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Alcol e stile giovane. Un'interpretazione sociologica
Il bere dei giovani, anche in grande quantità, rappresenta un comportamento normale dello scenario contemporaneo. A partire da una ricognizione mirata delle fonti disponibili e della letteratura nazionale e internazionale, peraltro sterminata, il testo affronta il fenomeno del consumo sociale di alcol come droga, precisando che gli usi sociali dell'alcol non sono limitati a questo: esso è cibo, è cultura, è fenomeno di mercato e molto altro ancora. Approfondire il perimetro espressivo del comportamento alcolico richiede di non fermarsi a nozioni semplicistiche o preconfezionate ma piuttosto di evidenziare limiti e insufficienze di quadri regolatori dal taglio statistico, di norma a valenza epidemiologica, e dunque di uscire da un impianto che associa il consumo di alcol dei giovani alla mera problematicità. Tale approccio, infatti, non risulta soddisfacente: i ragazzi che bevono in compagnia non affogano i loro problemi nell'alcol e non sono, di contro, unicamente predisposti al divertimento per il divertimento. Chi sono dunque i giovani di cui si parla? Possiamo limitarci alla età anagrafica per osservare chi, come e quanto beve alcol oggi? -
I rischi in sanità. Un nuovo fenomeno sociale
A seguito di un vertiginoso incremento delle denunce dei pazienti sottoposti all'errore medico si è da tempo verificata una crisi della logica assicurativa che ha portato le aziende sanitarie a ideare nuove strategie per prevenire i rischi negli ambiti tradizionalmente soggetti a questo fenomeno. In accordo con l'idea di fondo che nella società del rischio che non sono più i singoli individui ad essere attori centrali per la gestione dei rischi. Il libro si pone due semplici domande. Da un lato ci si interroga sulla gestione e la prevenzione dei rischi da parte delle organizzazioni sanitarie che vi fanno fronte quotidianamente. Allineare materiali eterogenei quali formazione, risk management, un nuovo linguaggio e nuovi artefatti sono le strategie elaborate per controllare gli errori medici. Questi 'alleati' come li chiamano i sociologi della scienza e tecnologia diventano prodotti più o meno durevoli nella strategia di network di cui fanno parte. Dall'altro ci si interroga su come si difendono i cittadini. Il libro pone inoltre una questione metodologica e sostiene che i rischi vadano studiati nel loro contesto per evitare le semplificazioni della razionalità economica o dei modelli psicologici. -
Parole di moda. Il «Corriere delle dame» e il lessico della moda nell'Ottocento
Come è iniziata la stampa femminile di moda? Qual è stato il ruolo di Milano nella sua affermazione? Come si è formato, e con quali caratteristiche, un lessico specifico della moda? Questo volume affronta un argomento ancora in larga parte inesplorato, seguendo il percorso della stampa di moda fin da prima che il suo baricentro si impiantasse saldamente a Milano. Pur stretto, nel corso dell'Ottocento, da un'agguerritissima concorrenza, è lo storico ""Corriere delle Dame"""" (1804-1875) a traghettare le eleganti attraverso le impervie acque della moda. Tra i contenuti ben spesso """"scuciti"""" della rivista (che pure costruiscono identità di genere e solidificano relazioni, pericolose, con la pubblicità), due soli, i più caratteristici, sono considerati irrinunciabili: le incisioni di moda e i relativi articoli. La seconda parte dello studio si concentra proprio sull'analisi linguistica dei pezzi dedicati alla moda, analisi da cui è scaturito un Glossario tecnico di 1.600 lemmi. Opportunamente commentato, esso restituisce un lessico, spesso curioso, tanto strabordante quanto effimero. Le parole della moda, di ieri come di oggi, esibiscono vividamente lo spirito del tempo: vi si affacciano nomi di persone che avevano in vario modo impressionato l'opinione pubblica, toponimi evocativi, nomi di colori a dir poco bizzarri... Tutti esempi in cui le parole possono gettare luce sulle cose. E viceversa."" -
Guido De Ruggiero e «La Nuova Europa». Tra idealismo e storicismo
"La Nuova Europa"""" fu pubblicata in un breve, ma intenso, arco di tempo (dal 10 dicembre 1944 al 17 marzo 1945), durante il quale le riviste diedero un contributo non secondario al processo di rinnovamento morale e culturale della società civile italiana del tempo. Caduto il fascismo e finita la guerra, """"La Nuova Europa"""", diretta da Luigi Salvatorelli con il contributo non marginale di Guido De Ruggiero, fu testimone dei momenti più delicati della storia del nostro Paese. In particolare, Guido De Ruggiero fu autore di articoli e corsivi, da rileggere nel contesto della dualità """"politica e cultura"""", situata nel vasto panorama dell'idealismo e dello storicismo. Tra l'altro, si impegnò nel sostenere i principi della libertà individuale e della giustizia sociale, partecipando all'intenso dibattito svoltosi sulle tematiche del liberalismo sociale e del socialismo liberale. Dalla prima edizione della Storia del liberalismo (1925) alla pubblicazione della monografia su Hegel (1948), De Ruggiero elaborò, con persistente impegno, il progetto di una filosofia che indaga sul presente per una adeguata comprensione del passato. Sicché Il ritorno alla ragione (1946) conferma l'esigenza di una funzione critica del pensiero, da porre a confronto con la realtà nel divenire dell'umanità." -
Giovanni Marchesini e la «Rivista di filosofia e scienze affini». La crisi del positivismo italiano
La lettura di una rivista, non limitata ai soli articoli, ma ampliata all'analisi delle rubriche, delle rassegne, degli editoriali e delle notizie, getta uno squarcio di luce non trascurabile su quello che può essere definito un ambiente filosofico. Le polemiche fra pensatori, indirizzi e correnti vi trovano un'espressione immediata, a volte ingenua o colorita, ma spesso utile ad evidenziare problemi e posizioni, più delle lunghe argomentazioni di testi corposi, resi talora meno incisivi dal lavoro di lima della critica e dagli accorgimenti dettati dalle convenienze. Tra l'altro, l'analisi di una rivista pone lo storico in medias res, lo inserisce nel vivo dei dibattiti e delle polemiche, lo pone a contatto diretto con l'agitarsi dei problemi e lo coinvolge nella ricerca delle soluzioni. Gli offre, cioè, un quadro storico più articolato e vicino alla realtà. La ""Rivista di Filosofia e Scienze Affini"""", nei suoi dieci anni di vita, testimonia lo sforzo degli allievi di Roberto Ardigò di sperimentare, anche sulla base di nuovi impulsi provenienti dalle filosofie straniere, accomodamenti teorici e aperture tematiche in grado di risolvere la crisi del positivismo, senza però cessare di dichiararsi umili discepoli del """"grande vecchio"""". Ma essa testimonia anche, talora con accenni larvati e quasi riottosi, talora senza remore e infingimenti, l'acquisizione progressiva della consapevolezza della vanità di questo sforzo."" -
Cristianesimo, teologia, filosofia. Studi in onore di Alberto Siclari
I saggi raccolti in questo volume intendono essere un tangibile segno di gratitudine, di stima e di affetto nei confronti di Alberto Siclari, per la testimonianza di serietà, rigore, spirito di servizio ed umanità da lui offerta a quanti lo hanno incontrato e conosciuto nei suoi oltre quarant'anni di attività accademica presso l'Università di Parma, dei quali più di trenta dedicati all'insegnamento di Storia delle dottrine teologiche e Storia della teologia. Il titolo del volume, Cristianesimo teologia filosofia, pone in evidenza, con quella che è stata la tematica prevalente, anche se non esclusiva, della riflessione di Siclari, vale a dire il cristianesimo, sia il settore disciplinare o il ""cantiere"""" all'interno del quale tale riflessione si è sviluppata, cioè la teologia o, più propriamente ancora, la storia della teologia, sia la duplice prospettiva, la teologia e la filosofia, dalla quale tale tematica è stata affrontata. Ma i tre termini del titolo intendono al tempo stesso designare le tre sezioni all'interno delle quali trovano collocazione i ventiquattro contributi che compongono questo volume."" -
Attaccamento e biologia. La regolazione affettiva in una prospettiva psicobiologica
Che ruolo ha avuto l'attaccamento nel corso dell'evoluzione? Può essere considerato un legame biologico quello tra madre e bambino? Che conseguenze hanno le interazioni precoci di cura della prole nei mammiferi e nei primati sui diversi sistemi biologici del piccolo? Partendo dalle illuminanti intuizioni di John Bowlby, attraverso le più recenti e contemporanee ricerche di neurobiologia e genetica del comportamento, il testo ripercorre ed esplora l'effetto regolativo nel bambino delle interazioni di cura e della separazione dalla madre. -
I ragazzi hanno aperto la gabbia del gorilla. Guida per apprendere attraverso le emozioni nella scuola superiore. Con CD-ROM
La rappresentazione classica dell'atto dell'apprendere rimanda alla metafora della fatica, ma è possibile trasmettere conoscenze e pratiche utilizzando il patrimonio creativo dei ragazzi e facendo quindi crescere insieme le loro abilità emotive e la loro capacità critica. Il sistema Lethe (learning through emotions), sperimentato in molte scuole secondarie europee e qui pubblicato in forma di piccolo manuale didattico, può essere uno spunto per far riflettere educatori e ragazzi sui modi dell'apprendere e del trasmettere i saperi. Nato dalle riflessioni relative agli studi sull'intelligenza emotiva di Mayer e Salovey, il progetto sperimentale, di cui questo libro è il racconto, ha voluto essere un contributo a cercare la chiave per liberare il gorilla della creatività dei ragazzi dalla sua gabbia di vecchi schemi e per permettergli di scorrazzare per i banchi mettendo in discussione, con la sua giocosità, le certezze del mestiere antico del fare scuola. Vedere, Capire, Viaggiare e Imparare attraverso le emozioni sono i passi di un sistema aperto per offrire spunti e indicazioni da utilizzare nella pratica quotidiana della trasmissione del sapere, in un confronto sempre più urgente con le espressioni attuali della creatività dei ragazzi. Perché il gorilla, che tale primitivo istinto rappresenta, possa essere anche un animale critico ed emotivamente maturo. -
Il valore della qualità nei servizi per gli anziani. Esperienze di valutazione e miglioramento
Diverse sono le sfide che quotidianamente il sistema di Welfare deve affrontare. Fra queste ne emergono due di particolare rilievo. Da un lato l'invecchiamento della popolazione richiede continui adattamenti dei servizi, dall'altro l'aumento e la diversificazione dei bisogni, relativi alla non autosufficienza, comportano un'attenzione particolare alla personalizzazione e alla qualità degli interventi. Anche nel territorio bolognese emerge la priorità dei servizi per gli anziani che richiedono sistematiche valutazioni e continui adeguamenti a livello quantitativo e qualitativo. È in questa prospettiva che l'AUSL di Bologna ha sviluppato uno specifico percorso di miglioramento della qualità dei servizi per gli anziani che ha coinvolto diverse aree: la dimissione protetta dall'ospedale, l'assistenza domiciliare, l'assistenza presso strutture protette e lungodegenze, i servizi per le demenze. In questo volume sono riportati gli atti del workshop ""Il percorso di miglioramento della qualità nei servizi per anziani dell'Azienda USL di Bologna"""", tenutosi nel gennaio 2009. Il valore di questo testo è legato alla sua capacità di rappresentare un percorso concreto e coerente con le scelte di governance orientate a valorizzare e migliorare il welfare, quale importante fattore di sviluppo ed innovazione del territorio."" -
La casa degli immigrati. Famiglie, reti, trasformazioni sociali
Nel contesto italiano, il ruolo che assume la casa nell.esperienza del migrante risulta tanto più centrale tanto più il suo progetto migratorio è maturato in direzione della sua stabilizzazione insediativa, della possibilità di una progettualità a lungo termine che riguardi la sua famiglia e non più lui solo, come nel caso della migrazione stagionale. Partendo da tale considerazione, nel volume si esamina la ""questione abitativa"""" degli immigrati sotto due aspetti. Il primo è quello dell'esperienza degli immigrati stessi, considerando la casa sia come bisogno legato al loro inserimento sociale, sia come luogo di relazione. Il secondo è quello che considera la casa come indicatore d'integrazione e come problematica relativa alle politiche sociali in tema d'immigrazione. Ci si riferisce al fabbisogno abitativo degli immigrati sulla base delle vicende migratorie che hanno caratterizzato l'Italia e che possono essere ricondotte a elementi quali la diversa composizione degli arrivi, i processi di ricongiungimento, e che riguardano la stabilizzazione insediativa degli immigrati. Si descrivono le modalità del """"percorso accidentato"""" che si trovano a dover intraprendere gli immigrati nella ricerca di un alloggio che risponda alle loro esigenze di """"persone"""" e si vedranno in atto le discriminazioni che questi soggetti subiscono, gli ostacoli che incontrano e le strategie da essi attivate per far fronte a questa situazione."" -
Il governo di internet
La comunicazione via Internet ha cominciato finalmente a riscuotere anche in Italia l'attenzione degli studiosi delle materie giuridiche, il cui interesse è stato finora rivolto soprattutto all'impatto della Rete su istituti e principi tradizionali delle varie branche del diritto. Questo volume affronta le questioni della governance di Internet poste ""a monte"""", evidenziando ed esaminando gli aspetti giuridicamente più problematici del regime e della gestione delle infrastrutture fisiche e logiche che, rendendo possibile l'interoperabilità tra i terminali connessi alla Rete globale, permettono la comunicazione via Internet. Il libro ha dunque ad oggetto l'Internet Governance """"in senso stretto"""", ovvero l'organizzazione e l'esercizio delle funzioni di """"governo"""" della Rete, consistenti nella definizione di standard tecnici, nella elaborazione delle regole da osservarsi nella fornitura dei servizi di comunicazione via Internet e nella loro applicazione, nella predisposizione delle procedure di risoluzione delle controversie. Il tema assume particolare rilevanza in relazione alla incidenza che Internet ha avuto sui fenomeni della globalizzazione, dei quali viene non a torto considerata uno dei catalizzatori fondamentali."" -
I sociologi dimenticati. Antologia del pensiero proto sociologico italiano
Il volume ripropone al pubblico dei lettori e a quello di studiosi e specialisti di sociologia monografie, saggi e articoli dei proto-sociologi, ossia di coloro che dalla seconda metà del XIX secolo e fino alla Seconda Guerra Mondiale hanno contribuito a proporre riflessioni, studi e insegnamenti di sociologia. La definitiva affermazione della sociologia come scienza in Italia si realizza solo dopo il Secondo conflitto mondiale attraverso una ripresa dei paradigmi di provenienza nordamericana, soprattutto perché la sociologia delle origini è stata sempre erroneamente condizionata dal convincimento secondo il quale non sarebbe esistita un'apprezzabile tradizione sociologica nazionale da cui ripartire o con cui potersi confrontare. L'antologia si inserisce, quindi, all'interno di una riflessione che ha lo scopo di rieditare alcuni di quegli autori che, pur avendo contribuito allo sviluppo della sociologia, per questioni convenzionali non vengono annoverati tra gli studiosi fondatori. La finalità è avvicinare, pertanto, non solo gli studiosi più vicini alle discipline sociali, ma anche i giovani, allo studio di quei classici dimenticati, le cui opere sono un prezioso bagaglio culturale per nulla superato. Il valore di queste opere riguarda non solo la rara disponibilità dei brani proposti antologicamente, ma soprattutto la varietà dei temi da loro trattati che, pur essendo di matrice sociologica e filosofica, possono interessare ricercatori provenienti da discipline diverse. Prefazione di Vincenzo Cesareo. -
Economia dell'informazione energetica nella società capitalistica. La rendita solare dell'ambiente naturale e costruito
La valorizzazione economica di un'area è il risultato di plusvalutazioni spaziali e temporali che si concretizzano nella rendita. Se si considera il territorio come un bacino di energia rinnovabile, si può anche riconoscere l'esistenza di plusvalenze da potenziale energetico - o geo-climatiche dovute direttamente o indirettamente all'irraggiamento solare. In questo scritto si analizza l'influenza che l'uso delle energie rinnovabili esercita sulla rendita fondiaria ed urbana, focalizzando l'attenzione, in particolare, sulla possibilità di utilizzazione fotovoltaica delle aree. Gli effetti di questi fenomeni sul mercato immobiliare vengono analizzati alla luce del paradigma speculativo-finanziario della teoria del capitale, presentando una esemplificazione procedurale per la concretizzazione del saggio di capitalizzazione e la stima del crescendo o diminuendo di valor capitale. -
Il trasferimento tecnologico. Scenari e strumenti per il reciproco scambio di competenze tra università, enti di ricerca e imprese
Uno dei cambiamenti che l'economia della conoscenza ha portato alla concorrenza internazionale riguarda il ruolo che i beni intangibili, piuttosto che fisici, giocano nel determinare i vantaggi competitivi di singole aree geografiche o imprese. In questa ottica, la crescente domanda di tecnologie a cui si è assistito negli ultimi anni ha permesso la definizione di una varietà di soluzioni alternative per lo scambio di tecnologie e di conoscenze tecnologiche, e ha portato alla nascita dei cosiddetti ""mercati per la tecnologia"""". Tale evoluzione sta determinando la necessità di """"codificare"""" regole, procedure e strumenti rigorosi per attuare i processi di trasferimento tecnologico, in accordo ad una evidenza strategica dal punto di vista concorrenziale, secondo cui la modalità del trasferimento acquista pari importanza rispetto ai contenuti. Le università e i centri di ricerca sono gli attori principali del trasferimento tecnologico, mentre le imprese lo sono per le attività di sviluppo ed innovazione, definita come la creazione o il miglioramento di un processo, prodotto o servizio che abbia un valore di mercato."" -
Le maisons Jaoul di Le Corbusier. La pétit maison e la città contemporanea
Le Maisons Jaoul di Le Corbusier, costruite a Neuilly-sur-Seine (1951-1956) vicino Parigi, realizzano la sintesi di un pensiero la cui forza ed il cui slancio utopico hanno formato intere generazioni di architetti nel mondo. Volte alla catalana su muri portanti in mattoni a vista sembrano contraddire la leggerezza e la trasparenza delle prime architetture lecorbusieriane, elegantemente ritmate sfruttando le potenzialità del telaio strutturale e dei ""cinque punti"""" di una nuova architettura che erano valsi a Le Corbusier la notorietà mondiale negli anni Venti. Il testo affronta la lettura storico-critica del progetto inquadrandolo nel ricco e contraddittorio panorama culturale che ha caratterizzato la Francia dagli anni Trenta agli anni Cinquanta, chiarendo il percorso formativo che condusse Le Corbusier alla loro ideazione, svelandone il significato e le prospettive urbanistiche. Il ruolo di quest'architettura nel Ventesimo secolo è indagato in un'ottica di ampio respiro: dal rapporto tra la piccola dimensione dell'abitare contemporaneo - la pétite maison -, alla grande dimensione urbanistica, dalle tecnologie alla scelta dei materiali, dalle forme ai riferimenti storici, dall'uso dei tracciati regolatori - il Modulor - alle ricerche figurative -pittura e scultura -, al rapporto con l'architettura contemporanea degli anni Cinquanta e Sessanta. Ne emerge una nuova interpretazione distante dai tanti -ismi che hanno caratterizzato il Novecento."" -
L' Italia risorgimentale di Arcangelo Ghisleri
Nell'ampio dibattito sul Risorgimento, il pensiero di Arcangelo Ghisleri trova la sua collocazione più adeguata. Nato quando ancora l'Italia era una miriade informe di piccoli Stati, l'intellettuale lombardo ne condivise le difficoltà, le speranze, i lutti, le gioie successive alla nascita del Regno sabaudo. Attento osservatore, per tutta la vita, delle difficoltà politiche, ma soprattutto culturali del paese, partecipò ai problemi di un Meridione sempre più arretrato, a quelli di un regime parlamentare debole e corrotto e, non da ultimo, a quelli di uno Stato liberale che perdeva gradualmente i propri valori, sino a snaturare se stesso in una dittatura. Il suo fu un intervento attivo, costante, scevro da ogni interesse particolare, vissuto con l'intransigenza morale di Giuseppe Mazzini e con il pragmatismo cauto ed ottimista di Carlo Cattaneo. In tale prospettiva, il suo dialogo con intellettuali di diversa estrazione politica, come Gaetano Salvemini e Giuseppe Rensi, aveva la primaria finalità di offrire alla penisola, attraverso il federalismo e la democrazia diretta, la soluzione agli storici mali che ne impedivano il progresso spirituale prima ancora che economico. L'Italia ghisleriana, quale frammento del continente, doveva contribuire a stimolare il processo sovranazionale, che sarebbe terminato solo con la nascita degli Stati Uniti d'Europa, già teorizzati da Gian Domenico Romagnosi e dallo stesso Cattaneo. -
L' Italia e il patto balcanico, 1951-1955. Una sfida diplomatica tra Nato e Mediterraneo
La complessa vicenda che portò alla firma ad Ankara il 28 febbraio 1953 del Patto balcanico da parte di Grecia, Turchia e Jugoslavia, seguita il 9 agosto 1954, a Bled, dalla firma della più impegnativa alleanza militare fra i tre Stati, segnò un momento particolare per la politica estera dell'Italia repubblicana, impegnata in quegli anni a consolidare il proprio ruolo nella Nato, nella costruzione europea e nel Mediterraneo orientale. Il senso della ""strana"""" alleanza nei Balcani tra due Paesi da poco entrati nella Nato e la Jugoslavia di Tito riposava soprattutto sul ruolo di punta di quest'ultima, agli occhi di Washington, nell'ambito della strategia occidentale in funzione anti-sovietica. In Italia i vari governi guidati da De Gasperi, Pella e Scelba, e il mondo diplomatico rivelarono incertezze e atteggiamenti contrastanti nei confronti di questo ruolo e in occasione dei due trattati balcanici, in un momento di acuta tensione tra Roma e Belgrado a causa della questione di Trieste. Il volume approfondisce i motivi dell'atteggiamento del nostro Paese nei confronti del Patto balcanico. Interessanti sono in quest'ottica i tentativi italiani di influire su Atene e Ankara e le analisi politiche e strategiche sull'effettiva capacità difensiva del Patto, dalla frontiera orientale italiana alla Tracia e agli Stretti. Il Patto balcanico si esaurì già a partire dal 1955 con il venir meno dell'interesse dei governi protagonisti."" -
Spagna 1936-1939. Politica e guerra civile
Nel luglio 1936 l'attenzione mondiale si concentra sulla Spagna: un golpe militare fallisce a Barcellona, a Madrid e in metà del Paese sopra tutto per il valore di sindacati e partiti popolari (armati dal governo repubblicano) e di pochi reparti rimasti fedeli. È sbarrata la strada al fascismo che aveva trionfato in Italia, Germania e in altri Stati europei dopo aver dominato già una volta la Spagna (1923-1930) e minacciato la Francia nel 1934. -
Storia del turismo. Le imprese
Sette contributi originali sono nell.indice di questo Annale di Storia del turismo dedicato alle imprese. Diversi sono gli elementi di novità proposti, tra i quali il taglio monografico del volume, finalizzato ad offrire una molteplicità di approfondimenti attorno al tema dell'impresa. Si può così trovare un saggio su un'impresa famigliare che ha fatto la storia dell'hotellerie di lusso a Genova, un altro sulla presenza ante-litteram di catene alberghiere nella Roma Rinascimentale ed uno ancora sulle società degli impianti di risalita in Val di Fassa. In continuità con il passato va invece letta la scelta di prestare particolare attenzione a nuove fonti documentarie: gli archivi della prefettura di Viareggio per analizzare le politiche del periodo fascista; fondi sino ad ora poco esplorati dell'Archivio di Stato di Napoli e dell'Archivio storico del comune di Milano e dell'Archivio di Stato di Brindisi per ricostruire le vicende degli stabilimenti termali e degli alberghi delle distinte città. -
Viaggiare con la parola
C'è chi intraprende spostamenti verso punti remoti del pianeta per pura curiosità, come c'è chi lo fa spinto da esigenze di lavoro, da dovere scientifico, per riaffermare una convinzione religiosa, per entrare in contatto con culture esotiche, per affrontare una sfida sportiva, per misurarsi con il senso di avventura o semplicemente per situare in uno scenario di bellezza paesaggistica i momenti d'ozio. L'industria editoriale si è da sempre sintonizzata con ognuna di queste esigenze dando alle stampe libri di viaggi, riviste specializzate e guide che rispondono anzitutto a un obiettivo di tipo informativo. Testi di natura schiettamente divulgativa convivono, tuttavia, con generi che prendendo le mosse anche dall'esigenza di orientare le scelte e di stimolare il lettore a intraprendere un viaggio fondando le istanze descrittive con quelle argomentative, in un amalgama di grande interesse sotto il profilo dell'analisi del discorso. È anche grazie alla parola dunque che è possibile viaggiare; e alle caratteristiche di queste realtà testuali si è concentrato il lavoro dei membri del Programma di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale ""Il linguaggio della comunicazione turistica spagnolo-italiano. Aspetti lessicali, pragmatici e interculturali"""" che in questo volume presentano alcuni dei risultati di tale ricerca.""