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Pratiche narrative per una pedagogia dell'invecchiare
Il nostro tempo vive una transizione culturale di ampia portata nei modi di concepire la vecchiaia e il processo di invecchiamento, che rende meno definiti i confini tra generazioni e fasi della vita. Una transizione che disegna una nuova mappa delle età, un nuovo immaginario sulla vecchiaia. Il libro mette in discussione i percorsi di educazione delle adulte e degli adulti e dialoga con l'esperienza dell'invecchiare incontrata in luoghi differenti: racconta di una ricerca nel territorio con donne adulte e anziane, documenta percorsi di vita intrecciati a processi di cura nelle residenze sanitarie assistenziali e interroga le relazioni tra donne quando la cura è a domicilio. La pratica delle storie di vita nella ricerca e nel lavoro educativo permette di guardare oltre i luoghi comuni con cui si pensa la vecchiaia, soprattutto quella delle donne. Le esperienze concrete che il libro propone sono narrate in modo da orientare nel pensiero dell'esperienza educatori e operatori impegnati nel lavoro con adulti e anziani. Narrare crea luoghi condivisi ed evidenzia frontiere simboliche tra le generazioni e le culture, permettendo di esplorarle e di attraversarle per andare verso l'incontro con se stesse, con se stessi. Il libro si rivolge anche a tutti coloro che per professione o per sensibilità si appassionano alle narrazioni delle vite. -
La domanda di libertà, l'offerta di responsabilità
Nell'evolversi di un possibile, e sicuramente auspicabile, incontro fra l'io individuale e il tu sociale, accade che l'io individuale si avveda che la sua spontaneità riesce a realizzarsi come libertà se si realizza come libertà di non confliggere distruttivamente con gli altri. Allora nella sua domanda di spontaneità egli diventa cosciente che può realizzarsi come libertà soltanto autolimitandosi. Dall'altro lato il tu sociale diventa, prima o poi, consapevole che può fissare argini all'individuo se gli consente di esercitare la sua libera spontaneità. Dunque l'individuo può essere libero soltanto a condizione di essere responsabile, cioè cosciente dell'esistenza limitante del tu, mentre il tu sociale si accorge di poter imporre una responsabilità soltanto se consente all'io individuale l'esercizio della sua libertà. La libertà come domanda si auto-impone come confini quei medesimi argini che il tu sociale impone all'io secondo il proprio strutturale statuto di istanza che lega. Pertanto la domanda di libertà sta sotto la condizione della responsabilità, mentre l'offerta sociale di responsabilità sta sotto la condizione della libertà. Alla libertà come domanda corrisponde la responsabilità come offerta. Due mondi s'incontrano in un luogo comune, che configura la struttura portante di un mondo-della-vita umano. È questo il tema cruciale, antico e sempre nuovo, aporetico ma ineludibile, che viene affrontato da varie angolature nei saggi di questo volume. -
Oltre la società della comunicazione
Sono i mezzi di comunicazione che cambiano la società o è la società che cambia i mezzi di comunicazione? Attorno a questo interrogativo ruotano da sempre molte delle analisi sulla comunicazione di massa. Oggi è difficile conservare la distinzione tra mass media e personal media valida fino a qualche tempo fa. Da quando il computer è diventato una stazione multimediale interconnessa, molti dei contenuti rivolti al pubblico di massa sono fruiti tramite YouTube o siti analoghi che trasmettono film e programmi utilizzando internet. Il tablet, appena arrivato sul mercato, ha già eroso lo spazio che prima apparteneva a notebook e laptop. Accanto al tablet c'è il cellulare, che adesso è smarphone e aggrega strumenti prima separati: fotografie, video, audio, informazioni geografiche, ma soprattutto funzioni per rimanere in contatto con i social network. Ogni giorno si aggiungono app e la comunicazione mobile occupa ormai spazi prima riservati al computer. E quanto ai classici mezzi di comunicazione di massa, anche qui dobbiamo decisamente rivedere le categorie di analisi. Lo scopo di questo volume è intrecciare le riflessioni della sociologia delle comunicazioni di massa - con la presentazione delle teorie e degli autori - e gli sviluppi attuali della comunicazione digitale e della società delle reti. -
La componente biologica: dalla marginalità al recupero nell'universo dei fatti sociali. La sessualità
Ancorché alcuni aspetti della componente biologica come l'alimentazione e la sessualità facciano parte degli interessi di tanti sociologi, il dibattito contemporaneo non mostra ancora, salvo alcune eccezioni, il necessario impegno per la tematizzazione sistematica dei limiti storici, che continuano a marcare il rapporto tra la componente biologica e la componente socio-culturale. L'inadeguatezza del dibattito trova corrispondenza nella tradizione sociologica del Novecento, ed è evidente nel diverso approccio teorico dei founding fathers della sociologia. Nell'olismo assolutizzante di Durkheim e nello storicismo problematico di Weber si rispecchia l'analoga modalità di qualificare la componente biologica come mancante dei requisiti fondamentali che contrassegnano i fatti sociali. L'assunto epistemologico di Durkheim e di Weber, dalla fine dell'Ottocento fino agli anni Cinquanta del Novecento, è riuscito ad espellere la componente biologica, in tutta la sua complessità, dall'universo dei fatti sociali, consentendo a studiosi di altri ambiti disciplinari di ""sconfinare"""" ed affermare il loro predomino. Alla luce dell'innegabile progresso scientifico e culturale maturato nell'ultimo mezzo secolo, le ambiguità analitiche dei maestri summenzionati si prestano a nuove riflessioni, in un'ottica che, riconsiderando l'articolazione bipolare della dimensione della componente biologica, recupera all'universo sociologico quegli ambiti egemonizzati dalla medicalizzazione e psicologizzazione."" -
La prospettiva olistica del customer relatioship management. I livelli di engagement nel rapporto brand-cliente
Negli ultimi anni si è rafforzato il dibattito sul ruolo che riveste l'innovazione nelle politiche di branding per interfacciarsi al mercato. Il campo d'azione della marca si è via via trasferito dalla fisicità delle merci al presidio della mente del consumatore, infatti la share of mind ha progressivamente sostituito l'imperativo della share of market. Il vantaggio che deriva dal beneficiare di un'immagine globale di marca non fa riferimento solo alle importanti economie di scala che si realizzano in una gestione integrata del brand. I manager considerano l'immagine globale un vantaggio essenziale per la gestione stessa del brand. Il concetto olistico della gestione delle relazioni con i clienti presenta due caratteri salienti: un impatto integrato, tra i vari livelli dell'impresa, ed una flessibilità globale, per quel che concerne la portata espansiva degli obiettivi pianificati. Sostanzialmente il marketing olistico è uno spostamento dall'orientamento al prodotto verso l'orientamento al cliente, dal vendere prodotti al soddisfare i clienti. È un cambiamento già in atto da qualche tempo, che si sta rafforzando. Il marketing olistico è una fase dell'evoluzione dell'architettura dell'impresa intesa a conferire un ruolo trainante al concetto di orientamento al cliente. Il marketing può funzionare solo con un approccio olistico. -
Nursing transculturale. Un confronto tra infermieri italiani e sudamericani
Il volume presenta i risultati di una ricerca condotta su infermieri italiani e sudamericani e intende offrire un apporto conoscitivo al complesso tema dei cambiamenti del sistema di cure ed assistenza in una società multiculturale. Anche in Italia, i mutamenti intervenuti nel contesto sociale si riflettono inevitabilmente sul sistema sanitario, che è chiamato ad affrontare bisogni sanitari sempre più complessi e a proporre soluzioni organizzative e assistenziali innovative. L'incontro fra culture richiede l'adozione di un approccio pluralista che ha una duplice dimensione: da un lato, la continua crescita della popolazione straniera fa sì che gli infermieri entrino in relazione con un numero crescente di pazienti appartenenti a differenti culture; dall'altro, la sempre maggiore presenza di personale sanitario straniero è ormai un fenomeno di assoluta rilevanza, in modo particolare per quanto concerne la professione infermieristica (mediamente, a livello nazionale, un infermiere su dieci è straniero). L'indagine, realizzata con il contributo fondamentale del Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica (CECRI), rappresenta uno dei primi contributi euristici nel nostro Paese riguardanti il nursing transculturale e più che un punto di arrivo vuole essere una base di partenza per ulteriori iniziative che si potranno sviluppare in un campo di azione in continua evoluzione. -
Formazione alle competenze interculturali nell'adozione internazionale
La formazione alle competenze interculturali nell'adozione internazionale rappresenta il nuovo ineludibile impegno per tutti coloro che, a vario titolo e con diverse responsabilità, vorranno o saranno chiamati ad accostarsi a questa delicata esperienza. Il volume propone modelli e proposte di espressioni formative che costituiranno un importante strumento di lavoro per gli operatori, ma anche un'offerta di stimoli e suggerimenti per le famiglie. -
La società bionica. Saremo sempre più belli, felici e artificiali?
Una volta la medicina aveva solo il compito di curare le malattie. Oggi ha esteso la sua giurisdizione. Da un lato, assistiamo a una crescente medicalizzazione della società: molte condizioni umane, un tempo considerate normali, sono oggi viste come patologie. Dall'altro lato, acquista sempre maggiore importanza la cosiddetta medicina del miglioramento: la medicina interviene sulla normalità per ottimizzarla. La nostra biologia viene quindi sempre più manipolata dalla tecnologia medica e il nostro bios, la nostra essenza biologica, diviene modificabile. Dispositivi artificiali intervengono sulla nostra natura. Sembra che oggi politica, religione e diritto non riescano a fornire sistemi interpretativi adeguati agli accelerati sviluppi tecnologici a cui stiamo assistendo. La medicina invece appare come il ""discorso"""" più credibile a cui affidarci per dare significati alle conseguenze etiche e sociali delle scoperte in ambito farmacologico, genetico e medico tout court. Il volume cerca di rispondere, con particolare riferimento alla giustizia sociale nelle politiche per la salute, ai maggiori interrogativi sociologici che emergono da questi mutamenti."" -
Sicurezza pubblica e sicurezza urbana. Il limite del potere di ordinanza dei sindaci stabilito dalla Corte costituzionale
Il volume raccoglie contributi di esperti e studiosi volti a promuovere una riflessione congiunta, dopo la sentenza 115 della Corte costituzionale del 2011, su alcuni aspetti della sicurezza, sulla necessità di coordinamento delle forze di polizia nazionali e locali e, in particolare, sul ridimensionamento del potere di ordinanza dei sindaci. Proprio le ordinanze dei sindaci si sono rivelate, in diversi casi e contesti, uno strumento meno risolutivo del previsto, nonostante la discrezionalità - praticamente senza limiti - concessa dal legislatore. Probabilmente soffocate dal peso delle aspettative e dall'ampio risalto mediatico, le ordinanze - dopo la modifica dell'art 54 del TUEL - hanno in realtà significativamente condizionato alcuni diritti fondamentali dei cittadini. Secondo la Corte costituzionale, infatti, "" (...) incidono, per la natura delle loro finalità (incolumità pubblica e sicurezza urbana) e per i loro destinatari (le persone presenti in un dato territorio), sulla sfera generale di libertà dei singoli e delle comunità amministrate, ponendo prescrizioni di comportamento, divieti, obblighi di fare e di non fare, che, pur indirizzati alla tutela di beni pubblici importanti, impongono comunque, in maggiore o minore misura, restrizioni ai soggetti considerati. La Costituzione italiana, ispirata ai principi fondamentali della legalità e della democraticità, richiede che nessuna prestazione, personale o patrimoniale, possa essere imposta, se non in base alla legge."" -
Tevere e Arno. Studi sulla lirica del Cinquecento
Latino e volgare sono, nel Cinquecento, lingue letterarie in piena vitalità, entrambe capaci tanto di dar voce alle più raffinate e intense esperienze poetiche quanto di intervenire energicamente sull'attualità. Gli intellettuali sono scrittori bilingui, anche quando - come avviene per Bembo - decidono di sostenere e promuovere l'uso del volgare. Più rara un'opzione esclusiva per la lingua italiana: è il caso di Bernardo Tasso, che persegue il progetto profondamente classicista di indirizzare ""questa ancor giovene lingua"""" """"per tutti que' sentieri che i Latini e i Greci le loro condussero"""", verso """"quella perfezione che dal mondo si desidera, e nell'altre due s'ammira"""". Sullo sfondo delle scelte linguistiche, altre due questioni si intrecciano variamente. Una di esse riguarda la coesione del macrotesto, cioè la rete dei procedimenti di connessione tematica e formale all'interno delle raccolte liriche e soprattutto la strategia che li governa in funzione significante, qui indagata particolarmente nei primi due libri degli Amori di Bernardo Tasso, ma poi più in generale ricondotta all'influenza del modello sotteso - il Petrarca - nella lirica di Quattro e Cinquecento. Un secondo indirizzo di lavoro percorre le modalità del fitto colloquio intertestuale, in particolare nelle Rime di Ariosto."" -
Ventisettesimo rapporto sull'occupazione in provincia di Trento
Nel 2011 il mercato del lavoro locale evidenzia segnali di nuovo cambiamento che interrompono la dinamica di recupero rilevata nel corso del precedente anno. Lo si evince guardando soprattutto ai dati dei primi sei mesi del 2012, che presentano un'accentuazione in negativo di tutti i principali indicatori lavorativi. Nel 2011 gli elementi di preoccupazione che inducevano a un certo pessimismo per il subentrante anno erano peraltro già tanti. La brusca frenata del Pil rilevava un contesto economico locale in affanno e sul fronte lavorativo l'immagine era quella di un mercato incapace di creare nuova occupazione. Nel 2011 l'occupazione ha peraltro tenuto grazie ai buoni risultati che, sulla scia di quelli dell'anno precedente, hanno improntato le dinamiche nei primi nove mesi. Il vero momento di rottura, che ha inficiato i progressi fino allora conseguiti, si è verificato nel quarto trimestre, con rilevanti perdite nei volumi di occupazione che sono andati ad alimentare i tassi di disoccupazione e ad accrescere le fila di quanti si sono recati presso i Centri per l'Impiego richiedendo assistenza nella ricerca di un lavoro. Il Rapporto dà conto anche dei movimenti che riguardano la qualità dell'occupazione, in termini di professioni svolte e del diffondersi di forme di lavoro flessibili anche ai segmenti tradizionalmente più stabili nell'occupazione. -
Pensare Damasio. Due o tre cose che so di lui
L'interesse sempre maggiore che le neuroscienze suscitano in ambiti differenti di ricerca, da quelli filosofici a quelli psicologici, etici, giuridici, anche a livello della cronaca, richiede di fornirsi di strumenti teorici adeguati per vagliare le reali prospettive esplicative di sempre nuove scoperte neurofisiologiche. Da qui la necessità di affinare la capacità di accostarsi in maniera critica a tali tematiche per rifuggire sia dalle derive 'neuromaniacali' sia da un atteggiamento intellettuale aprioristicamente prevenuto. Questa raccolta di saggi vuol fare il punto in particolare sullo stato dell'arte delle ricerche di Antonio Damasio, sottoponendone all'attenzione del lettore i temi più controversi: la definizione e la classificazione delle emozioni, la dimensione del 'provare', i diversi stati di coscienza, la discussione sul concetto di 'rappresentazione mentale', il superamento del nuovo dualismo neuroscientifico corpo/cervello. Uno strumento non solo per gli specialisti ma anche per un pubblico attento agli sviluppi delle neuroscienze e interessato alle suggestioni che, a partire da ""L'errore di Cartesio"""", l'opera del neurobiologo ha proposto e ancora oggi propone."" -
La valorizzazione e promozione della qualità agroalimentare. Il caso delle imprese olivicole della regione Umbria
Il volume raccoglie i risultati delle analisi svolte da un gruppo di ricercatori delle Università di Perugia e di Pavia impegnati in diversi approfondimenti che caratterizzano i processi di sviluppo endogeno orientati a promuovere percorsi centrati sulla valorizzazione delle risorse locali e la produzioni di beni differenziati e di qualità. Il lavoro ha l'obiettivo di delineare un quadro conoscitivo del settore agroalimentare e, in particolare, del comparto oleario umbro, al fine di identificare e comprendere le sue principali caratteristiche e dinamiche economiche. Il settore oleario può essere considerato un importante comparto per l'economia della regione Umbria. Esso, infatti, da risorsa tradizionale del territorio, che ha origine da una cultura tipicamente contadina, è diventato, nel corso degli anni un settore industriale in cui operano un numero rilevante di imprese leader a livello nazionale ed internazionale. Il lavoro richiama l'attenzione sulla capacità dei diversi soggetti regionali - imprese, amministrazioni pubbliche, associazioni di categoria ed altri attori locali - sia di attivare percorsi di sviluppo orientati alla valorizzazione di una risorsa tipica del territorio che di definire filiere produttive in grado di generare benefici economici e sociali a favore dell'intera comunità regionale. -
Culture nella polvere. Biopolitica dell'amianto, informazione e potere nella società della conoscenza
Quella raccontata in questo libro è soprattutto una storia di polvere. La polvere è nelle fabbriche che lavorano l'amianto, ma anche fuori, nelle strade, nelle abitazioni, e anche nei corpi, incastrata nei polmoni dei lavoratori nella forma di microscopiche, indistruttibili e letali fibre. Ma la polvere indica anche la cortina di ignoranza calata sugli esposti, che ha impedito a loro di capire, agli esperti di intervenire, all'opinione pubblica di sapere. Questa nebbia densa ha caratterizzato e continua a condizionare la nostra cultura, incapace di vedere dentro e oltre la miope ricerca del profitto ad ogni costo. Sul fronte della richiesta di giustizia da parte delle vittime dell'amianto, il 13 febbraio 2012 si è concluso a Torino il processo Eternit con la sentenza di condanna dei suoi vertici per disastro doloso ambientale permanente. Il volume, attraverso la raccolta e l'analisi di interviste discorsive con un gruppo di lavoratori salentini emigrati in Svizzera, ricostruisce il loro lavoro con l'amianto, il ritorno nella terra d'origine e la scoperta della malattia. L'intento del testo è quello di descrivere le modalità attraverso le quali gli esposti sono stati esclusi dalla consapevolezza della pericolosità dell'amianto, il ruolo svolto dalla conoscenza nella conformazione della struttura sociale, i processi attraverso i quali la conoscenza viene diffusa e il ruolo svolto dagli esperti in questa diffusione. -
Terra e lavoro nel capitalismo contemporaneo
Il volume mette a fuoco, sotto diversi profili, un tema a lungo trascurato o posto ai margini delle analisi del capitalismo contemporaneo, vale a dire il rapporto tra terra e lavoro. Da un lato, è in gioco la centralità che la terra - il suo possesso, i differenti modi per lavorarla, i processi di finanziarizzazione che l'hanno progressivamente investita - continua a rivestire nelle dinamiche del capitalismo contemporaneo. Dall'altro, si indagano le condizioni e i processi di lavoro che modelli diversi, e anche contrapposti, di trattare la terra implicano. Mantenendo dunque al centro delle analisi e dei contributi il tema del rapporto tra la terra e il lavoro (il modo in cui questo rapporto viene trasformandosi, le diverse condizioni con cui esso si presenta in differenti contesti territoriali, i conflitti che attorno a esso si generano), i saggi toccano molteplici tematiche: dalle trasformazioni del lavoro contadino nel capitalismo contemporaneo al dibattito sul fenomeno del land grabbing, dal rapporto tra terra e lavoro nel quadro delle politiche dello sviluppo ai fenomeni migratori. Il volume esplora i nodi tematici indicati con contributi che si concentrano sia sulle aree del Nord del mondo, sia su quelle del Sud, cercando, laddove possibile, di mettere in evidenza come le dinamiche in questione riconfigurano profondamente il senso di questa stessa suddivisione geografica delle questioni e ne introducono di nuove. -
Luoghi e pratiche dell'innovazione. Intangibilità, distanza e prossimità
Il volume individua i distretti industriali come 'luoghi' dell'innovazione in grado di elaborare azioni concrete, in risposta alle sfide globali appena ricordate. Tali contesti economici e sociali, tipici della realtà italiana, hanno già dimostrato in passato le loro capacità di reagire rapidamente ed efficacemente all'evoluzione della domanda interna e internazionale. Si configurano così - ed è questa la proposta del libro - come veri e propri 'laboratori naturali' per progettare e realizzare politiche di sviluppo incisive ed efficaci. -
Il test dei colori di Lüscher. Manuale di diagnostica per l'età adulta
In seguito al volume dedicato all'età evolutiva, l'autore propone un nuovo manuale per l'utilizzo del Test dei colori di Lüscher specifico per l'età adulta. Con un linguaggio semplice ma accurato il testo fornisce tutte le informazioni teoriche e pratiche sull'uso clinico e diagnostico del Test e guida il lettore nella pratica della somministrazione dei protocolli e della loro interpretazione, ponendosi, per completezza ed esaustività, come uno strumento fondamentale per coloro che vogliono conoscere o approfondire questo Test il cui utilizzo è sempre più diffuso. Il Test dei colori di Lüscher è infatti uno strumento flessibile e attendibile che consente, attraverso una semplice somministrazione, di fare luce su problematiche inconsce alla base di disturbi psicologici, adattivi, comportamentali e psicosomatici. Nel volume verranno quindi presi in considerazione i principali tratti di personalità e patologie come la depressione, i comportamenti antisociali, i disturbi alimentari, da dipendenza, psicosessuali, e di origine psicosomatica. Il testo è inoltre arricchito dall'osservazione della correlazione tra il test di Lüscher e i test proiettivi più comunemente utilizzati nella pratica clinica: Test di Rorschach, lo Z-Test, il T.A.T., il Reattivo di Disegno di Wartegg e la grafologia. Conclude il volume un interessante capitolo sulla possibile applicazione del Test di Lüscher nelle aziende. -
Uscire dalla crisi ripartendo dalle persone. Il turnaround di UniEuro
Crisi, ristrutturazioni e riorganizzazioni non vogliono dire necessariamente insuccesso o peggio ancora declino. Quando ad un solido piano di rilancio organizzativo si accompagna un progetto di riorientamento culturale, i dipendenti diventano i principali protagonisti del cambiamento e orientano i propri comportamenti verso le nuove priorità dell'azienda. Ecco allora che la crisi può diventare una vera e propria occasione di rilancio. È il caso dell'esperienza di UniEuro, vissuta con passione, impegno e coraggio da tutti gli uomini e le donne dell'azienda, affiancati da manager lungimiranti e, come loro, appassionati. Attraverso un viaggio lungo gli ultimi tre anni di vita aziendale, questo libro ripercorre le diverse iniziative - di comunicazione interna e formazione - che rientrano all'interno della cornice del progetto CommUNIty. È il racconto di una cultura interna che cresce, coinvolge ognuno in azienda e convince che la forza sta proprio nel non perdere mai di vista il valore che le persone rappresentano. Rivolto a chi pensa che qualcosa sia impossibile e alle aziende che credono che la motivazione provenga soltanto da grandi investimenti economici. -
Rischi, patrimonio e organizzazione nei confidi
Il sistema dei Consorzi Fidi ha conosciuto negli ultimi anni una profonda trasformazione operativa e strutturale sollecitata da una evoluzione nella regolamentazione che ha inciso in modo diretto e indiretto sulla loro configurazione istituzionale, sul contenuto operativo e sulle scelte organizzative. La restrizione di credito nonché l'intensificarsi dei provvedimenti di agevolazione del credito veicolati dai confidi ha reso il ruolo svolto da tali istituzioni sempre più rilevante e delicato. Oggi il sistema dei confidi affronta problematiche che derivano dalla eterogeneità delle forme organizzative ad essi consentite, legate in primo luogo a requisiti dimensionali e al riconoscimento ai più grandi della qualifica di intermediari finanziari con il conseguente assoggettamento a regole di vigilanza assimilabili, nel rispetto del principio di proporzionalità, a quelle applicate alle banche. Nel porsi come facilitatori dell'accesso al credito, oggi i confidi devono confrontarsi con l'adozione di criteri di organizzazione e di gestione evoluti, anche se compatibili con le loro caratteristiche costitutive, di informalità e vicinanza alle piccole imprese. Il volume ospita diversi contribuiti di ricerca i cui risultati preliminari sono stati presentati in un convegno organizzato a Milano il 13 giugno 2012. -
Geometrie sociali della (post)modernità. Aggregazioni, disgregazioni, segregazioni nello spazio sociale contemporaneo
La crisi economica e sociale che connota l'attuale periodo storico è diventata il leitmotiv dei discorsi che nel quotidiano vengono intrapresi dall'attore sociale. La sociologia è chiamata a riflettere non solo su tale crisi, ma anche, nel contempo, sul momento di difficoltà che essa stessa sta attraversando come disciplina. Se per un verso, infatti, le si riconosce da più parti, non senza qualche appunto critico, la capacità di dotarsi di uno statuto e di un ruolo ""dentro"""" le istituzioni, il compito che appare sempre più arduo è quello, più tradizionale, di comprendere e spiegare la realtà sociale, obiettivo che sempre più spesso rischia di esserle disconosciuto come sua specificità. Questo volume mette in evidenza come alcuni oggetti, processi e problemi sociali ereditati dalla modernità - come ad esempio quelli che riguardano la produzione dello spazio fisico e sociale - siano interpretabili secondo categorie presenti nella tradizione di ricerca sociologica. Si tratta di categorie che, certamente non nuove, consentono però di comprendere le dinamiche del mutamento sociale. Tra queste, alcune categorie """"ancorate"""" alla sociologia formale di Simmel (la distanza sociale, la marginalità, la sociabilità """"sotto controllo"""" generata dalle nuove paure postmoderne). Le forme in cui si declina la """"socievolezza"""" contemporanea costituiscono un terreno di confronto per riflettere sulla condizione attuale della disciplina.""