Sfoglia il Catalogo ibs000
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3481-3500 di 10000 Articoli:
-
Tempo comune. Conciliazione di vita e lavoro e armonizzazione dei tempi della città
Questo volume raccoglie i risultati di una ricerca interdisciplinare condotta dal Dipartimento sui Rapporti di Lavoro e sulle Relazioni Industriali dell'Università degli Studi di Bari, e finanziata nell'ambito del POR Puglia 2000-2006, sul tema della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, come strumento di promozione dell'occupazione femminile. Assunta come dato d'ordinaria esperienza la rigidità dei tempi della città, sono stati indagati i possibili strumenti di flessibilità dell'organizzazione degli orari di lavoro, esplorando le potenzialità insite nell'apparato normativo sin qui predisposto dalla legislazione (nazionale e regionale) e dalla contrattazione collettiva. Specularmente, assunta come dato di partenza la rigidità dei tempi della produzione, si è ragionato sui possibili strumenti di articolazione flessibile degli orari dei servizi pubblici cittadini, considerando che nell'elaborare politiche di conciliazione vita/lavoro - l'ente locale deve fare i conti con la propria duplice qualità di erogatore di servizi e di datore di lavoro. -
Tra reale e virtuale: problematiche pedagogiche. Seminari e conversazioni
Il volume raccoglie testi che nascono da seminari e conversazioni tenute nel corso delle attività della Cattedra di Pedagogia generale dell'Università degli Studi di Palermo, coordinati dal curatore su alcune tematiche pedagogiche. Da tali momenti di lavoro è emersa soprattutto l'esigenza-urgenza di doversi impegnare, perché, nelle sedi educative e formative, accada qualcosa che vada a rinnovare le modalità, nonché gli approcci di un ""fare scuola"""", oggi. Assistiamo a proposte di dialogo che emergono da esigenze culturali lanciate da questi giovani studiosi, che hanno da dire qualcosa sull'urgenza di dover affrontare problematiche che riguardano il mondo delle emozioni, perché sempre più dimenticato; che riguardano i problemi relativi alla cosiddetta mortalità scolastica e universitaria e alla sua collegata tematica della dispersione di intelligenze che vengono del tutto abbandonate a se stesse; e che riguardano la confusione che ci attanaglia,oggi, tra realtà e virtualità, laddove la """"virtualità"""" viene sempre più considerata come un qualcosa che non abbia nulla a che fare, con la """"potenzialità"""" e confusa, per l'appunto, con una dimensione che appare avvicinarsi sempre più velocemente e volutamente, se non alla irrealtà, ad una nuova forma di """"realtà"""", privata però della sua condizione massimamente """"energetica"""" che è appunto la """"possibilità"""" dell'essere e del non essere nuova forma di """"realtà""""."" -
Sempre in contatto. Relazioni virtuali in adolescenza
Quali sono le ragioni evolutive, affettive e profonde che spingono un adolescente ad utilizzare la tastiera per dialogare con la migliore amica o con i compagni di scuola? Cosa possiamo suggerire ai genitori sbigottiti dal figlio che chiamato per cena risponde dicendo ""Aspetta! Non vedi che sono con un amico"""" oppure """"Un attimo... sono di là con Francesca"""" descrivendo una presenza reale, fisica, praticamente corporea del proprio interlocutore, in realtà seduto in un'abitazione situata dall'altra parte della città? Quali comunicazioni, significati e contenuti transitano in internet e nella rete telefonica, attraverso l'utilizzo di programmi come Messenger, nella scrittura degli sms e nell'invio degli """"squilli""""? Questo volume intende fornire una chiave di lettura per la comprensione di quella particolare forma di relazione che si stabilisce attraverso la comunicazione mediata tecnologicamente. In modo crescente ragazzi e ragazze si avvalgono di strumenti tecnologici che rappresentano un'estensione personale delle moderne forme di prolungamento del sé."" -
Manuale di counselling. Guida pratica per i professionisti
La professione di counsellor può essere esercitata in forma autonoma, quale approccio esclusivo e risolutivo di fronte alla domanda di un cliente, di una coppia o di un gruppo, oppure si può configurare come una competenza integrativa di altre professionalità, come quella dell'assistente sociale, dell'educatore, dell'insegnante, del formatore, del selezionatore e orientatore professionale, del coach, del sindacalista, del responsabile del personale, del consulente legale, del consulente spirituale, del consulente psicologico, dello psicoterapeuta, dell'infermiere, del medico. La questione fondamentale sta nel fatto che, in entrambi i casi, la professione di counsellor è caratterizzata da una propria identità teorico-tecnica che non può essere confusa con professioni diverse. Il volume guida il lettore in un sistematico percorso tra le norme che definiscono i territori della professione e le tecniche che ad essa conferiscono originalità ed efficacia esclusive. Le tecniche di intervento illustrate nel testo, centrate principalmente sulle parole scambiate con il cliente e attinte soprattutto dal patrimonio culturale e professionale del conversazionalismo e dall'analisi transazionale, rispondono perfettamente ai requisiti desumibili dalle norme di legge vigenti in materia. -
Nutrire la città. Produzione e commercio alimentare a Milano tra Cinque e Seicento
Il volume coglie l'interazione fra le corporazioni alimentari e gli uffici annonari per illustrare l'influenza di queste organizzazioni sulle politiche annonarie nel corso del XVI e XVII secolo. Infatti, gli interessi rappresentati dalle istituzioni corporative giocarono un ruolo tanto decisivo quanto finora poco approfondito. Se è vero che durante l'età moderna le istituzioni corporative si andarono modificando ed evolvendo anche verso il rafforzamento progressivo delle funzioni più latamente economiche, come l'assistenza e la formazione, è in ogni caso assodato che i profondi mutamenti intervenuti al loro interno furono la risposta a quanti - artigiani, produttori e mercanti - volevano poter esercitare liberamente la propria attività economica. Sono qui indagate non soltanto le scelte amministrative, che tanto lasciano trasparire la complessità della materia alimentare e annonaria, ma anche i piccoli e variegati intrecci di commercianti, grandi operatori, donne e garzoni che affollavano le piazze e i mercati cittadini, protagonisti di quella che si può definire la ""rete commerciale"""" di una grande città d'antico regime, quale era la Milano cinque-secentesca."" -
Gestire le competenze al lavoro e nella formazione. Indicazioni operative per sviluppare la professionalità tra scuola, formazione, università e aziende
Questo testo, quasi un manuale delle competenze, comincia a formarsi nel 2000, quando Assolombarda propone a un gruppo di aziende, università e scuole di lavorare insieme per capire quali competenze servono alle aziende e come possono essere sviluppate dalla formazione. Mentre in azienda competenza significa anzitutto capacità di fare, a scuola e all'università è piuttosto un dimostrare di sapere. Ma questi due significati sono davvero così distanti? L'intera materia delle competenze può essere trattata con uno strumento di classificazione molto semplice e flessibile, una matrice competenze-processi/prestazioni: non un modello rigido, ma la proposta di una logica rigorosa, che procede dall'osservazione delle prestazioni di lavoro alla loro classificazione per competenze. L'efficacia di questa matrice è stata più volte provata sul campo, derivandone sia una procedura per l'analisi e la descrizione delle prestazioni richieste dalla posizione di lavoro, o nel percorso formativo, valorizzando le prassi di analisi professionale già in uso, sia una griglia di classificazione delle prestazioni per competenze, orientata al confronto tra contesti produttivi e formativi diversi. Nel testo, con una presentazione di taglio molto operativo e numerosi esempi di applicazione, la matrice è utilizzata per confrontare tra loro job description e profili aziendali, competenze ""chiave"""" di cittadinanza e competenze obiettivo della scuola, dell'università e della formazione."" -
Laicità per tutti
Costruire una politica nuova vuole dire molte cose: certamente vuole dire essere coscienti che la mediaticità, l'apparenza, lo slogan sono necessari strumenti di comunicazione, ma non possono costituire la struttura portante di un messaggio politico ed ideale vero e profondo. Occorre tornare a riflettere, ad indagare, a confrontarsi perché la politica nuova sia insieme di idee, di progetti, di percorsi. Negli ultimi anni in Italia si è molto parlato di laicità, la discussione ha anche diviso le forze politiche al loro interno, ma troppo spesso ha prevalso la logica del proclamare verità assolute e precostituite solo per cercare consensi, e per contrapporsi strumentalmente. Questo libro va nella direzione opposta. Le autrici, partendo dalla convinzione che la laicità sia ""quella casa comune in cui i cittadini, credenti e non credenti, si riconoscono nel metodo e nelle proprie, diverse, visioni della vita, senza tentare di prevaricare gli uni rispetto agli altri"""", propongono che nella società si sviluppi a tutto tondo """"un metodo laico"""", inteso quale """"promozione dell'apertura, della tolleranza e della libertà di azione nelle diverse sfere della vita pubblica"""". Con le testimonianze di Monica Fabris, Alessandra Kustermann e Cinzia Sasso, questo libro intende tracciare un percorso nella costruzione di una nuova Italia laica: laica nei diritti, nelle professioni, nella cultura. Laica per tutti i cittadini."" -
Nulla si butta, tutto si ricicla. Rifiuti: le criticità, la governance e la partecipazione
Il tema dei rifiuti è stato al centro della Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile che si è svolta sotto l'egida della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO e che ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo dell'educazione, delle istituzioni, della politica e dell'impresa. Il volume raccoglie le riflessioni scaturite da quella Settimana e rappresenta un utile strumento per ripensare la questione rifiuti, questione che può essere affrontata e risolta coinvolgendo i cittadini, impegnando le istituzioni e attraverso una gestione industriale efficace, al fine di incoraggiare la riduzione dei rifiuti e la promozione di forme valide di raccolta differenziata, con l'obiettivo di far diventare il rifiuto una risorsa. Il libro si articola in tre parti: la prima è dedicata alla cultura del riciclaggio e del riuso; la seconda parte del volume è dedicata all'economia e alla governance dei rifiuti; l'ultima parte contiene i casi studio sulle aree critiche in materia di gestione dei rifiuti. -
Stupire/stupirsi. Cinema e riabilitazione psichiatrica
Questo lavoro nasce dall'interesse tecnico-scientifico nei confronti del mare magnum della riabilitazione psichiatrica, ambito di intervento degli autori che con modalità ed intensità diverse sono appassionati anche di cinema e cinematografia. Appassionati, non solo come spettatori, ma anche come animatori di produzioni audio-visive in ambito terapeutico-riabilitativo. Il fascino esercitato da una simile espressione artistica e culturale ha definito nel tempo le premesse per riflettere e identificare gli ambiti nei quali le dimensioni conoscitive del cinema e della riabilitazione psichiatrica si intersecano, sovrappongono e dipartono, contribuendo in questo modo a concettualizzare il cinema ed il produrre immagini in movimento come strumento riabilitativo e viceversa la riabilitazione come espressione storico-narrativa del sé. -
Memorie del territorio, territori della memoria
Perché memorie del territorio e territori della memoria? Il gioco di parole, come emerge dai contributi presenti in questa raccolta, si riferisce al territorio come luogo vissuto da individui che producono memoria. Ciò dimostra come le nozioni di territorio e di memoria siano fluide e soggettive: ne sono la prova il fatto che, a memorie e vissuti appartenenti al passato, si sovrappongano memorie del presente e sulla base di queste ultime si svelino nuove reti di significati e nuovi scenari. Il concetto di territorio sembra aver subito un destino simile a quello di cultura, con il quale condivide un tratto rilevante: entrambi sono prodotti dell'azione e del pensiero umano. Proprio la cultura, nella riflessione maturata in seno alle scienze sociali, ha svolto un ruolo importante nella comprensione del territorio e nell'articolazione di almeno tre nozioni che, spesso, assieme ad esso, condividono caratteristiche naturali e culturali: lo spazio, il paesaggio, il patrimonio. La consapevolezza dell'esistenza di un complesso patrimonio locale, materiale e immateriale, strettamente legato al territorio, è ciò che rende una persona felice o infelice di abitare in un certo luogo. Uno dei principali strumenti che avallano il processo di costruzione delle identità individuali e collettive è la memoria. Proprio ai luoghi di memoria e al loro rapporto con il territorio sono dedicati i tredici saggi di cui si compone questo volume. -
L' epoca della contingenza. Tra vita quotidiana e scenari globali
I processi di globalizzazione hanno ampliato gli spazi significativi della vita individuale ed enfatizzato la ""cultura del presente"""". In mancanza di una cultura globale, l'epoca della globalizzazione è anche l'epoca della contingenza. La contingenza sembra essere il senso e il destino del nostro tempo, l'elemento dominante e determinante della vita quotidiana, capace di modificare radicalmente la percezione della realtà e i rapporti sociali. Anche la politica si riduce a politica della contingenza rivolta a gestire gli effetti spettacolari o emozionali del quotidiano, rinunciando ai progetti di società e limitandosi a riprodurre formule politiche vuote. Ma in sé la contingenza non è politica. È il minimo di difesa dell'esistente. Oppure è manipolazione: ideologia di una cultura del presente. L'epoca della contingenza preannuncia una cultura per molti aspetti diversa nella quale l'individuo si divide tra l'umanitarismo astratto e totalitario di chi è privo di coscienza storica e l'aggressività di un egoismo avido, desideroso di riappropriarsi di una realtà complessa e di reagire al sovraccarico di stimoli del quotidiano. Il volume vuole aprire il dibattito su questa nuova cultura e metterne in luce alcuni aspetti significativi."" -
Sedicesimo rapporto sul turismo italiano 2007-2008
Il Rapporto sul turismo italiano costituisce il principale documento di economia e politica del turismo per la sua continuità nel tempo e per l'ampiezza e la qualità dei temi trattati. Realizzato per la prima volta nel 1984 da una idea del Prof. Piero Barucci e da lui coordinato insieme ad Emilio Becheri, attuale responsabile, è giunto nel 2009 alla sedicesima edizione; da quest'anno tornerà ad assumere il carattere di una pubblicazione annuale. Il Rapporto 2008-2009, articolato in quattro parti (Statistiche ed economia; Imprese e servizi; Turismi, prodotti e competitività; Istituzioni e turismo) con le considerazioni finali ed un ampio speciale dedicato a Milano Expo 2015, evidenzia i grandi cambiamenti del mercato del turismo con riferimento al posizionamento dell'Italia ed alle prospettive di sviluppo ipotizzando alcuni strumenti per recuperare quel gap oggi esistente fra l'attività delle istituzioni e quella delle imprese. -
Sviluppo, merito, competenze, occupazione. Come valorizzare le risorse umane per attraversare la crisi e accompagnare la ripresa
In questi mesi il processo di trasformazione produttivo incrociato con gli effetti della crisi economico-finanziaria sta impattando in modo allarmante sulle realtà aziendali e di conseguenza sul tessuto sociale. La fase di trasformazione sta toccando gradi di intensità elevati che si stanno orientando verso approdi le cui caratteristiche non sono ancora completamente delineate e prevedibili. In tutta Europa aumentano i casi di ricorso agli ammortizzatori sociali con le aziende che vivono processi di trasformazione e ristrutturazione, che hanno come conseguenza inevitabile tagli ed esuberi di personale. Le previsioni fatte da quasi tutti gli Istituiti nazionali ed internazionali economici concordano nel prevedere una ripresa ancora lontana a cui bisogna aggiungere che con ogni probabilità quando avverrà questa non sarà per tutti, ma per quelle imprese che in questi anni hanno mantenuto una certa competitività, puntando su innovazione, ricerca, qualità. Anche il concetto stesso di lavoro, la sua qualità, le professionalità, la formazione, le competenze e le conoscenze richieste avranno connotati e profili diversi, con prevedibili rischi per chi esce dal mercato del lavoro con professionalità ""deboli"""". Per assicurare nuove prospettive di crescita al modello economico locale vi è l'esigenza di ripartire dal tema del lavoro e della coesione sociale, come perno e base per uno sviluppo economico produttivo e sociale sostenibile."" -
Bilanci d'impresa. Vol. 1: Principi, schemi, criteri di valutazione.
Il volume costituisce un prezioso supporto didattico ai corsi sul bilancio di esercizio. È diviso in tre sezioni (Nozioni generali sul bilancio, Bilancio civilistico, Bilancio IAS/IFRS), ognuna delle quali è organizzata in Lezioni che seguono la tipica scansione di un corso universitario. Ogni lezione contiene le note didattiche, la mappa del capitolo, numerosi riferimenti dottrinali, profili normativi e di prassi, esempi numerici e domande di verifica dell'apprendimento. I lucidi del corso sono reperibili sul sito www.francoangeli.it. -
Il pensiero organizzativo in Italia. Studi per Giuseppe Bonazzi
Giuseppe Bonazzi, professore emerito presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino, è stato certamente il pioniere degli studi organizzativi in Italia e l'autore di tante ricerche empiriche su molti aspetti della realtà sociale nazionale e internazionale. I suoi lavori hanno avuto una vasta eco e influenzato la produzione scientifica di molte generazioni di studiosi. Questo volume collettaneo, nato come naturale corollario di una felice giornata di studi dedicata al suo pensiero, senza assumere toni inutilmente celebrativi, riprende alcuni dei temi più cari alla riflessione di Bonazzi. Il lettore troverà passate in rassegna le ricerche sul mancato sviluppo del Mezzogiorno negli anni Sessanta e gli studi sul capro espiatorio, l'analisi dei processi decisionali e quella delle organizzazioni monastiche, l'esame del rapporto tra sociologia del lavoro e sociologia dell'organizzazione e quello della rilevanza della sociologia come disciplina. In qualche saggio, il confronto critico con alcuni aspetti dell'opera di Bonazzi è più serrato, mentre in altri il suo lavoro è piuttosto uno spunto importante per mostrare lo stato delle conoscenze in quel campo di ricerca. -
Uomini e corpi. Una riflessione sui rivestimenti della mascolinità
Il rapporto tra mascolinità e corpo è e resta in gran parte inesplorato. La pretesa di universalità maschile ha frenato, nel corso della storia, la riflessione (individuale e collettiva) su tale legame. Oggi l'idea di virilità autoreferenziale e statica, incapace di dialogare con la propria fisicità, deve necessariamente confrontarsi con stili di vita cangianti, multiformi e complessi. Ciò sia a causa degli imperativi biologici generati dall'allungamento del corso della vita, sia a seguito delle importanti trasformazioni delle identità di genere femminili, sia perché il corpo sta diventando un portatore visibile di identità. Si stanno in effetti moltiplicando occasioni e pratiche di personalizzazione del corpo: la nostra immagine esteriore esprime, attraverso i mutamenti che subisce, lo stile e il senso del nostro essere. Le mascolinità contemporanee mostrano, dunque, un rapporto più intenso con il proprio corpo. L'immagine dell'uomo che emerge dalla ricca e innovativa raccolta di saggi contenuti in questo volume è, in effetti, quella di un soggetto che si confronta quotidianamente con pratiche di cura; che è sempre più disposto a dialogare con il corpo e, dunque, a scendere a patti con la propria materialità, fisicità, caducità, con le proprie debolezze. -
Il gruppo ABC. Un metodo di autoaiuto per i familiari di malati Alzheimer
Fatica, rabbia, frustrazione sono i sentimenti del familiare che vive con una persona malata di Alzheimer. Dedica tanto tempo ed energia per stargli vicino, per prendersi cura di lui nel modo migliore eppure questi non migliora, anzi, peggiora di anno in anno. Ai problemi della malattia si aggiunge un senso di impotenza e di inadeguatezza. Il familiare si chiede: ""Faccio bene a comportarmi così?"""", """"È colpa mia se peggiora?"""" Queste considerazioni sono il punto di partenza per cercare delle soluzioni che permettano al familiare di ottenere un certo benessere e una felicità possibile, nonostante la malattia. Ma come si può fare? Il Gruppo ABC - di cui questo libro illustra il metodo si propone come un gruppo di autoaiuto in cui i familiari, guidati da un conduttore, imparano a diventare dei curanti esperti. Le riunioni si svolgono in cerchio con un conduttore e 8-15 familiari; non si discute: ciascuno è libero di raccontare la propria esperienza, di ascoltare quella degli altri e di portare a casa le idee e i suggerimenti che per lui sono più importanti. Al centro dell'attenzione ci sono le conversazioni della vita quotidiana, gli scambi di parole e di silenzi che costruiscono la relazione tra familiare e malato. Nel corso degli incontri, il conduttore accompagna i partecipanti in un cammino, i Dodici Passi, che serve loro per diventare più competenti nell'affrontare i problemi di tutti i giorni."" -
Il genere nel lavoro. Valutare e prevenire i rischi lavorativi nella donna
Le donne sono oggi ben presenti nel mondo del lavoro e costituiscono una quota importantissima della produttività del nostro Paese: il tasso di occupazione femminile (Istat, 2009) è al 46,3%, ed è in costante crescita. Eppure, quando si pensa ai pericoli sul lavoro, si pensa agli uomini impegnati in settori ad elevato rischio di infortuni e non alle donne che lavorano nell'assistenza sanitaria o sociale. Esaminando però attentamente tutte le condizioni di lavoro, si vede che tanto le donne quanto gli uomini affrontano notevoli rischi. Risulta dunque fondamentale includere un'ottica di genere nella valutazione del rischio lavorativo e nell'individuazione delle misure di prevenzione: molti studi indicano che le donne, anche se meno soggette a infortuni, hanno tristi primati nel contrarre malattie. In particolare, i nuovi fattori di rischio - lo stress, il burn-out, il mobbing e le molestie sessuali - nella loro interconnessione, costituiscono gravi insidie per la loro sicurezza e salute; anche il ""doppio lavoro"""" e la cosiddetta """"interfaccia casa-lavoro"""" impongono di visualizzare il carico domestico come un quid aggiuntivo di fatica e di stress. Accogliendo questa indicazione, il volume si concentra da un lato su i nuovi rischi, dall'altro sul collegamento tra salute e condizioni di lavoro."" -
Il controllo strategico nelle amministrazioni pubbliche. Problematiche e prospettive
Nelle amministrazioni pubbliche italiane il controllo strategico è di implementazione recente e diversificata nei vari enti a livello centrale, regionale e locale. Il controllo strategico verifica - in primo luogo - la coerenza interna fra le finalità strategiche, le risorse disponibili, le scelte politiche, le azioni svolte e i risultati ottenuti. Inoltre - in modo più ampio e completo - esso deve verificare la coerenza esterna tra le finalità strategiche formulate e i bisogni della collettività amministrata, in condizioni di salvaguardia e sviluppo delle risorse territoriali; come pure deve verificare la coerenza esterna fra gli effetti realizzati e i bisogni individuati. Questo lavoro analizza il controllo strategico nell'ambito del generale sistema dei controlli interni nelle amministrazioni pubbliche, quale è stato delineato dal D.lgs n. 286/1999. Il controllo strategico è considerato, dapprima, nei suoi aspetti teorici, definendone gli elementi fondamentali, quali l'oggetto, gli attori, le finalità e le tecniche. Poi, l'analisi è rivolta agli aspetti operativi in modo da individuare alcune possibili metodologie per realizzare il controllo strategico nelle amministrazioni pubbliche. In particolare, è esaminata la tecnica della balanced scorecard e del bilancio sociale. Infine, l'autore presenta alcuni casi applicativi di controllo strategico a livello di amministrazione centrale e regionale. -
Costruire con i suoni
Cosa ci possono insegnare la musica e le sperimentazioni artistiche a proposito della città? Come avanzare nella progettazione architettonica e urbana grazie allo studio della percezione dello spazio mediante l'udito? Questi i temi fondamentali del libro, in una esplorazione dell'ambiente sonoro urbano che illustra casi significativi di composizioni musicali e interventi in spazi pubblici, e individua strumenti applicabili nel progetto della città. L'analisi ci conduce dal futurismo a John Cage, dalla musica concreta ai paesaggi sonori di Murray Schafer, dall'arte sonora di Max Neuhaus, Bill Fontana e Janet Cardiff al grande prato per concerti del Millennium Park di Chicago. L'opera si rivolge a un pubblico allargato, interessato all'architettura, alla musica e all'arte del nostro tempo. Tratta un argomento che assume un interesse sempre crescente, come mostrano le manifestazioni artistiche internazionali e la tendenza di questi anni a ripensare i procedimenti compositivi degli spazi pubblici oltre l'edificio, aprendosi a contaminazioni di altre discipline.