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Relazione sulla situazione economica del Lazio
Il Rapporto si propone di offrire uno strumento di lettura del quadro economico regionale, contrassegnato nel 2011 dal perdurare della crisi economica, da una crescita contenuta, da un aumento delle difficoltà per le imprese, dalla riduzione dei consumi per le famiglie e da notevoli elementi di criticità legati all'economia nazionale. La parte introduttiva si sofferma sugli scenari internazionali, europei e nazionali, per poi esaminare le dinamiche congiunturali del Lazio e le previsioni di sviluppo nel medio periodo. Si analizza, quindi, il tessuto imprenditoriale della regione, la sua composizione e l'andamento dei principali settori produttivi, per poi approfondire il tema del credito e della struttura finanziaria delle imprese in relazione ai mutamenti indotti dalla crisi e dalla restrizione creditizia. Per la prima volta sono stati elaborati i bilanci societari estratti dagli archivi camerali per il biennio 2009-2010 - prima fase di forte impatto della crisi economica - e, attraverso il calcolo aggregato di alcuni indicatori, sono stati analizzati, con un dettaglio settoriale e provinciale, la redditività, la solidità e l'indipendenza finanziaria delle imprese laziali. -
Ricerca sulla valutazione di un progetto scolastico innovativo. Scelte e interrogativi
L'introduzione di innovazioni didattiche costituisce una delle leve fondamentali per rendere sempre più efficace l'intervento educativo della scuola in contesti sociali in continuo mutamento. Risulta però determinante accompagnare i processi di innovazione con azioni di monitoraggio e valutazione in grado di mettere in luce la complessità degli elementi coinvolti e discernere i fattori che contribuiscono al raggiungimento di esiti positivi. Ma quali scelte effettuare per realizzare interventi valutativi adeguati alla novità e rilevanza strategica della proposta? Il volume intende offrire un contributo a tale interrogativo focalizzandosi sulla valutazione di un progetto innovativo pluriennale, in atto in una scuola primaria, teso a sviluppare apprendimenti attraverso l'integrazione nel curricolo di laboratori di espressione corporea. A partire dalla valutazione dell'innovazione introdotta si è realizzata una ricerca sulla valutazione stessa, verificando in che misura le scelte teoriche e operative trovassero riscontro nella specifica realtà valutata. Questo allo scopo di concorrere allo sviluppo della disciplina valutativa, di cui vengono delineati anche i principali ambiti del dibattito scientifico. -
Alfieri e la crisi europea
La riflessione dell'autore su Alfieri è di varia impostazione e finalizzazione. Ha radici in antiche letture e si è esercitata alternativamente sulla problematica generale e su aspetti particolari, da un tentativo di rilettura complessiva del teatro tragico alla definizione sintetica dell'intero percorso dell'astigiano, da una messa a punto di determinate fasi della critica nella sua motivazione profonda al formarsi e svolgersi della poetica, al definirsi di una coscienza etico-politica, dall'analisi di una singola tragedia, Mirra, vista come il massimo approdo, ad analisi di altre tragedie, Antigone e Oreste, studiate specificamente nella loro storia redazionale per coglierne orientamenti e processi elaborativi. Sempre l'orizzonte è stato di natura storica, per una esigenza di capire l'opera in rapporto alla situazione soggettiva e oggettiva: il tempo dell'autore e il tempo dell'Italia e dell'Europa nel loro intersecarsi e sintetizzarsi. Il titolo vuole emblematicamente codificare in una formula l'idea e la convinzione che hanno ispirato tutti i saggi. -
Standard contabili rules based e principles based. Profili generali ed evidenze empiriche
Negli studi di financial accounting è in corso da tempo un vivace dibattito in ordine ai due approcci che informano la regolamentazione dell'informativa di bilancio: quello principles based e quello rules based. Nessuno dei due approcci trova la piena condivisione della letteratura, poiché entrambi presentano profili di criticità. Nell'ambito del processo di convergenza tra IASB e FASB, gli U.S. GAAP stanno lentamente abbandonando l'approccio rules based che li ha contraddistinti in passato, per accogliere quello principles based, proprio degli IAS/IFRS. Nel quadro delineato, il volume esamina criticamente i contributi che hanno alimentato il dibattito, soffermandosi, anche attraverso una ricerca empirica, sui riflessi del passaggio dall'uno all'altro approccio relativamente all'area di consolidamento. Essa rappresenta infatti uno dei pochi ambiti in cui il FASB ha recentemente accolto l'approccio principles based. In particolare, il lavoro si fonda sull'ipotesi secondo cui, a fronte della convergenza degli standard setter verso standard principles based, i redattori del bilancio (preparers) tendano comunque a porre in essere comportamenti ""giuridicamente protetti"""", ossia ispirati a una impostazione rules based, allo scopo di tutelare la delimitazione dell'area di consolidamento con elementi più agevolmente dimostrabili. Gli esiti della ricerca consentono di identificare i fenomeni di aggressive reporting associati dalla letteratura alla scelta dei due approcci."" -
Incontri a margine. Culture urbane nell'Africa contemporanea
"Perché la città africana, seppur ha radici profonde e continuamente rialimentate nella/dalla ruralità, altrettanto continuamente le rielabora e ne estrae innovazione. Nuovi stili di vita, nuove forme, nuovi protocolli relazionali, nuove aggregazioni economiche. Il tutto, in un contatto sempre più stretto con i campi di forza sovralocali, con le decisioni degli organismi internazionali, con il sentire della società civile globale, con le logiche dei mercati. Il tutto, ancora, in sempre più stabili radicamenti: nella città, le fluttuazioni congiunturali si configurano con sempre maggior forza in assetti strutturali"""" (Dalla prefazione di Pierpaolo Faggi)." -
Teoria critica della partecipazione. Un approccio sociologico
Bilanci partecipativi, giurie di cittadini, sondaggi deliberativi, town meeting sono solo alcuni esempi di nuovi strumenti per la partecipazione politica che si sono ampiamente diffusi nel corso degli ultimi venti anni in molte democrazie occidentali, caratterizzate dall'indebolimento degli istituti rappresentativi e da un'ondata di politiche neoliberiste. La tesi sostenuta nel libro è che la partecipazione si sia diffusa - diversamente da quanto affermato in molta letteratura recente, che ne enfatizza invece le potenzialità di democratizzazione dei processi decisionali - per la sua capacità di contribuire, insieme a tanti altri fattori, alla stabilizzazione e riproduzione del neoliberismo, favorendo il contenimento dei suoi costi economici e sociali e delle sue contraddizioni politiche. Attraverso un'analisi storica e sistemica del rapporto tra le nuove forme di partecipazione e il consolidamento del processo di neoliberalizzazione delle forme e dei contenuti dell'azione pubblica - che ricostruisce non solo quando e dove la partecipazione e il neoliberismo si sono storicamente intrecciati, ma anche perché e soprattutto come tale intreccio avviene - si propongono le coordinate interpretative di una sociologia critica della partecipazione. -
Comunità, capitale sociale, quartiere
Concetti quali comunità e quartiere sembrano essere divenuti obsoleti ed euristicamente inattuali nella teoria sociologica contemporanea orientata allo studio della globalizzazione, della mobilità e della comunicazione. Nel volume, privilegiando un'ottica microsociologica, si intende dimostrare per contro che negli scenari sociali e urbani attuali le cerchie e i legami sociali, così come i luoghi, gli spazi e i territori urbani in cui si organizza la vita collettiva, continuano ad avere un'importanza decisiva per descrivere e leggere la quotidianità. In quest'ottica i concetti di comunità e quartiere vanno ripensati piuttosto che abbandonati. Comunità intesa come qualità del legame sociale che valorizza la componente affettiva delle relazioni sociali e quartiere come unità ecologica e di organizzazione socio-spaziale rappresentano, infatti, una discontinuità con una tradizione sociologica consolidata. Ripensati in questi termini, comunità e quartiere offrono una chiave di lettura privilegiata per rileggere il dibattito intorno al concetto di capitale sociale, valorizzandone la componente specificatamente sociologica e contestualizzandolo all'interno di una dimensione urbana differenziata al suo interno, socialmente e spazialmente. -
Il tramonto dell'urbano. Saggio sulle borgate rurali e la dissolvenza dello spazio pubblico a Foggia
Esiste un rapporto tra pianificazione urbana e dispersione del concetto di cittadinanza? Il volume intende dimostrare, attraverso i risultati di una ricerca condotta nella città di Foggia, che la sistemazione dello spazio urbano è fondamentale per definire il rapporto tra cittadini e città, ovvero, soprattutto, per definire i caratteri dell'identità collettiva. Se le pratiche di cittadinanza sono condizionate dalle scelte urbanistiche, e se la connessione tra i differenti territori urbani è essenziale per configurare la città e stabilire il diritto al suo uso e godimento, una progettazione realistica degli spazi di vita implica un nuovo sguardo urbano. Necessario, dunque, un patto tra urbanistica e studi sociali, cioè un dialogo interdisciplinare tra urbanistica e sociologia per reperire nuovi strumenti di governance e disegnare le città evitando che le differenze si traducano in conflitti, ineguaglianze e disparità sociali. -
Europa e società civile. Vol. 1: Esperienze italiane a confronto.
Il volume presenta i risultati di una ricerca che si è proposta di indagare il ruolo della società civile italiana nel complesso processo di europeizzazione. Partendo dall'ipotesi che la costruzione sociale dell'Europa avviene a vari livelli e che per ciascuno è individuabile un contributo potenziale ed effettivo proveniente dal basso, la ricerca ha voluto dar voce ad esperienze generate dall'attivismo sociale italiano in aree di intervento strategiche. Gli attori selezionati per gli studi di caso si muovono nell'ambito culturale-ambientale, in quello socio-assistenziale-umanitario, nell'impegno civile e nella rappresentanza degli interessi, tutte aree che esprimono il protagonismo della società civile e le sinergie che ha saputo creare nel panorama nazionale ed internazionale. Le preziose informazioni raccolte attraverso le interviste ai testimoni privilegiati restituiscono gli orientamenti sugli scenari attuali del processo di europeizzazione, sulle ricadute di questo nella cultura organizzativa e nelle strategie comunicative e di rete. Ne esce un quadro variegato che, fra realtà e proiezioni, offre un ricco materiale per riflettere con realismo sul ruolo che l'associazionismo italiano può svolgere a favore di una società europea, che non sia mero punto di equilibrio fra gli interessi politici ed economici dei Paesi membri dell'Unione. -
Primavera socialista. Il laboratorio «Mondoperaio» 1976-1980
Dal 1976 al 1980 la rivista di cultura politica del Psi ""Mondoperaio"""" rappresenta il laboratorio attraverso il quale un gruppo di intellettuali persegue l'ambizioso disegno di un rinnovamento radicale del socialismo italiano finalizzato alla creazione di una forza di ispirazione laica, riformatrice e libertaria capace di superare ritardi e contraddizioni della Sinistra marxista e assurgere a protagonista del processo di modernizzazione della società italiana. Prima ancora dell'avvento di Craxi alla guida del Psi, il segnale della ripresa rispetto alla condizione di preoccupante minorità politica di un partito stretto nella morsa del """"compromesso storico"""" viene dalle file dell'intellettualità socialista. Dalle penetranti analisi della realtà sovietica al sostegno offerto al Dissenso nei Paesi dell'Est, dalla riscoperta del socialismo liberale al rinnovato interesse per i partiti socialisti e socialdemocratici europei, dal Progetto per l'alternativa socialista al Convegno internazionale sul leninismo, nelle pagine di """"Mondoperaio"""" si snoda l'avventura intellettuale e politica di una élite il cui rapporto con la Segreteria Craxi non si interrompe certo al momento del ritorno nel 1980 del Psi al governo con la Dc ma subisce una prima, sensibile incrinatura."" -
La progettazione sociale. Esperienze e riflessioni
La progettazione sociale è divenuta un metodo di lavoro trasversale ad ogni ambito in cui è centrale la collaborazione tra persone. Progettare una qualsiasi attività significa sempre più progettare socialmente, interfacciarsi con competenze, esperienze, motivazioni, mentalità diverse per promuoverne l'integrazione: non esistono, da questo punto di vista, progetti che non siano sociali. Tale tematica riguarda principalmente il sistema dei servizi alla persona e gli interventi su varie forme di disagio. I servizi sociali si realizzano tramite la costruzione di relazioni con gli utenti, relazioni che spesso ne costituiscono il principale prodotto, in cui interazione, produzione e consumo si verificano contemporaneamente e in collaborazione, e il risultato dipende sia da chi fornisce il servizio, sia da chi lo riceve. La pratica di progettazione sociale ha mostrato come essa non possa ridursi alla struttura logica degli interventi, ma comporti la promozione di relazioni efficaci, l.animazione delle comunità, la creazione di fiducia e come soprattutto da tali fattori derivi l'efficacia dei progetti. Il libro presenta e discute un'esperienza professionale pluriennale, provando a individuare i problemi più rilevanti e diffusi nei servizi, proponendosi di contribuire a una riflessione sulla metodologia della progettazione sociale e di fornire indicazioni semplici e pratiche, grazie anche all'analisi di molti esempi e casi reali, sulle principali criticità operative. -
Luoghi di identità e spazi del sacro nella città europea contemporanea
Quali sono le conformazioni dell'urbano che concorrono a creare un ambiente di vita capace di far maturare nei suoi abitanti un senso di appartenenza? Quali gli elementi architettonici che generano un'immagine identitaria? Quali i criteri progettuali per una città chiaramente leggibile che sappia dare un senso di sicurezza emotiva ai suoi abitanti e concorra a creare occasioni di vita comunitaria? A partire da questi interrogativi si sviluppa l'analisi di alcuni contesti urbani europei di recente edificazione, individuando i tre temi delle centralità urbane, dei luoghi di identità e degli spazi del sacro, come i cardini di un discorso sulla città contemporanea. Che gli abitati odierni risultino spesso anonimi, spaesanti e privi di momenti di rappresentatività collettiva è un dato di fatto, ma se si vuole guardare all'esistente in un'ottica di progettualità è necessario cogliere dalle esperienze urbane compiute nella seconda metà del XX secolo, oltre alle evidenti criticità, anche le tensioni vitali che implicitamente tali criticità rivelano. I contesti urbani ai quali si fa principalmente riferimento sono le periferie urbane cresciute ""macchia d'olio"""" a partire da un centro storico, come è il caso di Bologna e, in particolare, del quartiere Savena, ma anche le città di nuova fondazione edificate ex-novo, come le villes nouvelles delle banlieues francesi."" -
Donne e percorsi migratori. Per una sociologia delle migrazioni
La realtà migratoria delle donne verso l'Italia è un fenomeno che risale agli anni Settanta del secolo scorso e presenta caratteristiche e specificità poco indagate negli studi italiani di sociologia delle migrazioni. Il volume mette a fuoco la complessità, la dinamicità e la sistematica crescita della presenza delle donne migranti in Italia. Dopo un'analisi delle ricerche inerenti le donne immigrate in Europa e in Italia, nel testo è dedicata una particolare attenzione ai temi delle trasformazioni identitarie, dell'inserimento nel mercato del lavoro e della salute delle donne della migrazione. Il testo, particolarmente utile per gli studiosi dei processi migratori, è pensato anche per gli operatori e le istituzioni che lavorano con soggetti migranti. -
Il futuro oggi. Immaginazione sociologica e innovazione: una mappa fra miti antichi e moderni
Innovazione è parola che sempre più spesso risuona nelle stanze della politica italiana, europea e di quella vasta parte del mondo che sperimenta una delle più gravi crisi della storia. Definiamola come ""un passo avanti nel futuro"""", ed eccoci a una domanda vitale: come ci stiamo preparando al futuro? E, prima di tutto, come ce lo stiamo immaginando? La questione investe la nostra immaginazione sociologica, ovvero la capacità di rendersi conto di come il corso della vita personale di ciascuno e l'intera storia dell'umanità si intersecano nella società attuale, quella in cui, appunto, stiamo predisponendo il nostro futuro. Si tratta di esaminare criticamente le risorse culturali profonde che abbiamo a disposizione, se vogliamo provare a pensare """"a mente libera"""". E se quel che riempie l'esperienza quotidiana facendo di noi degli esseri umani (i valori, le speranze, i timori...) è una complessa matassa in cui le nostre vite sono intessute le une alle altre, cercarne il bandolo vuol dire intraprendere un viaggio avventuroso alla scoperta dell'immaginario contemporaneo sul futuro, del futuro qual è già oggi, dentro di noi. Il futuro odierno. Il libro riprende la ricerca avviata nel precedente volume Homo transgenicus (2003) sull'immaginario delle biotecnologie e introduce ai fondamenti simbolici dell'innovazione e alla sociologia della conoscenza contemporanea."" -
Le politiche della droga in Europa. Prevenzione, gestione e recupero
Nell'era contemporanea, il consumo di sostanze psicotrope ha subìto un processo di trasformazione che riguarda sia i pattern di fruizione sia i profili dei consumatori. Oggi l'uso di droghe e alcol assume sempre più finalità che potremmo definire di tipo performativo, seppur nelle diverse funzioni che possono esservi incluse, quali ad esempio, aumentare la socialità, la resistenza, l'energia, la creatività, il piacere. Mentre in passato erano soprattutto i soggetti emarginati ad essere coinvolti nelle pratiche di consumo, oggi la fruizione è trasversale rispetto alle variabili socio-anagrafiche quali l'età, il genere, la classe sociale di appartenenza. Dopo un excursus sui principali trend europei e sugli approcci teorici di matrice sociologica in materia, il volume presenta un modello di intervento volto al controllo della domanda attraverso tre fasi: la prevenzione, intesa come anticipazione delle pratiche di consumo; la gestione, ovvero l'intervento rivolto a coloro che consumano sostanze attraverso pattern d'uso ricreativi e volti alla moderazione; il recupero, destinato ai soggetti che hanno sviluppato una tossicomania. Per ciascuno step, si descrive lo stato dell'arte in merito alle politiche europee. Nelle conclusioni, si delineano alcune considerazioni relative ai possibili sviluppi futuri degli interventi in materia. -
In cerca di leadership. Che cosa ha reso grandi i grandi leader
In ogni organizzazione, semplice o complessa che sia, è fondamentale il ruolo della leadership. Ma cosa rende un leader ""vero leader""""? Per rispondere a questa domanda, Phil Harkins e Phil Swift, due esperti di fama internazionale, hanno intrapreso un vero e proprio viaggio attraverso il mondo, intervistando CEO, presidenti, primi ministri e leader spirituali. Hanno avuto l'opportunità di parlare con personaggi come: Mary Robinson, prima donna presidente dell'Irlanda; Mikhail Gorbaciov, ex presidente dell'Unione Sovietica e 1990 vincitore del premio Nobel per la pace; Benazir Bhutto, ex primo ministro del Pakistan; Iacopo Salim, membro dell'International Center for Leadership in Finance e assistente del segretario generale per la gestione delle risorse umane delle Nazioni Unite; Rajaa Khuzai, ex membro del Consiglio direttivo iracheno; Henri Landwirth, sopravvissuta all'Olocausto."" -
Trasformazioni globali e nuove disuguaglianze. Il caso italiano
Alle disuguaglianze storiche, di classe, di genere, di generazione, territoriali, si è aggiunta in Italia negli ultimi decenni anche una disuguaglianza razziale. Che è di carattere multidimensionale poiché interessa tutti gli aspetti della vita sociale degli immigrati, dal lavoro alla sfera giuridica, dalla condizione abitativa alla salute, dalle rappresentazioni pubbliche alla scuola. Nel processo di formazione di questa nuova disuguaglianza hanno avuto un ruolo fondamentale il mercato del lavoro, l'ordinamento giuridico e il sistema dei mass-media, che hanno agito attraverso specifici meccanismi generativi come la selezione delle popolazioni immigrate, la precarizzazione e lo sfruttamento differenziale del lavoro straniero, la creazione di un diritto speciale e la stratificazione dei diritti, il razzismo e la stigmatizzazione ""simbolica"""". Questa nuova disuguaglianza razziale è qui esaminata come parte integrante di un fenomeno globale, di un sistema globale delle disuguaglianze sociali preesistente alle idee e alle politiche neo-liberiste, ma da queste riforgiato ed esasperato."" -
Mary Tibaldi Chiesa. La prima donna repubblicana in Parlamento tra cooperazione internazionale e mondialismo
Prima donna ad essere eletta tra le fila del Partito repubblicano, Mary Tibaldi Chiesa, nel corso di tutta la sua attività politica, rimase sempre fedele agli ideali mazziniani e cattaneani ereditati dal padre Eugenio Chiesa, fiero oppositore del regime di Mussolini e punto di riferimento di tutta la sua esistenza. L'Italia repubblicana, per lei, aveva l'onere di seguire gli insegnamenti di questi due padri del Risorgimento, convinta com'era della compatibilità del loro magistero. Europeista e mondialista, riteneva indispensabile il superamento della dimensione statale e l'istituzione di una federazione internazionale, idonea a offrire adeguate risposte alle nuove esigenze dei popoli. Le scelte compiute dalle grandi potenze, al termine del secondo conflitto mondiale, non la convincevano poiché non favorivano la cooperazione internazionale e impedivano all'Organizzazione delle Nazioni Unite di divenire il primo nucleo di un'Assemblea costituente mondiale, nella quale accanto ai delegati dei vari governi avrebbero dovuto sedere i rappresentanti della società civile. Certa dell'impellente necessità del disarmo universale, confidava nelle capacità delle donne, che potevano stimolare, con il loro impegno politico, i mutamenti istituzionali. Senza venir meno ai suoi doveri famigliari, la donna aveva il diritto di ricoprire ruoli di rilievo nella sfera pubblica: si batté così per il suo ingresso in magistratura così come per il suo accesso alla carriera diplomatica. -
Bilancio di competenze e orientamento professionale e scolastico. Dalla pratica alla teoria: l'esperienza della provincia di Latina
L'orientamento permette all'individuo di acquisire quella consapevolezza . cognitiva, emotiva e sociale - fondamentale per affrontare una o più scelte; rappresenta uno strumento necessario per aiutare le persone nei difficili momenti di passaggio da una scuola ad un'altra, dal mondo della scuola e quello lavorativo, da un lavoro ad un altro. Si tratta, ormai, di un processo continuo a cui ricorrere più volte nel corso della vita professionale a causa della flessibilità intrinseca nel mercato del lavoro. Il bilancio di competenze ne rappresenta una specifica tecnica che favorisce l'individuo, nella fase di scelta, a riflettere su se stesso, sulle capacità tecniche e trasversali acquisite nella propria esperienza formativa, lavorativa e personale - alcune ignote, non espresse o non ritenute tali - in modo da realizzare un incastro efficace tra domanda e offerta di lavoro. A partire da queste riflessioni, il presente volume riporta l'esperienza realizzata dalla Provincia di Latina che ha realizzato una serie di interventi tesi a contrastare gli effetti dell'attuale crisi occupazionale basati sugli strumenti di cui sopra. Per orientare meglio il lettore il libro è stato suddiviso in due parti. La prima illustra la tecnica del bilancio di competenze, la seconda è dedicata all'argomento dell'orientamento professionale e scolastico. -
Personal network analysis
Nel personal network la struttura sociale entra direttamente in contatto con l'uomo e con le sue azioni. Gli individui operano all'interno di reti personali, le quali costituiscono quella parte della rete sociale più ampia che è in grado di trasmettere loro opportunità e vincoli e che emerge dal loro stesso agire. La personal network analysis è la branca della social network analysis che approfondisce lo studio delle relazioni personali. Attraverso questa strategia di ricerca, è possibile raccogliere, organizzare e analizzare dati relazionali relativi a singoli individui. Esiste ormai l'esigenza di aprire esplicitamente anche in Italia un dibattito e un confronto di natura epistemologica, teorica e metodologica sulle potenzialità e sui limiti della personal network analysis, con lo scopo, in particolare, di valutare la praticabilità del suo utilizzo integrato all'interno di indagini che adottano gli strumenti propri della survey research. Per raggiungere questa finalità, il volume presenta i principali approcci teorici allo studio dei personal network, le tecniche più diffuse per la raccolta e l'organizzazione dei dati e le strategie analitiche per la loro elaborazione. Inoltre, il volume presenta alcune indagini empiriche condotte sui personal network e dedicate sia alla validazione di specifici strumenti di ricerca sia alla produzione di conoscenza sulla realtà sociale.