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Life management. Manuale per la ricerca del benessere tramite l'equilibrio tra vita professionale e vita privata
Sono ancora poche le persone e le imprese che hanno compreso che maggiore serenità e maggiore soddisfazione consentono di ottenere prestazioni migliori. Questo volume si propone di offrire spunti di riflessione, criteri di analisi e metodi di intervento per svincolarsi dalla ""tirannia dell'urgenza"""" e dalla pressione ossessiva sui risultati, accompagnata dal timore crescente del futuro. Attraverso modalità concrete e applicabili, sono definiti sia un piano organico d'azione per ricercare un maggiore equilibrio tra vita lavorativa e vita privata, sia alcune leve che sostengono la soddisfazione professionale e la serenità personale: valorizzare il proprio bagaglio emozionale, spesso considerato un ostacolo anziché una risorsa; limitare gli effetti delle trappole mentali e dei processi di autoinganno e di inganno; saper dire di no per vivere e far vivere meglio; riconoscere la funzione terapeutica dell'umorismo e dell'ironia; superare i miti sulla fortuna e sulla sfortuna; contenere le umane superstizioni; accettare la propria esistenza come un'avventura. Il libro, che si rivolge tanto al singolo quanto a chi gestisce l'organizzazione, si chiude con alcune indicazioni per non cadere nel vortice del multitasking e non cedere all'invadenza dei social media e alla sindrome da smartphone. Le argomentazioni fornite sono basate su un livello scientifico che fa riferimento anche alle ultime conquiste delle neuroscienze, ma senza perdere leggerezza espositiva."" -
Torna da me. Emozioni di un giovane uomo
«""Torna a me"""" rappresenta la perenne insoddisfazione, un amore che non torna e la vita che non cambia. Un percorso senza un apparente filo logico, il rifiuto a qualsiasi spiegazione. La necessità del dolore nelle emozioni contraddittorie di un solo uomo e una via di fuga che non sia soltanto amore. Rappresenta il fallimento, l'incomprensione e la certezza che la speranza possa mantenere in vita e uccidere allo stesso tempo. Una storia che non parte, un racconto inesistente, solo e unicamente le emozioni di un giovane uomo: """"Torna a me"""" è questo e nulla più.» (L'autore)"" -
Il tempo convenzionale. Ricerche e proposte didattiche per la scuola dell'infanzia e la scuola primaria
Perché un libro sulla didattica del tempo convenzionale? Per numerosi motivi. Il principale è legato alla consapevolezza che ogni forma di conoscenza si definisce attraverso la dimensione temporale (e spaziale). Essa è alla base della formazione e dello sviluppo dell'identità stessa del bambino. Vi sono del resto cenni espliciti nelle ""Indicazioni nazionali"""" per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione sulla necessità di impostare percorsi didattici che aiutino il bambino a dotarsi di punti di riferimento per orientarsi nel tempo (e nello spazio) e a riflettere su tale dimensione. Ciò è essenziale soprattutto per il bambino con deficit intellettivo o con svantaggio socio-culturale, che rivela spesso notevoli difficoltà a padroneggiare i sistemi di tempo convenzionale dal momento che essi richiedono un pensiero di tipo rappresentativo-relazionale più astratto rispetto a quello richiesto, per esempio, da certi tipi di relazione spaziale. L'intento è allora quello di offrire a educatori e a insegnanti riflessioni, in un'ottica transdisciplinare, sui nuclei concettuali fondamentali del tempo insiti nelle diverse discipline (storia, astronomia, matematica...) e percorsi didattici, fondati su ricerche condotte in particolare nell'ambito della pedagogia speciale e della didattica della matematica, atti a sollecitare la formazione di una """"coscienza del tempo"""" nel bambino - a sviluppo tipico e non - ricca di esperienze organizzate in narrazioni significative."" -
Il digitale a scuola. Per una implementazione sostenibile
Il volume approfondisce in termini pedagogici il tema della sostenibilità delle nuove tecnologie a scuola. Che cos'è la sostenibilità in campo didattico? Qual è il ruolo della sostenibilità quando si parla di innovazione didattica? Quali sono le dimensioni strategiche che i dirigenti scolastici, gli insegnanti, gli animatori digitali devono considerare per consentire che l'innovazione venga portata a sistema e sia, allo stesso tempo, sostenibile? Questi ed altri interrogativi trovano una prima risposta nel lavoro di ricerca qui presentato, che accompagna alcune riflessioni metodologiche con il risultato di una indagine esplorativa triennale condotta in alcune realtà scolastiche italiane (della Regione Emilia-Romagna) e internazionali (dello Stato de El Salvador). La connessione tra due territori geograficamente lontani e con livelli di sviluppo differenti si colloca all'interno di una decennale attività di cooperazione internazionale tra il Dipartimento di Scienze dell'Educazione ""G.M. Bertin"""" dell'Università di Bologna e il Ministero dell'Educazione Salvadoregno. Collaborazione che ha portato, tra l'altro, alla realizzazione di percorsi di ricerca congiunti su tematiche strategiche come quello della sostenibilità. La sfida per tutti i sistemi scolastici, infatti, sta nel governare adeguatamente i processi che rendono possibile la implementazione sostenibile e sistemica delle tecnologie digitali nella scuola. Le considerazioni raccolte e organizzate nel volume rappresentano un primo contributo d'indirizzo pedagogico e politico per sostenere sia le scuole in aree e/o in situazioni di svantaggio sia le scuole considerate di eccellenza nel riconoscere le principali variabili e presiedere i processi che rendono possibile l'implementazione sostenibile e sistemica delle TIC nella scuola."" -
La scuola prigioniera. L'esperienza scolastica in carcere
Seguire per un intero anno le attività e la vita delle classi di un istituto di pena, e leggere l'esecuzione penale con una attenzione pedagogica: questo l'intento del lavoro che ha dato origine a questa pubblicazione. Si sono ascoltate le storie di vita di uomini e donne detenuti, i loro pensieri, le riflessioni raccolte nella scuola del carcere di Bergamo. Si sono osservate le pratiche di insegnamento, si è discusso e si è ricercato con gli insegnanti. Si è lavorato anche insieme alle altre figure professionali presenti in carcere. Quanto emerso, letto alla luce di una pedagogia fenomenologicamente orientata, tratteggia i caratteri di ""una esperienza di soglia"""", nella quale l'esperienza educativa accoglie la condizione umana provata, chiamata alla verità dall'ombra, dalla colpa e dalla pena. E l'attività formativa cerca di sostenere il riscatto e la riparazione, di dare senso alla sofferenza e di aprire alla riconciliazione. La scuola può cambiare il carcere, l'esperienza di detenzione; certo ne forza le logiche e le pratiche, ne riapre il tempo. Il carcere cambia la scuola: la scuola si scopre centrata sugli studenti e sulle loro storie; si pone come luogo per la riflessione e la cura delle intenzionalità; aiuta la costruzione di responsabilità e di apprendimenti. La scuola in carcere a vol-te ridisegna l'educazione e il rendere giustizia, avvia esigenti movimenti di incontro, fa ripensare alle vittime, pulisce il futuro. Il volume contiene un contributo di Lara Granelli, Luigi Mucelli, Sabrina Pauzzi."" -
Dentro la stanza di terapia
La psicoterapia psicoanalitica infantile da qualche decennio è uno strumento di cura, ricerca e comprensione della nascita e dello sviluppo della mente infantile. Il volume propone spunti di riflessioni sull'essere terapeuta e nello specifico sulle interazioni con il bambino nella stanza di terapia. Il libro propone spunti di riflessione sull'incontro che avviene nella coppia terapeutica, sul lavoro nella ricerca di senso di ciò che sta accadendo ""nell'hic e nunc"""", considerando anche che la relazione terapeutica gode di una condizione ineffabile per delicatezza e intimità nel contatto fra la mente infantile e quella del terapeuta. Il libro è rivolto a psicologi, neuropsichiatri infantili, educatori e genitori e anche a tutti coloro che sono incuriositi dalle riflessioni dei bambini e desiderano approfondirne la comprensione."" -
Lo stato dell'acqua. Manuale operativo per la regolazione del servizio idrico integrato
Il ""Manuale operativo per il servizio idrico integrato"""" di ANEA ha lo scopo di presentare una panoramica della regolazione dei servizi idrici a seguito dell'attribuzione, nel 2011, all'Autorità per l'energia elettrica ed il gas (oggi Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico) dei poteri di regolatore nazionale. Il volume si rivolge a chi voglia approfondire il tema della regolazione multilivello del servizio idrico integrato, con particolare attenzione al ruolo del regolatore locale, non solo attraverso un inquadramento generale, ma anche fornendo un approccio operativo ai diversi elementi attraverso i quali si articola. Il manuale, organizzato in nove capitoli, mette in luce la necessità di regolazione locale del servizio idrico e propone un'analisi approfondita delle diverse attività che improntano la regolazione locale: dalla definizione del piano di ambito alla determinazione della tariffa, dalla scelta della forma di gestione all'affidamento del servizio, dall'organizzazione del sistema di controllo allo svolgimento della revisione tariffaria, alla tutela del consumatore."" -
La medicina narrativa strumento trasversale di azione, compliance e empowerment
I saggi raccolti in questo volume mirano ad operare l'integrazione tra due diversi paradigmi della medicina: quello positivista e scientifico di cui l'EBM (Evidence Based Medicine) è la massima espressione e quello etico-narrativo incarnato dal movimento della medicina narrativa, tenendo conto altresì delle leggi della ""complessità"""" secondo le quali tutto esiste in relazione al tutto e ogni elemento è parte di un sistema di relazioni che conferiscono senso ai singoli elementi proprio in relazione al disegno più generale. Così ogni individuo è parte di una struttura familiare e ogni professionista di un sistema professionale. La relazione di aiuto è un incontro fra questi sistemi che generano nuovi intrecci relazionali; il tutto all'interno di un contesto sociale, culturale, storico e anche terapeutico che connota ogni interazione e influisce sulle storie di cura. Le scienze antropologiche, psicologiche e psicoterapeutiche sono concordi nell'affermare l'importanza del raccontarsi come modo per riuscire ad auto-comprendersi più compiutamente, incastonando le esperienze in una cornice unica e irripetibile: la propria vita. Il racconto diventa l'unione, il collante, il catalizzatore di tanti momenti che, se rimanessero isolati, non potrebbero rivelare il loro significato d'insieme."" -
La Vita militare di Edmondo De Amicis. Storia linguistico-editoriale di un best seller postunitario
Quanto conta trovarsi in circostanze storicamente cruciali per orientare decenni di educazione linguistica e morale di una nazione? Quanto giova frequentare un salotto che calamita politici e intellettuali di spicco, italiani e stranieri, pronto a convertirsi in officina letteraria? E che cosa succede se il capitano di questa singolare industria è una donna? Questo libro ripercorre la storia linguistico-editoriale della Vita militare, prima opera letteraria di Edmondo De Amicis e primo dei suoi numerosi successi editoriali, scritta a Firenze nel primo decennio post-unitario di concerto col salotto Peruzzi. L'analisi linguistico-testuale, condotta a partire dalle prime pubblicazioni in rivista dei bozzetti e proiettata sullo sfondo delle tendenze contemporanee, è supportata dai riscontri nelle carte private dell'archivio Peruzzi: parte delle lettere ancora inedite di De Amicis sono qui trascritte, insieme alle agende copialettere della sua maestra, Emilia Toscanelli Peruzzi. Oltre a fornire evidenze utili per l'analisi linguistica, i documenti riprodotti precisano i contorni iniziali della parabola artistica e esistenziale dello scrittore. -
La cultura economica italiana (1889-1943)
Questo libro fa parte di un ampio progetto che mira a ricostruire la storia della cultura economica italiana tra le due guerre. Esso costituisce il complemento del precedente volume ""La cultura economica fra le due guerre"""", a cura di Piero Barucci, Simone Misiani e Manuela Mosca, edito nel 2015 nella stessa collana. Il volume si apre con un esame generale dell'insegnamento delle discipline economiche nelle università italiane tra le due guerre e con un'esposizione dei criteri della ricerca. Ricostruisce poi la fase di formazione degli economisti attivi nell'epoca fascista, partendo dall'analisi dettagliata dei concorsi universitari che si svolsero nelle discipline economiche nel crepuscolo dell'età liberale (1889-1924), e proseguendo con un'indagine sul rapporto tra i concorsi universitari e la modernizzazione della classe dirigente nell'età del fascismo (1925-1943). Gli autori presentano infine una linea interpretativa teorica, quindi generale o generalizzabile, del rapporto tra la teoria e la politica economica nel periodo. Il fattore cruciale di mediazione in questo rapporto è individuato proprio nella cultura economica, intesa come sapere socialmente diffuso, che quindi costituisce una chiave fondamentale per la comprensione della storia d'Italia, oltre che della sua realtà contemporanea. Il libro è corredato da appendici che contengono materiale relativo ai commissari, ai candidati e ai vincitori dei concorsi nelle discipline economiche, ai criteri seguiti e ai conflitti sollevati da quelle selezioni, oltre agli strascichi polemici sulla stampa dell'epoca."" -
Interpretazione pedagogica del pensiero di Seneca
Interpretazione pedagogica del pensiero di Seneca propone una riflessione che parte dal rapporto tra logos e volontà, problematica fondamentale del filosofo e scrittore latino di Cordova, Seneca, per approdare alla riflessione pedagogica. In effetti è il giusto rapporto che nell'uomo si crea tra questi due elementi che porta alla conoscenza del Vero e del Bene, due obiettivi fondamentali sia della teoretica che dell'etica di Seneca. Non è dunque un caso che Seneca affermi che l'uomo insiste in una realtà, definita a priori, che può interpretare grazie alla ragione individuale e conoscere anche per opera della volontà. Ed è il pathos a dare origine all'amore per la realtà e per la vita che deve tendere al bene. Seneca concepisce quindi la filosofia come ricerca della virtù e della libertà dove la virtù è intesa nell'accezione stoica, secondo l'ideale dell'humanitas, come partecipazione sociale attiva e concreta per tutti gli uomini, e non soltanto come autonomia spirituale. E ritornare al concetto di volontà può essere un esercizio pedagogico fondamentale che concorre a ridefinire l'animo contemporaneo dell'era digitale, per dare slancio a una nuova filosofia dalle modalità educative legate alla contemporaneità e che la tecnologia sta mettendo a dura prova. -
Le abitudini da cui piace dipendere. Algoritmi, azzardo, mercato, web
Azzardo, algoritmi, mercato, web sono onnipresenti nella vita di milioni di persone, adulti e adolescenti, immersi in contesti, tecnologie, ambienti sociali, pressioni pubblicitarie, reti di relazioni virtuali, dominate dal ruolo sempre più rilevante di quei processi di calcolo che vanno sotto il nome di algoritmi e dalle regole del marketing. Il libro analizza le conoscenze necessarie a comprendere le ragioni, scritte nella nostra natura biologica e nelle sue interfacce digitalizzate, che spiegano gli intrecci tra le propensioni della mente umana alla gratificazione e il mercato, le tecnologie e i loro effetti sulla nostra quotidianità. Stiamo partecipando a un gigantesco esperimento universale, che mette in gioco il modo in cui evolveranno i nostri cervelli, grazie alla formazione di abitudini che riempiono la vita a milioni di persone, e di cui c'è scarsa consapevolezza. Per limitarne rischi è necessario promuovere intelligenza critica e indirizzare gli sviluppi delle tecnologie e dei mercati, dando a questi ultimi delle cornici etiche entro le quali si possano valutare non solo cose come il rispetto della privacy, ma fondamentalmente la capacità di considerare l'uomo come fine e non come mezzo. La stessa tecnologia che sviluppa i giochi d'azzardo può essere orientata alla protezione dei soggetti vulnerabili, i processi di profilazione della clientela usati a scopo promozionale possono essere usati anche per migliorare le capacità critiche delle persone, gli algoritmi che creano le bolle autoreferenziali dei social network possono generare scenari diversi e nuovi approcci di senso ai problemi. Fronteggiare quelle derive problematiche che chiamiamo dipendenze comportamentali non riguarda solo gli specialisti: il mercato lo sosteniamo noi con le nostre scelte, la tecnologia la usiamo con più o meno competenza, le nostre propensioni possiamo riconoscerle e anche in parte governarle. -
I giovani del Sud di fronte alla crisi. Strategie di sopravvivenza e capacità di innovazione
Il volume è frutto di una ricerca sulle condizioni e sulle prospettive di vita dei giovani svolta nel Sud, in particolare a Napoli, dove il mercato del lavoro, già tradizionalmente debole, è stato messo a dura prova dalla recente crisi. I risultati della ricerca sono letti all'interno dei processi di individualizzazione e di de-standardizzazione del corso di vita che attraversano la contemporaneità e dei processi di flessibilizzazione e di precarizzazione del lavoro che hanno accompagnato l'uscita dalla società salariale. Tali processi, se hanno ridotto le opportunità occupazionali per le giovani generazioni e reso più difficile la transizione alla vita adulta, hanno di fatto aperto nuovi spazi alla capacità immaginativa dei giovani che, forzatamente distolti dalla meta del ""posto fisso"""" e pressati dalla disoccupazione, possono essere stimolati a imboccare sentieri nuovi, fatti di lavori nuovi, di scelte educative nuove, di nuovi modi di consumare, di nuovi modi di concepire i rapporti sociali, di un nuovo modo di guardare al futuro. Quali effetti dunque ha avuto la crisi sulla vita dei giovani e sulla loro transizione alla vita adulta? Quali sono i modi con cui i giovani fronteggiano la crisi, e quali i fattori che influiscono sulle diverse modalità di risposta? Le strategie che essi mettono in campo sono strategie di resistenza o strategie che lasciano intravedere un processo di innovazione? Inoltre, le pratiche che i giovani adottano nel contesto difficile in cui si muovono anticipano una società più individualista o piuttosto una società più solidale? E infine, in uno scenario nel quale le abilità personali, prima fra tutte quella di """"navigare nell'incertezza"""", sembrano essere divenute le risorse cruciali, che ne è dei fattori tradizionali della diseguaglianza? Le differenze di class, sex e race hanno perso influenza o continuano a determinare i destini dei giovani con la forza di sempre? Sono questi gli interrogativi che hanno guidato la ricerca che, nell'adottare il metodo biografico, riconosce l'esistenza di rilevanti spazi per l'agency anche in un contesto che sembra offrire vincoli più che risorse."" -
Il governo della madre. Percorsi e alternative del potere in Rousseau
Che cosa significa governare? In un confronto serrato con l'opera di Rousseau, questo libro prende sul serio l'ipotesi foucaultiana secondo la quale lo Stato non sarebbe che una peripezia delle arti di governo. Si tratta quindi di seguire le tracce del filosofo di Ginevra per comprendere in che modo e perché abbia articolato questo percorso, mettendone alla prova la coerenza ma anche le alternative e le aporie. A partire dalla questione della democrazia, orizzonte ad un tempo necessario ed impossibile del progetto politico rousseauiano, sempre messo sotto scacco dall'eccedenza del governo degli uomini sulla forma politica e tuttavia sempre rilanciato attraverso strategie dentro le quali la logica del potere sovrano appare, in trasparenza, intimamente fragile e composita. La più significativa di queste strategie è quella della sessuazione. Il ""governo della madre"""" è assunto qui come prisma attraverso cui leggere l'investimento filosofico di Rousseau e la sua ontologia politica. Il corpo materno è infatti il campo di battaglia in cui si decidono i conflitti tra una serie di Ragioni di Stato in competizione, rimettendo continuamente in gioco la tensione tra dispositivi di legittimazione politica e dispositivi di governamentalità."" -
Un intellettuale a Palazzo Farnese. Gilles Martinet ambasciatore di Francia a Roma (1981-1984)
Le relazioni tra Roma e Parigi, caratterizzate negli ultimi centocinquant'anni da accordi e contrasti, crisi e progetti comuni, momenti di sintonia o di profonda indignazione, furono descritte e vissute in prima persona da Gilles Martinet, ambasciatore di Francia a Roma dal 1981 al 1984. Giornalista, scrittore, politico, intellettuale parigino, il francese coronò con la nomina a Palazzo Farnese un lungo rapporto lavorativo, culturale e affettivo con l'Italia. Dalla splendida ambasciata francese, Martinet fu per tre anni attento e interessato osservatore dei principali avvenimenti che coinvolsero la Penisola. Non solo descrisse i complessi rapporti tra Italia e Francia, ma analizzò nel dettaglio anche l'evoluzione della politica, della società e della cultura italiana. Frutto di una indagine condotta principalmente sulle carte dell'ambasciatore conservate al Centre d'Histoire di Sciences Po, il volume ripercorre le questioni salienti degli anni ""romani"""" di Martinet: la contestata nomina, gli obiettivi di Parigi per l'Italia, l'evoluzione della politica italiana nei governi Spadolini, Fanfani e Craxi, i principali dossier economici tra i due paesi, il comportamento francese nei confronti del terrorismo italiano, le relazioni culturali, i successi e le delusioni personali dell'ambasciatore."" -
Un' altra nobiltà. Storie di (in)distinzione a Milano. Secc. XIV-XV
La seconda metà del Duecento segnò in Italia e in Europa l'avvio di un processo di profonda revisione dell'identità nobiliare. Ad affermarsi, non senza resistenze, fu un'idea di nobiltà fondata anzitutto su di un riconoscimento politico, quella che Bartolo di Sassoferrato in un suo celebre trattato avrebbe definito «nobilitas illata per principatum tenentem». In molte città italiane a questo cruciale passaggio avrebbe corrisposto nel lungo periodo una definizione del privilegio di stampo patrizio, derivata dalla partecipazione al governo del comune. Non però a Milano, città che pure nel 1377 ebbe una sua ""matricola dei nobili"""", tradizionalmente salutata dalla storiografia come pietra di fondazione del patriziato locale. Piuttosto che delimitare i confini di un ceto di governo relativamente omogeneo, la matricola milanese tracciava infatti il profilo di una nobiltà larghissima e tutta naturale, definita dall'appartenenza a determinate parentele, senza alcun riguardo per ruoli politici, ricchezze, e perfino per la stessa inclusione nei ranghi della cittadinanza. Una """"strana"""" nobiltà, dunque, che questo libro intende illustrare, mostrando per prima cosa come essa potesse costituire un linguaggio di comunicazione intercetuale, un ponte tra uomini situati agli antipodi o quasi del mondo sociale. Ma perché si affermò a Milano una simile idea di nobiltà? E per quale motivo poté durare sino alle soglie dell'età moderna?"" -
Reti delle industrie culturali e creative in Campania. Il contributo delle politiche pubbliche
Il volume raccoglie alcuni risultati di ricerca dell'Osservatorio Socio-Economico per la valorizzazione del patrimonio culturale a supporto dello sviluppo locale del Progetto SNECS (Social Network delle Entità dei Centri Storici) finanziato sul PON Ricerca e Competitività 20007-2013 e condotto nell'ambito delle attività del Distretto DataBenc. Il lavoro si compone di tre parti. Nella prima si intende fornire, sotto il profilo teorico, metodi di valutazione, utilizzando la Social Network Analysis, delle politiche pubbliche volte a favorire la cooperazione fra diversi attori nel settore della Cultura, analizzando le caratteristiche di rete che presentano maggiori probabilità di produrre, per i soggetti privati, convenienza a partecipare alla rete. L'efficacia della partecipazione alla rete viene valutata sia in un'ottica pubblica sia in un'ottica privata. Di conseguenza, viene condotta un'analisi empirica sullo studio dell'industria culturale e creativa (ICC) in Campania, che ha goduto di larghi finanziamenti pubblici. Si evidenzia come questi ultimi non sempre hanno avuto l'effetto di incrementare l'effettiva collaborazione fra i vari soggetti. I risultati ottenuti, infatti, mostrano che non solo la gran parte dei progetti finanziati dal PON&RC non ha dato vita a reti, ma che le poche reti create con sostegno pubblico nel settore ICC in Campania sono molto poco dense e, in esse, gli attori privati hanno un ruolo relativamente poco attivo. Nella seconda parte del volume viene sviluppata una analisi di ""rete informale"""", caratterizzata da collaborazioni informali, spesso nate dal basso, nel tentativo di confrontare i risultati ottenuti da tali forme di cooperazione con quelle della prima parte del lavoro, in cui le reti sono il risultato di aggregazioni dettate da una """"politica pubblica"""". Si è analizzato il caso delle reti degli artisti-curatori e degli spazi espositivi (nel settore delle arti figurative) in Campania caratterizzati dalla localizzazione geografica nella provincia di Napoli. In questo caso sembra potersi evidenziare come la collocazione del singolo artista nelle diverse reti abbia un effetto sulla sua rilevanza reputazionale, con un effetto di incentivo a incrementare il proprio capitale sociale attraverso diverse forme di cooperazione. Nell'ultima parte di questo volume si presenta un'interessante analisi storica del settore della pasta a Gragnano (tipico prodotto idiosincratico caratterizzato da una forte identificazione con la storia e la cultura di un luogo). L'analisi parte dall'800 ed arriva ai giorni nostri. Viene evidenziato come l'ambiente culturale creatosi intorno al settore ne abbia favorito la crescita. Le caratteristiche evidenziate mostrano come, per Gragnano, si possa parlare con certezza di un distretto """"evoluto"""" della pasta."" -
Segnali di contatto. Italiano e ladino nelle valli del Trentino-Alto Adige
Il volume indaga i segnali discorsivi dell'italiano in una specifica situazione di contatto linguistico, ovvero nell'area di lingua ladina del Trentino-Alto Adige e, più precisamente, nelle tre valli di Fassa, Badia e Gardena. I segnali discorsivi - una classe formalmente eterogenea, composta da elementi provenienti da varie categorie lessicali - sono particolar-mente adatti a essere studiati in questo tipo di contesto, poiché le loro caratteristiche li rendono soggetti al passaggio da una lingua all'altra, mettendo in evidenza ciò che hanno in comune da un punto di vista funzionale. L'intero sistema dei segnali discorsivi a disposizione dei parlanti è stato ricostruito sulle basi di un corpus di ladino parlato, al fine di verificare la distribuzione delle lingue in gioco sulle diverse forme e di appurare la presenza di gerarchie di prestito tra le tre sottofunzioni principali della classe (interazionale, metatestuale e cognitiva). L'analisi del fenomeno permette anche di comprendere alcuni meccanismi in atto all'interno della comunità ladina, rendendo possibile l'identificazione, nelle tre diverse valli, della lingua pragmaticamente dominante (ovvero, quella verso cui il parlante dirige il massimo sforzo mentale durante l'interazione) e mostrando come sia possibile che tali meccanismi stiano portando, similmente ad altri casi, a un cambiamento linguistico. L'indagine rappresenta un primo studio sistematico dei segnali discorsivi italiani in situazione di contatto, e offre una panoramica sia sul ladino parlato oggi nelle valli dolomitiche, sia su uno dei tanti interessanti fenomeni dovuti alla compresenza dell'italiano e delle lingue di minoranza sul territorio nazionale. -
Nuove prospettive nella cura dei disturbi alimentari. Il ruolo dell'attaccamento nel lavoro clinico con EMDR
Cosa sono i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA)? Come si possono aiutare i pazienti che ne sono affetti in modo davvero efficace? Come si può accogliere la loro sofferenza, restituendo senso e significato al loro sintomo? Il libro vuole essere una guida completa e pratica per rispondere a tali domande, accompagnando il lettore verso la comprensione delle dinamiche che caratterizzano l'insorgenza e il mantenimento del disturbo e gettando luce sui significati profondi che si celano dietro la sua manifestazione clinica. Il volume rappresenta quindi un utile testo di riferimento per tutti i clinici che lavorano nel campo della psicoterapia applicando la metodologia EMDR, mettendo al servizio dei lettori tutta la conoscenza clinica dell'autrice maturata in anni di lavoro clinico sul campo con pazienti affetti da disturbi alimentari. -
La prima Giulietta. Edizione critica e commentata della novelle Giulietta e Romeo di Luigi Da Porto e di Matteo Maria Bandello
Come nasce la più famosa storia d'amore, quella di Giulietta e Romeo? e come arriva a Shakespeare? Il racconto è nato in Italia e il libro ne ripercorre l'itinerario, esplorando l'iter che l'ha portata dal suo ideatore, Luigi da Porto, che per primo immaginò la storia di amore e morte, il matrimonio segreto, la cripta ed il veleno, fino alla tragedia del Bardo. La novella di Da Porto è presentata in edizione critica dopo il ritrovamento di nuovi testimoni; vengono poi seguite le trasformazioni che essa ha subito attraverso la riscrittura effettuata da Matteo Maria Bandello, che presentando la storia come un cattivo esempio di quello che può avvenire se ci si lascia trasportare dagli impulsi amorosi, la trasforma in ammonimento a non lasciarsi andare alla passione. Le traduzioni francese ed inglese la riporteranno al fine di compartecipe consolazione per gli innamorati che era stata del primo ideatore e che verrà esaltato da Shakespeare.