - RobinsonrnQuesto lavoro cerca di delineare una serie di strategie possibili atte a governare i processi di trasformazione politica in corso attraverso un incremento di democrazia invece che attraverso un suo abbandono o smantellamento. Il libro cerca di sostenere che abbiamo bisogno di più sovranità popolare, di migliore qualità, maggiormente fruibile e agibile, e che ad essere entrata in crisi non è la democrazia in quanto tale, ma la democrazia delle élites. Questa non è la democrazia liberale, ma il suo uso elitario, che consiste nello svuotamento della sovranità popolare. Il populismo va allora compreso all'interno e a partire dall'output disfunzionale prodotto da una relazione malata tra élite e moltitudine. Non siamo dunque davanti alla fine della democrazia, ma al declino della democrazia delle élites, di cui il populismo è la conseguenza. Su questa base viene esplicitata la solidarietà sistematica tra élites e populismo: entrambi, in modi diversi, impediscono la circolazione del senso e bloccano i processi democratici attraverso cui una moltitudine si costituisce in popolo."" -
Patologia della casa. Lo spazio domestico nel racconto ispanoamericano del XXI secolo
La letteratura ispanoamericana del nuovo millennio racconta di appartamenti con storie minime, piccoli, anonimi, molto lontani dalla casa dei Buendía a Macondo. Sono cambiati i modi di abitare e di pensare le relazioni familiari. Le grandi case patriarcali della letteratura ispanoamericana del secolo scorso, nelle loro diverse declinazioni: hogar protettivo, rassicurante e solido, luogo degli affetti e della rêverie, ma anche luogo della repressione, della subordinazione, della fissità dei ruoli, sono state sostituite da spazi molto meno solidi e molto più dinamici. L'azione centripeta del nucleo patriarcale che attrae, aggrega, assimila (controlla, reprime), si è trasformata in un movimento centrifugo, che respinge, esclude, rigetta (libera, emancipa). Le case e le forme di convivenza che le abitano, sono fragili e frammentate. Da qui l'analisi della parte e non del tutto, delle camere e non della casa. -
Presente infinito
Lo storico Augusto Placanica descrive il peculiare rapporto tra l'uomo e l'ambiente in Calabria attraverso il concetto di ""paesaggio interiore"""", che egli definisce come il """"punto di incontro fra due territori, quello del suolo della Calabria e quello dell'anima del calabrese. Un luogo dove la storia del territorio e del paesaggio, dell'architettura e della cultura, dei modi di vita e dell'anima si fondono"""". Senza dubbio questa definizione richiama la tradizionale concezione di """"paesaggio"""", inteso come un insieme di segni intellegibili e tracce lasciate dall'uomo sul territorio che, come parte di un discorso, ci raccontano le relazioni che formano il rapporto tra l'uomo e la natura. Tuttavia, le particolari vicende che hanno caratterizzato l'evoluzione delle comunità calabresi, imprigionate in un lungo periodo di isolamento assoluto, dalla fine della civiltà Magnogreca fino all'età contemporanea, che ha determinato una cristallizzazione delle strutture socio-economiche e socio-culturali, ci permettono di immaginare che il normale rapporto di condizionamento tra l'uomo e l'ambiente si sia approfondito fino a generare addirittura una fusione o identificazione tra l'elemento umano e quello naturale. Per comprendere questo """"paesaggio"""", è necessario liberarsi innanzitutto da qualsiasi coordinata spaziale e temporale, al fine di cogliere l'essenza simbolica del rapporto tra l'uomo e la natura. Non è un caso che l'elemento archetipico di tale paesaggio sia costituito dalla pietra, dalla roccia nuda, che nei secoli ha offerto rifugio a monaci ed eremiti i quali, in fuga dalle persecuzioni anticristiane, hanno abbandonato le cose di questo mondo per immergersi in una fusione ancestrale con l'elemento naturale. Questo paesaggio trova la sua identità sotto il segno del trauma e della crisi, poiché nel corso dei secoli terremoti, frane e alluvioni hanno costantemente segnato il rapporto tra l'uomo e l'ambiente, influenzando l'evoluzione delle comunità al punto da favorire l'emergere di una visione disillusa della vita da parte delle popolazioni coinvolte. Di conseguenza, il paesaggio calabrese deve essere considerato nella sua fragilità e precarietà. Così, nella prospettiva di una fusione tra l'elemento umano e quello naturale, la debolezza del terreno si riflette nella debolezza dell'economia, degli insediamenti e delle strutture edilizie. Questa visione ci porta a riflettere su un'umanità stretta nella morsa delle necessità naturali, costretta nell'orizzonte limitato del presente."" -
Rivista di politica (2023). Vol. 2
Vilfredo Pareto nel centenario della morte (1923-2023): l’attualità di un “guastafeste” -
Marte e Venere si innamorano di nuovo. Come ritrovare l'amore dopo una separazione o un divorzio
"A causa della perdita d'amore, la nostra vita subisce una trasformazione immediata. Ricominciando a vivere da soli, ci troviamo improvvisamente a proseguire sul cammino della nostra vita senza avere idea di che cosa ci aspetti: siamo rimasti privi di ciò che ci era più familiare e abbiamo una scarsissima nozione di ciò che avverrà poi. Di fronte a questa nuova sfida, non abbiamo nessuna esperienza che ci aiuti a orientarci: nella mente s'affollano le domande e il cuore è gonfio di sofferenza."""" Anche se ogni caso è unico e molto diverso dagli altri, il dolore provato è sempre lo stesso: la sofferenza di un cuore infranto. Mediante la pratica del counseling, e in occasione di numerosi seminari, John Gray ha aiutato in prima persona migliaia di persone ferite dalla fine di un rapporto. In questo libro ha raccolto tutta la sua esperienza, mettendo a punto un processo terapeutico per superare il dolore, scoprire nuove prospettive e, soprattutto, aprirsi di nuovo alla fiducia verso l'altro e alla possibilità di un nuovo amore." -
Concorso Polizia di Stato 1650 allievi agenti. Manuale completo per la preparazione alla prova scritta. Teoria e quiz. Con espansione online. Con software di simulazione
Il manuale “Concorso Polizia di Stato - 1650 allievi agenti” è un testo completo per la preparazione alla prova scritta del concorso, bandito sul sito Internet della PS il 10 luglio 2023, aperto a tutti i civili. Il testo, che propone teoria e quiz, aderisce perfettamente alle indicazioni del bando, secondo cui la prova d’esame consisterà in un questionario composto da domande con risposta a scelta multipla o a risposta sintetica riguardanti argomenti di cultura generale e materie della scuola media dell’obbligo, tese anche ad accertare un sufficiente livello di conoscenza dell’Inglese e dell’Informatica, nonché quesiti di ragionamento logico-matematico e critico-verbale. Pertanto la trattazione comprende: Letteratura italiana; Grammatica italiana; Storia; Educazione civica; Geografia; Scienze; Matematica e Geometria; Informatica; Lingua inglese (quiz con risposte commentate); Quiz di Cultura generale a risposta sintetica (espansione online); Quiz di ragionamento logico-matematico e critico-verbale (espansione online). A completamento dell’opera, videolezioni di logica e un software con migliaia di quiz ufficiali di precedenti concorsi, per infinite esercitazioni e simulazioni della prova d’esame. -
Il paradiso è un giardino selvatico. Storie ed esperimenti di botanica per artisti
In questo poetico manuale di ""botanica per artisti"""" Perazzi ci accompagna tra edere e belle di notte, anemoni japoniche e tweedie cerulee; tra le piante che crescono naturalmente senza bisogno dell'aiuto dell'uomo e quelle ostinate, tra alberi secolari ed erbacce spontanee. Un inno ala straordinaria quotidianità di una natura finalmente libera da controlli: un'opera d'arte che evolve nel tempo.rnrnLa prima regola per amare il giardino è dargli tempo: il segreto sta nell'imparare a rallentare, senza paura di dedicasi all'osservazione della natura, proprio come si fa da piccoli. Paesaggista raffinato ed esploratore avventuroso, Antonio Perazzi ha scoperto il suo amore per la natura poco più che bambino, durante le lunghe estati tra le colline del Chianti, a Piuca, nella casa del nonno. Lì, tutto era selvatico: le lucciole che si rincorrevano tra i cespugli di ortiche, i funghi sulle cortecce, le piante che si arrampicavano l'una sull'altra... un giardino molto diverso da quelli che punteggiavano Milano. E mentre molti in quei grovigli naturali vedevano il caos, Perazzi comincia a maturare un'idea di giardino complessa: un insieme unico di organismi capaci di interagire tra loro. Crescendo questa idea l'ha inseguita nei boschi e nei giardini di tutto il mondo, dalle montagne della Cina meridionale all'India, fino all'Alaska per poi tornare a Piuca, carico di semi e piante esotiche e con un obiettivo preciso: dare vita a una botanica versatile, basata sull'adattamento, a un giardino che fosse in grado di interessare una relazione tra natura e società."" -
Dott.ssa Peluche. Libro pastello. Ediz. illustrata. Con gadget
Colora le pagine, poi staccale e appendi i tuoi capolavori. Età di lettura: da 3 anni. -
Topolino e gli amici del rally. Ediz. a colori
Una raccolta che comprende tre storie con i protagonisti dell'omonima serie tv Disney Junior splendidamente illustrata a colori, nell'elegante volume della collana ""I Capolavori"""" con una nuova veste grafica di copertina. Topolino, Pippo, Minni e Paperina sfrecciano con le loro particolari automobili per vivere avvincenti avventure! Età di lettura: da 5 anni."" -
L'iliade. Ediz. integrale
La Grecia di Omero, nella traduzione di Vincenzo Monti, diventa un teatro di passioni forti, sentimenti intensi, avventure di eroi sottratti alla fissità del mito, protagonisti di una realtà sempre attuale. Risultato più alto dello ""stile Impero"""" nella letteratura, l'""""Iliade"""" del Monti si imprime nella memoria del lettore grazie al sapiente uso di una squisita strumentazione linguistica e a una ritmica che, verso dopo verso, trasporta in un mondo di imprese indimenticabili, episodi tragici, magnifici sortilegi. Nessun altro traduttore del poema ha saputo fondere, come il Monti, le istanze secolari della cultura classica con le esigenze della contemporaneità, arrivando a monopolizzare intorno a sé il dibattito culturale dei primi decenni del XIX secolo. Malgrado le accese polemiche (famosa quella animata da Ugo Foscolo), nessun'altra versione dell'""""Iliade"""" è riuscita a lasciare un segno così importante nella memoria collettiva, proponendosi come un capolavoro di mediazione culturale."" -
Lussuria. Fighting Lust. Deadly sins series. Vol. 3
"Mi chiamano Ryder “Casanova” King perché ho trasformato la seduzione in una forma d’arte, fuori e dentro l’ottagono. Mi basta un sorriso e le donne cadono tutte ai miei piedi. Però ho imparato che è pericoloso lasciarsi coinvolgere, perché può farti a pezzi il cuore. Poi è arrivata Tessa Jameson. Ho vissuto con lei un momento di pura lussuria e ora voglio di più, anche se non sembra interessata. Pensa che gli uomini vogliano solo sesso, ma io sono determinato a dimostrarle che si sbaglia, e non importa quanto sarà difficile. So di aver incontrato quella giusta e sarà mia."""" Il desiderio dell’amore è di dare; il desiderio della lussuria è di prendere. Due persone ferite che hanno deciso di non mettersi più in gioco, possono essere disposte a cambiare? Ad amare di nuovo?" -
Le volontarie della libertà. 8 settembre 1943-25 aprile 1945
Che cosa è stata la partecipazione femminile alla Resistenza? Quali le articolazioni attraverso cui si è espressa? Quali motivi ideali hanno ispirato l'azione di tante donne? Sapevano a che cosa andavano incontro? Si può individuare nell'ampiezza della presenza delle donne così varia per età ed estrazione sociale la matrice della successiva rivolta femminile? A queste domande vuol rispondere questo libro attraverso le testimonianze delle protagoniste. Identificando pubblico e privato, esse fanno emergere tematiche anticipatrici di quelle del moderno movimento delle donne: ribellione alla condizione femminile; opportunità di decidere, di scegliere, di misurarsi; desiderio di vivere da donne in modo diverso da quello tradizionale. Il libro fornisce nello stesso tempo un panorama ricchissimo di nomi, dati, fatti che consentono di valutare per la prima volta - visto che la storia della resistenza femminile non è mai stata scritta - la reale portata di quella partecipazione. Volontarie della libertà sostiene una tesi originale: volontarie le donne lo furono più degli uomini, perché, mentre per questi, per ragioni di obbligo militare, una scelta di campo si imponeva, esse, restando a casa, non avrebbero rischiato nulla. Un libro polemico, rigorosamente documentato, privo di sentimentalismi e che indica le possibili interpretazioni di un fenomeno che non ha riferimenti con quello di nessun altro paese europeo. -
Mater contro Matrix. Ritorno alla vita autentica
Mater contro Matrix è un libro per riflettere sui temi essenziali che formano la personalità: per prendere coscienza dell’essere Uomo, Donna e Madre, del valore individuale e collettivo, della vita in sé, dell’educazione, dell’istruzione. Un saggio in cui l’autrice ha voluto condividere conoscenze ed esperienze per stimolare la mente a riflettersi al di là di una storia raccontata soltanto al maschile e dove, puntualmente, mancano i racconti al femminile. In Mater contro Matrix l’autrice si è occupata di un femminile e maschile del quale non è più possibile fare a meno se si vuole sanare le piaghe del mondo, evitare la disumanizzazione (Matrix) verso la quale fatalmente stiamo andando (già ci siamo) e ritrovare l’armonia primordiale che è la vita stessa a sprigionare. Principi profondi dai quali dipende il futuro dell’umanità, come ampiamente si spiega nelle pagine che scorrono, affascinano e fanno riflettere. -
Trentotto anni di racconti. Storie di una donna migrante
Emigrare dalla propria terra è quasi sempre una scelta complessa e difficile. Si lasciano spesso i propri cari, gli affetti più intimi, persino i propri figli pur di trovare altrove un lavoro che possa garantire una vita migliore a tutti. La storia dell'immigrazione degli ultimi anni in Italia, purtroppo, è stata segnata da uno stato di emergenza continua, affrontato con leggi e interventi molto discutibili, che hanno relegato ai margini lo sforzo umanitario e solidale di chi da decenni si occupa delle questioni legate alla realtà migratoria. Il testo di Maria José Mendes Evora, capoverdiana immigrata in Italia alla fine degli anni Settanta, racconta la storia di un progetto migratorio riuscito e andato ben oltre le aspettative iniziali. La prefazione dell'onorevole Silvia Costa, parlamentare europea, e le testimonianze di donne come l'onorevole Livia Turco, confermano l'impegno sociale profuso da questa donna venuta da lontano sia per lavorare (e sostenere in parte a distanza la propria famiglia) sia per studiare. Il contributo dato negli anni alla questione migratoria, tramite diverse associazioni, le è valso perfino l'Onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, ricevuta nel 2001 dal presidente Ciampi. Una storia autobiografica che può essere tuttora di esempio per tanti immigrati e che può offrire la speranza di un futuro positivo e solidale nel nostro paese. -
Marieda di Stefano. L'officina segreta delle donne. Ediz. illustrata
Marieda Di Stefano (Milano, 1901-1968) è un'artista intrigante, la sua passione per la scultura s'intreccia indissolubilmente con la raffinata e più nota attività di collezionista attestata dalla Casa Museo a lei dedicata a Milano. Attenta scopritrice di talenti, Marieda seppe anche esperire il piacere della creazione, individuando nella ceramica il proprio medium espressivo. Formatasi nel secondo dopoguerra con Luigi Amigoni, con cui si avvicina alla plastica, alla modellazione, alle tecniche e potenzialità materiche e coloristiche delle terre, si allontanerà ben presto dalla sintassi del ""maestro"""". Interessata alla poetica e ai linguaggi antichi e a quelli dei numerosi artisti che attraversano il suo studio, Marieda sceglie lo pseudonimo """"Andrea da Robbio"""" per firmare molti dei suoi primi lavori, o la sigla """"Jan 15"""" che connota la scuola di ceramica da lei aperta negli anni cinquanta nella palazzina di famiglia, e che dopo la sua morte sarà portata avanti per altri decenni da Virginia, detta Migno, figlia di Amigoni e sua storica amica. Vasi, piatti, animali e soprattutto figure femminili compongono un personalissimo repertorio che ruota attorno a immagini di """"donne"""", tra suggestioni che derivano dalle ceramiche di Picasso e dalle più assidue frequentazioni artistiche, Arturo Martini e Lucio Fontana, sino a includere riferimenti alla tradizione incaica, di cui Marieda è stata collezionista con il marito Antonio Boschi. A loro si deve la scrittura di una pagina imprescindibile della storia del Novecento a Milano, raccontata oggi in via Jan 15."" -
L' «attualità» dell'esperienza di Dante. Un'iniziazione della «Commedia»
Il taglio sapienziale del presente saggio, attento alla dimensione dell'esperienza (senza misconoscere le ragioni della filologia), è un invito al viaggio nella ""Commedia"""", nella sua arte eccelsa, come nel suo simbolismo interiore, e soprattutto nella vita, nella realtà. Per iniziarci ad esse, il Poeta scrisse. L'""""attualità"""" di Dante sta qui: non è solo e tanto cronologica, ma dell'uomo, delle sue aspirazioni più profonde, e quindi sempre presente. Il viaggio dell'uomo dantesco è attraversamento degli abissi oscuri (Inferno), trasformazione (Purgatorio) e integrazione (Paradiso). La pienezza dell'umano, come anche del divino e del cosmico, vi risplende, qui ed ora, non solo nell'aldilà, senza per altro superficiali ottimismi. Il cristianesimo di Dante, almeno in parte, è ancora """"un inedito"""" (nella storia), per audacia di aperture e compimenti. Per altro """"l'esperienza dantesca"""" parla ancora oggi, laicamente, all'uomo secolare e alla ricerca di sé stesso. Alcune peculiarità del libro sono: - L'approccio integrale, olistico al testo: i tre livelli costitutivi della """"Commedia"""" - letterale-letterario, psicologico-interiore, mistico-simbolico - coesistono e lavorano insieme; - L'utilizzo di vari linguaggi e discipline: l'esegesi letteraria e dantesca, la stilistica, la psicologia del profondo, la filosofia, la teologia, la mistica; - L'importanza dell'ermeneutica interculturale del grande filosofo e teologo indo-catalano Raimon Panikkar e di alcune sue fondamentali intuizioni..."" -
Nomos e rappresentazione. Ripensare metodi e funzioni del diritto comparato
L’itinerario intellettuale racchiuso nelle pagine del volume intende interrogare criticamente i paradigmi metodologici e le funzioni proprie del diritto comparato, proponendo una visione sinottica in grado di privilegiare le sollecitazioni e gli apporti che possano provenire da altre forme di sapere. La riflessione si snoda intorno a tre nuclei tematici che considerano i modi in cui la comparazione ha letto il giuridico rispettivamente nelle sue apparizioni fenomeniche, nel suo dimensionamento spaziale, nelle sue plurali rappresentazioni discorsive e testuali. Per attribuire rilevanza estetica a questa partizione nell’economia compositiva del libro, si è scelto di nominare ogni sezione con una parola chiave che ne sia al contempo traduzione sintetica ed evocativa: Presenze; Dislocazioni; Visioni. L’intento conclusivo è quello di avanzare una prospettiva originale che riguardi non solo il fare del diritto comparato, ma anche il suo dire. -
Peccati capitali veniali
"Peccati capitali veniali"""" descrive la vita nella società contemporanea, di cui offre un'analisi letteraria lucida e originale. L'autrice prende spunto dai sette peccati capitali medievali - Accidia, Gola, Lussuria, Ira, Superbia, Invidia e Avarizia -, che vengono interpretati in chiave moderna come semplici difetti di carattere, comuni a tutti noi esseri umani. Ognuno dei sette testi ruota intorno a un particolare peccato, ma i racconti non sono affatto di matrice religiosa: i peccati vengono invece interpretati come una sorta di archetipo comportamentale. Sono onnipresenti e, anche se sembrano soltanto delle piccole debolezze, a lungo andare distruggono la vita dei protagonisti, impediscono il raggiungimento della felicità e possono persino essere letali. Questi """"peccati"""" causano comportamenti superficiali e spietati, equilibri affettivi precari, grettezze e meschinità, provocando una sofferenza che nel libro viene esorcizzata con ironia e scherno, in buon stile viennese." -
Instant english 2
Torna il manuale che ha venduto oltre 150.000 copie: il corso d'inglese più rivoluzionario della storia ancora più efficace e mirato. Torna il vulcanico John Peter Sloan con tante novità e focus originali per chiunque voglia rendere più solido il proprio inglese... Per parlarlo correttamente, e per farlo esattamente come un inglese. -
L'energia spirituale
L'energia spirituale raccoglie i più importanti saggi bergsoniani riguardanti ""problemi di filosofia e di psicologia"""". Benché il titolo possa trarre in inganno, gli scritti riuniti in questo libro, tutti piccoli capolavori di lucidità, testimoniano il serrato confronto con le scienze caratteristico del gesto filosofico di Bergson. Le riflessioni sviluppate qui gravitano attorno al tema del rapporto mente-corpo, evidenziando il filo rosso che lega la filosofia della mente di Materia e memoria alla metafisica della vita dell'Evoluzione creatrice,e anticipando i problemi che saranno trattati nelle Due fonti della morale e della religione. Ma in queste pagine Bergson mette soprattutto alla prova il suo arsenale di invenzioni concettuali (durata, slancio vitale) nello studio di particolari fenomeni psichici, parte dei quali era stata oggetto delle ricerche di Freud in quegli stessi anni, e sviluppa una teoria della memoria e del cervello, basata sull'idea di """"attenzione alla vita"""", che costituisce ancora una sfida per le scienze cognitive. Nelle folgoranti pagine sul sogno, il déjà-vu, l'oblio e il sonnambulismo, ritroviamo inoltre l'asse portante dei celebri studi di Deleuze sul tempo nell'immagine cinematografica.""