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Beyond marketing. La lezione dell'Asia
I confini del marketing non sono più gli stessi. Le sfide sono nuove e la sopravvivenza dei brand è perennemente in gioco. Come affrontare questa rivoluzione? Dove trovare ispirazioni, indicazioni, esperienze che possano guidarci nella definizione di nuove pratiche? Alfonso Emanuele de León, che da anni vive e lavora a Hong Kong, guarda al marketing da una prospettiva internazionale e privilegiata: dall'Asia - dove la popolazione è giovane, la velocità del cambiamento è accelerata ed esistono meno barriere allo sviluppo di nuovi brand e di nuovi concetti retail - ci arrivano chiavi di lettura innovative e anticipazioni di quello che ci aspetta in Occidente. E cioè, su tutto, che il consumatore si sta dirigendo verso uno stile di consumo sempre più esperienziale. La ""lezione dell'Asia"""" ci impone di andare Beyond Marketing ed aggiungere quattro elementi alle nostre strategie per assicurare la rilevanza del nostro brand in futuro: Customer Experience, Storytelling, Digital Content e Sostenibilità. La sfida sta nel fatto che la maggior parte di questi nuovi elementi non risiedono nelle tradizionali aree del marketing. """"Beyond Marketing"""", allora, non solo si sofferma su ciascuno di questi quattro pilastri per spiegarne, con casi originali, tratti dal mercato asiatico, quali possano essere le loro declinazioni e i loro punti di forza, ma anche mostra come armonizzare queste leve con tutta l'azienda."" -
Fisco 3.0. Le nuove sfide dell'evasione fiscale e una proposta politica
Secondo i dati più ottimisti l'evasione fiscale ammonterebbe oggi a circa 150 miliardi di Euro all'anno, con un'economia sommersa pari ad almeno il 20% del prodotto interno lordo. L'evasione fiscale è senz'altro un fenomeno complesso, che si sviluppa ed alimenta in un contesto spesso connesso alle attività ed interessi della criminalità organizzata. Il volume analizza tale fenomeno in modo semplice e approfondito, spiegando, dal punto di vista di chi lavora dentro la macchina del Fisco da ormai quasi 20 anni, dinamiche spesso non evidenziate o poco conosciute. Nel libro, con taglio operativo e divulgativo, si trattano inoltre temi solo accennati nei telegiornali e legati ai recenti sviluppi tecnologici e sociali quali quello dei bitcoin, della tassazione del web e della sharing economy, degli youtubers e della finanzia islamica, fino ad arrivare all'attualità di un'ormai inevitabile riforma della giustizia tributaria. Il problema di cui tutti parlano in questo momento, come accade ogni anno in occasione della stesura della Legge di bilancio, è del resto come e dove reperire le risorse finanziarie per rilanciare il Paese e non far scattare gli aumenti Iva. Nel libro, se si considerano le varie proposte avanzate (dal contrasto all'evasione fiscale alla nuova fiscalità ambientale), arriviamo a circa 20 miliardi di Euro. Giusto quello che serve per la prossima Finanziaria. -
Napoli 1848. Il movimento radicale e la rivoluzione
La rivoluzione napoletana del 1848 è stata una tappa cruciale nello sviluppo delle forme della politica moderna nel Regno delle Due Sicilie e nella definizione delle correnti politiche del Risorgimento. L'autrice si concentra sulla mobilitazione a Napoli durante la rivoluzione, discutendo il topos storiografico di un Mezzogiorno d'Italia marginale nelle rivoluzioni europee ottocentesche. Il fenomeno è indagato, attraverso una estesa ricerca archivistica, nei suoi aspetti minuti: le manifestazioni e le feste costituzionali, le aggressioni agli uomini delle istituzioni, i conflitti nelle amministrazioni, e, ancora, la socialità di strada insieme ai personaggi che la animarono. Dal libro emerge l'affresco di un momento di intensa partecipazione popolare, nel quale lo scontro ideologico si intrecciò alle lotte di fazione. Affiora, al contempo, la formazione di un gruppo democratico «forte», che diede priorità a riformare le istituzioni del Regno delle Due Sicilie rispetto alla battaglia per l'indipendenza e l'unificazione italiana. -
Novara: la prima area di ristoro autostradale. Storia, abitudini, architetture della sosta in viaggio dal grill Pavesi a Chef Express
Nel 1947 un imprenditore, Mario Pavesi, ebbe l'idea di aprire un luogo di ristoro sul bordo dell'autostrada Torino-Milano. Lì i viaggiatori potevano fermarsi, rifocillarsi, gettare un'occhiata ai biscotti esposti per la vendita, imparando ad apprezzare i «Pavesini». Quello spaccio fu il primo di tanti altri «grill» - come li chiamavano in America - disseminati lungo la crescente rete autostradale italiana. Sarebbero diventati in breve tempo una parte importante non soltanto del panorama, ma soprattutto della cultura: insieme alla televisione e ai supermercati, i viaggi e le soste hanno contribuito in maniera consistente a educare il gusto e le abitudini degli italiani. In questa prospettiva Luigi Cremonini si inserisce senza soluzione di continuità, come un imprenditore alimentare affine a quelli che lo hanno preceduto e animato dai medesimi intenti. Il gruppo da lui fondato è una realtà composita che si può riassumere nello sforzo di fare arrivare al cliente finale il meglio dei prodotti alimentari e dei servizi. In quest'ultimo campo opera Chef Express, leader italiana nelle stazioni ferroviarie e protagonista anche nel settore aeroportuale e in quello autostradale, dove la sua presenza conta oltre le cinquanta aree di ristoro. L'acquisizione dell'area di Novara ha un valore simbolico, segnando una nuova stagione nella tipologia e nella qualità del servizio al cliente in viaggio. Valendosi della propria esperienza, che va dai ristoranti Roadhouse a numerosi format concepiti per soddisfare la varietà dei gusti e dei bisogni dei viaggiatori, Chef Express oggi trasforma la propria offerta: non più soltanto un «ristorante in autostrada», bensì un'area di servizi dove, oltre a un'ampia scelta di format di ristoro e di prodotti, ai turisti e ai professionisti della strada viene offerto tutto ciò che può contribuire a far-la diventare una loro area di sosta preferenziale. -
Diritti sociali e crisi economica
Il volume è dedicato all'impatto della crisi economica sui diritti sociali e si compone di due sezioni. La prima parte contiene saggi che analizzano le decisioni della Corte costituzionale, delle Corti sovranazionali e dei giudici comuni, chiamati a bilanciare i diritti sociali con le esigenze di contenimento della spesa pubblica dettate dalla crisi economico-finanziaria. Nella seconda sezione sono, invece, raccolti i prodotti di una ricerca sull'impatto della crisi economico-finanziaria sui soggetti che versano in una posizione di svantaggio, perché deboli o discriminati, con l'obiettivo di verificare se e quanto la crisi abbia inciso sui diritti di tali soggetti, al fine di individuare le misure atte ad evitare che essa accentui la loro naturale posizione di svantaggio. -
La furia di Medea. La violenza che inganna
Un'analisi dettagliata, che percorre i labirinti mentali delle vittime di violenza ma anche dei loro carnefici, fa di questo libro una sorta di piccolo manuale del decorso storico della violenza fino ad oggi. Ponendo l'attenzione sulle criticità ancora presenti e sulle dinamiche più profonde da cui la violenza scaturisce, il libro si pone l'obiettivo di poterla comprendere a fondo fino ad arrivare a contrastarla. Non solo. Analizzando il significato della violenza attraverso le sue radici culturali, religiose e mitologiche, invita a riflettere sulla complessa e moderna dicotomia tra giustizia e sacrificio. -
Il copyright manager. La tutela della proprietà intellettuale nell'era della tecnologia telematica
Il diritto industriale, con le problematiche connesse all'utilizzo di marchi e brevetti, e il diritto d'autore, con tutte le facoltà che lo caratterizzano, rappresentano le due facce della proprietà immateriale delle quali sempre più un'azienda deve tener conto nella programmazione e nello svolgimento della propria attività. Ecco, pertanto, l'esigenza per un numero crescente di imprese di potersi avvalere del contributo professionale di una figura altamente specializzata, in grado di poter adeguatamente valorizzare quegli asset immateriali (marchi, brevetti e diritti di copyright) che giorno dopo giorno costituiscono una parte sempre più rilevante del patrimonio aziendale. Da qui, pertanto, la necessità di investire ancor più nella formazione manageriale culturale. Le imprese culturali, agevolate in tal senso dalle istituzioni (prevalentemente da quelle territoriali, quali Regioni e Comuni) stanno sempre più comprendendo l'importanza della formazione nel campo del management culturale, investendo però su figure aventi una competenza di tipo generalista. Si avverte, invece, l'esigenza di delineare e formare nuove professionalità, in grado di saper efficacemente cogliere le evoluzioni del momento ed i cambiamenti socio-culturali. Quella del copyright manager può essere definita, pertanto, una nuova professione, già presente negli Stati Uniti da alcuni anni e ormai in via di diffusione anche in Europa e in Italia. -
Blade Runner reloaded
Pochi film hanno dato vita a così tante analisi e discussioni come Blade Runner. Tratto dal romanzo di Philip K. Dick ""Ma gli androidi sognano le pecore elettriche?"""", uscì nel 1982 con la regia di Ridley Scott e all'inizio non ebbe un grande successo; solo successivamente divenne, per molti, un vero e proprio film di culto. Oggi, con l'occasione del lancio del sequel """"Blade Runner 2049"""", diretto dal regista Denis Villeneuve e prodotto dallo stesso Ridley Scott, si è pensato di ritornare al film originale e a ciò che, negli anni, ha saputo suscitare. Un modo per riflettere sul film - che così viene """"rigenerato"""" (reloaded)- ma anche per comprendere meglio le ragioni del suo successo e della sua influenza sulla cultura sociale. Il volume raccoglie quindi alcuni testi, firmati da autori come David Harvey, Alison Landsberg, Antonio Caronia, Mario Pezzella e Simone Arcagni, che trovano nel film l'ispirazione per ragionare, ad esempio, sulla rappresentazione della crisi dello spazio e del tempo nella società postmoderna, sul rapporto tra memoria delle esperienze vissute e ricordi """"impiantati"""" nel cervello, sui processi di trasformazione del corpo e la sua artificializzazione. In chiusura del volume, una Postfazione di Mauro Ferraresi sintetizza i principali temi toccati."" -
La scienza relazionale e le malattie mentali. Narrazioni di psichiatria, counseling e psicoterapia
Narrare la malattia e la guarigione consente l'emersione di dati e suggerimenti che sono invisibili alle linee guida e ai protocolli. Il volume vuole essere testimonianza delle potenzialità della narrazione nel contesto della malattia mentale partendo dai racconti di chi cura, dalla loro filosofia di riferimento, dalla loro personalità e, soprattutto, dal rapporto con alcuni tipi di pazienti per loro elettivi. La classificazione dei modelli di relazione converge sulle tre grandi epistemologie della malattia mentale: i disturbi del pensiero, dell'attivazione e dell'umore. Attraverso la miscela di queste categorie Emanuela Mazzoni rilegge e reinterpreta il DSM mettendo a fuoco le aporie tra DSM IV e DSM-5 e riposizionando tra di loro i modelli politetico e dimensionale. Soprattutto però mostrando la comorbilità come una risorsa diagnostica e terapeutica e non come un problema. La base empatica della relazione, dimostrata attraverso le scoperte delle neuroscienze, si corrobora ulteriormente attraverso i più recenti studi sulle risonanze cerebrali tra le onde captate dai neuroni specchio e le loro modulazioni si offrono come il tessuto relazionale indispensabile per la terapia. La terapia relazionale si incentra infatti sul modo di porsi del terapeuta nei confronti di quello specifico paziente e la relazione di cura prende la sua forma corretta a partire dalle resistenze che il paziente esprime. L'interpretazione narrativa della malattia mentale descrive l'insieme dei disturbi come emersione di residui relazionali primitivi nel vissuto del paziente che non trovano più contenimento dalle relazioni sociali dotate di senso in cui il paziente è immerso. L'approccio relazionale alla terapia è descritto da Emilia Scotto nell'ultimo capitolo del volume con una lunga serie di esempi ordinati secondo lo schema narrativo e connessionista con cui sono state precedentemente reinterpretate le diverse versioni del Manuale Diagnostico Statistico. -
La grande salumeria italiana
Il lungo cammino dell'evoluzione della grande salumeria italiana, trattato in questo lavoro di ricerca, accompagna il lettore in un affascinante viaggio interdisciplinare sulle caratteristiche zootecniche, nutrizionali, biologiche, gastronomiche, antropologiche, storiche, economiche e sociali, nonché sulle modalità di preparazione, elaborazione e di conservazione delle innumerevoli varietà di salumi, espressione di una ricchezza alimentare unica di un Paese, come il nostro, dai mille campanili e altrettante varietà tipologiche di salumi. In ogni città e villaggio la sapiente elaborazione dei maestri di macellazione di carni suine, caprine e ovine, ma non solo, hanno tramandato ai posteri un'arte gastronomica di eccezionale valore nutrizionale e di palato, rappresentata in questo digesto sulla grande salumeria italiana. Il taglio o l'affettatura di un salume riconduce alla memoria collettiva di gesti antichi, nonché a uno stile di vita spontaneo, forte di rapporti umani semplici e sinceri espressione della grande civiltà contadina. Il salame a tavola contribuisce, con il vino, ad abbattere le barriere sociali, come uno straordinario elemento di socializzazione. Il profumo e la vista dei salumi attiva i processi sensoriali, comunemente associati alla papillazione salivare, tanto da stimolare i nostri sensi, sempre meno abituati ad associare il cibo ai processi sensoriali e di attenzione al gusto. In questo libro il lettore sarà continuamente stimolato a questo esercizio alla sensorialità, come piacevole stimolo alla lettura e al buon appetito. Lo straordinario patrimonio della grande salumeria italiana, rappresenta un importante comparto delle eccellenze gastronomiche del nostro Paese. La varietà e la prelibatezza dei salumi completano quel ricco giacimento alimentare evolutosi nel tempo grazie alla sapiente opera di allevatori e macellai, artigiani di quel saper fare che connota l'alto valore e varietà di cibo presente nei nostri variegati territori, espressione a loro volta di una bio diversità unica al mondo. In questo testo, i salumi diventano cultura aperta al mondo. -
Presentare alla grande. Dalla strategia comunicativa allo slide design
Un metodo per aiutare manager e professionisti nella preparazione di presentazioni, riunioni e public speaking. Ti insegnerà a scegliere la migliore strategia comunicativa per la ""tua"""" presentazione, a progettare il """"tuo"""" speech nel modo migliore e a costruire slide più belle ed interessanti, non per te, ma per il """"tuo"""" pubblico. Una guida semplice con consigli pratici, scritta da chi ha affrontato gli stessi problemi e si è posto le stesse domande di qualsiasi persona che deve fare una presentazione in pubblico, una riunione o vendere qualcosa."" -
«Se mi togliete il gioco divento matto». Una ricerca sul gioco d'azzardo a Bologna
A fronte di un severo contenimento dei consumi e ad un crollo dei risparmi familiari, paradossalmente, cresce la spesa relativa al gioco d'azzardo. Se l'Italia detiene il primato in Europa per il quantitativo pro capite di macchine da gioco di ultima generazione, l'Emilia Romagna è tra le prime regioni italiane per fatturato e per spesa individuale finalizzata al gioco d'azzardo. Oltre ad un gioco d'azzardo quantitativamente pervasivo sono da segnalare le trasformazioni qualitative del ""sistema gioco"""" che inducono con maggior forza situazioni di dipendenza. La Fondazione IPSSER, per un approfondimento del tema, ha avviato una ricerca sul territorio bolognese, che ha visto la collaborazione di alcuni Ser.T, dei Giocatori Anonimi e dei Gruppi di Auto Mutuo Aiuto. Gli esiti della ricerca, confluiti nel presente volume, evidenziano che non solo si gioca di più, e con progressivi anticipi nella socializzazione al gioco d'azzardo, pure in età infantile, ma anche sottolineano il ruolo decisivo delle reti sociali e la dominanza dei fattori sociali come fortemente condizionanti la propensione all'azzardo. Il fenomeno del gioco d'azzardo viene analizzato, in linea di massima, con un approccio biomedico, tuttavia tale approccio riserva scarsa attenzione alla dimensione sociale del giocatore eccessivo, non considerando a sufficienza i condizionamenti sociali che subisce. La riduzione della prospettiva sociologica, sottolinea la ricerca, limita l'identificazione dei fattori sociali che possono promuovere la salute e il benessere e che possono proteggere dai comportamenti di dipendenza. Inoltre, fa sì che si tenda a porre il peso della responsabilità della dipendenza da gioco non sui produttori e gestori delle macchine che la creano, ma sui soggetti che vengono risucchiati dall'azzardo. La ricerca ha portato a intervistare decine e decine di persone con la vita stravolta da quel gioco che porta a gridare """"Ho avuto la sfortuna di vincere, maledetta quella prima volta!"""", perché """"è il gioco che ti viene a cercare e ti acchiappa senza tregua""""."" -
Non solo housing. Qualità dell'abitare in Italia nel nuovo millennio
Nel nuovo millennio il bisogno di casa è tornato a essere una questione sociale. La vulnerabilità abitativa sta assumendo tinte e dimensioni nuove rispetto al passato. La crisi economica, le grandi emergenze umanitarie, la fragilità del territorio rispetto ai disastri naturali, l'invecchiamento della popolazione hanno infatti messo il sistema abitativo italiano, già compromesso, sotto un forte stress. La vulnerabilità abitativa non è più una questione di pochi individui esclusi dal sistema ma un problema che investe un numero sempre maggiore di famiglie, tipologicamente disomogenee, intrappolate in una terra di mezzo, definita l'area grigia delle nuove politiche abitative. Tale area grigia ha redditi troppo elevati per essere considerata eleggibile agli strumenti di protezione abitativa dell'edilizia residenziale pubblica, e troppo debole economicamente per entrare nel mercato abitativo privato. A questo si aggiunge che il mercato immobiliare italiano è poco flessibile e non riesce a rispondere in modo elastico al mutare delle esigenze degli individui (separazioni, invecchiamento, mobilità territoriale). La domanda abitativa è quindi cambiata e si sta configurando un set di politiche pubbliche e non, capaci in parte di rispondere ai bisogni emergenti. La molteplicità di attori coinvolti, la varietà di tipologie di interventi e la complessità nell'identificare il bisogno hanno reso necessario l'introduzione di un nuovo paradigma delle politiche abitative, spesso definito housing sociale. La scommessa di questa nuova filosofia delle politiche abitative è rispondere agli attuali bisogni offrendo soluzioni abitative che non solo rispettino standard di qualità, ma che propongano un abitare di qualità. -
Famiglia: sostantivo plurale. Nuovi orizzonti e vecchi problemi
Agli albori del XXI secolo la famiglia italiana si trova ad affrontare vecchie e nuove sfide. Ai processi sociali, innescatisi dagli anni '70 del secolo scorso, che hanno profondamente modificato il modo di fare ed essere famiglia, scompaginando le più tradizionali forme familiari, si sono affiancate altre dinamiche di mutamento che vedono nelle nuove tecnologie riproduttive l'orizzonte entro il quale “ricollocare” il senso e il significato delle relazioni familiari. Il volume riflette su queste nuove sfide. Mentre permangono i vecchi problemi (sovraccarico funzionale delle donne, povertà delle famiglie e delle donne sole con figli, asprezza del conflitto coniugale, aumento delle famiglie con non autosufficienti, crollo della fecondità e dei tassi di nuzialità) per i quali non sono previste azioni di sostegno e politiche sociali, emergono nuove questioni. Le nuove tecnologie riproduttive pongono impellente l'interrogativo sulle nuove forme che la genitorialità può assumere. La seconda edizione dell'opera mette in evidenza luci e ombre dei nuovi modi di essere e fare famiglia, della qualità delle relazioni tra i sessi e le generazioni. -
Con l'Europa accanto. Per un nuovo capitolo della storia dell'identità culturale siciliana
L'esigenza diffusa di svincolare la cultura economica e politica siciliana da costrizioni di tipo sicilianista-liberista e di recuperare una dimensione più ricca, più articolata - più europea - dei temi e delle posizioni della cultura meridionale dell'Ottocento non può non passare da una nuova storia dell'identità siciliana: un'identità che si costruisce a stretto contatto con la cultura europea sia per quanto riguarda i modelli economici che la lingua, l'arte, la letteratura, la musica, le istituzioni culturali. Questa propensione verso l'estero, da una posizione geopolitica periferica, non sempre ha trovato un'adeguata considerazione nella storiografia poiché assai spesso l'identità è stata ricostruita in senso autonomista e separatista. Eppure la propensione verso l'estero è un atteggiamento determinato e diffuso nella Sicilia pre e post-unitaria. Lo ritroviamo in ogni campo d'indagine, tramite la più avanzata letteratura europea spesso acquisita nelle sue lingue originali, tramite la ricezione dei più innovativi modelli di politica economica, tramite l'azione politica indirizzata a coinvolgere le cancellerie d'Europa, ma anche la sua opinione pubblica, nelle sorti della Sicilia e dell'Italia e a inserire l'isola nel più ampio scenario internazionale. Soprattutto lo ritroviamo nell'aspirazione a trasformare l'isola prima e la nazione italiana poi in un paese pienamente europeo per cultura, istituzioni, leggi. -
Tra terra e mare. Dialoghi sul porto, oggi
Sulla superficie del globo terracqueo si riscontra una miriade di porti, piccoli, medi e grandi, che appartengono a tutte le nazioni e a tutti gli stati. Essi evocano immediatamente le grandezze delle acque e la geografia delle terre, percorsi, relazioni, scambi, transiti e transazioni. I porti sono anche luoghi della terra in cui l'acqua si ferma e si genera un volume di connessioni e di rapporti che fanno dei porti altrettanti nodi strategici, cerniere, punti della separazione e dell'unione, sedi della diversità e della uniformità umana. A fronte della grande quantità di porti della pratica territoriale, sono pochi gli studi e le ricerche sul porto come concetto e luogo, come polis cosmopolita, come mondo e mondo della vita. Il testo mette a fuoco una prospettiva sul porto che parte da un'idea culturalmente forte del porto, la confronta con le fasi più rilevanti del processo storico, la colloca nella modernità delle forme del trasporto delle merci e dei passeggeri e infine la verifica nelle circostanze empiriche di situa-zioni tipiche come quelle di Livorno e Ravenna. Il lavoro compiuto è sostanzialmente antesignano, non trovando nella bibliografia attuale riscontro. Ne consegue una tematizzazione analitica e critica del porto che restituisce a questa entità il senso della sua importanza e del suo speciale significato sociologico e antropologico. -
La città e il gusto. Il cibo come traccia sensoriale per la conoscenza degli spazi urbani
Il ruolo del cibo nella socializzazione è noto e studiato da molti decenni da sociologi, antropologi, psicologi e altri studiosi di scienze umane. Il cibo è un piacere individuale, ma anche un'occasione di scambio e di comunicazione. È un oggetto di interesse. Dal momento in cui nasciamo, alimentarci e muoverci, avere un luogo in cui stare e forti relazioni affettive con l'Altro sono, per ognuno di noi, esigenze imprescindibili da cui dipende la nostra stessa vita. Crescendo gli orizzonti si allargano, al cibo come sopravvivenza si aggiunge, nei contesti in cui è possibile, il cibo come piacere; con la deambulazione il muoversi diventa fonte di conoscenze sempre più vaste, dal lettino alla stanza, dalla stanza alla casa, dalla casa alla strada, al quartiere, alla città e, con il tempo, a luoghi sempre più ampi e complessi. Il gusto rimane il tramite ineludibile tra noi e quello che gli ambienti ci offrono in campo nutrizionale, nonostante il peso incontrovertibile di elementi culturali e sociali. Il cibo attira nei luoghi persone diverse, autorizzandole a essere compresenti. Il ristorante, il bistrot, la trattoria, prima ancora che risposte al bisogno di alimentarsi, sono luoghi che ospitano relazioni sociali. Il cibo è sempre una narrazione, di sé, della propria identità, delle proprie eredità, per chi cucina ma anche per chi lo consuma. Le città offrono un'immagine di sé e un contributo materiale al benessere attraverso l'offerta di alimenti da consumare sullo sfondo di scenari interni ed esterni che non sono mai neutrali e influenzano le percezioni complessive. Il gusto ha un ruolo importante, e attraverso la condivisione sociale e la memoria, aiuta a identificare le caratteristiche urbane, a ricordarle legando certi luoghi a una esperienza positiva o negativa. Il testo propone tre esempi (Città di Québec, Strasbourg e Genova) di città di cui si è tracciato il rapporto tra gusto, cibo, cucina e situazione urbana, sociale e culturale. Un approfondimento è dedicato a quello che è forse il prodotto più tipico e rappresentativo di Genova, il pesto, che di recente si è guadagnato una notorietà mondiale. -
Emozioni e relazioni nella separazione genitoriale. Aspetti teorici e d'intervento
La famiglia è oggi sempre più attraversata da trasformazioni nelle sue forme e nei processi relazionali ed emotivi: il costante aumento del numero di divorzi e separazioni fa parte di questi mutamenti e attiva spesso processi familiari e individuali densi di conflittualità, emozioni negative, comportamenti problematici. Questo testo si concentra su una serie di analisi psicologiche dei processi di separazione familiare, focalizzando i diversi ambiti coinvolti: quello individuale dei figli e dei genitori; quello dei processi della coppia che si separa, quello gruppale e sistemico della famiglia che attraversa la difficile esperienza della separazione. Il punto di vista adottato è quello dell'intervento psicologico terapeutico e consulenziale: le riflessioni e le analisi dei processi separativi derivano da una ampia esperienza clinica, a cui nel testo si fa costantemente riferimento attraverso la presentazione di numerosi casi che illustrano le possibili modalità emotive e relazionali in cui si manifestano nei figli e nei genitori le conseguenze dell'esperienza di separazione. Il testo è inoltre corredato da schede di approfondimento, dove temi e nodi teorici, clinici e d'intervento vengono focalizzati e riassunti attraverso il riferimento ai principali autori e contributi della letteratura specialistica del settore. Il testo si rivolge a psicologi, psicoterapeuti, psichiatri e neuropsichiatri infantili che si occupano di separazioni, sia in qualità di consulenti del Giudice o di parte, sia come clinici e terapeuti che prendono in carico le persone e le famiglie che attraversano le sofferenze legate alle separazioni. Il libro può essere un utile strumento anche per avvocati e magistrati che si occupano di separazioni e che vogliano approfondire le loro conoscenze delle dinamiche e dei processi psicologici collegati; per gli operatori sociali ed educativi (assistenti sociali, operatori dei servizi psico-sociali e di tutela minorile, educatori domiciliari e dei servizi per il diritto alla visita, ecc.) e per gli insegnanti che sempre più spesso incontrano alunni figli di famiglie separate. -
Sistemi familiari e mentalizzazione. Verso una prospettiva integrata
Questo libro propone una riflessione sull'integrazione di due principali modelli psicoterapeutici: il modello sistemico-relazionale di stampo familiarista e il modello basato sulla mentalizzazione. Grazie alla ricerca è stato possibile non solo approdare a modelli di psicoterapia di tipo evidence-based con conseguente miglioramento degli esiti dei trattamenti, ma anche delineare modelli dinamici integrati che hanno permesso il superamento dei limiti legati ai singoli approcci. Gli autori mostrano come un modello integrato sistemico basato sulla mentalizzazione possa agevolare il lavoro clinico con le famiglie. Queste analisi teorico-empiriche si concretizzano in uno specifico trattamento breve e manualizzato per le famiglie che fonda le sue radici in modelli già esistenti e sposa il concetto di funzione riflessiva del classico trattamento basato sulla mentalizzazione, i princìpi del filone delle relazioni oggettuali e l'ethos sistemico. Nell'ambito sistemico, tale approccio appare molto vicino sia ai progetti Minuchiani che alla filosofia dell'etica della comunicazione ed ha come obiettivo principale l'incremento della capacità di mentalizzazione intesa come la capacità di attuare un processo di pensiero riflessivo sulle determinate esperienze esistenziali da parte di tutti i membri della famiglia. Una visione olistica-globale ed integrata dell'uomo, sostengono gli autori, non può che indurre ad adottare un modello sistemico-evolutivo basato su un approccio biopsicosociale che, a sua volta, ingloba la scienza dell'epigenetica e le neuroscienze, al fine più grande di donare un senso alla filogenesi e all'ontogenesi dell'uomo. -
Il consumo collaborativo. Ovvero quello che è mio è anche tuo
Un libro per esplorare la nascita e la diffusione dei consumi collaborativi: un modello culturale ed economico che sta trasformando il nostro modo di vivere (e di fare impresa). Il consumo collaborativo è la nuova economia emergente resa possibile dalle reti sociali online e alimentata dall'aumento della coscienza dei costi e delle necessità ambientali. Il consumo collaborativo si verifica quando le persone partecipano alla condivisione organizzata, al trading, al noleggio, allo scambio e ai gruppi collettivi per ottenere gli stessi vantaggi della proprietà con riduzione dei costi e degli oneri personali e un minore impatto ambientale. Ne sono esempi i servizi di car sharing, dove le imprese stanno rivoluzionando le industrie tradizionali basate sulla proprietà individuale, o le economie comunitarie, dove più persone insieme si riuniscono in modo da negoziare le proprie prestazioni con le società, sfruttando la potenza proverbiale dei numeri, o i mercati di ridistribuzione, come e-Ebay o Freecycle, che incoraggiano il riutilizzo, riducendo così i rifiuti e le emissioni di carbonio. Gli autori intervistano business leader ed esperti di tutto il mondo per comporre i diversi filoni del consumo collaborativo in un racconto che illustra le trasformazioni a cui stanno andando incontro i modi di vivere, consumare e lavorare. Esplorano come le aziende potranno prosperare e fallire in questo ambiente e, in particolare, esaminano come abbiano il potenziale per contribuire a creare il cambiamento di massa sostenibile nei comportamenti dei consumatori di cui questo pianeta ha disperatamente bisogno. Gli autori sono studiosi, imprenditori, genitori, ambientalisti e cittadini ottimisti.