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Il viaggio iniziatico. Clinica dei corpi familiari
Il testo porta a compimento la ricerca clinica dell'autore sui ""corpi familiari"""" iniziata negli anni Novanta del secolo scorso. È dedicato alla nuova generazione di clinici che vogliono orientarsi in senso familiare. Essi sono accompagnati in un viaggio iniziatico che attraversa culture, tempi e luoghi. Musei, luoghi ameni, """"età dell'oro"""", ricerca di tradizioni, opere di scultura e di pittura, servono a delineare le tappe del viaggio per far emergere i corpi familiari nel loro contesto vitale e nelle loro qualità relazionali profonde. È infatti straordinario rilevare come al di là delle molteplici differenze di forme familiari (il visibile) vi siano comunanze, specie """"simboliche"""". Ma non facciamo forse parte di una comune umanità? A seguire vengono delineati i principi teorici, la metodologia e le tecniche di lavoro clinico proprie dell'orientamento dei corpi familiari, con particolare riferimento all'""""incorporazione"""" e al transfert generazionale nelle sue diverse manifestazioni. Viene successivamente presentata la concezione drammaturgica che guida l'intervento clinico. Le trame e gli intrecci che chiudono il testo servono proprio a offrire evidenza su come e a quale scopo entrare nel vivo dei corpi familiari."" -
Signori di popolo. Signoria cittadina e società comunale nell'Italia nord-occidentale 1275-1350
La signoria cittadina è stata a lungo associata a una forma di governo tirannica, violenta, arbitraria e assoluta, in contrasto rispetto agli equilibri democratici raggiunti durante l'età comunale. Prendendo in considerazione le prime dominazioni sorte in Piemonte, Lombardia ed Emilia tra la fine del Due e l'inizio del Trecento, emerge una situazione assai differente: la signoria nasce in armonia con il sistema pluralistico creato dai comuni, al suo interno. I signori non stravolgono gli ordinamenti municipali, ma si insinuano in essi, offrendo alle città risorse economiche, militari e diplomatiche, andando incontro alle esigenze dei gruppi sociali che ne sostengono la dominazione. Si potrebbe persino dire che, almeno nella sua prima fase, la signoria costituisce essa stessa nell'Italia padana un momento del comune di popolo. L'immagine della signoria che qui si propone è, insomma, lontana dal fosco quadro di violenze evocato dall'immagine ottocentesca proposta sulla copertina, che è poi stato fatto proprio da molte ricerche prodotte nel corso del Novecento. Senza per questo voler attribuire alcuna idealizzazione positiva ai progetti di affermazione personale tentati in tale epoca, questi ultimi sfuggono ogni schematismo e ci costringono considerare che alcuni significativi processi di chiusura della partecipazione politica e di nascita di poteri autocratici poterono avvenire in maniera quasi silenziosa, con l'appoggio di ampi settori della società. -
Demand generation. Fidelizzare il cliente potenziale nel business to business
L'acquisizione di nuovi clienti è sempre stata un grande problema per le imprese B2B. Oggi ancora di più, se consideriamo che con l'avvento e lo sviluppo di Internet sono cambiate le modalità di ricerca e l'acquisizione dei nuovi clienti. In passato, i compratori, per poter raccogliere le informazioni di cui avevano bisogno prima di prendere le decisioni d'acquisto, dovevano necessariamente rivolgersi ai venditori, unici depositari di questa conoscenza. Adesso, con lo sviluppo di Internet, la situazione è radicalmente cambiata. Il compratore, per raccogliere le informazioni di cui ha bisogno, non si rivolge più al venditore, ma utilizza Internet per risolvere gran parte delle sue lacune conoscitive. Esiste quindi un vuoto tra il momento in cui il cliente potenziale inizia il processo d'acquisto e il momento in cui richiede l'intervento del venditore. La nuova teoria della demand generation, sviluppata in America negli ultimi anni, cerca di rispondere a questa esigenza in modo innovativo: il marketing deve riempire il vuoto in cui si muove il compratore e deve lavorare insieme alle vendite per raggiungerlo e per conquistarlo. Il libro si rivolge principalmente ai responsabili d'impresa e a chi opera nel marketing e nelle vendite. Può trovare interesse anche in ambito accademico poiché affronta alcune tematiche da tempo al centro del dibattito con spunti completamente nuovi per l'Italia. -
Animare l'educazione. Gioco pittura musica danza teatro cinema parole
Animare l'azione educativa significa darle anima, perché non si impoverisca il suo significato e non cada nella routine. L'educazione è un'arte. Al contempo, le pratiche formative si avvalgono di diverse forme artistiche capaci di coinvolgere emotivamente le persone, stimolarne la creatività e produrre cambiamento: il gioco, la pittura, la scrittura, la lettura, il teatro, il cinema, la musica, la danza. In ogni età e contesto, la conoscenza e l'uso di alcuni specifici strumenti animativi facilitano l'espressione di vissuti, idee, valori e ravvivano le dinamiche relazionali. I linguaggi dell'arte, suscitando il registro della sensibilità, riescono a mobilitare le risorse più intime e a diventare, così, esperienza formativa viva, nell'unità inscindibile tra pensieri, sensi, emozioni e corporeità. Questo volume interroga il potenziale formativo/trasformativo di alcune efficaci forme espressive (corporee, figurative, musicali, linguistiche) e propone specifiche modalità per sperimentarle concretamente nei luoghi educativi. Si tratta delle relazioni e delle esperienze laboratoriali del convegno ""Animare l'educazione"""" (17-18 ottobre 2011, Università Cattolica del Sacro Cuore - Facoltà di Scienze della Formazione - Piacenza). Il libro è rivolto a educatori, animatori, insegnanti, operatori sociali e sanitari e a tutti coloro che, per ragioni personali o professionali, sono interessati a coltivare esperienze di animazione dei gruppi."" -
Un ambasciatore della «nuova Italia» a Washington. Alberto Tarchiani e le relazioni tra Italia e Stati Uniti 1945-1947
De Gasperi era persuaso, seguendo il pensiero di Sturzo, che fosse necessario cercare ""le chiavi della politica interna ed economica nella politica estera"""". La ripresa delle relazioni con gli Stati Uniti rappresenta un punto cruciale nella ricostruzione della dimensione internazionale e nel processo di transizione democratica dell'Italia del dopoguerra. Alberto Tarchiani appartiene al gruppo di ambasciatori politici voluti dalla classe dirigente nascente della """"nuova Italia"""" per rappresentare il Paese nelle principali capitali straniere. L'attività diplomatica dei primi anni della missione a Washington di Tarchiani è analizzata alla luce dei risultati politici, economici e diplomatici conseguiti e in considerazione degli innovativi metodi di lobbying utilizzati. Il focus del volume, diviso in dieci capitoli, è posto sul difficile negoziato che condusse al duro Trattato di Pace, sulle iniziative diplomatiche e mediatiche intraprese con successo da Tarchiani per sensibilizzare l'opinione pubblica statunitense e sull'articolata rete di rapporti intessuti dall'ambasciatore con la società civile, il mondo politico e l'Amministrazione statunitensi. Il lavoro si conclude con l'analisi della preparazione, organizzazione e svolgimento del primo viaggio di De Gasperi negli Stati Uniti, ricco di significati politici, d'immagine e simbolici, ancor prima che economici."" -
Il manuale del teambuilder. Tutto ciò che è necessario sapere per trasformare un gruppo di lavoro in una squadra e una squadra in un squadra specializzata
L'attenzione che da molti anni le organizzazioni hanno posto verso lo sviluppo dei gruppi di lavoro e la loro utilizzazione come soluzione organizzativa di gestione sia dell'impresa, che di specifici progetti, ha accumulato, anche in Italia, numerose esperienze e studi. Purtroppo, a fianco di questa linea di sviluppo, poco è stato fatto per sistematizzare le conoscenze. Seguendo un percorso che, partendo dalle competenze base inerenti lo sviluppo organizzativo, si sviluppa attraverso le conoscenze e le tecniche di gruppo, per continuare con le specificità dei team, questo manuale è lo strumento necessario per accompagnare il processo di formazione di gestori di risorse umane e consulenti che si pongono l'obiettivo di diventare specialisti del settore. Guida ragionata e sintetica, con ampia bibliografia, questo testo è, anche, un comodo strumento di consultazione per esperti che, rinfrescata la memoria delle conoscenze di base, intendano rivedere il loro operato in un'ottica di sistemi dinamici complessi. -
Le imprese siciliane: i risultati del 2011 e le prospettive future
La situazione delle imprese siciliane nel 2011 e le loro aspettative per il secondo semestre del 2012. Il testo intende fornire agli organi di governo competenti un quadro conoscitivo approfondito del sistema imprenditoriale siciliano, utile nella determinazione delle politiche industriali. -
Catastrofismo e terremoti
In questo lavoro si analizzano i messaggi di previsione di catastrofe diffusi dai catastrofisti in rapporto a quelle che avvengono realmente. In particolare sono stati esaminati alcuni dei più importanti capisaldi del pensiero catastrofista, dall'Apocalisse al malthusianesimo, dal Club di Roma agli allarmi sul riscaldamento globale. Si è, quindi, proceduto alla descrizione delle componenti fondamentali della domanda e dell'offerta di catastrofismo e delle modalità attraverso cui si diffondono nell'opinione pubblica gli allarmi catastrofisti. Il lavoro è proseguito analizzando la gestione di alcuni importanti terremoti avvenuti nel passato. Il terremoto, infatti, essendo imprevedibile e istantaneo, costituisce il paradigma perfetto della catastrofe e nelle sue modalità adombra l'avverarsi della fine del mondo. L'analisi svolta in questa sede si è focalizzata sulla gestione della calamità e, soprattutto, della ricostruzione (o mancata ricostruzione) nel post-calamità partendo dal terremoto di Lisbona del 1755. Dopo questo terremoto, infatti, Lisbona, totalmente ricostruita, è diventata una città moderna e il dibattito scientifico ha aperto la via alla sismologia e alla conoscenza delle misure utili ad affrontare questo tipo di catastrofe minimizzandone l'impatto. -
Design e corporate image. Per una storia dell'identità visiva nazionale
Corporate identity e corporate image sono termini anglosassoni che fanno ormai parte dell'uso comune e stanno a sintetizzare alcune complesse operazioni che concorrono nella maggior parte dei casi alla costruzione dell'immagine d'impresa e a evidenziarne la sua identità. Tale identità dovrebbe risultare attraverso tutti gli aspetti della comunicazione visiva, dall'immagine del ""prodotto"""" alle varie manifestazioni istituzionali e promozionali emesse dai diversi media o canali di comunicazione. Dall'insieme di queste attività deriva la corporate image che dovrà essere recepita dal pubblico. Cogliendo l'occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, alcuni studiosi ed esperti di comunicazione visiva hanno analizzato il tema ampio e articolato della corporate nazionale. Prendendo in esame con particolare attenzione quei settori in cui l'""""immagine"""", intesa in senso lato, emerge in un contesto di valori iconografici, siano essi di origine popolare sia emanazione della tradizione colta."" -
Hr metrics. Misurare il valore aggiunto della direzione risorse umane e della formazione ai tempi della crisi
Fornire strumenti e metodiche per aiutare la direzione HR a capire se e quanto contribuisce al business dell'azienda: è questa la principale finalità di questo libro. Produrre cifre, numeri, dati, informazioni riscontrabili e non generiche enunciazioni di principio o sofisticati teoremi. La direzione risorse umane deve mostrare quanto ""vale"""", nel senso letterale della parola: quanto valore genera. Ed è proprio nei momenti di crisi come quello di oggi che può essere estremamente importante dimostrare e rendicontare come la selezione, la gestione delle risorse umane e la formazione possano rappresentare indiscutibilmente dei grandi volani e moltiplicatori di business. Questo libro si rivolge a direttori del personale, della formazione, specialisti HR, progettisti ed erogatori di formazione. Il taglio è molto pratico ed operativo, ogni metodologia presentata è accompagnata da esempi concreti e reali. È dunque un libro da """"usare"""" nel lavoro da subito, per misurare le performance attuali di una direzione HR, ma anche e soprattutto per orientare quelle del futuro."" -
Scelta razionale e sociologia del crimine. Un approccio critico e un modello di simulazione ad agenti
Il panorama degli studi sociologici sul crimine e sulla devianza si snoda intorno a due principali orientamenti teorici storicamente considerati contrapposti. Il primo si fonda su una concezione volontaristica dell'agire umano, basata sugli assunti della razionalità economica, e pone in primo piano lo studio del crimine. Nel secondo, invece, seguendo un approccio positivista, la spiegazione della criminalità rinvia al criminale e alle sue caratteristiche individuali (biologiche, psicologiche o sociali). La prospettiva del controllo sociale, confluita nelle sue recenti articolazioni in una teoria generale del crimine, può costituire un interessante punto di sintesi, proponendo una spiegazione che tiene conto sia dei crimini, sia della propensione individuale a commetterli. Pur riconoscendone l'efficacia e la persistente attualità, in questo volume si presenta un bilancio di questa teoria del controllo sociale, rilevando aspetti problematici che sembrano essere sfuggiti alla critica corrente. Il lavoro offre non solo spunti di riflessione per lo studio sociologico della devianza, ma indica anche una possibilità metodologica, vale a dire quella di fondare la spiegazione sociologica sull'individuazione dei meccanismi generativi dei fenomeni sociali. -
Politiche di sicurezza e cambiamento globale
Il crollo dell'Unione Sovietica e i cambiamenti mondiali che da allora si sono succeduti hanno colto di sorpresa persino osservatori attenti. Il declino americano, l'ascesa cinese e di altri grandi paesi non europei (i cosiddetti BRICS), la presenza di guerre interne più che tra stati, la crisi finanziaria, la Primavera araba sono soltanto alcuni degli eventi che rendono difficile pensare ai grandi temi della politica mondiale con concetti utilizzati in passato. Tra questi, ad essere messo in discussione è soprattutto il concetto centrale delle relazioni internazionali: la sicurezza. Questo volume è scritto per chi - studiosi e studenti, professionisti delle relazioni e delle comunicazioni internazionali, cittadini attenti - sia interessato a fare il punto sulle politiche di sicurezza degli stati in un mondo in cui gli stati stessi stanno cambiando. Le variazioni in tali politiche rivelano la trasformazione di attori, pratiche, norme e istituzioni del sistema politico internazionale, e finiscono essi stessi con l'incidere sui processi di cambiamento a livello planetario. Attraverso il dialogo tra approcci teorici e analisi empiriche, il volume indaga le direttrici del mutamento in un settore sempre più multidimensionale che obbliga a ripensare obiettivi, modalità di intervento, pratiche e istituzioni per prospettare soluzioni ai problemi della sicurezza nel mondo contemporaneo. -
Galeno e il galenismo. Scienza e idee della salute
Claudio Galeno (129-201 ca. d.C.), il medico filosofo nel cui sterminato sapere è depositata gran parte della tradizione medica, è in questo libro il soggetto protagonista di una biografia intellettuale che dall'età di Marco Aurelio giunge fino alle soglie dell'età moderna e per certi aspetti anche oltre. Nella prima parte, Martino Menghi ha seguito la formazione di Galeno, tra filosofia e medicina, e la sua concezione di medico come garante della salute fisica e morale dell'umanità. Nell'illustrare il discorso terapeutico di Galeno sul corpo e sull'anima del soggetto sono state chiamate in causa le proposte delle dottrine filosofiche ellenistiche che il suo sapere anatomo-fisiologico andava ad integrare, correggere o modificare in senso prescrittivo e autoritario. Nella seconda, Giorgio Cosmacini delinea i tratti del ""galenismo"""", l'ideologia medico-filosofica di lunghissima durata che dagli iatrosofisti bizantini, attraverso le mediazioni ed elaborazioni successive arabe ed ebraiche, giunge fino alla scuola di Salerno per poi insediarsi stabilmente nelle cattedre universitarie e vivere, tra fasi di declino e di ripresa, le contraddittorie stagioni del Rinascimento e della Rivoluzione scientifica. Il """"galenismo"""", segnato di volta in volta da certificati di estinzione e di esistenza in vita, riveste sempre, con alta dignità, l'abito teoretico ed etico di una medicina """"filosofa"""" che è matrice di """"saper essere"""" anche per i medici d'oggi."" -
Donne che lavorano. Tra ruoli e difficoltà da superare
Ancora oggi le donne per accedere, permanere ed avanzare nella professione vanno incontro a numerose difficoltà. Tali difficoltà talvolta trovano senso nelle interpretazioni classiche del fenomeno, altre volte vengono lette da ulteriori prospettive che chiamano in causa direttamente le stesse donne. Accade perché perdura il mancato accesso femminile a determinati ruoli e mansioni lavorative o perché, una volta conquistate alcune posizioni lavorative, le donne poi non proseguono oltre? Questo volume risponde al desiderio, in questo caso oltre che scientifico anche squisitamente femminile, di analizzare e familiarizzare le ragioni psicologiche e sociali del perché le lavoratrici fatichino più della controparte maschile a trovare un senso e un posto sicuri nel lavoro. Nel testo vengono proposte le principali prospettive teoriche sul gap di genere nel contesto lavorativo a più livelli e richiamati costantemente i numerosi risultati empirici delle ricerche prodotte sul tema. Emerge un quadro complesso e controverso sulle dinamiche lavorative delle donne. Attraverso una prospettiva di genere il volume si propone come un percorso scientifico che accompagna un progetto nato dalla collaborazione di più attori sociali legati fortemente alle donne: il Centro Studi Osservatorio Donna dell'Università del Salento, la Consigliera di parità della Provincia di Lecce e della Regione Puglia e il Trust nel nome della donna. -
La sindrome di Williams. Genetica, clinica e riabilitazione
La Sindrome di Williams (SW) è una malattia genetica rara che consiste nella delezione di una piccola regione del braccio lungo del cromosoma 7. È caratterizzata da dismorfismi, alterazioni cardiovascolari, ritardo mentale lieve o moderato e un caratteristico profilo cognitivo e comportamentale. L'accresciuto interesse sulla sindrome da parte di tutti gli specialisti che sono chiamati a prendere in carico le persone affette dalla SW ha permesso di anticipare sempre di più la diagnosi, mettere a punto test diagnostici e sviluppare specifici percorsi riabilitativi. Tra i risultati recenti di maggiore rilievo ricordiamo i progressi della ricerca genetica, che hanno permesso di definire il contributo di numerosi geni localizzati nella regione deleta al fenotipo della sindrome e promettono di ottenere terapie mediche maggiormente mirate e i corsi di educazione all'autonomia per gli adolescenti. Questo volume riporta le acquisizioni più significative su questa malattia. I contributi derivano da esperienze professionali di specialisti illustri nei loro diversi campi di appartenenza e proprio per questo forniscono una visione multidisciplinare della sindrome. Nella prima, sono presentati i risultati delle ricerche relative agli aspetti medici e genetici della SW. Nella seconda, sono affrontati i problemi relativi allo sviluppo cognitivo e linguistico e vengono riportate alcune esperienze nell'ambito della riabilitazione e dell'intervento precoce. -
All'altezza del compito. Presidi, insegnanti, studenti e genitori si misurano con la sfida dell'internazionalità
A partire dal secondo dopoguerra numerosi sono stati gli appelli in favore dell'internazionalizzazione della scuola giunti dalla politica e dalla cultura per migliorare la comprensione internazionale. La tecnologia ha difatti reso più piccolo il mondo, facilitando i viaggi e le comunicazioni. Le attività economiche e politiche sono arrivate ad avere un respiro che abbraccia l'intero pianeta e il timore di uno ""scontro di civiltà"""" potrebbe portare per reazione ad erigere nuove barriere tra gruppi etnici, regionali, socio-culturali e religiosi. Ma la scuola italiana è pronta ad affrontare questa sfida? Secondo le quattro ricerche dell'Osservatorio nazionale sull'internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, inaugurato nel 2009, sembra proprio di no. La nostra scuola è ancora ferma a un terzo di questo percorso, bloccata tra le maglie dei pochi finanziamenti e dalla scarsa propensione di molti docenti imbrigliati nell'attuazione dei programmi ministeriali e nel poco tempo a disposizione compresso tra centinaia di attività. L'apertura internazionale degli studenti è però un processo inarrestabile. A confermarlo, alcuni intellettuali, manager e imprenditori accumunati dalla stessa esperienza all'estero vissuta da adolescenti, che è risultata un vero vantaggio competitivo nel loro percorso di successo professionale. In questo libro, sotto forma di interviste e racconti, è riproposta la loro testimonianza."" -
Le rappresentazioni degli insegnanti. Un'indagine sulla continuità nelle scuole di Reggio Emilia
Il volume presenta i risultati di un'indagine condotta nel 2009 dall'Università di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, sulla continuità educativa nelle scuole comunali dell'infanzia e in quelle primarie statali. L'obiettivo originario della ricerca era quello di studiare ciò che accade nel momento in cui i bambini passano da un ambiente di apprendimento (scuola dell'infanzia) e da una fase dello sviluppo evolutivo in cui prevalgono i saperi informali a un altro ambiente di apprendimento (scuola primaria) in cui iniziano a consolidarsi, soprattutto nelle pratiche di insegnamento, i saperi di tipo formale (le materie scolastiche). Le prime azioni dello studio sono state indirizzate verso le concezioni e le pratiche di insegnamento fatte proprie dagli insegnanti dei due gradi dell'istruzione, nella convinzione che l'insegnante eserciti un ruolo decisivo all'interno della scuola e, quindi, nel passaggio da una scuola all'altra. Da qui la decisione di osservare e studiare prima di tutto le rappresentazioni degli insegnanti. L'obiettivo dei ricercatori è diventato quindi quello di far emergere, dalle parole degli stessi protagonisti, le rappresentazioni degli insegnanti in merito a tre temi specifici: a) come apprendono i bambini; b) quali sono i saperi verso i quali orientare i bambini; c) quali sono le scelte metodologiche adottate dagli insegnanti nella loro pratica educativa e didattica. -
Copertura a verde e risorsa idrica. Implicazioni tecnologiche e benefici per l'ambiente urbano
La copertura a verde è una chiusura superiore caratterizzata dalla presenza di un impianto vegetale e, come conseguenza, da una complessa stratigrafia che associa componenti inerti (i tradizionali elementi edilizi) e componenti vivi (le piante e i materiali organici del substrato di coltivo). Questa pubblicazione - che rappresenta un estratto della tesi dell'autrice per il dottorato di ricerca XXIII ciclo in tecnologia dell'architettura - analizza il funzionamento complessivo della copertura a verde. Mutuando da discipline di confine fra cui l'agronomia, la pedologia e l'idrologia quel sapere necessario a esplicitare il funzionamento di un elemento tecnico ibrido fra costruzione e natura, l'indagine esamina le tecniche e le tecnologie grazie alle quali è possibile ricreare un suolo naturale popolato di vita vegetale. Il rapporto che intercorre fra la copertura a verde - intesa come sistema - i singoli componenti della stratigrafia e l'acqua è il filo conduttore della ricerca: attraverso questa impostazione sono analizzate le prestazioni complessive della tecnologia, con particolare riferimento ai benefici che derivano dalla sua applicazione a favore dell'ambiente antropico. Ai dati tratti dalla letteratura tecnica e scientifica sono affiancati gli esiti di una sperimentazione condotta dall'autrice mediante l'impiego di una camera della pioggia, al fine di fornire conoscenza aggiuntiva in merito al contributo che la copertura a verde può portare alla gestione idrica urbana. -
Don Pietro Boifava. Un patriota nel cattolicesimo sociale bresciano
Don Pietro Boifava di Serle (1794-1879), umile e modesto rappresentante del ""basso clero"""", è uno di quegli uomini che, senza aver detto o scritto nulla sulla storia e sul suo senso, in realtà hanno contribuito in modo quasi unico a farla. Fu un """"militare"""" occasionale, ma per un valore supremo e fu un cattolico sociale per, nel e col suo popolo. Non fu deputato austriaco e non fu sindaco italiano per puro caso, ma per sua scelta e vocazione. Il suo """"genio"""" si estrinsecò nel fondere dal basso, nella plebe, questo apparente ossimoro sospeso fra insurrezione ed amore per gli altri, guerra e libertà, pratica concreta e circoscritta ed esiti ideali ed universali. Egli infatti fu al tempo stesso espressione della tradizionale societas christiana e assieme segno dell'avanzante modernità laica. In un contesto, quello bresciano, in cui il sacerdote entrava a far parte di un welfare moderno, sia in collaborazione sia in supplenza con lo Stato, don Pietro, pur con un'attività amministrativa limitata alla sua Serle, fu veramente espressione del """"prete sociale"""" e interprete della nuova realtà. Parlando con la pratica e non con la teoria, espresse la sua carità in tutti i campi che arò."" -
Linee di politica delle risorse forestali
Il bosco è un sistema vivente complesso che, dopo un lungo oblio, è ritornato all'attenzione generale: per questo, si parla sempre più spesso di politica delle risorse forestali o di nuova politica forestale. Il bosco infatti non è soltanto bosco ma è una entità biologica che svolge, contemporaneamente, almeno quattro funzioni: quella produttiva e quella protettiva (le più antiche), quella ambientale e quella sociale (le più moderne, al cui interno troviamo urbanistica, natura, paesaggio ed altre attività difficili da definire). Le foreste, oggi, sono governate da quattro livelli organizzativi ossia il Mondo, l'Europa, lo Stato e le Regioni e sono attraversate da quattro politiche ""ombra"""" ossia quella ambientale, quella agricola, quella di sviluppo rurale e quella di coesione. Le istituzioni principali sono la Conferenza delle Nazioni Unite, le Strategie e i Piani d'Azione dell'Unione Europea, il Programma Quadro del governo nazionale e i Piani Forestali Regionali tutti però senza grande forza legale. A partire dagli anni novanta l'ombelico del mondo è la tutela dell'ambiente, diventata centrale. Qui, le foreste possono svolgere un ruolo straordinario e, per giocarlo, la politica di sviluppo rurale, dopo avere tirato fuori i quattrini, le chiama a sostenere quattro sfide: il cambiamento climatico e la diversità biologica, l'energia rinnovabile e le risorse idriche.""