Sfoglia il Catalogo ibs000
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7801-7820 di 10000 Articoli:
-
Le cooperative: imprese «altere». Mission, governance e accountability
Perché, oggi, un libro sulle cooperative e sulla loro accountability? La risposta alla domanda deriva dalla particolare attenzione data dall'autore, nei suoi studi, alla tematica dell'economia solidale (o terzo settore che dir si voglia) e a quella degli attori imprenditoriali che di essa fanno parte, inizialmente le cooperative mutalistiche e poi le imprese sociali. Per prime, comunque, le cooperative sono state le imprese che si sono assunte responsabilità ultraeconomiche e hanno gestito il loro business in modo democratico, il che le fa ""altere"""" cioè diverse per finalismo, modelli di governo e anche per livello e stili di comunicazione dalle imprese profit. Di più, la loro importanza si è ulteriormente accresciuta una volta che si consideri il grado di resilienza e di capacità di adattamento che le cooperative stesse hanno dimostrato di avere al verificarsi delle crisi del mercato di tipo capitalistico ed all'emergere e consolidarsi di logiche imprenditoriali, alternative a quelle capitalistiche, che trovano in finalismi metaeconomici, in governi segnati dalla partecipazione e dal rispetto degli altri, i loro caratteri definitori; caratteri questi che si rintracciano però nei lemmi e nelle motivazioni propri dell'ethos cooperativo. Date queste premesse, scopo del lavoro è condurre il lettore a conoscere e capire che: la cooperativa, in termini strategici, è una azienda che ha finalità economiche, solidali e sociali; la cooperativa, in termini strutturali, è un'azienda a conduzione democratica e finanche ultrademocratica; la cooperativa, in termini comunicazionali, è un'azienda vocata alla produzione di una doppia serie di valori, quelli economico-finanziari e quelli sociali; ciò al fine di rendere evidente il complessivo valore generato dalla sua azione e di garantirne la più corretta valutazione d'esito."" -
Eva Mameli Calvino. Gli anni cubani (1920-1925)
Lo spagnolo per gli emigrati in terra americana fu un importante veicolo di scienza. È il caso di Eva Mameli che - dopo aver sposato Mario Calvino il 30 ottobre 1920 - s'imbarcherà a bordo del transatlantico Aquitania per Cuba, per assumere la direzione del dipartimento di botanica della Estación Experimental Agronómica de Santiago de las Vegas dove, nel 1923, nascerà Italo. La scienziata pubblicò numerosi saggi in spagnolo quale risultato delle sue ricerche. Frutto dell'esperienza americana sono da considerarsi anche le riflessioni linguistiche ed etimologiche che vanno dal rilevamento di sinonimie nei nomi botanici volgari alle voci per il Diccionario botánico de nombres vulgares cubanos, alla redazione di contributi pionieristici sulla denominazione dei fiori nelle diverse lingue. Gli archivi storici cubani, che custodiscono una mole di materiali a carattere essenzialmente scientifico, hanno permesso all'autrice di questa monografia di ricostruire senza approssimazioni il calendario e le tappe relative a quell'epoca. Contestualmente, di Mameli sono state ricostruite le esperienze formative più importanti oltre la docenza presso l'Università di Cagliari e la direzione dell'Orto botanico, con l'intento di superare i pregiudizi relativi alla sua breve permanenza e valorizzarne l'importanza dal punto di vista della storia della scienza. -
Storia economica e storia degli ebrei. Istitutuzioni, capitale sociale e stereotipi (Sec. XV-XVIII)
Per la popolazione mosaica di Antico regime la discriminazione istituzionalizzata rappresenta l'appendice di un edificio stereotipico eretto a partire da considerazioni teologico-religiose per estendersi ad ambiti più vasti. In quanto tale esso costituisce un elemento essenziale per leggere la storia degli ebrei, ma permette di illuminare prevalentemente la parte 'ossificata' di un rapporto interculturale complesso dove elementi di separazione si fondono a spazi di condivisione. Al centro dei contributi interdisciplinari proposti in questa sede è lo scottante tema del confronto/scontro interculturale. In tutti i saggi l'approccio metodologico adottato è proteso a scandagliare il doppio bordo di tale confine nel tentativo di ricostruire un tessuto di relazioni in divenire dove il ""discorso"""" imbastito tra gli ebraismi e la società maggioritaria si scioglie, nel bene e nel male, nel più ampio respiro della Storia nazionale."" -
Tecnica amministrativa e ragioneria. Strumenti per l'apprendimento
Queste pagine raccolgono il paziente lavoro di diversi anni di docenza degli insegnamenti di Economia aziendale e di Ragioneria generale ed applicata nell'Università degli Studi del Sannio. Viene presentata una breve sintesi dei principali contenuti teorici e tecnici che costituisce necessario presupposto per lo sviluppo degli strumenti che favoriscono l’apprendimento: esercizi svolti e commentati di tecnica amministrativa e ragioneria, verifiche strutturate e questionari. Seguono esercitazioni di riepilogo e una ricca e utile classificazione dei principali conti. -
La giusta dimensione. Storia di un'impresa che ha saputo evolvere senza perdere di vista valori e persone
"Romanzi d'impresa"""" è una collana che raccoglie le vite di imprenditori e professionisti esemplari: audaci, orgogliosi, visionari. Il racconto delle loro esperienze scorre come un romanzo, con stile vivace, mettendo in evidenza l'umanità dei protagonisti oltre al valore professionale e ai risultati economici ottenuti. """"Romanzi d'impresa"""" consegna alla memoria collettiva storie preziose che altrimenti andrebbero disperse. Perché farsi narrare, in fondo, è la via più breve verso l'immortalità." -
Storia e teorie delle relazioni economiche internazionali
Storia e teorie delle relazioni economiche internazionali è un libro ambizioso e necessariamente imperfetto. È il tentativo impossibile di ricostruire la storia delle relazioni economiche internazionali all'interno del quadro teorico di riferimento, dal Settecento ai giorni nostri, raccontando l'intreccio fra eventi, teorie economiche e scelte politiche. Quello che emerge è un quadro che ci restituisce un'immagine in continua, spesso drammatica, evoluzione. In cui la forza delle idee economiche si confronta con le esigenze di equilibri politici in costante ridefinizione, determinandone reciprocamente il successo. In cui il fil rouge è rappresentato dal fallimento sistematico di creare una dimensione su più livelli della riflessione economica e politica nel villaggio globale in cui viviamo. In cui le entità statuali combattono la battaglia per non rinunciare alla sovranità, anche quando essa, di fronte al sistema di interdipendenze globali, si riduce al semplice esercizio del potere, più che alla soddisfazione di bisogni collettivamente condivisi. E in cui non esiste una teoria economica, ma molteplici; ognuna legittima; ognuna più o meno adeguata a comprendere, o più o meno utile a sostenere, particolari scelte di politica economica. Un libro destinato a studenti di un corso magistrale. Un libro che costringe a riflettere. Nel quale le certezze vengono sbriciolate come castelli di sabbia in una tempesta nel deserto. Un libro in grado, come scrive l'Autore, di ""frammentare"""" le conoscenze acquisite. Ma anche di fornire chiavi di lettura per permettere a ciascuno, con la propria capacità critica e la propria autonomia di pensiero, una ricomposizione della storia degli ultimi due secoli."" -
Città del futuro. Il modello di Freiburg im Breisgau
La sostenibilità urbana è oggi al centro delle agende di governo di molte città contemporanee. Non vi è documento o progetto che non si prefigga la riduzione dei consumi energetici, la limitazione di emissioni inquinanti, il ricorso a forme alternative di mobilità. Più in generale, l'intento è introdurre e promuovere nuove condotte maggiormente sostenibili. Ma a quali condizioni ciò è possibile? Il volume propone una riflessione sul significato di sviluppo sostenibile a partire dall'analisi di uno dei casi studio più conosciuti a livello internazionale: la città tedesca di Freiburg im Breisgau. Si tratta di un modello urbano antesignano rispetto a pratiche di pianificazione del territorio e adozione di politiche urbane che solo oggi definiremmo sostenibili. Queste pratiche costituiscono, in realtà, l'esito di un lungo processo, caratterizzato da decisioni talvolta controcorrente e tutte rispondenti a progetti urbani lungimiranti. Il percorso intrapreso da tempo a Freiburg im Breisgau sottolinea, infatti, come le scelte del passato incidano nel plasmare il presente di una città che, nel caso specifico, si è tradotto in elevati standard in termini di qualità della vita, prassi di governo e coinvolgimento civico. Questi fattori sono le pre-condizioni irrinunciabili per un perseguimento effettivo dello sviluppo sostenibile non solo sul piano ambientale e territoriale, ma anche su quello sociale. Proprio sulla ricerca di un continuo equilibrio fra queste due dimensioni si giocherà nei prossimi decenni la tenuta stessa del concetto di sostenibilità e, in prospettiva, il futuro delle città. -
Le storie della politica. Perché lo storytelling politico può funzionare
Viviamo immersi nelle storie: le ascoltiamo, le raccontiamo, le accettiamo e le rifiutiamo; possediamo una mente narrante che identifica e comprende modelli narrativi universali, grazie ai quali conosciamo noi stessi e il mondo che ci circonda, costruiamo relazioni e condividiamo memoria. La narrazione è per l'uomo una risorsa individuale e sociale fin dagli albori e oggi è diventata una tecnica di comunicazione persuasoria applicata anche - con fortune alterne - alla politica e alle dinamiche di ricerca del consenso. La politica tesse trame narrative per coinvolgere i cittadini e condividere con loro una visione e un progetto, per appassionarli e convincerli, ma il pubblico di queste storie è esperto e attento e non accetta che gli vengano raccontate ""storie"""". Partendo dalle ragioni dell'efficacia universale delle strategie narrative, il volume si concentra sulla dimensione narrativa della politica contemporanea e sulle strategie dello storytelling politico, evidenziandone potenzialità e fragilità, opportunità e rischi. L'analisi delle narrazioni politiche in corso oggi in Italia, attraverso il modello narrativo universale dell'eroe, ci aiuta a comprenderne i frame di senso e la struttura narrativa, svelando debolezze e incoerenze di personaggi politici a noi tutti molto noti."" -
Spazio, tempo, utopia. Scritti e progetti per «Sewing a small town». 2015-2016
L'architettura è la sintesi finale e mediata dell'utopia che governa il processo creativo: il progetto genera lo spazio e crea un proprio tempo, figlio delle esigenze, degli stati d'animo, delle idee, dei vincoli normativi e delle imposizioni che giungono a seguito del dialogo tra i vari attori impegnati, a vario titolo, nella costruzione della città e del territorio. Questo è il grande e semplice insegnamento che si trae da ""Spazio, Tempo, Utopia"""", una raccolta di saggi che prende le mosse dallo sviluppo dei progetti e dai continui scambi intercorsi in preparazione, nel corso e a seguito delle edizioni 2015 e 2016 della scuola estiva di architettura """"Sewing a small town"""", tenutesi a Gassino Torinese. I saggi raccolti in questo volume, redatti da organizzatori, partecipanti, insegnanti, conferenzieri e critici intervenuti nelle discussioni dei progetti prodotti nel corso della scuola estiva di architettura, nascono con l'obiettivo di sistematizzare pensieri ed esporre ricerche rispetto a tematiche riconducibili ai concetti di spazio, tempo e utopia nel progetto d'architettura, nelle loro più diverse e ampie accezioni. Spazio, tempo e utopia sono stati infatti i denominatori comuni di tanti, e talora accesi, confronti svoltisi a Gassino Torinese grazie a """"Sewing a small town"""": la molteplicità delle idee e delle forme in cui gli scritti vengono presentati testimoniano come """"Sewing a small town"""" si configuri come un vero e proprio laboratorio culturale i cui temi d'indagine declinano vari aspetti teorici che rendono il progetto d'architettura una disciplina prettamente intellettuale, capace di effetti tangibili sulla qualità di vita quotidiana. Testi di: Katiuscia Accettura, Alberto Bologna, Jean-François Cabestan, Olivia Sara Carli, Manuel Cresciani, Lorenzo Degli Esposti, Josep-Maria Garcia-Fuentes, Cinzia Gavello, Patrick Giromini, José Ignacio Linazasoro, Matthew Skjon-sberg, Giovanni Zucchi."" -
Quattro chiacchiere col pediatra. Una risposta a tutte le domande che non avete osato fare
Un libro scientifico ma semplice, qualche volta ironico, caldo. Parla di bambini e di piccoli grandi problemi: quelli di tutti i giorni. Troverai consigli e suggerimenti per poter affrontare con serenità: - l’allattamento e lo svezzamento; le malattie infettive; le infezioni batteriche e quelle virali; la febbre; le convulsioni febbrili; le infezioni delle vie respiratorie e quelle gastrointestinali; le vaccinazioni; le allergie; l’asma, la bronchite asmatica e l’asma allergica; e tanto altro. -
La perizia nelle separazioni. Guida all'intervento psicologico. Nuova ediz.
L'intervento psicologico è sempre più richiesto da chi affronta la separazione, poiché il tramonto del progetto coniugale costituisce uno degli eventi più dolorosi nella vita affettiva di un individuo. Inoltre, in un momento di incertezza esistenziale, i genitori chiedono aiuto affinché la crisi di coppia non arrechi danno allo sviluppo psicoaffettivo dei loro figli. È pure aumentato il ricorso dei magistrati allo strumento della perizia psicologica per ricevere un contributo tecnico nei casi più controversi. Emerge quindi la necessità, per psicologi e psicoterapeuti che operano in tale ambito clinico e giuridico, di acquisire adeguati modelli teorici ed operativi. Il volume, diviso in due parti, si presenta come un supporto didattico per arricchire le competenze dello psicologo giuri-dico, suggerendo anche modalità operative per redigere relazioni peritali. La prima parte descrive le conseguenze psicologiche della separazione coniugale su adulti e bambini, illustrando anche gli strumenti operativi per rendere meno grave e conflittuale l'evento. Nella seconda parte, che ne costituisce la sua peculiarità, mediante la trasposizione integrale di otto relazioni peritali, sia da CTU che da CTP, riguardanti provvedimenti in merito all'affidamento dei figli, si incontrano storie familiari autentiche, ovviamente anonime. Attraverso la presentazione dei casi e la descrizione del percorso peritale svolto, il lettore potrà familiarizzare con tali procedure, conoscendo i quesiti più frequentemente posti agli psicologi in ambito peritale e le modalità per giungere a delle conclusioni motivate, ricavandone utili indicazioni metodologiche. L'auspicio è che tale contributo possa servire alla formazione di operatori sempre più competenti ed alla promozione di una cultura per una separazione più mite e rispettosa, che sappia riconoscere la forza della mediazione, dell'ascolto e dell'autocritica in luogo delle affermazioni di potere, delle rivendicazioni e delle accuse. -
Colpe di stato. I crimini di guerra e contro l'umanità davanti alla Corte costituzionale
La sentenza costituzionale n. 238/2014 è una pronuncia ""storica"""". In essa si afferma che non può avere applicazione, in Italia, la consuetudine internazionale che esclude la responsabilità civile degli stati per i danni derivanti dai crimini di guerra e contro l'umanità compiuti da loro funzionari. Tale norma - afferma la Corte - è in radicale contrasto con i principi supremi della nostra Costituzione (i c.d. """"controlimiti""""). In Italia è dunque ora possibile convenire in giudizio gli stati stranieri responsabili di simili violazioni dei diritti fondamentali (si pensi ai processi sui crimini nazisti compiuti dopo l'8 settembre). Tante sono però le perplessità che la sentenza ha suscitato. Per molti osservatori, ad esempio, la decisione della Corte non rispetterebbe importanti cardini del processo costituzionale: a questa analisi è dedicata la parte centrale del libro. Ci si chiede inoltre se sarà davvero possibile che le vittime ottengano i risarcimenti loro dovuti (nonostante le sentenze di condanna che cominciano a fioccare e che nel libro sono riportate). Si teme altresì che l'Italia - per """"ritorsione"""" - possa essere chiamata a rispondere dei crimini compiuti dalle sue truppe durante il fascismo. In quale contesto di """"globale"""" rimessa in discussione delle immunità statali si colloca poi questa pronuncia? E potrà essa contribuire alla formazione di una diversa consuetudine internazionale valida per tutti i paesi? Queste, in sintesi, alcune delle questioni affrontate nel libro, il quale distingue l'""""anatomia"""", il """"contesto"""" e il """"seguito"""" ancora in corso di questa importante sentenza costituzionale."" -
Intelligenza artificiale e soft computing. Applicazioni pratiche per aziende e professionisti
Il volume presenta in forma didattica e senza uso di formalismi matematici i principi del soft computing (logica fuzzy, reti neurali, algoritmi genetici), che sono i contenuti applicativi dell’intelligenza artificiale. Il libro, dedicato a un pubblico molto vasto fatto di imprenditori, professionisti, ricercatori, studenti, ha lo scopo di consentire al lettore di sviluppare egli stesso un sistema esperto (SE) neuro fuzzy. Dopo una doverosa presentazione degli aspetti teorici che stanno alla base di queste tecnologie, vengono analizzate le problematiche e il percorso che hanno portato allo sviluppo di una serie di sistemi esperti realizzati mediante l’ambiente neuro fuzzy FuzzyWorld. Dall’idea allo sviluppo di un’applicazione, vengono illustrati diversi esempi di sistemi esperti realmente operativi: SE per la diagnosi elettroforetica in uso al S. Raffaele di Milano, SE per la valutazione della preparazione atletica dei calciatori in uso presso squadre di serie A e B, SE per l’ambiente finanziario, SE per la pianificazione della produzione e gestione del magazzino. Completa il volume una descrizione dello sviluppo di un sistema esperto per l’analisi del rischio, tema molto caro alle aziende. In particolare viene presentato sia l’approccio tradizionale basato sull’uso di impostazione di regole, sia l’approccio DI-RO, che consente la creazione di un sistema esperto semplicemente fornendo a FuzzyWorld un foglio Excel nel quale siano rappresentati gli antecedenti e i conseguenti di qualunque problema. -
Le città nella geografia dell'innovazione globale
Nell'economia fordista del periodo post-bellico, prevalentemente incentrata sulla produzione manifatturiera, il capitale fisico e quello umano risultavano concentrati in sedi circoscritte, quali le fabbriche, localizzate in aree periferiche distaccate dalla città, relegate a luoghi residenziali, sociali, ludici. Agli inizi degli anni '80, invece, nel momento in cui i fattori intangibili hanno acquisito pari importanza di quelli tangibili fino anzi a diventare in breve tempo più rilevanti perché più strategici ed in particolare il fattore della conoscenza è diventato più importante del capitale fisico, il ruolo delle città nell'ambito dei processi economici, prima ritenuto tangenziale e marginale, ha cominciato a diventare centrale come driver di competitività e sviluppo, prima locale e poi a livello di sistema-Paese. Finora la narrazione mediatica dell'economia dell'innovazione e della conoscenza, probabilmente sia per il carattere di primizia e di discontinuità rispetto agli scenari esistenti relativi all'economia tradizionale sia per la volontà di stupire, è sempre stata totalmente incentrata sull'evidenziazione di tale carattere etereo, astratto e a-territoriale dell'innovazione globale, con il risultato che le città sono state totalmente offuscate rispetto agli elementi protagonisti di tali nuovi scenari. Quanto la pervasività dell'innovazione su scala globale sta modificando le strategie di competizione urbana e quanto tali modifiche necessitano dell'esigenza di considerare il carattere creativo delle realtà urbane? Rispetto a tali interrogativi questo libro presenta interessanti spunti di riflessione che, unitamente a casi studio, possono portare il lettore a modificare o a consolidare la propria percezione del ruolo attualmente svolto dalle città nel panorama dell'innovazione alla scala globale. Ruolo che, come emerge dagli spunti offerti, si rivela talvolta fondamentale e strategico anche per le politiche dell'intero ""sistema-Paese"""" di cui le città fanno parte. La conclusione a cui si può ragionevolmente giungere è che le città non rappresentano elementi occasionali di declinazione locale di fenomeni rilevabili a scala globale, ma che piuttosto sono tali fenomeni ad essere proiezioni globali di innovativi processi locali."" -
La storia e il suo racconto. La retorica in soccorso di Clio
C'è un rapporto mai pienamente risolto tra memorialistica, scrittura di finzione e Storia. L'intento di queste pagine è di discuterne, evitando le suggestioni della storia come puro racconto. La retorica, nel senso classico del termine, ha la capacità, oltre che di affabulazione e di convinzione, di contribuire, a certe condizioni, a fare storia. Scrivere di se stessi, sotto la forma delle memorie e dell'autobiografia, richiede una particolare ipertrofia dell'io e la tendenza a imbellettarsi. Ciò non impedisce alla storia, costruita con consapevolezza di metodo, di scavare in quelle pagine in cerca della soggettività del passato, cioè di come è stato vissuto dai suoi protagonisti e narratori. Questo vale anche per le pagine letterarie e per quelle della cronaca. Il libro analizza in proposito autobiografie di alcuni protagonisti dell'Italia repubblicana, memorie famigliari, il racconto mediatico di un famoso caso giudiziario di inizio Novecento, e romanzi di varia natura e genere: da quelli dei cosiddetti ""Ragazzi di Salò"""" a La tela di ragno di Joseph Roth a La briganta e lo sparviero di Licia Giaquinto. Quest'ultimo narra una vicenda veramente avvenuta nelle campagne del Mezzogiorno postunitario e batte nettamente, sul piano storico, tante pagine di lamentazione meridionale. Il capitolo finale è dedicato alla narrazione della camorra, che si è imposta in questi anni grazie a Roberto Saviano."" -
Il pentagramma relazionale. Le forme vitali nella psicoterapia familiare e di coppia
L'incontro tra menti nella stanza di terapia è un fenomeno ricco e complesso, un processo di progressiva sintonizzazione e costruzione di conoscenze condivise. Gli autori di questo libro si propongono di far emergere un nuovo modo di concepire la clinica relazionale, mettendo al centro le forme vitali, la dimensione musicale della relazione terapeutica, la ritmicità degli scambi interpersonali, la funzione generativa e dinamica del campo intersoggettivo e lo stile del terapeuta. L'obiettivo è connettere il paradigma dell'intersoggettività alle forme vitali teorizzate da Daniel Stern, concetto fecondo e innovativo nella sua trasposizione ai setting familiari e di coppia. In questo percorso un ruolo fondamentale è affidato all'attività musicale e al canto, straordinari acceleratori degli spazi d'intersoggettività. Attraverso una riflessione sulle caratteristiche della musica più congeniali al setting psicoterapeutico, gli autori sostengono che il canto congiunto rappresenti la via regia per far emergere e trasformare le forme vitali in terapia. Si approda così al Relational Singing Model, un modello di attività musicale d'insieme nato per promuovere la relazione e la comunicazione e ora proposto nella terapia familiare. Attraverso l'illustrazione del protocollo d'intervento, comprensivo dell'analisi delle strutture musicali concretamente utilizzate, si potranno intuire in vivo le potenzialità trasformative di un approccio centrato sulle forme vitali. -
Il giardino segreto della politica. La selezione dei candidati nelle regioni italiane
Come sono cambiati i processi di reclutamento e di selezione della classe politica regionale? È possibile intravedere variazioni interregionali? Emerge una eventuale specificità e autonomia rispetto al livello centrale? Questi interrogativi sono al centro del volume che qui si propone. Il tema è la rappresentanza politica regionale, partendo da quello che Gallagher e Marsh definiscono ""il giardino segreto della politica"""", a indicare una delle funzioni più rilevanti e al tempo stesso oscure dei partiti: """"i partiti non vogliono - come sottolineava già Duverger - che gli odori della cucina elettorale si spargano all'esterno"""". Muovendo da un'ampia base empirica, la ricerca si concentra in chiave comparativa su quattro dimensioni dei processi di selezione: candidatura, campagna elettorale, rielezione e metodi di scelta dei candidati (voto o nomina). Il quadro che emerge conferma l'ipotesi che, da qualche decennio, la selezione candidate-oriented (o leader-oriented) stia rimpiazzando, pur tra le diversità regionali, quella party-oriented: dappertutto per essere candidati ciò che conta di più è la capacità di convertire la propria notorietà personale in consenso elettorale, dappertutto le campagne elettorali si conducono prevalentemente con risorse e reti di conoscenza personali, dappertutto per essere rieletti ciò che conta di più è la capacità di mantenere costanti rapporti a livello personale con il proprio elettorato. I partiti - e il ruolo in essi svolto - non sembrano più essere il solo strumento per garantire la (s)elezione, ma al massimo danno un valore aggiunto a chi gode già di notorietà. Persa la funzione di formazione del personale, i partiti conservano quella di """"certificazione del personale politico"""" che spesso, a fronte della resilienza dei professionisti della politica, proviene da carriere esterne a essi."" -
Homo capiens. Dalla qualità alla quantità della vita
L'homo capiens non è solo il risultato di un facile gioco di parole, bensì il prodotto di un processo involutivo senza precedenti, perlomeno nella storia dell'umanità conosciuta. Il tutto parte dagli ultimi decenni, una multiforme parabola discendente nella quale ogni homo capiens diventa un moderno e capace contenitore di miriadi di informazioni e sollecitazioni in grado di metabolizzare ma non di rielaborare con un minimo di critica. Il nostro protagonista, discendente naturale dell'individuo medio, fagocita, accetta di tutto e di più in base a immarcescibili dogmi, cliché e vari tabù della modernità e genera a sua volta il minus capiens, ennesimo, infelice sottoprodotto (pur cercando di evitare ogni categoria di giudizio) di una società malata dove la psicopatologia prevale su tutti e tutto. E se la quantità ha ormai partita vinta sulla qualità è proprio il caso, a questo punto, di prendere in considerazione una vera e propria teoria dell'involuzione, però molto particolare, in quanto regolarmente foraggiata da tecnologie avanzate ma non di rado sterili e dunque inquietanti. -
Casi di marketing. Vol. 13
I ""Best in Class"""" della collana """"Giorgio Eminente"""" perseguono l'obiettivo di valorizzare i lavori di alcuni diplomati del Master universitario in marketing management, presentando delle case history inedite, costruite a partire dalle esperienze di project work condotte presso alcune delle imprese partner del master. I casi proposti sono di grande utilità e interesse per tutti coloro i quali, studenti e professionisti, desiderino accrescere le proprie conoscenze di marketing attraverso la lettura e l'analisi di concrete esperienze d'impresa. Questo tredicesimo volume della collana presenta le storie di: Banfi, TIM, Rai Pubblicità, Avantgarde sigma-tau e Young&Rubicam. Il libro accoglie, inoltre, i contributi dei relatori intervenuti al MUMM Conference Day 2016, dal titolo """"Marketing e fiducia"""" (in collaborazione con Centromarca). Al convegno annuale del master hanno partecipato studiosi e manager di elevato profilo in rappresentanza sia del mondo accademico sia di imprese e istituzioni di rilievo internazionale, come: Centromarca, Gillette, Conad, BNL Gruppo BNP Paribas, Movimento Consumatori. Con la collana, il MUMM intende anche ricordare la figura del prof. Giorgio Eminente, studioso di marketing che ha sempre dedicato uno straordinario impegno verso la formazione dei giovani."" -
La genesi della Croce Rossa sul modello del cattolicesimo sociale bresciano
Questo volume costituisce un grande affresco storico-sociale, che rende debito conto della connessione profonda, originaria e innegabile esistente fra il cattolicesimo sociale bresciano e la genesi della Croce Rossa. Con ciò non si intende sminuire, o tanto meno negare, i meriti individuali di Jean Henry Dunant, fondatore dell'Associazione, ma ricordare opportunamente che la prima ispirazione gli venne da quanto vide a Castiglione delle Stiviere, a Brescia e nel resto della Lombardia, dove tutto un popolo, guidato dai suoi magistrati e dal suo clero, si dedicò con totale abnegazione al soccorso delle vittime della battaglia di Solferino e San Martino. Dunant vide dunque all'opera la vocazione solidaristica dei bresciani e delle bresciane, una solidarietà dalle antichissime radici cattoliche, ma vivificata dall'Illuminismo e dal Risorgimento, che fecero breccia nel clero e nel laicato. Il cattolicesimo sociale bresciano, messo alla prova dalla più grande tragedia del nostro Risorgimento, divenne così il modello su cui Dunant edificò il mondo umanitario e coistituito della Croce Rossa.