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La rendicontazione della regione. Verso una nuova informativa economico-finanziaria e sociale
Lo sviluppo di adeguate forme di rendicontazione e comunicazione delle performance rappresenta una delle priorità del processo di riforma delle amministrazioni pubbliche. L'esigenza di una nuova informativa assume, in particolare, significativa rilevanza per la Regione che vede ampliare le proprie funzioni ed i propri spazi di autonomia, ma nel contempo è chiamata a rispondere, in modo chiaro e trasparente, a nuovi fabbisogni informativi. Nel presente lavoro, dopo aver delineato il processo di riforma che ha coinvolto l'amministrazione regionale, vengono descritte le specifiche esigenze di accountability della Regione e le forme di rendicontazione adottate per soddisfarle, anche alla luce dei risultati emersi da un'indagine empirica condotta nel corso del 2011. Il lavoro svolto evidenzia un quadro estremamente composito del territorio nazionale, con Regioni che adottano ancora modelli di rendicontazione di tipo tradizionale ed altre che, nel corso degli ultimi anni, hanno maturato significative esperienze innovative volte a sviluppare una rendicontazione economico, finanziaria e sociale alla collettività. -
L' innovazione come motore della competitività territoriale. Il caso della provincia di Ferrara
L'analisi degli scenari internazionali, proposti in apertura di questo libro, mette in luce come l'attuale crisi abbia origini strutturali, piuttosto che finanziarie. Nasce quindi l'esigenza di un ripensamento del nostro sistema produttivo e delle politiche industriali ad esso connesse. Il libro intravede una traiettoria di sviluppo nella sintesi di due variabili: l'innovazione ed il territorio, declinate nel rapporto tra scienza ed industria. Nell'ambito delle politiche europee per l'innovazione vengono analizzate il caso della rete di trasferimento tecnologico ERIK, gli spin-off realizzati dall'Università di Ferrara e le dinamiche dei settori innovativi della provincia di Ferrara nella duplice prospettiva settoriale e territoriale. Il libro mostra come l'elemento territoriale sia fondamentale per stimolare e consolidare il nuovo intreccio di relazioni tra università ed imprese ed orientarlo verso l'obiettivo di accrescere la competitività delle imprese e del sistema produttivo nel suo complesso. Tuttavia, sono ancora presenti molti vincoli che rallentano e talvolta impediscono il pieno dispiegarsi di questo dialogo virtuoso. -
Variazioni sul Novecento. Figure, spazi, immagini
Sondaggi isolati, ritratti individuali di scrittori del secondo Novecento (con qualche preferenza per Pasolini e un'eccezione per Gadda). Diffidare delle grandi costruzioni storiografiche, soprattutto per il secolo scorso, significa limitarsi a scrivere in frammenti. L'unica organizzazione possibile, come suggeriva Barthes, è quella metaforicamente musicale: ogni variazione conta per i suoi rapporti con le vicine e anche con altre lingue e altre letterature, come suggeriscono gli esercizi al centro del volume. -
Michel Foucault, la politica presa a rovescio. La pratica antica della verità, nei corsi al Collège de France
C'è qualcosa su cui la politica non riesce ad avere presa. In alcuni luoghi di esperienza, come il crimine, la follia o i rapporti tra i sessi, prendono forma delle questioni cui la politica è chiamata a rispondere, senza però poterlo fare mai del tutto. Sono problemi che le restano inassimilabili e che aprono, forse, la possibilità di una diversa vita politica. È attorno a queste esperienze che ruota la pratica di pensiero di Michel Foucault, così com'è ricostruita e interrogata in questo volume, sulla base dei Corsi al Collège de France, dei Detti e scritti e di altri materiali, inediti. Deciso a fuoriuscire da una filosofia che vuole dettare la sua legge alla realtà, Foucault cerca un nuovo modo di rapportare pensiero, discorso e prassi, e si rivolge ora alla pratica della critica, ora a quella del dir vero dicendolo tutto o, ancora, alla filosofia antica. La posta in gioco è pensare ""una politica intesa come un'etica"""": ma quali sono le sue condizioni, le sue potenzialità e i suoi limiti? Ecco le domande che il libro affronta in un corpo a corpo con l'opera foucaultiana."" -
Cultura istituzionale e strumenti di accountability. Il contributo dell'Ombudsman alla qualità della democrazia
Questo libro riporta i risultati di un.ampia ricerca empirica comparata dei casi italiano, francese e spagnolo, al fine di verificare l'effettivo contributo dell'Ombudsman - come strumento di accountability e come espressione articolata di un paradigma che tiene conto del modello culturale dei contesti di riferimento - al processo di costruzione della democrazia di qualità. In questa prospettiva, il difensore civico è uno degli attori istituzionali che popolano il sistema politico, e che, insieme alla classe politica, alla componente burocratica ed alla società civile (organizzata o meno), contribuisce - in un complesso intreccio di relazioni, e sulla base di sue caratteristiche di natura anche soggettiva (cultura istituzionale) - a determinare natura e traiettorie della vita democratica, particolarmente in ambito locale. Dopo la ricostruzione delle principali esperienze di difesa civica in Europa e nei Paesi del mondo occidentale avanzato, il libro analizza i tre casi sotto il profilo sia della ""dimensione oggettiva"""" dell'istituto (il sistema di regole e poteri che presiedono al suo ruolo nell'architettura istituzionale dei tre Paesi, in ambito sia nazionale che locale) sia della """"dimensione soggettiva"""" (le caratteristiche socio-anagrafiche, di percorso professionale, di competenze, di cultura politica, ecc. degli stessi difensori civici)."" -
Il cancro come questione. Modelli interpretativi e presupposti epistemologici
Siamo abituati a pensare al cancro come ad un fenomeno biologico complesso ed enigmatico, ma poche volte abbiamo pensato che la ricerca sperimentale in quest'ambito potesse offrire spunti anche per la riflessione filosofica. Eppure un confronto interessante, tra posizioni epistemologiche talvolta divergenti, sta emergendo anche nella letteratura scientifica. Questo è il panorama di riflessione su cui si articola il volume: una prima proposta che apre numerosi spunti di analisi e successivi approfondimenti. Ne emergono problemi filosofici di rilievo che hanno a che vedere, in primo luogo, con i risultati del lavoro sperimentale e con le nuove conoscenze che ci fornisce sui viventi e le loro patologie e, in secondo luogo, con la ricerca stessa, i suoi metodi, presupposti ed implicazioni. Ci si rende conto allora che il dibattito è pieno di sfumature e che occorre identificare diversi piani nei quali è possibile discutere anche sul riduzionismo, organicismo o olismo. Il processo neoplastico appare come una strada che può portare a una migliore comprensione dello sviluppo degli organismi, del differenziamento cellulare, dell'organizzazione tessutale e della relazione tra le strutture vive e le loro funzioni. In un certo senso, la ricerca oncologica può aiutarci a mettere in luce qualcosa di quel fenomeno così complesso che è la vita. -
Anatomia di un territorio. Pizzighettone nel secondo Quattrocento
L'autore rivolge la propria attenzione all'analisi dello spazio, o meglio degli spazi che trovarono in Pizzighettone il proprio baricentro alla fine del Medioevo e propone gli esiti di un'indagine che riconsidera importanti questioni inerenti la storia delle campagne della Bassa Lombarda secondo una doppia ripartizione: lo studio delle campagne circostanti Pizzighettone precede l'analisi dell'abitato intra moenia; la descrizione del territorio e del centro abitato fa da lungo preambolo all'inserimento e alla messa in discussione dei dati raccolti in contesti spazio-temporali di più ampio respiro. Integrano il testo dieci tavole, fra cui una ricostruzione grafica del sorprendente sistema difensivo di Pizzighettone a fine '400, e un'appendice contenente un repertorio dei toponimi e degli idronimi. -
Partecipazione e cittadinanza nelle politiche socio-educative
Le trasformazioni sociali che caratterizzano la società contemporanea pongono dei problemi di sostenibilità e di legittimazione delle politiche sociali. Queste problematiche portano al centro dell'attenzione sia i rapporti tra le varie fasce d'età sia la configurazione plurale del welfare, come elementi imprescindibili per uscire dalla crisi dei sistemi di welfare tradizionali. In tale scenario le politiche socio-educative assumono un ruolo di primo piano e, all'interno di queste, le politiche rivolte alle nuove generazioni che, pur nella importanza riconosciuta alle persone di età minore, non possono fare a meno di valorizzare le relazioni reciproche tra le diverse fasi della vita. L'obiettivo del volume è quello di analizzare le politiche socio-educative per le nuove generazioni nel nostro paese, cercando di comprenderne continuità e contraddizioni. Attenzione privilegiata è dedicata ad un aspetto che sfida in modo particolare la società contemporanea: l'inclusione/esclusione dei minori di origine immigrata, che pone in risalto la capacità e i limiti delle politiche nel garantire i diritti di cittadinanza e di partecipazione a tutti i soggetti, ma rivela anche le ambivalenze e le contraddizioni delle politiche socio-educative di fronte all'eterogeneità. -
Parlamento 2.0. Strategie di comunicazione politica in internet
In numerose democrazie occidentali, tra cui anche l'Italia, lo stato dei rapporti tra politica e cittadini è spesso descritto tramite il ricorso a termini come distanza, disaffezione, disinteresse e disincanto. Riguardo al rapporto tra eletti ed elettori, vi è la sensazione diffusa che si sia di fronte a mondi diversi, con individui che parlano linguaggi mutualmente incomprensibili, incapaci di attivare canali diretti di comunicazione. L'ambiente comunicativo proprio dei media tradizionali, con le ben note tendenze alla personalizzazione e spettacolarizzazione, non contribuisce certo a far recuperare terreno sul fronte del rapporto tra rappresentanti e rappresentati. I dati presentati nel volume ci restituiscono una descrizione della presenza dei parlamentari nel web ispirata, principalmente, all'obiettivo della self promotion piuttosto che all'ascolto e all'interazione con i cittadini. Quale che sia la piattaforma utilizzata - sito, blog, Facebook, YouTube o Twitter - l'uso prevalente che si riscontra è quello del marketing personale. Questa interpretazione riduttiva rappresenta l'ennesima conferma della problematicità dell'idea di rappresentanza all'interno di un sistema elettorale che marginalizza, quasi fino a farla scomparire, la constituency communication. -
Le fiabe per... affrontare la rabbia. Un aiuto per grandi e piccini
La rabbia per l'arrivo del fratellino o sorellina, la rabbia per non poter fare quello che voglio, la rabbia per non essere il migliore. Sono solo alcuni dei motivi che fanno arrabbiare grandi e piccini. Fin dalla nascita le emozioni costituiscono un ponte tra il bambino e l'ambiente. Solo imparando a gestirle, a costruire quel ""ponte"""", il bambino potrà affrontare il mondo. Aiutiamolo allora con una fiaba a non reprimere la rabbia, a non giudicarla, a non etichettarla come emozione negativa, """"che non si può provare"""". Ecco dunque 12 fiabe per piccoli e meno piccoli, per avere a portata di mano quegli strumenti fondamentali per crescere. Ciascuna fiaba affronta un tipo di rabbia che ciascuno può vivere, o può avere vissuto, durante il suo percorso di crescita. Immedesimandosi nei protagonisti, molto spesso degli animali, il bambino potrà """"vedere"""" come gli altri riescono a gestire ed affrontare la propria rabbia. Ogni fiaba è associata ad una scheda operativa, che cerca, con l'aiuto di disegni e vignette, di potenziare la comprensione delle caratteristiche di quella particolare emozione e avvia così il bambino verso un graduale autocontrollo. Un libro utile per genitori, insegnanti, psicopedagogisti, logopedisti, psicomotricisti, psicologi, pediatri, medici e per tutti coloro che sono interessati ad approfondire l'emozione della rabbia."" -
Narciso e i due volti di Eros
L'Eros può essere concepito anche come una forza di separazione oltre e non solo come una forza di unione? E se sì, in quante e quali forme si possono declinare gli aspetti unitivi e separativi del dio greco dell'amore? Il questo volume si ipotizza che Eros sembra essere alla fine un dio quadrifronte, più che bifronte, perché appare come l'artefice di quattro funzioni fondamentali e fondanti: funzione separativo-espulsiva, funzione di relazione con l'oggetto, funzione differenziativa e funzione integrativa. Alla luce di questa ipotesi vengono rivisitati alcuni postulati freudiani e psicoanalitici fondamentali, come per esempio il rapporto tra pulsioni di vita e pulsioni di morte, ossia il rapporto Eros-Thanatos, e il rapporto tra narcisismo di vita e narcisismo di morte. La cornice di riferimento dei due volti di Eros sembra poter proporre una naturale continuità tra la teoria freudiana delle pulsioni e la teoria delle relazioni oggettuali. Tale cornice sembra poter proporre anche una continuità anamorfica somatopsichica nel rapporto corpo-mente. In fine, sempre alla luce dell.ipotesi dei due volti di Eros, viene affrontato il tema dell'amore di sé e dell'amore del prossimo riproposto ultimamente anche in chiave etico-politica da Eugenio Scalfari. -
Strumenti per le organizzazioni
Molti anni di esperienze e di incontri condensati in un testo che offre idee, strumenti e occasioni di discussione per promuovere la rinascita, il re_people. Re_people per l'uomo significa riprogettazione, rinnovata attenzione alle opportunità, smettere con l'abitudine del vivere e riprendere il percorso di una presenza a se stessi. Significa superare l'intemperanza dell'accidia e recuperare tonicità di pensiero e azione. Significa ascoltare le proprie inibizioni per riconoscerle e comprenderle a fondo. Significa connettere pezzi di sé dimenticati, annullati dalla quotidianità e dalla consuetudine, rigettati perché incoerenti o dirompenti. Re_people per l'organizzazione significa rinascere nei propri uomini, creando contesti di rigenerazione e risveglio. Significa riconoscere il proprio potere nel decretare l'identificazione di un uomo con il proprio ruolo e non abusarne. Significa intenzione di un salto di paradigma valutativo, che vede l'uomo nel suo bisogno di esserci. Significa differenziare e non discriminare. Il testo si muove su molti fronti, dati dalla molteplicità di esperienze di un gruppo composito di professionisti con contesti organizzativi complessi e variegati, uniti da una missione condivisa, quella della rigenerazione, dell'evoluzione, della ricerca continua di un nuovo modo di concepire se stessi in rapporto al contesto. -
Episteme e pregiudizio
Il libro prende in esame i processi di pregiudizio che la mente individuale e transpersonale produce nei percorsi della conoscenza e nelle relazioni interpersonali. A partire dalla teoria della mente baconiana e attraverso il contributo della teoresi anti-pregiudiziale husserliana, l'analisi si spinge a indagare l'epistemica di alcuni modelli attuali di conoscenza, antropologici e psicologici, e ad evidenziare le dinamiche psicoanalitiche e gruppo-analitiche attivate dagli atteggiamenti pregiudiziali. Il quadro che ne emerge evidenzia nuclei di problemi cruciali interni alla riflessione teoretica e all'epistemologia delle scienze umane. -
Partecipare per apprendere l'intercultura a scuola
La sempre più marcata trasformazione della nostra realtà in senso multiculturale richiede un approccio adeguato. Possiamo modificare le nostre idee nei confronti di coloro che consideriamo ""diversi""""? Quali sono le metodologie che dovremmo adottare per creare un ambiente interculturale? Qual è il ruolo dell'educazione in contesti sempre più eterogenei? Questi sono alcuni dei quesiti che il libro affronta, attraverso il racconto di un'esperienza, che vuole essere una riflessione attenta e strutturata riguardo alle tematiche di educazione interculturale, con particolare attenzione al pregiudizio etnico. L'educazione interculturale può svilupparsi in tutti i contesti formativi e di crescita: tra essi la scuola fornisce un terreno fertile di incontro per poter stimolare ascolto, dialogo e confronto. In tale contesto, coinvolgere direttamente in prima persona gli alunni e le insegnanti costituisce una valida metodologia di insegnamento e trasmissione dell'approccio interculturale, in quanto consente di apprendere attraverso la partecipazione diretta alle attività proposte. Il volume si rivolge dunque sia agli studenti dei corsi di laurea in scienze pedagogiche e dell'educazione e in scienze della formazione primaria che, avvicinandosi a queste tematiche, intendano conoscere un'esperienza progettuale, sia a quanti operano in ambito multiculturale a favore dell'intercultura, come pedagogisti, educatori, insegnanti, mediatori culturali e operatori sociali."" -
Formare alle professioni. Architetti, ingegneri, artisti (secoli XV-XIX)
Nell'idea di una ""Storia pedagogica delle professioni"""", la preparazione di ingegneri, architetti, pittori, scultori in età moderna è esemplare per l'interazione tra arti liberali e arti meccaniche, per i suoi riflessi nelle istituzioni e nei processi educativi e nei rapporti fra teoria e pratica. Questo volume ha origine da due incontri al Collegio Ghislieri e ne raccoglie le relazioni, riviste alla luce delle discussioni seminariali. Il libro è diviso in due parti e segue percorsi di professionalizzazione insieme diacronici e sincronici, dove è centrale il ruolo del disegno nelle sue declinazioni estetiche, tecniche, scientifiche. Nell'intricato processo di definizione di nuove figure professionali sono visibili esperienze pedagogiche e didattiche diverse, sino al tardo Settecento, quando l'intervento dello Stato accelera e uniforma il processo della preparazione professionale di ingegneri e architetti, e si fa più chiara la distinzione tra questi e figure di artisti, quali pittori e scultori."" -
Pane al pane e vino al vino. Manuale di ri(e)voluzione alimentare per sconfiggere sovrappeso e obesità (ma non solo)
Questo testo affronta un problema spinoso e sostiene una tesi ardita ed innovatrice: il regime alimentare oggi seguito dagli italiani, lungi dall'essere la vera dieta mediterranea, è uno tra quelli più a rischio del pianeta e, come dimostrano i dati epidemiologici, predispone alla malattia anziché alla salute. Aiutando i lettori a mantenere l'orientamento nei labirinti della ricerca scientifica internazionale, l'autore, un medico specialista in disturbi del comportamento alimentare, spiega in maniera chiara e diretta in che modo semplici modifiche dell'alimentazione possano proteggerci dalle più comuni malattie dei paesi occidentale. -
Il controllo di gestione nel terzo settore. Tecniche e dinamiche
Il controllo di gestione può essere rappresentato come un insieme integrato di tecniche operative, funzionale all'emersione di un quadro informativo che supporti e indirizzi una gestione efficiente ed efficace di un'organizzazione non profit verso le proprie finalità. Con uno scopo che è duplice e consequenziale: il raggiungimento di un equilibrio economico-finanziario (che assicuri un clima di crescita e non di sopravvivenza) e il contestuale potenziamento della propria reputazione di fronte ai pubblici, interni ed esterni, di riferimento. Al dato teorico si contrappone però il dato operativo, che ne evidenzia un utilizzo spesso parziale e inconsapevole, con un conseguente calo di potenzialità ed effetti ancora più dannosi in un ambito - il Terzo Settore - in fase di accreditamento e di crescita. Ed è proprio in questo spazio ""grigio"""" che si colloca il presente manuale, attraverso un'esposizione tecnica arricchita da suggerimenti operativi sulle azioni concrete da intraprendere; un vero e proprio viaggio che non si limita al particolare, cercando, al contrario, una visuale d'insieme che interessi fasce trasversali di lettori. Rivolgendosi a chi già conosce la materia e a chi ancora non ne comprende le reali potenzialità."" -
Innovazione e produttività. Alla ricerca di nuovi modelli di business per le imprese di servizi
Questa ricerca, sviluppata dal t.Lab del CFMT (Laboratorio del Terziario che Innova) prova a fornire alcune risposte, che potrebbero avere rilevanti applicazioni pratiche. Sulla scorta delle esperienze di una trentina di aziende innovative, esposte nel volume, i ricercatori del t.Lab forniscono in questo libro una ""mappa"""" del grande potenziale di valore a cui potremmo avere accesso portando avanti la trasformazione dei modelli produttivi attuali, con un crescente investimento in assets immateriali come la ricerca, il capitale umano, le nuove tecnologie, il marchio, la rete commerciale e di servizio al cliente. Il libro fornisce al lettore una chiave di lettura del problema produttività, e dei possibili rimedi, che, in una certa misura, è fuori dagli schemi. Secondo gli autori, l'innovazione produttivistica, sia nel settore terziario che in quello industriale, richiede oggi l'uso di due leve essenziali: la moltiplicazione del valore della conoscenza, mediante il suo sistematico riuso. Per moltiplicare e integrare servono ovviamente nuovi connettori, su cui il libro si sofferma: l'uso intelligente delle ICT, a partire dall'e.commerce nella sua forma più evoluta; e l'innovazione logistica, che consente la trasformazione delle filiere produttive, aumentando la possibilità di una efficace divisione del lavoro a scala locale, ma anche metropolitana e globale."" -
Opinione pubblica e impatto delle infrastrutture. L'aeroporto di Viterbo
La realizzazione di un'infrastruttura è il punto di arrivo di un percorso che, partendo dall'ascolto delle esigenze del territorio e dalla condivisione degli obiettivi più generali della comunità, si ponga l'obiettivo di verificare che l'opera si inserisca organicamente nel tessuto socioeconomico e contribuisca al miglioramento del benessere della collettività senza deteriorarne il patrimonio culturale e ambientale. Da questo punto di vista, l'aeroporto di Viterbo rappresenta un caso emblematico di come, invece, le scelte infrastrutturali siano spesso il frutto di un processo scoordinato, nel quale si muovono attori con obiettivi e logiche diverse, e che è inevitabilmente destinato a generare soluzioni inefficienti che lasciano insoddisfatte molte componenti della comunità locale. -
Post-it per ripensare il lavoro. Quando il valore non è solo quello che si conta
I post-it proposti in questo volume parlano del lavoro di oggi, per ripensarlo. Sono promemoria sul lavoro che c'è e su quello che manca, su quello praticato e su quello ascoltato, sulle inquietudini che lo accompagnano e sulle molteplici responsabilità che richiama coinvolgendo molti. Più di una generazione. Rigirarli tra le dita può essere di aiuto mentre ci interroghiamo sul senso del lavoro, su cosa stiamo facendo o omettendo, sulla direzione che stiamo prendendo. Sono di diverso colore, natura e spessore. Alcuni ripropongono frammenti della discussione in atto per cercare spazi di convivenza per l'economia di mercato e per quella del dono; altri ricordano invece la natura ospitale del mondo che ci accoglie, sottolineando la ricchezza che la diversità rappresenta per una società aperta e molteplice. Ce ne sono altri che sollevano l'emergenza della questione educativa, proponendola come sfida per formare - nella società e nelle imprese cittadini responsabili prima ancora che ottimi uomini di affari. Tutti però rivolgono un appello alla nostra responsabilità nel ricostruire il lavoro e il suo significato attorno alle cose che contano nella vita e per l'uomo, a vantaggio delle generazioni più giovani e di quelle che verranno. Per questo i post-it sono da condividere, passandoli di mano in mano.