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Mettere a frutto i talenti. Esperienze e testimonianze sull'Italia di oggi
Questo è il terzo grande convegno, dopo quelli del 1985 e del 1997, che Noopolis dedica all'occupazione giovanile. I temi dibattuti sono sempre gli stessi: lo scollamento tra sistema formativo e lavoro, l'emarginazione e il disagio dei giovani, il distacco tra società e classe politica, le varie forme dell'emarginazione e le spinte innovative che stentano a decollare. Eppure, nonostante siano stati ogni volta dibattuti con grande lucidità e vigore da personaggi dotati di alte responsabilità (l'allora ""Ministro degli Esteri"""" vaticano Achille Silvestrini, Giulio Andreotti, Gianni Agnelli, Massimo Cacciari, Sergio Cofferati, Giuseppe De Rita, Leopoldo Elia, Franca Falcucci, Domenico De Masi, Carlo Maria Martini, Antonio Manzoli, Romano Prodi, Stefano Zamagni e molti altri), i problemi di allora si ripropongono oggi identici; anzi, appaiono addirittura aggravati. L'unico recente segnale di rinnovamento ha riguardato la classe politica, ma è stato talmente inaspettato e repentino, che non è facile coglierne il significato e la portata. Questo convegno si discosta tuttavia da quelli precedenti per una novità sostanziale: il coinvolgimento dei giovani che, dopo essere stati accusati della stessa ignavia imputata alla generazione precedente, sono stati chiamati a discolparsi e ad esporre le loro ragioni."" -
Città slow: dall'Italia al mondo. La rete internazionale delle città del buon vivere
In un mondo in cui tendono a prevalere fattori di standardizzazione e in cui i piccoli territori periferici sembrano diventare sempre più marginali, la presenza di una rete internazionale di città orgogliose delle proprie tradizioni e risorse territoriali, e capaci di valorizzarle trasformandole in qualità della vita e occupazione, rappresenta una buona notizia di straordinario valore. La cura del tessuto urbano e degli spazi collettivi, l'attenzione ai temi della sostenibilità ambientale, l'accoglienza, il gusto per la buona tavola, la valorizzazione dei prodotti tipici e del patrimonio culturale, sono alcuni dei valori di riferimento condivisi e ai quali si ispira l'impegno quotidiano delle comunità locali aderenti al movimento. Il volume curato dalla Rur illustra i principi e le esperienze su cui è nato e si è sviluppato il movimento di Cittaslow International, partito dall'Italia alla fine degli anni '90 e oggi diffuso in 150 città: non solo in Europa, ma anche in Africa, Asia, America e Oceania. Una realtà poco conosciuta e in continua crescita, su cui il volume getta luce per la prima volta anche grazie ai risultati di una indagine sulle città della rete. -
Il dramma della straniera. Medea e le variazioni novecentesche del mito
La più controversa tra le tragedie greche, Medea, è anche la più moderna nella sua autentica disperazione e nella sua perenne vitalità; proprio per questo, tale dramma si offre a inedite letture e nuove forme di rappresentazione, facendosi carico di esprimere le patologie della civiltà contemporanea. Il volume propone una panoramica novecentesca del mito euripideo di Medea, soffermandosi su contingenze espressive diverse, passando dal teatro alla letteratura, al cinema. Le ""Medee Nere"""" riscrivono il motivo classico in un contesto coloniale e oppressivo, mostrando Medea come vittima che si ribella e vince le costrizioni dell'apartheid e le contraddizioni etniche e razziali. In """"Medea e l'elefantessa: Corrado Alvaro e la lunga notte del mito"""", l'eroina di Euripide dismette le sue vesti terribili per aprirsi a una disarmata e straziate umanità, in un'opera in cui grecità e modernità perfettamente convivono. Ne """"La violenza del sacro e il disordine del dolore. Il mito di Medea secondo Pasolini"""" si analizza la trasposizione cinematografica della tragedia, realizzata dal poliedrico intellettuale, nella quale vengono messe in luce le ragioni oscure di un sapere lontano."" -
Il caso Dreyfus e la nascita dell'intellettuale moderno
Errore giudiziario, crisi nazionale, momento fondante la modernità politica francese del XX secolo, il caso Dreyfus ci rimanda l'immagine concentrata delle tensioni e degli interrogativi che da allora investono le società di massa occidentali e il ruolo degli uomini di pensiero. Questo volume ripercorre le tappe essenziali di quel celeberrimo caso, dalla condanna nel 1894 alla riabilitazione nel 1906, dando la parola ai protagonisti dell'epoca e presentando per la prima volta in traduzione italiana la gran parte dei documenti proposti. Emergono così, in modo diretto, giudizi e testimonianze contrastanti su uno stesso evento, le tensioni ideali e gli argomenti che allora contrapposero dreyfusardi e antidreyfusardi, le strategie discorsive utilizzate dagli uni e dagli altri. La battaglia di una minoranza per la revisione del processo a Dreyfus è l'occasione storica in cui i ranghi prestigiosi dell'università e dell'arte reclamano il loro diritto di parola su una questione che non attiene né alla conoscenza specialistica né all'estetica. Li chiamano con disprezzo ""intellettuali"""". Al principio di autorità contrappongono lo spirito critico, all'idea di una patria fondata su una fantomatica """"razza"""" quella di una nazione formata da cittadini, all'ossessione per l'ordine sociale l'esigenza della verità e della giustizia, all'ingerenza della Chiesa le virtù della Repubblica laica."" -
Reti per le scuole. Prospettiva di rete e valutazione dell'autonomia scolastica nel «Progetto Hercules» a Lucca
La possibilità per le scuole di organizzarsi in rete ai fini del perseguimento dei propri obiettivi istituzionali è stata introdotta nel 1999 con il D.P.R. 275, che ha avviato formalmente la ""stagione dell'autonomia"""" delle istituzioni scolastiche sul territorio; tuttavia il concetto e l'idea di rete sono stati in quella sede utilizzati in modo del tutto metaforico, o al massimo come una sorta di ingegneria organizzativa. Questo volume introduce il lettore alla prospettiva di rete nell'ambito dei processi di valutazione dell'autonomia scolastica sia come quadro teorico di riferimento, sia come insieme di metodi e tecniche utili alla conoscenza delle realtà empiriche (le scuole e il loro funzionamento), sia come insieme di pratiche operative (""""il far rete"""") per favorire lo scambio tra le scuole e i loro attori, descrivendo l'esperienza più che decennale di auto-analisi di istituto e di valutazione dell'autonomia scolastica compiuta da un gruppo di scuole della provincia di Lucca, riunite in una formula organizzativa denominata """"Rete Hercules"""". La presentazione e la discussione critica delle esperienze e delle dinamiche concrete che hanno caratterizzato l'esistenza della rete in questi dieci anni, lette attraverso le lenti di una prospettiva nuova e originale, quella delle reti sociali, costituiscono quindi il fulcro del testo."" -
Derivati ed energia: la gestione dei nuovi rischi globali
Questo studio mette in evidenza un rapporto sempre più stretto tra i derivati e il settore energetico globale, che ha mutuato dalla finanza il metodo dell'analisi e utilizza i derivati per soddisfare le proprie esigenze operative e finanziarie. Il settore energetico rappresenta un punto nodale nello sviluppo dell'economia globale: per questo l'effettiva capacità di gestire i rischi da parte degli operatori, del mercato, delle imprese e delle autorità nazionali e internazionali è una condizione necessaria per garantirne la crescita e la stabilità. In tale contesto i derivati potrebbero tornare ad assumere la funzione originaria di strumenti di mitigazione del rischio, attraverso un controllo sistemico (e sistematico) del loro utilizzo a fini speculativi. Il volume si rivolge a coloro i quali, studenti e professionisti, vogliano avvicinarsi al complesso tema dei rischi e dei derivati finanziari, con un focus sul sistema energetico, per comprendere le mutazioni avvenute dopo la crisi finanziaria. -
Poeti sui banchi di scuola. Educazione e poesia: un binomio inscindibile
Questo volume si propone di fare della lettura della poesia a scuola una sorta di cartina di tornasole per le ipotesi teoretiche ed epistemologiche messe a punto e discusse nel Laboratorio di Teoria e storia della scuola dell'Università di Ferrara. Dopo una definizione - in prospettiva non estetico-letteraria ma educativa - del termine poesia, il testo argomenta l'ipotesi che educazione e poesia siano tra loro legate da alcuni aspetti comuni, fondamentali e caratterizzanti per entrambe: la narratività, la parola e la metafora; considera quindi il rapporto esistente tra poesia e scuola militante, anche attraverso vari esempi ripresi da alcuni manuali scolastici, per soffermarsi, infine, su vari aspetti e generi di poesia, non ultima quella di stampo patriottico, a lungo presente, se non dominante, nella scuola italiana. Sullo sfondo, una domanda cruciale: può la poesia essere uno strumento di cui la Scienza dell'educazione si serve per perseguire il proprio ideale educativo? La risposta positiva consente di distinguere due tipologie di poeti: quelli dei banchi di scuola; quelli da banchi di scuola. Su tutto questo - così conclude il saggio - si staglia la figura dell'insegnante, impegnato a gestire il difficile passaggio dalla lettura di poesie per l'infanzia all'interpretazione della Poesia. -
Alta comunicazione. Aziende, fascicoli elettronici, emozioni e de-materializzazioni
Nel secondo decennio dell'era di Internet la crisi economica richiede un serio ripensamento sul cuore dell'impresa: il suo modello di comunicazione. Si vive sempre più in un mondo ad alta comunicazione, dove le informazioni e i prodotti sono de-materializzati in bit, persino le biciclette e le cure mediche. La lontananza dei manager e degli amministratori pubblici da questo mondo è una causa della crisi. Il libro esplora questa galassia di Reti, dove atomi e bit si assomigliano, ripercorrendo un lungo cammino che nell'arco di cento anni vede la vecchia manifattura trasformarsi in un'azienda hub and spoke. Il vecchio mondo burocratico novecentesco, a bassa comunicazione, cede il passo alla nuova cultura circolare del nostro tempo. Nelle miniere del futuro si scavano byte e nasce il nuovo welfare d'impresa in mezzo a matrici e a wiki-project. L'azienda del futuro sarà atomica, sciolta in una Rete popolata da My Page, My Home, Fascicoli Elettronici dei cittadini, Electronic Customer Record. Però i sentimenti dovranno guidare i nuovi manager. Alla fine del racconto si scopre che la nuova Azienda ad Alta Comunicazione è ormai già nata. -
Alle origini dell'industria lombarda. Manifatture, tecnologie e cultura economica nell'età della Restaurazione
Prendendo le mosse da una analitica descrizione dell'evoluzione del tessuto manifatturiero della Lombardia austriaca durante i decenni della Restaurazione, il volume ricostruisce il dibattito occorso sulle riviste economiche milanesi dell'epoca tra i fautori del tradizionale sistema basato sul primato dell'agricoltura e delle annesse attività di trasformazione e quanti assunsero invece un atteggiamento di apertura alle opportunità offerte dal progresso industriale. L'indagine conferma l'esistenza di un duplice ordine di fattori atti a spiegare l'influenza esercitata dalla rivoluzione industriale sulle aree periferiche coinvolte nel processo di sviluppo. Il primo di questi fattori, di carattere materiale, ebbe tra i suoi elementi costitutivi l'intensificazione dei flussi di scambio con i paesi più avanzati, il graduale consolidamento del sistema di fabbrica, l'accresciuta meccanizzazione degli stabilimenti, la strutturazione di un embrionale mercato del lavoro industriale, il rafforzamento di efficienti reti creditizie informali, con ricadute positive sugli investimenti extra-agricoli. Il secondo di tali elementi, di natura culturale, fu caratterizzato dalla maggiore circolazione di idee e informazioni, dalla progressiva affermazione di una nuova mentalità economica e dal valore strategico riconosciuto all'acquisizione delle conoscenze tecnico-scientifiche e alla loro applicazione a fini produttivi. -
Il mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia. Rapporto 2012
Il rapporto 2012 sul mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia registra le tensioni che si sono manifestate nella produzione e nella domanda ed offerta di lavoro a seguito della crisi dei debiti sovrani di molti Paesi Europei. Si tratta di criticità crescenti, più evidenti nella seconda parte del 2011, che hanno finito per annacquare i buoni risultati conseguiti dall'occupazione nel corso del primo semestre dell'anno. In questo quadro generale assumono particolare significato, all'interno del rapporto, gli approfondimenti realizzati a livello provinciale e tematici tra cui si segnalano le notevoli difficoltà che si manifestano nei mercati del lavoro delle province di Gorizia e Trieste; inoltre si richiama l.indagine sul lavoro autonomo e libero professionale realizzata in provincia di Gorizia, i risultati conseguiti dal Progetto Joblab inteso come importante programma d'informazione e sensibilizzazione sulle tematiche del lavoro femminile e, infine, l'analisi del lavoro domestico. Il volume si chiude con una parte dedicata alla sicurezza e al lavoro sommerso con una puntale descrizione dei dati degli infortuni e delle malattie professionali, l'illustrazione dei risultati conseguiti dai progetti di formazione ed informazione realizzati anche nell'ambito dell'Accordo tra le parti sociali siglato nel 2008 tra Regione Friuli Venezia Giulia e parti sociali e, infine, un'analisi sul lavoro sommerso. -
Promoting youth employment in Europe
Questo fascicolo è dedicato a una sfida molto importante dell'Unione Europea: promuovere l'occupazione giovanile tenendo conto delle esigenze poste di stretto collegamento al sistema europeo di qualifiche, costruito per favorire la mobilità dei lavoratori e la trasparenza delle qualifiche, temi sui quali il Ceres da tempo ha concentrato le proprie ricerche e che sono oggetto dei recenti progetti europei PRO YOUTH (VS/2011/0052) e FOOD ECVET (2011-1-ES1-LEO05-35742). Il fascicolo comprende anche articoli sui rapporti tra cultura e sviluppo e sulla problematica giovanile in varie parti d'Italia, con particolare riguardo al Mezzogiorno. -
Forme di socievolezza
Il volume intende riflettere sulla presenza di forme più o meno diffuse di socievolezza (sociability) nella società contemporanea. In un periodo, quale quello attuale, in cui si tendono a sottolineare particolarmente le difficoltà nel mantenimento dei legami sociali, gli interrogativi ruotano attorno ai possibili esempi di socievolezza ravvisabili nei diversi contesti della vita quotidiana. Attraverso la considerazione di alcune categorie tradizionalmente indagate nel dibattito sociologico (socievolezza, scambio, dono, gratuità) e l'analisi di alcuni casi significativi, il focus è centrato sulle modalità di relazione socievole realizzate dall'individuo contemporaneo. È proprio nel momento in cui fenomeni quali la globalizzazione e le crisi economiche alimentano vecchi e nuovi rischi e gli individui sperimentano tensioni crescenti nell'ambito della propria sfera vitale che si registra un'ulteriore spinta alla scoperta e/o riscoperta del valore che le forme di socievolezza possono rivestire ai fini della conservazione del legame sociale e della riproduzione della società. Infatti, progressivamente si sviluppano nuove aspirazioni ed esigenze espresse da parte di gruppi ed aggregazioni sociali, più o meno formali o informali, che basano la propria raison d'être su modalità di interazione innovative e originali le quali trovano il loro comun denominatore nella voglia, comune, di stare insieme e di fare società. -
Non ho tempo da perdere. Dedicato alle donne che decidono di volersi bene
Come non sprecare tempo ed energie per comportamenti e atteggiamenti che fino ad oggi non hanno portato risultati positivi nella nostra vita? Come fare a rafforzarsi, a esprimere le massime potenzialità, a valorizzarsi? Questo libro vuole accompagnare le donne a una maggiore conoscenza di sé, a modificare comportamenti dannosi, a utilizzare al meglio le proprie risorse, a chiarire e perseguire i propri obiettivi, per stare meglio con se stesse e acquisire strumenti per valorizzare le proprie capacità nella vita personale e sul lavoro. Nessuno di noi scinde così nettamente la propria sfera personale da quella lavorativa: quello che io sono nel mio privato non è molto distante da quello che sono sul lavoro. La maniera in cui tratto i problemi, la mia gestione delle emozioni, gli ostacoli nei rapporti interpersonali, la fiducia in me stessa, fanno parte del mio vivere 24 ore al giorno dovunque io sia. È un libro pratico, con esempi, analisi e piccoli strumenti di auto-aiuto che aumentano la fiducia in noi stesse e ci accompagnano in un nuovo modo di essere e di reagire alle situazioni della vita lavorativa e personale. -
Guida alla lingua ungherese
La redazione della Guida alla lingua ungherese ha origine nell'esperienza d'insegnamento universitario e nella particolare attenzione alla linguistica teorica di stampo funzionalista-formale da parte dell'autore. Il volume non vuole presentarsi come un manuale sistematico né come un libro di testo: la Guida accompagna il lettore passo dopo passo nelle forme della lingua, ampliando costantemente le competenze in modo approfondito e progressivo. In linea con le più recenti indicazioni della didattica di L2 fa un uso limitato della grammatica tradizionale ed è impostata metodologicamente per offrire tutti gli strumenti necessari a sviluppare proprie competenze sia nella grammatica, sia nella linguistica. Destinata all'insegnamento dell'ungherese agli adulti, è stata concepita per essere a un tempo stimolo e guida in corsi dove l'ausilio di un docente può chiarire ed approfondire alcuni passaggi teorici, ma - grazie agli esercizi proposti nell'allegato on line dell'editore (www.francoangeli.it) - è possibile utilizzarla anche come autodidatti. Il testo manca apparentemente della sistematicità caratteristica dei manuali e delle descrizioni grammaticali e per questo richiede maggiore attenzione nella lettura; tuttavia la sua architettura rigorosamente linguistica permette di riconoscere, alla fine del percorso di studio, il ricco e ordinato sistema che si cela dietro l'assenza di categorie e suddivisioni tradizionali. -
L' azienda centrata sull'ascolto del cliente. Ripensare strategie e organizzazione per acquisire nuovi clienti
Le scelte del cliente oggi sono sempre più complesse, non più risultante esclusiva di ""classici"""" elementi di valutazione quali il rapporto prezzo-qualità del prodotto, ma informate da parametri come etica e reputazione dell'azienda stessa. Nel mutato scenario di mercato, è diventato essenziale che il processo di fidelizzazione di nuovi clienti coinvolga l'intera struttura dell'organizzazione aziendale attraverso il ricorso alla pratica dell'ascolto attivo, volta a esplorare e ampliare la conoscenza dei molteplici mondi dei clienti con cui l'organizzazione è, o può entrare, in rapporto. Nella sua prima parte, il libro affronta questo tema così centrale per la prosperità delle aziende di oggi, introducendo ed esplorando il concetto chiave di ascolto integrato e individuando il percorso di costruzione per creare un'organizzazione che sia veramente consumer oriented. Nella seconda parte vengono poi esaminati i molteplici utilizzi e le più aggiornate applicazioni della metodologia del mystery shopper, uno degli strumenti più attuali ed efficaci di ascolto a disposizione delle aziende. Applicazioni e risultati di questa buona pratica vengono esposti anche sotto forma di testimonianze e case histories, lette attraverso l'esperienza pluriennale di SCS Consulting, società specializzata in consulenze e monitoraggi per importanti clienti in una pluralità di settori."" -
Le mura e l'Europa. Aspetti della politica estera della Repubblica di Lucca (1500-1799)
Lucca in Europa e l'Europa vista da Lucca: il volume presenta una prima ricostruzione d'insieme, nell'alveo dei recenti percorsi intrapresi dalla storiografia italiana ed europea, del peculiare laboratorio diplomatico della piccola Repubblica. Il motto Libertas scolpito sulle porte della città indica l'autonomia statuale, ma si sostanzia della pace sociale. Le istruzioni consegnate agli ambasciatori, i loro dispacci settimanali, le ampie relazioni di fine missione consentono di ricostruire i rapporti diplomatici della Repubblica con l'Impero (sotto le cui ali mantiene la propria ""libertà""""); con il ducato di Parma e Piacenza dal matrimonio di Elisabetta Farnese con Filippo V all'avvio del regno di Ferdinando I; con il regno di Napoli di Carlo di Borbone. Possiamo così soffermarci - in sintonia con la rinnovata sensibilità storiografica - sul cerimoniale di corte, sull'entretien diplomatique, sul ruolo fondamentale dell'informazione con i vari """"livelli di verità"""" del gioco diplomatico, sulla formazione dell'opinione pubblica interna. E ci è dato anche di cogliere qualche aspetto particolare: il ruolo che importanti personaggi rivestono - occasionalmente, ma con grande professionalità - nella politica estera della Repubblica (Giuseppe Ruggiero Boscovich), oppure l'utilizzo a fini privati della rete di relazioni diplomatiche (Ottaviano Diodati, l'animatore della ristampa lucchese dell'Encyclopédie)."" -
Una selvaggia normalità. La camicia nera del regime in doppiopetto
Busnago e Trezzo sull'Adda sono due paesi della Brianza distanti pochi chilometri l'uno dall'altro. A collegarli è una tranvia a vapore, attiva fi n dai primi del Novecento. A dividerli la vocazione produttiva, agricola nel primo, industriale nel secondo. E, negli anni trenta, la politica, perché la quieta località rurale vorrebbe mantenere le proprie radici cattoliche e popolari, mentre il piccolo centro manifatturiero si è lasciato lusingare dal dinamismo fascista. È in questo scenario che nel febbraio del 1931 matura e si consuma rapidamente una piccola vicenda di violenza privata che riassume in maniera esemplare la prepotenza sistematica del fascismo, solo in apparenza mitigata dalla rassicurante retorica del regime. -
La città più artigiana d'Italia. Firenze 1861-1929
Firenze è stata considerata per oltre un secolo, e fin quasi ai nostri giorni, una città artigiana. Questo volume si apre con la proclamazione di Firenze a ""capitale"""" dell'artigianato italiano in pieno regime fascista: si tratta del punto di arrivo di un artigianato di tipo nuovo, il cui processo di sviluppo è iniziato nel 1861. In tale arco di tempo il ruolo della città viene ridefinito come capitale della lingua e della cultura nel nuovo contesto nazionale, mentre sul piano internazionale si consolida l'idea di Firenze come luogo simbolo della rinascita delle """"arti"""" e di una nuova cultura borghese dopo i secoli """"bui"""" dell'alto medioevo. La vocazione artigiana della città si rivela essere l'effetto di un progetto consapevole alla cui elaborazione partecipano sia una parte dell'intellettualità europea, sia le classi dirigenti locali, sia una parte significativa delle classi popolari, attraverso le loro istanze associative e politiche. È all'analisi di questo intreccio di elementi che è dedicato il volume. Percorsi di vita, fortune imprenditoriali, ristrutturazioni urbanistiche, aggregazioni associative, conflitti politici e sociali, compongono la storia del nuovo artigianato urbano fiorentino: caso singolare di una formazione sociale in parte consistente """"inventata"""" sulla base di dinamiche culturali, ma anche """"modello"""" economico e sociale da confrontare con quelli di altre capitali europee che hanno avuto uno sviluppo analogo."" -
La comunicazione pubblica e la sfida dell'interculturalità. Lo «sguardo» dei mediatori culturali nella regione Marche
Il fenomeno migratorio ha lanciato una sfida importante alla società contemporanea, oggi afflitta da una grave crisi economica: la sfida dell'interculturalità. Le istituzioni pubbliche come possono comunicare le politiche di integrazione finalizzate a ridurre il conflitto sociale favorendo una pacifica e proficua convivenza tra persone di culture diverse? Come possono creare spazi di condivisione interculturale? Sembra emergere sempre di più l'esigenza di definire e sviluppare competenze specifiche di comunicazione istituzionale e sociale per intercettare e soddisfare i bisogni comunicativi della popolazione immigrata e autoctona. Il Laboratorio Marche, attivo presso la Presidenza del Consiglio Regionale delle Marche, nel biennio 2008-2009 ha inteso analizzare l'accoglienza e l'integrazione nei confronti degli immigrati come dimensione identitaria della Regione Marche, prestando particolare attenzione agli aspetti comunicativi che riguardano le istituzioni pubbliche e il mondo del lavoro. L'attività di ricerca, svolta con il contributo scientifico dei ricercatori del LaRiCA (Laboratorio di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata, Università di Urbino Carlo Bo), ha esplorato questa dimensione, cogliendo il punto di vista dei mediatori culturali delle Marche, attraverso l'impiego di tecniche di sociologia visuale. -
Generazioni di mezzo. Giovani e ibridazione culturale nelle società multietniche
Il volume propone una riflessione interdisciplinare sui processi di mutamento culturale che investono le società contemporanee e che sembrano ridisegnare un'altra globalizzazione, dal basso, segnata da appartenenze multiple e da inedite forme di meticciamento culturale. L'analisi prende spunto da una ricerca condotta su un campione di preadolescenti scolarizzati in Valle d'Aosta e nella provincia di Roma, ed esplora un ampio ventaglio di dimensioni che ne caratterizzano la vita quotidiana: dai rapporti familiari, alle reti amicali, alla percezione del proprio rendimento scolastico, all'uso dei media, ai riferimenti simbolici, agli orientamenti di valore, focalizzando l'attenzione sulle strategie di definizione del proprio sé e sulla sintesi tra valori tradizionali e valori dominanti in gran parte collegati a pratiche di consumo. Nella convinzione che il mondo dei giovani costituisca un serbatoio di sapere spesso anticipatorio dei mutamenti socio-culturali e che l'integrazione degli stranieri sia un processo bi-direzionale che investe tanto chi arriva, quanto chi accoglie, l'analisi si articola attraverso confronti tra quello che si riscontra nei giovani autoctoni e quello che si riscontra negli immigrati di seconda generazione, individuando soprattutto in questi ultimi i precursori di una nuova via di rinnovamento culturale e l'emergere di nuovi bisogni formativi.