Sfoglia il Catalogo ibs000
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 321-340 di 10000 Articoli:
-
Architetture egee. Momenti di culture variegate e premesse alla civiltà greca
Le recenti scoperte archeologiche nella Grecia continentale, a Creta e nelle Cicladi hanno arricchito e modificato le conoscenze sulla civiltà egea dalla fine dell'Età neolitica a quella del bronzo e quelle relative al periodo della fase iniziale dell'Età del ferro e hanno messo, altresì, in rilievo il ruolo preminente che le variegate culture compresenti nei territori egei hanno avuto nella formazione delle successive Età protogeometrica e geometrica, nelle quali si attua quel processo di integrazione spirituale fra le stesse e che costituisce presupposto necessario per la creazione della civiltà greca in età arcaica. Per meglio comprendere la complessità dei fenomeni caratterizzanti la 'facies' culturale egea, le singole civiltà cretese, cicladica e micenea sono state studiate dall'autore ricercando, per ciascuna, possibili referenti culturali esterni al mondo egeo nei Paesi mediterranei e mediorientali, tenendo in conto il loro passato più lontano, confrontando per tratti essenziali etnie e culture, soppesando le reciproche influenze. -
ABDR: technology and beyond. La creatività come risorsa. Creativity as a resource. Ediz. bilingue
I progetti e le realizzazioni di questo volume rappresentano uno spaccato dell'ultimo decennio di attività dello studio ABDR (Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri, Filippo Raimondo). Una significativa testimonianza dell'ormai raggiunta capacità di restituire concretezza al progetto con la messa in valore della sua dimensione costruttiva, che ne esprime l'esito più qualificato. Il percorso proposto mostra un vasto processo di ricomposizione delle conoscenze costruttive, tecniche ed estetiche, riportando il progetto al suo ruolo essenziale nella prefigurazione dello spazio costruito, attraversando tutti i livelli della sua organizzazione tecnica: come tessere di un complesso mosaico da riordinare e svelare. Una prassi progettuale che integra il fare artigianale e i materiali della produzione industriale, pratiche consolidate e tecniche innovative. Tecniche mai subite, ma sempre reinterpretate e ricondotte a un dialogo coerente con le ragioni e le finalità dell'opera. Una ricerca capace di controllare il complesso rapporto tra architettura ed engineering, dove questo è inteso sempre come processo e mai come supporto. Come soglia tecnica intimamente connessa alla forma architettonica. -
Ecocities. Il progetto urbano tra morfologia e sostenibilità
Dopo più di un secolo di ""amnesia"""", in cui si è creduto nel dominio dell'uomo sul mondo naturale e nella separazione assoluta tra i processi naturali e quelli antropici, ci troviamo agli inizi di una nuova Weltanschauung che pone ancora una volta il tema del rapporto armonico tra uomo e natura al centro dei propri interessi. Una visione che crede nella necessaria """"sostenibilità"""" culturale, economica, sociale e ambientale del """"fare"""" dell'uomo sulla terra quale presupposto per una nuova società globalizzata. Quello della sostenibilità è, infatti, un tema complesso che coinvolge per intero la nostra società, le nostre città, il nostro territorio. Un tema che porta a ripensare i modi e gli spazi della vita quotidiana, a definire nuove forme di aggregazione sociale e nuovi assetti lavorativi. La città sostenibile non è, dunque, una """"macchina insediativa a zero emissioni"""" ma, innanzitutto, espressione di complessi e stratificati """"tessuti"""" sociali, economici, culturali e civili. Saper leggere questi tessuti, saperne comprendere le logiche che ne hanno veicolato la storia e l'identità nel tempo, significa fondare consapevolmente il progetto sostenibile della città. Il progetto urbano tra morfologia e sostenibilità è, così, il tema portante di questo lavoro, dove la morfologia è lo strumento di connessione tra le tecnologie sostenibili e le istanze culturali, sociali, civili e formali della città."" -
Spazi del consumo. Shopping center, aeroporti, stazioni, temporary store e altri luoghi transitori della vita contemporanea
Il volume affronta un tema di particolare attualità e interesse, la relazione tra città e commercio, tra spazio e consumo. E lo fa adottando una duplice prospettiva, storica e sociologica al tempo stesso. Da una parte, ripercorre le tappe principali che hanno portato allo sviluppo della città postmoderna, con un occhio vigile e attento sui fenomeni di consumo. Viene quindi tracciata l'evoluzione degli spazi del commercio, le trasformazioni che il consumo ha generato sullo spazio urbano, la relazione tra cultura commerciale e città. Dall'altra, tenta di presentare una dettagliata mappatura delle nuove frontiere dei luoghi del consumo, arricchita da numerosi esempi e casi di attualità. Ne risulta un quadro complessivo articolato e sfaccettato, che illustra le dimensioni fondanti della città e della società di oggi, all'insegna della transitorietà e della mobilità. Con il contributo interdisciplinare della sociologia e del marketing, il volume offre dunque un'interessante chiave di lettura per interpretare le trasformazioni sociali ed economiche che coinvolgono la città contemporanea del commercio, rivolgendosi a studenti, così come a esperti del settore quali antropologi, sociologi, urbanisti e marketing manager, che condividono l'interesse per il tema della città quale centro di shopping e consumo. -
Quarant'anni di formazione manageriale. Ruolo e contributo di Asfor
I primi 40 anni di attività dell'Asfor (Associazione italiana per la formazione manageriale) costituiscono un percorso che, per il ruolo che essa ha svolto e per i contributi apportati, merita di essere raccontato. In coerenza con lo scopo dell'Associazione di promuovere nel nostro Paese la cultura manageriale e imprenditoriale, Asfor ha inteso ricostruire la sua storia ponendola in relazione ai mutamenti economici e sociali e all'evoluzione della formazione manageriale avvenuti nello stesso periodo, nonché ai più significativi studi di management apparsi in letteratura. Il libro non vuole essere un'opera autocelebrativa, ma intende piuttosto presentare, attraverso il percorso dell'Associazione, alcune chiavi di lettura sullo sviluppo della formazione manageriale in Italia, mettendone in evidenza origini e linee evolutive, senza per altro tralasciare difficoltà e criticità che caratterizzano la vita di qualsiasi network ampio, composito e dinamico. La ricostruzione della storia è articolata in quattro periodi, qualificati dal titolo dato ad ognuno dei capitoli, che individuano le principali sfide strategie, obiettivi, contenuti e metodologie didattiche - a cui la formazione manageriale ha dovuto far fronte per rispondere con flessibilità ai bisogni di cambiamento e competitività di imprese, amministrazioni pubbliche e istituzioni non profit. -
La medicina delle emozioni e delle cognizioni
Oggi, biologia e neurologia forniscono il lessico per interpretare nuove condizioni umane che possono essere migliorate attraverso un intervento tecnologico. Oltre agli aspetti classici della medicalizzazione, legati alla ""invenzione delle malattie"""" (disease mongering), emergono anche usi migliorativi della medicina. Il miglioramento umano è infatti un'azione medico-tecnologica svolta sulla normalità e non sulla patologia. In questo contesto, la onnipresenza culturale dei farmaci è consistente. I farmaci sono infatti utilizzati in modo crescente per modificare aspetti del nostro carattere (emozioni) e delle nostre possibilità di performance (cognizioni). Utilizziamo dei dispositivi artificiali per modificare la nostra natura. Il nostro bios, l'essenza biologica che ci contraddistingue, diviene manipolabile. La sociologia a riguardo può dire qualcosa. Questo nuovo ambito di studio non riduce la persona alla struttura e al funzionamento del cervello - come accade con la neuropsicologia (che come conseguenza espunge la psicologia dal suo approccio) - ma riflette su come le innovazioni biotecnologiche, che permettono la rimodulazione di cognizioni ed emozioni, trasformano le identità nella società comunicazionale di oggi. Una società sempre più """"bionica""""."" -
Nuove forme della qualità urbana
La lettura dei fenomeni urbani, che oggi sono in una fase di profonda trasformazione, fa emergere una oggettiva difficoltà nell'individuazione di soluzioni concrete e nella prevedibilità dei cambiamenti che ci aspettano. A questa difficoltà fa da contraltare una sempre crescente domanda di qualità (o più in particolare di riqualificazione dell'esistente) in tutti i campi della vita dell'uomo. Una domanda che investe concetti nuovi e diversi di ""qualità"""" sui quali interrogarsi: dalla qualità della vita alla qualità del lavoro, dalla qualità delle relazioni sociali alla qualità del tempo libero e degli stili di vita, dalla qualità dei consumi alla qualità delle energie, dalla qualità dell'ambiente fisico alla qualità della competizione immateriale. Siamo in presenza di una profonda ri-evoluzione """"copernicana"""" dei modi d'uso del mondo e dello spazio, cresciuta all'ombra e in relazione alle trasformazioni indotte da fenomeni quali l'aumento della propensione ai consumi individuali, l'avvento delle nuove tecnologie, i fenomeni di mondializzazione, la riduzione delle politiche di welfare, la trasformazione degli stili di vita e la crescente presenza di flussi migratori da paesi extra-europei. Tutto ciò induce ad una profonda riflessione sul futuro della città, prioritariamente."" -
Le quote di genere nei consigli di amministrazione delle imprese
Con la legge n. 120 del 2011, che introduce la necessaria presenza femminile nei cda e nei collegi sindacali delle società quotate in borsa e partecipate pubbliche, si affronta in Italia in modo diretto ed efficace il problema della scarsissima presenza femminile nel mondo economico, soprattutto a livello apicale. Grazie all'entrata della legge il mondo economico italiano si troverà di fronte a una straordinaria trasformazione che investe non soltanto i numeri, ma anche la qualità del settore economico. Il volume si propone di ripercorrere il cammino della legge e le sue implicazioni, attraverso l'apporto di studiose di discipline diverse, ma tutte egualmente coinvolte, sul piano scientifico e pratico, nel dibattito pubblico e nel percorso istituzionale della disciplina. -
Sguardi sul paesaggio, sguardi sul mondo. Mediterranei a confronto
Sguardi sul paesaggio, sguardi sul mondo. Mediterranei a confronto affronta il tema del paesaggio mostrando, attraverso i saggi interdisciplinari in esso raccolti, la molteplicità dei sensi ad esso attribuiti. La polisemia della nozione, fil rouge dell'opera, è di fatto inevitabile, ma appare anche il presupposto per qualsiasi discorso sul tema. Il testo, muovendo dall'analisi geografica, parte dalle diverse prospettive teoriche (Tra geografia e filosofia: mille e un paesaggio) per giungere, attraverso le relazioni esistenti tra le rappresentazioni del paesaggio e la sua ""fisicità"""" (Paesaggio: identità e rappresentazioni), al complesso rapporto che intercorre tra cambiamenti socio-territoriali e trasformazioni paesaggistiche nelle realtà locali del sud del Mediterraneo (Cambiamenti socio-territoriali e trasformazioni paesaggistiche. Immagini dal sud). I saggi presentano sia analisi di tipo oggettivista, in cui il paesaggio si dà come autonomo e indipendente rispetto all'osservatore, sia soggettivista, in cui l'attenzione si focalizza sulle rappresentazioni prodotte dagli uomini."" -
Ombre nella prossimità. Studi sociali sulle pratiche di vicinato
La ""prossimità"""" è una condizione sociale. Essa rimanda a quei rapporti tra persone che implicitamente condividono una qualche forma di conoscenza. Non è necessario che si tratti di conoscenza personale o diretta come si immagina che avvenga nei piccoli contesti locali. Nella ricerca sociologica il concetto di prossimità assume un carattere che va individuato a partire dalle relazioni sociali e dal loro manifestarsi nello spazio. La casa, per esempio, l'ambiente a noi più prossimo, può diventare ciò che ci tiene più distante dal mondo esterno. Quello che ci è """"prossimo"""" ci appare, a seconda dei casi, controllabile oppure pericoloso, mentre la lontananza e la distanza ci sembrano dimensioni spesso irraggiungibili che però ci mantengono al sicuro. L'abitare è dunque condizione specifica dei rapporti di prossimità. Come cambia il senso del luogo nelle palazzine di edilizia popolare? Come vengono raccontate dagli abitanti le pratiche di vicinato? Attraverso un'analisi teorica orientata alla rilettura di categorie della sociologia classica - una tra tutte il concetto di comunità - e nell'esperienza di ricerca in due insediamenti di edilizia popolare nei paesi di Guspini e di Villacidro della provincia del Medio Campidano in Sardegna si può riconsiderare il senso dell'abitare, il rapporto delle persone con i luoghi e la loro capacità di significare i legami sociali in rapporto alle trasformazioni del territorio."" -
Sociologia visuale e studi di territorio
Questo testo, pensato per chi ha sentito parlare di sociologia visuale ed è interessato a saperne qualcosa di più, intende fornire alcuni suggerimenti e indicazioni che stimolino l'interesse sia degli studenti che degli scienziati sociali verso questa disciplina. Il termine disciplina non è usato a caso: che la sociologia visuale sia un modo di fare ricerca sociologica di tipo qualitativo è un fatto ormai da molti riconosciuto. Quello che invece non è ancora chiaro a tutti è che fare sociologia visuale non significa semplicemente prendere in mano la macchina fotografica e fare delle foto. Utilizzare la sociologia visuale come strumento di indagine significa adottare precise metodologie collaudate sul campo che vengono qui illustrate, precedute da una riflessione sui territori specifici della sociologia visuale. Lo scopo è quello di mostrare che fare ricerca visuale significa sviluppare una profonda conoscenza del territorio, inteso come luogo fisico o immateriale, in cui gli attori svolgono le loro pratiche sociali. Una conoscenza peculiare quando avviene in presenza di chi questi luoghi li vive. -
Gli Albani tra Marche e Romagna. Costruzione del territorio e politiche gentilizie tra età moderna e contemporanea
Il progetto editoriale apporta nuovi lumi sui processi storici di territorializzazione di Marche e Romagna. Attraverso una serrata ricerca d'archivio integrata da ricognizioni sul terreno si è giunti a provare che anche questa area ha espresso, nei secoli passati, quel patrimonio di curiosità e vivacità intellettuali che costituiscono un vanto riconosciuto per l'Italia. Si è scelto di approfondire una particolare epopea familiare, quella del casato principesco Albani, una tra le più influenti famiglie del territorio che ha fortemente inciso sugli assetti geo-antropici dell'area tra la seconda metà del XV e il XIX secolo. L'indagine ha svelato l'intensa opera di ""costruzione"""" e """"modellamento"""" territoriale svolta dalle diverse politiche familiari: da interventi in campo ambientale a strategie imprenditoriali a forte incidenza paesistica, a progetti e attuazioni di politica amministrativa e socio-culturale. Lo studio include anche una breve trattazione delle """"eredità paesaggistiche"""" lasciate dalle poliedriche attività di famiglia. L'attuale palinsesto territoriale conserva infatti un insieme di eloquenti """"segnature"""" del passato, persistenze ancora oggi funzionali alla comprensione dei valori paesaggistici identitari delle valli medio-adriatiche. Il testo si rivolge a studiosi e ricercatori di discipline del territorio (geografi storici, storici economici) e a studenti universitari di ambito umanistico e storico-economico."" -
La gestione dei contenuti aziendali ed il knowledge management. Nuovi strumenti per il vantaggio competitivo
L'associazione internazionale AIIM (Association for Information and Image Management), ha definito per la prima volta nel 2000 il termine Enterprise Content Management (ECM). Da allora, la definizione si è sempre più affinata poiché le piattaforme di gestione dei contenuti aziendali si sono evolute, incorporando al loro interno non solo le informazioni presenti nel Sistema Informativo ma anche quelle esterne all'organizzazione. Se nel 2005, l'ECM veniva definito semplicemente come una tecnica usata per: catturare, gestire, immagazzinare, preservare e fornire le informazioni relative ai processi organizzativi, oggi, il termine indica un insieme di strategie, metodi e strumenti utilizzati per gestire tutto il ciclo di vita del contenuto aziendale. Si è passati da un sistema di Document Management, con l'obiettivo di massimizzare l'efficacia e l'efficienza nella gestione dell'infrastruttura informativa, verso un sistema per la gestione integrata dell'organizzazione. Solitamente non tutte le informazioni presenti nell'ambiente organizzativo vengono gestite, non rientrando così nel processo decisionale. L'efficiente gestione della conoscenza risulta perciò essere uno dei fattori performanti per il mantenimento del vantaggio competitivo. In quest'ottica, gli strumenti di Enterprise Content Management risultano essere fondamentali, poiché semplificano e velocizzano le operazioni di gestione delle informazioni, aumentando di conseguenza la produttività individuale e del sistema. -
Geografia, paesaggio, identità e agriturismo in Alto Adige-Südtirol
Questo libro tratta dei rapporti che legano tra loro identità, paesaggio e agriturismo in un territorio particolarmente emblematico quale l'Alto Adige-Südtirol, da sempre crocevia di culture diverse. Ci si domanderà come possa una scelta di modernità, l'apertura al turismo, coniugarsi con la difesa fortemente perseguita nel corso degli anni dell'identità, del paesaggio e della Heimat (patria) intesa come appartenenza e senso del luogo. Cosa significano turismo e agriturismo in una regione geografica a così forte identità politica e culturale? Se al ""progetto agriturismo"""" sottostà una decisione politica, che ricerca attività complementari per integrare il reddito agricolo ed evitare l'abbandono della montagna, il turismo, alla costante ricerca di """"belle immagini"""", si serve del paesaggio culturale e della tradizione come uno dei suoi fattori di promozione più importanti. Questo testo, che ambisce a fornire una chiave di lettura riguardo a questi temi ponendo l'accento sul legame che intercorre e unisce tra loro identità, (agri)turismo e paesaggio sudtirolesi -, si rivolge principalmente a tutti coloro che hanno interesse a capire come la scelta di difendere la propria identità e proteggere il proprio paesaggio possa diventare anche una risorsa per il turismo."" -
Urban Health: strategie per la sostenibilità urbana
Il legame fra le specificità morfologiche che contraddistinguono una città e il tema della salute è un aspetto imprescindibile di ogni modello insediativo che è andato evolvendosi nel corso degli anni, insieme al concetto di salute. Attualmente le problematiche igienico sanitarie della città contemporanea sono infatti cambiate, così come si sono evolute le esigenze della collettività e più di allora si sono rese evidenti le relazioni tra urbanistica e salute, definita oggi come ""completo benessere fisico, mentale e sociale e non solo assenza di malattia"""". La salute non è più un tema esclusivo dell'ambito ristretto della sanità, ma è un obiettivo prioritario fortemente influenzato dal contesto in cui si vive. In tale visione non può che ritenersi necessaria un'integrazione tra le azioni strategiche volte alla trasformazione degli insediamenti sul territorio e le azioni programmatiche volte alla tutela della salute. Il testo si propone pertanto di individuare ed esporre le Tecnologie e Strategie per la sostenibilità urbana più adatte al perseguimento della Salute pubblica. Tali indicazioni strategiche riguardano diverse macroaree di interesse (qualità ambientale e benessere; rifiuti solidi e liquidi; energia e risorse rinnovabili; mobilità e accessibilità; organizzazione urbana e assetto funzionale; qualità paesaggistica degli spazi urbani) e forniscono soluzioni che comportano significativi benefici alla qualità percepita superando leggi talvolta obsolete."" -
Oltre il senso del limite. Giovani e giochi pericolosi
Sembra maturata, negli ultimi anni, l'idea che i giovani abbiano deciso di dedicare il loro tempo libero a inseguire l'ultima moda in fatto di giochi pericolosi. A cadenza periodica, assistiamo all'invasione di servizi giornalistici che raccontano - tra condanna morale e curiosità folkloristica gli orientamenti estremi più in voga tra gli adolescenti di tutto il mondo, dagli Stati Uniti all'Indonesia. Le immagini e i resoconti di pratiche come balconing, binge drinking, choking game, eyeballing o ghost riding si mescolano così dentro uno stesso calderone, dove svago e azzardo si confondono, divertimento e disagio si sovrappongono e i giovani appaiono, contemporaneamente, vittime e carnefici delle più folli tendenze del momento. Tuttavia il gioco pericoloso non è il semplice frutto di incoscienza o ignoranza del pericolo, né può essere relegato alla sola sfera del disagio o, peggio ancora, del comportamento patologico. Al contrario, è l'ultima declinazione di un linguaggio del rischio a cui i giovani attingono per reclamare quelle esigenze personali e collettive che la realtà sociale non sembra più in grado di garantire. I giovani, allora, usano il rischio come una risorsa per esprimere se stessi, per rafforzare la coesione sociale e l'appartenenza a un gruppo, per affermare il proprio ideale di stile, gusto, consumo e tempo libero. -
Il fatto architettonico. Le risorse della produzione industriale
Il testo avvia un approfondimento su alcune problematiche riguardanti il rapporto tra edificio e contesto e, in particolare, sugli aspetti che incidono sulle qualità estetiche, funzionali e prestazionali del manufatto nel suo relazionarsi con il paesaggio. Tali problematiche costituiscono evidenti espressioni della cultura architettonica contemporanea che affida la comunicazione dei significati e dei valori dell'edificio alla progettazione di involucri sempre più complessi, trattati come superfici o membrane che, mediante soluzioni costruttive innovative e sperimentazioni tecnologiche avanzate, permettono di instaurare un dialogo attivo con le variabili ambientali. -
L' urbanistica che cambia. Rischi e valori. XV Conferenza Società italiana degli urbanisti
La XV Conferenza della Società Italiana degli Urbanisti (SIU), organizzata a Pescara con il patrocinio del Dipartimento di Architettura e della Facoltà di Architettura nelle giornate del 10 e 11 maggio 2012, ha affrontato il tema dei cambiamenti che interessano oggi le città italiane e che richiedono un profondo ripensamento delle politiche urbane e un più diretto coinvolgimento della società civile al governo del territorio. Ai relatori della conferenza è stato chiesto di mettere in luce i nessi tra i cambiamenti che interessano la società contemporanea e il ruolo dell'urbanistica e di trattare al contempo criticamente i nuovi valori da perseguire e i nuovi rischi da scongiurare, per rilanciare una riflessione fondativa che, superando il contingente, ritorni agli assunti e alle finalità più vere dell'urbanistica. Il tema del rischio in rapporto alla pianificazione è stato trattato in modo specifico discutendo anche della ricostruzione post-sisma in Abruzzo. La sessione ha messo in luce il ruolo potenziale dell'urbanistica nella gestione dei processi di ricostruzione, muovendo da una riflessione critica sui limiti dell'urbanistica convenzionale, e proponendosi di esplorare le innovazioni delle forme e delle pratiche correnti di pianificazione che possono emergere dall'esperienza abruzzese. -
Senza leadership: la costruzione del dirigente scolastico. Dirigenti e autonomia nella scuola italiana
Senza Leadership e senza Autonomia. Così sembra ridotta la scuola italiana dopo quindici anni dalla riforma dell'autonomia che ha deluso tutte le aspettative. I dirigenti scolastici, in particolare, non sembrano tanto ""nuovi"""": le politiche che ne hanno tentato la costruzione come """"soggetti"""", interpreti dell'autonomia con nuove competenze, identità e anche spirito di """"missione"""", hanno sostanzialmente fallito - dal primo corso-concorso voluto da Berlinguer, fino alle prove di valutazione della Gelmini che intendevano colpire gli insegnanti e le scuole, ma salvaguardare i dirigenti come valutati e non come valutatori. Il campo delle politiche per i dirigenti scolastici ha visto una continua invasione di istituzioni, consulenti, gruppi di pressione, estranei alla cultura professionale della scuola. Il volume ricostruisce come, attraverso politiche di governance, selezione, formazione e valutazione, i dirigenti scolastici siano stati (s)oggetti di tensioni e conflitti tra discorsi e ideologie welfariste, neo-liberali, managerialiste e democratiche e come, nonostante il rischio di ri-costruire paradossalmente nuovi burocrati, i dirigenti scolastici si siano trovati ad agire e ad attivarsi in spazi aperti, vuoti, frammentati e ibridi. Il sistema non ha saputo-voluto creare dei leader: loro sono stati costretti a provarci."" -
Narrazione e luoghi. Per una nuova intercultura
Il viaggio attraverso i libri rappresenta uno dei modi di esplorare il nostro territorio e quello degli altri: tale metodo riteniamo che a scuola possa essere insegnato. Chi non ha provato a visitare un quartiere storico di Londra a dicembre con la neve e gli addobbi natalizi, senza pensare ai passi di Scrooge (e del suo autore Dickens) si è perso gran parte del piacere. E la Parigi di Balzac? E la Sicilia di Camilleri? Anche la fiaba risponde a questa voglia di viaggio: la sua universalità ha tuttavia connotazioni locali molto forti. Il presente volume si rivolge sia agli insegnanti di ogni ordine e grado - in formazione o in servizio - sia a lettori appassionati, di viaggi fuori e dentro di sé.